ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 4 marzo 2015

Non sappiamo se ridere o piangere


Senso dello stupore e senso del ridicolo

Ogni anno, il giovedì dopo le Ceneri, si rinnova un appuntamento molto atteso, quello del clero dell’Urbe con il proprio Vescovo. Il tema proposto questa volta riguardava l’ars celebrandi, un argomento per il quale, in linea di principio, non sarebbe necessario scomodare la suprema autorità della Chiesa, dato che dovrebbe essere stato appreso in seminario sulla base delle norme liturgiche, che hanno vigore di legge. Tutti sanno però che in materia di sacra Liturgia, nell’attuale temperie ecclesiale, vige piuttosto la regola della creatività e dell’improvvisazione; in certi Paesi, anzi, è in realtà il Vescovo a dover obbedire ai diktat del consiglio pastorale della parrocchia che intende visitare, i cui membri gli spiegano al momento dell’arrivo che cosa dovrà fare per “celebrare con loro” in quell’occasione. Se poi eventualmente due di loro, entrambi maschi, convivono beatamente more uxorio (si fa per dire), toccherà a lui spiegare ai pochi parrocchiani ancora perplessi che bisogna comunque rispettarli…

Dedicato a Balducci (perché non a Ravasi?)

Gesù Cristo, as you like it

 
«As you like it», «Come vi piace»: così s’intitola la commedia pastorale in cinque atti composta da William Shakespeare fra il 1599 e il 1600. Come vi piace: fate voi, ciascuno si serva a suo modo. È il motto che si potrebbe apporre a numerose pseudo-ricostruzioni del cristianesimo che oggi vanno abbastanza di moda, sebbene il loro momento d’oro sia stato qualche anno or sono, quando, complici il cinema e la televisione, quasi ogni settimana compariva in libreria un nuovo sedicente best-seller pronto a svelarvi la “vera” storia del cristianesimo e il “vero” significato della figura storica di Gesù, della sua missione, delle sue parole, delle sue azioni.
In questo ricco, anche se ormai alquanto sfruttato filone, si colloca l’ennesimo prodotto del genere, «Nuove ipotesi su Gesù» di Ambrogio Donnini; nel quale, per la verità, l’apparente modestia del titolo viene subito smentita dal tono assertivo del testo, ove, sin dall’introduzione, si dà per scontato che tutto quanto sappiamo, o crediamo di sapere, sull’argomento, non è che inganno e illusione, e buon per noi che ci viene data ora l’occasione di venire edotti su tutte quelle cose che un clero interessato e fanatico aveva voluto tenerci nascoste o, peggio, travisare da cima a fondo, rendendo così irriconoscibile il contenuto autentico delle Scritture.

Resistere ai Papi si può

La filiale resistenza di san Bruno di Segni a Papa Pasquale II

(di Roberto de Mattei) Tra i più illustri protagonisti della riforma della Chiesa dell’XI e del XII secolo, spicca la figura di san Bruno, vescovo di Segni e abate di Montecassino. Bruno nacque attorno al 1045 a Solero, presso Asti, in Piemonte. Dopo aver studiato a Bologna, fu ordinato prete nel clero romano e aderì entusiasticamente alla riforma gregoriana. Papa Gregorio VII (1073-1085) lo nominò vescovo di Segni e lo ebbe tra i suoi più fedeli collaboratori. Anche i suoi successori, Vittore III (1086-1087) e Urbano II (1088-1089), si valsero dell’aiuto del vescovo di Segni, che univa l’opera di studioso ad un intrepido apostolato in difesa del Primato romano.

Che fai, nìcchi?

Shades of truth – sfumature di verità: un contributo alla verità su Pio XII

(di Lupo Glori) Il 2 marzo in Vaticano, presso l’Istituto di Santa Maria Bambina, è stato presentato in anteprima mondialeShades of truth – Sfumature di verità, l’atteso film-inchiesta su Pio XII, scritto e diretto da Liana Marabini. Il film basato su testimonianze e centinaia di migliaia di documenti inediti di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, grazie all’intervento di Papa Pacelli, fa luce sul reale operato del “pastor angelicus” durante i drammatici anni del nazismo.

Presto santo ?

Martin Lutero... e quel che non si dice

Vi sono molte testimonianze sia protestanti che cattoliche su quale fu l’ultimo e insano gesto disperato di Lutero. Una di quelle, per la quale la si può considerare  la più credibile, è la testimonianza del suo servo personale, Ambrogio Kuntzell. Egli, confuso nell’animo per la fine orribile del suo padrone, confessò ciò che aveva visto.Ecco la sua testimonianza:
Martin Lutero, la sera prima della sua morte, si lasciò vincere dalla sua abituale intemperanza e con tale eccesso che noi fummo obbligati a portarlo via del tutto ubriaco e coricarlo nel suo letto. Poi, ci ritirammo nella nostra camera, senza presagire nulla di spiacevole. All’indomani, noi ritornammo presso il nostro padrone per aiutarlo a vestirsi come d’uso. Allora  – oh, quale dolore! -­ noi vedemmo il nostro padrone Martino appeso al letto e strangolato miseramente. Aveva la bocca contorta, la parte destra del volto nera, il collo rosso e deforme… ”Costoro (prìncipi suoi convitati) colpiti dal terrore come noi, ci impegnarono subito, con mille promesse, e coi più solenni giuramenti, ad osservare il massimo silenzio in quanto nulla fosse fatto trapelare. Ci ordinarono di staccare il cadavere da quel capestro e di metterlo sul letto e di divulgare in seguito al popolo, come il “ maestro Lutero” aveva improvvisamente lasciato questa vita.- Questo fu il racconto del suo servo Kuntzell (o Kudtfeld) pubblicato ad Aversa nel 1606, dallo storico Henricus Sèdulius (1549-1621)

Il Sinodo non può smentirlo?- vedrai..!

«Noi divorziati non possiamo più risposarci L'ha detto Gesù, il Sinodo non può smentirlo»
«Ho conosciuto il male della separazione», mi dice Emanuele Scotti, presidente dell'associazione Fraternità Sposi per sempre. «So cosa significa la ferita profonda che infligge agli sposi, le cicatrici che lascia sui figli. Eppure, se tutto ciò non mi ha distrutto, se ho scoperto una fede che prima non conoscevo, se la mia vita è ora fondata su una speranza che non delude, se ho scelto di restare fedele alle promesse matrimoniali, lo devo alla fedeltà della Chiesa cattolica alle parole di Gesù sul Matrimonio». La Fraternità Sposi per sempre è fatta di queste persone, uomini e donne che vogliono vivere la fedeltà al matrimonio, nonostante si trovino in una condizione di separati, o divorziati. «Riconosciamo», continua Emanuele, «il matrimonio come sacramento voluto ed istituito da Dio per la missione ed il bene comune».

Chi di sei tu, ferisce..

San Francisco contro il vescovo che vuole il rispetto dei valori cattolici nelle scuole cattoliche

San Francisco critica il regolamento dell'arcivescovo Salvatore Cordileone: “Chi sei tu per giudicare?”

L'arcivescovo di San Francesco Salvatore Cordileone


Roma. “In questa città che ha contribuito a dar vita al movimento per i diritti dei gay”, come scrive il New York Times, una cosa così non si sarebbe mai potuta immaginare. L’arcivescovo Salvatore Cordileone ha firmato e promulgato un regolamento in cui si chiarisce che nelle scuole superiori cattoliche della diocesi da lui amministrata i docenti dovranno tener presente, d’ora in poi, quelli che sono ancora i princìpi della morale cattolica.

Un altro biglietto per Malta?

BERGOGLIO GLI HA FATTO LA PELL - CAPITO L'ERRORE, IL PAPA SFILA POTERE AL POCO AMATO CARDINALE PELL: NON AVRÀ LA GESTIONE DEGLI IMMOBILI APSA E PROPAGANDA FIDE

La segreteria per l’Economia, e quindi Pell, vigilerà, ma non gestirà i beni del Vaticano e della Santa Sede, a cominciare dagli immobili dell’Apsa e di Propaganda Fide e il Fondo pensioni di competenza della Segreteria di Stato - Il Papa risponde così al malumore della Curia per il centralismo del cardinale australiano…

martedì 3 marzo 2015

Sarà nel 2017?

La Russia è stata davvero consacrata al cuore Immacolato di Maria, come richiesto a Fatima?

Fatima e la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, della Russia Comunista
La Russia è stata davvero consacrata al Cuore Immacolato
di Maria, come richiesto a Fatima?
L’esorcista Padre Gabriele Amorth racconta i giorni dell’84 quando
Giovanni Paolo II fece la Consacrazione. 
Fu fatto davvero quanto e come richiesto da Maria?
 
di Sergio Basile e Padre Gabriele Amorth, esorcista
Premessa di Sergio Basile, Redazione "Qui Europa"
Iniziativa di Libero confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
Padre Amorth - Fatima - Russia - Comunismo
 Premessa di Sergio Basile                                                                                 

La deriva del “male minore”?

… siamo giunti là dove i rivoluzionari modernisti volevano portarci. E non si può neanche dire che si tratti di una sorpresa. Basta pensare ai pareri entusiasti di autorevoli esponenti protestanti che accompagnarono la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II. .

Martedì 3 marzo 2015

E’ pervenuta in Redazione:

Carissimo fratello in Gesù Cristo Signore nostro,
scrivo un breve messaggio per sottolineare un’usanza che sta prendendo sempre più piede, almeno nella zona diocesana di Monza. Mi riferisco alla “visita” di alcuni laici della parrocchia alle famiglie che viene fatta nel periodo che precede la Santa Pasqua. Ma come? La benedizione pasquale non è sempre stata una bella e sentita tradizione che permetteva, almeno una volta all’anno, alle famiglie di ricevere una Santa Benedizione dalle mani del sacerdote in preparazione alla Risurrezione del Signore? Adesso succede che alcune famiglie “privilegiate” riceveranno la visita del parroco, e altre quella di membri laici che non possono effettuare alcuna benedizione. Personalmente io preferisco ricevere il ministro di Cristo nella mia casa, quantomeno perché viene con la precisa funzione benedicente. Ma i sacerdoti credono ancora all’infinito dono che il Signore ha conferito loro con la Santa Ordinazione? Sono consapevoli che questa è una bella occasione per entrare in contatto con il “gregge” del popolo di Dio che è stato a loro affidato e per portare loro il “profumo” di Cristo? Mah. Tutta questa rivoluzione mi lascia sempre più perplesso. Prego per la Santa Madre Chiesa e per i suoi ministri.
Pace e Bene.
Graziano Aiazzi

Vicit Leo ?

Intervista del Cardinal Burke da Rorate Caeli

Nostra traduzione della recente intervista rilasciata telefonicamente dal Card. Raymond Leo Burke a Rorate Caeli [qui], nella quale con grande generosità egli si è pronunciato col suo stile chiaro limpido ed essenziale sui temi più caldi del momento.
Funzionari vaticani che minacciano di denunciare i blogger

Rorate: Eminenza, la ringraziamo molto per aver accettato questa intervista. Come blog internazionale più letto dai cattolici tradizionali, pensiamo che ciò infonderà molta speranza sia ai nostri lettori che ai cattolici di ispirazione tradizionale sparsi ovunque.
Come nostra prima domanda: Il mondo tradizionale, di recente, è rimasto stordito dalla notizia che due funzionari del Vaticano hanno minacciato di citare in giudizio i blogger e giornalisti cattolici di ispirazione tradizionale. È d'accordo con questo approccio, e pensa che dovremmo aspettarci di vederne di più in futuro?
Burke:  A meno che il blogger non abbia calunniato ingiustamente il buon nome di qualcuno, io certo non credo che questo sia il modo in cui dovremmo affrontare questioni del genere come cattolici. Penso che ci dovrebbe essere un contatto. Presumo che il blogger cattolico sia in buona fede e, se c'è qualcuno nella gerarchia che ha problemi con lui, il miglior modo di affrontar la cosa dovrebbe essere in primo luogo rivolgersi direttamente alla persona e cercare di risolvere così la questione. Nostro Signore nel Vangelo e San Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi ci istruisce di non ricorrere ai tribunali. Dovremmo essere in grado, come cattolici, di risolvere tali questioni tra noi. (Cfr Mt 18:15; 1 Cor. 6: 1-6)

Tempo di semina

Mario Palmaro
Il buon seme fiorirà

Il libro si compone di undici testimonianze di altrettanti amici di Mario Palmaro, raccolte e presentate da Alessandro Gnocchi, in memoria del fraterno amico ad un anno dalla morte. La casa editrice che lo ha pubblicato: Fede & Cultura, di Verona, lo presenta con queste parole:

Mario Palmaro è stato lo scrittore cattolico che, con Alessandro Gnocchi, ha osato per primo mettere pubblicamente nero su bianco perplessità e critiche sul pontificato bergogliano. Ma è stato anche lo studioso e il maestro che ha mostrato come nel campo della bioetica sia possibile tenere una condotta cattolicamente ineccepibile al servizio della fede, della ragione e della legge naturale. Ed è stato, con Gnocchi, l’inventore di un genere letterario capace di mettere alla berlina vizi, tic, errori e tradimenti di un cattolicesimo sempre più refrattario alla buona dottrina e arrendevole al mondo. E poi è stato anche tanto altro ancora, a cominciare dal marito e dal padre capace di tradurre nella vita di tutti i giorni ciò che scriveva e insegnava. Fino alla morte, il momento in cui ha testimoniato come muore un cristiano. In questo libro, Alessandro Gnocchi ha raccolto il ricordo di un gruppo di amici per mostrare come la vita di Palmaro sia stata la testimonianza di tutto questo, nella vita pubblica e privata.

Chi è più folle?

Chiesa Revolution in immagini Foto della settimana

Mombach Carnevale 1

Chiesa ospita follia di Carnevale in Mombach, Germania

Fr.Gottfried Keindl, sopra a sinistra , parroco di Sacro Cuore di Gesù Chiesa in Mombach, Mainz, in Germania, ha inviato un invito generale alla Mardi Gras e gruppi musicali della cittadina di venire a sua parrocchia il 11 gennaio 2015, con loro "folli delegazioni" al fine di "lode follia" ( Narrenlob ).

Dogmi di paglia: se c'ero dormivo!

«Comunione ai divorziati risposati? Capiamo meglio il Vangelo»

Mons. Paglia
MONS. PAGLIA

Intervista con l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia


«Mai c’era stata nella parrocchie una simile partecipazione», afferma a Vatican Insider l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia a proposito della discussione diocesana sui documenti usciti dal Sinodo straordinario sulla Famiglia.

Nelle diocesi si stanno animatamente discutendo i documenti sinodali sulla famiglia. Negli incontri parrocchiali, a detta dei vescovi, la partecipazione dei fedeli è insolitamente alta. Secondo lei perché?

Un’occasione persa..!?


UN FILM-INCHIESTA SU PIO XII: BUONE LE INTENZIONI, MA… - di GIUSEPPE RUSCONI –www.rossoporpora.org – 3 marzo 2015

Per il doppio anniversario di Pio XII (nascita ed elezione a Papa) presentato in anteprima mondiale il film ‘Shades of Truth’ (Sfumature di verità) – Diretto da Liana Marabini, voleva essere un film-inchiesta per smuovere il processo di beatificazione: è lecito però nutrire forti dubbi sul conseguimento dell’obiettivo
Ieri 2 marzo ricorreva un doppio anniversario di Eugenio Pacelli: quello della nascita nel 1876 e l’altro del 1938, quando fu eletto Papa. E’ perciò con molta curiosità che abbiamo salito la rampa delle suore di Maria Bambina (lato destro del Colonnato) per assistere all’anteprima mondiale di un film assai atteso, intitolato Shades of Truth (tradotto con Sfumature di verità) e incentrato proprio su Pio XII.

Evangelo letto a Santa Marta ?

Vangelo   Mt 23, 1-12Dicono e non fanno.

Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».



testo liturgico da
http://www.maranatha.it/Feriale/quares/02MARpage.htm

lunedì 2 marzo 2015

Quando l'ecumenismo era serio

La biblioteca di Dio

Da cinque secoli “contamina” lingue, fedi e culture: un miracolo che torna a vivere a Gerusalemme. Tra i suoi libri, un Vangelo in arabo e latino


L'opera di catalogazione della Biblioteca della Custodia E in corso. Ultimatum Quella dei Manoscritti: oltre cinquecento, dall'XI Secolo all'età moderna

E’ un’antica edizione bilingue dei Vangeli, redatta in arabo e in latino, il titolo esatto è proprio Evangelia arabica et latina. E’ stata stampata a Roma nella Tipografia Medicea Orientale, la raffinata stamperia creata dal cardinale Ferdinando de’ Medici a fine Cinquecento su richiesta di Papa Gregorio XIII appositamente per pubblicare libri religiosi e scientifici nelle lingue orientali, e specialmente in arabo. Il Vangelo in arabo e latino è del 1591, pubblicato sul finire del breve regno di Gregorio XIV, Papa lombardo di nobile casata, uomo pio e discepolo di san Carlo Borromeo.

Torna vatileaks?

Colpire Pell per azzoppare il Papa?



Le ultime vicende sulla finanza vaticana tra fatti, fuga di notizie e ricostruzioni

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class, pubblichiamo l’articolo di Antonino D’Anna uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi

Lo schema sembra quello di Vatileaks: il cavallo (la Curia) si imbizzarrisce e butta a terra il cavaliere (il Papa). Ha funzionato, e bene, con Joseph Ratzinger; potrebbe funzionare anche con Jorge Mario Bergoglio.

"Santo mai!" e i fratelli "maggiormente disturbati"

Pio XII , uno «Schindler in Vaticano» Il film che turba gli ebrei e gli storici

«Sfumature di verità» di Liana Marabini la pellicola dedicata a Papa Pacelli: avrebbe salvato 800 mila israeliti



Per accendere il fuoco delle polemiche basterà la locandina. Un Pio XII dall’aspetto estremamente giovanile (interpretato dall’attore Roberto Zibetti) che, accanto alla preziosa croce pettorale, sulla sua sinistra ostenta una Stella di David gialla. La stessa che gli ebrei furono costretti a indossare nella parte d’Europa occupata dai nazisti e nell’Italia fascista. Sempre la stessa che accompagnò sei milioni di israeliti alla morte nei campi di sterminio. 

Nuova apologetica !?

San Milad Saber e i suoi venti compagni

La loro storia è la stessa degli Atti dei Martiri del primi secoli. Uccisi dalla spada dell'islam per puro odio della loro fede cristiana

di Sandro Magister


ROMA, 2 marzo 2015 – Hanno rifiutato di adorare i falsi dei, sono rimasti forti nella fede del loro battesimo, sono stati decapitati mentre invocavano il nome di Gesù.

I ventuno cristiani egiziani uccisi in Libia dalle milizie del califfato islamico sono entrati subito nel novero dei santi. Il patriarca della Chiesa copta Tawadros II ha stabilito che la loro memoria sia iscritta nel Synaxarium, il martirologio della Chiesa copta, e che siano ricordati e venerati ogni ottavo giorno del mese di Amshir, che corrisponde al 15 febbraio del calendario gregoriano.

È il giorno nel quale fu reso pubblico dal califfato il video della loro uccisione. E coincide nel calendario liturgico copto con la festa della presentazione di Gesù al tempio.

Nel video tutti hanno potuto notare che nel momento della decapitazione alcuni di loro invocavano in arabo il nome di Gesù e sussurravano preghiere. Quello di cui più distintamente si sono percepite le parole è stato Milad Saber, figlio di contadini di un villaggio del Medio Egitto. Lui era celibe, mentre la maggior parte dei suoi compagni erano sposati, con uno o più figli piccoli. Quindici provenivano da Al-Our e sei da cinque altri villaggi della stessa zona, nei dintorni della cittadina di Samalut. Più di ottanta loro compagni sono tuttora in Libia, provenienti da questi stessi villaggi.

Evoluzionismo marxiano

Da Lutero a Hitler: dove porta il pensiero del cardinale Marx

Le recenti, gravi, dichiarazioni del presidente dei vescovi tedeschi («Non siamo una filiale di Roma») a proposito di Sinodo e famiglia, affondano le radici in un complesso anti-romano che nella storia ha già portato numerosi guai alla Germania e all'Europa. Ma sono anche segno della crisi della Chiesa tedesca.

Quello che sta accadendo nella Chiesa tedesca è estremamente interessante. Infatti, dopo l’abdicazione di Benedetto XVI, cioè di un papa tedesco, la fronda che covava da tempo, è esplosa. Prima guidata dal cardinal Kasper, poi, con ancora più decisione e durezza, dal cardinal Marx. Ironia vuole che a nominare arcivescovo di Monaco Frisinga e poi cardinale Reinhard Marx sia stato proprio Benedetto XVI. 
Ebbene il cardinal Marx, alcuni giorni fa, come abbiamo già scritto (clicca qui) a seguito di un crescendo di polemiche contro la dottrina del matrimonio della Chiesa e dopo aver esaltato apertamente l’opera di Martin Lutero, ha dichiarato: «Non siamo una filiale di Roma… il Sinodo non può prescrivere nel dettaglio ciò che dobbiamo fare in Germania». 

Novus disordo

Messa di San Pio v e Novus Ordo: le gravi differenze (seconda parte)

NEL QUARANTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL “NOVUS ORDO MISSAE”

Ci eravamo lasciati nel nostro studio sulle differenze tra la Messa cattolica di sempre ed il “novus ordo missae” alla fine dei Ritus initiales, i riti che accompagnano il sacerdote e il fedele all’inizio della celebrazione. Abbiamo visto che, nella Messa di sempre, questi riti preparano spiritualmente il sacerdote, e con lui il fedele, a salire sul sacro monte dell’Altare, tutto in prospettiva del Sacrifico Divino che andrà ad essere officiato durante il Canone. Umiltà, venerazione, pentimento e proposito di espiazione accompagnano questa prima parte. Nel novus ordo, è del tutto assente la prospettiva del Sacrificio, l’ambiguità regna sovrana. “Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati”, si recita subito prima del Confiteor e/o del Kyriale. Non c’è alcun riferimento alla necessità dell’assoluzione e dell’espiazione (e quindi al Sacramento della Confessione che deve sempre precedere quello della Comunione).

La guerra tra Cristo e lo spirito dell’Anticristo

Lettera ai nostri membri: Vol. 1, N. 1.

Christ the King
« Uno solo è il vostro Maestro, il Cristo »
(Mt 23,10)
Il Dr. Alessandro Gnocchi, parlando dei cosiddetti “cattolici da salotto” – quelli che scelgono a loro piacimento e secondo l’umore del momento a cosa vogliono credere pur rimanendo aggrappati al nome di “cattolici” – ha scritto in un suo recente articolo su La Riscossa Cristiana (il grassetto è nostro):
… qui è palesemente in atto una guerra tra Cristo e Anticristo di portata mai vista, la cui posta è la sopravvivenza della fede cattolica. Lo ripeto . . . stiamo combattendo per mantenere la fede cattolica e tutte le battaglie sui vari temi, anche quelli così importanti della morale, sono solo il terreno di scontro di una guerra ben più profonda, metafisica, religiosa. Prima di ogni altra cosa è in gioco la fede. Ma la fede si conserva tutta intera o la si perde, non la si può mantenere a pezzi a seconda dei gusti o delle convenienze.

domenica 1 marzo 2015

Nemici interni pullulano

Non sarà la religione della Massoneria
a salvarci dall'Islam


Dobbiamo pregare San Giuseppe in questo mese a lui dedicato, pregarlo tanto: per noi, per tutta la Santa Chiesa, per l’opera che Dio le chiede nel mondo.

Protector Sanctae Ecclesiae, è l’ultimo titolo di invocazione indirizzato a San Giuseppe nelle sue litanie, Protettore della Santa Chiesa.

Sì, perché la Santa Chiesa va protetta da tutti i suoi nemici, che sono gli stessi nemici di Nostro Signore: nemici esterni e nemici interni. E forse, in questi tempi difficilissimi, dobbiamo pregare San Giuseppe soprattutto perché la protegga dai nemici interni, che sono certamente i più pericolosi.

Per alcuni, o per tutti?

Oltre il celibato dei preti, le carte in mano a Bergoglio




CHE FARE allora? Di recente, al tradizionale incontro quaresimale del Papa con il clero romano, il rettore della chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi, don Giovanni Cereti, ha suggerito a Bergoglio una strada per reintegrare quei preti che, con l'autorizzazione e la benedizione della Chiesa, hanno scelto la via del matrimonio, partecipano alla vita ecclesiale, ma hanno il divieto di celebrare messa. Nel mondo si stima che siano oltre centomila (fonte ildialogo.org).  Schierato da decenni a favore della riammissione alla comunione dei divorziati risposati - ha coadiuvato il cardinale Walter Kasper nella stesura della controversa relazione introduttiva al concistoro sulla famiglia -, Cereti propone una forma d'indulgenza per questi 'ex sacerdoti'. O almeno per alcuni di loro.

Mai rispose, nè mai risponderà



Breve esame critico del Novus Ordo Missæ presentato al Pontefice Paolo VI dai Cardinali Ottaviani e Bacci

Breve esame critico del

Novus Ordo Missæ
presentato al Pontefice Paolo VI
dai Cardinali Ottaviani e Bacci
 .
Lettera di presentazione a Paolo VI
 .
Beatissimo Padre,esaminato e fatto esaminare il Novus Ordo [Nuovo Ordinario della Messa] preparato dagli esperti del Consilium ad exquendam Constitutionem de Sacra Liturgia [Consilio per l’applicazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia], dopo una lunga riflessione e preghiera sentiamo il dovere, dinanzi a Dio ed alla Santità Vostra, di esprimere le considerazioni seguenti:

1) Come dimostra sufficientemente il pur breve esame critico allegato – opera di uno scelto gruppo di teologi, liturgisti e pastori d’anime – il Novus Ordo Missæ [Nuovo Ordinario della Messa], considerati gli elementi nuovi, suscettibili di pur diversa valutazione, che vi appaiono sottesi ed implicati, rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino, il quale, fissando definitivamente i canoni del rito, eresse una barriera invalicabile contro qualunque eresia che intaccasse l’integrità del magistero.
2) La ragioni pastorali addotte a sostegno di tale gravissima frattura – anche se di fronte alle ragioni dottrinali avessero diritto di sussistere – non appaiono sufficienti. Quanto di nuovo appare nel Novus Ordo Missæ (per contro, quanto di perenne vi trova soltanto un posto minore o diverso, se pure ancora ve lo trova) potrebbe dar forza di certezza al dubbio – già serpeggiante purtroppo in numerosi ambienti – che verità sempre credute dal popolo cristiano possano mutarsi o tacersi senza infedeltà al sacro deposito dottrinale cui la fede cattolica è vincolata in eterno.
Le recenti riforme hanno dimostrato a sufficienza che nuovi mutamenti nella liturgia non porterebbero se non al totale disorientamento dei fedeli che già danno segni di insofferenza e di inequivocabile diminuzione di fede. Nella parte migliore del Clero ciò si concreta in una torturante crisi di coscienza di cui abbiamo innumerevoli e quotidiane testimonianze.
3) Siamo certi che questa considerazioni, che possono giungere soltanto dalla viva voce dei pastori e del gregge, non potranno non trovare un’eco nel cuore paterno di Vostra Santità, sempre cosí profondamente sollecito dei bisogni spirituali dei figli della Chiesa. Sempre i sudditi, al cui bene è intesa una legge, laddove questa si dimostri viceversa nociva, hanno avuto, piú che il diritto, il dovere di chiedere con filiale fiducia al legislatore l’abrogazione della legge stessa.
Supplichiamo perciò istantemente la Santità Vostra di non volerci togliere – in un momento di cosí dolorose lacerazioni e di sempre maggiori pericoli per la purezza della Fede e l’unità della Chiesa, che trovano eco quotidiana e dolente nella voce del Padre comune – la possibilità di continuare a ricorrere alla integrità feconda di quel Missale Romanum di San Pio V dalla Santità Vostra cosí altamente lodato e dall’intero mondo cattolico cosí profondamente venerato ed amato.
.
                                 A. Card. Ottaviani            A. Card. Bacci


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 Breve esame critico del Novus Ordo Missae

I

Nell’ottobre del 1967, al Sinodo Episcopale, convocato a Roma, fu chiesto un giudizio sulla celebrazione sperimentale di una cosiddetta messa normativa, ideata dal Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia.
Tale messa suscitò le piú gravi perplessità tra i presenti al Sinodo, con una forte opposizione (43 non placet [non è gradito]), moltissime e sostanziali riserve (62 juxta modum [con riserva]) e 4 astensioni, su 187 votanti.

Come iniziarono a farsi protestanti

MESSA DI SAN PIO V E “NOVUS ORDO”: LE GRAVI DIFFERENZE (PARTE PRIMA)


NEL QUARANTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL “NOVUS ORDO MISSAE
Il 13 luglio 1570, Sua Santità Pio V emanò la famosa Bolla di promulgazione del Messale tridentino, Quo Primum, la versione definitiva della Santa Messa che faceva tesoro del grande patrimonio liturgico rafforzatosi nei secoli, dalla primigenia liturgia dei cristiani perseguitati al tempo dell’Imperatore alla grande opera di Papa Gregorio. Quasi profeticamente, intuendo i futuri tentativi dei perniciosissimi protestanti ed affini di distruggere il Sacrificio della Messa, San Pio V concluse la Bolla con l’anatema nel nome di Dio e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a chiunque avesse tentato di “attentare” all’integrità del Messale che con quel documento veniva promulgato per la Chiesa universale.

Ad maiora!

Caro don Chisciotte,
il tuo annuncio di voler concludere l’avventura di Bose Curiose, è stato ripreso anche da altri siti che combattono la nostra battaglia ed ha suscitato commenti di tristezza per paura che venga a mancare una voce, piccola ma pur sempre chiara e forte. Numerosi sono gli apprezzamenti per il lavoro svolto dimostrati anche dal numero di pagine che sono state visitate. E’ vero! Molto è cambiato nella Chiesa tanto che Scalfari, Pannella e Dario Fo sono “diventati amici”
Quello però che più di tutto è cambiato è che la quasi totalità dei pensatori cattolici affermino che non è cambiato niente. Pare che abbia vinto il “normalismo” che ha in Radio Maria ed anche un po’ nella Bussola Quotidiana, i suoi massimi esponenti. Lo si fa,dicono, per “obbedienza e vero amore alla Chiesa e al Papa”.

Residui di cattolicità

INTERVISTA A PADRE ELIA SCHAFER

La Corsia dei Servi intervista Padre Elia Schafer*
1- Padre Elia, che tempi sta vivendo la Chiesa?
La chiesa sta vivendo una situazione di gravità e drammaticità assoluta perché quella che si definisce oggi chiesa cattolica è in realtà una chiesa protestante. In questi tempi sono presenti soltanto residui di cattolicità: pochi fedeli sparsi un po' qua un po' là, pochissimi sacerdoti degni di questo nome, ancor più pochi vescovi e cardinali. Questi residui di cattolicità sono la Chiesa cattolica.
Per il resto, qual'è la realtà? Seminari semivuoti in cui si insegna l'eresia e in cui si attenta alla formazione del sacerdote; crollo delle vocazioni religiose maschili e quasi azzeramento di quelle femminili; parrocchie - gestite come feudi personali da parroci ora don Abbondio ora don Rodrigo – dove si corrompe la Fede presentando una nuova religione basata sul sentimentalismo e camuffata di misericordia (non è un azzardo dire: vuoi perdere la fede? Vai in parrocchia); insegnamento dottrinale stravolto seguendo Rahner ed i suoi sciagurati discepoli; liturgia profanata e gravemente oltraggiata da funzioni che hanno soppiantato il sacro con grottesche e insolenti sceneggiate; sacerdoti in crisi d'identità che nemmeno sentono più l'esigenza e comprendono il significato di vestire la talare... La galleria degli orrori è lunga: devo continuare?

È davvero finita?

 
Ci piacerebbe sapere di che cosa san Paolo aveva parlato a viva voce con i cristiani di Tessalonica per poter comprendere meglio le velate allusioni contenute nella seconda lettera loro indirizzata (cf. 2 Ts 2, 5-7). Ad ogni modo, i testi profetici, anche se inizialmente oscuri, svelano il loro significato quando le vicende da essi evocate sono in corso di realizzazione. Lo stato attuale del mondo e della Chiesa sembra autorizzare un tentativo di spiegazione che, per quanto si voglia prudente, poggia sull’osservazione diretta dei fatti e sulla loro inquietante concatenazione. Per favore, non ci si accusi subito di catastrofismo, perché la realtà supera abbondantemente la percezione che, nonostante le straordinarie risorse mediatiche della nostra epoca, possiamo averne come singoli e come gruppi.

sabato 28 febbraio 2015

Per Cardinali che invitano a leggere Lutero

La Riforma Protestante e il suo influsso sulle forme moderniste - 5


Esaminiamo ora il mondo della Riforma protestante, sempre in vista degli influssi esercitati sulle tre ondate moderniste, quella della prima ora (debellata da San Pio X), la successiva che vede protagonisti gli esponenti della Nouvelle Théologie (condannati da Pio XII ma riabilitati da Giovanni XXIII) e la terza degli attuali epigoni che osano gabellare per cattolicesimo purificato una neo-religione conciliare che del Cattolicesimo non si perita di denigrare la storia, ostacolare i riti, dubitare i dogmi, ritenere un insopportabile peso i precetti etici e un arnese obsoleto il diritto canonico.
Lutero
Martin Lutero (1483 – 1546) rappresenta un plesso fondamentale della storia: con lui inizia la frammentazione dell’Europa cristiana, le cui dolorose conseguenze pesano tuttora.

In attesa di degna sepoltura ?*

Padre Giulio Maria Scozzaro "Riammesso tra i Francescani dell'Immacolata"


Carissimi,

vorrei condividere con tutti voi la gioia che produce in me la presente novità.

In sede di revisione di giudizio, grazie ai risultati di un’indagine più approfondita condotta in mia difesa, sono stato

riammesso nell’Istituto di cui facevo parte, i Frati Francescani dell’Immacolata.

Sono infatti stati riconosciuti abusi di governo commessi da padre Stefano Manelli, che avevano prodotto un ingiusto provvedimento ai miei danni con l’allontanamento dalla mia Famiglia religiosa.

Quanto contano i sinodi..!

50 anni fa la prima Messa in lingua italiana : si ma nel rito tradizionale e bilingue !

Il Quotidiano Avvenire ha voluto dedicare un Articolo alla prima Messa celebrata dal Beato Paolo VI il 7 marzo 1965 con il Messale riformato italiano-latino a norma dal Concilio Vaticano II e pubblicato il 12 marzo di quello stesso anno con l'imprimatur, in Italia, del Cardinale Giacomo Lercaro, Presidente per la Liturgia della Conferenza Episcopale Italiana.
L' illustre Teologo ( e Compositore ) Mons. Pierangelo Sequeri ha scritto alcune “considerazioni” di circostanza. 
Su Vatican Insider A.Tornielli ha invece sottolineato la provvisorietà temporale del Messale del ’65 protagonista dell’anniversario.

Guerra di retroguardia?

Mons. Athanasius Schneider: 'Siamo nella quarta grande crisi della Chiesa'


Mons. Scneider, Pontificale a West Grinstead nel Sussex
Recentemente, prima di conferire le ordinazioni presso la FSSP di Omaha, Mons. Athanasius Schneider ha tenuto una serie di allocuzioni e conferenze in giro per l'Inghilterra, riconoscendo che oggi la chiesa sta vivendo una «confusione tremenda» tanto che stiamo attraversando la sua «quarta grande crisi».