ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 29 maggio 2016

Sotto il manto della Vergine

                           Ex oriente lux

ÅÐÉÓÊÅØÇ ÔÏÕ ÐÑÏÅÄÑÏÕ ÔÇÓ ÑÙÓÉÁÓ ÂËÁÍÔÉÌÉÑ ÐÏÕÔÉÍ ÓÔÏ ÁÃÉÏÍ ÏÑÏÓ (POOL/ÊÙÓÔÁÓ ÔÓÉÑÙÍÇÓ)

Ho seguito con grande interesse il viaggio del Presidente Putin in Grecia e sull’Athos. Una scelta di certo non usuale per un capo di stato, specialmente in quest’epoca nella quale si fa a gara nell’esibire il proprio ateismo o la propria indifferenza religiosa. Putin ha inteso celebrare ufficialmente i 1000 anni di monachesimo russo, ma questa è la seconda volta in cui visita l’isola della Vergine. Putin ha fatto richiesta ufficiale, come ogni altro pellegrino, alla Chiesa Ellenica e al Patriarcato di Costantinopoli. E’ arrivato a Karyés accompagnato dal suono delle campane, un onore mai tributato ad un capo di stato.

Umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati..

Circa le donne che si accostano alla Comunione vestite indecentemente

Molte donne, specialmente nei mesi estivi, vanno a Messa vestite con abiti spudorati, e così svestite osano addirittura accostarsi alla Sacra Mensa. Ecco cosa scrisse in proposito Don Giuseppe Frassinetti, un pio, dotto e zelantissimo sacerdote genovese del XIX secolo, autore di numerosi libri edificanti. Per rendere più agevole la lettura ho tradotto in italiano corrente qualche termine desueto.


Per le donne che si accostano alla Sacra Mensa vestite indecentemente. 

“Finché continuerà la repressione”?

La UE proroga le sanzioni alla Siria per un altro anno: Mons. Marayati (Aleppo), “politica che sconcerta. Sofferenze inflitte alla popolazione””


Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di estendere fino al 1° giugno 2017 le sanzioni decretate contro la Siria. La decisione è stata annunciata da Bruxelles ieri con un freddo ed impersonale comunicato. A nulla sono valsi gli appelli del vescovo di Aleppo, di autorità religiose ed organizzazioni umanitarie: la UE ha stabilito il proseguimento delle sanzioni contro la popolazione siriana, indifferente di fronte allla morte di altre migliaia di bambini, di malati e di feriti rimasti senza medicinali, aiuti alimentari e generi di prima necessità per causa delle sanzioni.

Et..et..cì

         

          La Chiesa e la logica del “ma anche”

Noi cristiani lo sappiamo, o dovremmo saperlo: la nostra fede è all’insegna dell’et et, non dell’aut aut. Non siamo esclusivisti. Dio è uno e trino. È Padre e Figlio e Spirito Santo. Gesù è Dio e uomo, vero Dio e vero uomo. Per il cristiano, l’uomo è carne e spirito, corpo e anima. Al cristiano piace integrare, includere, non ergere barriere. Con l’incarnazione Dio si è fatto uomo. La Chiesa stessa vive all’insegna dell’et et. È Chiesa di preghiera e di azione, di grandi asceti e grandi lavoratori, di contemplazione di missione. Ora et labora, non ora aut labora. La Chiesa ha i predicatori e i confessori, i monaci e le monache di clausura e i preti di strada. La Chiesa accoglie tutti: poveri e ricchi, colti e incolti, giovani vecchi.
Da qualche tempo però sembra di notare che alla logica dell’et et si stia sostituendo nella nostra Chiesa una logica diversa: quella del non solum, sed etiam, cioè del «non solo, ma anche». Potrebbe sembrare che, tutto sommato, non vi siano differenze, ma non è così.

Sennonché

La verità sul terzo segreto di Fatima e perché se ne torna a parlare (se ne astengano i dilettanti) – di Antonio Socci

Madonna-di-FatimaIn questi giorni è scoppiata una polemica fra il sito cattolico americano OnePeterFive e il Vaticano a proposito del Terzo Segreto di Fatima. Io me ne sono tenuto al di fuori, ritenendo – come ho scritto – poco credibili le nuove “rivelazioni”, ma siccome in tanti mi chiedete un parere, voglio spiegare come ritengo che stiano le cose. E cosa c’è dietro…

IL FATTO
Dunque il giorno di Pentecoste nel sito Americano OnePeterFive si riportava una rivelazione del teologo tedesco Ingo Döllinger secondo il quale, dopo la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima, nel 2000, l’allora cardinale Ratzinger, suo amico, gli avrebbe confidato, che c’era dell’altro e che in questa parte non pubblicata si parlava di “un cattivo Concilio e di una cattiva messa” che sarebbero arrivati di lì a poco.
Io ho subito osservato che quelle espressioni non mi sembravano attribuibili né a Ratzinger né alla Madonna.
Credevo che la questione sarebbe finita di lì a poco, anche perché era l’ennesima voce, negli anni, che parlava di una parte non rivelata del Terzo Segreto.

La nuova liquidità del magistero pontificio?


Due laici e un cardinale. Coro a tre voci contro lo spartito della "Amoris laetitia"


Grygiel
Nella Chiesa è l'ora dei laici. Ad essi la parola. Ebbene, eccone due che hanno parlato, con voce saggia. Senza concordare nulla tra loro, eppure levando all'unisono lo stesso segnale d'allarme, contro la deriva ondivaga che investe in pieno l'attuale magistero pontificio.
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Il primo è un filosofo e antropologo di chiara fama, il professor Stanislaw Grygiel (nella foto, con la moglie), già allievo e consigliere di Karol Wojtyla. Che in una sua analisi della "Amoris laetitia" pubblicata su "Il Foglio" di del 27 maggio ha scritto tra l'altro:
"Alcuni dei nostri pastori e 'arcipastori', cercando di non commettere apertamente l’errore di Mosè e nello stesso tempo di non esporsi anche alle critiche da parte dei 'cuori sclerotici', ci assicurano che l’indissolubilità del matrimonio è fuori discussione. Entrano però in un vicolo cieco quando comunque pretendono che il pensiero pratico sui matrimoni falliti si appoggi anche su una piccola parola – 'ma' – che permetta loro di costruire commenti casistici con i quali giustificare l’adulterio. Propongono una casistica 'sì, ma' che prende in considerazione non tanto la coscienza dell’uomo, quanto la sua inclinazione al male. Se si dovesse andare avanti così, c’è da aspettarsi che a breve seguirà il caos, in cui le persone soggette all’inclinazione al male andranno in giro per le parrocchie e perfino per le diocesi in cerca dei casuisti più furbi. Oggi ci serve urgentemente un Pascal, che scriva 'Le nuove Provinciali'".
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Mentre l'altro è lo stimato numero uno dei vaticanisti della televisione di Stato italiana, Aldo Maria Valli, che il giorno successivo ha pubblicato sul suo blog personale una nota sulla logica del "ma anche" che ormai contrassegna il magistero di papa Francesco.
Questo è l'esordio della sua nota:
"Noi cristiani lo sappiamo, o dovremmo saperlo: la nostra fede è all’insegna dell’'et et', non dell’'aut aut'. Non siamo esclusivisti. Dio è uno e trino. È Padre e Figlio e Spirito Santo. Gesù è Dio e uomo, vero Dio e vero uomo. Per il cristiano, l’uomo è carne e spirito, corpo e anima. Al cristiano piace integrare, includere, non ergere barriere. Con l’incarnazione Dio si è fatto uomo. La Chiesa stessa vive all’insegna dell’'et et'. È Chiesa di preghiera e di azione, di grandi asceti e grandi lavoratori, di contemplazione e di missione. 'Ora et labora', non 'ora aut labora'. La Chiesa ha i predicatori e i confessori, i monaci e le monache di clausura e i preti di strada. La Chiesa accoglie tutti: poveri e ricchi, colti e incolti, giovani e vecchi.
"Da qualche tempo però sembra di notare che alla logica dell’'et et' si stia sostituendo nella nostra Chiesa una logica diversa: quella del 'non solum, sed etiam', cioè del 'non solo, ma anche'. Potrebbe sembrare che, tutto sommato, non vi siano differenze, ma non è così.
"Pensiamo ad 'Amoris laetitia', nella quale la logica del 'ma anche' si trova un po’ ovunque. Quanto alla 'vexata quaestio' circa la comunione ai divorziati risposati, qual è la conclusione? Dopo aver letto e riletto il testo più e più volte, la risposta è: comunione sì, ma anche no. Oppure: comunione no, ma anche sì. Nel documento, in effetti, entrambe le conclusioni sono legittimate. A ciò conduce la logica del caso per caso, a sua volta figlia dell’etica della situazione. Mi devo considerare un peccatore? Sì, ma anche no. No, ma anche sì. Dipende.
"I sintomi della logica del 'ma anche' emergono qua e là, in occasioni diverse, ma sono sempre più frequenti"...
E Valli cita alcuni esempi lampanti: dalle parole dette da Francesco nellachiesa luterana di Roma, a quelle del cardinale Schönborn, che commentando 'Amoris laetitia' a nome del papa "ha detto che il divieto di fare la comunione, per i divorziati risposati, non è stato revocato, ma, attraverso la 'via caritatis' indicata da Francesco, 'si può dare anche l’aiuto dei sacramenti in certi casi'. E quindi in pratica ha detto: no, ma anche sì; sì, ma anche no".
Il seguito della nota è tutto da leggere:
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Ma a queste due voci significative del laicato cattolico è utile aggiungere anche una terza voce, questa volta della gerarchia, quella del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, che negli stessi giorni ha levato anch'egli l'allarme contro il "magistero incerto" che promana oggi dalla sede di Pietro e trova espressione clamorosa appunto nella "Amoris laetitia".
Ha detto il cardinale in un'intervista a "La Nuova Bussola Quotidiana" del 25 maggio 2016:
"Il capitolo ottavo della 'Amoris laetitia', oggettivamente, non è chiaro. Altrimenti come si spiegherebbe il 'conflitto di interpretazioni' accesosi anche tra vescovi? Quando ciò accade, occorre verificare se vi siano altri testi del magistero più chiari, tenendo a mente un principio: in materia di dottrina della fede e di morale il magistero non può contraddirsi. Non si devono confondere contraddizione e sviluppo. Se dico S è P e poi dico S non è P, non è che abbia approfondito la prima affermazione. L’ho contraddetta.
"'Amoris laetitia', dunque, insegna o no che vi sia uno spazio di accesso ai sacramenti per i divorziati risposati?
"No. Chi versa in uno stato di vita che oggettivamente contraddice il sacramento dell’eucaristia, non può accedervi. Come insegna il magistero precedente, possono invece accedervi coloro che, non potendo soddisfare l’obbligo della separazione (ad esempio a causa dell’educazione dei figli nati dalla nuova relazione), vivano in continenza. Questo punto è toccato dal papa in una nota, la n. 351. Ora, se il papa avesse voluto mutare il magistero precedente, che è chiarissimo, avrebbe avuto il dovere, e il dovere grave, di dirlo chiaramente ed espressamente. Non si può con una nota, e di incerto tenore, mutare la disciplina secolare della Chiesa. Sto applicando un principio interpretativo che in teologia è sempre stato ammesso. Il magistero incerto si interpreta in continuità con quello precedente".
Va tenuto presente che Caffarra, specialista di teologia del matrimonio e della famiglia, ha partecipato a entrambi i sinodi su invito diretto di Francesco, ma è anche uno dei tredici porporati che, lo scorso ottobre, hanno firmato la lettera al papa contro i rischi di manomissione dell'assise.
Evento poi effettivamente verificatosi, come prova, tra l'altro, il retroscena recentemente messo in pubblico dal segretario speciale del sinodo Bruno Forte, al quale il papa disse nel mezzo dell'assise:
"Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati, questi non sai che casino ci combinano. Allora non parliamone in modo diretto, tu fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io".
Dire, non dire, disdire, contraddire. È questa la nuova liquidità del magistero pontificio?

Settimo Cielo di Sandro Magister 28 mag 


"Un'antropologia senza Dio e senza Cristo"

Riflessioni profetiche sulle radici dell’Europa e sui limiti dell’accoglienza
"L’odio per la casa natale" indicata da Finkielkraut e "un'antropologia senza Dio e senza Cristo" profetizzata da Giovanni Paolo II


Nell’esortazione “Ecclesia in Europa” Giovanni Paolo II parlò di “apostasia silenziosa”
Fece parecchio rumore in Francia, quando uscì nel 2013, il saggio di Alain Finkielkraut “L’identità infelice”. In esso Finkielkraut coniò l’espressione “oicofobia”, che si può tradurre con “odio per la casa natale”. Riferendosi alla situazione del suo paese, e in particolare alle politiche immigratorie, Finkielkraut puntava il dito contro un processo culturale, sostenuto dall’islam e da quella che lui stesso ribattezzò “gauche divine”, la sinistra divina, per cui l’idea di “assimilazione” era stata progressivamente sostituita da quella di “integrazione” e, successivamente, di “inclusione”. Col risultato, paradossale ai suoi occhi, che la sinistra “in nome della laïcité, decostruisce il repubblicanesimo e abbraccia il multiculturalismo. E’ una ‘dis-identificazione’”, come ebbe a dire in un colloquio col Foglio nell’ottobre 2013. Da qui l’identità infelice dei francesi (e non solo): infelice perché per inseguire il feticcio del multiculturalismo si è giunti all’odio di sé, delle proprie tradizioni, delle proprie radici. Il che fa tutt’uno con una vera e propria guerra senza quartiere – che sotto la presidenza Hollande ha avuto una spinta degna del più virulento giacobinismo – contro tutto ciò che “puzza” di cattolicesimo.

sabato 28 maggio 2016

Forza icona

Putin: La Siria non diventerà una seconda Libia o Somalia

Putin: La Siria non diventerà una seconda Libia o Somalia


Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca non permetterà che la Siria diventi una seconda Libia o Somalia, dove l'interferenza occidentale ha portato entrambi i paesi in una sanguinosa guerra civile.


Il nuovo il vitello d’oro

Prima di tutto salviamo i nostri figli, salviamo i bambini cristiani dalla perdita di ciò che hanno di più prezioso: la fede nel Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, l’amore per Nostro Signore Gesù Cristo inchiodato sulla croce per liberarci dai nostri peccati, la vita di Grazia in cui crescere e formare altri cristiani, la dottrina e la morale da conoscere e praticare per il bene proprio e del prossimo… Non c’è posto per la “vecchia religione cristiana” nella neochiesa della Religione della Casa Comune dove si deve adorare il vescovo venuto dalla fine del mondo invece che Nostro Signore..

Sabato 28 maggio 2016
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Roma..ha un problema?

Padre Bergoglio, ma lei che problema ha con la santa Eucarestia? – di Antonio Socci

Corpus DominiL’ha rifatto, anche quest’anno ed è sinceramente una pena guardare queste scene. Si è in pena per lui e per i tempi infelici che viviamo…. Tempi di confusione e tenebre. Ma non c’è niente da fare. Non solo papa Bergoglio – anche quest’anno – dopo la celebrazione ha evitato di partecipare alla processione del Corpus Domini (di ieri) per le vie di Roma, con il popolo cristiano (un pastore che non si vuole mischiare con le pecore), ma anche quest’anno – presentatosi solo all’arrivo – ha evitato di inginocchairsi davanti al Santissimo esposto all’adorazione di tutti i fedeli ed è rimasto ritto in piedi davanti a Gesù eucaristico.
Proprio non vuole inginocchiarsi davanti al Signore (si può vedere qui nel video dal minuto 39,10 e nella foto).

"Portati dalle onde"..dove?

Treno bambini. Papa: cristiano è chi fa il bene, aiutiamo i migranti

Papa Francesco con i piccoli del "Treno dei bambini" - EPA
Papa Francesco con i piccoli del "Treno dei bambini" - EPA





Un commosso e commovente incontro con il dramma dell’immigrazione visto dal punto di vista dei bambini. È stato soprattutto questo il momento vissuto da Papa Francesco con i centinaia di giovanissimi di varie etnie e religioni giunti in Vaticano dalla Calabria con il “Treno dei bambini”, l’annuale iniziativa organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura, quest'anno con il titolo "Portati dalle onde".

Insuperabile maestra di vita spirituale


Estote parati

«La Madonna ci chiede di consacrarci a Lei e di vivere la nostra vita nella presenza di Dio; di accostarci con frequenza ai Sacramenti, in particolare all’Eucaristia e alla santa Confessione; di meditare il Rosario. Ma ha spiegato che, se impariamo a rivolgere il nostro pensiero a Dio in ogni momento della giornata, allora il lavoro, il riposo, le amicizie, tutto diventa preghiera; e nella preghiera, che è dialogo, si cresce nella comunione con il Signore. Ci chiede di vivere in modo retto, con onestà. Ha detto che ogni azione buona da noi compiuta vale un’anima strappata a Satana. La Madonna si è rivolta da qui all’umanità intera, alla Chiesa e a quella porzione di Chiesa che è la famiglia, ponendo questo Suo intervento nel solco del messaggio di Fatima. Ci ha messo in guardia che Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità, un conflitto nucleare tra l’Occidente e l’Oriente, la terza guerra mondiale.

venerdì 27 maggio 2016

Il meccanismo delle “due intelligenze”

AMICI DEL MONDO NEMICI DI DIO

    «Ma non sapete che essere amici di questo mondo, significa essere nemici di Dio?» È una domanda che dovrebbe far tremare i polsi a tutti quei cristiani e membri del clero, i quali sembrano più che mai desiderosi di piacere al mondo
di F. Lamendola  



Ma non sapete che essere amici di questo mondo, significa essere nemici di Dio?, domanda sdegnato ai suoi corrispondenti Giacomo, detto il Giusto, capo della Chiesa di Gerusalemme dopo la morte di Gesù (secondo quanto riferisce Flavio Giuseppe) e fino a qualche tempo fa identificato dagli studiosi del Nuovo Testamento con Giacomo il Minore, figlio di Alfeo.
È una domanda drammatica, che dovrebbe far tremare le vene e i polsi a tutti quei cristiani, e a tutti quei membri del clero, i quali sembrano più che mai desiderosi di piacere al mondo, e impegnati a dire e a fare tutte quelle cose che possono attirare su di essi il consenso generale; e ad astenersi, per converso, dal dire e dal fare tutto ciò che susciterebbe critiche, reazioni, proteste: anche a costo di censurare o edulcorare l’annunzio del Vangelo.

Nella fungaia i funghi sono tutti uguali?


ANCHE QUESTA E’ LA CRISI DELLA CHIESA


(MB  –  Dopo che ho pubblicato notizia del Rescritto con cui il Vaticano avoca a sé, sottraendola ai vescovi, la legittimazione di nuovi istituti di vita consacrata –  decisione che avevo messo in rapporto con la persecuzione contro i Francescani dell’Immacolata –  ho ricevuto da un religioso, che si firma “L’Eremitra”,  questa precisazione. Interessante. Anche questa  fungaia di istituti religiosi impazziti  è un effetto della crisi post-conciliare della Chiesa). 

“I numi tutelari dei ‘cristiani inquieti’

AZIONE CATTOLICA/ CERCANSI CATTOLICI 'INQUIETI'...MA CHE NON DISTURBINO


Presentato giovedì 26 maggio a Roma, all’Istituto Sturzo, “Credenti inquieti” di Matteo Truffelli, presidente dell’Azione Cattolica Italiana. Tra i relatori padre Spadaro, che ha evidenziato come il laicato cattolico sia chiamato a avere gli stessi tratti caratteristici del Pontificato (ne ha indicati in particolare sei). Per Domenico Delle Foglie, direttore del Sir, l’Azione Cattolica nella squadra della Chiesa deve coprire il centrocampo per recuperare palloni a beneficio di un centrattacco “favoloso, che fa gol a grappolo”, oggi però non ancora sufficienti per vincere la partita.

In questa stagione di tenebre sempre più fitte

La Guardia d’onore del Cuore Immacolato di Maria: fondata da Gesù, favorita da Pio XII e più necessaria che mai

Sacro-Cuore-di-MariaIn questa stagione di tenebre sempre più fitte, di incertezze economiche, di confusione spirituale e di persecuzione religiosa quale mai la storia del cristianesimo ha conosciuto, sembra più che mai urgente che ogni cattolico attinga al patrimonio della propria fede per servirsi di quei mezzi forniti dal Cielo per la salvezza di ogni battezzato e dell’intera umanità.
Nell’economia della Provvidenza divina per questa nostra epoca il Signore ha voluto predisporre un piano infallibile che, se non ancora del tutto disvelato, ha cominciato a palesarsi all’inizio del secolo scorso, quando infuriava l’inutile strage, come definì Benedetto XV la prima guerra mondiale,  e  l’ideologia marxista si insediava stabilmente nella cattolicissima Russia avviandosi a spargere i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa, come aveva avvertito la S. Vergine a Fatima.
Per cercare di comprendere il filo conduttore degli avvertimenti e degli interventi divini ai quali accenniamo dobbiamo tornare a quel secolo.

« Fate valere i miei diritti»

Argentina, riconosciute le apparizioni della Vergine "Dio si è manifestato con la sua sposa prediletta"
A San Nicolas, nord di Buenos Aires, una veggente ha ricevuto 1800 messaggi della Vergine del Rosario. Parlano della lotta terribile tra il demonio e la Chiesa e si prefiggono di continuare l'evento di Fatima. A 36 anni dalla prima apparizione, la Diocesi riconosce ufficialmente il carattere soprannaturale di quell'evento: "La Madonna ci orienta in un mondo che ha perso il contatto con Dio". Così la racconta la veggente: "Quando ordina, sento la forza che ha con sé. E quando dice che soffre per noi, mi trasmette la sua tristezza".

Tutto compreso?

ogni tanto fa bene rileggere

Fino a quando dureranno le false apparizioni di Merdjugorje?

http://www.riscossacristiana.it/le-false-apparizioni-di-medjugorje-di-pucci-cipriani/


Nel manifestino qui sotto c'è scritto: «Il giorno 2 ci sarà l'apparizione (345 euro a persona, minimo 45 persone)».

Nota bene: siccome la sedicente veggente vive a Monza col marito e i quattro figli, tanto valeva organizzare un pellegrinaggio a Monza:

http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/i-veggenti-di-medjugorje-e-il-conflitto-dinteressi.html


http://letturine.blogspot.it/2016/05/ogni-tanto-fa-bene-rileggere.html

Il web sfotte Brosio per un post sulla Madonna di Medjugorje

Il conduttore ha postato una foto di una presunta apparizione della Vergine ma sui social sono fioccate le critiche


“Cari amici, ieri sera la Madonna è apparsa alle 22,00 sulla collina del Podbrdo aMedjugorje al veggente Ivan ed ha pregato incessantemente per la pace nel mondo! Vi mostro una foto scattata ieri sera durante questa apparizione!”. Inizia così un criticatissimopost scritto su Facebook da Paolo Brosio in cui annuncia la comparsa della Vergine a Medjugorje che, sarebbe avvenuta tre giorni fa.
Brosio, che ha postato anche una foto (guarda) della Madonna, riporta il testo di quanto riportato dal veggente. "Cari amici, ieri sera la Madonna è apparsa alle 22,00 sulla collina del Podbrdo a Medjugorje al veggente Ivan ed ha pregato incessantemente per la pace nel mondo! Vi mostro una foto scattata ieri sera durante questa apparizione!”, si legge sul post di Brosio. Il veggente racconta di aver visto la Madonna pregare per la pace nel mondo, per i sacerdoti e per la Chiesa. Avrebbe benedetto i presenti e accolto le raccomandazioni del veggente per i più bisognosi, in particolare i malati. "Dopo ha continuato a pregare su tutti noi presenti, ed in questa preghiera se n'è andata nel segno della luce e della Croce, col saluto: ‘Andate in pace, cari figli miei’. Vorrei sottolineare che – conclude il veggente - la Madonna ha pregato la maggior parte del tempo dell'apparizione di stasera per la pace nel mondo."
Sui social però sono fioccate le critiche e i commenti dal tono: "Falla finita Brosio di ingannare anche tu la povera illusa e ignorante gente...vai a lavorare". Oppure: "Anch'io l'ho vista!!! Brosio sto spacciatore che m'hai consigliato fa.....miracoli....", ironizza. E ancora:"Urca! Un po' sfocata ma rende benissimo l'idea della madonna di plastica fosforescente della nonna, sul comodino dal 1922". Un altro scrive: “Oh, la prossima volta organizziamo un happy hour "della madonna". Io ci metto la birra e le bruschette. Il fumo portalo tu, Brosio....”. E, infine, una ragazza si chiede: “No, ma seriamente credete a baggianate simili, a quelle dei sedicenti "veggenti" di Medjugorie? Io vedo solo tanto sciacallaggio attorno all'ennesimo santuario religioso eretto dagli uomini e su cui la stessa Chiesa ha tante riserve. La Sibilla era più credibile...”

“Vogliamo che Nostro Signore regni ”

Mentalità da sconfitti

Da mezzo secolo si è molto discusso sulla libertà religiosa e sulle novità proposte dal Vaticano II. 
Il tema è stato affrontato teologicamente, filosoficamente, sociologicamente ecc. Però mi sembra interessante - anzi sintomatico - riflettere su ciò che le innovazioni rivelano sulla psicologia degli uomini che le hanno promosse e realizzate.
Perché gli uomini del Concilio hanno modificato la fede cattolica su parecchi punti?

Il risultato ormai sotto gli occhi di tutti

Il linguaggio opaco della Chiesa conciliare

Sottotraccia alle innovazioni teologiche, alle mutilazioni sacramentali, alle liturgie creative ed alle omelie di taglio ecumenico-assistenziale, è possibile scorgere il ruolo tutt’altro che secondario svolto dal nuovo modo di comunicare della gerarchia ecclesiastica.
Il nuovo modo di comunicare è nato, manco a dirlo, con il Concilio Vaticano II in ottemperanza alle indicazioni di Giovanni XXIII che ai teologi e ai padri sinodali diede ampio mandato di rinnovamento nella forma di presentazione della dottrina, fatto salvo che la sostanza non venisse cambiata[1]. Questo restyling del Cattolicesimo venne giustificato dall’assioma (sofistico e falso) che all’uomo moderno non ci si potesse rivolgere col linguaggio chiaro e definitorio del Magistero precedente.

giovedì 26 maggio 2016

Il fumo di Satana si leva in alto


Un assalto lungo cent’anni 2° cap Rivoluzione massonica e complotto contro papa Luciani


Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’assalto massonico contro la Chiesa iniziato con il Risorgimento. Papa Pio IX, vede nelle nuove idee liberaliste una minaccia per il futuro della Chiesa e della Sua tradizione. Il suo successore Leone XIII avrà una visione, in cui vede le forze infernali scatenarsi contro la Chiesa. La visione diventa realtà sotto il pontificato di Pio X, che si ritroverà a combattere a viso aperto l’eresia modernista. Le resistenze dei papi nei confronti della Massoneria continueranno fino alla morte di Pio XII. Con l’apertura del Concilio Vaticano II ad opera di Giovanni XXIII, vedremo gli eredi degli eretici condannati e scomunicati dai papi precedenti fare grande apologia delle opere di apostati ed eretici, come nel caso del gesuita massone Teilhard de Chardin e l’introduzione di nuovi principi nettamente in contrasto con la bimillenaria dottrina cattolica. 1° Capitolo
Untitled-1-720x14-Sintesi 2° Cap.-
Il Vangelo al servizio dell’utopia umanista di Paolo VI- Le amicizie pericolose di Montini- Il fumo di Satana si leva in alto: il rituale satanico per accogliere la nuova chiesa al servizio dell’uomo- l’enciclica Humanae Vitae e la morte di Paolo VI- Gli anni bui della rivoluzione e il potere ormai smisurato delle logge- Giovanni Paolo I contro i poteri forti – La strana morte di papa Luciani