ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 2 marzo 2015

Quando l'ecumenismo era serio

La biblioteca di Dio

Da cinque secoli “contamina” lingue, fedi e culture: un miracolo che torna a vivere a Gerusalemme. Tra i suoi libri, un Vangelo in arabo e latino


L'opera di catalogazione della Biblioteca della Custodia E in corso. Ultimatum Quella dei Manoscritti: oltre cinquecento, dall'XI Secolo all'età moderna

E’ un’antica edizione bilingue dei Vangeli, redatta in arabo e in latino, il titolo esatto è proprio Evangelia arabica et latina. E’ stata stampata a Roma nella Tipografia Medicea Orientale, la raffinata stamperia creata dal cardinale Ferdinando de’ Medici a fine Cinquecento su richiesta di Papa Gregorio XIII appositamente per pubblicare libri religiosi e scientifici nelle lingue orientali, e specialmente in arabo. Il Vangelo in arabo e latino è del 1591, pubblicato sul finire del breve regno di Gregorio XIV, Papa lombardo di nobile casata, uomo pio e discepolo di san Carlo Borromeo.

Torna vatileaks?

Colpire Pell per azzoppare il Papa?



Le ultime vicende sulla finanza vaticana tra fatti, fuga di notizie e ricostruzioni

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class, pubblichiamo l’articolo di Antonino D’Anna uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi

Lo schema sembra quello di Vatileaks: il cavallo (la Curia) si imbizzarrisce e butta a terra il cavaliere (il Papa). Ha funzionato, e bene, con Joseph Ratzinger; potrebbe funzionare anche con Jorge Mario Bergoglio.

"Santo mai!" e i fratelli "maggiormente disturbati"

Pio XII , uno «Schindler in Vaticano» Il film che turba gli ebrei e gli storici

«Sfumature di verità» di Liana Marabini la pellicola dedicata a Papa Pacelli: avrebbe salvato 800 mila israeliti



Per accendere il fuoco delle polemiche basterà la locandina. Un Pio XII dall’aspetto estremamente giovanile (interpretato dall’attore Roberto Zibetti) che, accanto alla preziosa croce pettorale, sulla sua sinistra ostenta una Stella di David gialla. La stessa che gli ebrei furono costretti a indossare nella parte d’Europa occupata dai nazisti e nell’Italia fascista. Sempre la stessa che accompagnò sei milioni di israeliti alla morte nei campi di sterminio. 

Nuova apologetica !?

San Milad Saber e i suoi venti compagni

La loro storia è la stessa degli Atti dei Martiri del primi secoli. Uccisi dalla spada dell'islam per puro odio della loro fede cristiana

di Sandro Magister


ROMA, 2 marzo 2015 – Hanno rifiutato di adorare i falsi dei, sono rimasti forti nella fede del loro battesimo, sono stati decapitati mentre invocavano il nome di Gesù.

I ventuno cristiani egiziani uccisi in Libia dalle milizie del califfato islamico sono entrati subito nel novero dei santi. Il patriarca della Chiesa copta Tawadros II ha stabilito che la loro memoria sia iscritta nel Synaxarium, il martirologio della Chiesa copta, e che siano ricordati e venerati ogni ottavo giorno del mese di Amshir, che corrisponde al 15 febbraio del calendario gregoriano.

È il giorno nel quale fu reso pubblico dal califfato il video della loro uccisione. E coincide nel calendario liturgico copto con la festa della presentazione di Gesù al tempio.

Nel video tutti hanno potuto notare che nel momento della decapitazione alcuni di loro invocavano in arabo il nome di Gesù e sussurravano preghiere. Quello di cui più distintamente si sono percepite le parole è stato Milad Saber, figlio di contadini di un villaggio del Medio Egitto. Lui era celibe, mentre la maggior parte dei suoi compagni erano sposati, con uno o più figli piccoli. Quindici provenivano da Al-Our e sei da cinque altri villaggi della stessa zona, nei dintorni della cittadina di Samalut. Più di ottanta loro compagni sono tuttora in Libia, provenienti da questi stessi villaggi.

Evoluzionismo marxiano

Da Lutero a Hitler: dove porta il pensiero del cardinale Marx

Le recenti, gravi, dichiarazioni del presidente dei vescovi tedeschi («Non siamo una filiale di Roma») a proposito di Sinodo e famiglia, affondano le radici in un complesso anti-romano che nella storia ha già portato numerosi guai alla Germania e all'Europa. Ma sono anche segno della crisi della Chiesa tedesca.

Quello che sta accadendo nella Chiesa tedesca è estremamente interessante. Infatti, dopo l’abdicazione di Benedetto XVI, cioè di un papa tedesco, la fronda che covava da tempo, è esplosa. Prima guidata dal cardinal Kasper, poi, con ancora più decisione e durezza, dal cardinal Marx. Ironia vuole che a nominare arcivescovo di Monaco Frisinga e poi cardinale Reinhard Marx sia stato proprio Benedetto XVI. 
Ebbene il cardinal Marx, alcuni giorni fa, come abbiamo già scritto (clicca qui) a seguito di un crescendo di polemiche contro la dottrina del matrimonio della Chiesa e dopo aver esaltato apertamente l’opera di Martin Lutero, ha dichiarato: «Non siamo una filiale di Roma… il Sinodo non può prescrivere nel dettaglio ciò che dobbiamo fare in Germania». 

Novus disordo

Messa di San Pio v e Novus Ordo: le gravi differenze (seconda parte)

NEL QUARANTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL “NOVUS ORDO MISSAE”

Ci eravamo lasciati nel nostro studio sulle differenze tra la Messa cattolica di sempre ed il “novus ordo missae” alla fine dei Ritus initiales, i riti che accompagnano il sacerdote e il fedele all’inizio della celebrazione. Abbiamo visto che, nella Messa di sempre, questi riti preparano spiritualmente il sacerdote, e con lui il fedele, a salire sul sacro monte dell’Altare, tutto in prospettiva del Sacrifico Divino che andrà ad essere officiato durante il Canone. Umiltà, venerazione, pentimento e proposito di espiazione accompagnano questa prima parte. Nel novus ordo, è del tutto assente la prospettiva del Sacrificio, l’ambiguità regna sovrana. “Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati”, si recita subito prima del Confiteor e/o del Kyriale. Non c’è alcun riferimento alla necessità dell’assoluzione e dell’espiazione (e quindi al Sacramento della Confessione che deve sempre precedere quello della Comunione).

La guerra tra Cristo e lo spirito dell’Anticristo

Lettera ai nostri membri: Vol. 1, N. 1.

Christ the King
« Uno solo è il vostro Maestro, il Cristo »
(Mt 23,10)
Il Dr. Alessandro Gnocchi, parlando dei cosiddetti “cattolici da salotto” – quelli che scelgono a loro piacimento e secondo l’umore del momento a cosa vogliono credere pur rimanendo aggrappati al nome di “cattolici” – ha scritto in un suo recente articolo su La Riscossa Cristiana (il grassetto è nostro):
… qui è palesemente in atto una guerra tra Cristo e Anticristo di portata mai vista, la cui posta è la sopravvivenza della fede cattolica. Lo ripeto . . . stiamo combattendo per mantenere la fede cattolica e tutte le battaglie sui vari temi, anche quelli così importanti della morale, sono solo il terreno di scontro di una guerra ben più profonda, metafisica, religiosa. Prima di ogni altra cosa è in gioco la fede. Ma la fede si conserva tutta intera o la si perde, non la si può mantenere a pezzi a seconda dei gusti o delle convenienze.

domenica 1 marzo 2015

Nemici interni pullulano

Non sarà la religione della Massoneria
a salvarci dall'Islam


Dobbiamo pregare San Giuseppe in questo mese a lui dedicato, pregarlo tanto: per noi, per tutta la Santa Chiesa, per l’opera che Dio le chiede nel mondo.

Protector Sanctae Ecclesiae, è l’ultimo titolo di invocazione indirizzato a San Giuseppe nelle sue litanie, Protettore della Santa Chiesa.

Sì, perché la Santa Chiesa va protetta da tutti i suoi nemici, che sono gli stessi nemici di Nostro Signore: nemici esterni e nemici interni. E forse, in questi tempi difficilissimi, dobbiamo pregare San Giuseppe soprattutto perché la protegga dai nemici interni, che sono certamente i più pericolosi.

Per alcuni, o per tutti?

Oltre il celibato dei preti, le carte in mano a Bergoglio




CHE FARE allora? Di recente, al tradizionale incontro quaresimale del Papa con il clero romano, il rettore della chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi, don Giovanni Cereti, ha suggerito a Bergoglio una strada per reintegrare quei preti che, con l'autorizzazione e la benedizione della Chiesa, hanno scelto la via del matrimonio, partecipano alla vita ecclesiale, ma hanno il divieto di celebrare messa. Nel mondo si stima che siano oltre centomila (fonte ildialogo.org).  Schierato da decenni a favore della riammissione alla comunione dei divorziati risposati - ha coadiuvato il cardinale Walter Kasper nella stesura della controversa relazione introduttiva al concistoro sulla famiglia -, Cereti propone una forma d'indulgenza per questi 'ex sacerdoti'. O almeno per alcuni di loro.

Mai rispose, nè mai risponderà



Breve esame critico del Novus Ordo Missæ presentato al Pontefice Paolo VI dai Cardinali Ottaviani e Bacci

Breve esame critico del

Novus Ordo Missæ
presentato al Pontefice Paolo VI
dai Cardinali Ottaviani e Bacci
 .
Lettera di presentazione a Paolo VI
 .
Beatissimo Padre,esaminato e fatto esaminare il Novus Ordo [Nuovo Ordinario della Messa] preparato dagli esperti del Consilium ad exquendam Constitutionem de Sacra Liturgia [Consilio per l’applicazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia], dopo una lunga riflessione e preghiera sentiamo il dovere, dinanzi a Dio ed alla Santità Vostra, di esprimere le considerazioni seguenti:

1) Come dimostra sufficientemente il pur breve esame critico allegato – opera di uno scelto gruppo di teologi, liturgisti e pastori d’anime – il Novus Ordo Missæ [Nuovo Ordinario della Messa], considerati gli elementi nuovi, suscettibili di pur diversa valutazione, che vi appaiono sottesi ed implicati, rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino, il quale, fissando definitivamente i canoni del rito, eresse una barriera invalicabile contro qualunque eresia che intaccasse l’integrità del magistero.
2) La ragioni pastorali addotte a sostegno di tale gravissima frattura – anche se di fronte alle ragioni dottrinali avessero diritto di sussistere – non appaiono sufficienti. Quanto di nuovo appare nel Novus Ordo Missæ (per contro, quanto di perenne vi trova soltanto un posto minore o diverso, se pure ancora ve lo trova) potrebbe dar forza di certezza al dubbio – già serpeggiante purtroppo in numerosi ambienti – che verità sempre credute dal popolo cristiano possano mutarsi o tacersi senza infedeltà al sacro deposito dottrinale cui la fede cattolica è vincolata in eterno.
Le recenti riforme hanno dimostrato a sufficienza che nuovi mutamenti nella liturgia non porterebbero se non al totale disorientamento dei fedeli che già danno segni di insofferenza e di inequivocabile diminuzione di fede. Nella parte migliore del Clero ciò si concreta in una torturante crisi di coscienza di cui abbiamo innumerevoli e quotidiane testimonianze.
3) Siamo certi che questa considerazioni, che possono giungere soltanto dalla viva voce dei pastori e del gregge, non potranno non trovare un’eco nel cuore paterno di Vostra Santità, sempre cosí profondamente sollecito dei bisogni spirituali dei figli della Chiesa. Sempre i sudditi, al cui bene è intesa una legge, laddove questa si dimostri viceversa nociva, hanno avuto, piú che il diritto, il dovere di chiedere con filiale fiducia al legislatore l’abrogazione della legge stessa.
Supplichiamo perciò istantemente la Santità Vostra di non volerci togliere – in un momento di cosí dolorose lacerazioni e di sempre maggiori pericoli per la purezza della Fede e l’unità della Chiesa, che trovano eco quotidiana e dolente nella voce del Padre comune – la possibilità di continuare a ricorrere alla integrità feconda di quel Missale Romanum di San Pio V dalla Santità Vostra cosí altamente lodato e dall’intero mondo cattolico cosí profondamente venerato ed amato.
.
                                 A. Card. Ottaviani            A. Card. Bacci


.zzVO
 Breve esame critico del Novus Ordo Missae

I

Nell’ottobre del 1967, al Sinodo Episcopale, convocato a Roma, fu chiesto un giudizio sulla celebrazione sperimentale di una cosiddetta messa normativa, ideata dal Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia.
Tale messa suscitò le piú gravi perplessità tra i presenti al Sinodo, con una forte opposizione (43 non placet [non è gradito]), moltissime e sostanziali riserve (62 juxta modum [con riserva]) e 4 astensioni, su 187 votanti.

Come iniziarono a farsi protestanti

MESSA DI SAN PIO V E “NOVUS ORDO”: LE GRAVI DIFFERENZE (PARTE PRIMA)


NEL QUARANTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL “NOVUS ORDO MISSAE
Il 13 luglio 1570, Sua Santità Pio V emanò la famosa Bolla di promulgazione del Messale tridentino, Quo Primum, la versione definitiva della Santa Messa che faceva tesoro del grande patrimonio liturgico rafforzatosi nei secoli, dalla primigenia liturgia dei cristiani perseguitati al tempo dell’Imperatore alla grande opera di Papa Gregorio. Quasi profeticamente, intuendo i futuri tentativi dei perniciosissimi protestanti ed affini di distruggere il Sacrificio della Messa, San Pio V concluse la Bolla con l’anatema nel nome di Dio e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a chiunque avesse tentato di “attentare” all’integrità del Messale che con quel documento veniva promulgato per la Chiesa universale.

Ad maiora!

Caro don Chisciotte,
il tuo annuncio di voler concludere l’avventura di Bose Curiose, è stato ripreso anche da altri siti che combattono la nostra battaglia ed ha suscitato commenti di tristezza per paura che venga a mancare una voce, piccola ma pur sempre chiara e forte. Numerosi sono gli apprezzamenti per il lavoro svolto dimostrati anche dal numero di pagine che sono state visitate. E’ vero! Molto è cambiato nella Chiesa tanto che Scalfari, Pannella e Dario Fo sono “diventati amici”
Quello però che più di tutto è cambiato è che la quasi totalità dei pensatori cattolici affermino che non è cambiato niente. Pare che abbia vinto il “normalismo” che ha in Radio Maria ed anche un po’ nella Bussola Quotidiana, i suoi massimi esponenti. Lo si fa,dicono, per “obbedienza e vero amore alla Chiesa e al Papa”.

Residui di cattolicità

INTERVISTA A PADRE ELIA SCHAFER

La Corsia dei Servi intervista Padre Elia Schafer*
1- Padre Elia, che tempi sta vivendo la Chiesa?
La chiesa sta vivendo una situazione di gravità e drammaticità assoluta perché quella che si definisce oggi chiesa cattolica è in realtà una chiesa protestante. In questi tempi sono presenti soltanto residui di cattolicità: pochi fedeli sparsi un po' qua un po' là, pochissimi sacerdoti degni di questo nome, ancor più pochi vescovi e cardinali. Questi residui di cattolicità sono la Chiesa cattolica.
Per il resto, qual'è la realtà? Seminari semivuoti in cui si insegna l'eresia e in cui si attenta alla formazione del sacerdote; crollo delle vocazioni religiose maschili e quasi azzeramento di quelle femminili; parrocchie - gestite come feudi personali da parroci ora don Abbondio ora don Rodrigo – dove si corrompe la Fede presentando una nuova religione basata sul sentimentalismo e camuffata di misericordia (non è un azzardo dire: vuoi perdere la fede? Vai in parrocchia); insegnamento dottrinale stravolto seguendo Rahner ed i suoi sciagurati discepoli; liturgia profanata e gravemente oltraggiata da funzioni che hanno soppiantato il sacro con grottesche e insolenti sceneggiate; sacerdoti in crisi d'identità che nemmeno sentono più l'esigenza e comprendono il significato di vestire la talare... La galleria degli orrori è lunga: devo continuare?

È davvero finita?

 
Ci piacerebbe sapere di che cosa san Paolo aveva parlato a viva voce con i cristiani di Tessalonica per poter comprendere meglio le velate allusioni contenute nella seconda lettera loro indirizzata (cf. 2 Ts 2, 5-7). Ad ogni modo, i testi profetici, anche se inizialmente oscuri, svelano il loro significato quando le vicende da essi evocate sono in corso di realizzazione. Lo stato attuale del mondo e della Chiesa sembra autorizzare un tentativo di spiegazione che, per quanto si voglia prudente, poggia sull’osservazione diretta dei fatti e sulla loro inquietante concatenazione. Per favore, non ci si accusi subito di catastrofismo, perché la realtà supera abbondantemente la percezione che, nonostante le straordinarie risorse mediatiche della nostra epoca, possiamo averne come singoli e come gruppi.

sabato 28 febbraio 2015

Per Cardinali che invitano a leggere Lutero

La Riforma Protestante e il suo influsso sulle forme moderniste - 5


Esaminiamo ora il mondo della Riforma protestante, sempre in vista degli influssi esercitati sulle tre ondate moderniste, quella della prima ora (debellata da San Pio X), la successiva che vede protagonisti gli esponenti della Nouvelle Théologie (condannati da Pio XII ma riabilitati da Giovanni XXIII) e la terza degli attuali epigoni che osano gabellare per cattolicesimo purificato una neo-religione conciliare che del Cattolicesimo non si perita di denigrare la storia, ostacolare i riti, dubitare i dogmi, ritenere un insopportabile peso i precetti etici e un arnese obsoleto il diritto canonico.
Lutero
Martin Lutero (1483 – 1546) rappresenta un plesso fondamentale della storia: con lui inizia la frammentazione dell’Europa cristiana, le cui dolorose conseguenze pesano tuttora.

In attesa di degna sepoltura ?*

Padre Giulio Maria Scozzaro "Riammesso tra i Francescani dell'Immacolata"


Carissimi,

vorrei condividere con tutti voi la gioia che produce in me la presente novità.

In sede di revisione di giudizio, grazie ai risultati di un’indagine più approfondita condotta in mia difesa, sono stato

riammesso nell’Istituto di cui facevo parte, i Frati Francescani dell’Immacolata.

Sono infatti stati riconosciuti abusi di governo commessi da padre Stefano Manelli, che avevano prodotto un ingiusto provvedimento ai miei danni con l’allontanamento dalla mia Famiglia religiosa.

Quanto contano i sinodi..!

50 anni fa la prima Messa in lingua italiana : si ma nel rito tradizionale e bilingue !

Il Quotidiano Avvenire ha voluto dedicare un Articolo alla prima Messa celebrata dal Beato Paolo VI il 7 marzo 1965 con il Messale riformato italiano-latino a norma dal Concilio Vaticano II e pubblicato il 12 marzo di quello stesso anno con l'imprimatur, in Italia, del Cardinale Giacomo Lercaro, Presidente per la Liturgia della Conferenza Episcopale Italiana.
L' illustre Teologo ( e Compositore ) Mons. Pierangelo Sequeri ha scritto alcune “considerazioni” di circostanza. 
Su Vatican Insider A.Tornielli ha invece sottolineato la provvisorietà temporale del Messale del ’65 protagonista dell’anniversario.

Guerra di retroguardia?

Mons. Athanasius Schneider: 'Siamo nella quarta grande crisi della Chiesa'


Mons. Scneider, Pontificale a West Grinstead nel Sussex
Recentemente, prima di conferire le ordinazioni presso la FSSP di Omaha, Mons. Athanasius Schneider ha tenuto una serie di allocuzioni e conferenze in giro per l'Inghilterra, riconoscendo che oggi la chiesa sta vivendo una «confusione tremenda» tanto che stiamo attraversando la sua «quarta grande crisi».

Chi è l'indegno?

Il Vaticano contro la nostra inchiesta
«Sono notizie indegne e meschine»

Padre Lombardi critica aspramente l'inchiesta di copertina sulle lotte per il potere tra i cardinali vicini a Bergoglio. «Il passaggio di documenti riservati è illegale». L'Espresso ha rivelato anche le spese pazze dell'australiano Pell, tra cui voli in business e abiti su misura da 2.500 euro: «L'articolo è un attacco personale». Ma non vengono smentiti i fatti raccontati

Forse perché parla d'altro?

Fatima, Padre G. Elia (Esorcista): “Avanzano tenebre e tribolazioni. Ma non si sente il grido della Chiesa”

maxresdefaultE’ stato il Servo di Dio Candido Amantini, Santo esorcista, a renderlo partecipe del suo ministero e a condurlo su questa strada. Padre Giacobbe Elia aveva infatti con lui un legame non solo di amicizia, ma anche spirituale e fortissimo. Grazie a quest’incontro ha cambiato la sua vita di medico ed esperto di bioetica. Nel 1987 viene incaricato esorcista per la Diocesi di Roma (sarà il primo sacerdote dopo P. Candido Amantini a ricevere questo mandato).

Andrà mai dalla gattamiàgola?

Il diavolo si "confessa" da padre Pio.
"Una mattina mentre stavo confessando gli uomini mi si presenta un signore alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili. Inginocchiatosi questo sconosciuto incomincia a palesare i suoi peccati che erano di ogni genere contro Dio, contro il prossimo, contro la morale: tutti aberranti. Mi colpì una cosa.

venerdì 27 febbraio 2015

Sedefuorismo: l'outing della gattamiàgola


L’ERESIA LEFEBVRIANA E LO STATO DI PECCATO MORTALE

[…] chi partecipa alle liturgie celebrate da questi vescovi e sacerdoti sprezzanti l’autorità della Chiesa ed il suo magistero e per questo sempre sottoposti a regime di sospensione; chi da loro riceve i Sacramenti; chi attraverso libri, attività pubblicistiche, conferenze e varie forme di propaganda appoggia all’interno del mondo cattolico la causa dei lefebvriani o promuove come valide le loro interpretazioni ereticali e quelle del loro fondatore; chi semina gravi errori tra il Popolo di Dio affermando che il Sommo Pontefice Francesco è «espressione dell’eresia modernista» e che il Vescovo Marcel Lefebvre avrebbe agito in «legittimo stato di necessità contro il Concilio Vaticano II e contro i Sommi Pontefici Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, come a suo tempo agì Sant’Atanasio di Alessandria contro l’eresia ariana»; non deve considerarsi affatto un difensore della vera Tradizione cattolica bensì un’anima in stato di peccato mortale.

In infernum reclude!


Enzo il recluso


Scrive libri, pareri; raramente si concede per festival e tv, quasi mai per interviste. QUI
ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

Cristo si fermerà a Ninive?

Acque agitate attorno all’Isis, i volontari cristiani si organizzano…

DwekhI cristiani sono stufi di stare a guardare. Soprattutto sono stufi di fare da bersaglio. Per questo, ora, contro l’Isis, nel nord-est dell’Iraq, si sono costituiti in NPU-Unità di Protezione della piana di Ninive, come recitano i gagliardetti, i volantini, le uniformi. Rappresentano la formazione più recente, subito affiancatasi alla milizia Dwekh Nawsha, sigla che, in aramaico, significa «votati all’immolazione», più “datata”, perché costituitasi formalmente già lo scorso 11 agosto. Una data non a caso: quattro giorni prima questa gente patì sulla propria pelle e sulla pelle dei propri familiari la cruenta avanzata dell’Isis.

Corvo avremo il tuo scalpo ( o la pell?)

Tutti contro Pell per il controllo delle finanze vaticane?



Qualcuno parla già di corvi che hanno ripreso a volteggiare sul Cupolone, ma probabilmente si tratta di un’esagerazione. L’Espresso oggi in edicola pubblica documenti “riservatissimi” relativi alle riunioni dell’Apsa, l’amministrazione per il patrimonio della sede apostolica, del 12 settembre scorso. Al cuore delle discussioni tra i porporati, l’enorme potere che il cardinale (confratello e collega) George Pell starebbe accumulando nelle proprie mani.

Sul ponte sventola bandiera gialla

Un libro censurato, cardinali furiosi e sospetti.Un giallo scuote il Sinodo sulla famigliaCopie di un libro sul Sinodo distrutte perché sospettate di fare la fronda al cardinale Kasper e al Papa, con la copertura del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller. Malumori di molti cardinali, pesanti accuse al segretario del Sinodo Baldisseri sospettato di aver ordinato il blocco del libro. Sono gli ingredienti del giallo che sta scuotendo il Vaticano.
I gialli appassionano. Pochi giorni fa avevamo raccontato il capitolo italiano della vicenda (clicca qui), ora ne arriva un altro da oltreoceano. A narrarlo è il giornalista Edward Pentin su newsmax.com. Ricapitoliamo. C'è un libro - Permanere nella Verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa Cattolica - che riporta gli interventi di alcuni studiosi e cinque cardinali, tra cui il prefetto per la Congregazione della Dottrina della Fede, cardinale Gerhard Ludwig Müller. L'accusa al libro sarebbe quella di fare la fronda, anzi, secondo quanto ha scritto lo storico Alberto Melloni sul Corriere Fiorentino, si tratterebbe di un vero e proprio “complotto” (con «la copertura del cardinale Muller») contro il papa e contro il Sinodo.

giovedì 26 febbraio 2015

La mensa delle "parole,parole,parole.."

Decalogo per il prete e il suo telefonino


Onde evitare scene ambigue come quella rappresentata nella foto, che fa ridere - una volta che si capisce la situazione-, ma altrimenti fa proprio piangere, meglio attenersi, cari fratelli sacerdoti, a qualche buon comandamento (più di galateo e buona creanza sacerdotale che d'imperativo morale):


1) Spegni il telefonino quando vai a celebrare la S.Messa: non ti serve per parlare con Dio e a quelli che hai in chiesa basta il microfono dell'altare.


Piccoli Luteri crescono

Marx lancia la sfida: "Non siamo una filiale di Roma e non sarà un Sinodo a dirci cosa fare qui"


Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga e presidente della conferenza episcopale tedesca


Che i vescovi tedeschi fossero i più battaglieri sulle materie oggetto della riflessione sinodale lo si sapeva già. Lo scorso agosto, dopotutto, annunciarono che sarebbero calati su Roma con un documento recante in calce tutte le firme dei presuli favorevoli alle tesi proposte dal cardinale Walter Kasper. Oggi, poco soddisfatti dei risultati del primo appuntamento, il Sinodo straordinario dello scorso ottobre, si preparano alla sfida finale. Il presidente della loro conferenza episcopale, il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, chiarisce in conferenza stampa che "noi non siamo una filiale di Roma".

Dalle manine morte alle lingue vivaci..

Vaticano, è guerra per il tesoro

Riesplode VatiLeaks: l'Espresso pubblica i documenti riservatissimi in cui i cardinali si insultano e litigano tra loro per la gestione del potere e di affari milionari. Tutti contro George Pell, il nuovo zar delle finanze chiamato da Bergoglio. Il camerlengo: «Siamo in una fase di "sovietizzazione"». A rischio le riforme di Francesco

Alla Santa Sede scoppia un nuovo Vatileaks. Dopo lo scandalo dei corvi che portò alle dimissioni di Benedetto XVI, "l'Espresso" in edicola domani pubblica documenti esclusivi che descrivono gli scontri tra i cardinali che papa Francesco ha messo al vertice della sua gerarchia ecclesiastica.

Manina morta..!?

Sinodo, il giallo del libro sparito
L’agenzia tedesca Kath.net, e subito dopo diversi siti anglosassoni anche qui raccontano un episodio del Sinodo 2014 che se vero, come sembra, non può non suscitare alcune perplessità.
MARCO TOSATTI
26/02/2015

La manina dell'oriente..


...Adesso che le celebrazioni retoriche e le condoglianze altisonanti hanno lasciato spazio al silenzio e alla metabolizzazione del lutto, Grande Oriente Democratico saluta con affetto il Fratello Carlo Maria Martini, passato all’Oriente Eterno

Encicliecologia


Che natura immagina il Papa? Cordiali botte da orbi sull’Enciclica (con risposta)



Papa Francesco (foto LaPresse)

Gentile Papa Francesco. Sappiamo, come ha raccontato ampiamente martedì sul Foglio Mattia Ferraresi, che è al lavoro con i Suoi collaboratori per stendere una nuova Enciclica che avrà per oggetto il rapporto fra l’Uomo e la Natura. Tema complesso e di cui abbiamo avuto qualche anticipazione, credo, nel Suo recente video messaggio alla conferenza di lancio dell’Expo. Anticipazioni che, Le chiedo perdono, hanno suscitato in me alcune perplessità. Vi ho ritrovato molti luoghi comuni del “politicamente corretto”, ma. Ahimé. poco approfondimento.

Alla ricerca della Fede (?) perduta

Dai tedeschi ci guardi Iddio

Povera e castigata a Roma con Francesco (viva il gregge), ricca e tassatrice in patria (pena la scomunica). La chiesa di Germania e la fuga dei fedeli. Storia di un flop culturale
Un uomo scia lungo la scalinata della cattedrale di Colonia durante il carnevale (foto LaPresse)
Alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore”, recita il salmo 62. Perfetto per questo tempo di Quaresima, di penitenza e purificazione, di altari spogli e di ritiro nel deserto dove – come ha detto domenica scorsa all’Angelus il Papa – “si può ascoltare la voce di Dio e la voce del tentatore”. Lo Spiegel lo recupera per commentare la pubblicazione, avvenuta per la prima volta nella storia, del bilancio dell’arcidiocesi di Colonia, della cui antica cattedrale gotica i gargoyle lasciarono a bocca aperta il giovane Patrick Leigh Fermor, di passaggio nella sua traversata d’Europa a piedi da Londra a Costantinopoli. Diocesi vasta e soprattutto ricchissima.