ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 18 aprile 2012

COMUNIONE (E FATTURAZIONE) DI FONDI NERI

 - ECCO COME SMISTAVANO I FONDI NERI DELLA FONDAZIONE MAUGERI I DUE COMPAGNI DI FORMINCHIONI IN “COMUNIONE E FATTURAZIONE”, ANTONIO SIMONE E PIERO DACCÒ: SOCIETÀ OFF SHORE, OPERAZIONI IMMOBILIARI IN COSTA SMERALDA E VIAGGI AI CARAIBI PAGATI AL FORMIGA - I DUE CIELLINI AVEVANO MESSO IN “COMUNIONE” ANCHE LA RESIDENZA A LONDRA PER SFUGGIRE AL FISCO…

1 - I SUOI CARI AMICI, PRINCIPI DEI FONDI NERI...
Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"
Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero DaccoROBERTO FORMIGONI OSPITE A BORDO DELLO YACHT DI PIERO DACCOformigoni sirenetto e la bruna misteriosaFORMIGONI SIRENETTO E LA BRUNA MISTERIOSA
Oggi la finanza è il pericoloso trionfo del mondo virtuale che ha messo sotto scacco l'economia reale", diceva poco più di un anno fa al Corriere della Sera il ciellino Antonio Intiglietta, uomo forte della Compagnia delle opere a Milano e da sempre legato al governatore lombardo Roberto Formigoni.
Già, già, la finanza, il mondo virtuale. Chissà come ha reagito il "concreto" Intiglietta quando ha saputo che il suo grande amico e socio Antonio Simone è finito in galera cinque giorni fa proprio con l'accusa di aver gestito decine di milioni attraverso una rete di società off shore sparse per il mondo, ovvero la massima espressione della degenerazione della finanza?

La nostra forza è la Tradizione!

 Con questo pezzo inizia la sua collaborazione con noiIsacco TacconiNasce a Terni il 7 gennaio dell’anno Mariano 1988, ma secondo alcuni è precipitato con la sua navetta sulle colline semidesertiche di San Gemini. Quinto di otto figli e per questo ribattezzato il Quinto Elemento, si è (de)formato al liceo classico tanto da decidere di arruolarsi nell’Esercito una volta terminati a fatica gli studi. Dopo varie disavventure è approdato alla Pontificia Università della Santa Croce dove attualmente studia Scienze Religiose. Si accontenta di non avere lavoro dopo gli studi come insegnante di religione cattolica, pur di non dover vedere l’insegnamento del corano nelle scuole dell’obbligo. Ama la corsa in “honne tempo”, e le montagne alla maniera di Bilbo Baggins.

Canossa addirittura!? Esulta bene chi esulta ultimo...

lefebvre
Con uno scarno comunicato, la pontificia commissione “Ecclesia Dei” ha confermato l’avvenuta risposta del vescovo che è a capo dei lefebvriani, Bernard Fellay, all’ultimatum di un mese fa:
“In data 17 aprile 2012 è pervenuto, come richiesto nell’incontro del 16 marzo 2012, svoltosi presso la sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il testo della risposta di S.E. Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Il suddetto testo sarà esaminato dal Dicastero e successivamente sottoposto al giudizio del Santo Padre”.
Secondo quanto anticipato da Andrea Tornielli su “Vatican Insider“, Fellay avrebbe sottoscritto – con poche modifiche non sostanziali – il “preambolo dottrinale” che la Santa Sede aveva proposto come condizione “sine qua non” per la riconciliazione.
La fine dello scisma potrebbe quindi essere vicina.
Ma a sua volta già sono arrivati i primi segnali di una frattura all’interno della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Con un’ala oltranzista decisa a non piegarsi alle “manovre diaboliche perpetrate in segreto con la Roma apostata”.

Beato il Papi loro?

ANTONIO SIMONE EX ASSESSORE REGIONALE LOMBARDO ALLA SANITA
vittadini
Del suo periodo da studente all'Università Cattolica c'è chi si ricorda ancora delle botte che gli davano i compagni di Lotta Continua, dei due anni da assessore alla Sanità sono diventati famosi i gruppi di preghiera istituiti in Regione come momento di raccoglimento tra una riunione e l'altra. Antonio Simone, 58 anni il prossimo 18 aprile, è un ciellino doc.

Si scaldano i motori delle beatificazioni?

 Formigoni si paragona a Gesù Avvenire: "Parla a sproposito"

Roberto Formigoni si sente un pò come Gesù: "Anche lui ha sbagliato a scegliersi uno dei collaboratori". Ma questa frase non è piaciuta al mondo cattolico. Il quotidiano Avvenire non ha preso bene l'esternazione e ha bacchettato il governatore della Lombardia.

AMERIO - IOTA UNUM - LA CATECHESI


Ringrazio l'amico Piero Mainardi per aver riportato, in forma sintetica, importanti passaggi del libro di Romano Amerio, Iota Unum, e di avermi concesso di riportarli nel mio blog.

CAP. XIII – LA CATECHESI

1.1   La dissoluzione della catechesi. Il Sinodo dei vescovi 1977 – 

Levata l’autorità del maestro e sciolta la verità in pura euristica (un procedimento che si affida più all’intuito e allo stato delle circostanze che a un metodo chiaro e preciso nella ricerca) la riforma della catechesi non ha potuto trattenersi dal volgere a deviazioni eterodosse che insieme alla variazione del metodo comportano variazione dei contenuti.
Già il convegno di Assisi del 1969 sull’insegnamento religioso preconizzava l’abbandono di ogni contenuto dogmatico e la surrogazione dell’insegnamento della religione cattolica (considerato un ingiusto privilegio in un paese democratico) con quello della storia delle religioni.

Postambolo?

"Quali che siano le autorità che vogliono farci cambiare questo spirito, noi lo rifiutiamo. Noi vogliamo rimanere cattolici. Non vogliamo diventare liberali, né modernisti, né protestanti."

Nel sito Vatican Insider si legge, scritto dal modernista Tornielli, che Monsignor Fellay avrebbe firmato il preambolo presentatogli dagli usurpatori modernisti che hanno occupato il Vaticano dal Concilio sino ad oggi. Sempre secondo Tornielli Fellay avrebbe cambiato delle affermazioni che non stravolgono il senso del testo presente nel preambolo:  "In sostanza, il preambolo contiene la «professio fidei», la professione di fede richiesta da chi assume un ufficio ecclesiastico. E dunque stabilisce che va dato un «religioso ossequio della volontà e dell’intelletto» agli insegnamenti che il Papa e il collegio dei vescovi «propongono quando esercitano il loro magistero autentico», anche se non sono proclamati e definiti in modo dogmatico, come nel caso della maggior parte dei documenti del magistero. La Santa Sede ha più volte ripetuto ai suoi interlocutori della Fraternità San Pio X che sottoscrivere il preambolo dottrinale non avrebbe significato porre fine «alla legittima discussione, lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II».

Suora diventa prete a 71 anni

        Una donna di 71 anni, negli Stati Uniti, che è stata suora per quindici anni prima di essere sposata per altri 31 anni ha deciso di farsi ordinare prete da una vescovessa.






















             
                                                                 MARCO TOSATTI

Una donna di 71 anni, negli Stati Uniti, che è stata suora per quindici anni prima di essere sposata per altri 31 anni ha deciso di farsi ordinare prete da una vescovessa. Maria Regina Nicolosi, che si definisce “vescovo” ha compiuto l’ordinazione “sacerdotale” di Maria Thorton McClain nel tempio della Friedens Unitede Church of Christ a Indianapolis (Indiana), e nella stessa cerimonia ha ordinato diaconesse quattro altre donne. Tutte quante fanno parte del movimento detto Roma Catholic Womenpriests, scomunicate come le altre persone che ne fanno parte. “Ho fatto la scelta della disobbedienza e rotto con questa legge ingiusta per cambiare la Chiesa”, ha dichiarato la neo-ordinata.

martedì 17 aprile 2012

Il movimento del corpo nella liturgia

Ecco un altro argomento totalmente trascurato. Se è vero che la liturgia è il luogo in cui avviene un misterioso incontro con la divinità, attraverso i simboli dell'azione sacra, tale incontro tocca in qualche modo anche il nostro aspetto corporeo. Non mi riferisco semplicemente al fatto che siamo toccati da luci, colori, profumi, suoni. Mi riferisco anche al fatto che è il nostro corpo che cambia, muovendosi in modo differente.

Gli argomenti sempliciotti dell’ateologo Corrado Augias

Il noto ateologo da strapazzo, detto per gli amici Corrado Augias, ha scritto un pensiero tutto suo, senza copiarlo da nessuno al contrario di quanto ha fatto abbondantemente nel 2009, venendo subito beccato. Un ragionamento diviso in due parti, ma comunque tutta farina del suo sacco. E infatti l’hanno notato subito in molti. Inventandosi teologo (dopo aver affermato che Santo Stefano è stato ucciso dai cristiani), è andato a bacchettare addirittura l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, il quale ha semplicemente invitato i fedeli -dopo mesi di forte siccità- alla preghiera per il “dono della pioggia”, ricordando anche la sobrietà dei consumi e la riflettessione sugli stili di vita per dare garanzia a tutti per «un accesso equo, sicuro e adeguato all’acqua».
Scandalizzato Augias ha risposto ad un lettore su “Repubblica”, affermando che «pregare perché dio faccia o non faccia una certa cosa implica che la sua volontà possa essere influenzata, è la stessa logica di chi invoca un miracolo».

COMUNIONE E FONDAZIONE

Walter Galbiati e Emilio Randacio per "la Repubblica"
Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Dallo studio legale che si occupa dei trasferimenti di denaro di società lussemburghesi (dell´avvocato Paolo Sciumè), all´«alto funzionario regionale della Sanità» (Alessandra Massei), per finire alla sede in pieno centro a Milano dove si gestivano gli affari. Tutto, nel terremoto provocato dall´inchiesta milanese sui fondi neri della fondazione Maugeri, sembra passare per Comunione e Liberazione (Cl).
Nelle carte allegate all´ordinanza con cui, venerdì scorso, sono finite in carcere sei persone (compreso l´ex assessore regionale alla Sanità, Antonio Simone), per 56 milioni di euro di presunti fondi neri, spunta una ragnatela molto fitta tessuta da uomini di primo piano di Cl nel mondo della sanità. A svelarli è il fiduciario svizzero Giancarlo Grenci, della società «Norconsulting», che ha operato per conto di uno dei principali arrestati, il faccendiere Pierangelo Daccò (già in carcere per il crac del San Raffaele).
SAN RAFFAELE OSPEDALE SAN RAFFAELE
LA GRANDE FAMIGLIA DI CL
Proprio dalle sponde del lago di Lugano, Grenci avrebbe gestito fino al 2009, il trasferimento di denaro dai conti della Fondazione Maugeri a società riconducibili a Daccò e a Simone (entrambi vicini a Cl), che ne avrebbero poi fatto l´uso più disparato. Che Cl sia il filo conduttore di questa inchiesta, lo dimostra ancora Grenci. «Posso dirvi che la persona che dal 2006 segue il cliente Daccò all´interno della Norconsulting è Andrea Galafassi che lavorava già per Daccò. Quando è andato via lo abbiamo assunto dopo che ha presentato regolarmente il suo curriculum».
Un´assunzione disinteressata? Così non sembra. «Preciso che non c´è stata alcuna raccomandazione di Daccò. So che Galafassi è di Cl perché me lo ha detto lui. Mi dice di conoscere la Massei che è anche lei di Cl e frequenta Simone anche lui di Cl». Per essere ancora più chiari, l´esperto finanziario elvetico, precisa anche che il suo dipendente «frequenta il gruppo di Cl in Italia e che partecipa ai ritrovi».

Anglicani sempre più in “fuga” verso Roma

Williams e il Papa nel 2010  

WILLIAMS E IL PAPA NEL 2010

Decine di pastori e centinaia di fedeli tornano nella Chiesa cattolica. Un fenomeno dovuto alle aperture su donne-vescovi e sacerdoti gay

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
Ormai più che un’erosione è un esodo. Ogni mese decine di pastori e centinaia di fedeli e a luglio, con l’introduzione dell’episcopato rosa, la fuga appare destinata ad aumentare ulteriormente. Già ora è in continua crescita il fenomeno dei sacerdoti e fedeli anglicani che tornano con Roma in seguito all’accordo raggiunto con la Congregazione per la Dottrina della Fede e che vengono riordinati sacerdoti cattolici. Questo trend inarrestabile costituisce uno dei motivi che hanno indotto alle dimissioni il primate Rowan Williams.

Quousque Sic transit ?

UN PIRELLONE PER FORMINCHIONI - PERCHÉ UN GRUPPO OSPEDALIERO COME LA FONDAZIONE MAUGERI DI PAVIA, AL PARI PRIMA DEL SAN RAFFAELE DI DON VERZÈ, RITIENE CONVENIENTE DARE 56 MILIONI DI EURO DAL 2004 AL 2011 A UNA PERSONA COME PIERANGELO DACCÒ SENZA SPECIFICHE COMPETENZE SANITARIE? PERCHÉ DACCÒ “APRIVA PORTE” NELLA REGIONE LOMBARDIA, ERA LA VASELINA CHE FACEVA SCIVOLARE AGLI ENTI I SOLDI CHE FATICAVANO A OTTENERLI…

Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
Roberto Formigoni
ospite a bordo dello
 yacht di Piero Dacco
I FRATELLI FORMIGONI 

Perché un gruppo ospedaliero come la Fondazione Maugeri di Pavia, al pari prima del San Raffaele di don Verzè, ritiene conveniente dare 56 milioni di euro dal 2004 al 2011 a una persona come Pierangelo Daccò senza specifiche competenze sanitarie? Perché Daccò «apriva porte» nella Regione Lombardia agli enti che ritenevano di avere diritto a taluni provvedimenti ma faticavano a ottenerli.

FORMIGONI h

È questa la spiegazione offerta sabato nel suo interrogatorio dal direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino, arrestato venerdì con il presidente Umberto Maugeri, con Daccò e l'imprenditore ciellino Antonio Simone, ex politico dc e altro amico di Formigoni.

I vescovi e la conversione di Pannella

I Vescovi della Basilicata – tutti – nei giorni scorsi sottoscrivono un testo di adesione alla Marcia che i radicali hanno organizzato il prossimo 25 aprile, a Roma. Affermano: «La Pasqua del Signore Gesù Cristo è la vittoria della vita sulla morte che annuncia la liberazione dal peccato e dalle sue conseguenze sul piano personale e sociale. Nella sua quotidiana missione di testimonianza del Vangelo la Chiesa sente che l’impegno per l’amnistia, la giustizia, la libertà rappresenta un fatto che va nella direzione di una possibile e necessaria riconciliazione».

"Ordinare uomini sposati"




Il vescovo di Anversa, Johan Bonny, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano De Standard di essere pronto a ordinare uomini sposati, dal momento che pensa che sacerdoti non celibi potrebbero contribuire alle necessità pastorali della Chiesa. Il presule ha detto nell’intervista che il celibato, che apprezza, può rappresentare una potente testimonianza in “una società consumistica come la nostra in cui la sessualità è talvolta trivializzata”. Ma ha sottolineato che la disciplina del celibato sacerdotale non coinvolge problemi dottrinali essenziali. Sotto questo aspetto il problema differisce profondamente dal quello dell’ordinazione femminile, che pone problemi teologici. Il vescovo ha aggiunto che la maggior parte dei vescovi belgi accoglierebbero con favore una riforma del genere. I cattolici belgi accetterebbero forse l’ordinazione femminile, ma “questo è un problema difficile a livello mondiale”.

lunedì 16 aprile 2012

Profezie e segni

Fatima: il “grande segno nel cielo” prima della guerra fu una vera profezia?

Ad inizio 2012 ci siamo soffermati su alcune incredibili coincidenze temporali (o profezie) legate alle apparizioni di Fatima. Si fatica molto a parlare di “coincidenze” prendendole singolarmente, diventa quasi impossibile se vengono considerate tutte assieme. Ad aggiungersi agli eventi già descritti c’è anche una vicenda, forse meno evidente, legata ad un “grande segno”, una “grande luce”, come venne riportato dai veggenti durante le apparizioni del 13 maggio -13 ottobre 1917: «quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre»Come spiega Francesco Agnoli, per “castigo al mondo” si intende che Dio lascerà l’uomo in balia di se stesso e della sua cattiveria: non c’è peggior castigo di quello che noi uomini spesso siamo così bravi ad infliggerci, da soli.

In preghiera

di Marco Bongi

Nei discorsi, negli articoli, nei dibattiti in rete di queste ultime settimane, man mano che i tempi del confronto fra autorità romane e FSSPX si fanno più serrati, emerge, spesso fra le righe, ma anche a volte apertamente, un dualismo di posizioni che sembra sostanzialmente irriducibile e insuperabile.

Eccone, in estrema sintesi, i punti cardine.
C'è chi, pur con tutti i distinguo e le precisazioni del caso, gradirebbe, in fin dei conti, un sacrificio, parziale e contingente finchè si vuole, della Verità in ossequio della Romanità e del principio di Autorità del Sommo Pontefice.
Altri, al contrario, sarebbero disposti a sacrificare, sempre comunque per fattori contingenti, questi ultimi valori teologici, pur di non transigere sulle Verità di Fede.
Intorno a questo nodo si stanno versando fiumi di inchiostro e chilometri di pagine WEB, senza contare i commenti ai post, sempre più schierati ed irriducibili.

Esiste però, mi chiedo, un'assoluta inconciliabilità fra tali due posizioni?
Essere, in altre parole, intransigenti sulle Verità di Fede, significa inevitabilmente non amare il Papa e ciò che Egli rappresenta?

liturgisti(?) fai da te

L'Orate Frates, Paolo VI e le balle di Kiko

Questa riflessione è emblematica e coglie uno degli aspetti della predicazione degli iniziatori neocatecumenali, che ha sovvertito e continua a sovvertire gli insegnamenti cattolici - tra l'altro rigettando la Tradizione da Costantino al Vaticano II - con le sue catechesi e prassisegrete ('approvate' in maniera anomala e non pubblicate).


  
A riguardo dell' «Orate fratres», nel testo "Orientamenti" catechesi sull'Eucaristia cfr.OR-Conv-285-335 pag. 328 che è bene venga letta si dice (solo il grassetto è nostro):

«L'Orate fratres è l’esempio maggiore di tutte quelle preghiere che furono introdotte nella messa di tipo individuale, penitenziale e sacrificale. Riassume tutte le idee medioevali della messa: Pregate fratelli, perché questo sacrificio "mio" e "vostro" sia gradito…..; la risposta era ancora peggiore: il Signore riceva dalle "tue" mani questo sacrificio….. . Ma quando tutto era in latino e nessuno interveniva, l'orate fratres era il momento in cui la gente partecipava di più. La riforma voleva tagliarlo perché è un'aggiunta con molte deformazioni. Fecero una catechesi speciale a Paolo VI per spiegargli che bisognava toglierlo; Paolo VI fu convinto di questo, ma disse di non toglierlo per motivi pastorali: toglierlo è una questione delicata, perché lì il popolo aveva cominciato a partecipare e senza una previa catechizzazione non lo si poteva togliere perché avrebbe causato sconcerto nella gente.»
Ma Annibale Bugnini, dice:

«Si toglie l'Orate fratres? Non è una bella, antica, appropriata conversazione fra celebrante e assemblea prima di iniziare l'orazione super oblata e la liturgia sacrificale? Sarebbe una gemma perduta»  Paolo VI.

Anche qui le ragioni sono note, ed erano tali che il Consilium votò nuovamente se conveniva conservare l'orate fratres, con il risultato: 15 contrari alla conservazione, 14 favorevoli, 1 favorevole cambiando alcune espressioni, 1 astenuto. Fu poi conservata.

Annibale Bugnini, La riforma liturgica (1948-1975), CLV, Roma 1997, p. 376.

Don Camillo pensaci tu!





Marija Pavlovic, una delle veggenti di Medjugorie, a Brescello, nel Reggiano (Foto Antonio Lecci)

Marija Pavlovic, una delle veggenti di Medjugorie, a Brescello, nel Reggiano (Foto Antonio Lecci)




Brescello (Reggio Emilia), 16 aprile 2012 - ORE 18,47. La voce di Marija Pavlovic, unaeggio Emilia), 16 aprile 2012 - ORE 18,47. La voce di Marija Pavlovic, una delle veggenti di Medjugorie, sparisce all’improvviso mentre recita il quinto e ultimo mistero del Rosario. E’ il momento in cui, come ogni giorno da trent’anni, la veggente dialoga con la Madonna.

Transit 2

AIR FORMINCHIONI - “I FRATELLI FORMIGONI FACEVANO LE VACANZE A SPESE DI DACCÒ” - GRENCI, IL FIDUCIARIO SVIZZERO INDAGATO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E 56 MLN € DI FONDI NERI, CONSEGNA AI PM GLI ESTRATTI CONTO, CON MIGLIAIA DI SPESE PER VOLI E CASE AI CARAIBI “OFFERTE” AI VERTICI DELLA REGIONE - DACCÒ NON AVEVA NESSUNA COMPETENZA NELLA SANITÀ, MA “GRAZIE ALLE SUE AMICIZIE FACEVA OTTENERE RIMBORSI ALLE CLINICHE CHE FATICAVANO A RICEVERLI DALLA REGIONE”…
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"

FORMIGONI
FORMIGONI SU YOUTUBE 
FORMIGONI SU YOUTUBE
FORMIGONI
«Un presidente di Regione conosce tanta gente, nulla di male ad aver passato alcuni giorni di vacanza con Pierangelo Daccò». Il governatore lombardo Roberto Formigoni ha sempre risposto così sui suoi rapporti con il «"faccendiere" della sanità» (definizione degli inquirenti). Sì, ma chi pagava? 

Sic transit cielle?

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO 
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO

 1- IN VIAGGIO CON FORMINCHIONI...


Mega sputtanèscion per il Super Giovane Forminchioni, il politico del futuro che sceglie vestiti, amici e collaboratori giocando a mosca cieca. Sul Corriere, la ditta Guastella-Ferrarella lo fa a pezzi con classe e delicatezza: "Quei viaggi pagati da Daccò per Formigoni e per il fratello".


Il verbale del fiduciario svizzero, datato 14 dicembre, è stato allegato agli atti dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Giancarlo Grenci: "Daccò e il governatore erano in rapporti di amicizia. Ecco il rendiconto di una carta di credito. Daccò mi disse che con l'assessore Simone ospitavano spesso sulle loro barche il governatore. Il legale della Fondazione Maugeri, al telefono, assicura di poter monitorare Corriere della Sera e l'Espresso" (p. 13). Ma l'Espresso pubblica un articolo il giorno degli arresti e parla di 30 milioni spariti. Sono 70, ma va bene lo stesso.
Stamani i pm di Milano interrogheranno un altro sant'uomo di Comunione & Fatturazione che la sa lunga assai: Antonio Simone, ex assessore alla sanità della Regione Lombardia, vicino al Celeste Forminchioni.

IMBRUTTIMENTO DELLA LITURGIA E LUCE PASQUALE~

Exultet



Il Venerdì santo, in una chiesa di Roma, a Monteverde, nella canonica ora nona, nel momento supremo, «et inclinato capite tradidit spiritum», due o tre fiammelle sospese in un ‘sepolcro’ che sembra un quadro astratto; dall’altro lato, nella cappella analoga un presepio ultrarealistico con tanto di rumorosissimo scroscio d’acqua sembra uno scherzo sinistro, forse è soltanto disprezzo della liturgia. La notte scorsa il canto del preconio pasquale, che è una pagina eccezionale della cultura occidentale – pare che Mozart abbia detto: «rinuncerei a tutta la mia musica pur di aver composto l’Exultet» – era ridotto in molte chiese a una melodia canzonettistica, tradotto in italiano approssimativo, eseguito ancor peggio (si veda sul canale «you tube» gli imbarazzanti esempi di come viene trattato l’annuncio più importante della storia, e si è lieti per la grazia di averlo ascoltato alla Trinità dei Pellegrini, secondo il rito romano tradizionale, nella sua sonorità senza microfoni, nella massima solennità, scandito, irruento, davvero gioioso).

MEDJUGORJE: L'OMELIA DEL VESCOVO,

Pontifex.Roma[...] Cristo, sii la nostra gioia! Cristo, sii la nostra felicità! Cristo, sii la nostra vita! Tra queste tre grandi parole: gioia, felicità e vita, fermiamoci solo su una, quella di felicità, e sulla sua avversità. Felicità. Cristo, sii la nostra felicità. No una casualità, una lotto, azzeccato mentre noi non abbiamo nemmeno aspettato. I latini hanno due concetti per la felicità: felicitas, cioè una felicità meritata, acquisita, per cui ci siamo impegnati, battuti e per cui abbiamo pregato. Fortuna, cioè una casualità, un tiro di fortuna, e accada quel che accadrà, hai in inciampato a 1000 DM per la strada. Qualcuno ne ha amaramente pianto, e tu ti sei fatto fortunato, invece di deporre l'annuncio e i soldi presso il parroco e presso la polizia. Non parliamo della fortuna che inciampiamo. Parliamo della felicità che viene dall'incontro (in croato: sreća - felicità viene da sresti - incontrare) con una persona, con i genitori, con i fratelli e sorelle, con le persone che stimi, ...

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/11387-medjugorje-lomelia-del-vescovo-il-dolore-per-la-disobbedienza-dei-francescani-le-tantissime-cresime-invalide-e-le-messe-sacrileghe