ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 23 luglio 2017

Il segno della croce



Il marchio degli eletti: il mistero del « sigillo » di Apocalisse 7, 2-3


In Ap 7, 2-3 si parla di un misterioso “sigillo” che l’Angelo di Dio imprime sugli eletti. In virtù di questa “spirituale impressione”, i giusti appartengono al Signore, si riconoscono a vicenda e militano per un fine comune e il Pastore supremo non dimentica che si è impegnato a proteggerli e salvarli… Cerchiamo di scoprire qualcosa di più circa questo segno di salvezza …
Se, come si diceva, i figli prediletti di Maria saranno in grado di compiere la profezia che li vede protagonisti nell’ultimo scontro vittorioso contro il serpente-drago è, certamente, in virtù di quel misterioso « sigillo » di cui si parla nell”Apocalisse, ultimo libro della Bibbia (l’unico libro di carattere profetico del Nuovo Testamento) in cui sono contenuti i vaticini riguardanti la vita della Chiesa negli ultimi Tempi.

La neo-religione olocaustico-modernista

Shoah e Vaticano II – Cosa c'è da sapere?

Dal caso Williamson (2009) all'accordo olocaustico/modernista (2017)
Video in allegato 
            “L’olocausto non è semplicemente un esempio di genocidio,
                ma un attacco quasi riuscito alla vita dei figli eletti di Dio,
                                           e perciò a Dio stesso"
                                          Abraham H. Foxman
                 direttore dell’Anti Defamation League of B’naiB’rith
 di Don Curzio Nitoglia
SHOAH E VATICANO II —  ACCORDO OLOCAUSTICO-MODERNISTA











 La neo-religione olocaustico-modernista             
Roma – di Don Curzio Nitoglia – Abraham H. Foxman (direttore dell’Anti Defamation League of B’naiB’rith) ha detto: “l’olocausto non è semplicemente un esempio di genocidio, ma un attacco quasi riuscito alla vita dei figli eletti di Dio, e perciò a Dio stesso"(1)Per il giudaismo talmudico la shoah ha una valenza religiosa poiché Israele è il “dio” dell’umanità e Gesù un impostore. Perciò il cristiano non può non interessarsi di questo falso “dogma” (nascondendosi dietro la scusa che è solo una questione storica di cui la Chiesa non si occupa…), il quale distruggerebbe la Fede del Vangelo. Rifiutarsi di farlo significherebbe rinnegare implicitamente l’unicità dell’Olocausto di Cristo unico Redentore dell’umanità intera. La teologia cattolica insegna che il giudaismo è responsabile della morte del Verbo Incarnato, vero Dio e vero uomo. Tutti i Padri della Chiesa (Tradizione) fondandosi sulla S. Scrittura e sul Magistero che è l’interprete ufficiale delle due fonti (Tradizione e Scrittura) della divina Rivelazione (cfr. Pio XI, Mitbrennender Sorge, 1937) lo asseriscono (2). Il neo-modernismo, a partire dalla Dichiarazione Nostra aetate (1965) ha cercato di negare la dottrina del deicidio, contenuta nella Scrittura e nella Tradizione (Rivelazione divina) ed insegnata dal Magistero tradizionale della Chiesa (ufficio della retta interpretazione della Rivelazione divina). Il cattolico che vuol conservare la Fede integra e pura, senza la quale è impossibile piacere a Dio (S. Paolo, Rom., X, 9), non può aderire per il principio per sé noto di non-contraddizione, assieme e sotto lo stesso rapporto, a Nostra aetatee alla Rivelazione divina, contenuta nella S. Scrittura e nella Tradizione, interpretate dal Magistero tradizionale.
(1) Citato in Peter Novick, Nachdem Holocaust, Stuttgart, Deutsche Verlags-Ansalt, 2011, p. 259. (2) Il Dottore Ufficiale della Chiesa, san Tommaso d’Aquino, spiega: “sebbene i giudei non abbiano potuto uccidere la divinità di Cristo, tuttavia essi hanno ucciso la sua umanità, che sussiste nella Persona divina del Verbo. Quindi il peccato dei giudei è di tentato deicidio” (In Symbolum Apostolorum, a. 4, n. 912). Perciò conclude: “quindi i giudei peccarono non solo contro l’umanità di Cristo, ma come crocifissori del Dio incarnato” (S. Th., III, q. 47, a. 5, ad 3) e aggiunge: “i giudei hanno crocifisso Dio-Figlio in quanto facente sussistere in Sé la natura umana e quella divina” (S. Th., III, q. 47, a. 5, in corpore).

La guerra ai cattolici conservatori


Il giornale del Papa attacca i dissidenti nella Chiesa
L'Osservatore Romano richiama all'ordine il clero spiegando cosa significa la "fedeltà" al Santo Padre

Il cardinale prefetto della Dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller (LaPresse) 

L'ostacolo maggiorare al cambiamento, alla "conversione" che Papa Francesco sta chiedendo alla sua Chiesa? Il clero
"dissidente". A dirlo non è un pulpito qualunque, ma L'Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, che ieri ha pubblicato un estratto del volume “Bellezza del gaudio evangelico. Al centro della vita Cristiana”, di Giulio Cirignano. La pubblicazione del testo (il volume è uscito un mese fa, il 20 giugno ndr) è arrivata a 24 ore di distanza dell'intervista rilasciata al Foglio dal cardinale Gerhard Ludwig Müller. “Io sono sempre stato leale con il Papa - aveva detto l'ex prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede -, come richiede la nostra fede cattolica, la nostra ecclesiologia”.

Nel brano si critica l'atteggiamento di “ostilità e chiusura” di buona parte del clero e si legge: “Il Sinedrio è sempre fedele a se stesso, ricco di devoto ossequio al passato scambiato per fedeltà alla tradizione, povero di profezia”.
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/07/23/news/il-giornale-del-papa-attacca-i-dissidenti-nella-chiesa-145841/
Ecco chi vuole la guerra ai cattolici conservatori

Galantino è un fenomeno?


Come nel film di Spielberg anche da noi c’è un soldato da salvare ed è lui: Nunzio (Ryan) Galantino: uno più divisivo del rottamatore di Rignano. Perché finge di non sapere che gran parte dei nostri connazionali hanno seri problemi
 di Luigi Iannone  



Come nel film di Steven Spielberg anche da noi c’è un soldato da salvare, ed è lui: Nunzio (Ryan) Galantino, segretario generale della Cei, combattente indefesso della più retorica delle battaglie, quella per l’accoglienza illimitata di tutti i migranti del globo terraqueo. Campione di ecumenismo e di rimbrotti. Giudice moralista che si erge una decina di metri dal suolo per impartire lezioni di politica alle classi dirigenti mentre infuriano tempeste impetuose da cui nessuno riesce a tirarsi fuori.
Ma lui ha la soluzione ed è quella più netta e definitiva. Ogni sua dichiarazione è una sentenza ed ogni intervista un Trattato sulla tolleranza.

Catto-fluidità

http://www.intopic.it/rdr.php?go_njs=11827661

ALTRE NOTE SPARSE E UN BEL QUADERNO DI LIMES SUL MEDITERRANEO


E’ in edicola il numero 6 della rivista di geopolitica ‘Limes’, dedicato al Mediterraneo. Tante le riflessioni stimolanti sul tema migratorio nei suoi aspetti più complessi. Un progetto interessante di Renzi, caduto insieme con il referendum del 4 dicembre 2016. La Chiesa e i migranti, firmato Gianni Valente.

Anche negli ultimi giorni la capacità si sopportazione dei cattolici fedeli alla dottrina sociale della Chiesa è stata messa a dura prova da episodi gravi di catto-fluidità, purtroppo assai significativi del diffondersi di tale patologia catastrofica nel corpo ecclesiale. Pensiamo ad esempio alla rivelazione che domenica 4 giugno, durante la Messa (senza Gloria, Credo, Santo!) per la chiusura dell’anno scout dell’Agesci di Staranzano (Gorizia) il capo-scout Di Just e il suo compagno di vita (reduci dai festeggiamenti per l’ ‘unione civile’ del giorno precedente) hanno ricevuto la Comunione dalle mani dell’assistente ecclesiastico don Eugenio Biasiol: presumiamo in amore e letizia.

“Non si sa però cosa sia peggio”?

Scalfari e il Papa


Gran interrogarsi tra monsignori intorno alle conversazioni di Francesco con il fondatore di Rep.

                                          Eugenio Scalfari. Foto LaPresse/Fabio Cimaglia

Davanti al negozio bengalese di via di Porta Angelica l’altro giorno era un gran ridere e interrogarsi tra monsignori sulla surreale conversazione tra il Santo Padre Francesco e l’augusto interlocutore prediletto, Eugenio Scalfari. “Mò siamo a che Gesù è diventato Dio solo quando è morto”, diceva un giovane in clergy con sobrio occhiale da sole Ray-Ban, commentando il dialogo tra i due. 

sabato 22 luglio 2017

Una preghiera dalla gente ignorante.


Il Rosario. Ogni nostra preghiera passi dal Cuore Immacolato



Il santo rosario è stato per moltissimi decenni la preghiera per eccellenza.
Lo stesso P.PIO lo considerava la sua “arma” e ai suoi figli spirituali ne imponeva la recita tutti i giorni.
Tantissimi papi da Giovanni xxiii a Benedetto xvi, passando dall’indimenticabile Giovanni Paolo ii hanno trascorso il loro papato con il rosario in mano e insegnando al popolo di Dio quanto questa preghiera fosse importante.

Ma negli ultimi anni il Rosario viene sempre più messo da parte, considerato una preghiera antica principalmente usata dalla gente ignorante.

Tornare a Dio

CIVILTA' MODERNA E' L'INFERNO

La civiltà moderna è l’inferno perché nasce dal rifiuto di Dio e dall’odio dell’altro. E' il modello dello sfrenato edonismo individualista ma come si esce da un tale inferno? Solo facendo a ritroso la strada e ritornando a Dio 
                                                                                                                     di Francesco Lamendola  



In che cosa consiste l’inferno, in buona sostanza? Il Catechismo della Chiesa cattolica, fin da bambini - quello di san Pio X, per intenderci - ci ha insegnato che esso consiste essenzialmente nella lontananza da Dio: è la condizione di quelle anime che rifiutano ostinatamente, pervicacemente, l’amore di Dio; condizione che deriva dal cattivo uso della libertà umana, e che neppure Dio stesso, nella sua infinita bontà e misericordia, può modificare, perché, se lo facesse, andrebbe contro la volontà delle Sue creature. A questa prima risposta, adatta alle capacità di comprensione di un bambino di otto o nove anni, ma tutt’altro che sciocca o banale, raramente fa seguito, nel corso degli anni successivi, una riflessione personale e più matura, come se la questione avesse perso tutta a sua importanza. Sono ben poche, infatti, le persone adulte le quali ritengono che valga la pena di riprendere il discorso lasciato aperto allorché, generalmente subito dopo la Cresima, hanno interrotto, di fatto se non in via di principio, i rapporti con la Chiesa, riducendo al minimo la pratica religiosa, tralasciando la consuetudine della preghiera e restando anche per periodi lunghissimi, magari per parecchi anni, lontano dai sacramenti della Confessione e della santa Comunione.

Differenze colossali

Il Generale dei Gesuiti, il buddismo e il cristianesimo 


Sono rimasto alquanto perplesso quando ho recentissimamente visto una foto del generale dei Gesuiti, Padre Arturo Sosa Abascal che in Cambogia in un tempio pregava insieme ai monaci buddisti. Il gesto di Padre Sosa  alimenterà una grande confusione….
In Italia e in altri paesi di antica tradizione Cattolica, come la Francia e la Spagna, da qualche tempo sembra esserci un certo interesse da parte dei giovani e dei ceti colti verso il Buddismo. In certi ambienti “in” dichiararsi oggi buddisti è molto alla moda. Il film di Bernardo Bertolucci, “Piccolo Buddha”, di qualche anno fa ebbe un grande successo di pubblico e di critica, e ha ulteriormente moltiplicato le inchieste sul Buddismo occidentale.

«Finora ho sentito soltanto insulti».

IL FUMO DI SATANA – Il Foglio intervista il card. Muller: La Chiesa non può essere sostenuta dagli applausi del mondo


Matteo Matzuzzi, vaticanista de Il Foglio, intervista in esclusiva l’ormai ex prefetto della Congrazione per la Dottrina della Fede. «Sono leale al Papa, ma non sono un adulatore», afferma il porporato tedesco. Dice la sua anche sui dubia: «Non capisco perché non si avvii sui dubia un dialogo sereno. Finora ho sentito soltanto insulti».
di Matteo Matzuzzi (21-07-2017)
cardinale mullerRoma. La verità sull’ultima udienza tra l’ex prefetto della congregazione per la Dottrina della fede e Francesco, le divisioni nella Chiesa dopo il Sinodo. «Il Magistero non ha l’autorità di correggere Gesù Cristo, semmai è il contrario». Eminenza, si è fatto un’idea del perché il Papa abbia deciso di rimuoverla dalla guida della congregazione per la Dottrina della fede? «No, non lo so, perché il Santo Padre non me l’ha detto. Mi ha solo informato che il mandato non sarebbe stato rinnovato. Ci sono state molte speculazioni sui mass media negli ultimi tempi, e direi che la nomina del nuovo segretario della congregazione (mons. Giacomo Morandi, ndr) resa nota martedì scorso è un po’ la chiave per comprendere queste manovre».

Poteva scegliere peggio

Lettera di felicitazioni a padre Sosa.

(Non sghignazza nemmeno. Congratulazioni)

La nuova Compagnia delle Indie


ARIEL LEVI DI GUALDO: MARTINI SAREBBE USCITO DAL CONCLAVE PER NON VOTARE PER BERGOGLIO PAPA.


Ci ha scritto un vecchio e stimato amico sacerdote, Ariel Levi di Gualdo, in relazione all’ultimo articolo che abbiamo felicemente ospitato di Romana Vulneratus Curia (RVC per gli amici). È una lettera interessante, perché offre squarci di informazione, e spunti di riflessione, sulle vicende di Chiesa che stiamo vivendo in questi tempi. Ma non c’è bisogno di nostri commenti: lasciamo la parola ad Ariel.
Caro Marco,
dopo avere letto il tuo articolo «Martini non voleva Bergoglio Papa», ero tentato di chiamarti per fare due chiacchiere, che in ogni caso faremo comunque.
Tu ed io ci conosciamo da molti anni, siamo amici e ci leggiamo vicendevolmente, pertanto ti è noto quanto sia mia abitudine trattare la Compagnia di Gesù con estrema durezza da alcuni anni a questa parte. Forse perché ce l’ho fina con i gesuiti? No, non potrei avercela, perché verso i Gesuiti della vecchia scuola formatisi prima degli anni Sessanta e appartenenti alla vecchia Compagnia di Gesù, nutro invece profonda gratitudine, perché sono stato loro allievo. Non nutro invece alcuna stima verso i membri di quella che mi sono dilettato a chiamare la nuova Compagnia delle Indie, oggi capitanata da un eretico palese e manifesto: Padre Arturo Sosa.

Non fasciamoci la testa prima di averla rotta


Il programma di Bergoglio



La caratteristica dei manipolatori di tutte le sponde è la tendenza a sostituirsi alla coscienza delle persone e a limitare la loro autonomia di pensiero. Il risultato finale è che i manipolati non sono più in grado di prendere in considerazione neppure varianti appena divergenti dalla versione unica che è stata loro inculcata e che sanno soltanto ripetere meccanicamente secondo formule fisse mandate a memoria. I malcapitati non colgono più le evidenti distorsioni della sana dottrina, che pur sono convinti di difendere. Essi sono vittime di un procedimento settario, ben più fine – certo – di quello rozzamente praticato, per esempio, dai Testimoni di Geova, ma del tutto analogo nella sostanza. Se a mia volta fossi un manipolatore, per non scontentare gli adepti mi guarderei bene dal denunciare palesemente questi abusi, ma mi manterrei in una fumosa indeterminatezza che non desse fastidio a nessuno. Se invece lo faccio, anche a costo di perdere molti lettori, è perché non ho alcun interesse personale da difendere, ma ho a cuore esclusivamente il bene delle anime.


venerdì 21 luglio 2017

Un valore eccezionale di grazia

La scelta del Cielo: la devozione al Cuore Immacolato 

La scelta preferenziale del Cielo per questo nuovo “mezzo di salvezza” consegnato all’umanità del nostro tempo è specifica e singolare, e significa che alla devozione al Cuore Immacolato di Maria è stato da Dio conferito un valore eccezionale di grazia che prima non era mai stato messo in risalto.


Dopo i precedenti articoli su Fatima e il Cuore Immacolato, sembrano opportune alcune considerazioni per chiarire come la richiesta della “devozione al Cuore Immacolato” non significhi qualcosa di diverso di “consacrazione al Cuore Immacolato”. 
Sono, in realtà, come due sinonimi ma con delle sfumature da cogliere. La devozione al Cuore Immacolato possiede una “triplice dimensione”, che diventa, sul piano pratico, un triplice impegno di amore nei confronti di Maria: “venerazione”, “riparazione”, “consacrazione”. 
La dimensione riparatrice è chiarissima e la conosciamo dalle stesse parole e dalla stessa volontà della Madonna, che così disse ai tre piccoli veggenti: «Per impedire ciò [la Seconda Guerra Mondiale, nda], verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese». 

Il “calcagno insidiato”

« L’interferenza » provvidenziale della stirpe-discendenza della Donna: la testimonianza di San Massimiliano (parte prima)

San Massimiliano Kolbe, forte del dato della Tradizione, vede nel “calcagno insidiato” dal nemico (cf Gen 3, 15) i consacrati alla Vergine che ingaggiano la battaglia decisiva contro il « mistero di iniquità ». Essi saranno come « l’appendice di Maria » nel tempo della grande guerra spirituale…
images (2)Considerati sinteticamente gli elementi fondamentali della Consacrazione, entriamo ora nello spazio privilegiato della Profezia per ricevere le luci diafane da essa offerte per una più attuale comprensione  di questa devozione provvidenzale alla luce dei nostri tempi.
Il Trattato della Vera Devozione del Montfort inizia con un solenne “introito”: « È per mezzo della Santa Vergine Maria che Gesù Cristo è venuto al mondo ed è ancora per mezzo di Lei che deve regnare nel mondo » (1).
Sulla scia di questa affermazione, san Luigi enuclea il principio fondamentale della soteriologia mariana che sottostà all’avvento dei « Tempi di Maria »: « Per mezzo di Maria cominciò la salvezza del mondo, e per mezzo di Maria deve essere compiuta » (2).

La sacerdotessa



LA BONINO PARLA IN CHIESA. LA PROTESTA DI MOLTI CATTOLICI. CI SARÀ UN SIT-IN DAVANTI ALLA CURIA. E IL VESCOVO?

Qualche giorno fa, grazie al coraggioso scrittore Danilo Quinto abbiamo diffuso la notizia che Emma Bonino avrebbe parlato in una Chiesa di Biella su invito del parroco, e, pare,con l’avallo del vescovo diocesano. Emma Bonino parlerà di immigrazione. Emma Bonino è una persona che ha, oggettivamente, sulla coscienza una quantità straordinaria di aborti. Praticati personalmente – famosa la sua foto con la pompa da bicicletta – e indirettamente; si è spesa per l’aborto (e per una serie di altre cause etiche contrarie a ciò che la Chiesa sostiene e difende) come poche altre persone in questo Paese. Non ha mai dato il benché minimo segno di pentimento, o di dubbio su tutto questo.
Invitarla a parlare in una chiesa, anche se di un altro tema (peraltro collegato al primo: il famoso “bisogno” di migranti sbandierato da alcuni, lei compresa, deriva anche dal vuoto lasciato dai sei milioni di bambini soppressi negli ultimi decenni) è al minimo un’imprudenza. Il Papa ha definito l’aborto “un crimine orrendo”. E si invita a parlare in Chiesa, anche se di altro, uno che lo ha praticato e lo difende? Ma esistono ancora logica, buon senso e un minimo di coerenza nella Chiesa?

Dio è stato sconfitto?

ARRIVA IN LIBRERIA “LA RINUNCIA”, PAMPHLET POLITICO E POLEMICO SULLA CHIESA CON 2 PAPI

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Arriva in libreria «La Rinuncia», pamphlet politico e polemico sulla Chiesa con due papi. «La Rinuncia. Dio è stato sconfitto?», questo il titolo completo dell’ultimo libro di Fabrizio Grasso Due recenti dichiarazioni, la prima del filosofo ed ex presidente del Senato Marcello Pera in un’intervista, la seconda contenuta nel messaggio di cordoglio del papa emerito Benedetto XVI per la morte del cardinale Joachim Meisner, rimettono inevitabilmente la Rinuncia del 2013 al centro del dibattito dentro e fuori la Chiesa. «Questo Papa ha preso il cristianesimo e lo ha volto in politica» ha dichiarato Pera a Il Mattino. «Il Signore non abbandona mai la sua Chiesa, anche se a volte la barca si è riempita d’acqua fino quasi a capovolgersi» ha scritto Ratzinger pochi giorni dopo.

Maschera di ferro o cintura di castità?


Quella foto del padre Sosa

    Forse avrete visto la foto che mostra il padre Arturo Sosa, generale dei gesuiti, mentre prega in un tempio buddista, circondato da monaci. L’immagine è stata pubblicata con compiacimento dai gesuiti stessi, accompagnata da un commento nel quale si spiega che il padre Sosa è «el primer Superior Jesuita en bautizarse budista», ovvero il primo superiore gesuita che si è battezzato buddista.
La foto in questi giorni sta circolando in tutto il mondo, suscitando, a seconda dei casi, soddisfazione oppure sconcerto, tristezza o addirittura sgomento. Ognuno è libero di giudicare come vuole.
Io credo, in ogni caso, che i nostri amici buddisti vadano ringraziati per questa foto che ci hanno regalato. Dirò perché, ma prima qualche nota a margine.

Cadon le maschere, ridono i buffoni

LA MASCHERA E' CADUTA

Da tempo cominciavano a lasciar cadere la maschera: dovevamo essere più attenti.Oggi è una gara per allontanarsi da ciò che è sempre stato il Magistero e per costruire una nuova chiesa che con l’antica non ha nulla a che fare 
di Francesco Lamendola  


Da qualche anno a questa parte, specialmente a partire dall’elezione alla cattedra di Pietro del papa attuale, molti di noi sono rimasti dapprima sconcertati, indi turbati, infine sconvolti, dalla piega rapidissima e inattesa che ha preso la Chiesa cattolica, nelle parole e negli atti di parecchi cardinali, arcivescovi e vescovi, di alcune migliaia di sacerdoti, e di un congruo numero di teologi, per non parlare dei credenti laici, impegnati in una gara forsennata per allontanarsi da ciò che è sempre stato il Magistero e per costruire una nuova chiesa che, con l’antica, la vera e la sola, sembra non avere più nulla, o quasi nulla, a che fare. Eppure, la verità è che c’erano stati, e da tempo, dei segnali, degli indizi, delle avvisaglie; e che, se fossimo stati un poco più attenti, un po’ meno fiduciosi, o, per meglio dire, un po’ meno ingenui, avremmo potuto e dovuto coglierli, preparandoci, anche psicologicamente, oltre che spiritualmente e intellettualmente, alla bufera che stava per scatenarsi. 

Sankt Gallen Club, o “mafia”

Il lassismo anni '70 è al potere nella Chiesa
Preti omosessuali, contraccezione nelle famiglie: tutto questo è stato tollerato a partire dagli anni '70 da ecclesiastici formati nel lassismo e permissivismo tipico degli anni '60. Così quando sono arrivati Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono formate le opposizioni che poi hanno portato alla cosiddetta mafia di San Gallo. Un saggio di Christine Vollmer.

Caporale dietro la collina

Generale Sosa, problemi col I comandamento? La preghiera buddista e il vizietto del sincretismo
Sbuca dalla Cambogia la foto del padre generale dei Gesuiti in preghiera con un gruppo di buddisti. L'episodio si aggiunge ad una lunga serie di prelati impegnati in culti non cristiani con la scusa del dialogo. E' uno dei risvolti del relativismo religioso che rischia di sfociare nell'idolatria e nella messa in discussione del I comandamento. Infatti già l'allora cardinal Ratzinger metteva in guardia dal pericolo di "orientare all'indietro nella storia delle vie a Dio".