ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 28 novembre 2014

Aboliamo l’insegnamento della religione cattolica, anzi commissariamola!

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PREGHIERA    29 Novembre 2014

di Camillo Langone | 29 Novembre 2014 ore 06:30
“Il documentario su un aborto chirurgico mostrato a scuola, durante l’ora di religione. Un filmato choc fatto vedere in classe per spiegare alle studentesse di 16 anni come si fa un’interruzione di gravidanza. E’ successo all’Istituto superiore Cardano di Milano. Dopo una settimana di indagini sull’accaduto, il preside Alfredo Petitto decide di sospendere l’insegnante” (Repubblica). “A seguito della segnalazione di alcuni genitori del liceo Cardano al preside dell’istituto il Servizio insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano ha avviato la procedura di revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica del professore G.N.” (comunicato Diocesi di Milano). Ogni qualvolta si abbia la tentazione di criticare Papa Francesco ci si ricordi che in Conclave l’alternativa a Bergoglio era Scola.
http://www.ilfoglio.it/articoli/vr/123375/rubriche/preghiera-langone-bergoglio-scola.htm

Liturgia alla maltese?

Scheda. Burke: La liturgia E al centro della Comunione con Cristo

Pubblichiamo ben volentieri l'intervista rilasciata alla Radio Vaticana - in inglese - carta dal. Burke in Occasione della Presentazione degli Atti del Congresso Sacra Liturgia del 2013, in lingua italiana, pubblicati dall'editore senese Cantagalli, lo scorso 21 novembre : 


Scheda Burke: Liturgia nel cuore della comunione con Cristo

(Radio Vaticana) La riforma della sacra liturgia "è determinato non attraverso la rottura con il passato, non attraverso la rivoluzione, ma attraverso la continuità con il passato, attraverso il rispetto per la bellezza sublime della sacra Liturgia celebrata ininterrottamente lungo i secoli cristiani." Questo è stato il messaggio del cardinale Raymond Burke, citando l'insegnamento di Papa Benedetto XVI, in occasione della presentazione dei lavori della Sacra Liturgia 2013 - una conferenza sulla Sacra Liturgia, che ha avuto luogo a Roma nel mese di giugno dello scorso anno.  

Preti “di strada”, s’avanza il pensiero unico

Le dichiarazioni e i commenti che hanno accompagnato la decisione di affidare a quattro sacerdoti definiti “di strada” il commento del vangelo su Rai Uno, allargano il disagio di sacerdoti e vescovi che vedono ridotta la missione della Chiesa a una sola modalità, espressione di opzioni culturali e politiche legittime ma opinabili.

di Riccardo Cascioli
Alcuni giorni fa avevamo parlato di mal di pancia nell’episcopato italiano, ora pare che il malessere si stia estendendo a tutto il clero. E sì, perché il grande strombazzare nei giorni scorsi a proposito dei quattro preti definiti “di strada” – don Luigi Ciotti, don Vinicio Albanesi, don Gino Rigoldi, don Maurizio Patriciello – che da adesso commenteranno il Vangelo su Rai Uno (clicca qui), nel programma “A sua immagine”, ha provocato non poco disagio in tanti confratelli. Invidia? Niente affatto: a parte i quattro e pochi altri non è che normalmente i preti abbiano la smania di andare in tv. Però alla dignità del loro sacerdozio ci tengono.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
E allora immaginiamo cosa devono aver provato quelle migliaia di sacerdoti con 20-30, oltre 50 anni di messa, che non sono mai andati in cerca né di strade né di periferie, ma che le loro strade e le loro periferie le hanno vissute accompagnando il popolo di Dio con cuore e intelligenza secondo le indicazioni dei rispettivi vescovi. Sentire il segretario della CEI, monsignor Nunzio Galantino, affermare a proposito dei “quattro” che in questo modo «si vuole tradurre in fatti e immagini ciò che Papa Francesco ci chiede senza sosta: quello di essere chiese in uscita e allora anche televisione in uscita», non deve essere stato piacevole. Chiesa in uscita identificata con una sola modalità di presenza, peggio: con chi ha identificato il sacerdozio con alcune scelte di carattere sociale e politico. Non bisogna infatti dimenticare che anche fra i sacerdoti impegnati in opere sociali non tutti condividono le connotazioni culturali di Ciotti e compagni.

Un altro francescano commissariabile

28 Novembre Giacomo della Marca:Un santo scomunicato 

(di Cristina Siccardi)

 
san Giacomo della MarcaIl tempo che precedette la Riforma protestante fu caratterizzato dalla solida e grandiosa opera di alcuni predicatori, fra loro uno fu davvero grande e venne anche scomunicato, si chiamava San Giacomo della Marca (1393-1476), la cui festa liturgica cade il 28 novembre. Fra il XIV e XV secolo la Chiesa era soggetta alle corruzioni e allo stesso tempo molti eretici andavano imbrogliando sia Fede che dottrina. Un poco di ordine, benché si stesse preparando il terreno sul quale avrebbe agito l’eresiarca Lutero, venne portato da questi impavidi predicatori.

Cattedrale ignorata

Eric Zemmour: "Francesco va a Strasburgo e ignora la cattedrale. 
Egli è ossessionato con il dialogo tra cristianesimo e islam "- 25 novembre 2014
Editor di The Gate latino:si è capito che le osservazioni contenute nella stampa all'aperto la Fraternità San Pio X
non sono in alcun modo qualsiasi adesione a ciò che è scritto altrove.
A differenza del solito, e anche se questo è al di là del contesto religioso, vorremmo mettere in linea questo intervento molto interessante Eric Zemmour RTL sul viaggio del Papa a Strasburgo.

Non placet

Lo Stato sta con la Chiesa, ma ai vescovi non piace
Secondo quanto riportato da Kath.net (clicca qui) escovi tedeschi si sono consigliati lunedì e martedì a Würzburg su una riforma del diritto di lavoro, per gli oltre 500 mila impiegati che lavorano per la Chiesa cattolica tedesca. Ad oggi, il diritto di lavoro ecclesiale richiede dai propri collaboratori una sintonia con la fede e la morale cattoliche. Non si tratta evidentemente di esigere l’impeccabilità dei propri dipendenti, ma di prendere decisioni pubbliche di vita che non contrastino con l’insegnamento del Magistero.  

Pastori o burocrati?

Francesco va in città

La nuova pastorale: “Non siamo più nella cristianità”

Il cuore oltre l’ostacolo: la chiesa non è più maestra, ma non sia “relativista”


Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. “Una vera trasformazione ecclesiale. Tutto pensato in chiave di missione. Un cambio di mentalità pastorale”. E’ la richiesta avanzata stamattina dal Papa, dinanzi ai partecipanti del Congresso internazionale sulla pastorale delle grandi città. Il suo intervento, lungo e non formale – “vorrei essere un po’ spontaneo e non ho avuto tempo di fare un discorso formale” – ricorda in più punti quanto da lui detto lo scorso anno ai vescovi del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) durante la Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro: “E’ giunto il momento di porci degli interrogativi, di fare un esame di coscienza: siamo più pastori o burocrati?”.

Sfidenzio

Padre Volpi "rettifica". Ma non chiarisce

Egregio Direttore, 
Faccio seguito all'articolo riferito alla mia persona e intitolato "Il caso Forte, le tariffe e… Quanti mugugni tra i vescovi", pubblicato a firma di Matteo Matzuzzi il 25 novembre 2014 sul sito da Lei diretto per esercitare al riguardo il mio diritto di rettifica a norma delle vigenti Leggi sulla Stampa.
Al riguardo chiarisco quanto segue:
I) La mia presenza all’Assemblea autunnale della Conferenza Episcopale Italiana, come a tutte le altre Assemblee, è dovuta al fatto che vengo convocato in ciascuna di tali circostanze nella mia qualità di Segretario Generale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, a prescindere da chi mi indirizzi la relativa convocazione; 
II) In tale circostanza, alcuni Ordinari mi hanno avvicinato per consultarmi in merito alla vicenda dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, di cui sono Commissario Apostolico; 
III) E’ opportuno, e rientra nella prassi prudenziale della Chiesa, che ciascun Moderatore Supremo di un Istituto di Vita Consacrata venga consultato dall’Ordinario prima che questi decida in merito all’accoglienza da accordare ad un Religioso suo suddito, specie se Sacerdote.
IV) Qualora Monsignor Galantino abbia raccomandato ai Vescovi di conformarsi con tale prassi, ciò rientra nelle sue competenze di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. 
Con ossequio.
                                       Padre Fidenzio Volpi OFMCapp.
                                       Commissario Apostolico

giovedì 27 novembre 2014

Non sufficit..!

Sulla beatificazione di Pio XII, il Papa che fermò le “marocchinate”

pio
Pio XII intervenne per fermare le “marocchinate” a Roma e nel resto d’Italia durante la seconda guerra mondiale. Lo storico Pier Luigi Guiducci, da sempre impegnato a sfatare il “mito nero” di un Pacelli amico dei nazisti ed antisemita costruito soprattutto in ambito comunista, fornisce nuovi documenti inediti sull’attività del Pontefice che guidò la Chiesa dal 1939 al 1958.
Stavolta però non si fa riferimento all’azione caritatevole di Pio XII in favore degli ebrei, ma ai suoi interventi rivolti a porre fine alle atrocità compiute dai marocchini, inquadrati nell’esercito francese che combatté al fianco degli anglo americani. Con il termine “marocchinate” si intendono gli stupri di massa compiuti dagli arabi a danno di donne, bambini, adolescenti di entrambi i sessi, suore, alle depredazioni di chiese e conventi, all’uccisione o alla mutilazione di sacerdoti, mariti, padri di famiglia, che tentarono di opporsi alle violenze e di difendere invano mogli, madri, figlie, sorelle.

Polli e tacchini x gattolici (andranno in Paradiso anche loro?)

Preti di strada, giullari di corte


Preti di strada, cast and crew.
Preti di strada, cast and crew.
“Il vento è cambiato”, dice uno dei quattro, don Vinicio Albanesi, che aggiunge: “Speriamo che duri”. Il nuovo corso incoraggiato dall’attuale vescovo di Roma, Papa Francesco, impegna la Rai ed è perciò che lo spazio televisivo della domenica sarà affidato esclusivamente a operatori religiosi impegnati nel sociale. Dio ce ne scampi, con don Albanesi, a spiegare l’Evangelo, ci saranno anche don Luigi Ciotti, don Maurizio Patriciello (quello della Terra dei Fuochi) e don Gino Rigoldi.

Tacchini e polli x puritani

Reality & Mito riguardo Ringraziamento

Marian T. Horvat. Ph.D.
Ringraziamento come lo conosciamo oggi, ha poco a che la presunta "prima del Ringraziamento" nel 1621 a Plymouth. Il festival, con le sue profonde radici protestanti è quella modellata da miti, non vera storia, a differenza di feste cattoliche e Santi Giorni, saldamente radicata nelle vicende della vita di Nostro Signore, la Madonna e Santi. Infatti, fino al 19 ° secolo , Ringraziamento era rigorosamente un evento puritano, senza alcuna influenza sul resto del popolo americano, commemorato come giorno di raccolta 'veloce e di ringraziamento' la cerimonia.Inoltre, che "giorno" è stata celebrata spottily solo nel New England Uniti, in alcune regioni, e non altri, e mai su una data fissa.

festa di ringraziamentoQuesto idilliaco prima del Ringraziamento dipinta nei primi anni del 20 ° secolo è una favola, non la realtà
Alcuni celebrato come già da ottobre, altri più tardi di gennaio. E alcuni anni nella sua prima storia, se il raccolto non è stato buono o il tempo inclemente, è stato semplicemente ignorato. Per fissare una festa commemoratory annuale, beh, che sarebbe appena stato troppo cattolico per Puritan gusti. Ora, ecco il dato davvero sorprendente: Fino alla metà del 19 ° secolo, il caso di una festa condivisa dai primi puritani con gli indiani Wampanoag nel mese di ottobre del 1621 era completamente sconosciuto. 

Le chiavi di Pietro?

Geopolitica vaticana. Quando Pietro consegna le chiavi all’ONU

aereo
Il 25 novembre, interpellato dai giornalisti sul volo di ritorno da Strasburgo a Roma, papa Francesco si è di nuovo espresso su come fronteggiare la guerra d’aggressione scatenata dallo Stato islamico:
“È vero, c’è la minaccia di questi terroristi. Ma c’è anche un’altra minaccia, ed è il terrorismo di Stato, quando le cose salgono, salgono, salgono e ogni Stato per conto suo si sente di avere il diritto di massacrare i terroristi, e con i terroristi cadono tanti che sono innocenti. Questa è un’anarchia di alto livello che è molto pericolosa. Con il terrorismo si deve lottare, ma ripeto quello che ho detto nel viaggio precedente: quando si deve fermare l’aggressore ingiusto, si deve fare con il consenso internazionale”.

Il cappello sul Ventitre


Cattolici sconcertati dall’Auschwitz/nuovo Golgota dei cattolici Vingt-Trois e Patrick Desbois


In apertura di post pubblichiamo innanzitutto una traduzione riassunta delle dichiarazioni rilasciate a Parigi il 28 ottobre 2014 (1)  da tale  André Vingt-trois, di professione cardinale.
(…) << Questa volontà di occultare>> i crimini contro gli ebrei riflette, <<la volontà metafisica di far sparire, non solo le tracce del crimine, ma anche le vittime>>, spiega il Cardinale Vingt-Trois a proposito dei crimini nazisti.
(…) << L’obbiettivo, spiega, é che non si veda più, che non si sappia più, che non si possa più identificare chi era stato preso, chi era stato sterminato, chi era statodestinato a sparire perché ebreo o zigano. Questa volontà di sterminio fa della Shoah non solo il dramma che conosciamo per quelle vittime ebree e, per le famiglie di quelle vittime ebree, ma lo rende anche, in qualche modo un paradigma dello sterminio antropologico>>. Ci vede la <<negazione dell’uomo davanti a Dio>> (…)

Essa va disseminata ovunque.

Le meraviglie della “Medaglia Miracolosa”

Medaglia Miracolosa(di Roberto de Mattei) Chiunque si rechi a Parigi ha la possibilità di visitare la cappella della Medaglia miracolosa, al numero 140 rue du Bac, dove nel 1830 la Beata Vergine Maria apparve più volte ad una umile suora, poi elevata agli altari, Caterina Labouré.
Da queste apparizioni ha origine la Medaglia miracolosa, così detta non solo per la sua origine celeste, ma per i suoi straordinari effetti sulle anime e sulla società. Caterina era una giovane novizia di ventiquattro anni, di umili natali, che aveva coronato da pochi mesi il suo ardente desiderio di entrare nelle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.

Pastori, teologi ed atei devoti

ANTONIO LIVI E GIULIANO FERRARA:
PASTORI, TEOLOGI ED ATEI DEVOTI.
DUE MONDI E DUE LINGUAGGI DIVERSI


In risposta ad un articolo del quotidiano Il Foglio diretto da Giuliano Ferrara:
Autore Antonio Livi
Autore
Antonio Livi
Nella celebre intervista concessa a Eugenio Scalfari, Bergoglio arriva a sostenere che “il Figlio di Dio si è incarnato per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza”. Quindi, per il Papa, che fa dell’antropocentrismo spinto e della “teologia dell’incontro” la cifra distintiva del suo pontificato, sparisce la finalità redentiva della kenosis del Figlio. Cristo si è incarnato per redimere l’uomo dalla schiavitù del peccato originale (anche questo sparito dal “magistero” bergogliano in luogo di un inaccettabile e pernicioso cainismo) e, attraverso la croce, farlo rinascere alla vita nuova della Risurrezione. Questo dice il cattolicesimo. Qui e solo qui è possibile la vera fratellanza in Cristo che non è quella umanitarista da ong e sentimentalista, tanto sbandierata quanto inaccettabile, di Papa Francesco [articolo integraleQUI].
ferrara de Mattei
il direttore del Foglio Giuliano Ferrara e lo storico Roberto de Mattei dell’Università Europea di Roma, durante una conferenza presso la Fondazione Lepanto
Il mio amico Giuliano Ferrara dice, anche in questa occasione, cose giustissime, ma come sempre le dice da un punto di vista che non mi coinvolge.

mercoledì 26 novembre 2014

Tormentone d'oltretevere

Emanuela Orlandi rapita da Banda della Magliana? “Depistaggio”

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha fatto pulizia di anni di ipotesi assurde, dal coinvolgimento di Renatino De Pedis della Banda della Magliana, a quello di Marco Fassoni Accetti. Il flauto di Emanuela scoperto...in biblioteca


ROMA – Mistero Emanuela Orlandi. Che il tormentone durato anni su “Renatino” (Enrico De PedisBanda della Magliana) fosse solo un depistaggio mediatico lo ha ammesso chiaro e tondo anche il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi  pochi giorni fa, nel corso dell’esordio a Viterbo del Salotto delle sei – Giallo Cronaca.
Per sentire e veder definire patacca il depistaggio basta guardare un’ora e sei minuti di un video. Notizia clamorosa questo ripensamento, esposta con foga e spiegata con convinzione perfino dal giornalistaFabrizio Peronaci del Corriere della Sera, ospite anche lui a Viterbo nonché coautore con Pietro del libro “Mia sorella Emanuela”. Notizia clamorosa, ma taciuta da tutti.

L'aria di Sant Egidio

L’aria fritta, però solenne, di Andrea Riccardi



Sull’efferata uccisione di 28 “non musulmani” in Kenya da parte dei miliziani islamisti di al-Shabaab è stato pubblicato sul Corriere della Sera uno spassoso articolo a firma di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio.
Ne parlo perché rappresenta un esempio perfetto dello stile del nostro campione, e perché il nostro campione è un esempio perfetto di un certo cattolicesimo che ciurla nel manico con impeccabile urbanità: il tono è ispirato, solenne e ammonitore; ma serve a dar corpo all’aria fritta.

Chi più ne ha più ne metta

In difesa della Fede e della Tradizione

Facciamo presente che nella homepage di questo sito (colonna di destra) campeggia la scritta Ubi Petrus ibi Ecclesia, con ciò ad indicare che, pur non essendo affetti da papismo, la vera Chiesa di Cristo è quella apostolica romana, con al Suo vertice UN Papa che ci si aspetta faccia IL Papa, cioè il Vicario di Cristo.
Precisiamo inoltre che laCorsia dei Servi non è un'associazione o una sorta di confraternita facente parte dellaFraternità Sacerdotale San Pio X (i cui molti sacerdoti sono peraltro da noi stimati).
Parimenti, la Corsia dei Servi non ha nulla a che fare col sedevacantismo che, anzi, rigetta.

Mala tempora incipiebant, pejora sequentur

Il Concilio e la fede ferita dal '68
Monsignor Peter Henrici
Anticipiamo ampi stralci della lectio magistralis che monsignor Peter Henrici, vescovo ausiliare emerito di Coira, terrà oggi, mercoledì 26 novembre, a Milano alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. L’inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015 sarà aperta alle 16 dal preside, monsignor Pierangelo Sequeri, e si concluderà con la Messa nella basilica di San Simpliciano (ore 18). L’anno si inaugura in pieno cinquantenario del Concilio Vaticano II:

Il vento in poppa?

Il papa, la Chiesa: appelli infiniti, dilazione eterna

Avete due minuti? Vi chiediamo di fare finta di essere qui in redazione e di dover scegliere un singolo termine per definire il/la xxxxxxxx del papa a Strasburgo, nella mattinata di ieri. Oppure un intero titolo. Repubblica.it, ad esempio, era incline all’enfasi e ha scodellato questo: «Il Papa ‘conquista’ Strasburgo: “Europa ruoti sulla sacralità della persona, non sull’economia”». Il sommarietto sottostante era, manco a dirlo, altrettanto celebrativo: «Standing ovation degli eurodeputati al termine del discorso di Bergoglio al Parlamento Ue. Il Pontefice ha posto l'accento sul lavoro: "È necessario ridargli dignità. Coniugare flessibilità e stabilità"».

«Letale per la fede»

La compagnia delle religioni. La Turchia, l’Onu, Francesco

L’imminente viaggio apostolico del Pontefice in Turchia e il recente appello dell’ex presidente israelianoShimon Peres per la fondazione di un organismo che raggruppi le principali confessioni religiose, una “Onu delle religioni”, dovrebbero far riflettere sul senso del dialogo inter-religioso e sul ruolo della fede e delle religioni nel mondo, proprio mentre emergono con crescente chiarezza i limiti delle Nazioni Unite, sempre più in balia di imbarazzanti interessi nazionali e nazionalistici.
«Oggi molti sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace», si legge nel messaggio trasmesso da Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Università Urbaniana, il 21 ottobre scorso.

“Disorientati” ?!

Il caso Forte, le tariffe e... Quanti mugugni tra i vescovi
Molti di loro, in privato, si dicono “disorientati” dopo le durissime parole pronunciate venerdì mattina, a Santa Marta, da Papa Francesco. Un’omelia nella quale il Pontefice ha tuonato contro preti e segretari parrocchiali rei d’affiggere sulle porte delle chiese i tariffari per i sacramenti. A tutti questi, aggiungeva Bergoglio, «noi diciamo quello che dice Gesù: meglio essere buttati nel mare». Frasi che, non appena venivano diffuse dalla Radio Vaticana, facevano sobbalzare più d’un presule (non solo italiano). «Passa l'idea che battezziamo solo se vediamo l'obolo in busta», dice uno di loro. 

Lo staremo a vedere ?



Le lenti del cardinale, del sociologo, dei giornalisti

Tutte puntate su Francesco. Per capire chi è e dove vuole andare. Nella Chiesa, a tutti i livelli, le critiche al papa non si tacciono più. Si dicono apertamente. Tra i porporati, il più esplicito è Francis George 
ROMA, 26 novembre 2014 – Il burrascoso sinodo di ottobre sulla famiglia, la nomina del nuovo arcivescovo di Chicago e la degradazione del cardinale Raymond L. Burke hanno segnato un tornante nel pontificato di papa Francesco.

I disagi, i dubbi, i giudizi critici emergono sempre più alla luce del sole e si fanno ogni giorno più espliciti e motivati.

A tutti i livelli del "popolo di Dio". Tra i cardinali, tra i sociologi della religione, tra i giornalisti specializzati in cose vaticane.

Quelle che seguono sono tre testimonianze del nuovo clima.

martedì 25 novembre 2014

Il Sommo Pontefice come dottore privato

I PRECISI CONFINI DELLA INFALLIBILITÀ:

IL SOMMO PONTEFICE COME DOTTORE PRIVATO

Un problema delicato è dato dalle condizioni per le quali il Papa può entrare nel settore dottrinale senza essere infallibile. È allora il caso nel quale egli si esprime come dottore privato ovvero come semplice teologo. Qui egli non può valersi del carisma di Pietro, ma quello che dice dipende solo dalla sua sapienza umana, seppure fondata sulla fede. In questo campo egli può formulare opinioni o raggiungere certezze scientifiche, ma può anche errare, s’intende, teologicamente, ma non nella fede, perchè è protetto dal carisma di Pietro.
statua di pietro
Papale Arcibasilica di San Pietro: la statua dedicata al Principe degli Apostoli
Autore Giovanni Cavalcoli OP
Autore
Giovanni Cavalcoli OP
Sull’importanza e il senso da dare agli interventi, agli insegnamenti, alle affermazioni e dichiarazioni del Sommo Pontefice Francesco, si danno oggi notevoli dissensi in campo cattolico o fra gli stessi non-cattolici i quali, come è noto, sono frequentissimi e molto diversificati nella forma e nel contenuto, indirizzati al pubblico ed ai privati più diversi, cattolici e non-cattolici, facenti uso dei mezzi di comunicazione più diversi, frutti delle moderne tecnologie, insoliti rispetto agli usi dei Papi precedenti.

Lassù e quaggiù..

Un Papa eretico? Ulteriori approfondimenti.


Continuiamo l'opera di approfondimento teologico su un tema discusso serenamente nei secoli da molti teologi cattolici di grande fama e di indubbia dottrina, quello della possibilità di un Papa eretico. 
Come abbiamo visto [qui] [qui], secondo Bellarmino, Suarez e Palmieri, non è una eventualità del tutto assurda. Interessante notare che questi teologi, essendo tutti appartenenti alla Compagnia di Gesù, erano tutti legati in modo particolare al Papa con un voto specifico. Tuttavia non hanno ritenuto affatto sconveniente, né tanto meno offensivo, speculare su tale possibilità. 
In più, per quanto riguarda specificatamente il Bellarmino, la Chiesa oltre ad averne canonizzato la vita e le virtù, ne ha canonizzato anche la dottrina, proclamandolo Dottore della Chiesa.

Pensate alle cose di lassù..!

Il crocifisso nello spazio

Dietro ai volti sorridenti degli astronauti, tra cui la nostra Samantha Cristoforetti, si vedono alcune icone russe e un crocifisso









Nel cuore della notte ha scritto la sua prima "pagina" del diario che l'accompagnerà nel viaggio, dicendo che "servirebbero giorni per comprendere tutto quello che è successo". La 37enne italiana (astronauta di Asi ed Esa e capitano dell’Aeronautica militare) elenca tutti i momenti poco prima del lancio della navicella spaziale Soyuz, fino all’arrivo alla Stazione spaziale. Cose normalissime che si fanno prima di un viaggio: "Salutare la mia famiglia, vestirmi per il lancio, arrivare alla rampa di lancio, salire a bordo con l’ascensore, allacciarsi le cinture... e poi il lancio, la cavalcata verso l’orbita, un brusco spegnimento dei motori e la sensazione del mio corpo di volare via dal seggiolino".