ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 25 agosto 2016

Preghiera e penitenza

Perseverate nella nuova "crociata del Rosario", "crociata di preghiera e di penitenza"

"Contiamo sulla vostra generosità per riunire nuovamente un mazzo di almeno dodici milioni di rosari:
perché la Chiesa sia liberata dai mali che la opprimono o che la minacciano in un prossimo futuro;
perché la Russia venga consacrata e giunga presto il Trionfo dell'Immacolata".
Precisa le sue intenzioni con queste parole: "affinché
questa prova terribile sia abbreviata;
la cappa modernista che circonda la Chiesa – almeno dal Vaticano II – venga strappata;
le Autorità svolgano il loro ruolo salvifico presso le anime;
la Chiesa ritrovi il suo splendore e la sua bellezza spirituale;
le anime del mondo intero possano udire la Buona Novella che converte, ricevere i Sacramenti che salvano ritrovando l'unico ovile". 




Il peccato non è più peccato?

INFERNO VOLONTA' DEL PECCATORE

L’Inferno non è una punizione esterna ma la volontà stessa del peccatore. Il peccato non è più peccato? pertanto anche l’Inferno non sarà più quello o meglio non vi sarà più “bisogno” di credere nell’esistenza dell’Inferno 
di Francesco Lamendola




La teologia e la pastorale odierna fanno un gran parlare, come è giusto, dell’amore di Dio per l’uomo e della Sua misericordia infinita; non è altrettanto giusto, però, presentarli come se fossero qualche cosa di distinto e di “superiore” alla Sua giustizia, quasi che il Dio “giusto” sia solo quello dell’Antico Testamento, e che il Dio del Nuovo Testamento sia solo ed esclusivamente amorevole e misericordioso, a scapito delle altre Sue qualità, ugualmente perfette.
Amorevole, intendiamoci, Dio lo è sempre, perché Egli è l’Amore stesso, dunque non potrebbe non essere pieno di amore in ogni Suo pensiero e in ogni Sua azione: dalla Creazione, all’Incarnazione, alla Passione, Morte e Risurrezione, tutto in Lui è amore, e non vi è alcuna’altra ragione se non un amore immenso, gratuito, addirittura incomprensibile (da un punto di vista puramente umano) nel suo voler amare gli uomini nonostante tutto, e nell’aver detto fino all’ultimo: Padre, perdona loro, quando già essi gli battevano i chiodi nelle mani e nei piedi, per crocifiggerlo.

Cinque anni di terremoto

Senza acqua né luce, nel monastero di Aleppo dove cadono i missili

Padre Firas Lutfi al Meeting di Rimini: “Il problema è l’islam wahaabita”

Il monastero di Er Ram, ad Aleppo, è colpito quasi quotidianamente dai missili jihadisti (LaPresse)
Rimini. “Qui non c’è più acqua, elettricità. Le bombe cadono giorno e notte, tante famiglie se ne sono andate. Ad Aleppo non ci sono più zone sicure né tranquille”. Padre Firas Lutfi, quarantuno anni, è il viceparroco della chiesa di San Francesco e con il Foglio commenta la situazione in quella che definisce “la città più martoriata della Siria”. Ieri è intervenuto al Meeting di Rimini: “Sperare contro ogni speranza” era il titolo dell’evento cui ha partecipato anche Jàn Figel, inviato speciale della Commissione europea per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Unione europea. Assente il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in seguito al terremoto che ha colpito il centro Italia. Sperare è difficile, ma “il paradosso è che più c’è violenza più c’è fede. Un cristiano che ha fede ripone ogni speranza nelle mani del Signore”. Di cristiani ad Aleppo ce ne sono sempre meno. “Prima della guerra eravamo centocinquantamila, oggi siamo ridotti a trentamila. Un quinto della comunità originaria”.

Memento


Il terremoto e l'esistenza di Dio


di Alessio Calò

"Come puoi credere nella Provvidenza o nell'amore divino quando vedi la terra tremare e le persone morire con una tale facilità?"

In effetti, quando accade un terremoto come quelli che sono accaduti in questi anni si ripresenta inesorabile la domanda di come essi possano succedere e di come Dio li abbia potuti permettere. L’esistenza del male è infatti un mistero insondabile, utilizzato da sempre come prova della non esistenza di Dio: si parte dalla delusione rispetto alle proprie idee (errate) circa l’Assoluto, fino ad arrivare alla ribellione, se non al rifiuto. La presenza del male può anche generare dei dubbi che, se affrontati correttamente dal punto di vista filosofico (e poi teologico), possono rappresentare un punto di ripartenza, nella vita (e nella fede).

Dio offre continuamente occasioni di riflessione

PEDAGOGIA DEL VANGELO 

Senza di me non potete fare niente. L’inferno è per l’uomo dover affrontare le conseguenze della sua superbia e disprezzo di Dio. La pedagogia del Vangelo: per imparare ad amare l’uomo deve imparare a soffrire 
di Francesco Lamendola  



Uno dei tratti più caratteristici della psicologia degli uomini moderni, compresi quanti ancora si dicono e si sentono cristiani, è la smania del fare; la tensione febbrile, compulsiva, verso l’agire, il moltiplicare le tracce superficiali del proprio passaggio: anche scattando continuamente delle fotografie, inviando messaggini telefonici, postando messaggi sui social network, incidendo le cortecce degli alberi e le panchine dei giardini pubblici con il proprio nome o con quello della persona amata. Si direbbe che l’uomo moderno abbia il terrore di divenire trasparente e invisibile non solo agli altri, ma anche a se stesso, e che dedichi una attenzione incessante a far sì che la sua presenza nel mondo non passi inosservata, che il suo più piccolo gesto e il suo più fuggevole pensiero vengano fissati per sempre, a futura memoria. 

Riduzione psicologistica e spiritualistica della fede

Se la fede si riduce a sentimentoNel libro di Luigi Negri “False accuse alla Chiesa un giudizio inequivocabile su Lutero: «Ha demolito la Chiesa riducendo la fede a sentimento». E sul referendum costituzionale pone un interrogativo per orientarsi: «Chiediamoci in questo nuovo assetto che fine farebbe la realtà della Chiesa».

«Chiamiamo le cose con il loro nome, Lutero non voleva riformare, ma ha obiettivamente demolito la Chiesa. Ha ridotto la fede a sentimento e soppresso la realtà ecclesiale nella sua sacramentalità. E' inesatto e parziale dire che è stato un riformatore non capito». Sono parole di monsignor Luigi Negri, che domenica sera al cinema Tiberio di Rimini ha presentato in un affollato incontro pubblico il suo ultimo libro, la nuova edizione aggiornata di "False accuse alla Chiesa.

Tanti si chiedono: perché?


Mentre l'Italia piange le centinaia di morti del terribile sisma di Amatrice, Accumoli e Arquata e continua a scavare nella speranza di trovare dei superstiti, c'è chi ha vissuto l'esperienza lancinante del terremoto sulla pelle e può usare parole di comprensione e di vicinanza: è il vescovo di Carpi Cavina che quattro anni fa si è trovato tutte le chiese della sua diocesi distrutte. E invita a riflettere: «Con il sisma emiliano la nostra gente ha ricercato le proprie radici e ha ridato spazio a quella dimensione trascendente che si domanda a Chi vogliamo affidare la consistenza della nostra vita». 

Damasco Road.

San Pio X, il Papa che condannò l'eresia modernista


La storia della mia conversione al kattolicesimo è nota a quelli che hanno letto il mio libro Come fu che divenni c.c.p. (cattolico credente e praticante), Lindau. Un po’ meno noto è il seguente aneddoto. Dopo una giovinezza piuttosto scioperata in cui inseguivo il mito sessantottino (uno dei tanti) del Cantautore Impegnato e, perciò, indulgevo volentieri alla débâuche, avvenne la folgorazione sulla Damasco Road.

mercoledì 24 agosto 2016

"Posso solo affidarmi a Dio"



Amatrice. Il coraggio di non mollare scritto nei suoi santi


Ci sono città il cui destino sembra scritto nella loro storia. Amatrice, che era e continuerà ad essere fra i borghi più belli d’Italia e del mondo, è oggi fra le località più colpite dal tragico terremoto che questa notte ha scosso il centro della Penisola. Isolata, colpita nei suoi abitanti e nei suoi edifici, la cittadina del reatino non è distrutta, non è scomparsa. Lo dice la sua storia. Una storia che per Amatrice passa anche attraverso la devozione popolare.

La familiarità con il male e il disordine

Concrete avvisaglie del Nuovo Ordine Mondiale




Riportiamo due notizie che ci sembrano degne di un’attenta riflessione, poiché possono aiutare a comprendere meglio che cosa riserva il prossimo avvenire a noi e soprattutto ai nostri figli, nel quadro dell’affermazione sempre più generalizzata e sempre meno avvertita del nuovo assetto del mondo “globalizzato” all’insegna della gloriosa democrazia e della sublime libertà, sotto l’egida di quello che ormai tanti hanno imparato a conoscere come “Nuovo Ordine Mondiale” (NOM).

Sappiamo che ci sono ancora dei cattolici che nutrono ingiustificate illusioni circa il futuro che ci attende, soprattutto dopo che a concorrere all’affermazione di tale NOM si sono industriati i nuovi preti della nuova Chiesa conciliare, non a torto etichettata da tanti come contro-Chiesa.

E’ ovvio che non si tratta di diffidare ad ogni costo di tutto ciò che produce il mondo moderno, quasi per partito preso, come di continuo si predica oggi in Vaticano, ma occorre porre mente al fatto, vecchio come il mondo, che la familiarità con il male e il disordine induce gli uomini a considerarli come bene e ordine.
Solo gli irresponsabili negano che questo sia un processo già in atto da decenni e che negli ultimi anni ha assunto dimensioni macroscopiche.

Fiant tenebrae..

Caso CERN- Nuovo Ordine Mondiale e nuovi sacrifici umani per la realizzazione

1°) Popoli lobotomizzati- 2°) La fede che gli illuminati non nascondono- 3°) Cos’è il CERN?- 4°) Shiva protettore del CERN- 5°) La lotta per la rimozione dei simboli religiosi (degli altri..)- 6°) Importanti ammissioni e ridimensionamento del rituale occulto al CERN da parte della psico-polizia mediatica

CERN RITUALE

Fiat lux?

SOROS E “FRANCESCO” UNITI NELLA LOTTA…




Ma non basta. Se una cosa risalta in queste mail,  è la megalomania di questo     gran burattinaio. Non c’è  area del mondo dove non finanzi attività (sovversive, o ‘filantropiche’); non una politica pubblica che non si proponga di ‘riformare’ in ogni parte del pianeta, sganciando soldi ai locali ‘riformatori’, che hanno sempre un carattere sinistroide e libertario. Megalomane e insieme,  micro-gestore  di tutta la realtà. 

Dove sono finiti gli eretici, oggi?

TEOLOGI DI DIO O DEL DIAVOLO?

Teologi che cercano Dio o che servono il Diavolo? Si fa presto a dire teologi ma lo sono davvero? Il “prete bianco” cioè il Papa è ancora il presidio certo e il garante della verità cristiana, contro ogni eresia e apostasia? 
di Francesco Lamendola  



 Si fa presto a dire: teologo. Tizio o Caio scrivono un paio di libri, in cui si parla di Dio, non importa come, non importa su quali basi, in quale prospettiva; pubblicano qualche articolo su riviste specializzate, con quattro lettori in tutto; infine fanno le conoscenze giuste, entrano nel grande circuito mediatico, ottengono degli inviti in televisione, parlano, pontificano e  sproloquiano dal piccolo schermo, a beneficio di un pubblico cui vengono presentati, appunto, come “teologi”. Ma teologi lo sono davvero? A nome di chi o di che cosa scrivono i loro libri, rilasciano le loro interviste? Quale causa stanno servendo, a parte – ovviamente – quella della loro personale ambizione, che ha permesso loro di fare il salto di qualità (si fa per dire) da signori nessuno a volti noti e apprezzati (si fa sempre per dire) di Mamma Tivù?

La “sindrome della rana”:

Una rivoluzione pastorale di Guido Vignelli

(di Gianandrea de Antonellis) Esiste la cosiddetta “sindrome della rana”: se si mette l’animaletto nell’acqua bollente, farà di tutto per scappare; ma se la si mette in una pentola di acqua fredda che si porta all’ebollizione, la rana si adatterà via via alla nuova temperatura e morirà senza tentare di fuggire. È un tema trattato a livello narrativo nel racconto Maestro Domenicodi Narciso Feliciano Pelosini (Solfanelli, Chieti 2009), che si svolge nei primi anni dell’Unità italiana; e a livello filosofico dall’imprescindibile saggio Trasbordo ideologico inavvertito e dialogo di Plinio Corrêa de Oliveira, che proprio Guido Vignelli ha da poco curato in una nuova traduzione, la prima effettuata sul testo portoghese originale (Il Giglio, Napoli 2012).

Asinus asinum fricat

LA SAPIENZA DEI SAPIENTI  

Distruggerò la sapienza dei sapienti e squalificherò l’intelligenza degli intelligenti. Così dice Isaia e san Paolo nella Prima lettera ai Corinzi: un testo che andrebbe letto e riletto, specialmente da certi teologi modernisti 

di Francesco Lamendola  






Distruggerò la sapienza dei sapienti e squalificherò l’intelligenza degli intelligenti: così dice il profeta Isaia, e così ripete san Paolo, nella Prima lettera ai Corinzi: un testo che andrebbe letto e riletto, specialmente da certi teologi modernisti e da certi preti progressisti, i quali, a partire dal Concilio Vaticano II, si sono presi la libertà di predicare ciascuno un vangelo tutto suo: il vangelo di questo e di quello, un po’ meno, forse, di un certo Gesù Cristo; un vangelo pieno di ottime intenzioni per instaurare il Regno di Dio in terra, traboccante di slanci democratici e libertari, di aneliti alla giustizia sociale e all’equità economica, e, soprattutto, gonfio dal principio alla fine dell’ego di colui che lo bandisce, che fa le penne come un pavone, che tuona dal pulpito come da una tribuna sindacale, che scaglia le folgori contro il clericalismo e i vizi ignobili della Chiesa; in una parola: che sputa senza ritegno nel piatto ove mangia, e che va mendicando applausi ed una troppo facile, miserevole popolarità, proprio fra gli eterni, implacabili nemici di Dio e di Gesù.

Il cielo è carico di nuvole minacciose

Ratzinger, la confessione: "Troppo stanco, così ho lasciato il ministero petrino"


                                   Joseph Ratzinger, papa emerito (foto: Imagoec) 












"Dopo l’esperienza in Messico e a Cuba, non mi sentivo più in grado di compiere un viaggio impegnativo come quello per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2013 a Rio de Janeiro. Dove, per l’impostazione data da Giovanni Paolo II, la presenza fisica del Papa era indispensabile". "L’obbedienza al mio successore mai in discussione. La sua benevolenza è per me una grazia in quest’ultima fase della mia vita"

Una preghiera a Sant'Emidio, Protettore contro il terremoto.

Terremoto delle 3:36 : la nostra preghiera per le Vittime. L'appello dei Monaci di Norcia

Con le mani ancora tremanti a causa dello shock  del terribile terremoto delle 3:36 di oggi mercoledì 24 agosto 2016 ( scossa M 6.0 con epicentro nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti) cerchiamo di postare una preghiera a Sant'Emidio, Protettore contro il terremoto. 
Preghiamo il Signore perchè accolga nel Suo Regno di pace coloro che hanno perso la vita sotto le macerie ad Amatrice, Accumuli, Arquata Tronto e in tanti altri centri così duramente colpiti dal sisma.
La Madonna Santissima consoli ed assista le Famiglie che hanno perso i loro cari e protegga coloro che sono rimasti senza casa. 
San Benedetto da Norcia ha protetto i carissimi Monaci di Norcia anche se, da quanto ci dicono, la Basilica è stata seriamente danneggiata  (v.aggiornamento sotto).
Non riusciamo ad avere notizie ( ore 6,05) della Comunità dei Francescani dell'Immacolata dell'Abbazia/eremo dei Santi Vincenzo ed Anastasio di Amandola  paese che pure è stato colpito duramente dal sisma. 
Non facciamo mancare loro la nostra preghiera per quei bravi Frati!!! (v.aggiornamento sotto)

martedì 23 agosto 2016

Frastornati dal delirio teologico

Meeting CL Rimini – adesione al Piano Kalergi
e Madonnine censurate
Ennesima passerella mondialista al Meeting di Comunione e Liberazione e "nuove sorprese"    Video in allegato
di Sergio Basile
Meeting CL Rimini 2016 - Piano Kalergi, passerelle mondialiste, Madonnine censurate











 Mattarella, Kalergi e i vertici di CL                       
Rimini - di Sergio Basile - "Il confronto e l'accoglienza di culture e storie diverse sono ancora la base dell'Italia (…). Non ci difenderemo alzando muri verso l'esterno, o creando barriere divisorie al nostro interno. Al contrario!". E' stato questo il cuore del messaggio di Mattarella al Meeting di Rimini, l'ennesimo slogan integrazionista che piace a Bruxelles, malgrado gli esodi biblici che stanno investendo l'Italia, dalla Cina e dal Sud del mondo, e i gravissimi pericoli che il popolo italiano sta correndo: ennesima prova dell'adesione totale dei nostri politici di riferimento, anche e soprattutto di quelli che da "Costituzione" dovrebbero difendere l'Italia, al Piano Kalergi (1) e ai progetti di distruzione indotta dell'Europa e delle tradizioni nazionali, celati ipocritamente dietro il vessillo europeista. E' paradossale notare come il palcoscenico di un "meeting (pseudo) cattolico" venga sistematicamente utilizzato, come ormai "tradizione", per veicolare ancora una volta messaggi di chiarissima matrice massonica, protesi a confondere la mente e gli orizzonti dei giovani cristiani di domani.

Chi vuole,vada..^

FANNO MALE A SCHERZARCI SOPRA

    Fanno male a scherzarci sopra. Il Diavolo approfitta dei varchi che gli vengono offerti per esercitare la sua azione nel mondo terrestre. Quando san Pio raccontava con evidenza le sue esperienze a tu per tu con il Maligno 
di Francesco Lamendola  



Avverto diverse presenze in questa casa. Ce n’è una in particolare che mi è ostile, una volontà malvagia che cerca di spezzare la mia e sopraffarmi. Non devo assolutamente permetterlo, ma devo combatter con tutte le forze per resisterle. È indicibilmente malefica, e decisamente non umana.  Credo che sia alleata con potenze ultraterrene… potenze di un altro spazio oltre il tempo ed oltre l’universo. Torreggia come un colosso, convalidando gli scritti di Aklo. Mi dà la sensazione di essere talmente grande che mi chiedo come possano queste pareti contenere la sua massa… anche se la sua massa non è visibile. Deve avere un’età inimmaginabile, indescrivibile…

“Dio ci accoglie senza distinzioni” ?

“Dio non fa preferenze, ma accoglie sempre tutti,
senza distinzioni”


Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi,
ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici.
Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete.
Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».
(Lc. 13, 22-30).

Questo il brano del Vangelo di Domenica 21 agosto a cui si è riferito papa Bergoglio nel suo intervento all’Angelus dello stesso giorno, in piazza San Pietro.

Con l’intento di spiegarlo, egli ha affermato che “Con l’immagine della porta, Egli vuol far capire ai suoi ascoltatori che non è questione di numero – quanti si salveranno -, non importa sapere quanti, ma è importante che tutti sappiano quale è il cammino che conduce alla salvezza.”

Per quanto questa spiegazione abbia una sua logica, di certo non tiene conto delle parole di Nostro Signore che dice: «perché molti cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.»

Bisognerebbe farlo vescovo

Il teologo don Morselli: “Musulmani a messa? Come dare le perle ai porci”

Morselli“ Bisognerebbe fare vescovo l’imam di Lecce, ha compreso lui più di tanti prelati nostrani”. Lo dice con una  punta di tristezza, don Alfredo Morselli, il teologo bolognese di fama, commentando la recente iniziativa che ha visto gli islamici partecipare alle messe cattoliche.
Don Morselli, che cosa ha significato questa iniziativa?
“  Da un punto di vista pragmatico, almeno nelle intenzioni, aveva un valore positivo, era anche  comprensibile. Si prefiggeva lo scopo di scongiurare il radicamento di certe posizioni e magari smorzare i toni, ma dal punto di vista cattolico, non condivido”.

Nihil obstat?

Pornografia in una chiesa italiana: americano "sconvolto oltre ogni misura" racconta

Il noto sito statunitense Rorate caeli ( QUI ) ha pubblicato la lettera di un turista/pellegrino "sconvolto oltre ogni misura"  perchè nelle sue vacanze italiane in questo mese di agosto 2016 essendo in visita ad un bellissimo paese medioevale umbro ha dovuto purtroppo  constatare che: “attrazione principale è la chiesa locale, ricca di arte e bellezza e… immagini pornografiche” . 
La questione delle chiese recentemente “sconsacrate” dovrebbe essere oggetto di un approfondimento specifico: molte di esse    furono salvate dalle terribili soppressioni, conseguenti l'Unità d'Italia,  dalla pietas e dalla devotio della gente.
Ci ha pensato però "l'aggiornata" ecclesiologia post-conciliare, ben più rovinosa dalle leggi soppressive napoleoniche e sabaude messe insieme, a dare il colpo di grazia alle superstiti chiese allorchè  sono state le stesse Curie a “rinunciarvi” spontaneamente ! 


Ognuno di noi “artigianalmente” sarebbe in grado di redigere un elenco della dispersione/distruzione delle opere d’arte, monumentali e devozionali, del proprio paese o della propria città dopo il Concilio Vaticano II. 
Questo è avvenuto perché  alla devozione a Dio, alla Madonna e ai Santi  è subentrato nel Clero  lo sterile culto per l'uomo: una specie di "nuova chiesa" e di "nuova fede" sotto lo sguardo complice e soddisfatto dei nemici storici del Cattolicesimo. 
Negli ultimi anni la situazione è ancor più peggiorata perché le Diocesi , quasi tutte inspiegabilmente in deficit,  “ripensando gli spazi” stanno sfogando  loro voracità di fresca pecunia principalmente contro gli edifici ecclesiali poco usati per il culto divino. 
Ecco allora gli  “espropri”, spesso illegali, a dànno delle ingenue ed ignare confraternite ( anche se per essere dichiarate legalmente estinte dovrebbe esser trascorso un secolo dalla morte dell’ultimo confratello).
Leggendo il reportage del pellegrino/turista statunitense riusciamo ancora ad arrossire: quanto basta per recitare un'Ave Maria riparatrice ...
Ringraziamo Iddio per l' innata sensibilità al "sacro" e alla "devozione" che accomuna i giovani e gli anziani legati alla sana tradizione cattolica .
I  Chierici invece, è doloroso constatarlo, molto spesso se ne buggerano allegramente:  che importa se accanto ad un'Immagine Sacra (che nessuna "sconsacrazione" riuscirà a cambiare nella sua essenza cultuale) vengono collocate delle foto "diversamente" artistiche ...
E' stata anche colpa dei loro Professori in Seminario... 
"Ma quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà ancora fede sulla terra?"
AC
Ah! Il mese di Agosto in Italia! 
Un momento per le piccole città, le gite rurali e ... la pornografia nelle chiese?!?!

La scorsa settimana, mentre trascorrevo a piedi il “Cammino di San Benedetto”( da Norcia a Subiaco fino a Montecassino N.d.R.), ho visitato la chiesa di San Francesco, nel centro di Cascia, famosa nel mondo per la sua figlia più illustre: Santa Rita.

La chiesa del 12° secolo famosa per i suoi bellissimi affreschi è stata recentemente sconsacrata (era proprio necessario “sconsacrare” una così importante chiesa? Non vi si poteva celebrare la Messa almeno due volte l’anno? N.d.R.) e in occasione del festival cittadino estivo è stata allestita all’interno una mostra. 
Sono rimasto stupito e scandalizzato nel constatare che la mostra allestita all’interno della chiesa aveva foto pornografiche, e sono ancor più disgustato di apprendere che il vescovo locale, Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha affermato pubblicamente di non avere nulla in contrario al riguardo.
Uno degli organizzatori ha cercato di giustificare la “tematica” della mostra dicendo che era tutto per una buona causa: ricavato è andato ai bisognosi, le persone con Downs, disabili etc. 
Poche cose simboleggiano per me il declino della Chiesa post conciliare come questo."

Purtroppo, a causa della natura inquietante delle fotografie pornografiche esposte nella chiesa, con l'approvazione episcopale, siamo in grado di pubblicare solo una visione generale della navata (che abbiamo dovuto ridurre al fine di evitare le immagini più scandalose)  e un'immagine che siamo stati in grado di censurare adattandola  all'uso in questo blog, ma non alcuni dei primi piani.
Rorate Caeli