OROLOGIAIQuando il tempo della Cristianità è alla fine, quello del buon governo delle nazioni è parimenti esaurito.
Ciò è quanto il cattolico attento alle parole del Signore (Lc 21, 24) capisce nella situazione presente, a causa del dominio di interessi alieni alla Fede, per esempio degli Ebrei, che presero Gerusalemme e non solo.
  Un fatto incredibile appena un secolo fa, che deve avere valenza bibblica, anche se ottenuto dai mezzi militari più moderni a servizio di una nuova nazione di composizione etnica/religiosa indefinita. Inffati la maggioranza di origine kazara non è mai stato «popolo eletto».
Molti ebrei ortodossi sono duramente contro la potente nuova Israele per ragioni religiose; vedono in ciò una trasgressione ai disegni divini, per cui, tale trionfo sionista non porta gloria né bene a nessuno.
Per contro, il cattolicesimo nominale in atto, cioè la falsa rappresentanza del Vaticano conciliare, si manifesta davanti a questo fatto con piena concordanza in ogni occasione e con le ampie aperture che ocorrono dal tempo di Giovanni 23 e ora con Bergoglio in modo perfino sbragato. Non importa a loro le ingiustizie commesse dai sionisti per espellere arabi e anche cristiani da quelle terre, né i milioni di rifugiati e la guerra continua che ora distrugge Gaza.