Le profezie di San Giovanni Bosco
Le "profezie" di questo grande santo sono numerose e straordinarie, quanto i suoi miracoli; e tutte suscitano un vivo interesse. Sulla facciata della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, e possibile notare come Don Bosco abbia voluto espressamente segnalare all'attenzione dei fedeli due vittorie della Cristianità sui suoi terribili nemici; entrambe dovute alla intercessione sovrana della Madonna del Rosario e della Madonna Ausiliatrice, Nostra Signora delle Vittorie.
La prima vittoria appartiene al passato, ed è quella di Lepanto, la battaglia navale in cui la Cristianità sbaragliò la flotta musulmana, facendo naufragare le velleità di conquista degli islamici. Il nome di Lepanto figura sulla bandiera spiegata da San Michele Arcangelo sulla cupola di sinistra della Basilica, con sul risvolto la data: 1571.
La seconda vittoria appartiene al futuro, e non ne conosciamo né il luogo né la data. Si tratta di un "segreto" ancora avvolto nelle spire del tempo e di cui abbiamo solo un indizio: due cifre seguite da due punti, 19..
Nel libro I sogni di Don Bosco (Torino, editrice Elle Di Ci), troviamo che il santo, nel suo sogno del 5 gennaio 1370, ebbe la visione di terribili avvenimenti che sconvolgeranno la terra, in particolare in Francia, Parigi, e in Italia, Roma.
A Torino, la città di Don Bosco, è vivo il ricordo che, originariamente, il Santo aveva commissionato per la cupola di destra la statua di un Angelo con in mano un altro stendardo riportante la data "19..". Tale data, (incompleta ma corrispondente al "1571" della statua di sinistra), era quella di una nuova futura battaglia, fra le forze del bene e quelle del male, paragonabile per grandezza ed importanza a quella di Lepanto. I torinesi di allora, non meno curiosi di quelli di oggi, insistettero talmente presso Don Bosco per conoscere l'anno esatto che il Santo, per sottrarsi alle richieste, mutò il progetto originario e cambiò lo stendardo con la data fatale nella corona di alloro, (simbolo della vittoria del bene), che oggi si può vedere nella mano della statua dell'Angelo che sta sopra la cupola di destra. Chi scrive ha appreso questa notizia dalla viva voce di un santo sacerdote salesiano (cioè dell'ordine fondato da Don Bosco), oggi ultraottantenne.
G. L. G.
(da I sogni di Don Bosco)
[…] La vigilia dell'Epifania dell'anno corrente 1870, scomparvero gli oggetti materiali della camera e mi trovai in presenza di cose sovrannaturali. Fu cosa di brevi istanti, durante i quali io vidi molte cose. Sebbene di forma, di apparenze sensibili, tuttavia non si possono, se non con grande difficoltà, comunicare agli altri con segni esterni e sensibili. Se ne ha un'idea da quanto segue. C'è la parola di Dio, accomodata alla parola dell'uomo.
La guerra viene del Sud; la pace viene dal Nord.
Le leggi di Francia non riconoscono piú il Creatore, ma il Creatore si farà conoscere e la visiterà per tre volte con la verga del suo furore. La prima volta, Egli abbatterà la sua superbia con le sconfitte, con il saccheggio e con la strage dei raccolti, degli animali e degli uomini. La seconda volta, la grande prostituta di Babilonia, quella che i buoni chiamano il "Postribolo d'Europa", sarà privata del capo, in preda a disordini! Parigi… Parigi! Invece di armarti nel nome del Signore, tu ti circondi di case di immoralità! Ma esse saranno distrutte da te stessa! L'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito, affinché si avveri che mentita est iniquitas sibi (l'iniquità ha mentito a sé stessa). I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie, nella fame, nello spavento e nell'abominio delle nazioni. Ma guai a te se non riconoscerai la mano di chi ti percuote! Io voglio punire l'immoralità, l'abbandono, il disprezzo della mia legge! La terza volta, tu cadrai in mano straniera: i tuoi nemici vedranno da lontano i tuoi palazzi in fiamme, le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei tuoi prodi che non sono piú! Ma ecco un gran guerriero dal Nord che tiene, nella sua mano destra, uno stendardo sul quale è scritto: "Irresistibile mano del Signore!".
In quell'istante il venerabile Vegliardo del Lazio gli andò incontro, sventolando una fiaccola ardentissima. Allora, lo stendardo si dilatò, e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo, in lettere d'oro, stava scritto il nome di COLUI che tutto può! Il guerriero e i suoi si inchinarono, profondamente, davanti al Vegliardo, e si strinsero le mani.
Ora la voce del Cielo è per il Pastore dei pastori: Tu e i tuoi assessori, sei nella grande riunione, ma il nemico del bene non si dà un attimo di pace; egli studia e pratica ogni articolo contro di te. Egli seminerà discordia tra i tuoi assessori, susciterà nemici tra i miei figli. Le potenze del secolo vomiteranno fuoco e vorranno spegnere le parola dei guardiani della mia legge. Ma questo non avverrà! Faranno del male, sí, ma lo faranno a sé stessi. Tu, affrettati! Se le difficoltà perdureranno, vengano stroncate! Se tu ti troverai in difficoltà, non arrestarti, ma continua finché non verrà troncato il capo dell'idra dell'errore. Questo colpo farà tremare la terra e l'inferno, ma il mondo verrà assicurato e i tuoi buoni esulteranno. Tienti attorno a te anche solo due assessori, ma ovunque tu andrai, continua e termina l'opera che ti fu affidata. I giorni corrono veloci, i tuoi anni avanzano verso la tua ora segnata, ma la grande regina sarà sempre il tuo aiuto e, come per il passato, cosí per l'avvenire sarà sempre magnum et singulare in Ecclesia præsidium (grande e singolare difesa della Chiesa)!
Ma tu Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? Non dire: nemici, ma gli amici. Non senti che i tuoi figli domandano il pane della Fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò?… Io picchierò i pastori, Io disperderò il gregge, affinché coloro che siedono sulla cattedra di Mosè cerchino dei buoni pascoli e il gregge ascolti docile e si nutra.
Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano: la carestia, la pestilenza e la guerra faranno sí che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti, morti su terra nemica!
E di te Roma, che sarà?… Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!… Tu sei giunta a tale che non cerchi altri, né altro ammiri nel tuo Sovrano se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta nel Golgota!… Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; però con la sua sola parola, egli fa tremare il mondo!
Roma!… Io verrò quattro volte a te!… La prima volta, percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. La seconda volta, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. La terza volta, abbatterò le difese e i difensori, e per comando del Padre installerò il regno del terrore, dello spavento e della desolazione!
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge è calpestata… perciò io ritornerò per la quarta volta. E allora guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano! Vi saranno prevaricazioni tra i dotti e gli ignoranti; e il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alle leggi del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove saranno, allora, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi?… Saranno diventati la spazzatura delle piazze e delle strade!
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l'ira di Dio e degli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l'una dopo l'altra. Ma l'augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti!
…Arriverà ancora un violento uragano. L'iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. Su tutto il mondo apparirà un sole cosí luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né piú si vedrà fino all'ultimo dei giorni.
Siamo allora all'Apocalisse?
Si direbbe di sí.
I fatti, gli avvenimenti, i segni dei nostri tempi sono tali che, senza forse, non trovano riscontro alcuno nella storia dell'umanità! Non c'è mai stato un tempo, come adesso, in cui gli uomini abbiano vissuto in cosí aperto dispregio delle leggi divine! Vediamone insieme alcuni esempi.
Aborto legalizzato: che provoca la morte di oltre 50 milioni di nascituri, ogni anno. Povere piccole vittime! Che non sono in grado nemmeno di difendersi! Di cui molte vengono gettate perfino nella spazzatura, mentre moltissime sono usate per fabbricare cosmetici! Quali abominevoli delitti!
Genetica: che, in nome del cosiddetto progresso scientifico, si dà alle piú mostruose e criminose manipolazioni dell'uomo e degli animali.
Sétte: che, da circa 2.000 che erano all'inizio del secolo, sono diventate, fino ad oggi, quasi 25.000! Tutte piú o meno accanite avversarie di Dio e della sua Chiesa!
Stupri e violenze tra fanciulli: per la prima volta al mondo! Bambini che torturano e uccidono altri bambini; fanciulli che stuprano fanciulle; ragazzi e ragazze che si suicidano in numero sempre maggiore; adolescenti che formano bande criminali.
Prostituzione minorile: milioni di bambini e bambine che, in tutto il mondo, vengono rapiti e sono venduti, per essere poi avviati alla prostituzione, con bastonature, alcool, droga, psicofarmaci!
Compravendita dei corpi umani: bambini, ragazzi e adulti che vengono rapiti o venduti, per alimentare il commercio degli organi da trapiantare!
Televisione : che viene usata per brutalizzare le personalità di piccoli e grandi, con la diffusione della pornografia, l'esaltazione della violenza, l'istigazione alla immoralità, la propaganda della dissolutezza, il proselitismo di fattucchiere e di satanisti!
Diffusione delle armi distruttive: testate nucleari, armi chimiche, esplosivi camuffati, sofisticati congegni di morte, che causano centinaia di conflitti, milioni di vittime innocenti, interminabili processi di odio, vendetta e rivalsa!
Distruzione della famiglia : con la propaganda dissolutrice fra i singoli, le legislazioni degli stati, le deliberazioni degli organismi internazionali come l'ONU. Imposizione dissimulata del divorzio, esaltazione della promiscuità e della convivenza, riconoscimento dei comportamenti innaturali, "matrimoni" fra omosessuali, adozioni indiscriminate! Criminalità organizzata: divenuta una delle tante attività socio-economiche di singoli e gruppi che, seppur in certo modo combattuti, trovano sempre maggiore spazio e piú ampia connivenza fra le maglie di una legiferazione equivoca e di una morale tanto elastica quanto "libera"!
Culti satanici: che ormai si praticano alla luce del giorno. Spesso pubblicizzati e "legalmente" riconosciuti; che finiscono poi col condurre all'uso dei sacrifici animali e dei sacrifici umani!
Smodata ricchezza e abissale povertà: che vanno diffondendosi sempre piú in tutti i paesi "avanzati", e che hanno come paradigma eclatante la smisurata prodigalità consumistica dei paesi "sviluppati" e la incontrollata mancanza di nutrimento dei paesi "sottosviluppati".
Ecco allora che la "visione" che Don Bosco ebbe nel 1870, non può che colpirci per la sua aderenza ai "fatti" che sono sotto gli occhi di tutti. E ben si comprende come il santo ne ebbe un cosí grande spavento che esclamò: «Non vorrei esserci! ». Mentre noi, mostro malgrado, ci siamo!
A questa terribile "profezia" di San Giovanni Bosco, sarà bene accostare anche quella della Madonna di Fatima, che, ancor piú drasticamente, dice fra l'altro: «...intere nazioni spariranno dalla faccia della terra!... »
Forse siamo già alla vigilia di questo scatenamento di un cataclisma bellico e naturale senza paragoni!... Meditiamo!... Ma offriamo a Gesú Salvatore, per le mani della Sua SS. Madre, anche la nostra fedeltà, la nostra preghiera, i nostri sacrifici, consacrando ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria tutti noi stessi!
(liberamente tratto dall'articolo omonimo pubblicato da Chiesa Viva. marzo 1995)
La prima vittoria appartiene al passato, ed è quella di Lepanto, la battaglia navale in cui la Cristianità sbaragliò la flotta musulmana, facendo naufragare le velleità di conquista degli islamici. Il nome di Lepanto figura sulla bandiera spiegata da San Michele Arcangelo sulla cupola di sinistra della Basilica, con sul risvolto la data: 1571.
La seconda vittoria appartiene al futuro, e non ne conosciamo né il luogo né la data. Si tratta di un "segreto" ancora avvolto nelle spire del tempo e di cui abbiamo solo un indizio: due cifre seguite da due punti, 19..
Nel libro I sogni di Don Bosco (Torino, editrice Elle Di Ci), troviamo che il santo, nel suo sogno del 5 gennaio 1370, ebbe la visione di terribili avvenimenti che sconvolgeranno la terra, in particolare in Francia, Parigi, e in Italia, Roma.
A Torino, la città di Don Bosco, è vivo il ricordo che, originariamente, il Santo aveva commissionato per la cupola di destra la statua di un Angelo con in mano un altro stendardo riportante la data "19..". Tale data, (incompleta ma corrispondente al "1571" della statua di sinistra), era quella di una nuova futura battaglia, fra le forze del bene e quelle del male, paragonabile per grandezza ed importanza a quella di Lepanto. I torinesi di allora, non meno curiosi di quelli di oggi, insistettero talmente presso Don Bosco per conoscere l'anno esatto che il Santo, per sottrarsi alle richieste, mutò il progetto originario e cambiò lo stendardo con la data fatale nella corona di alloro, (simbolo della vittoria del bene), che oggi si può vedere nella mano della statua dell'Angelo che sta sopra la cupola di destra. Chi scrive ha appreso questa notizia dalla viva voce di un santo sacerdote salesiano (cioè dell'ordine fondato da Don Bosco), oggi ultraottantenne.
G. L. G.
(da I sogni di Don Bosco)
[…] La vigilia dell'Epifania dell'anno corrente 1870, scomparvero gli oggetti materiali della camera e mi trovai in presenza di cose sovrannaturali. Fu cosa di brevi istanti, durante i quali io vidi molte cose. Sebbene di forma, di apparenze sensibili, tuttavia non si possono, se non con grande difficoltà, comunicare agli altri con segni esterni e sensibili. Se ne ha un'idea da quanto segue. C'è la parola di Dio, accomodata alla parola dell'uomo.
La guerra viene del Sud; la pace viene dal Nord.
Le leggi di Francia non riconoscono piú il Creatore, ma il Creatore si farà conoscere e la visiterà per tre volte con la verga del suo furore. La prima volta, Egli abbatterà la sua superbia con le sconfitte, con il saccheggio e con la strage dei raccolti, degli animali e degli uomini. La seconda volta, la grande prostituta di Babilonia, quella che i buoni chiamano il "Postribolo d'Europa", sarà privata del capo, in preda a disordini! Parigi… Parigi! Invece di armarti nel nome del Signore, tu ti circondi di case di immoralità! Ma esse saranno distrutte da te stessa! L'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito, affinché si avveri che mentita est iniquitas sibi (l'iniquità ha mentito a sé stessa). I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie, nella fame, nello spavento e nell'abominio delle nazioni. Ma guai a te se non riconoscerai la mano di chi ti percuote! Io voglio punire l'immoralità, l'abbandono, il disprezzo della mia legge! La terza volta, tu cadrai in mano straniera: i tuoi nemici vedranno da lontano i tuoi palazzi in fiamme, le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei tuoi prodi che non sono piú! Ma ecco un gran guerriero dal Nord che tiene, nella sua mano destra, uno stendardo sul quale è scritto: "Irresistibile mano del Signore!".
In quell'istante il venerabile Vegliardo del Lazio gli andò incontro, sventolando una fiaccola ardentissima. Allora, lo stendardo si dilatò, e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo, in lettere d'oro, stava scritto il nome di COLUI che tutto può! Il guerriero e i suoi si inchinarono, profondamente, davanti al Vegliardo, e si strinsero le mani.
Ora la voce del Cielo è per il Pastore dei pastori: Tu e i tuoi assessori, sei nella grande riunione, ma il nemico del bene non si dà un attimo di pace; egli studia e pratica ogni articolo contro di te. Egli seminerà discordia tra i tuoi assessori, susciterà nemici tra i miei figli. Le potenze del secolo vomiteranno fuoco e vorranno spegnere le parola dei guardiani della mia legge. Ma questo non avverrà! Faranno del male, sí, ma lo faranno a sé stessi. Tu, affrettati! Se le difficoltà perdureranno, vengano stroncate! Se tu ti troverai in difficoltà, non arrestarti, ma continua finché non verrà troncato il capo dell'idra dell'errore. Questo colpo farà tremare la terra e l'inferno, ma il mondo verrà assicurato e i tuoi buoni esulteranno. Tienti attorno a te anche solo due assessori, ma ovunque tu andrai, continua e termina l'opera che ti fu affidata. I giorni corrono veloci, i tuoi anni avanzano verso la tua ora segnata, ma la grande regina sarà sempre il tuo aiuto e, come per il passato, cosí per l'avvenire sarà sempre magnum et singulare in Ecclesia præsidium (grande e singolare difesa della Chiesa)!
Ma tu Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? Non dire: nemici, ma gli amici. Non senti che i tuoi figli domandano il pane della Fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò?… Io picchierò i pastori, Io disperderò il gregge, affinché coloro che siedono sulla cattedra di Mosè cerchino dei buoni pascoli e il gregge ascolti docile e si nutra.
Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano: la carestia, la pestilenza e la guerra faranno sí che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti, morti su terra nemica!
E di te Roma, che sarà?… Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!… Tu sei giunta a tale che non cerchi altri, né altro ammiri nel tuo Sovrano se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta nel Golgota!… Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; però con la sua sola parola, egli fa tremare il mondo!
Roma!… Io verrò quattro volte a te!… La prima volta, percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. La seconda volta, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. La terza volta, abbatterò le difese e i difensori, e per comando del Padre installerò il regno del terrore, dello spavento e della desolazione!
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge è calpestata… perciò io ritornerò per la quarta volta. E allora guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano! Vi saranno prevaricazioni tra i dotti e gli ignoranti; e il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alle leggi del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove saranno, allora, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi?… Saranno diventati la spazzatura delle piazze e delle strade!
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l'ira di Dio e degli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l'una dopo l'altra. Ma l'augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti!
…Arriverà ancora un violento uragano. L'iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. Su tutto il mondo apparirà un sole cosí luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né piú si vedrà fino all'ultimo dei giorni.
Siamo allora all'Apocalisse?
Si direbbe di sí.
I fatti, gli avvenimenti, i segni dei nostri tempi sono tali che, senza forse, non trovano riscontro alcuno nella storia dell'umanità! Non c'è mai stato un tempo, come adesso, in cui gli uomini abbiano vissuto in cosí aperto dispregio delle leggi divine! Vediamone insieme alcuni esempi.
Aborto legalizzato: che provoca la morte di oltre 50 milioni di nascituri, ogni anno. Povere piccole vittime! Che non sono in grado nemmeno di difendersi! Di cui molte vengono gettate perfino nella spazzatura, mentre moltissime sono usate per fabbricare cosmetici! Quali abominevoli delitti!
Genetica: che, in nome del cosiddetto progresso scientifico, si dà alle piú mostruose e criminose manipolazioni dell'uomo e degli animali.
Sétte: che, da circa 2.000 che erano all'inizio del secolo, sono diventate, fino ad oggi, quasi 25.000! Tutte piú o meno accanite avversarie di Dio e della sua Chiesa!
Stupri e violenze tra fanciulli: per la prima volta al mondo! Bambini che torturano e uccidono altri bambini; fanciulli che stuprano fanciulle; ragazzi e ragazze che si suicidano in numero sempre maggiore; adolescenti che formano bande criminali.
Prostituzione minorile: milioni di bambini e bambine che, in tutto il mondo, vengono rapiti e sono venduti, per essere poi avviati alla prostituzione, con bastonature, alcool, droga, psicofarmaci!
Compravendita dei corpi umani: bambini, ragazzi e adulti che vengono rapiti o venduti, per alimentare il commercio degli organi da trapiantare!
Televisione : che viene usata per brutalizzare le personalità di piccoli e grandi, con la diffusione della pornografia, l'esaltazione della violenza, l'istigazione alla immoralità, la propaganda della dissolutezza, il proselitismo di fattucchiere e di satanisti!
Diffusione delle armi distruttive: testate nucleari, armi chimiche, esplosivi camuffati, sofisticati congegni di morte, che causano centinaia di conflitti, milioni di vittime innocenti, interminabili processi di odio, vendetta e rivalsa!
Distruzione della famiglia : con la propaganda dissolutrice fra i singoli, le legislazioni degli stati, le deliberazioni degli organismi internazionali come l'ONU. Imposizione dissimulata del divorzio, esaltazione della promiscuità e della convivenza, riconoscimento dei comportamenti innaturali, "matrimoni" fra omosessuali, adozioni indiscriminate! Criminalità organizzata: divenuta una delle tante attività socio-economiche di singoli e gruppi che, seppur in certo modo combattuti, trovano sempre maggiore spazio e piú ampia connivenza fra le maglie di una legiferazione equivoca e di una morale tanto elastica quanto "libera"!
Culti satanici: che ormai si praticano alla luce del giorno. Spesso pubblicizzati e "legalmente" riconosciuti; che finiscono poi col condurre all'uso dei sacrifici animali e dei sacrifici umani!
Smodata ricchezza e abissale povertà: che vanno diffondendosi sempre piú in tutti i paesi "avanzati", e che hanno come paradigma eclatante la smisurata prodigalità consumistica dei paesi "sviluppati" e la incontrollata mancanza di nutrimento dei paesi "sottosviluppati".
Ecco allora che la "visione" che Don Bosco ebbe nel 1870, non può che colpirci per la sua aderenza ai "fatti" che sono sotto gli occhi di tutti. E ben si comprende come il santo ne ebbe un cosí grande spavento che esclamò: «Non vorrei esserci! ». Mentre noi, mostro malgrado, ci siamo!
A questa terribile "profezia" di San Giovanni Bosco, sarà bene accostare anche quella della Madonna di Fatima, che, ancor piú drasticamente, dice fra l'altro: «...intere nazioni spariranno dalla faccia della terra!... »
Forse siamo già alla vigilia di questo scatenamento di un cataclisma bellico e naturale senza paragoni!... Meditiamo!... Ma offriamo a Gesú Salvatore, per le mani della Sua SS. Madre, anche la nostra fedeltà, la nostra preghiera, i nostri sacrifici, consacrando ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria tutti noi stessi!
(liberamente tratto dall'articolo omonimo pubblicato da Chiesa Viva. marzo 1995)
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