ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 16 dicembre 2014

Tanto va un Papa al lardo...

ALLAH IN CATTEDRALE…
avvisaglie delle prospettive cattoliche conciliari

 


di Daniele Casi


Articolo pubblicato su Veritas,
bollettino del Priorato Madonna di Loreto della Fraternità San Pio X


Pochi giorni fa, a Washington D.C.,  Stati Uniti, è accaduto un fatto grave e clamoroso.
Un abominio consumato, stavolta, non in ‘casa cattolica’ ma che, ugualmente, costituisce motivo di turbamento e spinge ad interrogarsi sul futuro della Chiesa.

Percorso diocesano

“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Se i pastori che governano la Chiesa sono preoccuparti di piacere al mondo più che a Nostro Signore, significa che, consapevolmente o no, preferiscono il principe di questo mondo rispetto a Nostro Signore, il demonio rispetto a Cristo. 
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E’ pervenuta in Redazione:
Gentile dottor Gnocchi,
la diocesi di Molfetta, organizza una serie di incontri intitolati “Accanto all’amore ferito. Un percorso diocesano per separati, divorziati e nuove unioni”, che si può vedere nel dettaglio qui:http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=42666&rifi=guest&rifp=guest. Ecco i primi danni di Francesco: si va sempre più formando una Chiesa che non riconosce  gli insegnamenti e la Parola del Signore, ma si preoccupa solo di accudire i fratelli, per farli sentire a casa (da mamma), senza magari aprire i loro occhi alla verità. (…)

Il vangelo secondo Superciuk

Schönborn: con le famiglie irregolari non facciamo come il fratello del figliol prodigo


L'arcivescovo di Vienna Cristoph Schönborn
L'ARCIVESCOVO DI VIENNA CRISTOPH SCHÖNBORN

Il cardinale arcivescovo di Vienna torna sul sinodo. Il “modello” di Putin. Il «principio del gradualismo». Le famiglie patchwork

  «I buoni cattolici a volte mi ricordato il fratello maggiore» del figliol prodigo, che è «deluso e sente di non essere stato premiato per la sua lealtà. La risposta del padre è una delle più belle frasi del Nuovo Testamento: “Sei sempre con me e tutto ciò che ho è tuo”». Parola del cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, che in una recente intervista alla Herder Korrespondenz, torna con questo parallelo sul sinodo sulla famiglia e, in particolare, sul timore, espresso da altri padri sinodali durante l’assise, che di fronte a certe aperture ipotizzate in assemblea nei confronti delle famiglie irregolari, i cattolici che vivono in nuclei riusciti si sentano disorientati.

Crisi radicale?


Alla radice della crisi. Il Cardinale Carlo Maria Martini vuole “ristabilire” ciò che non è mai esistito: il diaconato femminile



Autore Padre Ariel
Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

ALLE RADICI DELLA CRISI. IL CARDINALE CARLO MARIA MARTINI VUOLE “RISTABILIRE” CIÒ CHE NON È MAI ESISTITO: IL DIACONATO FEMMINILE


Grande è l’importanza della donna nella Chiesa! Personalmente ho sempre auspicato che si aprano vie concrete per ristabilire il diaconato femminile. Le donne già fanno moltissimo per il servizio al popolo cristiano e possono fare ancora di più se munite dei necessari carismi e poteri sacri.
Carlo Maria Martini
Il Corriere della Sera, 31 gennaio 2010

Canonizzazione veniente


1. DA PIROMANE A POMPIERE, DA MANGIAPRETI ALLA COMUNIONE, DA PEPPONE A DON CAMILLO, BENIGNI PENSIONA IL CARDINALE RAVASI: ‘’NOI STASERA DOBBIAMO CREDERE IN DIO’’ - 2. ED E’ SUBITO BOOM! 33,23 DI SHARE PER 9 MILIONI 104 MILA FEDELI PER I “10 COMANDAMENTI” -

lunedì 15 dicembre 2014

Dal grigio al nero..al freddo.

Messa di mezzanotte… e inquinamento da gasolio

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Bisogna accendere il termo e il gasolio inquina! Ergo… niente messa di mezzanotte. Ipse dixit; ipse: cioè il prete.
Incredibile, ma vero. Accade in una parrocchia della zona alta della provincia di Treviso. Di più non ne sappiamo, ma è sufficiente a dare la misura dello scadimento mentale (forse anche di fede?) di certo clero.
Ma una considerazione nasce spontanea.
Chi scrive ricorda bene gli inverni della fanciullezza e della adolescenza. Chiese senza riscaldamento, eppure si andava alla messa domenicale ben coperti (e non c’erano i piumini, piumoni, montoni, eccetera, di oggi) e nessuno si lamentava. Se quel prete che non celebrerà la messa di mezzanotte, evitando così di accendere il riscaldamento perché il gasolio inquina, per le altre messe come si comporta?…

In cerca di benedizioni?

BENEDETTO UN PRESEPE AL PARLAMENTO EUROPEO A BRUXELLES


Il 9 dicembre scorso, su iniziativa dell'Associazione francese Civitas e con l'interessamento dell'eurodeputato italiano Mario Borghezio,  Mons. Fellay ha benedetto un presepe all'ingresso del Parlamento Europeo.

Si concorda sulle prediche..!

IL VESCOVO DI “ROM” – LEZIONE DI VITA DEL PAPA A UNA QUARANTINA DI ZINGARI: “CERCATEVI UN LAVORO E INTEGRATEVI” (E UN RIPASSINO DEL SETTIMO COMANDAMENTO, NO?)

Bergoglio ha anche chiesto ai parroci di non allontanare dalla chiesa i neonati che piangono durante le celebrazioni, perchè “quando un bambino piange può essere la voce di Dio che piange e quel pianto a volte è meglio di tante prediche”…

Indovina chi sono nuovi farisei secondo JB..



Il Papa contro "i putrefatti nel cuore" che parlano di sacralità della disciplina


"I farisei erano ingessati. Il cuore era molto debole, non sapevano in cosa credevano", ha detto stamane il Pontefice




Parte dal Vangelo del giorno, in cui i capi dei sacerdoti chiedono a Gesù con quale autorità compisse le sue opere, per deplorare il comportamento dei novelli farisei che tanto parlano di disciplina della Chiesa da non toccare. Papa Francesco cita Pio XII, che “ci liberò da quella croce tanto pesante che era il digiuno eucaristico”: Non si poteva neppure bere un goccio d’acqua.

Sereno / variabile !?

Cosa (non) si sono detti Renzi e Papa Francesco

Cosa (non) si sono detti Renzi e Papa Francesco
Era la prima visita ufficiale in Vaticano dopo l’incontro privato dell’aprile scorso a Santa Marta. Stavolta il premier Matteo Renzi sale nella Biblioteca del palazzo apostolico per mezz’ora di colloquio cordiale con Papa Francesco. La nota ufficiale, come sempre in questi casi, non rivela nulla di clamoroso, sottolineando come “i colloqui si sono svolti in un clima sereno e cordiale”.

Pedro adelante..?

Sinodo, il Papa tira dritto

L'assemblea dei vescovi aveva bocciato le svolte più decise auspicate da Bergoglio, ma per l'assemblea dell'anno prossimo Francesco non ha intenzione di buttare all'aria tutto il lavoro fatto quest'anno. E già prepara un nuovo questionario

"La Chiesa non è una democrazia", diceva nel 1990 l'allora cardinale Ratzinger: parole per molti versi in linea con l'interventismo che caratterizzava, allora ed in seguito, il magistero wojtyliano e che non ha smesso di contraddistinguere in seguito anche il pontificato di Benedetto XVI.
Due pontefici, il polacco e il tedesco, che hanno sempre interpretato la propria missione di adempimento del ministero petrino caricandosi per intero sulle spalle il peso delle responsabilità e rivendicando alla figura del sola papa gli oneri e le fatiche di scelte decisive per le sorti della Chiesa universale. Un modo di governare la barca di Pietro sicuramente autorevole, da molti spesso interpretato come decisionista.

NON SOLO PONTI, MA ANCHE SCALE

 
Raffaello, Sogno di Giacobbe, stanza di Eliodoro, Vaticano


Amico, mi sono messo in ascolto del tuo cuore e della tua irresistibile voglia di felicità.
Ti parlerò di questa tua cima impervia da scalare, cercando di parteciparti una mia riflessione personale. Niente di più che un augurio di “buona vetta”, forse non originale né esclusivo, ma tendenzialmente poco allineato alla diffusa filosofia postmoderna oggi imperante, che semplifica come esaustive del soddisfacimento di ogni desiderio umano le aspirazioni alla solidarietà, al dialogo, alla libertà e alla dignità.

All’uomo basta però applicare una ricetta così radicalmente terrena per accedere a quell’enigmatico stato ideale di benessere che genericamente chiamiamo felicità?
La difficile “arte del vivere” consiste solo nell’effettuare con successo la ricerca di un modo apprezzabile di convivenza nell’”aldiquà” col nostro prossimo?

domenica 14 dicembre 2014

Waiting for Francis..

BAHAI                                       LA RELIGIONE DELLE NAZIONI UNITE

bahai
La fede Baha’i è la più giovane tra le religioni indipendenti monoteistiche del mondo.

Fondata in Iran nel 1844, oggi conta più di 5 milioni di aderenti in 236 diversi paesi.

I bahaisti provengono da quasi ogni contesto nazionale, etnico e religioso, il che fa della religione Baha’i quella tra le più seguite in termini di diffusione.

I bahaisti concepiscono le maggiori religioni mondiali come parti di un unico, progressivo processo attraverso cui Dio rivela la sua volontà all’umanità. Bahá’u’lláh (1871-1892), il fondatore della fede Baha’i, è riconosciuto come il più recente in una linea di Messaggeri Divini che include Abramo, Mosè, Buddha, Zoroastro, Cristo e Maometto.

Il tema centrale del messaggio di Bahá’u’lláh è che l’umanità è una singola razza e che è giunto il giorno della sua unificazione in una sola società globale. Mentre riafferma i principi etici centrali comuni a tutte le religioni, Bahá’u’lláh rivela anche nuove leggi e insegnamenti per gettare le fondamenta di una civilizzazione globale.

Romina caput mundi


L’ascetica Romina Power contro il Dalai Lama

Romina Power contro

il Dalai Lama

L’ex moglie di Al Bano difende la sua fede e accusa il Nobel per la Pace                    di di Aldo Grasso


Romina e Al Bano in un recente concerto tenuto a MoscaRomina e Al Bano in un recente concerto tenuto a Mosca
Romina Power vs Dalai Lama, titolerebbero i giornali americani. L’ex signora Carrisi, che nel frattempo è diventata buddista, ha deciso di sfidare la più alta autorità teocratica del Tibet, un po’ come se Iva Zanicchi si mettesse a questionare con il Papa sull’aldilà.

Occupy Rome

  Novità dalla Roma occupata   


dalla Lettera n° 72 - dicembre 2014 - dei Domenicani di Avrillé

Il meno che si possa dire è che Papa Francesco non ama né la dottrina né le certezze, come testimoniano queste poche parole: «Lo ripeto spesso: tra una Chiesa accidentata che esce per strada, e una Chiesa ammalata di autoreferenzialità, non ho dubbi nel preferire la prima.» (Messaggio per la 48° giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 1 giugno 2014).

Gospa 2.0.ß (Dark mix)

Quando i Fanzaghi non bastano più, è l'ora degli autoveggenti/sentienti..!

 ‘I tre giorni di buio’, raccontati da Fra' David Lopez.


Da circa cento anni, Gesù ha dato al Mondo milioni di segni, con straordinarie apparizioni, pubbliche e private, ed importanti rivelazioni su un futuro inquietante, qualora l’umanità non si dovesse convertire.
Desideriamo iniziare una serie di riflessioni sull’argomento, citando alcune profezie di Gesù e della Madonna rivelate alla Beata Elena Aiello, profezie riconosciute dalla Chiesa:

Al Cuore dell’Apocalisse:

[Apocalisse 1°] ~ Breve Commento al Cuore dell’Apocalisse: Capitolo XI

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[Apocalisse 1°]~
Breve Commento al Cuore dell’apocalisse

Introduzione
In questi tristissimi tempi, che non mi sembra esagerato definire apocalittici, mi pare opportuno porgere al lettore un commento semplice, ma fondato, dei capitoli centrali dell’Apocalisse (XI-XIII, XIX-XX), i quali riguardano le vicende delle ultime persecuzioni che si scateneranno verso l’avvento del regno dell’anticristo finale.
Mons. Antonino Romeo scrive che “gli episodi grandiosi dei due testimoni (cap. XI) e della donna che si innalza mentre il dragone precipita (cap. XII) sembrano senza nesso coll’intero Libro dell’Apocalisse. In realtà costituiscono le scene simboliche centrali su cui s’impernia il dramma dell’Apocalisse” (La Sacra Bibbia, sotto la direzione e curata da Salvatore Garofalo, Il Nuovo Testamento, vol. III, Torino, Marietti, Casale Monferrato, 1960, L’Apocalisse, commentata da A. Romeo, p. 800, nota 1); altrettanto centrali sono i capitoli su la Bestia del mare e della terra (cap. XIII), sul regno dell’anticristo (cap. XIX), la disfatta di satana e il regno millenario (cap. XX). È solo su questi capitoli che mi soffermerò nella presente serie di articoli.

sabato 13 dicembre 2014

Franci's liturgy: da S.Lucia a s.Patti



ROCK IN VATICANO - PATTI SMITH: “NON SONO CATTOLICA MA RICONOSCO IL BUONO E IL GIUSTO IN GRANDI LEADER COME FRANCESCO. LA MIA CANZONE “PEOPLE HAVE THE POWER” ESPRIME MOLTE IDEE DEL PAPA - IL ROCK SI PUÒ CONIUGARE CON LA SPIRITUALITÀ”

La cantante si esibisce oggi in Vaticano: “Apprezzo il Dalai Lama, l’impegno di Jimmy Carter per la pace, il rigore morale di Ralph Nader. Spero che attraverso Papa Francesco la gente scopra una nuova forma di pacifismo. Il Papa nella sua semplicità, ci mostra la possibilità di ricostruire il mondo”....

João el focolarìnão meraviglião

Rogate Ergo intervista Braz de Aviz, un commento

In umiltà e forti della disponibilità all’ascolto, “tratto caratteristico dell’attuale pontificato”, vorremmo permetterci di far notare alcune informazioni non corrette pubblicate nel N. 11/2014 della rivista “Rogate Ergo”, un periodico dei Rogazionisti, nell’ambito dell’intervista rilasciata dal Cardinale Prefetto della Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica.

Beyond Christ ? no problem: aquì estàn Jorge y João la par mejor do mundo..

Alle prese con le suore americane che vanno “oltre Cristo”

Martedì il giudizio dopo la visita apostolica. Clima bonariao ma con forti problemi. La fede in discussione

Rappresentanti delle suore ribelli americane rivendicano l'ordinazione femminile
Martedì sarà il giorno del giudizio per le suore americane, messe sotto inchiesta nel 2008 dalla congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Il cardinale prefetto della congregazione per gli Istituti di vita consacrata, il focolarino brasiliano João Braz de Aviz, il segretario francescano José Rodríguez Carballo e la responsabile della visita apostolica, suor Clare Millea, presenteranno i risultati dell’indagine voluta dall’allora responsabile del dicastero per i religiosi, il cardinale Franc Rodé.

Presepio alla Leopolda !? (lato B)

Ubi Bos?
Ubi Asinus (a)?
Ubi Oves?
Ma lei ci è o ci fa?


No al presepe = no a Cristo

Allora scuole aperte a Natale e Befana. La proposta che sbanca                                              La proposta è nata per gioco sui social network e pare stia avendo grandi adesioni.

Ai presidi che in nome del pluralismo religioso e della tolleranza verso le altre fedi hanno vietato l’allestimento dei presepi, è stato chiesto di tenere le scuole aperte durante le festività natalizie, compreso il 25 dicembre ed il sei gennaio. Se è vero che la scuola non deve caratterizzarsi come cristiana e dunque deve rifiutare le tradizioni, ad iniziare dai presepi, per quale motivo il Natale dovrebbe essere occasione di festa anche per i non cristiani? Perché turbare la sensibilità dei bimbi musulmani obbligandoli a non andare a scuola il giorno di Natale, a Santo Stefano e l’Epifania?Presepe Vocogno 2011

I presidi e gli insegnanti che promuovono l’abolizione dei presepi dovrebbero essere altrettanto coerenti con il loro laicismo duro e puro e presidiare la scuola, svolgendo regolarmente le ore di lezioni.

Dove nasce il kommissariato


Effetto Francesco: “tirannia democratica” contro i dissenzienti


vaticano
Ricevo e pubblico. L’autore è professore emerito di sociologia della religione all’università di Firenze e alla facoltà teologica dell’Italia centrale.
*
IL CLIMA DEL PONTIFICATO E UNA NUOVA VOGLIA DI BASTONE
di Pietro De Marco
Mi raccontano questo caso recente, sintomatico del clima cattolico che sta affiorando: da una storica associazione fiorentina di volontariato, mesi fa sono stati espulsi dei membri perché accusati di criticare papa Bergoglio.
Sembra che le prove siano state ottenute penetrando nel social network ove essi dicevano, magari gridavano, il proprio dissenso. Un’espulsione senza processo né confronto, invocando articoli statutari inaccessibili agli accusati.
Anche da altri ambienti toscani arrivano segnali di una disponibilità ad atti sanzionatorii contro atteggiamenti “tradizionali”, atti mai rivolti, in passato, contro idee e comportamenti realmente antistituzionali quando non eversivi del rito e del dogma.

PRUDENZA: VIRTÙ O VILTÀ ?


  

Ovvero: Papa Bergoglio – Papa Pacelli


Caro direttore, cari lettori:
le recentissime cronache hanno riferito che Papa Bergoglio “non ha voluto” – diverso da “non ha potuto” –ricevere, in udienza privata, il Dalai Lama tibetano, il signor Tenzin Gyatso, presente a Roma in occasione dell’incontro mondiale dei Nobel per la Pace. Le stesse cronache, e la nostra memoria, ci permettono di ricordare che, invece, l’emerito papa cardinal J. Ratzinger, già Benedetto XVI - correva il 12 ottobre 2006 - gli concesse pubblica e solenne “accoglienza” – si dice così? – per “un incontro di contenuti religiosi”.
 
L’udienza concessa, allora, da Benedetto XVI, fu salutata come un encomiabile esempio di dialogo interreligioso, appendice e propaggine di Assisi 1986/2011, come coraggiosa capacità della “nuova” Chiesa conciliare di aprirsi anche ai non cristiani. Naturalmente, osserviamo noi, non come intenzione evangelizzatrice ma come gesto di resa ai sensi del documento conciliare “Nostra Aetate”. Un evento che il mondo laico, stampa e financo la massoneria salutarono con soddisfazione.
Figuriamoci!

venerdì 12 dicembre 2014

Ognuno dà quel che ha..!


" Figlia mia carissima, ti scrivo questa lettera per dirti che ti vogliamo tanto bene. 
Sono ormai più di 10 anni che tu sei stata chiamata da Gesù per essere sua sposa, io e il papà siamo quasi vecchi, i tuoi fratelli ormai sono degli uomini. 
Tanta acqua è passata sotto i ponti, ma l'amore per te non è diminuito anzi, ogni giorno va aumentando, i nostri pensieri vanno spesso a te, e ci chiediamo: come starà, avrà freddo, mangerà, si vorranno bene tra sorelline? 
Tanti pensieri affollano la nostra mente, ma uno solo prende il sopravvento su tutti: fatti santa figlia mia, sii degna sposa del tuo Signore, abbraccia la croce come Lui l'abbracciò, non scansarla, non sfuggirla, ma amala come l'hanno amata i bambini di Fatima, ricordi? 

Animalogia vaticanseconda

Gli animali hanno un’anima e vanno in Paradiso? Cosa dicevano santi e Papi

papa-francesco 3
Gli animali hanno un’anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, “soffio”, “vento”)? E, se ne sono provvisti, vanno in Paradiso?
Gli animali sono esseri senzienti, questo è ormai appurato, alcuni studi scientifici ne confermano le attitudini all’apprendimento, altri affermano che sono in grado di provare emozioni e sentimenti, le persone che vivono accanto ai propri animali domestici ne sono certi e non hanno bisogno di prove per sapere di quanti e quali sentimenti siano capaci.
La separazione, al momento della morte, è quindi un dolore grande e sentito per chi li ama e, se il Paradiso è concesso a noi, sarà possibile condividerlo con gli animali che abbiamo amato?

Consolazione e sollievo

Nostra Signora di Guadalupe - 12 Dicembre 
Selezione biografiche:

Virgin Guadalupe

Nostra Signora di Guadalupe -   Foto da wikipedia
Questi sono alcuni dei dialoghi tra la Madonna e Juan Diego, preso da narrazioni scritte ispirate dal racconto di studioso indiano Antonio Valeriano intorno alla metà del 16 ° secolo. Nellaprima apparizione , la Madonna rivolge Juan Diego, parlando nel linguaggio del Messico : "Juanito, mio figlio, il più umile dei miei figli, dove vai" "signora Nobile, vado in chiesa a Tlatelolco ad ascoltare queste cose divine come i nostri sacerdoti ci insegnano," rispose lui. Ha detto, " sappiamo per certo, caro dei miei figli, che io sono la perfetta e sempre Vergine Maria, Madre del vero Dio, il Signore di tutte le cose e Maestro del Cielo e della Terra. Io desidero ardentemente un tempio da costruire qui, dove mi mostrerà e di offrire tutto il mio amore, la compassione, l'aiuto e la protezione alle persone e quelli che cercano me. Io sono la vostra Madre misericordiosa, la Madre di tutti coloro che vivono in questa terra e di tutti gli uomini. Io ascolterò il pianto e dolori di quelli che mi amano, piangere per me, e avere fiducia in me, e io darò loro consolazione e sollievo.

Vitalismo mortale


Il sinodo sulla “famiglia” di Francesco I
La rivincita di Bergson, Blondel e Teilhard
Il vitalismo
La filosofia postmoderna del Novecento è caratterizzata dal vitalismo che si divide sostanzialmente in due rami: 1°) il vitalismo neopagano, naturalistico, nichilistico e super-omistico di Nietzsche; 2°) il vitalismo meta-cristiano[1], spiritualistico, e panteistico di Bergson-Blondel-Teilhard.
Il vitalismo è quella corrente filosofica che prende come punto di partenza della ricerca filosofica la vita, in cui si ritrova una “forza vitale” ben distinta dalla materia passiva.
La vita è intesa come mutamento incessante, divenire perenne, ascendente, auto-trascendente, come creatività infinita e quindi naturalisticamente panteistica: vivendo intensamente l’uomo si auto-divinizza con le sue forze naturali, senza bisogno della grazia divina.

Leggende nere?

Ior, sotto inchiesta tutta la gestione dell’era Wojtyla

Banco Ambrosiano, Sindona, Calvi, Marcinkus e adesso Caloia che doveva essere “il risanatore”

PHILIPPE HUGUEN AFP



L’indagine per peculato aperta dalla giustizia vaticana contro l’ex presidente dello Ior Angelo Caloia e l’ex direttore generale, Lelio Scaletti, è destinata a far riscrivere  - questa volta senza illazioni ma con dati di fatto – la leggenda nera dell’istituto finanziario vaticano. L’inchiesta condotta dalla magistratura vaticana è a suo modo un fatto storico in quanto ha fatto emergere prove dirette – raccolte dallo stesso Ior - del coinvolgimento dei massimi vertici dell’istituto in attività finanziarie illecite e fraudolente attraverso movimentazioni di denaro in paradisi fiscali e con trafugamento di risorse. 

Perché ricordare questa massima?

Quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est



Ciò che è stato creduto dovunque, da sempre, da tuttiquesta massima di San Vincenzo di Lerino (Commonitorium, 2) indica quello a cui deve attenersi, comunque e soprattutto nelle situazioni difficili, un vero cattolico; massima che si trova richiamata in innumerevoli documenti ufficiali della Chiesa e in tutti i testi di teologia, e che esprime in maniera lapidaria la “cattolicità” della Chiesa.

Perché ricordare questa massima?
Perché ai giorni nostri si diffonde sempre più l’idea che l’insegnamento e il credo cattolici debbano attingere prevalentemente e attualmente a ciò che dice e fa il Papa, a ciò che dicono e fanno i Vescovi. Idea questa che trova riscontro nella elementare logica che deve informare un cattolico, logica valida peraltro per qualunque persona di buon senso, religiosa o laica che sia: se c’è qualcuno che comanda e qualcun altro che ubbidisce… se c’è qualcuno che parla e qualcun altro che ascolta… se c’è qualcuno che insegna e qualcun’altro che apprende, non v’è dubbio che il minimo che si possa dire è che disconoscere questo rapporto elementare significa essere fuori di senno.
Ne consegue che se il Papa o il vescovo comanda, parla, insegna, il cattolico deve ubbidire, ascoltare e apprendere.

Caccia grossa

In Francia è caccia grossa ai pastori “conservatori”

Che nella Chiesa vi sia ed agisca un’ala «progressista» non è un’etichetta, un modo di dire, ma una realtà: a codificarne la presenza è stato lo stesso papa Francesco, dopo l’ultimo Sinodo. Ed è esattamente quella parte del popolo di Dio, che oggi maggiormente alza la voce, anche sui social network, sentendosi più compresa, tutelata, protetta, finanche incoraggiata dalle gerarchie e dalle alte sfere.
Così, in Francia, pare essersi aperta la caccia ai nemici del modernismo, specie se Episcopi: mons. Le Vert, costretto a ritirarsi per il tiro incrociato dei fondamentalisti post-conciliari; mons. Castet, di cui in molti vorrebbero la testa; ed ora il Vescovo di Lescar-Oloron-Bayonne, mons. Marc Aillet (nella foto, al centro), contro cui si è scatenata la frangia più “liberal” della Diocesi, come dichiarato dal periodico Sud Ouest. Sin dalla scorsa estate, quando si costituì il gruppo «Prendiamo la parola nella Chiesa», con circa 150 aderenti, riunitisi per mettere a punto un “manifesto”, fatto di 21 punti o rimostranze, presentate poi all’interessato.

giovedì 11 dicembre 2014

Twitta che vai bene..!


CHI È GESÙ? IL NUOVO ATTACCANTE DEL CHELSEA! - CHE SI FESTEGGIA IL 25 DICEMBRE? IL COMPLEANNO DI BABBO NATALE! - UNO STUDIO SU MILLE BAMBINI INGLESI DIMOSTRA CHE LA TRADIZIONE DEL NATALE STA PER SCOMPARIRE

Il 35 % dei bimbi intervistati crede che Gesù sia nato al Polo Sud, il 27 % che Maria l’abbia partorito in una chiesa. Un altro 10% insiste che la renna Rudolph si trovava nella stalla al momento del parto. Il 25% crede che i pastori trovarono Gesù utilizzando Google Maps. I risultati su un campione di 1.000 giovani in un centro 

La crisi della famiglia e il caso dei Francescani dell’Immacolata

A Roma, sabato 13 dicembre, convegno su “LA CRISI DELLA FAMIGLIA E IL CASO DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA: UNA LETTURA A PIU’ VOCI ALLA LUCE DEI RECENTI AVVENIMENTI ”

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IL COMITATO DELL’IMMACOLATA
organizza
CONVEGNO SU
“LA CRISI DELLA FAMIGLIA E IL CASO DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA:
UNA LETTURA A PIU’ VOCI ALLA LUCE DEI RECENTI AVVENIMENTI ”
Roma, sabato 13 dicembre 2014, ore 16,00
Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia
Sala Alessandrina
(ingresso da Lungotevere in Sassia, 3 – rampa di fianco all’Ospedale di Santo Spirito)
 .
Roma, 13 dicembre 2014 – Il Comitato dell’Immacolata, prosegue con le iniziative in favore dei Fondatori dei Francescani dell’Immacolata, padre Stefano Maria Manelli e padre Gabriele Maria Pellettieri.
La Sala Alessandrina del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia ospiterà il convegno, tenuto da laici, sulla tematica della crisi della famiglia nel contesto del Sinodo dei Vescovi e del caso dei Francescani dell’Immacolata.

Amici suoi


“AMICI DI FRANCESCO”: BERGOGLIO, IL PAPA PIU’ EUROPEISTA  - di GIUSEPPE RUSCONI –www.rossoporpora.org – 11 dicembre 2014

Nel secondo incontro del ‘Cenacolo degli amici di papa Francesco” l’arcivescovo Mario Toso illustra i modi di rivitalizzare la democrazia secondo il papa argentino, evidenziando i suoi discorsi per i movimenti popolari e a Strasburgo – Il card. Kasper: Francesco è il Papa più europeista – Presenti anche il card. Coccopalmerio, il direttore di ‘Civiltà cattolica’ padre Spadaro, il prof. Raniero La Valle.
Mercoledì 10 dicembre il Centro Russia Ecumenica a Borgo Pio ha ospitato il secondo incontro organizzato dal ‘Cenacolo degli amici di papa Francesco’ (il primo, di cui abbiamo dato ampia notizia, si era svolto l’11 novembre su argomenti sinodali). Stavolta il tema annunciato era quello relativo al discorso di papa Francesco ai movimenti popolari; in realtà la serata si è piuttosto  concentrata sulla necessità di rivitalizzare un sistema democratico gravemente degradato a livello europeo e mondiale.

L’inquisitore collettivo

Guai a dire asino all’asino, perché le bestie non sono più bestie ma “esseri senzienti”. E chi non si adegua sarà o ridicolizzato o criminalizzato. Dizionario a uso dei nuovi Torquemada


E’ l’ossessione egualitaria che ha portato uno come Luciano Ligabue, un cantante, a giustificarsi davanti alla pubblica opinione per aver indossato un “pellicciotto” durante il backstage di promozione del suo nuovo album
Solo chi non ha mai provato l’ebbrezza di attraversare una pelliccia per scovare la carne di una femmina può odiare questo capo d’abbigliamento – cruento e lussuoso, sfacciato, perché la vita è un rimando segreto di crudezza e sopraffazione – e se proprio non si vuole buttarla sul pesante, sull’erotico, su quella meravigliosa ossessione che è l’Eros, si può qui dare una versione romantica e struggente: solo chi non l’ha sentita sulle ginocchia, una coperta ricavata dalla pelliccia di un animale, sfrecciando a bordo di una slitta tra le nevi di Russia, non può capire l’urgenza di quell’ammasso elegante di morbidezza, buona salute e voluttà.

L'"enciclica ecologica" parlerà degli inquinatori?

Protestantesimo liberale e scientismo hanno profondamente inquinato la teologia cattolica

 
Si nota una differenza evidente, confrontando un testo di teologia cattolica anteriore agli anni ’60 del Novecento con uno posteriore al Concilio Vaticano II: una differenza non solo e non tanto di contenuti, ma di stile, di atmosfera, di impostazione generale, quasi come se appartenessero a due sistemi di pensiero differenti.
La cosa che balza più all’occhio è, nel secondo, la parsimonia, la cautela, e quasi – si direbbe – l’imbarazzo, se non proprio la ritrosia, a parlare della vita soprannaturale: il discorso si concentra sull’etica, ma in termini, a volte, così vaghi e generici, che potrebbero adattarsi a qualsiasi altra filosofia o religione; e, soprattutto, si nota una costante tendenza antropocentrica, come se l’essenza del messaggio cristiano ruotasse intorno all’uomo e fosse, per dirla come oggi si usa, un messaggio di liberazione, magari confondendo e mescolando il piano terreno, storico, per lo più in chiave economica e politica, ed il piano della realtà soprannaturale.

Babele e la neolingua:


 una Chiesa senza vocabolario da mezzo secolo



Autore Padre Ariel
Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

BABELE E LA NEOLINGUA: UNA CHIESA SENZA VOCABOLARIO DA MEZZO SECOLO

 Quando la Chiesa rinuncia ad un linguaggio comune, universale e preciso, tale è il linguaggio dogmatico, fisso e senza tempo, giacché suo compito è percorrere i tempi, a quel punto nasce la incomunicabilità e si rinnova il dramma della superbia di Babele. Insomma, urge correre ai ripari e prendere atto del dato drammatico: abbiamo perduto il linguaggio per comunicare i misteri della fede, che richiedono un lessico proprio e preciso, che prescinde dalla società e dai tempi; e questo linguaggio è il linguaggio metafisico […]