ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 5 marzo 2018

“La Madonna gli ha già schiacciato la testa”

Mater Ecclesiae



Sabato scorso è stato pubblicato il Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (CCDDS) sulla celebrazione della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa nel Calendario romano generale, che reca la data dell’11 febbraio 2018 (qui). Con tale decreto viene istituita la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa, da celebrarsi in tutta la Chiesa il lunedí dopo Pentecoste. L’allegato contenente le Additiones in Libris liturgicis Ritus Romani de memoria B. Mariae Virginis Ecclesiae Matris, che non si trova sul sito della Santa Sede, è reperibile sul sito del Dicastero (www.cultodivino.va). Sono contento per questo provvedimento per diversi motivi.

Da dove iniziare

Il cuore del problema: quale Messa?

Ci giungono spesso in redazione richieste di chiarimento sull'opportunità o meno di assistere a Messe celebrate con il Novus Ordo; inoltre è anche problema di molti fedeli poter frequentare assiduamente chiese in cui si celebri la Messa in Vetus Ordo, ossia la Messa “di sempre”, in lingua latina (che è la lingua della Chiesa, giova ricordare).
Si tratta di chiarire una volta per tutte la questione più delicata della Chiesa cattolica perché la crisi di apostasia che ha colpito la maggior parte del clero ha evidenziato ormai chiaramente la necessità, per chi si professa cattolico e intende salvarsi l'anima, di scegliere da che parte stare: o con la Tradizione e l'insegnamento immodificabile e autentico di Cristo, o con la nuova chiesa cosiddetta “conciliare” che impone la sua nuova liturgia e la sua nuova dottrina.
Ma la neoliturgia e la neodottrina nate per mezzo del Concilio Vaticano II, rappresentano l'autentico deposito che Nostro Signore Gesù Cristo ha lasciato ai Santi Apostoli e tramandato correttamente sino a noi? In altre parole, soprattutto di questi tempi, la nostra religione è ancora cattolica, stando a quanto dicono e fanno i sacerdoti aderenti alla chiesa conciliare?
La nostra risposta è no, non è più cattolica. Di fatto si è creata un'altra religione.

“Abele” deve restare sottomesso a “Caino”?

PADRE PAOLO SIANO. PAPA, OBBEDIENZA, INFALLIBILITÀ. IL CASO DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA.

 Padre Paolo Siano, dei Frati Francescani dell’Immacolata, ci ha inviato un interessante articolo che costituisce un contributo ad alcuni dei temi che verranno dibattuti il 7 aprile prossimo a Roma. 
  1. Paolo M. Siano
FFI: il golpe antifondatori e gli equivoci su obbedienza e infallibilità
Sabato 7 aprile, ore 15:00, si svolgerà a Roma il convegno “Chiesa Cattolica, dove vai?” per dibattere sull’attuale crisi nella Chiesa. Si tratterà anche dei limiti dell’autorità pontificia in materia dottrinale. Mentre attendiamo con interesse i lavori del convegno, mi permetto di offrire fuori programma un modesto contributo con il caso del commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata (FFI).

Chi ci difenderà dal nichilismo?

NOSTRA SIGNORA DELLO SCIOPERO


L'Incredibile "arcivescovo": diventa essenziale la volontà di pregare nostro Signore e la Vergine, che con buona pace del cardinale Osoro non sarà mai la patrona del disgustoso carnevale vetero femminista ed anti eteropatriarcale 
di Roberto Pecchioli  

 

E’ uno di quei giorni in cui la malinconia ti prende fino a sera e non ti lascia più. Era l’attacco di una canzone di Ornella Vanoni scritta da Giorgio Calabrese all’inizio degli anni 70. Il refrain ci risuona insistente quando, forse per farci del male, studiamo con più attenzione le notizie dal mondo. Quante se ne imparano di cose che si preferirebbe ignorare. E invece no, bisogna bere il calice amaro sino all’ultima goccia. Innanzitutto, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di organizzazioni che diffondono la cosiddetta genitorialità condivisa. Ne parleremo, ma il sobbalzo più grande, la malinconia più profonda ci ha colto apprendendo che in Spagna, il prossimo 8 marzo si svolgerà in Spagna uno sciopero delle donne promosso da alcuni collettivi femministi. Niente di serio, a prima vista, se non fosse che, oltre all’appoggio di qualche partito di sinistra, la protesta è entusiasticamente sostenuta dal cardinale arcivescovo di Madrid, monsignor Carlos Osoro.

L’aderenza dell’autorità alla verità

LA VERITA':" LA SOLA AUTORITA' "


Come si riconosce la vera autorità, da quella falsa e illegittima? In un mare di chiacchiere, ciò che viene spesso dimenticato è il vero obiettivo dell’educazione: "formare uomini liberi, capaci di agire e riconoscere il vero" 
di Francesco Lamendola  

 

L’autorità è necessaria: di questo sono convinte tutte le persone di buon senso, vale a dire tutte quelle che sono rimaste immuni, o che sono rinsavite, dall’ubriacatura ideologica della modernità, dall’illuminismo al ’68; quella, tanto per capirci, della libertà assoluta, cioè del proibito proibire. Nondimeno, c’è autorità e autorità; resta pertanto il problema di chiarire quale autorità sia credibile, legittima, necessaria, e quale non lo sia, cioè quale falsa autorità usurpi l’autorità vera. Non tutte le autorità sono credibili e non tutte sono legittime; ve ne sono di  bugiarde e contraffatte, come lo sono alcuni Stati moderni, anche e soprattutto di matrice liberaldemocratica; come lo è la neochiesa pseudo cattolica, in realtà modernista e quindi apostatica; e come lo è una “famiglia” che famiglia non è, ad esempio quella formata da due omosessuali che si sono procurati, per vie più o meno traverse, dei bambini da crescere come ”figli”.
Allora la domanda è: come si riconosce la vera autorità, l’autorità legittima e necessaria, da quella falsa e illegittima? Crediamo che il criterio fondamentale sia l’aderenza dell’autorità alla verità. Diciamo, pertanto, che la sola autorità credibile e legittima è quella che scaturisce dal rispetto della verità; è falsa e illegittima quella che contraddice o falsifica la verità. 

Il Pontefice legga qualche cosa di più di Repubblica

CON LA SINISTRA HA PERSO LA CEI DI GALANTINO E BASSETTI. CHE NON HA PIÙ IL POLSO E L’ORECCHIO DELLA GENTE.

L’abate Faria era sveglio, ieri sera, e ci ha scritto una mail a caldo sulle elezioni. Ve la giriamo, e aggiungiamo, dopo, un paio di commenti che ci sgorgano dal cuore.
Dopo aver detto le preghiere serotine ho pensato mio dovere di sacerdote e cittadino di dare un’occhiata ai primi risultati elettorali e una riflessione mi è sgorgata in cuore. I partiti che sono avanti o che sono in crescita, da quello che vedo, sono la Lega, il Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia; coloro che si sono non solo opposti al sistema in quanto tale, ma che hanno anche spesso mostrato perplessità sulla politica aperturista della Chiesa sul tema dell’immigrazione.

"The slippery slope"..

I "dubia" hanno un cardinale in più, l'olandese Willem Jacobus Eijk


Non è uno dei quattro cardinali che nel 2016 sottoposero a papa Francesco i loro "dubia".
Ma ne sposa in pieno la causa, quando dice che "la fonte della confusione è l’esortazione postsinodale 'Amoris laetitia'", e poi aggiunge: "Io sarei lieto perciò se il papa facesse chiarezza al riguardo, preferibilmente nella forma di qualche documento magisteriale".
Olandese, 65 anni, medico e teologo esperto di bioetica, dal 2007 arcivescovo di Utrecht e fino al 2016 presidente della conferenza episcopale dei Paesi Bassi,  il cardinale Willem Jacobus Eijk non è tipo che ami tenersi sotto coperta.

Ateologia contemporanea

IL PENTIMENTO E' GRAZIA


Il pentimento è grazia, ma bisogna chiederla. E il "rimorso" non ha nulla a che vedere con esso. E' un "concetto chiave" nell'antropologia e spiritualità cristiana, che la teologia dei nostri giorni ha praticamente abbandonato 
di Francesco Lamendola  

  

C'è un concetto chiave nell'antropologia cristiana e nella spiritualità cristiana, che la teologia dei nostri giorni ha praticamente abbandonato: quello del pentimento cristiano. Diremo di più: il pentimento è un concetto cristiano, è una "scoperta" e una conquista del cristianesimo. Prima, ad esempio nel mondo greco, non c'era; c'era il senso di colpa, ad esempio quello di Oreste per aver ucciso sua madre Clitemnestra, o quello di Edipo per aver scoperto di aver ucciso suo padre e sposato sua madre. Invano si leggerebbero Omero e Virgilio, Euripide e Lucrezio, Plutarco e Cicerone, cercandovi le tracce del pentimento: o c'è il senso di colpa, o c'è il rimorso per la cattiva azione, ma non c'è il pentimento come ammissione della colpa e desiderio di espiare e di cambiare strada, di cambiar vita, di far nascere l'uomo nuovi dalle ceneri dell'uomo vecchio. E questo per una buona ragione: il pentimento nasce dalla sofferenza del male commesso; e la sofferenza, di qualunque genere essa sia, solo nel cristianesimo acquista la dignità di una occasione di crescita, di perfezionamento, di arricchimento, addirittura di rinascita spirituale. In tutte le altre culture e filosofie essa è solo una maledizione o un incidente sgradevole, da allontanare il più presto possibile, a qualsiasi prezzo.

domenica 4 marzo 2018

Chiamare le cose con il loro nome

LE SUORE TRAPPISTE DI SIRIA: PERCHÉ CHI INFORMA È COSÌ UNILATERALE? PERCHÈ TANTA CECITÀ ANCHE NELLA CHIESA?


                                                    Azeir – croce – febbraio 2016

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettera aperta delle suore trappiste che vivono in Siria, che denunciano l’informazione faziosa e partigiana che da parte dei media occidentali, con rarissime eccezioni, si fa della coda della guerra in Siria, e in particolare delle operazioni che il governo di Damaso sta mettendo in atto per strappare Ghouta Est ai terroristi finanziati e aiutati dall’Occidente. E da cui, ogni giorno, piovono colpi di mortaio non sull’esercito, ma sui quartieri civili di Damasco, con preferenza per quelli cristiani, come Bab Touma. Ci sembra interessante notare che chi scrive questo appello vive sul posto, non si basa su informazioni di fonti partigiane. 

Caspita che messaggio!

                  L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, primo piano
















MA QUALI MESSAGGI AUTENTICI....c'è chi ribadisce che le prime apparizioni ed i primi messaggi siano veri, intanto la Commissione Ruini ha stabilito che bisogna ancora investigare sui primi messaggi, mentre il vescovo Pèric così scrisse: "Nei primi giorni, sulla base degli stenogrammi, non si vede alcun obiettivo delle cosiddette apparizioni, non si giustifica l'apparizione, non si rilascia alcun messaggio specifico né per i veggenti, né per i frati, al di là dell'invito a credere all'apparizione, né per i fedeli della parrocchia, né per il mondo." I "messaggi" sono di questo tipo: a Ivanka sua madre, deceduta due mesi prima, trasmette il "messaggio": "Obbedite alla nonna poiché è anziana!" (Caspita che messaggio!)

Testimonianze di conversione

Il film "IL RISVEGLIO DI UN GIGANTE" farà migliaia di conversioni. 
La prima è quella dello stesso regista...



Testimonianza di conversione di Giovanni Ziberna, regista del Film su santa Veronica Giuliani “IL RISVEGLIO DI UN GIGANTE”

Per conservare la Fede, la Speranza e la Carità.

 Il sedevacantismo: soluzione o diversione?

Intervista a Dominicus 1 marzo 2018

Dominicus, Le Sédévacantisme (opuscolo che raggruppa diversi studi sull’argomento: in particolare il Piccolo catechismo del sedevacantismo e la traduzione dell’importante studio di Giovanni di San Tommaso sulla questione del Papa eretico), Avrillé, éditions du Sel, 2015, pagine 80
http://www.seldelaterre.fr/A-197715-le-sedevacantisme.aspx

Dominicus è l’autore di un «Piccolo catechismo del sedevacantismo» che ha provocato dei vivi dibattiti, sottolineando le debolezze di questa teoria. Attaccato nell’ultimo numero di un bollettino sedevacantista, egli risponde qui alle nostre domande.
(si veda l'opuscolo tradotto in italiano da noi nel dicembre 2012 - come pubblicato nel n° 79 de Le Sel de la terre, inverno 2011-2012)

谢谢 Xièxiè

Il Vaticano s'inchina e la Cina ringrazia. Così

Leggo e ri-pubblico. Questa nota, con le due foto accostate, è uscita il 2 marzo su "Asia News", l'agenzia on line del Pontificio Istituto Missioni Estere, specializzata sulla Cina, con la firma del suo direttore.
*
XINJIANG. CROCI, CUPOLE, STATUE DISTRUTTE: LA NUOVA RIVOLUZIONE CULTURALE "SINICIZZATA"
di Bernardo Cervellera
“È una nuova Rivoluzione Culturale”: è questo in Cina il diffuso commento sul web nel vedere la foto della chiesa di Yining (Xinjiang) spogliata delle croci che svettavano sull’edificio, delle statue che addobbavano la sommità e delle decorazioni e pitture che abbellivano la facciata.
Nelle due foto qui sopra si possono notare, a sinistra, il colore, lo slancio, la leggerezza delle cupole e delle decorazioni parietali, le croci sulla sommità dell’edificio, prima del loro azzeramento. La foto a destra mostra il “dopo”. Tutto è stato distrutto per ordine del governo lo scorso 27 e 28 febbraio, a poche settimane dall’incontro fra le delegazioni cinese e vaticana che dovrebbero stilare uno “storico” accordo sulle nomine dei vescovi nella Chiesa cattolica cinese.

Qualcuno sta spingendo

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Gli avvertimenti di padre Martin

    Si chiama Santiago Martin. È un religioso spagnolo, nato a Madrid nel 1954, fondatore nel 1988 dei Francescani di Maria, che nel 2007 hanno ricevuto l’approvazione di papa Benedetto. Il movimento, che ha un suo seminario, è presente in una trentina di nazioni e conta circa diecimila membri.
Sempre molto chiaro nelle sue analisi sullo stato attuale della Chiesa cattolica, padre Martin non teme di parlare, già da alcuni anni, di  confusione, eccessiva polarizzazione e pericolo di uno scisma.

E’ piaciuta a Dio?

PLACUIT DEO. LE CRITICHE DI UN SACERDOTE TEOLOGO, E I PERICOLI NASCOSTI DEL DOCUMENTO DI LADARIA.

Placuit Deo: un documento sulla salvezza che sembra materia soprattutto di super-specialisti, dove si parla di pelagianismo e gnosticismo, roba che il povero cattolico della strada come chi scrive magari lo è, ma non lo sa. Lo hanno presentato un paio di giorni fa i vertici della Congregazione per la Dottrina della Fede, il gesuita Ladaria e mons. Morandi. Stilum Curiae non se ne è occupato, dopo una lettura certamente non particolarmente profonda. E invece…torniamo sui nostri passi, pentiti, per offrirvi la lettera di un sacerdote teologo, che ne ha scritto con tutta la passione e la forza di una persona di fede, don Felice Prosperi Morichella. E poi vi presentiamo alcune osservazioni nate da una chiacchierata avvenuta all’interno dei Sacri Palazzi con un prelato di alto livello, anch’egli dotato di profonda conoscenza teologica e pastorale.

Da Base a Bose?

Anche il Budda in seminario, Brasile in confusione

Nella cappella del seminario di Londrina, in Quaresima è spuntato un Budda. È solo l'ultima "stravaganza" dopo l'impegno politico delle Comunità di Base a favore di Lula, le vescovesse e i soldi raccolti dai fedeli donati a organizzazioni abortiste. 


                                       Comunità di base in Brasile

Un amico dal Brasile ci ha scritto nei giorni scorsi, lamentandosi di alcuni avvenimenti che hanno avuto per protagonisti i presuli brasiliani, Paese, in cui, come sappiamo, il calo dei cattolici ha proporzioni impressionanti e drammatiche, con l’abbandono di nove milioni di fedeli in due anni (clicca qui). 

sabato 3 marzo 2018

Il nocciolo della questione

SANTITA' DEI PRETI UN OPTIONAL



La santità dei preti è diventata un optional ? Diceva Qualcuno che "l'albero si riconosce dai frutti, e che né l'albero buono può dare frutti cattivi, né frutti buoni l'albero cattivo" : ma come siamo arrivati a questo punto? 
di Francesco Lamendola  

 

Nel loro ultimo, commovente incontro, avvenuto il 13 maggio 1887, il papa Leone XIII, che lo stimava e lo amava moltissimo, disse a don Bosco, che di lì a poco avrebbe lasciato il suo corpo mortale (cit. in: Card. Carlo Salotti, Il santo Giovanni Bosco, Torino, S.E.I., 1950, pp.,648-649):

Quello che mi preme d’inculcare a voi e al vostro Vicario, si è che non siate tanto solleciti del numero dei Salesiani, quanto della santità di quelli che già avete. Non è il numero che aumenta la gloria di Dio; è la virtù, è la santità dei soci. Perciò siate molto cauti e rigorosi nella’’accettare nuovi membri dell’istituto; badate anzitutto che siano di una moralità provata.

Davanti a queste parole, a questi semplici, ma chiarissimi concetti, non si può fare a meno d'istituire un confronto con quel che sta accadendo nella Chiesa cattolica ai nostri giorni, con il clima che vi regna da quando è stato eletto al soglio di san Pietro l'argentino Jorge Mario Bergoglio, e, più in generale, grazie agli orientamenti pastorali che vi prevalgono, e che vanno sempre più accentuandosi, da quando la teologia di Karl Rahner e dei suoi degni successori, come Walter Kasper, si è di fatto imposta alle sorgenti del magistero (che, a questo punto, scriviamo con la lettera minuscola), scalzando quella di san Tommaso d'Aquino e, nel suo complesso, tutta la sana, schietta, limpida teologia cattolica che, da sempre, tramandava e custodiva, chiarificando e illuminando le menti, ma senza alcuna pretesa di cambiare o modificare il sacro Deposito della fede. 

Qualche punto sulle i


IL GENDER, E I “MODI NUOVI DI DIVENTARE MATTI”



Votate Liber* e Ugual*

Vietato vietare

Quando la faziosità politica veste la talare 



Noi non ci occupiamo di politica, per principio, data l’inaffidabilità intrinseca della politica moderna e il contesto nel quale artualmente ci si occupa della “cosa pubblica”: la cosiddetta “democrazia”, cioè quella strana cosa secondo la quale il governo della “res pubblica” sarebbe apertamente in mano al popolo, mentre invece è nascostamente in mano a delle oligarchie che usano il popolo, non solo per asservirlo, ma per demolirlo.

D’altronde, non potrebbe essere diversamente, visto che è da due secoli che si inneggia alla democrazia per costruire una società totalitaria in cui il popolo deve solo ubbidire e deve lasciarsi trasformare da un insieme di persone ad un amalgama di numeri?
E’ per questo che in questi secoli si è costantemente operato per demolire il senso cristiano del popolo e rimpiazzarlo con una concezione del mondo che esalta tutti i vizi e le perversioni, usando le ormai logore etichette dei “diritti umani”.

Ciò nonostante, a volte siamo come tirati per i capelli e costretti a soffermarci su questioni politiche, e questa volta grazie all’ennesimo prelato cattolico che invece di fare il “pastore” di anime, fa il guardiano e il promotore dei lupi.

Suore di Incuria

LE SUORE #METOO DEI CARDINALI DI CURIA. L’ABATE FARIA: LA CHIESA RINCORRE LA MONDANITÀ.

                                      
Il buon Abate Faria ha letto la storia lamentevole delle religiose a servizio nelle case dei cardinali in Curia, e ci ha spedito una lettera al vetriolo. Il caso a cui si riferisce, tante volte ci fosse qualcuno ancora ignaro dello scandalo, è stato svelato dall’Osservatore Romano, e poi ripreso da altri organi di informazione

Quanti Giuda Iscariota ci sono oggi

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La Chiesa crocifissa


Purtroppo, quanti Giuda Iscariota – che s’interpreta «mercede» – ci sono oggi, che per la «mercede» di un qualche vantaggio temporale vendono la verità, tradiscono il prossimo con il bacio dell’adulazione, e così alla fine si impiccano al laccio della dannazione eterna! […] Ma ahimè, ahimè, tutto il Corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa, viene di nuovo crocifisso e ucciso! (sant’Antonio di Padova, Sermone per la Domenica di Quinquagesima, 15.19).

Ciò che sant’Antonio stigmatizzava con queste parole non era, probabilmente, ciò che potremmo pensare noi oggi nel leggerle. Quelli che vendevano la verità per un beneficio materiale erano forse quei predicatori o professori di teologia che sfruttavano la loro missione per arricchirsi od ottenere una posizione di riguardo e, a tal fine, adulavano i potenti. Come si comprende dal seguito, egli vedeva la Chiesa crocifissa dalle tentazioni dei demoni, come pure dalle bestemmie e persecuzioni da parte di pagani, eretici e giudei, vale a dire di saraceni, catari e usurai. I primi spadroneggiavano nel Mediterraneo e terrorizzavano le coste, addentrandosi molto profondamente nei territori cristiani con ratti, distruzioni e saccheggi; i secondi avevano il controllo di intere regioni e importanti città della Francia meridionale e dell’Italia settentrionale; i terzi potevano giungere fino a strangolare l’economia allo scopo di ridurre in proprio potere anche la politica in nome delle antiche promesse divine, dalle quali non ammettevano di esser decaduti con il rifiuto del Messia.

venerdì 2 marzo 2018

Lo zampino del diavolo

E' QUI IN MEZZO A NOI ?



È qui, in mezzo a noi; ma non sappiamo vederlo. Lo "zampino del diavolo" nei casi di Aldo Bianchini e Kaylee Muthart ? il suo solo obiettivo è la rovina degli uomini e allora non potrebbero, certi delitti, portare la sua firma? 
di Francesco Lamendola  
  
 

In ventisei anni di professione non ho mai visto niente di simile. Per fare una cosa del genere occorre una forza disumana. Questo aveva detto il dottor Gino Barbacci, il medico di servizio presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Versilia, al Lido di Camaiore, dove, il 2 novembre 2011, era stato trasportato d’urgenza un uomo di 46 anni, italiano nato in Scozia, che però viveva da sempre con la madre settantasettenne a Viareggio, per essere sottoposto a un intervento immediato ed estremamente delicato. Aldo Bianchini era un uomo colto, aveva una laurea in chimica e parlava cinque lingue, ma soffriva di disturbi psichici, per cui non era mai riuscito a trovare e svolgere un lavoro; lui e la madre vivevano con la rendita proveniente dalla Gran Bretagna, dove avevano qualche proprietà. Recentemente aveva smesso di assumere gli psicofarmaci prescritti; aveva interrotto la terapia con la Asl ed era passato a uno specialista privato; tuttavia passava periodicamente per una vista di controllo ambulatoriale. In ospedale, l’uomo era arrivato con il volto trasformato in una maschera di sangue, senza più i bulbi oculari; questi erano stati recuperati sul luogo del dramma e portati pietosamente all’ospedale dai carabinieri, ma i chirurghi non erano stati in grado di reimpiantarli, e così l’uomo aveva perso la vista per sempre. È arrivato cosciente, insieme all’anziana madre, anche lei a bordo dell’ambulanza. (Questo particolare si rivelerà inesatto, perché la povera donna era stata accompagnata da due conoscenti a bordo della loro automobile.) Non si lamentava e pareva che non sentisse dolore nonostante fosse una maschera di sangue. Poi ci ha dato le sue generalità.

Retrogradi, bigotti, baciapile..?

LA PUREZZA "DIMENTICATA"



Perché la Chiesa ha praticamente smesso di parlare della purezza? una domanda cui è facile rispondere: in una società sprofondata nella lussuria, un simile argomento susciterebbe fastidio e irritazione, farebbe perdere consensi 
di Francesco Lamendola  

 

Perché la Chiesa ha praticamente smesso di parlare della purezza? Perché i vescovi e i sacerdoti, perché i teologi parlano sempre e solo dei migranti, dell’accoglienza, della solidarietà, dell’inclusione, della misericordia, e mai della purezza? La purezza non è più una priorità nella dottrina morale cattolica, non è più all’ordine del giorno? Evidentemente, no. E per quale ragione? Facile rispondere: perché in una società sprofondata nella lussuria, un simile argomento susciterebbe fastidio, irritazione, farebbe perdere consensi; e la neochiesa vuol piacere agli uomini, mentre non si preoccupa affatto di piacere a Dio. Il suo motto è: parlare di tutto ciò che piace al mondo, di tutto ciò che vellica gli appetiti del mondo, di tutto ciò che incontra l’approvazione del mondo, e tacere rigorosamente su tutto ciò che potrebbe dispiacere. Ufficialmente, la motivazione  è un’altra, si capisce: quella di unire, di integrare, di includere, di non creare divisioni. 

Basta la parola

(AP Photo/Fernando Vergara)

BERGOGLIO E LAS MUJERES
“Mi preoccupa il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate, dove si consumano atti di violenza contro la donna, trasformandola in oggetto di maltrattamento, di tratta e di lucro, come pure di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Mi preoccupa anche che, nella stessa Chiesa, il ruolo di servizio a cui ogni cristiano è chiamato, scivoli a volte, nel caso delle donne, verso ruoli più di servitù che di vero servizio”.
“Seguendo il pensiero dei miei predecessori, credo sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che includa i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per andare sempre più a fondo non solo nell’identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire così meglio l’essere umano nel suo insieme. Avanzare in questa direzione è prepararci a un’umanità nuova e sempre rinnovata”.
A questo punto, il mio amico Luigi di Gubbio proporrebbe il seguente quiz:

Qualcosa per cui non c’è alcuna scusa

Sen. Dick Durbin, D-IL
https://www.lifesitenews.com/news/georgetown-honors-pro-abortion-senator-whose-bishop-just-barred-him-from-co

Se l’università dei gesuiti premia un campione della cultura abortista

Si chiama Dick Durbin ed è un senatore americano, cattolico, del Partito democratico. Tempo fa il vescovo di Springfield, Illinois, monsignor Thomas Paprocki, gli ha comunicato che, a meno di un esplicito ravvedimento e pentimento, non potrà più essere ammesso alla santa comunione perché ha sostenuto l’aborto.

Resistenza emerita?

Intercomunione, Muller bacchetta i vescovi tedeschi

Il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, si oppone alla decisione presa dalla Conferenza Episcopale tedesca di ammettere alla comunione protestanti sposati con cattolici.




Il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, si oppone alla decisione presa dalla Conferenza Episcopale tedesca di ammettere alla comunione protestanti sposati con cattolici. Il porporato ha criticato l’iniziativa parlando in un’intervista al giornale cattolico tedesco Die Tagespost, in uscita oggi, e anticipata dal sito. La sua opinione è che i presuli della Germania stiano facendo un’interpretazione e un uso scorretto del Codice di Diritto Canonico.

Fate vobis.. Maga Magò?

Bergoglio svelato. Dimmi come parli e ti dirò chi sei


Ieri 1 marzo è stato presentato a Roma in pompa magna, nella curia generalizia della Compagnia di Gesù, il libro "A Pope Francis Lexicon", edito negli Stati Uniti da Liturgical Press e curato da Joshua McElwee e Cindy Wooden, ultimo di una nutrita serie di studi sulle parole chiave di papa Francesco, sul suo linguaggio, sul suo stile comunicativo, effettivamente diversissimi da quelli dei predecessori.
Anche Settimo Cielo, pochi giorni fa, ha richiamato l'attenzione sull'oratoria di Jorge Mario Bergoglio, in particolare sul modo singolarissimo con cui all'inizio di questa Quaresima, parlando a braccio ai preti di Roma, ha ripercorso la propria vita:
In questi suoi cenni autobiografici, Francesco ha confessato di aver vissuto volta a volta sentimenti di onnipotenza e di desolazione, di smarrimento e di desiderio di compensazione, in un equilibrio psicologico mai risolto.
E anche il suo racconto è parso muoversi in disordine, al pari del suo pensiero. Quando parla a braccio Bergoglio non è mai lineare, sintetico, diretto, inequivocabile. Fa tutto l'opposto. Dice e non dice, ridice, disdice, si contraddice.

giovedì 1 marzo 2018

Peggio che un impoverimento della religione cattolica

QUALI OPERE DI MISERICORDIA?



Quante sono le opere di misericordia? le opere di misericordia sono 14: 7 di ordine spirituale e 7 corporale, Gesù le ha insegnate nel Vangelo. Una cosa piuttosto curiosa, che si sta verificando nella "neochiesa" di Bergoglio 
di Francesco Lamendola  

  

Qualunque bambino che frequenta il catechismo sa che le opere di misericordia, cioè le opere che scaturiscono dal cuore buono (tale è l’etimologia della parola: cor misericors, da misèreo, ho pietà), sono quattordici: sette di ordine spirituale e sette corporale. Non sono un’invenzione dei preti o dei moralisti: Gesù le ha insegnate nel Vangelo (Matteo, 25). Le prime sette sono: 1)  consigliare i dubbiosi; 2) insegnare agli ignoranti, 3), ammonire i peccatori; 4) consolare gli afflitti; 5) perdonare le offese; 6) sopportare pazientemente le perone moleste; 7) pregare Dio per i vivi e per i morti; le seconde sono: 1) dar da mangiare agli affamati; 2) dar da bere agli assetati; 3) vestire gli ignudi; 4) alloggiare i pellegrini; 5) curare gli infermi; 6) visitare i carcerati; 7) seppellire i defunti.
Ora si sta verificando una cosa piuttosto curiosa: la Chiesa cattolica, nelle persona di molti suoi esponenti, dal falso papa Bergoglio in giù, fino all'ultimo don Olivero e all'ultimo don Farinella, per non parlare dei neoteologi alla Enzo Bianchi, parlano sempre e solo delle sette opere di misericordia corporale, ma non parlano affatto delle opere di misericordia spirituale, le quali, semmai, sono più necessarie di quelle, secondo l'esplicito insegnamento di Gesù Cristo che, rivolto alla sorella di Lazzaro, disse:Marta, Marta, tu ti agiti e ti affanni per molte cose, ma una sola cosa è necessaria; Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta. Insomma, pare che la Chiesa dei nostri giorni, la chiesa che non pochi chiamano ormai, con sfacciata impudenza, la chiesa di Francesco, come se la Chiesa non fosse solo ed esclusivamente di Gesù Cristo, sembra aver fatto proprio un aspetto dell'eresia americanista degli ultimi anni del XIX secolo e dei primi del XX (nonostante la condanna formale di Leone XIII con la lettera apostolica Testem benevolentiae nostrae, del 1899), cioè la distinzione fra virtù attive e passive, affermando la necessità delle prime e tacendo del tutto sulle seconde, come se solo le opere di misericordia corporale fossero necessarie, e non le altre. 

Cosa significa essere noi magneti?

EVANGELII GAUDIUM ???
EVALGELII GAUDIUM 
E' A FAVORE DI CRISTO?


I Nocciolo di questo lungo discorso è che secondo Francesco, gli apostoli di questi tempi non devono più portare la parola come disse Gesù “andate a portare la buona novella,” ma divenire attrattori cioè “magneti” e quindi attrarre a se il popolo, così come lo descrive nella lettera dell' Evangelii Gaudium .

Intanto prima di tutto cambiare il senso della parola di Cristo è sbagliato proprio per principio, perché si dà dello stupido a Dio, come se non sapesse cosa va bene in ogni tempo, come se non sapesse come l’uomo ragiona e come l’uomo agisce, per cui se ha stabilito che quella era la forma migliore cioè che erano gli apostoli che dovevano andare a portare la Santa parola al mondo, perché oggi si cambia, il motivo è presto detto, perché oggi il mondo corrotto non vuole più vedere nelle strade i preti a testimoniare il signore per cui si preferisce che la gente vada alla chiesa, piuttosto che vada la chiesa cioè Dio all'uomo.
E’ proprio una sottile astuzia demoniaca che impone ai futuri apostoli di rimanere immobili innanzi al mondo.

Da che pulpito

I vescovi attaccano il centrodestra ma ospitano la sinistra in chiesa

La Cei: "Sciacallaggio pseudo politico, la malavita non ha colore". Ma da che pulpito viene la predica

C'è la politica «buona», quella della sinistra, che se le bandiere politiche le porta in chiesa per un comizio e vabbè, che ci fa, anzi è giusto.
E c'è invece quella «cattiva», quella del centrodestra, di Salvini che è contro gli immigrati, di Berlusconi che assicura che ne manderà a casa 600mila perché non hanno diritto di restare e sono una «bomba sociale». E questa politica no, vade retro.

“Quelli della messa in latino”

                       IL LATINO E LA CRISTIANITA'


  Quando iniziò la nostra storia eravamo conosciuti come “quelli della messa in latino” e ancora oggi chi vuole esprimersi sbrigativamente dice così.

  A noi questa espressione non è mai piaciuta, perché affrettatamente riduttiva di tutta una visione non solo della liturgia, ma di tutta la vita cristiana, concepita secondo la grande Tradizione della Chiesa.

  Siamo stati sempre coscienti, inoltre, delle difficoltà provocate ai fedeli dall'uso del latino, difficoltà di ordine pratico e psicologico, essendo questi abituati da troppi anni all'uso dell’italiano nella messa; e non ci è mai piaciuto mettere in difficoltà, siamo pastori e non abbiamo mai giocato.

  Allora perché ostinarsi con il latino?