ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 6 giugno 2012

Benedetto XVI, un complotto c'è davvero


Non un piano per uccidere il Papa, ma una strategia per far saltare ogni equilibrio in Curia

Ormai è chiaro. L’ultima lettera pubblicata da “Il Fatto Quotidiano” in cui si avvisa il Papa di un complotto che lo vuole morto entro un anno, dice in realtà molto di più di quello che potremmo immaginare.
Intanto i fatti: protagonista l’arcivescovo di Palermo, il Card. Romeo, ex nunzio in Italia e vicino al Card. Sodano, che durante un viaggio in Cina nel novembre 2011 avrebbe detto ad alcuni interlocutori cinesi diverse cose: 1) il Papa ha solo 12 mesi di vita, 2) il Pontefice sta lavorando alla sua successione e il prescelto è il Card. Scola, 3) Benedetto XVI “odia il Card. Bertone” e vorrebbe sostituirlo, ma non può, perché non c'è nessuno in grado di ricoprire quel ruolo.

Due cardinali nella lista dei sospettati




      Prime ammissioni del maggiordomo papale recluso da due settimane 


In Vaticano vengono riferitii contatti e rapporti di amicizia del maggiordomo papale Paolo Gabriele con officiali della Segreteria di Stato. Ma anche con almeno un paio di cardinali di primissimo piano nella Curia romana, con cui intratteneva molte conversazioni. Insomma, a più persone faceva confidenze, magari anche su cosa accadeva nell’Appartamento. E si tratta di tutti contatti su cui ora si concentra l’attenzione sia degli inquirenti impegnati nell’indagine penale, sia della Commissione incaricata dal Papa e presieduta dal cardinale giurista Julian Herranz, non a caso composta da porporati, gli unici autorizzati a indagare sui pari grado.

L’interrogatorio.


 Gabriele collabora “ma rimane in isolamento”.

Ieri, infatti, dopo tredici giorni di detenzione, Gabriele ha subìto il primo interrogatorio – sentito dal giudice istruttore Piero Antonio Bonnet alla presenza dei difensori Carlo Fusco e Cristiana Arrù e del promotore di giustizia Nicola Picari – e la sensazione è che la strada di qui in avanti sia ancora parecchio lunga.

IL CERCHIO SI STRINGE


 - PAOLO GABRIELE NON ESITA A FARE AMMISSIONI IMPORTANTI, MESCOLANDOLE A NOMI, EPISODI E RIFERIMENTI CHE SERVIRANNO DA BASE PER LE INDAGINI SUL SUOLO ITALIANO, DOPO CHE LE ROGATORIE PER ALTRE QUATTRO PERSONE (MA FORSE DI PIÙ) PARTIRANNO DALLA SEGRETERIA DI STATO PER APPRODARE ALLA NUNZIATURA IN VIA PO E DA LÌ ALLA FARNESINA CHE, A SUA VOLTA, PROVVEDERÀ AD INOLTRARLE ALLA PROCURA…

Franca Giansoldati per Il Messaggero
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE Il corvo ha iniziato a cantare. Stavolta per davvero. Davanti agli avvocati e ai magistrati vaticani il maggiordomo starebbe «collaborando pienamente» proprio come avevano promesso i suoi legali all'indomani dell'arresto.
Paolo Gabriele, dunque, non esita a fare ammissioni importanti, mescolandole a nomi, episodi e riferimenti specifici che vengono prontamente messi a verbale e che serviranno da base per la seconda fase delle indagini, stavolta sul suolo italiano, dopo che le rogatorie per altre quattro persone (ma forse potrebbero essere di più) partiranno dalla Segreteria di Stato per approdare alla nunziatura in via Po e da lì, attraverso una nota verbale, al ministero degli Affari Esteri il quale, a sua volta, provvederà ad inoltrarle a Via Arenula e alla Procura.
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpeg Questo è l'iter delle prossime mosse mentre al di là del Tevere l'ex maggiordomo affianca gli inquirenti aiutandoli a definire i contorni della rete dei corvi. Cosa non del tutto semplice perché mancherebbe ancora il terzo livello, la vera regia. L'uomo che si trova in carcere da quasi due settimane, in una delle quattro cellette provviste di crocifisso alla parete e Vangelo sul comodino, pensa al suo futuro.
Ha moglie e tre figli da crescere e, di sicuro, non gode di una posizione economica tale da consentirgli di vivere di rendita per i prossimi anni. Paolo Gabriele ha manifestato il desiderio di tornare a casa al più presto e riabbracciare i suoi cari. Dicono sia sereno anche se provato da questo passaggio.
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE In serata si era diffusa la voce che potesse lasciare il territorio vaticano, ma padre Lombardi ha smentito categoricamente questa «elucubrazione priva di ogni fondamento», così come ha smentito il fatto che per un certo periodo di tempo avesse fatto il doppio gioco («cosa assolutamente infondata»).

Vergini senza olio?

L’”OLIO” DELLA MAUGERI - DALLA FONDAZIONE SONO PARTITI SOLDI PER “UNGERE” POLITICI, FUNZIONARI E INTERMEDIARI (70 MLN € IN 10 ANNI) AFFINCHÉ NE AGEVOLASSERO LE ATTIVITÀ - A CAPO DEL ‘SISTEMA’ IL DG PASSERINO CHE, ATTRAVERSO LA SUA SOCIETÀ ‘MDS’, AVREBBE SMISTATO FONDI AI CIELLINI DACCÒ E SIMONE PER “APRIRE PORTE” E SMUOVERE CONTATTI (FUORI I NOMI) - I TRE ANCORA NON HANNO DETTO CIÒ CHE SANNO: STANNO ANCORA MISURANDO SE E QUANTO GLI CONVIENE “CANTARE”…
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"
LOGO FONDAZIONE MAUGERILOGO FONDAZIONE MAUGERI
«Pagamenti riservati della Fondazione Maugeri anche a favore di esponenti politici o loro familiari», e «ingenti somme di denaro non solo a Daccò e Simone, ma anche a tutti coloro che, politici o funzionari pubblici o intermediari, hanno negli anni illecitamente agevolato l'attività della Fondazione Maugeri in diverse iniziative e in varie località». Per la prima volta i pm dell'inchiesta sulla sanità lombarda lo mettono nero su bianco.

Nein?

Un immenso “no” al Papa sul palco a sua insaputa

06/06/2012 - La storia della foto più discussa di PhotoEspaña


Un immenso "no" al Papa sul palco a sua insaputa


Con un po’ di fantasia si riesce a fregare la security del Papa e a manifestare il proprio dissenso durante la Giornata Mondiale per la Gioventù: il tutto è immortalato nella foto più chiacchierata del festival PhotoEspaña secondo El País.

COSA C’ENTRO IOR?

 - LA DRAMMATICA GIORNATA DI GOTTI TEDESCHI: “PENSAVO CHE QUALCUNO FOSSE VENUTO A SPARARMI” (CORRE QUESTO RISCHIO?) - ALLE 5.25 DI IERI MATTINA, NELLA BORSA UN MEMORIALE PER BENEDETTO XVI PER RICOSTRUIRE LE VICENDE DELLO IOR, QUATTRO CARABINIERI LO STAVANO ASPETTANDO PER CONDURLO A MILANO, DOVE PISCITELLI LO ATTENDEVA - ALLE 17.30 UN SMS ALLA MOGLIE: “HO CHIESTO DI INTERROMPERE, CONTINUIAMO DOMANI. MI RIACCOMPAGNA A CASA L’AVVOCATO…”
Andrea Tornielli per "la Stampa"
ETTORE GOTTI TEDESCHIETTORE GOTTI TEDESCHI

“LASCIO PROBLEMI”


 - NEL TESTAMENTO, DON VERZÈ UN MILIARDO DI DEBITI LI CHIAMA “PROBLEMI” - “IO DI MIO NON LASCIO NIENTE, PERCHÉ DI MIO NON HO MAI AVUTO NIENTE. NEPPURE LO STIPENDIO” - BELLE PAROLE CHE SI SCONTRANO CON LA SUA MEGALOMANIA, CHE HANNO A CHE FARE AEREI, BARCHE E PIANTAGIONI IN SUDAMERICA CON LA MISSIONE SANITARIA? –LE PREOCCUPAZIONI SUL VATICANO: “L'OPERA DEVE RESTARE LAICA E LIBERA”…

Mario Gerevini e Simona Ravizza per il "Corriere della Sera"
Don VerzeDON VERZEDon verzeDON VERZE
È preoccupato dell'ingresso del Vaticano e consapevole di lasciare una situazione difficile: «L'Opera deve restare laica e libera». È il 15 agosto 2011 quando don Luigi Verzè prende carta e penna, l'imprenditore Giuseppe Rotelli non è ancora diventato il proprietario del San Raffaele sull'orlo del crac, sotto la Cupola ci sono gli uomini del segretario di Stato Tarcisio Bertone e il prete manager si raccomanda: «Prego che nulla venga mutato».

IL IOR-NO DEL GIUDIZIO


 BY BERTONE - PRIMA DELLA DEFENESTRAZIONE, GOTTI TEDESCHI AVEVA RASSEGNATO PER TRE VOLTE LE DIMISSIONI (SEMPRE RESPINTE): SI ASPETTAVANO ‘’TEMPI MIGLIORI’’ PER CACCIARE IL PRESIDENTE DELLO IOR? - OGGI, LO SCANDALO ‘VATILEAKS’ CADE A FAGIUOLO: FARLO PASSARE PER UNO DEI PRESUNTI ‘CORVI’ LEGITTIMA LA SCELTA DELLA SANTA SEDE E DISTRAE DA ALTRE QUESTIONI LASCIATE IN SOSPESO (LEGGE ANTI-RICICLAGGIO, CRAC DEL SAN RAFFAELE E IMU)…

Massimo Franco per il "Corriere della Sera"
CARDINALE TARCISO BERTONECARDINALE TARCISO BERTONE
Raccontano che da settimane Ettore Gotti Tedeschi tema per la propria incolumità. E che da quando, il 24 maggio scorso, è stato «licenziato» dalla presidenza dello Ior, l'Istituto per le opere di religione, la «banca del Vaticano», la sua apprensione sia cresciuta.
GOTTI TEDESCHIGOTTI TEDESCHI
Le perquisizioni eseguite ieri per conto della Procura di Napoli «per cercare documenti» nella sua casa di Piacenza e nello studio di Milano, ipotizzando un collegamento con le inchieste su Finmeccanica, certamente non lo rasserenano: sebbene non risulti indagato e non si parli di collegamenti fra i due fatti. Ma il banchiere che per tre anni ha guidato lo Ior cercando di modificarne un profilo in passato non proprio trasparente, avrebbe messo in fila i segnali che hanno preceduto una rimozione senza precedenti.

SULLA TESTA DI “PAOLINO” LA TREGUA CON I “CORVI”?

 - IL FURTO DI DOCUMENTI DALLE SEGRETE STANZE PUÒ COSTARE AL MAGGIORDOMO DEL PAPA UNA CONDANNA DA 1 A 6 ANNI - MA SE INIZIA A ‘GRACCHIARE’ FACENDO NOMI E COGNOMI E SVELANDO I MANDANTI, DOPO UNA CONDANNA MITE POTREBBE ESSERE GRAZIATO DA RATZINGER ED ESILIATO IN ITALIA - SUL DESTINO DI PAOLO GABRIELE, PER ORA UNICO CORVO ESPIATORIO, POTREBBE ESSERE TRATTATA UNA TREGUA ARMATA TRA BERTONE E I SUOI NEMICI…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEGratzingerRATZINGER
Per ora Paolo Gabriele resta in cella. Sua moglie e i tre figli abitano lì a pochi metri dalla Gendarmeria dov'è è recluso da due settimane. Nella stessa palazzina di via Sant'Egidio vivono la governante di Ratzinger, Ingrid Stampa e il ghostwriter papale monsignor Giampiero Gloder. Un gendarme all'ingresso vigila sulla loro privacy. La moglie del maggiordomo esprime il dolore per quel mercoledì di due settimane fa in cui «lo hanno portato via alle quattro di pomeriggio, da allora è lì in caserma e chissà quando uscirà». «E' solo il primo dei numerosi interrogatori», spiegano in Segreteria di Stato a poche ore dall'apertura dell'istruttoria formale contro l'aiutante di camera del Pontefice.

Grazia e dis-graziati..

Due cardinali nella lista dei sospettati
Prime ammissioni del maggiordomo papale recluso da due settimane

In Vaticano vengono riferitii contatti e rapporti di amicizia del maggiordomo papale Paolo Gabriele con officiali della Segreteria di Stato. Ma anche con almeno un paio di cardinali di primissimo piano nella Curia romana, con cui intratteneva molte conversazioni. Insomma, a più persone faceva confidenze, magari anche su cosa accadeva nell’Appartamento. E si tratta di tutti contatti su cui ora si concentra l’attenzione sia degli inquirenti impegnati nell’indagine penale, sia della Commissione incaricata dal Papa e presieduta dal cardinale giurista Julian Herranz, non a caso composta da porporati, gli unici autorizzati a indagare sui pari grado. Ad accorgersi che qualcosa non funzionava è stato il segretario personale del Papa, Gaenswein, il quale, prima che Gabriele venisse arrestato, ha avuto con lui un animato colloquio, essendosi accorto che dal suo tavolo mancavano carte che erano lì poco prima.

Verso la grazia al corvo


«Se abbiamo qualcosa da comunicare lo facciamo attraverso il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi», taglia corto l’avvocato Arru. L’istruttoria formale è stata preceduta da indagini preliminari e Gabriele in quella fase è stato interrogato da Picardi. In Curia smentiscono le voci circolate in serata che presto il maggiordomo potrebbe lasciare il Vaticano per esser trasferito in una regione italiana, lontano da Roma : una sorta di confino.

Modernist prayer

“Partner nostro, che sei nei cieli”



Censurata la parola papà in Scozia. Questa la decisione del Servizio sanitario “per rispetto ai genitori gay”. Niente più dad o father. Né genitore uno e genitore due. Evitato il rischio di dare precedenze, se non di genere, anche numeriche. Nel vademecum che viene dato alle coppie, Ready Steady Baby, il termine è sostituito con il meno sessista “partner”. La Chiesa, sempre attenta ad andare incontro al mondo e liberarsi così dai cascami tradizionalisti, nell’epoca della pari opportunità compiuta, ha già provveduto ad aggiornarsi: “Partner nostro, che sei nei cieli”.
di Pietrangelo Buttafuoco - 30/05/2012
Fonte: Il Foglio [scheda fonte] 
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it 

martedì 5 giugno 2012

CORVI VATICANI?

Pontifex.Roma

PROF. BRUNO: CORVI VATICANI? ASSALTO DI "MASSONERIA DEVIATA". POSSIBILI INFLUENZE DI FINANZA EBRAICA. MAGGIORDOMO VITTIMA SACRIFICALE 




Col noto criminologo professor Francesco Bruno analizziamo la ormai insostenibile situazione vaticana dopo la innumerevole serie di documenti riservati fuoriusciti e pubblicati sui giornali. Professore, il presunto corvo o i corvi, sono matti o normali?  "chi fa queste cose, alludo a sottrarre documenti e inviarli fuori, non è affatto malato di testa, non ha patologie ed anzi sta benissimo.

Fosche nubi


«Il "Vatileaks" ha rivelato ancora una volta come il Vaticano non sia solo una forza globale con un miliardo di fedeli nel mondo, ma un'istituzione profondamente italiana, dove legami e interessi contano più del merito e giochi di potere machiavellici sono la regola più che l'eccezione». Così in un lungo articolo, l'International Herald Tribune - edizione internazionale del New York Times - si sofferma sulla vicenda delle 'fughè di notizie che sta investendo la Santa Sede e che nei giorni scorsi ha portato all'arresto del maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele.

Padre Georg l’unica chiave che porta al Papa


di Marco Politi
in “il Fatto Quotidiano” del 5 giugno 2012
I dissidenti vaticani alzano il tiro e puntano al segretario papale, don Georg Gaenswein. È bastato
che Benedetto XVI mercoledì scorso riconfermasse pubblicamente la fiducia ai suoi “più stretti
collaboratori” ed ecco che la rete clandestina, che combatte il cardinale Bertone, attacca l’uomo più
di tutti vicino al pontefice e che ne costituisce la “voce” nei rapporti con le massime gerarchie della
Curia.
Per il loro nuovo colpo i guerriglieri clandestini dei Vatileaks hanno scelto Repubblica, rivelando
una lettera – diplomaticamente arrabbiata – del cardinale statunitense Burke al Segretario di Stato
Bertone e inoltre ben due lettere firmate da don Georg. Con una raffinatezza: si vede la data, ma
non il contenuto sbianchettato.

Ere/otica


L'eretica
Nel libro, suor Margaret ammette la masturbazione, anche al femminile, ritenendola una «questione di carattere empirico» e non «morale». Stessa cosa per quanto riguarda i rapporti omosessuali, le coppie gay e la possibilità che i divorziati si risposino. Su questi tesi, secondo la Congregazione per la dottrina della fede, suor Margaret «presenta una comprensione non corretta del ruolo del magistero della Chiesa quale insegnamento autorevole dei vescovi in comunione con il Successore di Pietro».Perciò la Congregazione per la Dottrina della fede ha sanzionato il libro di una suora americana che apre su masturbazione, unioni tra gay e per i divorziati. La Congregazione ha espresso «rammarico» per le tesi del libro considerate «non cattoliche». Il libro, «Just Love. A Framework for Christian Sexual Ethics, è del 2006. L’autrice è suor Margaret Farley, delle Sisters of Mercy of the Americas, ordine religioso femminile già di suo nel mirino del Vaticano per alcune posizioni in materia sessuale.

E LIBERACI DA TETTAMANZI


 - TRA I DOCUMENTI ‘CORVATI’, C’È UNA LETTERA DI JULIÀN CARRÒN, PAPA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE, A GIUSEPPE BERTELLO, UOMO DI BERTONE IN CUI VIENE ATTACCATO TETTAMANZI PER IL SUO “INTIMISMO E MORALISMO” E PER AVER CREATO UN MAGISTERO ‘ALTERNATIVO’ A QUELLO DEL PAPA - PER EVITARE FRATTURE TRA ROMA E CLERO MENEGHINO, CARRÒN CONSIGLIA E OTTIENE LA NOMINA DI SCOLA AD ARCIVESCOVO DI MILANO…

Alberto Statera per "Affari & Finanza - la Repubblica"
Cardinale TettamanziCardinale Tettamanzi

Arrivano i loro!


Dallo scontro sullo Ior all’ascesa dei ricchissimi “Cavalieri” americani

Mentre l’“aiutante di camera” Paolo Gabriele – ascoltato in queste ore in Vaticano dopo il via libera dei suoi avvocati perché sospettato di aver trafugato e diffuso documenti riservati del Papa – è stato sostituito dall’altro aiutante Sandro Mariotti, detto “Sandrone”, prosegue la ricerca del nome di colui che nei prossimi mesi andrà a sostituire definitivamente il banchiere Ettore Gotti Tedeschi alla presidenza dell’Istituto per le opere di religione. E’, infatti, cosa assodata che l’incarico concesso al tedesco Ronaldo Hermann Schmitz è soltanto una tappa intermedia verso la scelta di colui che i membri del consiglio di sovrintendenza dell’Istituto, nel documento che sfiducia Gotti Tedeschi, hanno scritto dovrà essere “un nuovo ed eccellente presidente”.

SCHERZI DA PRETE


 - IN CASA DI PAOLO GABRIELE LA GENDARMERIA HA TROVATO, OLTRE A CARTE RISERVATE DEL PAPA, UNA LISTA DI GIORNALISTI DESTINATARI DEI DOCUMENTI - PER GLI INQUIRENTI LE ALTRE FUGHE DI NOTIZIE NON SCAGIONANO IL MAGGIORDOMO, ANZI FAREBBERO PARTE DI UNA STRATEGIA CHE PUNTA A DIPINGERE “PAOLETTO” COME UN CAPRO ESPIATORIO - POTREBBE ESSERE ANCHE UN MESSAGGIO PER DISSUADERLO DAL COLLABORARE, COME DIRE, “NON TI ABBIAMO ABBANDONATO”…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Sono stati gli ultimi documenti passati all'esterno ad incastrare il corvo e i suoi complici. E ora quell'ultima, fatale fuga di documenti servirà come duplice prova: nel procedimento contro il maggiordomo e nella rogatoria per chi ha ricevuto da lui le carte trafugate. Ormai tra quanti indagano su «Vatileaks» nessuno crede che Paolo Gabriele sia soltanto un «capro espiatorio».
Ad aggravare la sua situazione è il fatto che in casa la Gendarmeria gli abbia trovato, oltre alle carte riservate di Benedetto XVI, una lista di giornalisti destinatari dei documenti sottratti nell'appartamento papale. Da tredici giorni l'aiutante di camera di Ratzinger è detenuto in una cella di sicurezza della caserma vaticana e oggi sarà interrogato dal magistrato che gli contesterà l'accusa di furto aggravato.
JULIAN HERRANZ DELL OPUS DEIJULIAN HERRANZ DELL OPUS DEI
Quanto finora appreso dai gendarmi e dai cardinali della commissione cardinalizia d'inchiesta, adesso dovrà essere messo a verbale (eventuali complici e mandanti inclusi). Per questo i tre porporati Herranz, Tomko e De Giorgi intensificheranno i colloqui con i prelati di Curia sospettati.
Per il momento il maggiordomo infedele rimarrà in isolamento in una cella di quattro metri per quattro. Troppo delicata è l'inchiesta e troppo forte il rischio di inquinamento delle prove. «È il momento dell'unità e la trasparenza non è un atto di cinismo - assicura il cardinal Bertone - Il Papa non si fa intimidire da attacchi feroci, mirati, organizzati, dilanianti». Le ultime consegne del maggiordomo sono state «pilotate» per individuare i nomi ora scritti sulle rogatorie al ministero di Giustizia.

IL VATICANO TI DÀ UNA MANO


 IL MAGGIORDOMO GABRIELE ERA STATO GIÀ SGAMATO TEMPO FA DAI SERVIZI SEGRETI VATICANI - NON È UN PO' STRANO CHE SIA STATO BECCATO A CASA CON I DOCUMENTI E CON TANTO DI NOMI DEI DESTINATARI? - LA SPIEGAZIONE PIÙ PROBABILE È CHE IL CORVO SI SIA ACCORDATO PER AVERE IL PERDONO DEL PAPA IN CAMBIO DELLA COLLABORAZIONE PER BECCARE GLI ALTRI CONGIURATI...

PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
C'è un continuo gioco di rimandi nell'inchiesta sul maggiordomo del Papa Paolo Gabriele. E sul ruolo che avrebbe rivestito negli ultimi mesi, quando era stato ormai accertato come numerosi documenti riservati fossero usciti dalle stanze del Vaticano. Dopo giorni di controlli e verifiche compiuti nel massimo riserbo ma tesi a individuare i suoi eventuali complici e soprattutto i suoi «terminali», continua a rimanere senza risposta un interrogativo diventato il cardine dell'indagine sui «corvi» della Santa Sede.
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA JPEG
E riguarda proprio l'atteggiamento tenuto da quell'uomo che per anni ha vissuto all'ombra del Pontefice. Perché, nonostante fosse ormai noto che la Gendarmeria era sulle tracce di chi aveva trafugato gli atti, il maggiordomo custodiva nel suo appartamento privato copie di incartamenti pronti a essere consegnati?

Pastori in cerca della pastorale smarrita...?

Matrimonio. I due linguaggi del Sant’Uffizio e del papa
matrimonio
Poche ore dopo il ritorno di Benedetto XVI da Milano a Roma, la congregazione per la dottrina della fede ha pubblicato lunedì 4 giugno una notificazione comprendente due paragrafi sull’indissolubilità del matrimonio e sul divorzio e le nuove nozze.
Su entrambi questi argomenti il papa si era espresso la sera di sabato 2 giugno, rispondendo a braccio alle domande di due coppie di coniugi, convenuti a Milano per il VII incontro mondiale della famiglia:
> Il vino buono, il papa lo trova a Milano
Invece, la congregazione per la dottrina della fede si è espressa sui due temi a proposito di un libro pubblicato nel 2006 da una suora degli Stati Uniti, Margaret A. Farley, “Just Love. A Framework for Christian Sexual Ethics”, giudicato per talune tesi “in contrasto con la dottrina cattolica nell’ambito della morale sessuale”.
Ecco i passaggi della nota dedicati ai due temi toccati da papa Benedetto a Milano.

lunedì 4 giugno 2012

La lunga e rovinosa guerra che ha ricompattato tutte le ali della chiesa (italiana) contro Bertone



Tutto comincia nel giugno del 2006, con l’allora segretario del cardinale Angelo Sodano, monsignor Piero Pioppo, che rumors vaticani dicono inviato a Genova per cercare di convincere l’arcivescovo Tarcisio Bertone che “no”, non era cosa da salesiano accettare la nomina a segretario di stato del Vaticano.
Dopo Sodano, per l’ala diplomatica, e cioè per la vecchia guardia che da Agostino Casaroli in poi ha fatto grande il pontificato giovanpaolino supportando lo spirito messianico di Karol Wojtyla con un’indubbia intelligenza di governo, l’unico candidato possibile era Giovanni Battista Re, allora prefetto dei vescovi, ma dal 1979 al 1987 anche “uomo macchina” della stessa segreteria di stato.

Ritorno a Roma?

RATZINGER AMARI - I CORVI HANNO LE ORE CONTATE: OGGI O DOMANI, “PAOLETTO” L’INFEDELE SARÀ TORCHIATO DALL’INQUISIZIONE VATICANA E SPIFFERERÀ TUTTO SULLA RETE DI COSPIRATORI DENTRO E FUORI LE MURA: PRONTE LE ROGATORIE PER “4 O 5 SOSPETTI” - LA CONTROMOSSA DEL PAPA: UNA RIFORMA “PER RENDERE LA STRUTTURA VATICANA PIÙ SOMIGLIANTE A UNO STATO MODERNO E NON A UNA CORTE MEDIEVALE, DOMINATA DA INTRIGHI E VENDETTE”…

1 - VATICANO STRETTA SULL'INCHIESTA I NOMI IN MANO AI MAGISTRATI
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
Oggi, o al più tardi domani, sarà il giorno dell'interrogatorio di Paolo Gabriele, l'«aiutante di Camera» del Papa in cella da dodici giorni con l'accusa di furto aggravato dopo che in casa sua sono state trovate casse di documenti sottratti allo studio privato di Benedetto XVI. L'attesa è grande, ma la «collaborazione» garantita dai legali del maggiordomo potrà contribuire a precisare un quadro che tuttavia è già definito, dare conferme sui nomi prima che gli siano concessi i domiciliari.
PADRE GEORG E RATZINGERPADRE GEORG E RATZINGER
Perché una lista di nomi è stata trovata, in casa del maggiordomo, la magistratura vaticana ha già avviato l'iter delle rogatorie all'Italia e si parla di «quattro-cinque» sospetti. Le indagini si stringono, il tono Oltretevere suona duro e determinato: «Stanno giocando con i loro fogli, veri o falsi, ma se credono che dipendiamo da loro e dalle loro strategie, bè, se lo sognano...».

Simpatici uccellini...

1- DOPO AVER BECCATO IL CARDINALE BERTONE, I “CORVI” HANNO MESSO NEL MIRINO IL PIMPANTE PADRE GEORG, L’OMBRA DEL PAPA, CON L’OBIETTIVO DI METTERLO SOTTO RICATTO - 2- IL MAGGIORDOMO PAOLETTO? UN PESCE PICCOLO. “LA VERITÀ VA RICERCATA NEL POTERE CENTRALE. OVVEROSSIA, NELL´ARCHIVIO PRIVATO DI MONS. GEORG GAENSWEIN SEGRETARIO PARTICOLARE DEL SANTO PADRE, DAL QUALE FUORIESCONO DI CONTINUO INNUMEREVOLI DOCUMENTI RISERVATI A FAVORE DEL SEGRETARIO DI STATO BERTONE” - 3- I CORVI METTONO IN CIRCOLAZIONE DUE LETTERE DI GEORG “SBIANCHETTATE”, E NON LEGGIBILI, DATATE FEBBRAIO 2009, PERIODO IN CUI IMPERVERSAVA SULLA SANTA SEDE IL CASO WILLIAMSON, IL VESCOVO LEFEBVRIANO RIMESSO DALLA SCOMUNICA SU INIZIATIVA DI RATZINGER - 4- L’ AVVERTIMENTO DEI CORVI: PADRE GEORG, SAPPIAMO COSA HAI SCRITTO, STA’ ATTENTO… -

1- I "CORVI" HANNO MESSO NEL MIRINO PADRE GEORG, L'UOMO PIÙ VICINO AL PAPA, CON PER METTERLO SOTTO RICATTO
Marco Ansaldo per "la Repubblica"
TARCISIO BERTONE CON LE CUFFIETARCISIO BERTONE CON LE CUFFIE
«Anche Georg adesso è nel mirino. E se prima non c´erano delle prove, al di là di qualche lettera uscita in un libro, ora invece il fatto è evidente». Lo stretto entourage del Papa, il piccolo gruppo che in questi giorni ha accompagnato in aereo e negli spostamenti in elicottero Benedetto XVI a Milano, ha accolto con qualche irritazione la fuoriuscita dei nuovi documenti consegnati a Repubblica dal corvo.