ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 2 novembre 2015

Che l’Immacolata faccia trionfare il suo cuore immacolato.


Preghiamo per la Russia. Di nuovo sul Calvario.


Pastori o marionette?

Il rischio è alto, ma non si può più tacere. Temiamo di più il giudizio di Dio che quello degli uomini. Molti di coloro che in questo momento hanno voce e peso nella Chiesa, in ogni caso, stanno perdendo ogni legittimità. Se questo fosse anche l’ultimo intervento pubblico di chi scrive, non importa: ciò che conta è che qualcuno ascolti e, se possibile, si muova prima che sia troppo tardi – prima cioè che la barca si infranga sugli scogli verso i quali la stanno guidando a tutta velocità. Sono più gravi i silenzi vigliacchi o le dichiarazioni esplicite di complicità? Probabilmente non fa molta differenza: il risultato è lo stesso. I burattinai del sistema hanno ormai mollato i freni e non trovano più alcuna resistenza, nemmeno da parte dei rappresentanti dell’Una sancta. Da due anni a questa parte assistiamo ad un’accelerazione impressionante del processo di autodissoluzione della società occidentale e, purtroppo, anche della Chiesa stessa.

Forse con troppa fretta !?

LOPEZ TRUJILLO, GRANDE INTERPRETE DEL "SI' , SI'; NO, NO" EVANGELICO

In questa festa di Ognissanti ci piace ricordare la figura eccezionale del cardinale colombiano, morto nel 2008 da presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia e ora sotto attacco per le sue critiche all’arcivescovo Romero. Era “un infaticabile Pastore, così generosamente impegnato al servizio della Chiesa e del Vangelo della vita”, come scrisse papa Ratzinger. Le testimonianze di allora dei cardinali Re e De Giorgi, di padre Lobato, anche l’intervista (attualissima) su Zapatero del 30 aprile 2005 (Benedetto XVI, appena eletto, diede per l’occasione luce verde al porporato).
Incontrando venerdì 30 ottobre un gruppo di pellegrini salvadoregni, papa Francesco ha detto che l’arcivescovo Romero ha subito due volte il martirio: da chi l’ha ucciso fisicamente e da quei settori della Chiesa ostili alla teologia della liberazione (inclusi sacerdoti e vescovi) che ne hanno ‘infangato’ la memoria, naturalmente nel tentativo di bloccare la causa di beatificazione. Subito qualche giornalista in buona fede e  – c’era naturalmente da attenderselo – l’ormai consueto coro stonato di turiferarie e turiferari hanno incominciato palesemente o subdolamente a intaccare la figura luminosa di uno dei critici più determinati del prelato salvadoregno, il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, morto settantaduenne il 19 aprile 2008, da presidente in carica del Pontificio Consiglio per la famiglia.

Sereni loro


Halloween a Casa Santa Marta. Agli arresti Vallejo Balda e Chaouqui


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La notte di Halloween, fra il 31 ottobre e il 1 novembre, è stata infausta per i due più famosi titolari della commissione messa in piedi da papa Francesco per riorganizzare le amministrazioni vaticane, con libero accesso a tutte le carte e le contabilità riservate.
Interrogati e arrestati entrambi. Lui, il monsignore spagnolo dell'Opus Dei Lucio Angel Vallejo Balda, ex numero uno della commissione. E lei, la dottoressa Francesca Immacolata Chaouqui.
Poi però la magistratura pontificia ha rimesso in libertà lei, "a motivo della sua collaborazione alle indagini".
I dettagli tecnici dell'operazione sono nel comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana nel primo pomeriggio di lunedì 2 novembre, che termina collegando la coppia a un paio di libri in uscita nei prossimi giorni, con le carte da loro sottratte con "grave tradimento della fiducia accordata dal papa".
Peccato che della loro inaffidabilità si sapeva "ad abundantiam" fin da quando Jorge Mario Bergoglio aveva affidato ai due i galloni del repulisti amministrativo.
Nel loro piccolo, sia questo blog, sia www.chiesa avevano lanciato l'allarme da subito, e poi ripetutamente.
Aveva cominciato Settimo Cielo con questo post del 22 luglio 2013, quattro giorni dopo la nomina della Chaouqui e del suo mentore:

> Bella presenza, intraprendente, chiacchierona
Un mese dopo c'era tornato sopra il sito www.chiesa con un ampio servizio ricchissimo di dettagli sull'uno e sull'altra, oltre che sul monsignore dai trascorsi scandalosi incomprensibilmente promosso anche lui da papa Bergoglio a prelato dello IOR:
Il mese successivo Settimo Cielo aveva aggiornato i lettori su ulteriori performance della Chaouqui, compresa l'onorificenza attribuitale dall'associazione americana "Go-Topless" per le sue messe in posa fotografiche: "Go-Topless congratulates Francesca Chaouqui, the only female aide appointed by the Vatican for freely showing her nude torso":

> Francesca Immacolata Chaouqui si confessa due volte
Ma non è tutto. Settimo Cielo ha recensito anche uno spettacolo teatrale della disinvolta PR, al Teatro Parioli di Roma, con lei a recitare la parte della segretaria di Sir Winston Churchill e un euforico monsignor Vallejo Balda dietro le quinte e nel foyer:
Tutto inutile. Il circuito mediatico-ecclesiastico che da Casa Santa Marta in là incensa quotidianamente il papa non poteva ammettere dubbi sull'infallibilità di queste "sue" nomine.
Finché è arrivata la notte di Halloween. Col comunicato vaticano che già mette le mani avanti contro la linea di difesa sia dei due arrestati, sia dei libri che ne raccolgono la refurtiva:
"Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del papa".



Settimo Cielo 

di Sandro Magister 02 nov


http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/11/02/halloween-a-casa-santa-marta-agli-arresti-vallejo-balda-e-chaouqui/

Vaticano, arrestati Monsignor Lucio Balda e Francesca Immacolata Chaouqui. Sarebbero i "corvi" di due nuovi libri in uscita

Due libri in uscita con notizie bomba sulle finanze del Vaticano. Due arresti eccellenti all'interno delle mura leonine, un monsignore e una commissaria, entrambi nominati direttamente da Papa Francesco, con la grave accusa di aver "passato" ai giornalisti in questione documenti riservati. È stata una giornata di tregenda dalle parti di San Pietro. Con la consapevolezza che il peggio debba ancora venire, visto che a partire da domani verranno rivelati i contenuti dei due libri d'inchiesta, "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi e "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi.
Non saranno notizie di poco conto, stando a ciò che anticipa uno dei due autori e cioè Fittipaldi. Il giornalista dell'Espresso spiega: “Io descrivo - attraverso documenti inediti e inchieste personali - la ricchezza del Vaticano, scandali inediti, l’utilizzo per fini non proprio edificanti del denaro e delle offerte da parte dei cardinali. Scrivo che lo Ior non è stato ripulito come racconta la propaganda vaticana. Insomma, una Chiesa che resiste all’opera riformatrice di Francesco”.
Gli arresti. Due clamorosi fermi in Vaticano per la fuga di documenti riservati: monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, vicino all'Opus Dei, e della dottoressa Francesca Imacolata Chaouqui, che in passato erano stati rispettivamente segretario e membro della COSEA (Commissione referente di Studio e indirizzo sull'organizzazione delle Strutture Economico-Amministrative della Santa Sede, istituita dal Papa nel luglio 2013 e successivamente sciolta dopo il compimento del suo mandato).
Gli arresti sarebbero collegati ai documenti riservati inseriti nei libri in uscita dei giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi "Via Crucis" e "Avarizia" che - secondo quanto scrive la Santa Sede - "sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa". Un'operazione "in cui risvolti giuridici ed eventualmente penali" sono oggetto di riflessione in Vaticano "in vista di eventuali ulteriori provvedimenti.
La donna è stata rimessa subito in libertà per la collaborazione prestata alle indagini. Il prelato rimane invece in stato di arresto. I due sabato e domenica scorsi sono stati convocati per essere interrogati sulla base degli elementi raccolti e delle evidenze raggiunti e poi dichiarati in arresto, nel quadro delle indagini svolte dalla Gendarmeria vaticana sulla sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati.
La stessa cella del "corvo" Padre Gabriele. Valejo Balda è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.
La nota del Vaticano. Il comunicato della Sala Stampa della Santa Sede precisa che gli arresti erano avvenuti, uno sabato e l'altro domenica, "in seguito alle risultanze degli interrogatori" e "in vista del proseguimento delle indagini". La convalida è stata decisa "nella giornata odierna l'Ufficio del Promotore di Giustizia, nelle persone del professor avvocato Gian Piero Milano, promotore di Giustizia, e del professor avvocato Roberto Zannotti, promotore di Giustizia aggiunto", che hanno però subito scarcerato la donna. "La posizione di monsignor Vallejo Balda rimane invece "al vaglio dell'Ufficio del Promotore di Giustizia".
Possibili nuovi provvedimenti. "Quanto ai libri annunciati per i prossimi giorni - spiega la sala stampa della Santa Sede - va detto chiaramente che anche questa volta, come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, operazione i cui risvolti giuridici ed eventualmente penali sono oggetto di riflessione da parte dell'Ufficio del Promotore in vista di eventuali ulteriori provvedimenti, ricorrendo, se del caso, alla cooperazione internazionale".
"Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l'equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa", conclude la nota.
http://www.huffingtonpost.it/2015/11/02/vaticano-arrestati-balda_n_8450446.html?utm_hp_ref=italy

Vatileaks 2, Chiarelettere e Feltrinelli si difendono dalle accuse del Vaticano: "Sono libri seri, non temiamo il blocco"

Tradimento e possibile censura. Due categorie pesantissime segnano Via Crucis eAvarizia, i libri in uscita dei giornalisti Gianluigi Nuzzi e di Emiliano Fittipaldi scritti - secondo la Santa Sede - grazie "alla consegna di documentazione riservata", che ha portato all'arresto della commissaria Chaouqui e di monsignor Balda. Alle accuse e alla minaccia, Chiarelettere e Feltrinelli oppongono "la serietà" del loro lavoro, e "tranquillità" che le opere non saranno bloccate.
La Santa Sede non usa mezze misure. I due libri "sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa". Un'operazione "in cui risvolti giuridici ed eventualmente penali" sono oggetto di riflessione in Vaticano "in vista di eventuali ulteriori provvedimenti", anche tramite cooperazione internazionale. Il che, tradotto alla lettera, porterebbe a provvedimenti contro la pubblicazione dei libri stessi.
"Difendiamo il cosiddetto Vatileaks 2", dichiara ad Huffpost Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere. "Via Crucis non è il primo libro che Gianluigi Nuzzi fa sul Vaticano. Ne ha già fatti due (Sua Santità e Vaticano Spa, ndr). Con questo non facciamo altro che continuare il lavoro, la pubblicazione dei documenti per rendere trasparente il potere in Vaticano. Un servizio per tutti i cattolici che credono che il nostro sia un lavoro utile per Francesco, che si sta battendo per far cadere le incrostazioni di potere. Il libro di Nuzzi è fatto in questo spirito."
Insomma per Chiarelettere, non ci sarebbe dissonanza con lo spirito del papato di Francesco. "Sono liberi di pensarla diversamente, ma noi facciamo solo il nostro lavoro. Davanti a documenti veri e verificati, pubblichiamo. Non ci poniamo possibili conseguenze, non facciamo politica". Anzi, sottolinea Fazio "a differenza di altri scandali di questo paese, in questo caso c'è il ruolo di questo papa che si sta battendo per un reale cambiamento della struttura della Curia, uno spirito che prima non c'era mai stato".
Entrambe le case editrici assicurano massima tranquillità anche rispetto a possibili azioni legali contro la pubblicazione. "Non temiamo problemi. - fanno sapere dalla Feltrinelli - Come editore siamo tranquilli della professionalità del nostro autore".Avarizia, un saggio sul patrimonio economico della chiesa di Francesco, sull'otto per mille, sui soldi delle offerte, sullo Ior e tutto quello che collega l'universo ecclesiastico al denaro, "è un'inchiesta giudiziaria non un libro scandalistico, fondata sul massimo scrupolo, sul rispetto della deontologia professionale e su documenti reali. Inchiesta che riteniamo aiuterà il processo di pulizia in corso grazie a Francesco all'interno della Chiesa".
"I tempi per bloccare la diffusione non ci sono", rassicura il direttore editoriale di Chiarelettere. Il 5 novembre i libri arriveranno nelle librerie. Bloccarli mi sembrerebbe molto difficile, i provvedimenti giudiziari non sono mai così veloci".
Due arresti in Vaticano per la divulgazione di documenti riservati
Piazza San Pietro, Città del Vaticano, maggio 2015. 
Il promotore di giustizia della Città del Vaticano (analogo a un procuratore), Gian Piero Milano, ha convalidato l’arresto di due persone nell’ambito di un’indagine sulla “sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati”. Le informazioni che sono filtrate fanno da base a due volumi sul Vaticano scritti da due giornalistiVia Crucis di Gianluigi Nuzzi e Avarizia di Emiliano Fittipaldi.

Oppure..?

Ci salveranno le vecchie zie. Oppure i vecchi preti e i vecchi sindaci di Guareschi, i vecchi maestri di Peguy, il vecchio uomo comune di Chesterton, i vecchi hobbit di Tolkien. Insomma, ci salverà qualcuno che venga da un mondo immune dall’infezione propagata dalla modernità e dal suo cadavere putrescente che va sotto il nome di postmodernità. Qualcuno che non ha bisogno di perdere troppo tempo spiegando che cosa sia la Tradizione per il semplice fatto che la vive sino nelle pieghe più insignificanti della sua vita quotidiana. Come le “vecchie zie” a cui, nel 1953, Leo Longanesi intitolò un saggio che pare scritto oggi.
Quel genio irriverente che aveva messo a soqquadro l’Italietta in odore di cattocomunismo e poteri finanziari fin da prima della guerra con giornali come “L’Italiano” e “Omnibus” e in seguito con “Il Borghese”, aveva messo un prudente punto interrogativo in testa al suo libro: “Ci salveranno le vecchie zie?”. Un po’ cinico e un po’ realista, temeva fortemente che neppure loro ce l’avrebbero fatta. Tanto da chiudere il suo pamphlet con il quasi rassegnato: “Sapranno le vecchie zie salvarci dall’invasione cosacca? FINE”.

Vae victoribus ?

Vaticano, lo spoil system del Papa all'indomani del sinodo. Nuove nomine per una chiesa più progressista


Vae victoribus invece di Vae victis. Guai ai vincitori e non ai vinti, per una volta. Occorre un proverbio al contrario per descrivere il giro di vite, diocesi e porpore del dopo sinodo, avviato a tamburo battente in questa settimana da Jorge Bergoglio, dando un segnale immediato e significando al mondo che i progressisti hanno perso una battaglia, non la guerra.

"Caso per caso"

    A proposito del comunicato sul documento finale del Sinodo

Evvai!

                     



Come esclamerebbero i giovani dell'oratorio, accompagnando l'espressione con un gesto  tipicamente americano: Evvai! Un modesto canonico osserverebbe meno prosaicamente che queste parole sono albo signanda lapillo

Si muove finalmente qualcosa, non tanto nei contenuti - peraltro diffusi e condivisi da molti - quanto nella visibilità che sta finalmente acquisendo la reale contraddizione tra le tesi ortodosse e quelle eterodosse in seno alla Chiesa. E questo per gli adepti della setta conciliare è inaudito: dar voce all'opposizione è inconcepibile, intollerabile, inammissibile. Anzitutto perché dimostra che questa opposizione esiste, e non è confinata ai blog tradizionalisti, guardati con sufficienza e disprezzo dal sinedrio progressista.

Per imparare? °

Il benedetto africano

Da un villaggio della Guinea ai vertici del Vaticano. Storia del cardinale Robert Sarah e del suo occhio profetico sull’agonia dell’occidente cristiano

Robert Sarah è prefetto del dicastero vaticano che s’occupa di liturgia. Nel 1979 era il vescovo più giovane del mondo
“Oggi la chiesa deve combattere controcorrente, con coraggio e speranza, senza temere di alzare la voce per denunciare gli ipocriti, i manipolatori e i falsi profeti. In duemila anni, ha affrontato molti venti contrari, ma alla fine delle strade più aride, ha comunque riportato la vittoria” (Robert Sarah, “Dio o niente”)

Il problema dell’uomo occidentale, oggi, è che vive come se Dio non esistesse. La maggior parte delle popolazioni occidentali non vede ormai in Gesù nient’altro che una specie di idea, ma non un fatto e ancora meno una persona”.

Per i crematori dei corpi

Dal libro di sant'Agostino Vescovo della cura da aversi per i morti

La cura del funerale, la disposizione per la sepoltura, la pompa delle esequie sono più un sollievo per i vivi che un aiuto per i morti. Ma non perciò son da lasciare senza cura e rispetto i corpi dei defunti, specialmente dei giusti e dei fedeli, mentre di essi santamente si servirono le anime come di organi e di strumenti per tutte le opere buone. Poiché se la veste e l'anello di un padre, o altra cosa simile, tanto è più cara ai posteri quanto più grande è l'affetto verso i parenti; in verun modo sono da disprezzarsi i corpi che certo portiamo molto più intimamente e strettamente congiunti che qualsiasi veste. Infatti essi non sono un ornamento o un qualsiasi aiuto che serve all'esterna, ma alla stessa natura dell'uomo appartengono. Onde anche i funerali degli antichi giusti furon curati con riverente pietà, furon celebrate le loro esequie e fu provvisto ad onorevole sepoltura ed essi stessi, ancor viventi, diedero ordini ai figli circa la sepoltura o anche la traslazione dei loro corpi.Cap. 2 e 3

domenica 1 novembre 2015

E chi vuol capire, capisca



Ancora su Halloween e la “pedagogia della morte”


C’è ancora qualche altra considerazione da fare in merito alla “festa” di Halloween.
I suoi difensori e tutti coloro che non ci trovano “nulla di male” apportano vari “argomenti”, tra i quali:
  • Ai bambini piace fare festa: insomma, è come un Carnevale, perché togliere loro questa gioia?
  • In origine era la Vigilia di Ognissanti, tant’è che “Halloween” significa quello: dunque, perché scomodare il “satanismo”?
  • Questa “festa” aiuterebbe i bambini a riflettere sulla morte.

Dal Vangelo ai luoghi comuni e alle bugie


Religions for peace - Il card. Tauran regge il nastro


Si è svolta a Castel Gandolfo, dal 28 al 31 ottobre 2015, l’assemblea europea di Religions for Peace, una delle tante iniziative sorte nel mondo cattolico da quando i vescovi di tutto il mondo, negli anni sessanta, decisero col Vaticano II che la religione di Dio è solo una qualsiasi credenza tra le altre e come le altre.

Di conseguenza, ogni anno, quando si svolgono assemblee come questa, un funzionario del Vaticano sente il dovere di inviare un messaggio di saluto, a conferma che tanti cardinali sono ormai dediti alla predicazione e alla pratica dei luoghi comuni che il mondo moderno sforna a ritmo incessante per convincere gli uomini che essere senza più cervello e intelligenza è una delle più grandi conquiste dell’umanità.

Un altro deja vu?

Il Messaggero
(Franca Giansoldati) Veleni dopo il giallo del pc violato al revisore generale dei conti: imminente un arresto, ma i religiosi infedeli potrebbero essere tre. Il passato che non passa, anzi, minaccia di tornare. Un corvo, anzi due o forse tre. Voci insistenti, diffuse, incalzanti. Anche ieri mattina davano per imminente l'arresto di un ecclesiastico già indagato. Uno in vista. Un collaboratore infedele, chissà, uno che ha trafugato e portato fuori importanti documenti. Un deja vu. 

Deriva odierna nella Chiesa e non della Chiesa.[per gli Anonimi]

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Scriptorium
Recensioni  –  rubrica quindicinale di Cristina Siccardi
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Catechismo della crisi della Chiesa – di Don Matthias Gaudron FSSPX  –  un libro che chiarifica i perché e i modi che hanno portato alla deriva odierna nella Chiesa e non della Chiesa.
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zzzzgaudron_copertina«Esiste davvero, oggi, una crisi della Chiesa?
A meno di chiudersi gli occhi, non si può non riconoscere che la Chiesa cattolica soffre oggi di una grave crisi.

Ora avremo anche il post-Sinodo mediatico?

Un vescovo annuncia un'ondata di discernimento

Monsignor Johan Bonny
Nei giorni scorsi da queste colonne Massimo Introvigne ha ben elencato la vergognosa mistificazione di cui si sono fatti interpreti non pochi organi d'informazione nel commentare la conclusione del Sinodo sulla famiglia. Proseguendo su questa riflessione vorrei soffermarmi su un’intervista esemplare apparsa nei giorni scorsi su Vatican Insider, il sito della Stampa dedicato alle notizie ecclesiali, ormai diventata la voce ufficiale di una lettura del Sinodo in senso kasperiano. Stiamo parlando dell’intervista di Gianni Valente a Johan Bonny, vescovo belga di Anversa, presentato come uno che non sembra «un pasdaran del relativismo teologico», ma piuttosto uno che «tiene semplicemente conto di come la Chiesa cammina nella storia». Una bella presentazione per un vescovo noto per avere pubblicato un documento prima del Sinodo straordinario in cui invocava di buttare al macero l'insegnamento della Chiesa sulla contraccezione e sulla castità.

Prima che sia troppo tardi

Tutta la bellezza delle “parole prime”
Gli affreschi dell Cappella Sistina
È importante sapere quali sono le “parole prime” di una religione. Per il giudaismo del secondo Tempio, quello del tempo di Gesù per intenderci, una delle parole prime, se non la prima in assoluto, era la Torà, la Legge. San Paolo, quando incontrò Cristo Gesù, il Signore, capì che nella nuova via che aveva intrapreso, la parola prima non era più “legge”, ma “grazia”. Chi crede in Gesù, non è più “sotto la legge”, ma “sotto la grazia”. Significa allora forse che la legge è abolita? Niente affatto! Ma non è più una “parola prima”. È questo il vangelo, la “buona notizia”. La “conversione” di Paolo – ed è stata una vera e propria “conversione” – è consistita nel passare dalla parola prima della “legge” alla parola prima del “vangelo”.

Il "lodo Tornielli"

Ricevo e pubblico questo articolo di un dotto ecclesiastico:



In un recente articolo su Vatican Insider ( qui ) il giornalista Andrea Tornielli si è improvvisato teologo prospettando che il Papa, vista l’ambivalenza della Relatio synodi, diversamente interpretata da progressisti e conservatori, possa imitare Pio XII che nel definire il dogma dell’Assunta, nel 1950, non prese parte per nessuna delle due correnti teologiche che allora disputavano sulla modalità di questa assunzione, promulgando nella Muneficentissimus Deus una formula ambivalente.

L'assemblea dei soci

Sinodo. Un’ipotesi da considerare 

… nelle decine di pagine che toccano a grandi linee gli enormi temi etici sul tappeto, non si trova affatto delineata  una  difesa “cattolica” a fronte delle forze  avverse che assediano la famiglia… Insomma, su tutti i temi etici con cui la retta coscienza  e la retta ragione devono  fare i conti ogni giorno,  abbiamo trovato  una distaccata panoramica informativa, ma  è mancata  del tutto la esposizione netta e stringente di quella che è, e non può non essere, la morale cattolica. È tutto casuale?

di Patrizia Fermani
.
zzzzsndgnrcÈ comprensibile  che per tutto il tempo del sinodo l’attenzione generale  sia stata assorbita in massima parte dalla  questione della comunione per i divorziati risposati,  considerata   capace di attaccare la dottrina  cattolica sul terreno dei sacramenti,  e modificare così anche il significato  del matrimonio cattolico.  L’abiura totale della dottrina  era  già stata  raccomandata  in lungo e in largo  dal suo  stesso custode, paternamente  preoccupato dei danni che questa  possa arrecare  alla serenità del popolo di Dio. Ma  Bergoglio e il suo entourage hanno  puntato  soprattutto ad  introdurre  un nuovo vangelo  proprio  a partire  da quella lettura del matrimonio e della omosessualità che viene imposta  dal mondo, e poiché  il principio democratico conquistato dalla chiesa richiedeva  che si pronunciasse  anche l’assemblea dei soci, hanno ideato il sinodo per dare veste ufficiale al nuovo corso.

Profanazione dell'Eucaristia



Non molti sanno che Fatima è legata , oltre alle apparizioni Mariane anche a quelle relative al cosiddetto "Angelo della Eucarestia"
Suor Lucia ha descritto la scena dell'angelo come segue: "Egli teneva sollevato un calice "Con Ia mano sinistra, sospesa sopra di esso c'era un'ostia e da questa cadevano nel calice gocce di sangue.

sabato 31 ottobre 2015

Quanto più la crisi della Chiesa si fa terribile..


"CHE COSA MAI POSSIEDI CHE TU NON ABBIA RICEVUTO?": 
AMA LA CHIESA!
Editoriale "Radicati nella fede" - Anno VIII n° 11 - Novembre 2015
  
  Quanto più la crisi della Chiesa si fa terribile, vasta e profonda, tanto più occorre amare la Chiesa stessa.
  Quanto più aumentano gli scandali nella casa di Dio, tanto più bisogna amare la Chiesa.

  E questo amore deve essere molto concreto e operativo.

  Il dovere della reazione non va mai disgiunto da un amore profondo per la Sposa di Cristo, la Santa Madre Chiesa; e su questo nessuno può scherzare.

Per chi suona la campana?


La congregazione dei Salesiani: "tu quoque"!

Ogni tanto si sente una notizia che esibisce la perdurante crisi dei religiosi: prima i Gesuiti, che da 37.000 furono ridotti alla metà; poi i Cappuccini, un tempo amatissimi dal popolo; poi i Domenicani, che chiudono perfino il convento del Beato Angelico; adesso i Salesiani di Don bosco, che sembravano immuni, hanno avuto tracolli impressionanti per cattiva amministrazione dei loro grandi patrimoni. E questo arriva quando hanno raggiunto invidiabili posti cardinalizi e perfino la Segreteria di Stato in Vaticano.