ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 1 ottobre 2012

DIO E LA MATEMATICA

L’idea che un personaggio televisivo come Piergiorgio Odifreddi (un ex seminarista convertito al comunismo e all’ateismo militante, senza alcun vero merito scientifico) può far passare, è che tra matematica e religione ci sia una perfetta incomunicabilità. Di qua i numeri, da un’altra parte Dio. La storia della matematica è però lì a dirci il contrario.
Partiamo da Pitagora, il celebre filosofo greco al cui nome è associato il teorema forse più famoso di tutti i tempi, sempre citato al principio di ogni storia della matematica (magari insieme ad Archimede).
Pitagora aveva le idee molto chiare: la matematica non è una invenzione dell’uomo, ma una scoperta. E’ la realtà stessa ad essere intessuta di matematica, fondata sul numero.

I nuovi profeti della nuova evangelizzazione

Un ex 'itinerante' ci parla di Kiko e Carmen
Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità...


Daniel Lifschitz, classe 1937, è un ebreo convertitosi al cattolicesimo. Ha avuto occasione di entrare nel Cammino Neocatecumenale nel 1973, diventandone poi "catechista itinerante" per portare il Cammino in Turchia, in Africa e negli USA.

Dopo aver impiegato ventitre anni per completare il Cammino, lo lascerà.

Lo stesso Kiko si premurerà di dichiarare subito che Daniel è "un demonio" che "distruggerà tutto", mentre Carmen stabilirà che nessun neocatecumenale avrebbe mai più comprato i suoi libri, e Daniel verrà immediatamente ostracizzato e dimenticato dai suoi stessi fratelli di comunità.

Niente male come trattamento per uno che decide di abbandonare. Vogliamo solo far notare che questo non avviene in nessun altro ambiente cattolico: né nei conventi, né negli altri movimenti ecclesiali, né nelle comunità monastiche e religiose, né nelle associazioni cattoliche... Si verificano censure del genere solo quando uno decide di lasciare il Cammino. Non farà meraviglia, dunque, che il Cammino venga qualificato come "setta".

Vatileaks, chi è la vittima?

Da sinistra: Padre Georg, Domenico Giani e il Card. Bertone

Domani si celebrerà in Vaticano la seconda udienza del processo a Paolo Gabriele, l’ex aiutante di camera del Papa accusato di furto aggravato. In attesa che l’imputato venga interrogato dai giudici in aula, sono nati su internet diversi gruppi di sostegno al corvo: per citarne alcuni “Io sto col maggiordomo”, “Giustizia per Paoletto”, ecc. Perché giustizia per Paoletto? Mi vien da pensare: la vittima è lui o le vere vittime dell’affaire “Vatileaks” sono altre?

Vatileaks, nel processo emerge il ruolo ambiguo degli 007 del Papa

Stanno emergendo diverse incongruenze nell'indagine sul 'corvo'. Interrogatori senza avvocati, perquisizioni in territorio italiano, la Gendarmeria al centro dell'attenzione.



Questo articolo è apparso anche sul Secolo XIX del 1 ottobre

E' risultato evidente fin dalla prima udienza che il ruolo degli uomini della sicurezza vaticana nel processo all'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele sul caso della fuga di documenti riservati dal Vaticano, sia stato decisivo.

D'altro canto i testimoni chiamati in causa sulla posizione dei due imputati sono per la maggior parte agenti e guardie svizzere. Su ben 13 testi infatti indicati nel corso della prima udienza da accusa e difesa per i due imputati (l'altro è Claudio Sciarpelletti, tecnico informatico della Segreteria di Stato), 7 erano uomini della Gendarmeria vaticana e uno il vice comandante delle guardie svizzere William Kloter. Con una particolarità però: quest'ultimo, insieme al capo della Gendarmeria Domenico Giani e all'agente Gianluca Guzzi Broccoletti, non testimonieranno, almeno per ora, in quanto erano stati convocati per l'accusa di favoreggiamento di Sciarpelletti, la cui posizione è stata stralciata e la data del processo da definirsi. Quando questo procedimento verrà celebrato si chiariranno aspetti che aiuteranno a illuminare l'intera vicenda.

CORVO O MARIONETTA?


PAOLO GABRIELE SOSTIENE DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, MA NELL’INTERVISTA A NUZZI DISSE “SIAMO UNA VENTINA” - LE PERIZIE PSICHIATRICHE LO HANNO DEFINITO “MANIPOLABILE E SUGGESTIONABILE DA ALTRI”. SI PARLA DI ALMENO 4 INDIZIATI - IL TECNICO SCIARPELLETTI SI DICHIARA INNOCENTE - NUZZI: “GABRIELE È UN CORAGGIOSO CHE HA SVELATO TRAME ILLECITE. SE MI ACCUSANO DI RICETTAZIONE, MI CONSEGNO AI GIUDICI ITALIANI”…

1- PROCESSO AL CORVO TRACCE E SOSPETTI SUI POSSIBILI COMPLICI
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Chissà se durante l'interrogatorio di domattina, nella seconda udienza del processo, Paolo Gabriele chiarirà almeno in parte le troppe incongruenze che accompagnano la storia di Vatileaks. Il maggiordomo con la passione per l'«intelligence» che voleva raddrizzare la Chiesa perché si sentiva «infiltrato dello Spirito Santo», fotocopiava carte riservate dallo studio del Papa e stampava nottetempo documenti dalla Rete per capire il «sistema» Vaticano - i gendarmi gli hanno trovato in casa 82 scatoloni di carte - ha sostenuto dopo l'arresto del 23 maggio di aver fatto tutto da solo.

CLEMENZA PER CLEMENS


LO STORICO SEGRETARIO DEL PAPA NON SARA’ IN AULA NEL PROCESSO A PAOLETTO. DON GEORG GAENSWEIN INVECE TESTIMONIERA’ - DIETRO VATILEAKS UNA LOTTA TRA “VECCHI” E “NUOVI” FEDELISSIMI DI RATZINGA ZETA - DALLA FAIDA POLACCA TRA I PIU’ STRETTI COLLABORATORI DEL PAPA AI TEMPI DI WOJTYŁA SI E’ PASSATI A QUELLA TEDESCA, MA LA MUSICA E’ SEMPRE LA STESSA: VELENI E LOTTE DI POTERE…

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
Josef ClemensJOSEF CLEMENS
La strana gioia di essere «espunto» dalle carte processuali. «Dopo tante fantasie adesso si torna alla normalità delle cose vere», commenta seraficamente monsignor Josef Clemens coi fedelissimi. Il tribunale che processa il «corvo» ha fatto giustizia delle ombre «infondate» che incombevano su di lui spingendo fuori dall'aula la pesante ipotesi di un suo coinvolgimento in fratricide lotte di potere dentro l'appartamento papale.
Nell'austero Palazzo del Sant'Uffizio abita il prelato su cui maggiormente si sono indirizzate voci e sospetti nello scandalo Vatileaks: il vescovo Josef Clemens, storico segretario di Ratzinger e oggi «numero due» del dicastero dei Laici. «Ora devo approfondire e leggere le carte, ma di certo è una buona notizia di cui essere lieti», ha osservato a caldo monsignor Clemens con chi gli ha manifestato la propria vicinanza a pochi istanti dalla conclusione dell'udienza.

La Messa di sempre


  
  Oh se tutti i preti che hanno scoperto la profondità e la bellezza e la verità della grande Tradizione della Chiesa, avessero con decisione abbracciato la celebrazione della Messa di sempre, ora le cose non starebbero così! Certo, perché se è vero che tutti i fedeli hanno il dovere di vigilare sulla propria vita cristiana, questa vigilanza è gravissimo dovere di ogni sacerdote. Un dovere non solo per sé, ma anche per il popolo santo di Dio.

domenica 30 settembre 2012

SARA’ IL PROCESSO A SCIARPELLETTI LA RESA DEI CONTI DI VATILEAKS


- IL PROCESSO ALL’INFORMATICO PROMETTE SCINTILLE: CONVOCATO COME TESTE MONSIGNOR CARLO MARIA POLVANI, RESPONSABILE DEL CENTRO DOCUMENTAZIONE DELLA SEGRETERIA DI STATO, E NIPOTE DEL NUNZIO APOSTOLICO NEGLI STATI UNITI, CARLO MARIA VIGANÒ (EX NUMERO DUE DEL GOVERNATORATO DEL VATICANO) - FU IL TRASFERIMENTO DI VIGANO’ A SCATENARE IL VORTICE DI VELENI…

Maria Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera
Il processo all'informatico Claudio Sciarpelletti è stato stralciato ma la lista dei testimoni che saranno ascoltati nel suo caso con i nomi in chiaro è stata già fornita. Tra essi spicca il nome di monsignor Carlo Maria Polvani, responsabile del Centro documentazione della Segreteria di Stato, incaricato di tenere i contatti tra la Segreteria di Stato e i media vaticani, Osservatore Romano e Radio Vaticana e CTV, il capo dell'ufficio di Sciarpelletti (e che sarà sentito proprio per questo durante il dibattimento).
LARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANO jpegLARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANO JPEG
Un incarico non di primissimo piano nella nomenclatura vaticana, sicuramente sconosciuto all'opinione pubblica, ma strategico. Un nome che tuttavia negli anni scorsi è venuto alla ribalta in quanto nipote dell'attuale nunzio apostolico negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, l'ex numero due del Governatorato della Città del Vaticano, il cui trasferimento a Washington ha dato fuoco alle polveri dello scandalo di Vatileaks, all'inizio di quest'anno.
Zio e nipote sono saliti agli onori della cronaca all'inizio del 2009, quando un attacco micidiale contro monsignor Viganò era arrivato dalla Francia.

PROCESSO O PROCESSIONE?


 (ANCHE IL VATICANO AMA LA SCENEGGIATA) - L’”INFILTRATO DELLO SPIRITO SANTO” RESTA L’UNICO IMPUTATO IN UN PROCESSO-LAMPO. RESTANO SULLO SFONDO MA FUORI DALL’AULA NOMI PESANTI, SCENARI DA INTRIGO INTERNAZIONALE, LOTTE DI POTERE IN CURIA - E IL FINALE E’ GIA’ SCRITTO: RATZINGA ZETA CONCEDERA’ LA GRAZIA - OLTRETEVERE LE RESE DEI CONTI SI SERVONO FREDDE E SI SPARA COL SILENZIATORE…

Giacomo Galeazzi per La Stampa
PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE IN AULA
Per chi si definisce un «infiltrato dello Spirito Santo» e si attribuisce la missione di proteggere il Papa, in fondo è una vittoria. Nessuno gli farà più ombra. Paolo Gabriele resta l'unico imputato in un processo-lampo. Restano sullo sfondo ma fuori dall'aula nomi pesanti, scenari da intrigo internazionale, lotte di potere in Curia. Del resto «Paoletto» ha già confessato.
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
Ha agito da solo, ha detto nel corso dell'istruttoria, per creare uno choc salutare, per «aiutare il Papa», che vedeva circondato da «male e corruzione». Ora l'unico protagonista sarà lui: rischia una condanna fino a sei anni. Stralciato Claudio Sciarpelletti, l'informatico che sarà processato «a data da destinarsi», nell'aula vaticana il quadro invece di allargarsi si focalizza sempre più sulle responsabilità di «Paoletto»: i giudici hanno persino deciso di escludere dagli atti del processo l'articolo di «Die Welt» che ipotizzava il coinvolgimento in Vatileaks del cardinale Paolo Sardi, ex responsabile della stesura dei testi papali, del vescovo Joseph Clemens, ex segretario del cardinale Ratzinger, e di Ingrid Stampa, storica collaboratrice del Pontefice tedesco.

Il vaticano e il NWO (New World Order)


Il documento emesso dal pontificio consiglio della giustizia e della pace (vedi qui) dal titolo: “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale“ lascia molto l’amaro in bocca. Apparentemente è mosso da nobili principi, e cioè quelli riassunti nella prefazione: “la Chiesa, lungi dal pretendere minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati, “non ha di mira che un unico scopo: continuare, sotto l’impulso dello Spirito consolatore, la stessa opera del Cristo, venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità, per salvare, non per condannare, per servire, non per essere servito”»
Peccato che poi, sia nel titolo, che nel contenuto, il documento sia una esortazione ad ungoverno mondiale come soluzione dei problemi derivanti dalla crisi economico-finanziaria mondiale. Già sarebbe stato da criticare se fosse stato di provenienza laica, cioè se un qualunque partito o movimento politico lo avesse proposto (e spiego dopo perchè sono contrario alla globalizzazione (*)): ma che venga dalla Chiesa di Cristo, questo no, proprio non lo riesco a mandar giù.
Ad esempio:

TEMPI PEGGIORI?

ROMA-ECÔNE QUALCHE DECENNIO FA. TEMPI PEGGIORI? Mentre qui sul territorio, nella realtà, le istanze dottrinali sono “l’ultima ruota del carro”
29-IX-2012
S. Michele Arcangelo
 «Troviamo una [limitata, ndr] soluzione pratica. Fate una dichiarazione attenuata sul Concilio e il nuovo Messale [che quindi, nel contesto di una tale presentazione, più che costituire un accordo dottrinale – e men che meno una piena accettazione generale o un annullamento – sembra piuttosto avere attinenza con l'istanza del favorire un “clima sociale” non troppo ostile alla regolazione pratico-canonica della questione, ndr], un po’ nello stile della formula che vi ha presentato Jean Guitton. In questo caso vi verrebbe accordato un Vescovo per le ordinazioni, si troverebbe un accomodamento con i Vescovi diocesani e voi continuereste come avete fatto finora. Chiedete un Cardinale protettore, fate le vostre proposte» (il card. Joseph Ratzinger a mons. Marcel Lefebvre, colloquio a Roma 14 luglio 1987).

sabato 29 settembre 2012

Quello che (mutatis mutandis..) non sentiremo mai dalla CEI

Ricollocate al centro dell’universo l’uomo e la sua dignità
di Mahmoud Ahmadinejad - 27/09/2012


E’ l’ottavo discorso di Mahmoud Ahmadinejad all’Onu, il più bello, il più emozionante, il più completo. Il presidente dell’Iran non tralascia un solo problema del mondo senza averne parlato; parla di tutto quello che non va, in tutto il mondo ed in questo senso il suo discorso è realmente qualcosa di unico. Ecco la traduzione della versione integrale del suo discorso, un’esclusiva di Radio Italia IRIB. 

Meglio soli?


                                                      Sarto,  Siri?

In un sermone per la Festa di San Pio X, mi è capitato di pronunciare «quasi un’eresia»: mi sono chiesto ad alta voce se Giuseppe Sarto avesse disobbedito a Paolo VI contro la distruzione della Chiesa se, invece di morire come Papa Pio X nel 1914, fosse morto come cardinale nel, diciamo, 1974. All’interno della Fraternità San Pio X questo deve suonare come un’eresia, perché: per favore, come si può svilire in questo modo la saggezza del celeste patrono della FSSPX? Ma la domanda non è oziosa.

Anamnesi o nemesi?

Un secolo fa l’ergastolo al cameriere infedele


Benedetto XV
BENEDETTO XV

Rudolph Gerlach, un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi: una spia anti italiana al fianco di Benedetto XV



Un «cameriere segreto» con la passione dell’intelligence, ben introdotto nell’appartamento pontificio. Un Papa di nome Benedetto, un alto funzionario discreto e affidabile di nome Monti che ha giocato un ruolo chiave per aiutare il Vaticano in un momento difficile… Si apre Oltretevere il processo all’aiutante di camera Paolo Gabriele, reo confesso per aver sottratto e divulgato documenti riservati provenienti dalla scrivania papale, ma la spy story che raccontiamo si è svolta quasi cent’anni fa: il Papa era Benedetto XV, al secolo Giacomo Della Chiesa, il cameriere segreto un giovane e aitante monsignore di origini bavaresi, Rudolph Gerlach. E Monti – Carlo – era il direttore dell’ufficio per gli Affari del Culto nonché ambasciatore ufficioso del governo italiano presso il Vaticano.

Il vero Imputato


Benedetto XVI
Benedetto XVI

Il processo si rivela per quello che è: momento della verità in uno scontro fra una Chiesa in crisi, uno Stato forse fittizio e una Modernità spietata che in realtà accusa il Pontefice

 Processo al maggiordomo. Un bel titolo per un thriller d’una volta, di quelli alla Agatha Christie. Il maggiordomo, si sa, è sempre il colpevole. Nel caso poi del processo che sta svolgendosi in Vaticano, la colpevolezza pare provata e il colpevole reo confesso. Il punto è che le cose non si chiuderanno con la sua confessione, che anzi spalanca dinanzi a noi la prospettiva di scenari impensabili e complessi. 

Se la colpevolezza è certa, il responso della corte e la pena non lo sono altrettanto. Gli osservatori sono colpiti non solo dalla segretezza, ma anche dalla semplicità e quasi dalla povertà dell’apparato. 

SONO UN UOMO O UN MAGGIORDOMO?



- PROCESSO LAMPO (E INDOLORE) A PAOLO GABRIELE: SI CHIUDE IL 6 OTTOBRE - STRALCIATA LA POSIZIONE DELL’INFORMATICO SCIARPELLETTI - PAOLETTO PRESENTE IN AULA IN COMPLETO GRIGIO, E’ TESO E SILENZIOSO - ASSENTI DUE TESTIMONI IMPEGNATI COL PAPA: LA “MEMORES” CRISTIANA CERNETTI E DON GEORG - GABRIELE RISCHIA FINO A QUATTRO ANNI PER IL FURTO DI DOCUMENTI RISERVATI MA RATZINGA LO GRAZIERA’, PARAPAPA’…

E' arrivato nell'aula del tribunale vaticano da solo, scortato dai gendarmi ma senza l'accompagnamento di alcun familiare, e con qualche minuto di anticipo sull'orario fissato per l'udienza, le 9.30, Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa, a giudizio per furto aggravato in seguito all'inchiesta sul trafugamento dei documenti riservati del Papa. Gabriele ha assistito impassibile allo svolgersi della prima udienza durata circa due ore e un quarto.

Spennato il corvo è l'ora degli avvoltoi!


Dai vescovi un sostegno al Monti bis

Cardinale Angelo Bagnasco
Cardinale Angelo Bagnasco

Pesa la buona gestione del dossier Imu sugli immobili ecclesiastici

 La competizione resta aperta, e sarà bene che la politica non bruci alcun ponte dietro a sé…». Le parole, all’apparenza un po’ criptiche, pronunciate dal cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione di lunedì scorso, possono essere tradotte così: non date per liquidata l’esperienza dell’attuale governo. I vertici della Cei, dopo Monti, vedono ancora Monti. L’annunciata disponibilità che il presidente del Consiglio ha manifestato ieri per la prima volta così esplicitamente, va dunque nella direzione auspicata anche dalla Chiesa.

Corvo bianco non avrai il mio scalpo!

Bianchi al sinodo dei Vescovi 2012
                                          dialoghi D.C& G.P
 Bianchi nominato come auditore esperto al sinodo dei Vescovi.
Noi che qui sosteniamo diverse tesi e approfondimenti sul Priorissimo, cosa dovremmo dire fare e pensare ?

Chi gioca col corvo?

PER LA PRIMA VOLTA UN PROCESSO VERO E PROPRIO

Corvo in Vaticano, via al processo

Alla sbarra l'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele e un informatico, Claudio Sciarpelletti

L'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele (Ap)
Per la prima volta nello Stato della Città del Vaticano si celebrerà un processo vero e proprio. Imputati Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa e Claudio Sciarpelletti, informatico che lavora in Vaticano, accusati di furto aggravato il primo e favoreggiamento il secondo. A giudicare Gabriele e Sciarpelletti un collegio composto da Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, presidente del tribunale vaticano e rettore dell'università Lumsa, dal professor Paolo Papanti Pelletier e dal giudice aggiunto Venerando Marano. A ricoprire il ruolo dell'accusa, come già nella fase istruttoria, sarà il promotore di giustizia vaticano Nicola Picardi.

La Verità sulla Magia


  
            Nel 1994 la Conferenza episcopale toscana ha pubblicato una nota pastorale del titolo: "A proposito di magia e di demonologia", in cui si sottolineava che tenendo conto del dilagare delle pratiche magiche, sia sotto l'aspetto dell'occultismo e dell'esoterismo che del sincretismo religioso e dei nuovi gruppi settari, si richiede negli operatori pastorali una reale conoscenza del fenomeno della magia, delle tendenze di pensiero e di prassi a cui essa rimanda e delle deformazioni mentali che induce negli stessi soggetti da evangelizzare. Oggi il fenomeno dell'impressionante ritorno alle pratiche  magiche che in Italia coinvolgerebbe oltre 12 milioni di persone, preoccupa molto i vescovi, perché è indice di una grave situazione di smarrimento esistenziale, sia per i presupposti di pensiero che per i comportamenti pratici che suppone.  Si può dichiarare senza timore di essere smentiti che il secolo d'oro della stregoneria e della magia non è il Trecento e neppure il Seicento, ma è proprio questo nostro ventunesimo secolo.

29 SETTEMBRE DEDICAZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO



Concússum est mare, et contrémuit terra,
ubi Archángelus Michaël descéndit de coelo.

Si scosse il mare e tremò la terra,
quando l'Arcangelo Michele discese dal Cielo
   Sancte Michaël Archángele, defénde nos in praelio,
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur:
tuque, Princeps milítiae coeléstis,
Sátanam aliosque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde.
Amen.

O San Michele Arcangelo, difendici nella lotta,
sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo.
Che Dio lo soggiochi, noi lo domandiamo supplicando:
e tu Principe delle milizie celesti,
Satana e gli altri spiriti maligni,
che vanno errando a perdizione delle anime,
per la potenza divina, caccia nell'inferno.
Amen.


 In dedicatióne Sancti Michaëlis
 Archángeli

“Signore Iddio onnipotente, abbi pietà per la tua sposa, la Chiesa, scaccia i lupi rovinatori di anime, e risparmia il tuo gregge, Signore mio Dio”.                                           Atanasio di Alessandria e San Michele

venerdì 28 settembre 2012

SANTA ILDEGARDA E LA CADUTA DEI DEMONI

Pontifex.Roma
Il 7 ottobre 2012 il papa Benedetto XVI proclamerà la monaca benedettina tedesca santa Ildegarda di Bingen dottore della Chiesa universale. Per l’occasione l’editrice Gribaudi di Milano stamperà un mio semplice libretto sulla abbadessa medioevale. E’ interessante la visione di Ildegarda riguardo alla caduta degli angeli cattivi. Scrive Ildegarda: “ Vidi poi un’enorme moltitudine di lampade viventi, molto luminose che, ricevendo un fulgore di fuoco, raggiunsero uno splendore purissimo. Ed ecco apparire un lago molto lago e profondo, che aveva un’apertura come di un pozzo, da cui esalava un fumo di fuoco con molto fetore. Da essa usciva una terribile nebbia oscura, allargandosi fino a toccare qualcosa simile a una vena che sembrava essere piena d’inganno e attraverso cui penetrò un luminoso paese (il paradiso), soffiandole contro una nube candida (simbolo di Eva), la quale era uscita da una bella forma di un uomo, che portava moltissime stelle ...

Segui il filo... sorpresa!?


DA QUI A DACCÒ - I SOLDI DELLA REGIONE LOMBARDIA SONO FINITI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO - IL MASSONE SVIZZERO SANDRO FENYO, CHE SUBENTRÒ NEL 2010 A GIANCARLO GRENCI COME FIDUCIARIO DI PASSERINO E DACCÒ, DENUNCIA ALTRI 20 MLN € DI INVESTIMENTI NASCOSTI IN SVIZZERA E TRANSITATI IN DIVERSI PARADISI FISCALI PER POI ESSERE PRELEVATI DA DACCÒ PRIMA CHE SCOPPIASSE LO SCANDALO SANITÀ - IL FILO CHE UNISCE MASSONERIA E CL...

1 - LOMBARDIA OFFSHORE. ALTRI 20 MILIONI NASCOSTI IN SVIZZERA. E UNA RETE DI CONTI TRA SINGAPORE E PANAMA. È IL NUOVO FRONTE DELL'INCHIESTA SU FORMIGONI
Paolo Biondani per "l'Espresso"
ROBERTO FORMIGONI MANI ALZATEROBERTO FORMIGONI MANI ALZATE
Nella saga dei tesorieri ciellini che hanno inguaiato Roberto Formigoni spuntano altri 20 milioni di euro. Una barca di soldi ormeggiati in società anonime nei più impenetrabili paradisi fiscali, da Singapore al Delaware, da Panama alle Bahamas. Ma in gran parte ritirati in contanti alla vigilia degli arresti. Un nuovo tesoro nascosto, insomma, che si aggiunge agli oltre 70 milioni di fondi neri scoperti nei mesi scorsi dai magistrati milanesi che hanno arrestato Piero Daccò e Antonio Simone, i lobbisti sanitari di Comunione e liberazione. Ora accusati tra l'altro di aver corrotto il presidente della Lombardia con regali da sultano per almeno 7,8 milioni.

VESCOVO HENRI BRINCARD (ASSOCIAZIONE DELLE OPERE MARIANE): QUELLO CHE DICE LA CHIESA SUI FATTI DI MEDJUGORJE


......
Il caso di Medjugorje:
Nel 1999, l'Assemblea dei Vescovi di Lourdes mi ha chiesto, come Vescovo incaricato di accompagnare l'Associazione delle Opere Mariane, di rispondere alla domanda posta da uno dei membri della nostra conferenza episcopale: "C'è una posizione autorizzata ed ufficiale della chiesa per quanto riguarda i fatti che motivano i pellegrinaggi a Medjugorje?" Questa nota è stata pubblicata nella "Documentazione cattolica" del 6 febbraio 2000.
"I Nuovi Libri Mariani" mi hanno chiesto di precisare, nuovamente, la posizione della Chiesa sui "fatti" di Medjugorje, fatti che si stanno svolgendo ancora. Non avendo missione d'emettere un giudizio a nome della Chiesa, limiterò la mia opinione da riportare a ciò che dicono coloro che hanno autorità per operare in modo ufficiale i discernimenti necessari. In questo caso, si tratta del Vescovo del luogo, della conferenza episcopale dell'ex Iugoslavia quindi di quella della Bosnia-Erzegovina, infine della Congregazione per la Dottrina della fede.

DIOCESI DI PADOVA. A QUALE CHIESA APPARTIENE?


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 Come è noto, di fronte alla crisi morale e religiosa del nostro tempo, la diocesi di Padova ha interpretato l’esigenza della nuova evangelizzazione nel senso di un' inversione dei ruoli: non è la Chiesa che deve portare l’annuncio cristiano al mondo (cioè trasmettere la fede), ma è il mondo che deve comunicare alla Chiesa i valori della propria “cultura”.
[Per questo si potrà dire a buon diritto che, se il Santo Padre ha indetto l’anno della fede, questo debba essere inteso propriamente come "anno della fede nel mondo"].
Le linee programmatiche di questo nuovo modo di intendere il compito della Chiesa, tradotte negli orientamenti pastorali 2012/2013, da estendere a tutte le diocesi del Triveneto e presentate al recente convegno ecclesiale di Aquileia 2°, vanno a fondersi con il programma della nuova iniziazione cristiana -di cui si è già parlato- in un unico corpus, che approda ora in veste patinata nelle parrocchie diocesane.
Gli estensori, non più avvezzi, per aver abbandonato San Tommaso, alle geometrie della logica aristotelica e insofferenti agli schemi sintattici del discorso, adottano spontaneamente il più aggiornato stile dell’impressionismo linguistico, vicino ai giovani della scuola dell’obbligo, che con la calda umanità dell’approssimazione si affida più al suono delle parole che al loro significato.

FORMIGONI SAPEVA


 - BASTA LEGGERE GLI ATTI UFFICIALI DELLA GIUNTA LOMBARDA PER “SCOPRIRE” CHE IL GOVERNATORE CONOSCEVA BENE I BILANCI DELLA FONDAZIONE MAUGERI (COSA CHE LUI HA SEMPRE NEGATO) - UNA DELIBERA DEL 2004 E UNA DEL 2008 LO SBUGIARDANO: I BILANCI DELLA MAUGERI ERANO ALLEGATI AGLI ATTI - E’ ACCUSATO DI AVERE INTASCATO 7,8 MILIONI…

Davide Carlucci e Alessandra Corica per "la Repubblica"
ROBERTO FORMIGONIROBERTO FORMIGONI
Formigoni conosceva i bilanci della fondazione Maugeri. Questo si deduce dalla lettura degli atti ufficiali della giunta regionale e del ministero della Salute. L'ultima bugia del governatore lombardo indagato per corruzione proprio per aver preso 7,8 milioni di euro in benefit dai consulenti della clinica pavese Piero Daccò e Antonio Simone, emerge dalla lettura di due documenti.
VIGNETTA BENNY FORMIGONI IN BARCAVIGNETTA BENNY FORMIGONI IN BARCA
Il primo è una delibera del 2004 con il quale la Regione esprime parere favorevole affinché il ministero confermi lo status di Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, alla fondazione: l'atto viene poi recepito da un decreto ministeriale del 2005 controfirmato da Formigoni. Il secondo è una delibera del 2008 seguita da un decreto del 2009.

De fide?

Il papiro


Moglie di Gesù, l’Osservatore Romano: “Papiro è un falso”. Ma non l’hanno visto


CITTA’ DEL VATICANO – Non l’hanno visto e non sembrano avere alcuna intenzione di vederlo, perché per loro è “in ogni caso un falso”: all’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, sono certi che il papiro che parla di una presunta moglie di Gesù non sia autentico.
”In ogni caso un falso”, ha detto il direttore dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian sulla vicenda della presunta ”moglie” che sarebbe attestata da un frammento papiraceo ”molto problematico e controverso”, oggetto del ”clamoroso annuncio” del 18 settembre scorso dalla studiosa americana Karen L. King, durante il decimo congresso internazionale di studi copti, che era ospitato dall’Istituto Patristico Augustinianum.

Serva Chiesa in servo stato

Germania, fuori dalla chiesa se fuori da anagrafe
Germania cattolica
Germania cattolica

In un servizio di Radio Vaticana i dettagli del decreto della chiesa tedesca su quanti dichiarano di non essere più cattolici: parla il gesuita Hans Langendoerfer  

La Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato un Decreto, approvato
dalla Santa Sede, in cui si chiarisce che quanti tra i fedeli dichiarano all’anagrafe civile di non appartenere più alla Chiesa cattolica non potranno più partecipare in modo attivo alla vita della comunità ecclesiale e quindi alla vita sacramentale. Lo riferisce allaRadiovaticana in un servizio con intervista al padre gesuita Hans Langendoerfer.

La nuova Sistina ?

Paoletto pittore

Paolo Gabriele
Paolo Gabriele si è dato alla pittura. Forse per passare il tempo o forse per svuotare la mente dai mille pensieri, l’ex aiutante di camera del Papa arrestato a maggio (e agli arresti domiciliari da luglio) per il furto dei documenti riservati, “ha tirato fuori la vecchia passione per il disegno che coltivava sin da ragazzo”.

La nuova evangelizzazione Cei


l'ironia non è peccato: ecco il lato religioso delle icone della "middle class"

Homer Simpson
Lo spiazzamento offertoci dalla battuta di Homer Simpson sottintende due cose cruciali. La prima, che il microcosmo del sacro, nella saga a cartoni animati oggi più famosa ha un peso notevole: proprio come capita negli Usa, unica porzione del mondo occidentale in cui le fedi risultano in evidente aumento. La seconda, che il motivo del successo che essa sta ottenendo, in buona misura sta nell'aver intercettato con straordinaria felicità espressiva il cuore della postmodernità, il gioco della citazione, del rimando, dell'allusione insistita a linguaggi, temi, generi, opere d'arte.

Il parroco durante la messa: “La nostra chiesa infestata dal demonio”

Il prete di campagna ogni domenica invita a "guardarsi dal maligno e a pregare con lui". Avrebbe chiamato anche un esorcista, senza ottenere risultato
Il parroco durante la messa: “La nostra chiesa infestata dal demonio”
Domenica 23 settembre, anno del Signore 2012. Durante la celebrazione della messa delle 10.45, i fedeli di un paesino in provincia di Ferrara sono stati informati dal loro sacerdote che la chiesa parrocchiale è parzialmente infestata dal demonio. Non si sa se il maligno abbia piede caprino e coda biforcuta, di certo c’è che è solito accanirsi soprattutto – come agiografia comanda – sui banchi della fila di sinistra (di qui la specifica del “parzialmente”). La fila di sinistra, assicurano gli oranti, avrebbe solo una connotazione geografica.
La notizia arriva da uno dei devoti frequentatori della chiesa di campagna. Le successive conferme, giunte sia tra i presenti che da fonti ecclesiastiche e amministrative, hanno comprovato la veridicità della bizzarra curiosità.

XLV° giorno di Quaresima di S.Michele

Il Rosario di San MicheleUNA DELLE PRATICHE DI DEVOZIONE PIÙ RACCOMANDABILI AI FEDELI CATTOLICI IN ONORE DEL GLORIOSO ARCANGELO, È LA RECITA DELLA CORONA ANGELICA, DETTA IL ROSARIO DI SAN MICHELE. QUESTA DEVOZIONE, APPROVATA DALLA CHIESA FIN DAL 1851, È ARRICCHITA DA NUMEROSE INDULGENZE. QUESTA PRATICA DI DEVOZIONE È MOLTO ANTICA, POICHÉ  SAN MICHELE L'HA PORTATA LUI STESSO DAL CIELO ALLA TERRA.


   FATIMA: “Infine, il Cuore Immacolato di Maria trionferà!” - di padre Stefano M. Manelli F.I. 


Il Fondatore dei Francescani dell'Immacolata spiega l'amore per la Madonna


di padre Stefano M. Manelli F.I.
ROMA, lunedì, 13 agosto 2012 (ZENIT.org) - Per imitare la Madonna bisogna amarla. È ben difficile imitare una persona che non si ama.
Al contrario, più si ama, più si desidera imitare e somigliare alla persona amata. Se amiamo molto la Madonna, la imiteremo molto; se poco, la imiteremo poco.
Un Santo di questi tempi, fratel Carlo De Foucauld, diceva giustamente che «l’imitazione è la misura dell’amore», e si può ugualmente dire che l’amore è madre dell’imitazione.
Per imitare la Madonna, quindi, è necessario amarla. Ma come amarla? E quanto amarla? Se ci fosse possibile, dovremmo subito dire: amarla come Gesù e quanto Gesù. Ma ciò non è possibile, perché l’amore di Gesù è l’amore di un uomo-Dio, mentre noi siamo soltanto povere creature.
Perciò san Massimiliano può giustamente gridarci con il suo cuore ardente: «Non temete di amare troppo l’Immacolata perché non arriverete mai ad amarla come l’ha amata Gesù».

giovedì 27 settembre 2012

Il disastro Müller

di Christopher A. Ferrara

Articolo pubblicato su Catholic Family News

Non ci sono alternative: umanamente parlando, la nomina di Papa Benedetto del vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) è un disastro per la causa della restaurazione cattolica nel contesto della devastata vigna del post Vaticano II che ha “rinnovato” la Chiesa.

A mio avviso, il problema non è tanto che gli scritti di Müller contengano delle dichiarazioni che minano i dogmi della transustanziazione e della perpetua verginità di Maria. Lascerò ad altri il compito di accertare, sulla base dell’opportuno esame dei testi originali tedeschi visti  nel loro contesto, se Müller abbia espresso eresie definitive, proposizioni temerarie o qualche tipo di errore teologico.
Per quanto mi riguarda, gli ultimi scritti di Müller non sono più o meno problematici delle numerose sorprendenti dichiarazioni che si possono trovare nei lavori dell’ex cardinale Ratzinger, che sono state esaminate nel mio libro The Great Façade e in molti altri lavori.

L’INTIFADA cristiana…

L'intifada cattolica: si limitano a lanciare preghiere. Da otto anni recitano il rosario accanto al "muro" israeliano, ma i media nostrani (anche e soprattutto quelli "di destra") non li ritengono degni di attenzione:

E’ quella che si svolge ogni venerdi’. Da otto anni alle h.18.00 sotto il muro del Check point di Betlemme con il Rosario e da un anno alle h. 17.00 sotto gli ulivi di Cremisan con la Celebrazione Eucaristica. E’ il modo che abbiamo escogitato per resistere alla prepotenza dell’Occupazione ed alla violenza del muro di divisione. Oggi e’ successo qualcosa di straordinario :  non e’ venerdi’ ma dato che alle 16.00 e’ iniziato il Campo Estivo della Pastorale Giovanile della Diocesi di Gerusalemme che quest’anno vede la partecipazione di 27 ragazzi italiani della diocesi di Reggio Emilia accompagnati da abuna Davide, abbiamo pensato che non c’era miglior cosa che partire con la preghiera e cosi’ due pulman di ragazzi da BetSahour si sono incamminati verso il check point.

Un (altro?) frutto, bacato, del ciellismo (bollito) *

Sallusti, Farina conferma :«Dreyfus sono io »

Mentana su Twitter: «Oramai è tardi, infame»

Renato Farina, onorevole del Pdl, è l'autore del pezzo per cui è stato condannato Sallusti: «Obbligo di coscienza»

Renato Farina (LaPresse)Renato Farina (LaPresse)
«Intervengo per un obbligo di coscienza. Se Sallusti conferma la sua intenzione di rendere esecutiva la sentenza accadrà un duplice abominio: sarebbe sancito con il carcere l'esercizio del diritto di opinione e Sallusti finirebbe in prigione per errore giudiziario conclamato. Quel testo a firma Dreyfus l'ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilità morale e giuridica».

Sui cattolici al governo. Cose da non credere


montecitorio

Il professor Pietro De Marco torna sulla presenza dei cattolici nella sfera politica nell’analisi che segue. Come sempre originale, acuta e fuori degli schemi, al pari di altre da lui già pubblicate, sullo stesso tema, su “Il Foglio”, su “l’Occidentale” e in www.chiesa:
> Poco praticanti e poco virtuosi. Ma sono loro che fanno “Chiesa di popolo”
Come per altre vie fa anche il recente libro di Luca Diotallevi, “L’ultima chance”, Rubbettino editore, lanciato in anteprima da Settimo Cielo, le analisi di De Marco demistificano molti ingannevoli luoghi comuni sulla presenza politica della Chiesa e dei cattolici, in Italia: luoghi comuni puntualmente tornati in auge in queste ultime settimane, col convegno di Todi e col varo del governo Monti.
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Il Papa ha scritto a Fellay: «Per rientrare accettate il Concilio»



Fellay
Fellay

L’esistenza della lettera di Benedetto XVI rivelata durante una conferenza dal vescovo lefebvriano Tissier de Mallerais, che ha dato come impossibile l’accordo con la Santa Sede

Il 30 giugno scorso, a pochi giorni dall’inizio del capitolo generale della Fraternità San Pio X, Benedetto XVI ha scritto una lettera al superiore lefebvriano, il vescovo Bernard Fellay. L’esistenza della missiva è stata rivelata da monsignor Bernard Tissier de Mallerais, uno dei quattro vescovi della Fraternità, notoriamente su posizioni contrarie all’accordo con Roma, nel corso di una conferenza tenuta il 16 settembre in Francia, al Priorato St. Louis-Marie Grignon de Monfort. qui tradotta in italiano 

Ecco quanto ha detto il prelato: «Il 30 giugno 2012 – è un segreto che vi rivelo, ma che sarà reso pubblico – il Papa ha scritto di suo pugno una lettera al nostro superiore generale, monsignor Fellay: “Le confermo effettivamente che per essere veramente reintegrati nella Chiesa occorre veramente accettare il concilio Vaticano II e il magistero post-conciliare”».