ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 7 febbraio 2016

Fuochino..fuochino..?


per l’incontro tra Francesco e Kirill


Per il resto è una tragedia

Musica alla Messa. Ma che vergogna è questa?



M° Aurelio Porfiri
 
Io non sono mai stato contro il Concilio Vaticano II, mi sono spesso espresso contro la cattiva ermeneutica del Concilio e ancora lo faccio, ma non ho mai pensato quello che alcuni pensano del Concilio, in special modo in riferimento alla riforma liturgica. Ma ogni volta che mi capita di assistere ad una Messa qui a Roma mi domando: ma è questo quello che voleva il Concilio? Sarà mai possibile che la Chiesa Cattolica ha scelto di degradare la bellezza della sua liturgia e della sua musica ad un livello così osceno che si fa fatica a restare in Chiesa? Mi si dice che a Roma non tutte le Messe hanno un contorno di musica oscena. Ora, io ne ho girate parecchie e potrei dire che quelle che si salvano saranno un 10% ad essere proprio molto ottimisti. Per il resto è una tragedia. E il problema è che è voluta.

Ma che state facendo a Roma?

«Cacciateli via! Cacciateli via!». Padre Pio contro l’aurea mediocritas dei preti e dei religiosi “modernizzati”


Un episodio del 1966. Il padre generale era venuto da Roma prima del Capitolo speciale per le Costituzioni, allo scopo di chiedere preghiere e benedizioni a Padre Pio. Incontrandolo nel corridoio del convento, gli disse: «Padre, sono venuto a raccomandarle il Capitolo speciale per le nuove Costituzioni».
Appena il Padre sentì “capitolo speciale… nuove Costituzioni…” ebbe un gesto violento ed esclamò: «Tutte chiacchiere e rovine».

Un amico naturale del Santo

IL MEDIOEVO A SPASSO PER ROMA, TRA PAPI INFALLIBILI CHE SBAGLIANO

Non sono devoto di san Pio, padre Pio, ma della mia distanza psicologica dalla reliquia non meno vanto; la mia devozione in fondo c’è, ma si limita alle seguenti osservazioni
Piazza San Pietro. Processione delle reliquie di San Pio (LaPresse)
di Giuliano Ferrara | 07 Febbraio 2016 ore 06:15

Non sono devoto di san Pio, padre Pio, ma della mia distanza psicologica dalla reliquia non meno vanto; la mia devozione in fondo c’è, ma si limita alle seguenti osservazioni. Chi si stupisce del folto corteo dei fedeli del santo, chi non capisce o affetta di non capire, chi li offende come creduloni, chi parla di turlupinatura o di truffa ai danni dell’ingenuità popolare, costui non conosce la data della propria morte, sa poco del mistero della nascita (Lucrezio poeta materialista faceva risalire a Venere, cui dedicò l’inno ispiratore del suo poema sulla natura delle cose, l’autorità in materia: “per te quoniam genus omne animantum concipitur”), e del mondo fisico sa un sacco di belle cosette che equivalgono a un quasi nulla dal momento che non conosce l’origine, il destino e dunque il senso del tutto. Da che cosa deriva tutta questa boria nell’aggredire e nel condannare, come farà mai la più soddisfatta e perfino orgogliosa miscredenza a cancellare la fede degli altri, il senso del soprannaturale che si esprime nella storia di santità codificata nell’immagine e nella vita di un frate del secolo scorso?

Potrebbe pure fare il miracolo di convertire qualcuno in Vaticano..

Perché Padre Pio è l’opposto di Bergoglio – di Antonio Socci

Padre PioIl “complotto per cambiare il cattolicesimo” (titolo del New York Times), ovvero il progetto del papa argentino per trasformare la Chiesa in succursale di “Repubblica” e di Greenpeace, ha l’entusiastico consenso di tutti i più acerrimi nemici di sempre della fede cattolica. Ma per riuscire ha assoluto bisogno di mostrare anche il sostegno del popolo cattolico. Solo che questo popolo sta dalla parte opposta dei progressisti bergogliani e – sebbene bombardato dai media – preferisce padre Pio ai “sinistrini”.
Non a caso nel 2014 ha dimezzato le sue presenze alle udienze di Bergoglio e nel 2015 ha dimezzato quelle del 2014. Una vera fuga.
Per questo in Vaticano hanno escogitato l’idea di un nuovo Giubileo: occorreva tamponare il drastico crollo di presenze attorno a papa Bergoglio.

Astenersi perditempo

Giorgio Crotti, la Madonna, il Cornacchiola.


Uscito il libro dell’amico Giorgio Alberto Crotti, un onore per me presentarlo qui.
“Prima o poi anche gli agnostici senza pregiudizi e i cattolici tiepidi, una posizione seria nei confronti dell’avvenimento cristiano dovranno pur prenderla!
Queste pagine potrebbero aiutare nella decisione.”

«Ve ne potete ire!»

Ecco la nuova inquisizione laica contro san Pio

Fedeli in piazza San Pietro per san Pio
Sono oltre 750 i gruppi di preghiera di Padre Pio, distribuiti in circa 60 paesi nei cinque Continenti, più gli oltre 2000 che si trovano in Italia. Una folla di oranti che secondo qualcuno sono da paragonare all’Isis o a seguaci nazisti. Almeno a leggere i titoli del quotidiano Il Fatto e a sentire le dichiarazioni del fotografo Oliviero Toscani. In occasione dell’arrivo della salma di S. Pio a Roma per l’Anno giubilare della Misericordia, in qualità soprattutto di grande confessore, così come per l’altro cappuccino Leopoldo Mandic, i promotori del progresso hanno sentito il dovere di avvisare i benpensanti che questa è roba da secoli bui. Anzi, è peggio dell’Isis.

Troppo tardi?

QUEL CHE RESTA DEL GIORNO

Da almeno un paio di secoli stiamo corteggiando la rovina erigendo altari alla nuova religione del Nulla. Siamo i figli crepuscolari di una civiltà crepuscolare che sfrutta gli ultimi raggi di luce prima di sprofondare nel buio 
di F.Lamendola  


 Da almeno un paio di secoli stiamo corteggiando la rovina, il disfacimento, la putrefazione; stiamo proclamando il dovere del disincanto, della disillusione, del pessimismo radicale; stiamo erigendo gli altari della nuova religione del Nulla, del relativismo e dell’indifferentismo. Non c’è da stupirsi, quindi, se la luce si sta effettivamente spegnendo nelle nostre anime, e se il sipario sta per calare sulla nostra civiltà.
Siamo arrivato al crepuscolo: dopo averlo evocato così a lungo e così tenacemente, è effettivamente arrivato ed è troppo tardi per pentimenti, ripensamenti e rimorsi; non c’è più tempo per recuperare le risorse morali e spirituali gettate al vento, l’intelligenza sprecata in sterili giochi, il tradimento nei confronti di noi stessi. Siamo i figli crepuscolari di una civiltà crepuscolare, che sfrutta gli ultimi raggi di luce prima di sprofondare nel buio.

sabato 6 febbraio 2016

Vacanti,svaganti,svacati?

Radio Spada "scomunicata" da Sodalitium



Dal blog del Centro studi Federici:

http://federiciblog.altervista.org/2015/06/12/comunicato-dellistituto-mater-boni-consilii-radio-spada-un-parere-e-un-consiglio/
  
COMUNICATO DELL’ISTITUTO MATER BONI CONSILII: “RADIO SPADA”: UN PARERE E UN CONSIGLIO

12 giugno 2015

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Numerosi fedeli ci hanno chiesto informazioni e valutazioni su “Radio Spada”  

Radio Spada” si presenta come un “sito di controinformazione” cattolico (dal 2012) e una casa editrice (dal 2013); di fatto è qualche cosa di più, giacché si parla di uno “spirito radiospadista”, e di una “visione e missione” di Radio Spada, che è infatti una associazione alla quale si può aderire diventando Soci mediante tesseramento a pagamento. 
L’ “Istituto Mater Boni Consilii” non avrebbe motivo di occuparsi e preoccuparsi delle attività di “Radio Spada” (in vari casi anche degne di approvazione) più di quanto non lo faccia per numerosissimi altri siti o case editrici nati in questi ultimi anni nel variegato mondo “tradizionalista”, se non fosse per una peculiarità di “Radio Spada”.

Sinistrati

LA FEDE DEI CATTOLICI DI SINISTRA

I cattolici di sinistra hanno fede nel mondo e nel progresso, più che in Cristo e nelle sue promesse. Il problema dei cattolici di sinistra è che con molta supponenza hanno smesso di essere cattolici e non lo sanno 
di Francesco Lamendola  


  

Il problema dei cattolici di sinistra è che hanno smesso di essere cattolici e non lo sanno: anzi, sono fermissimamente sicuri di essere più autenticamente cristiani di chiunque altro al mondo (eccezion fatta per i protestanti, nei confronti dei quali qualche complesso d’inferiorità ce l’hanno, e l’hanno sempre avuto, anche se non sempre lo ammettono volentieri).
È un’affermazione grave, ce ne rendiamo conto. È come dire che essi vivono in una enorme ambiguità, immersi e sprofondati in una pressoché totale inconsapevolezza.

La luce del santuario si spegne...

QUANDO LA MADONNA QUATTRO SECOLI FA, A QUITO, PREANNUNCIÒ LA TREMENDA CRISI DELLA CHIESA DEL XX SECOLO

Quando la Madonna quattro secoli fa, a Quito, preannunciò la tremenda crisi della Chiesa del XX secolo

...Che proprio il XX secolo – nel quale spiritualmente ancora siamo immersi – sia il tempo delle tenebre, il tempo della grande apostasia profetizzato nella Sacra Scrittura (e riportato nel Catechismo) lo farebbe pensare pure una straordinaria apparizione mariana accaduta alcuni secoli fa. 
Essa ha tutta l’ufficialità dei riconoscimenti ecclesiastici eppure – per qualche misteriosa disposizione della Provvidenza - è rimasta finora pressoché sconosciuta e sta tornando alla luce oggi.
Fu la Madonna stessa a chiedere che il suo messaggio fosse fatto conoscere nel mondo solo nel XX secolo.

Verso Fatima?

Francesco e Kirill, una Santa Alleanza per il futuro dei cristiani e del mondo


L’incontro fra il papa e il patriarca di Mosca era desiderato da Kirill da molto tempo. Atteso ai tempi di Giovanni Paolo II; sperato ai tempi di Benedetto XVI, si compie ora. Cattolici e ortodossi di fronte alle stesse sfide della persecuzione e del relativismo. Il freno del nazionalismo ortodosso, sostenuto da Putin. La crisi in Medio oriente e il rischio di isolamento della Russia spingono alla collaborazione.

Mosca (AsiaNews) - La lunga attesa ha finalmente raggiunto il suo compimento: il 12 febbraio la Terza Roma si riconcilia con la Prima Roma, per salvare la Seconda, le Chiese perseguitate dell’Oriente. Il patriarca Kirill di Mosca ha voluto approfittare della visita del Papa Francesco in Messico, per segnare a Cuba un passo storico che non avrebbe in alcun caso lasciato a un suo successore. Divenuto patriarca della Chiesa Ortodossa Russa sette anni fa, Kirill (Gundjaev) si preparava a questo evento fin dagli anni Settanta dello scorso secolo.

Carta canta

La “normalizzazione” dell’omosessualità: questa volta è il turno del vescovo di Ragusa  

Un prete scrive su Facebook che gli omosessuali sono dei malati. Orrore. Il vescovo si scusa e si affretta a ricevere in curia i rappresentanti di un’associazione di pervertiti. Di quale “chiesa” è vescovo?

di Paolo Deotto
zzzzrrnd
.
Questa volta non dovrebbero esserci smentite, più o meno arrampicate sugli specchi, visto che la notizia, oltre che comunicata da ANSA, da Telenovaragusa e da Repubblica, è anche confermata dalla stessa curia di Ragusa.
Accade questo: un incauto parroco di Chiaramonte Gulfi (diocesi di Ragusa), incauto perché (forse) convinto che l’Italia sia un paese libero, che la Chiesa cattolica difenda ancora la Dottrina, convinto insomma di vivere in un mondo normale, ha scritto sulla sua pagina Facebook che gli omosessuali sono dei malati. Ecco il post:

Fino all’ultimo.

http://opportuneimportune.blogspot.it/2016/02/numquam-satis-bergoglio-attore-nella.html
Il vicario dell’Anticristo

Iudica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta; ab homine iniquo et doloso erue me.

La Messa di sempre si apre con il salmo 42, con le cui prime parole il sacerdote si presenta al cospetto di Dio, sottoponendosi al Suo giudizio per essere difeso da gente che non Gli appartiene e strappato al potere dell’uomo iniquo e ingannatore. Confesso che, iniziando ogni mattina il divino Sacrificio con queste parole ispirate, non posso fare a meno di identificare con precisione, nel mio cuore, le persone evocate dal testo sacro, attualizzandolo in virtù della sua perenne efficacia ai fini del discernimento storico. Nell’odierna situazione della Chiesa e del mondo è inevitabile pensare, in riferimento alla gens non sancta, a chi detiene il potere finanziario e, per mezzo di esso, quello politico e mediatico; altrettanto inevitabile è individuare l’homo iniquus et dolosus in quel personaggio che, pur essendo ritenuto capo della Chiesa Cattolica, non perde occasione per offendere i veri cattolici, umiliandoli e schernendoli in nome di una strana “misericordia” giacobina che, senza alcuna pietà, taglia la testa a chiunque non le si allinei pedissequamente.

venerdì 5 febbraio 2016

Il maligno e i suoi seguaci

Satana e la distruzione del Cristianesimo,
dalla visione di Leone XIII ad oggi
Guerra e strategie del maligno e dei suoi seguaci
di Arrigo Muscio Introduzione di Sergio Basile
satana - strategie
 La guerra di satana negli ultimi tempi                                                           
Introduzione di Sergio Basile  Come trattato in più sedi (Ndr), diversi mistici cattolici – tra Ottocento e Novecento – hanno avuto rivelazioni particolari secondo le quali i cosiddetti ultimi tempisarebbero stati caratterizzati da un ultimo potente tentativo di satana, l'angelo decaduto, didistruggere la Chiesa. Gli attacchi "finali" più cruenti contro l'umanità, secondo tali documentate ricostruzioni, sarebbero stati perpetrati dal demonio contro la vita e la famiglia, e a giudicare da quel che accade attorno a noi, ci siamo dentro (vedi qui Riflessioni sulla dittatura del relativismo e sul ddl Cirinnà, qui Il Fratello Obama e il piano massonico sull’omosessualità, qui UE Verso Stati Uniti d’Europa Gender e Pedofili – Nel segno di Lunacek, qui Il massimo della corruzione: un fallimento per l’umanità , qui La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione e qui La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender).

È da tanto che un pastore non muore per le sue pecore ...

I santi suggeritori di papa Bergoglio
Su segnalazione di un amico brasiliano riprendiamo un appunto sugli antecedenti prelatizii di papa Bergoglio, risalente nientemeno che ai tempi di Paolo VI, oggi “beato”, e riguardante un altro beato in via di “santificazione”, tale Helder Pessoa Câmara, morto arcivescovo di Recife, Brasile.
L'appunto è tratto da un libro biografico del giornalista Marcos de Castro: “Dom Helder, Misticismo e Santidade” ed è stato pubblicato sul sito brasiliano Da mihi animas.

Una notizia sulla figura di questo prelato della Chiesa cattolica brasiliana è stata pubblicata nel 2015 da Corrispondenza Romana: “Chi era davvero Dom Helder Câmara”, e vale la pena leggerla per rendersi conto della valenza di questo personaggio, amico e consigliere di Paolo VI.



Paolo VI e Helder Câmara

Fuori dal coro

Dopo il Family Day. La lezione del "marxista ratzingeriano"

vacca
Tra le numerose prese di posizione riguardo al " Family Day" del 30 gennaio contro l'incombente legalizzazione in Italia delle unioni omosessuali con connessi "diritti" di adozione, ce n'è una che si è distinta su tutte: per l'autore, per il campo progressista e marxista da cui proviene e più ancora per le cose dette.
È l'intervista al "Corriere della Sera" del 3 febbraio del professor Giuseppe Vacca, presidente dell'Istituto Gramsci, un intellettuale di cui Settimo Cielo e www.chiesa hanno già segnalato a suo tempo il singolare percorso:
Non resta che leggerla, l'intervista, per valutarne l'originalità. In essa il professor Vacca fa tra l'altro rimando a un'altra intervista da lui definita "molto bella": quella del cardinale Camillo Ruini al "Corriere della Sera" del 31 gennaio, a Family Day da poco concluso:

Si riconoscono e si piacciono

IL COMUNISMO SI FA CATTOLICO

Il comunismo ideologia reazionaria che per sopravvivere si fa cattolica. I marxisti hanno parassitato il cattolicesimo trovando una nuova casa più rispettabile, un nuovo pulpito che li fa sentire come prima moralmente superiori 
di Francesco Lamendola  



Qualcuno potrebbe essere così ingenuo da chiedersi dove sono finiti quei milioni di “compagni” marxisti i quali, fino a tre decenni or sono, tenevano banco sulla scena politica e culturale di mezzo mondo, profetizzando la loro imminente vittoria anche nella restante metà; e che, in Italia, costituivano ancora lo zoccolo duro dell’intellighenzia, e che, a un certo punto, nel 1984, erano riusciti ad effettuare il “sorpasso” sui democristiani, diventando il primo partito politico d’Italia, anche se per una effimera stagione.

La nave di Pietro sembra navigare senza pilota o rematore,

http://opportuneimportune.blogspot.it/2016/01/pecca-fortiter-sed-apostata-fortius.html

La condanna e la scomunica di Martin Lutero e dei suoi seguaci

Preambolo
Per il potere conferitogli da Dio, compete per nomina e divina disposizione al Romano Pontefice gestire le pene spirituali e temporali come ogni caso solidalmente merita. Lo scopo di ciò è la repressione dei malvagi disegni di uomini fuorviati, che sono stati così affascinati dal loro degradato impulso verso fini malvagi da dimenticare il timore del Signore, da mettere da parte con disprezzo i canonici decreti e gli apostolici comandamenti, e di osare formulare nuovi e falsi dogmi e di introdurre il male dello scisma nella Santa Chiesa di Dio – o di supportare, aiutare e aderire a tali scismatici, che fanno un commercio del loro stracciare la tunica del nostro Redentore e l’unità della corretta fede. Quindi si addice al Pontefice, per timore che la nave di Pietro sembri navigare senza pilota o rematore, prendere severe misure contro tali uomini e i loro seguaci, e attraverso il moltiplicare misure punitive e attraverso altri opportuni rimedi fare in modo che questi stessi uomini prepotenti, dedicati come sono a fini malvagi, insieme ai loro aderenti, non debbano ingannare la moltitudine dei semplici con le loro menzogne ed i loro meccanismi ingannevoli, né trascinarli insieme a condividere il loro errore e la loro propria rovina, contaminandoli con ciò che equivale ad una contagiosa malattia. Si addice anche al Pontefice, dopo aver condannato gli scismatici, per evitare la loro ancora maggiore perdizione e confusione – pubblicamente, mostrare e dichiarare apertamente a tutti i fedeli cristiani come temibili sono le censure e le punizioni a cui la colpa può portare, acciocché attraverso una tale dichiarazione pubblica loro si possano rivolgere, in contrizione e rimorso, alla loro vera essenza, facendo un’ abiura incondizionata delle conversazioni proibite, ristabilendo comunione e (soprattutto) obbedienza a quanto detto nella precedente missiva ( la bolla Exsurge Domine n.d.r.), in questo modo essi possono sfuggire ai castighi divini, ed a qualsiasi grado di partecipazione alle rispettive loro condanne.

Dà fastidio più da morto che da vivo..!?

Padre Pio, Bergoglio pensa di non restituire la salma a S. Giovanni Rotondo

La voce è di quelle clamorose. Papa Francesco starebbe pensando di non restituire più la salma di Padre Pio ai frati di San Giovanni Rotondo e tenerla a Roma. Alla base ci sarebbe, secondo alcune voci, una polemica tra Bergoglio e i frati Santuario pugliese



“L’ecumenismo del sangue”

Perché è importante l’incontro tra il Papa e il Patriarca Kirill

La crisi mediorientale avvicina il Vaticano e Mosca. Il ruolo di Raúl Castro come mediatore. Il plauso di Bartolomeo I di Costantinopoli

Il Papa incontrerà Kirill all'Avana il prossimo 12 febbraio (LaPresse)
Roma. "Non è un incontro improvvisato", ha tenuto a ribadire più volte Padre Federico Lombardi annunciando l'imminente incontro del Papa con il Patriarca di Mosca Kirill, in programma all'Avana il prossimo 12 febbraio, in una stanzetta dell’aeroporto cittadino. Francesco, infatti, si fermerà sull’isola caraibica prima di recarsi in Messico per il programmato viaggio apostolico, approfittando così della presenza in quelle zone del Patriarca. Si lavorava da tanto allo storico evento (è la prima volta che "i due gerarchi" si incontreranno di persona, seppure in terra neutra), e "da almeno un paio d'anni si stavano studiando le possibilità per rendere possibile questo incontro", ha aggiunto il portavoce vaticano.  Il fatto poi che al colloquio (che sarà lungo, un paio d'ore) seguirà una corposa dichiarazione comune, rende ancor più rilevante l'appuntamento riservato, aperto solo agli interpreti. Cruciale appare il ruolo del presidente cubano Raúl Castro, una sorta di mediatore che ha offerto l'aeroporto della capitale per ospitare l'incontro.

“Ubi Petrus, ibi Ecclesia”

«Ipse est Petrus cui dixit: “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam”. Ubi ergo Petrus, ibi Ecclesia; ubi Ecclesia, ibi nulla mors, sed vita aeterna»
Famose (e assai dimenticate) sono le parole di Sant’Ambrogio:  Dove c’è Pietro, ivi è la Chiesa, poiché la vera Chiesa (e il vero cattolico) è quella che riconosce a suo capo il vescovo di Roma. Essere cattolici significa dunque ritenere che il Papa è il Vicario di Cristo, con la divina autorità di dirigere e insegnare a tutta l’umanità.

“Beato sei tu, Simone figlio di Giona, perché né carne né sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16, 17-19).

L' eresia e lo scisma

Un’intervista di mons. Athanasius Schneider a Rorate Coeli: Chiesa post-sinodale e i non credenti nella gerarchia

Riportiamo in una traduzione di Anna Bellardi Ricci, il testo integrale di un’importante intervista di S. E. mons- Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, pubblicata il 2 febbraio dal sito Rorate Cœli
Rorate Cœli: Del recente Sinodo, per qualche tempo non conosceremo l’impatto legale che avrà sulla Chiesa poiché la prossima mossa spetta al Papa Francesco. Senza tener conto dell’eventuale esito, esiste già uno scisma nella Chiesa? In caso affermativo, cosa significa in termini pratici? Come si manifesterà per i cattolici tipici che vanno in chiesa?
S.E. Schneider: Secondo il can. 751 del Codice di Diritto Canonico, scisma significa il rifiuto di sottomissione al Sommo Pontefice. Bisogna distinguere il difetto nel credere o eresia dallo scisma. Il difetto nel credere o eresia è in effetti un peccato più grave dello scisma, come diceva San Tommaso d’Aquino: