ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 22 dicembre 2014

Giustizia, non misericordina..


Il Vangelo della giustizia


Quando si parla della Giustizia divina e dei suoi castighi, molti credenti si sentono profondamente a disagio, come se ci si riferisse a qualcosa di estraneo alla Rivelazione cristiana. In realtà ciò sembra dovuto a un grave fraintendimento, causato da una visione deformata della fede che ci è stata trasmessa. Il più insidioso tranello della cultura attuale non è il rifiuto esplicito della dottrina cattolica, ma la sua sostituzione – nella predicazione come nell’insegnamento, negli scritti come nelle interviste – con un surrogato che non ha più nulla in comune con essa, se non alcuni nomi e una patina leggera che inganna senza alcuna difficoltà gli spiriti superficiali del nostro tempo. Alla base di esso si trova ancora quella corrente di pensiero tardo-medievale (il nominalismo) che è alla radice degli errori protestanti e del razionalismo moderno, che con il modernismo e il neo-modernismo ha ridotto il discorso su Dio a mero gioco intellettuale, sganciato dalla verità rivelata e suscettibile di tutti gli adattamenti pretesi dal mondo incredulo.

Eius pater

L’influsso di Lutero dietro la “tesi Kasper”?

Un aspetto del recente Sinodo sulla famiglia    
                                                                                                      

Cosa si cela dietro la tesi che si è tentato d’imporre al recente Sinodo, la cosiddetta “tesi Kasper” sull’ammissione alla Comunione eucaristica dei divorziati “risposati”? I fattori sono molteplici e senz’altro, come ha coraggiosamente sottolineato Socci, si tratta di una resa totale alle richieste dei “poteri mondani”. Non a caso il Card. Pell, uno degli ecclesiastici che più si sono distinti nella battaglia contro questi conati, ha detto : “è una posta in palio nello scontro fra ciò che resta del cristianesimo in Europa e un neopaganesimo aggressivo. Tutti gli avversari del Cristianesimo vorrebbero che la Chiesa capitolasse su questo punto” (e, detto per inciso, come è motivo di grande gioia vedere che qui c’è stata una tenace resistenza da parte di ampi settori dell’area moderata agli abusi di potere, è al contempo motivo di dolore costatare le mancate resistenze in tanta area Vetus Ordo).

In questo breve studio vorremmo mettere in evidenza un aspetto non secondario. La questione posta è : tali posizioni, aldilà degli addotti pretesti pastorali, non sono forse in una certa coerenza teologica con il Luteranesimo?

Vatican Outsider

SCONCERTANTE - Come sa chi conosca la tragica situazione di Asia Bibi, arrivare a parlare con questa povera donna è pressoché impossibile.
Così sabato mi sono stupito che “Vatican insider” lanciasse una sua intervista “esclusiva”. Uno scoop davvero mirabolante, mi sono detto.
Solo che poi sono andato a leggere e non sapevo più se mettermi a ridere o a piangere.
Intanto si apprende subito che il giornalista di “Vatican insider” non ha incontrato né intervistato direttamente Asia Bibi, ma ha avuto le risposte tramite la “Renaissance Education Foundation di Lahore” che – dice - “si occupa oggi della sua famiglia e dell’assistenza legale”.
Dunque non si tratta di un’intervista raccolta direttamente dal giornalista.
Sono parole che quella “Fondazione” attribuisce ad Asia Bibi. Sono parole che a me sembrano surreali (parla come un libro stampato).
Ma giudichi ognuno per suo conto.
Secondo quanto si legge su “Vatican insider” sapete quel è l’unico bersaglio contro cui si scaglia questa povera donna che da cinque anni è stata strappata alla famiglia, ai cinque figli piccoli, rinchiusa in una lercia galera e condannata a morte?
Provate a indovinare.
Credete che possa avercela con quelle “brave musulmane” che l’hanno denunciata e immolata perché lei – che è cristiana – aveva osato bere allo stesso loro bicchiere?
Ma no!

Medice, te ipsum cura!!

Terremoto in Vaticano. Il Papa contro i cardinali

Per i consueti auguri di Natale Papa Francesco bacchetta la Chiesa: "Cardinali e vescovi di Curia rischiano di perdere di vista i loro limiti, si sentono superiori a tutto e a tutti"
Papa Francesco sceglie il giorno degli auguri di Natale per bacchettare i cardinali e la curia. Lo fa elencando una ad una le quindici malattie sempre in agguato per la chiesa.


Quella di "sentirsi immortale", il "cuore di pietra", il"duro collo", "l'alzheimer spirituale", la "schizofrenia esistenziale" e il "terrorismo delle chiacchiere".

Click, Ave, gloria

Chiese vuote, fedeli in fuga su internet. Ma il Papa dice che non si possono mandare le e-mail a Dio



E’ il 12 dicembre del 2012: Benedetto XVI lancia il primo tweet di un Papa
Il Rosario con un click, perché no. D’altronde, basta scaricarsi una bella app – di regola gratuita – sul proprio smartphone, e la coroncina la si può lasciare nel cassetto del comodino della nonna. L’app, in qualche caso, tiene pure il conto delle avemaria e dei paternoster, rinfrescando la sbiadita memoria sui misteri – gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi – del giorno. C’è persino un sito che t’aiuta a “imparare e recitare il Santo Rosario”. Talmente avanzato, il sistema, che si può scegliere perfino “fra tre tipi di Rosario online”.

Kommissario Volpone

Ci mancava questa tra le curiosecosedi bosecuriose... la "comunità" ha sentito la necessità di un visitatore apostolico. Bene. Ma ?...
"Ma lo ha voluto e scelto Enzo Bianchi, onnipotente fondatore e priore del monastero, nonché pupillo di papa Francesco. Per rafforzarsi contro gli oppositori" scrive Magister su chiesaespresso.it 
Le conclusioni sono state...
Ma hanno anche formulato la richiesta che "l’esercizio delle diverse autorità in comunità non sia autoritario ma trasparente e sinodale".
"Evidentemente, la sinodalità così cara a Bianchi nel predicare la riforma della Chiesa e del papato, a Bose è ancora di là da venire, se c'è voluta una visita canonica per rammentarla al suo autoritario priore."
Ora la cosa sembra come sempre tragicomica. Il capo supremo fondatore e priore ordina una visita"ispettiva" e nomina lui gli ispettori, ovviamente suoi amici... poi conclude con una cosa che è l'apoteosi del tragicomico. Una pia associazione di laici fondata e costruita con sapiente maestria oggi un vero "impero" per autorevolezza credibilità e diffusione, sull'ecumenismo la sinodalità e la spirituale apertura al nuovo... ops sembra aver qualche cinghia che slitta.
Bosecuriose curioserà ancora in questo unico (per fortuna) clamoroso esempio di geniale contraffazione e millantato credito religioso culturale e mediatico. La settimana scorsa anche Panorama ha pubblicato uno sbrodolante articolo di lisciatura con pelo e contropelo politicamente corretto verso il supremo priorissimo. Ci spiega con la usuale sapienza cosa è il male. Anche il giornalaccio settimanale edito dal berlusca si è pronato al potente oracolo del pneuma, oggi che le sue quotazioni sono stellari. Si parla pure di berretta cardinalizia. Resta un genio del marketing e della comunicazione.
Chiediamo come sempre un parere al nostro amico grillo parlante.
BUON NATALE A TUTTI.
Don Chisciotte.http://bosecuriose.it/

Anche a Bose è arrivato il visitatore

Ma lo ha voluto e scelto Enzo Bianchi, onnipotente fondatore e priore del monastero, nonché pupillo di papa Francesco. Per rafforzarsi contro gli oppositori

ROMA, 22 dicembre 2014 – La visita apostolica alle suore degli Stati Uniti è stata pacificamente archiviata la scorsa settimana, con la pubblicazione del rapporto finale e con l'unico lamento che tra i 341 istituti religiosi indagati "alcuni hanno deciso di non collaborare del tutto":

Muri di gomma vaticana

ABBATTERE TUTTI I MURI ? VA BENE, PAPA BERGOGLIO, COMINCIAMO A SPAZZAR VIA IL “MURO DI SILENZIO” DELLA SISTINA, FACENDO EMERGERE LA VERITA’ SUL CONCLAVE…

Fu il cardinale Giuseppe Siri, trent’anni fa, a proporre l’abolizione del segreto del Conclave, quello che sono tenuti a mantenere sotto giuramento tutti i porporati sull’elezione di un papa nella Cappella Sistina.
Lo propose perché – lungi ormai dal tutelare le cose sacre – quella norma rischiava (e rischia) di diventare la copertura di cose profane (il prelato aggiunse allora – anni Ottanta – che si sarebbe dovuto pregare molto per i conclavi del futuro perché non arrivasse fin lì l’influenza esterna di qualche setta).
E’ paradossale che una proposta così innovativa e democratica sia stata avanzata dal prelato che era considerato il leader dei “conservatori”. E che in questi trent’anni nessun prelato ritenuto “progressista” l’abbia ripresa e fatta sua.

Allontanare i lupi dal gregge di Cristo.

Cum ex apostolatus officio

Dopo un certo silenzio, proponiamo la lettura di una Bolla Pontificia di Papa Paolo IV, la Cum ex apostolatus officioBolla che gode, fuor di ogni plausibile dubbio, dell'infallibilità papale e che lo stesso Papa stabilisce valida in perpetuo
Il fatto che sia verità infallibile risulta evidente dagli stessi requisiti richiesti dal Concilio Vaticano I con Bolla Dogmatica Pastor Æternus, che stabilisce appunto il dogma dell'infallibilità pontificia, mostrandone al contempo anche i precisi limiti.
Tali requisiti sono:
1) Il soggetto dell'infallibilità: è la persona del Romano Pontefice. Il che vuol dire che il Papa deve fare esplicitamente e personalmente propri anche i documenti di un Concilio Ecumenico perché possano questi essere "infallibili".
2) La materia dell'infallibilità: che è la dottrina sulla Fede e sulla morale valevole per la Chiesa universale.
3) Il modo di insegnamento da parte del Papa: che è quello di dare valore di definizione alla dottrina proposta.
Ora questi tre requisiti si realizzano perfettamente nel documento pontificio che proponiamo alla lettura di tutti i cristiani di buona volontà. 
Ci siamo permessi di evidenziare alcuni passi che, a nostro avviso, risultano particolarmente significativi.
Posto quindi che quando espresso in tale Bolla è verità cattolica, ciascuno tragga le sue conclusioni.

domenica 21 dicembre 2014

Da Immacolata a Carbonata

Medjugorje 33 anni dopo (IV parte)


UNA MADONNA CHE SI FA TOCCARE
Un fatto che lascia a dir poco sgomenti, è il toccamento da parte di mani profane di questa presunta Madonna. Tutto questo sembra uno scherzo, uno stupido gioco, da parte di qualcuno o qualcosa che vuole alimentare solo le nostre emozioni per farci credere che tutto questo è vero. Che bisogno c’era di farsi toccare  da chiunque l’avesse voluto?
Comunque le cose sono andate così!
Una sera i “veggenti”, si trovavano in un campo insieme ad alcuni loro amici, quando la “Madonna” apparve. Durante questa apparizione i ragazzi dissero: “La Madonna permette a tutti quelli che lo desiderano di venirla a toccare.” Gli stessi “veggenti” guidarono coloro che desiderarono farlo dicendo man mano: “Adesso voi toccate il suo velo, il suo capo, la sua mano, il suo vestito.” Tutto questo durò per un quarto d’ora circa, per poi scomparire. Nel mentre, all’improvviso, Marija gridò ad un suo amico: “Guarda Marinko, la Madonna ci ha lasciati tutta annerita!”

Unam Sanctam

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Scriptorium
Recensioni  –  rubrica del sabato di Cristina Siccardi
.
Unam Sanctam. Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa Cattolica del XXI secolo – di Paolo Pasqualucci – un elaborato ed esaustivo saggio, che ci introduce con acutezza nei meandri dell’impostura teologica, quella che avanza a grandi passi fra noi, nella dottrina come nella pastorale…

L’attesa dell’Anticristo

VIDEO – Bergoglio, il rabbino Skorka, la laurea honoris causa e l’attesa dell’Anticristo


Avvicinandosi il Natale, festa che per i cattolici segna in maniera indelebile la nascita del Salvatore Nostro Signore Gesù Cristo, vi proponiamo il seguente video.
Sentirete il discorso del Rabbino  Skorka in occasione del  ricevimento della laurea honoris causa (30 ottobre 2012) presso la Pontificia Università Cattolica di Argentina dalla mani di Bergoglio.

Approfondimento della dottrina? No, è tradimento


Il termine che si sente ripetere in questi giorni, anche dopo l'intervista di papa Francesco a La Nación, è quello della necessità di un adeguato "approfondimento" della dottrina. È la tesi di Gianni Gennari (sulCorriere della Sera) a proposito dell'auspicata “retromarcia” del Magistero sui metodi naturali: grandi cambiamenti, ma che sarebbero solo “approfondimenti” della dottrina dell’Humanae vitae. Per analogia questo schema interpretativo viene applicato alla questione “sinodale”, quella della comunione per i divorziati che si sono sposati civilmente. Peraltro questa tesi è sposata anche da Andrea Tornielli (La Stampa), che già tempo fa parlava di “approfondimenti” in riferimento alla nuova dottrina conciliare sulla libertà religiosa.
Vedendo il ricorso a questa etichetta che i media stanno applicando ai progetti di riforma della dottrina sui sacramenti (il Matrimonio, la Penitenza e l’Eucaristia)  mi sono reso conto ancora una volta di quanto sarebbe auspicabile che i giornalisti si limitassero a informare sull’attualità degli eventi ecclesiali senza continuare a confondere le idee ai cattolici con le loro interpretazioni sociopolitiche (vedi quanto ho scritto recentementesull’Isola di Patmos). 

Francescani socialmente utili

Crac ordine Francescani, l’albergo di lusso dei frati che ha portato alla bancarotta



La ristrutturazione della struttura, che è anche un ristorante, ha contribuito al fallimento. Anche se nella mission dell'hotel avevano scritto: "Cercheremo di spendere il vostro denaro con sapienza e faremo in modo che sia socialmente utile all’umanità che soffre"

Bianchèto e reciòto ? Il clan dei vèneti.

Papa Francesco «liquida» Bertone

Il Pontefice ha nominato camerlengo il cardinale francese Tauran. L’ex segretario di Stato ha compiuto 80 anni, non può entrare in conclave

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Ha atteso che tagliasse il traguardo degli 80 anni e quindi che non potesse più partecipare a un conclave prima di sostituirlo nell’ultima carica importante che ancora ricopriva. Papa Francesco ha nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa il cardinale francese Jean Louis Tauran al posto dell’ex segretario di Stato Tarcisio Bertone.
Un avvicendamento in qualche modo previsto, proprio perché il porporato salesiano ha compiuto 80 anni il 2 dicembre scorso. Però Bertone è stato spesso al centro di critiche e attacchi, dentro e fuori la Chiesa. Molti, ad esempio, hanno visto nella vicenda Vatileaks l’intenzione di colpire lui piuttosto che Benedetto XVI. Ma il Papa emerito, con cui ha collaborato a lungo fin dai tempi in cui erano prefetto e segretario della Congregazione per la dottrina della fede, lo ha sempre difeso strenuamente.

Ebbene sì.


Le verità storiche di Bergoglio
Ebbene sì. Questa proprio non ce l’aspettavamo.
Avevamo capito che questo papa aveva doti mediatiche fuori dal comune, che era capace di dire “buongiorno” e “buon appetito” in maniera accattivante come nessuno prima di lui, ma…che avesse anche la capacità di viaggiare nel tempo, no.
“Quella di Nazareth non era una famiglia finta, irreale. Maria, la mamma cucinava, faceva tutte le cose della casa, stirava le camicie, Giuseppe, il papà faceva il falegname”.

Il circo impazzito

Nullità dell'elezione pontificia per accordo previo?

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di Guido Ferro Canale

Ha suscitato un certo scalpore la notizia, contenuta in un libro del giornalista Austen Ivereigh e poi rilanciata da vari siti (tra cui, per quanto in questa sede interessa, “Chiesa e post-Concilio”, che ha ripreso un post del blog “From Rome”), secondo cui un gruppo di Cardinali, prima che si aprisse il Conclave del 2013, avrebbe orchestrato l’elezione di Bergoglio assicurandosi voti e, i primo luogo, all’assenso dell’argentino all’elezione.
Preciso di non interessarmi, qui, della quaestio facti, ma solo delle conseguenze giuridiche di un simile accordo elettorale, soprattutto perché l’autore del post sopra citato (e di un altro precedente), tal p. Alexis Bugnolo, sostiene – con molti altri – che esso comporterebbe la nullità dell’elezione papale. Mi sembra opportuno mostrare che questa tesi non è fondata.

sabato 20 dicembre 2014

L 'ateologia del fatto compiuto

Famiglia, lo strappo tedesco.
Su Vatican Insider ho pubblicato un articolo sull’orientamento dei vescovi tedeschi a cambiare le regole attuali per quanto riguarda l’impiego di persone con stili di vita diversi da quelli proposti dalla Chiesa; e in particolare questo riguarderebbe sia i divorziati risposati sia, probabilmente, le persone omosessuali.
MARCO TOSATTI

Questioni di audience

Chiese/ristoranti a Parigi ( Des églises de Paris transformées en restaurant)


Du 1er dimanche de l’Avent à Noël, les catholiques de Paris souhaitent partager la joie de la naissance de Jésus. Des animations très diverses sont organisées par toutes les paroisses de Paris. Très diverses : processions, tractages, évangélisation de rue, manifestations publiques et … dîner dans des églises :L’évangélisation permet-elle de faire tout ? Transformer la maison du Bon Dieu en salle à manger, est-ce bien opportun ?


Dalla prima Domenica di Avvento al Santo Natale, i cattolici di Parigi desiderano condividere la gioia della nascita di Gesù.
Sono state organizzate delle iniziative e da tutte le parrocchie di Parigi. Diverse processioni, conferenze, evangelizzazione nelle strade, eventi pubblici e la cena ... nelle chiese. 
Ma tutto può essere fatto nel nome dell'"evangelizzazione"?
Trasformare la casa di Dio, in una sala da pranzo, è opportuno?

Uso improprio del Catechismo della Chiesa Cattolica nella Relatio Synodi

Interessante esame di un punto discusso della Relatio Synodi, che cita - impropriamente - il Catechismo della Chiesa Cattolica.


Uso improprio del Catechismo della Chiesa Cattolica nellaRelatio Synodi della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-19 ottobre 2014)

di Don Alfredo Morselli

Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto, perché non lo dice mai a proposito. (Prov 20,20)

Se la Scrittura considera inaccettabili le parole sagge proferite non a proposito da parte degli stolti, quanto più la cosa sarà aberrante se vengono male usate e travisate le parole stesse della Bibbia o dei documenti più preziosi del Magistero? Il demonio ha tentato Gesù con la S. Scrittura, e gli eretici ne ritagliano e ne incollano assieme i versetti per attaccare i santi Dogmi.

Il peccato venale

Il «peccato» venale oltre lo Ior



Adesso i francescani. In passato i salesiani, i camilliani, i Figli dell’Immacolata concezione. Oltre allo Ior e ad alcune diocesi. Quello che in questi giorni coinvolge l’Ordine dei frati minori è solo l’ultimo di una lunga serie di scandali economico-finanziari che vede come protagonisti istitituzioni ecclesiastiche e congregazioni religiose.

Il popolo di Dio in cammino verso..?

LA GUERRA SEGRETA IN VATICANO

Tutti i sondaggi mostrano la popolarità planetaria di cui gode Papa Francesco. Ma in seno alla Chiesa i suoi modi di lavoro ed alcune delle sue idee trovano delle resistenze. Jean-Marie Guénois racconta gli scontri che scuotono la Curia Romana. Jean Sévillia descrive il modo in cui questo Papa dallo stile innovativo è percepito dai Cattolici francesi. 

di Jean-Marie Guénois

Fonte: Le Figaro Magazine, 19 Dicembre 2014. 

Appena eletto papa, Francesco a ben presto rotto con le buone maniere e le vecchie abitudini dell'Europa. E' una nonna sterile, ha detto a Strasburgo, all'inizio di Dicembre, rivolgendosi al Vecchio Continente. Tutto quello che il Papato conservava di imperiale, egli l'ha spezzato. Basta genuflessioni davanti a lui, ed ancor meno baciamano. Questo Papa, che si sente anzitutto Vescovo di Roma - la parola Papa sfiora raramente le sue labbra - non ha forse rimproverato per la sua talare, proprio l'altro giorno, un Prelato ch'egli riceveva per una riunione di lavoro? Un abito sobrio e il clergyman bastano e avanzano.

Prossimo Papa (o Dio?)


Tutti gli intellettuali cattolici estasiati (o quasi) per i Dieci Comandamenti di Roberto Benigni

Anche il Papa, ha scritto Repubblica, alla fine s’è complimentato con Roberto Benigni. Martedì, prima della seconda serata dello show trasmesso da Raiuno, è arrivata la tanto attesa telefonata. “Un momento di gioia privata che Benigni ha voluto tenere per sé, per pudore. La conversazione è stata affettuosa, raccontano le persone vicine all’attore-regista, e l’abbraccio ideale del Pontefice è la soddisfazione più grande”. Tanti i telespettatori, tanti i commenti sui social e sulla stampa. Non tutti, però, concordi nel plaudire all’ultima avventura del premio Oscar italiano.

Finalmente Bologna torna allo stato vaticano!

Che strano Natale
Rimbomba ancora l’eco della pseudo-catechesi condotta dal comico toscano Benigni e benedetta dal papa argentino Bergoglio, quand’ecco balenare nell’aria un’altra notizia illuminante, e questa volta non solo metaforicamente, ma concretamente, con tanto di illuminazione pubblica.

Come la pseudo-catechesi pseudo-cattolica è stata offerta in modo da incuriosire milioni di persone, così questa pubblica illuminazione natalizia, quanto meno strana, è stata offerta nelle strade di una grande città come Bologna, notoriamente detta “la dotta”, almeno un tempo, quando c’erano i cattolici.




I mezzi d’informazione si sono buttati sulla “notizia” e hanno tirato fuori le deduzioni più diverse, tra le quali la più che colpisce è l'etichetta di “massonico”, perfino più specifica di “Loggia P2”, che in Italia non guasta mai per vendere qualche copia in più.

venerdì 19 dicembre 2014

Robby & Francy

Ciao Roberto, sono Francesco

   


Tutti parlano della telefonata che papa Bergoglio avrebbe fatto – sicuramente! si dice -  al comico “da nobel” che dà mostra di intendersi di Sacra Scrittura; pare però che  dopo le varie magre figure del recente passato, non si riesca a trovare un riferimento certo.
Nessuno si meraviglia in Vaticano, perché, si dice, Bergoglio chiama tutti al telefono.

Chocolat teology

L'amore di Vito Mancuso? Meglio i Baci Perugina

Non comprate quel libro! Il saggio sull'amore del teologo radical-chic Vito Mancuso è meno interessante delle frasi che si trovano nei cioccolatini

L’antistrenna: l’amore di Mancuso? Meglio i Baci Perugina


Vito Mancuso, Io amo. Piccola filosofia dell'amore, Garzanti
Vito Mancuso, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti 2014
La frase in esergo è altamente esplicativa: “Questo libro è il tentativo di dire in poche pagine ciò che non basta una vita intera a imparare”, e l’argomento è di quelli ad alto rischio Baci Perugina e apostrofi rosa. 

Fàmolo stravagante!

STRAVAGANZE PAPALI ED ALTRO




1 – Edizione aggiornata dei Vangeli – MtLc.

Panta rei”, tutto scorre secondo Eraclito l’oscuro così come, secondo, lo spirito vaticansecondista, tutto si aggiorna, anche il Vangelo. E non tanto in termini teologici o morali e men che meno secondo chissà quale ermeneutica, quanto addirittura in termini storici e letterali. Fino a ieri, 17 dicembre 2014, abbiamo creduto che Gesù fosse nato a Bethleem di Giuda, stando a Matteo (2, 1), a Luca (2, 1/20) e fede prestando al profeta Michea (5, 2) che vaticinò, in nome di Dio, e sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, Bethleem quale luogo natale di Cristo. “ E tu, Bethleem-Efrata, tu sei piccola fra le migliaia di Giuda; ma da te mi uscirà Colui che deve regnare in Israele”.

Basta con le certezze, predica papa Bergoglio e con quanto sa di dogmatico, di sistematico, di rigido e di regola. La mente ceda il posto al cuore sicché la misericordia prevalga sulla ragione e questa si abbandoni al dubbio. Guai a colui che è troppo sicuro di aver trovato Dio, ammonisce nell’omelìa di Santa Marta del 15 dicembre scorso. Ora è tempo di rivedere anche la storia e la vita di Cristo nella prospettiva moderna.

Ieri, 17 dicembre, dicevamo, nell’udienza generale del mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro in occasione del suo 78° genetliaco, davanti a una massa oscillante di fedeli plaudenti più consona a un concertone rock, al cospetto di numerose coppie di “tangueros” argentini che disegnavano figure sinuose e sensuali fra una milonga e un  tango, Sua Santità ha rivelato la corretta edizione storica dei Vangeli.
Tema: la famiglia. Riferimento: la Sacra famiglia.
Quella di Nazareth non era una famiglia finta, irreale. Maria, la mamma, cucinava, faceva tutte le cose della casa, stirava le camicie, Giuseppe, il papà faceva il falegname. Gesù viene come un figlio di famiglia. Non nasce in una grande città come Roma, ma in una periferìa piuttosto malfamata, Nazareth. Ė un Dio sottomesso. Ha perso 30 anni lì, in quella periferìa malfamata. Non ha fatto guarigioni o altri prodigi in quegli anni. Quello che era importante lì era la famiglia, ma non è stato tempo sprecato: erano grandi santi, Maria Immacolata e Giuseppe. E Gesù mai in quel luogo si è scoraggiato” (Corriere della Sera on-line 17 dic. 2014).

Qualcuno, leggendo, potrebbe pensare che il quotidiano citato, di cultura laicista abbia, ad effetto, riportato le parole del pontefice forzandole nel senso di una distorta comunicazione. Ed allora, onde fugare qual che sia sospetto di manipolazione, vediamo come e qualmente le stesse dichiarazioni vengon trascritte sugli organi di stampa cattolica. Chiediamo al lettore un briciolo di pazienza con cui possa leggersi quanto in appresso riportiamo.
Dio ha scelto di nascere in una famiglia umana, che ha formato Lui stesso. L’ha formata in uno sperduto villaggio della periferìa dell’Impero Romano. Non a Roma, che era la città capo dell’Impero, non in una grande città, ma in una periferìa quasi invisibile, anzi, piuttosto malfamata. Lo ricordano anche i vangeli, quasi come un modo di dire:«Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» (Gv. 1, 46). . . Gesù è rimasto in quella periferìa per 30 anni. . . Ma uno dice. « Ma questo Dio che viene a salvarci ha perso 30 anni, lì, in quella periferìa malfamata? Ha perso 30 anni!» E Lui ha voluto questo” (Avvenire on-line– Il compleanno del papa – 17 dic. 2014).

Sicché, non solo Gesù è nato a Nazareth, ma in quel risiedere per 30 anni in quel malfamato paese potrebbe aver perso tempo. Non si sa mai! Intanto la supposizione che papa Bergoglio mette in bocca a “uno” è tutta sua così come fu sua quella di “un parroco” che contestava la nomina di un divorziato a padrino di Battesimo - argomento di cui abbiamo parlato recentemente.
Sarebbe poi da precisare che, fatti rapidi conti, con i due anni intercorsi fra la nascita - a Bethleem sia chiaro, non a Nazareth - e la visita dei Magi, più quelli dell’esilio in Egitto, dovremmo concludere che gli anni passati a Nazareth non sarebbero 30 ma molti di meno. Facciamo 25.

La cosa che, poi, dà il segno della caratura culturale di questo papa venuto dalla fine del mondo, è quell’insistere, oramai stantìo, ossessivo, momotematico ed ecolalico, sulle “periferìe” che, abbinato all’altro delle “sfide”, sta segnalando questo papato come un annuncio continuo di riforma per una Chiesa che, fino al 1963 non  avrebbe combinato alcunché di buono. Parole, parole, annunci, interviste, discorsi, tweets, libri: una ridda di comunicazione che lascia storditi. E siamo a un anno e mezzo di pontificato.

Nazareth, poi, perché malfamata? Era forse un covo di banditi, di predoni, di bestemmiatori? La pericope di Gv. 1, 46 è un modo di dire che dà l’indicazione di un campanilismo provinciale, non ancora estinto ai nostri tempi – si pensi alle storielle su Cuneo – per il quale non si è autorizzati a definire “malfamato” un paese solo perché i suoi abitanti appaiono ad altre comunità come bizzarri, capricciosi, testoni o sciocchi. Tutto ma non malfamati. Se andiamo a sfrucoliare, vediamo che la tanto grande e santa Gerusalemme è, rispetto alla malfamata Nazareth, altro che malfamata! Diremmo di conio delinquenziale, tana di coloro che diventeranno assassini di Cristo.

La cosa, infine, che maggiormente deprime, in tutta questa vicenda, è la piaggerìa di che sono intrisi gli organi di stampa, e financo quelli cattolici, che non si premurano nemmeno di correggere le cappellate del pontefice tanta è la fede che si presta ad ogni sua parola e il delirio che si crea attorno ad ogni suo gesto.

Domanda: e questo papa sarebbe “il maestro in Israele?” (Gv. 3, 10).

2 – Giullari sull’ambone e cardinali in navata.

Non si è spenta l’eco di quella trasmissione televisiva di pochi giorni fa’ in cui il giullare nostrano Roberto Benigni, indossato il robone da teologo similmente al somaro di Fedro che si mise una pelle di leone, ha intrattenuto, dall’ambone della RAI, 9 milioni di spettatori svelando loro il significato del Decalogo.
Siamo disposti ad ammettere l’esistenza di tanti individui che riescono a riempire il tempo della propria esistenza standosene ad ascoltare il bercio e le stravaganze di un comico che, dopo aver fatto strame di Dante - e chi scrive si vanta di averne stroncato, nel luglio 2006, i commenti riportati su un diffuso quotidiano finanziario, bloccandone la profluvie di amenità e sconcezze alla quarta puntata delle tredici previste – ma non riusciamo a comprendere come eminenti uomini di Chiesa riescano a vedere in questi il sostituto di S. Agostino, di S. Tommaso Aquinate, di S. Bonaventura.
(Non ci si meravigli, ché non sono rare le celebrazioni eucaristiche in fogge da pagliacci in pieno rituale  carnevalesco, specialmente nelle chiese nordeuropee e sudamericane).

Sorpresa destò, nel 9 dicembre 2007, l’intervista in cui il cardinal Bertone definì “altateologìa”  la cosiddetta “lectura Dantis” che il comico l’anno precedente tenne in Santa Croce di Firenze, una lettura infarcita di luoghi comuni, di passaggi allusivi, di bischerate estemporanee e di spropositi letterarï. In altra intervista, concessa ad Andrea Tornielli (IlGiornale 11 febb. 2008), lo stesso principe della Chiesa se ne venne fuori dicendo che il Benigni poteva senz’altro essere considerato uno dei più grandi teologi del ‘900.
Testimonianza di come sìasi degradata e impoverita la cultura in chi dovrebbe essere pastore, guida e maestro. Possiamo dire che questo è l’effetto del Vaticano II, quel Concilio che qualcuno ha detto stare alla Chiesa come il ’68 alla società?

Sembrava che, da quel tempo ad oggi, molto  conformismo che alligna nelle sacre stanze si fosse sbiadito lasciando il posto a un realismo logico e al buon senso. Ed, invece, eccoci ancora con un presule che, davanti alla telecamera o al taccuino di un giornalista, non sa trattenersi dall’intrupparsi con la massa liquida, gelatinosa ed amorfa dei 9 milioni di benignidipendenti. Diciamo di Mons. Rino Fisichella, l’arcivescovo delegato dall’emerito papa ex Benedetto XVI alla “nuova evangelizzazione” che – Il Giornale 18 dicembre 2014, pag 33 – definisce lo spettacolo del comico preso col commento ai 10 Comandamenti, come “un moderno elogio della verità”.
Frase del tutto roboante ma pseudo culturale, floscia, vanesia e vuota – come vuoto è il consuntivo dello stesso monsignore in termini di evangelizzazione - perché l’elogio della verità non è né antico né moderno, è elogio e basta. Cristo Via-Verità-Vita è ieri, oggi e domani: sempre.
E anticipando qualche obiezione in merito il Mons. dichiara, con una sdrucciola litote, che lo “spettacolo non è stato verboso ma nuovo modo per comunicare un ideale di vita”. Perciò, come non applaudire il guitto? domanda Fisichella. Costui ha, udite udite! citato anche il Talmud, l’accolta dei più indegni e vergognosi epiteti diretti a Gesù, alla Vergine e ai cristiani. Non per niente il rabbinato italico si è complimentato con questo pisquano, vedendo in quest’operazione di velenosa gnosi, il grimaldello, il piede di porco per scardinare le ultime resistenze del Cattolicesimo.
Ma vediamo, in breve, chi è costui che si pone come dispensatore di stili e di ideali di vita e di pensiero.

L’attore toscano fu colui che, in pieno festival canoro di Sanremo, anno 1980, riferendosi al papa GP II lo appellò “wojtylaccio”; colui che, in varie serate, negli studi RAI rete 1 intrattenne presenti e telespettatori saltabeccando da una parte all’altra del palco, ravanando nella patta degli uomini e manipolando la sottogonna delle signorine presenti accompagnando le “scoperte”, come un becero bordone, con un lessico da osteria che nemmeno il Belli; colui che, in serate successive se la prese con i San Pio da Pietrelcina, le Madonne, i Papi sganasciandosi in un torrenziale e fecale scilinguagnolo che mandò in visibilio i beoti dirigenti RAI, spettatori e chierici; colui che, successivamente, senza essersi purificata e sciacquata la bocca, declamava il  mistico ed altissimo “Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio” (Par. XXXIII,1).
Nel 1982 anticipò qualcosa sui comandamenti  maggiormente irridendo il sesto e il nono, rimproverando a Dio il divieto di poter concupire anche le mogli altrui. Oggi, invece, con una capriola a 180 gradi si impanca a guru, a Dottore della Chiesa ed esegeta.
Un miscredente, un comunistello astuto, un circense, un affarista  che, fiutata l’aria e avvertito il cambio di vento, s’è guadagnato, in pochi mesi, fama così possente da scalzare anche quelle autorità dottrinarie che, fino al 1963, erano per la Chiesa i fondamenti  e i primipili della fede.

Una riflessione: Paolo, Agostino, Tommaso, Bonaventura, Bellarmino hanno dato testimonianza alla verità annunciata da Cristo, ma non crediamo che, come il guitto toscano, si siano intascati milioni di euri. Per quella testimonianza ebbero a soffrire. Perciò, cari prelati: finitela con questa indecorosa e languida pantomima e date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. E siate serî davanti a Dio e agli uomini.

3 -  Olimpiadi romane e Vaticano
  
Con commozione, enfasi e profonda convinzione, il cardinale Josè Saraiva Martins ha dichiarato che non ci sarebbero difficoltà a far disputare alcune gare olimpiche – quelle del 2024 a cui aspira Roma – come il tiro con l’arco, in Piazza San Pietro, con l’alternativa dei giardini vaticani o della villa di Castel Gandolfo.
Ė arrivato per il Vaticano il momento di scendere in gioco” ha affermato deciso e volitivo. (La Repubblica, 18/12/2014).
Noi non vogliamo postillare siffatta notizia, lasciando ai lettori la libertà di interpretarla e di trarne le conseguenze. Noi ricordiamo che i cristiani scesero nelle arene non per giocare ma per offrire la vita per amor di Dio e fedeltà alla sua legge.

di L. P. 

UNA GITA AI CASTELLI – PAPA FRANCESCO SPALANCA LE PORTE DI CASTEL GANDOLFO E TRASFORMA LA RESIDENZA ESTIVA DEI PONTEFICI IN UN LUOGO APERTO A TUTTI

Il Papa conserverà ovviamente un appartamento privato, anche se già da arcivescovo di Buenos Aires non era abituato ad andare in villeggiatura. Qualche numero: la tenuta si estende su un’area di 55 ettari, 30 dei quali tenuti a giardino, mentre il resto è coltivato. Nelle ville lavorano 55 persone con relative famiglie…

Nomen omen

Quando anche il prete invita a non fare il presepe


presepe(di Mauro Faverzani) «Libero di non fare il presepio, perché in cucina ci sono i fumi del cibo, perché nel salone fa freddo e perché nello studio non c’è posto», ma non dica ch’è «un fatto esteriore, artificioso e sfarzoso»: così una lettrice apostrofa sul quotidiano di Cremona, “La Provincia”, don Andrea Foglia, parroco di S.Abbondio e direttore dell’Archivio Storico diocesano, autore di uno sconcertante intervento ospitato lo scorso 8 dicembre sulle pagine dello stesso giornale.

Più poveri o più fessi? c.v.d.*

POVERI MA ANCHE FESSI - L’ORDINE DEI FRANCESCANI SULL’ORLO DEL CRAC - I “POVERELLI DI ASSISI”, FORSE TRUFFATI, HANNO INVESTITO IN SOCIETÀ FINITE SOTTO INCHIESTA PER TRAFFICO D’ARMI E DROGA, E ORA SONO PIENI DI DEBITI

Lo scandalo è scoppiato nel mese di ottobre e anche il Papa è venuto a saperlo - Alcuni depositi della congregazione sono stati sequestrati perché investiti in società finite sotto inchiesta - Gli investimenti risalgono al periodo in cui era superiore dei frati minori José Rodriguez Carballo, oggi segretario della Congregazione per i religiosi…