ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 7 giugno 2015

Quando la Messa non era una festa


Molti già prima di me hanno tentato di descrivere la “Messa di Padre Pio”, ma credo che nessuno sia riuscito a tratteggiare, in tutta la misteriosa realtà, ciò che per cinque decenni è avvenuto ogni mattina sull’altare, a San Giovanni Rotondo.
Certamente non sarò io a ripetere il tentativo che di sicuro sarebbe più infruttuoso degli altri. Cercherò, pertanto, solo di fissare su queste pagine ciò che mi è parso di capire, ciò che ho visto e ciò a cui ho assistito servendo, in tante occasioni, la Messa celebrata dal venerato Padre.

Quei vetusti cattolici..

Perché la Chiesa non ammette alla Comunione i divorziati risposati?
La Comunione ai divorziati risposati mette in campo questioni di Fede della massima importanza: il Matrimonio è o no indissolubile? Quali disposizioni richiede la Comunione? Cosa significa “Comunione sacrilega”? È evidente che non si tratta solo di disciplina, ma di dottrina.
Come noto la Chiesa Cattolica crede nell’indissolubilità del Matrimonio (non solo sacramentale ma anche come semplice contratto naturale) se rato e consumato. E crede che nessuna autorità umana possa scioglierlo e nessuna causa eccetto la morte. Già il Catechismo Romano pubblicato a seguito del Concilio di Trento nel 1566 scriveva: «Già al matrimonio, come semplice fatto naturale, conveniva che non potesse mai sciogliersi, quantunque tale proprietà risalti soprattutto dalla sua natura di sacramento; esso infatti per tutte le sue proprietà naturali, raggiunge la più alta perfezione. Ad ogni modo ripugna all’esigenza dell’educazione dei figli e agli altri beni del matrimonio la dissolubilità del vincolo».

Constat de revulutione

Malinconiche considerazioni sul referendum irlandese 

di Carla D’Agostino Ungaretti

zzzzdsstrIn questi ultimi tempi mi è tornata spesso in mente la vicenda umana del geniale e spiritosissimo scrittore e commediografo irlandese Oscar Wilde (chi non conosce L’importanza di chiamarsi Ernesto, prototipo dell’umorismo di stampo anglosassone?), condannato ai lavori forzati per sodomia nell’Inghilterra vittoriana della fine dell’ ‘800 dai quali uscì distrutto fisicamente e spiritualmente, secondo me oltre ogni misura umana e cristiana.  Ma penso anche che l’accelerazione che il pensiero nichilista e relativista è riuscito a innestare in meno di cento anni, riuscendo a capovolgere di 180 gradi la percezione occidentale del fenomeno omosessuale, è stata talmente travolgente che non può essere stata provocata dalle sole forze umane, ma da quel Male che ha imbevuto di sé il “secolo breve” provocando dittature, guerre mondiali e l’ottundimento generale delle coscienze.

Constat / non constat? Hic est busillis..

Medjugorje, l’annuncio di Papa Francesco: “Presto decisioni”

Medjugorje, l’annuncio di Papa Francesco: “Presto decisioni”
L'annuncio a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato dato nell'ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale
“Presto decisioni su Medjugorje“. Ad annunciarlo a sorpresa, rompendo un vero e proprio tabù pontificio, è stato lo stesso Papa Francesco nell’ormai consueta conferenza stampa con i giornalisti del volo papale. Al termine della sua visita a Sarajevo, ottavo viaggio internazionale del Pontefice argentino, Bergoglio ha spiegato che intende pronunciarsi presto sulle apparizioni che dal 1981 si verificherebbero a sei veggenti nella Bosnia Erzegovina. “Benedetto XVI – ha sottolineato il Papa – ha fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, con altri porporati e teologi specialisti. Lo studio mi è stato consegnato dopo tre o quattro anni. Un bel lavoro. Ora la Congregazione per la dottrina della fede ha dato il suo parere. Dunque siamo lì per prendere decisioni che si diranno. Saranno alcuni orientamenti da dare ai vescovi”.

Solo pasticci ?

Pasticci diplomatici. Sánchez Sorondo e la “salute riproduttiva”

Archer
“È sbagliatissimo che la Chiesa si permetta di usare le parole che sono usate nelle Nazioni Unite. Abbiamo un vocabolario per esprimere ciò che crediamo”.

sabato 6 giugno 2015

Memento Domini vocis...

Voci della Natura – Edward Norton è la TERRA

Voci della Natura – Edward Norton è la TERRA

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Edward Norton è la TERRA. Il 5 giugno 2015, per la giornata mondiale dell'ambiente, Pandora TV presenta "Edward Norton is the SOIL" sottotitolato in Italiano. Uno straordinario documento tratto dalla serie Nature i...
Voci della Natura – Penelope Cruz è l’ACQUA

Satana e il 13 ottobre 2017

13 ottobre 2017: la liberazione di Satana?


Durante una visione del 1820, fu rivelato alla beata Anna Caterina Emmerick che Satana sarebbe stato liberato dalla catene circa ottanta anni  prima dell’anno 2000. Tale periodo di libertà per l’Angelo decaduto sarebbe durato un secolo.

Viral sisters

Monache claustrali evangelizzano

con Whatsapp

Un progetto nato da una esigenza personale è diventato virale


Pili e Virgilio Jarrín

Alcune monache di clausura ci hanno insegnato un nuovo utilizzo per Whatsapp.

Il fatto può provocare un po' di confusione in qualcuno: “Com'è possibile che delle religiose che hanno scelto di donare per amore la propria vita a Dio nella clausura abbiano insegnato a usare in modo diverso Whatsapp?” Anche noi siamo rimasti sorpresi!

In hoc signo..!?

Sarajevo,al Papa si é rotto il pastorale

Pontefice alla messa allo stadio con bastone tenuto da scotch

(ANSA) - SARAJEVO, 6 GIU - Durante la messa allo stadio Kosevo papa Francesco si è presentato con il bastone pastorale aggiustato con lo scotch. Nel trambusto che ha preceduto la messa, il bastone è infatti caduto e si é rotto poco sotto il crocifisso.

Fino a quando verrò


Id quod habetis tenete donec veniam (Ap 2, 25).
Fino a che il Signore non ritorni, teniamo ben stretto ciò che abbiamo ricevuto: sono i mezzi della salvezza, anzi è la sua stessa vita già germogliata in noi, è Lui stesso vivente in noi: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 20); «Egli è il vero Dio e la vita eterna» (1 Gv 5, 20). Non lasciamoci rubare Cristo, non lasciamoci estromettere dalla Chiesa: Extra Ecclesiam nulla salus (cf. DS 802, 870, 1351). Parliamo della salvezza eterna, la cui sola alternativa è l’Inferno, non della lotta alla crisi o alla disoccupazione, che sono salutari castighi per una società che ha rigettato Dio e ricusa ostinatamente di ritornare sulla retta via. Non lasciamoci distogliere dalla vera speranza, quella celeste, che poggia sull’offerta redentrice del Verbo incarnato e sulle Sue infallibili promesse; quella di cui già possediamo la caparra nelle primizie dello Spirito Santo, grazie al quale «l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori» (Rm 5, 5; cf. Rm 8, 23; 2 Cor 1, 22; 5, 5).
«Se il nostro evangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono, ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso evangelo di Cristo, che è immagine di Dio» (2 Cor 4, 3-4). I ciechi, purtroppo, sono ormai innumerevoli, nella società e nella Chiesa stessa; chi non ha coltivato e custodito una fede retta e viva non ha difese dagli inganni di Satana, dio di questo mondo, e ingoia supinamente tutto ciò che i suoi scagnozzi gli propinano.

Franciscus secundus?

Missionari della Misericordia o della profanazione della Confessione?

Riflessioni a margine di un intervento del “papabile” Card. Tagle
                                                                                                         
31 maggio 2015, Maria Regina


Quali sono le manovre in vista del prossimo Sinodo d’ottobre e del post-Sinodo? Si concederà apertamente la Comunione ai pubblici peccatori o la sovversione prenderà forme meno vistose, ma non meno efficaci? Alcune recenti dichiarazioni del Card. Tagle ci mettono sulla pista che il partito progressista - memore della scottante bocciatura della “linea Kasper” al Sinodo dell’ottobre 2014 - potrebbe percorrere se dovesse andargli male anche quello del 2015. Manovre in cui una certa scaltrezza gesuitica potrebbe sommarsi all’ambiguità sfuggente del modernismo.

venerdì 5 giugno 2015

Ha firmato o no?


Mons. Lefebvre ha firmato o no i documenti del Concilio Vaticano II?  È la domanda che Antonio Socci mi ha rivolto in seguito al mio articolo di qualche giorno fa (vedi QUI). Rispondo volentieri, sottolineando che non si tratta di sterile polemica ma di discussione franca e aperta: Concilio o postconcilio: dove sta il problema?

E’ arrivato una bastimento carico di misericordia..

Che cos’è il peccato veniale? Ma qualcuno ancora se lo domanda?  

“In termini liturgici la perdita dell’identità significa perdita della vocazione religiosa, e il permissivismo morale significa perdita del bisogno della confessione. Laddove molti ricorrevano alla confessione e relativamente pochi alla comunione, ora pochissimi si confessano mentre molti ricorrono alla comunione”. (Marshall McLuhan , da “La liturgia e il microfono”)

di Alessandro Gnocchi

zzzzcnfpp
E’ arrivato una bastimento carico di misericordia, ma il mondo non sa che cosa farsene. E il cristianesimo mondano, che gliel’ha condotto fin dentro il porto di casa, non è in grado di dare ragione del grazioso cadeau: dopo aver chiuso negli armadi dei lini e delle vecchie lavande gli anatemi dei tempi andati, non ha più nulla da perdonare e, dunque, nessun motivo per cui essere misericordioso. E, in perfetta e inesorabile simmetria, il mondo, che improvvisamente ha scoperto di non essere più in peccato, non vede proprio come far fruttare il misericordioso abbraccio. Tolta l’impellenza della conversione e della rinuncia a satana, sola ragione dell’unico discorso possibile tra chiesa e mondo, l’una e l’altro hanno finito per incontrasi in un accidioso convivio sotto il segno del demone meridiano, quel sortilegio in cui si vive solo per compiacersi del proprio malessere.

LA SPAGNA CATTOLICA CHE NON MUORE

CORPUS DOMINI A TOLEDO. L'OMAGGIO DI UN POPOLO AL RE DEI RE. LA SPAGNA CATTOLICA CHE NON MUORE


















Non c'è un'altra processione del Corpus Domini (o Corpus Christi come dicono all'estero) come quella di Toledo (Spagna) in tutto il mondo. Roma compresa. Il Santissimo Sacramento, intronizzato nella spettacolare custodia gotica voluta dal cardinale Cisneros, cesellata da Enrique de Arfe e conservata nella Catedral Primada (18 kg d'oro, più argento e altri metalli e pietre preziose), passa per le vie e i vicoli della città primaziale del regno spagnolo, in un tripudio di fede, di tradizione di devozione popolare, scortato dal clero, dalle confraternite, dal popolo e dalle autorità. Una processione che diventa segno di comunione e di unità, cristiana e di unione sociale, anche con significati civili.
Sopra il video della processione del 4 giugno 2015.

I successi del postconcilione

MATURITA': MAGRIS, SPERO STUDENTI NON MI MALEDICANO

Il latino baluardo contro l’omologazione culturale

Cancellare l’insegnamento della lingua latina in Italia, come già proposto in Francia, sarebbe un’enorme sconfitta per la stessa umanità. Non pretendiamo che possa comprenderlo chi il latino non l’ha mai studiato o chi, oggi, preferisce valutare le attitudini dei giovani da una semplice crocetta tra alternative già prontamente servite. La lingua latina, utile a sviluppare le capacità logiche dell’allievo, è oggi fortemente incompatibile col sistema produttivo della civiltà post-moderna a cui necessitano masse di lavoratori eccellentemente preparati in materie come l'inglese, la matematica o l'informatica.

Un vescovo vestito di verde?

Enciclica ambiente, l’asse Papa Francesco-Obama e i timori dei conservatori



L’attesa enciclica di Papa Francesco sulla custodia del creato, che dalle indiscrezioni avrà per titolo “Laudato sii”, sarà pubblicata e presentata il prossimo 18 giugno, nelle modalità che saranno illustrate tra qualche giorno dalla Sala stampa vaticana.

VERSO LA SVOLTA VERDE?

Divorziati contro!

Io divorziato contro Kasper

Il giurista Beckmann boccia la proposta sinodale del cardinale-teologo tedesco sul riaccostamento alla comunione di chi si risposa civilmente: “Non spiega nulla e incoraggia il relativismo”

“Non vi si trova neanche una parola che spieghi perché i divorziati risposati che non vogliono rinunciare alla loro nuova unione dovrebbero poter ricevere il sacramento della penitenza”
Il Foglio anticipa alcuni estratti da “Il Vangelo della fedeltà coniugale. Risposta al Card. Kasper. Una testimonianza” (Solfanelli, 128 pp., 10 euro), il libro scritto da Rainer Beckmann con la presentazione del cardinale Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio consiglio Cor Unum. Il volume è in uscita nelle librerie in questi giorni.

Fronte/retro?

Card. Kasper fa dietrofront: il Papa non ha approvato la mia proposta

Quello che molti definiscono il “teologo del papa”, il cardinale tedesco Walter Kasper, ha parlato la scorsa settimana in una conferenza alla Georgetown University sul tema del Concilio Vaticano II. A margine del suo intervento si  è reso disponibile per una lunga intervista televisiva a Raymond Arroyo dell’emittente cattolica statunitense EWTN.
L’intervista, secondo gli estratti pubblicati sul National Catholic Register, verte principalmente sulla cosiddetta proposta Kasper in vista del Sinodo 2015.

Un giorno sì e l'altro pure

Evitiamo equivoci sulle convivenze

Non passa giorno che un vescovo o un uomo di Chiesa proclami i "sacrosanti diritti" dei conviventi che lo Stato deve tutelare, citando anche l'articolo 2 della Costituzione. Ma allora perché ci si oppose ai Di.Co. nel 2007? In realtà si era nel giusto allora e oggi c'è chi fa finta di difendere la famiglia mentre le assesta il colpo di grazia.


In Italia dal 2008 al 2013 le convivenze sono raddoppiate fino oltre il milione e certamente il dato è andato crescendo ancora. Basta questo a giustificare una legislazione specifica che regolamenti la convivenza? Molti nella Chiesa sembrano dare per scontata una risposta affermativa e non passa giorno che non intervenga qualche vescovo, voglioso di mostrarsi al passo con i tempi, per invitare lo Stato a concedere questi “sacrosanti diritti” – come li ha definiti monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana – alle coppie conviventi, anche dello stesso sesso.

giovedì 4 giugno 2015

Non c'è che dire ?

Confronti : cultura ed estetica ( e buone maniere ) alleate della Verità

Non c'è che dire : ancora una volta l'America del Nord ed in generale i paesi di madre lingua inglese stanno assai più avanti di noi.
Anche dal punto di vista ecclesiale e soprattutto liturgico.
La foto allegata si riferisce a Padre Sean Connolly, prete novello dell'Arcidiocesi di New York, ordinato il 23 maggio di quest'anno che nel " secondo giorno della conferenza di New York sulla Sacra Liturgia ha celebrato la "solenne messa cantata - in rito antico -  a Santa Caterina da Siena " impartendo "la sua benedizione sacerdotale dopo la messa".(QUI altre foto)

Qualche puntino sulle “i”

Family Day o Gay? Qualche puntino sulle “i” Attenti alle fregature… 

di Paolo Deotto
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zzzzbrrCom’era prevedibile, l’articolo “Il nostro primo Family Gay”, delle nostre ottime Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani, pubblicato ieri su Riscossa Cristiana, ha suscitato anche critiche e “distinguo”. Le critiche sono le solite, per cui ogni tentativo di ragionare sulle cose, e sugli equivoci nei quali, in buona fede, possono cadere tante oneste persone, sono bollate come “divisive”. Insomma, solo chi accetta a scatola chiusa è bravo. Glissons.
Ma non sono mancati nemmeno i “distinguo”, che sono sempre assai insidiosi. Uno di questi “distinguo” è venuto proprio da un esponente illustre del giornalismo cattolico, che ha tenuto a farci notare che una cosa è il Family Day del 20 giugno, altra cosa è il famoso “Testo Unico”, che di fatto nasce da quella mentalità di miserevole arrendevolezza, brillantemente sintetizzata da Frezza e Fermani laddove scrivono: “Si fa strada l’idea che sia la oggettiva presenza di un fenomeno a garantire la sua normalità, che il fatto stesso della sua esistenza implichi una necessaria presa d’atto e comporti il conseguente automatico riconoscimento di una tutela giuridica. Idea che fa presto ad attecchire come communis opinio.”

Cattolici loro?

Le dissacranti teorie di Nancy Pelosi sulle ‘nozze’ gay: di nuovo falsi profeti

Pelosi
Si improvvisa “catechista”, ma dimostra di mancare delle basi minimali necessarie per ricoprire tale incarico: Nancy Pelosi, la leader della minoranza della Camera dei Rappresentanti Usa, iperfemminista democratica, ha cercato di far quadrare il cerchio, dichiarando le “nozze” gay perfettamente «in linea» con la retta Dottrina ovvero «coerente con la dignità ed il valore che noi Cattolici attribuiamo ad ogni persona».

Sfacciati?

Sempre più sfacciate le manovre re-Sinodo dell’ala ‘progressista’

Kasper

Proseguono le grandi manovre promosse dall’ala progressista della Chiesa in vista del prossimo Sinodo ordinario. Lo dimostra l’intervista rilasciata nei giorni scorsi al Corriere della Sera dal Card. Walter Kasper in merito al gravissimo esito del referendum pro “nozze” gay, svoltosi in Irlanda lo scorso 22 maggio: «Penso che sia emblematico della situazione nella quale ci troviamo, non soltanto in Europa, ma in tutto l’Occidente – ha dichiarato al quotidiano milanese – E’ una realtà anche il fatto che molti fedeli abbiano votato a favore». Del resto, precisa, «è il momento di discutere su questi temi. Si è taciuto troppo. L’ultima volta la questione è rimasta marginale, ma ora diventa centrale. Il prossimo Sinodo deve dire qualcosa, rispondere a questa sfida». Il Sinodo, si noti, ha a tema la famiglia. La quale ha ben altri problemi da affrontare con urgenza. Problemi che di certo non includono le relazioni tra persone dello stesso sesso.

Alter Benedictus?

Opzione Benedetto

Referendum irlandese sui matrimoni gay e leggi (contestate) sulla libertà religiosa. La destra social conservative americana teme d’essere diventata minoranza. E pensa: addio politica, meglio seguire il monaco della Regola


Roma. “Così questa notte mi rivolgo a voi, la grande maggioranza silenziosa dei miei concittadini americani, per chiedervi  sostegno”. Quando il presidente Richard Nixon parlò così, il 3 novembre 1969, chiedendo nuova fiducia sulla guerra in Vietnam, sapeva già che la silent majority in America esisteva e l’aveva da poco eletto come presidente (repubblicano) alla Casa Bianca. Dieci anni dopo, Jerry Falwell lanciava il movimento chiamato Moral Majority. Sempre nella galassia vicina al Partito repubblicano, sempre con la certezza di essere maggioranza nel paese, ma questa volta con la convinzione aggiuntiva di condividere una scelta morale e religiosa, quella cristiana.

I baciapile della tolleranza

Ateismo accomodante

L’ateo dinamitardo è stato rimpiazzato dal baciapile della tolleranza

Sanderson Jones (destra) e Pippa Evans (seconda a sinistra), fondatori britannici della chiesa ateista "Sunday Assembly" di Londra
New York. Una volta, nemmeno molto tempo fa, il plotone del “New Atheism” si scagliava contro la fede con il proposito, discutibile ma chiarissimo, di distruggerla con le armi del raziocinio, di confutare i suoi argomenti fino a ridurla all’assurdo. Al fondo di questo tentativo c’era un che di dinamitardo e nicciano, una volontà di distruzione delle superstizioni che avevano mandato a rotoli l’umanità. Tutte le manifestazioni religiose, dal radicalismo islamico ai pastori creazionisti della Bible Belt, andavano accartocciate e gettate definitivamente nel cestino della storia.

Un messaggio chiaro

Cartellone contro i matrimoni gay davanti alla chiesa: "Questa è la famiglia come Dio comanda"

In una parrocchia vicino Pordenone, il camion pubblicitario parcheggiato dal parroco davanti la Chiesa: "Vaticano, governo e scuole vogliono raccontarci una famiglia che non esiste"


Un messaggio chiaro, contro le famiglie gay, allargate e le unioni civili: la famiglia è una sola, quella con padre madre e possibilmente anche i figli.
Don Alessadro Moro, nella sua parrocchia di Santa Maria Maggiore non sente storie e parcheggia un camion-vela davanti alla chiesa, dove ha fatto istallare un cartellone pubblicitario dal messaggio eloquente: "Questa è una famiglia come Dio comanda. Vaticano, Governo e scuole vogliono insegnarci il contrario". Sullo sfondo la foto di una famiglia naturale con due figli.

Ad un «popolo dalla dura cervice»

Riflessioni su “Cristo giudice” di Paolo Pasqualucci

(di Cristina Siccardi)  San Paolo, nella sua Lettera agli Ebrei, non usa mezzi termini per coloro che si macchiano di apostasia, il suo avvertimento è drastico e tagliente: «Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma soltanto la terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovrà divorare i ribelli» e poi comunica con tono perentorio: «È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!».
È chiaro che Paolo di Tarso ammonisce e mette paura. Perché oggi queste parole e questo genere di insegnamenti non vengono più riproposti? A rispondere in maniera efficace e con argomenti solidi è il Professor Paolo Pasqualucci in un denso articolo apparso su conciliovaticanosecondo.it (http://www.conciliovaticanosecondo.it/articoli/il-cristo-giudice/#more-2650), dal titolo Il Cristo giudice.

mercoledì 3 giugno 2015

Il messaggio segreto della Madonna

Commento al messaggio segreto della Madonna di Padre Serafino Tognetti. Dopo che la Madre di Dio è stata fatta tacere impunemente, finalmente la sua voce viene fatta sentire al mondo intero. Diffondere il più possibile!
01:02:47

Serenissimi?

Un caso poco “serenissimo”: diario di una chiesa-moschea

(Compagnia Jehanne Darc) Prima che il polverone sollevato dal caso “The Mosque” a Venezia si plachi e si depositi sulla miriade di opinioni e polemiche da questo suscitate, e soprattutto prima che quelle coscienze che all’indomani della notizia avevano percepito dentro di sé un qualche stridore, quasi un dolore, si ritrovino, di nuovo immerse nelle nebbia, proviamo ad offrire qualche spunto di riflessione che susciti, tenga viva e feconda la fiamma del discernimento.

Il nostro primo Family Gay

Si fa strada l’idea che sia la oggettiva presenza di un fenomeno a garantire la sua normalità, che il fatto stesso della sua esistenza implichi una necessaria presa d’atto e comporti il conseguente automatico riconoscimento di una tutela giuridica. Idea che fa presto ad attecchire come communis opinio.

di Patrizia Fermani ed Elisabetta Frezza

zzzzbrr
I cattolici di ogni ordine e grado – e di ogni associazione, partito, credo religioso, gerarchia civile ed ecclesiale – hanno indetto per il prossimo 20 giugno il tanto atteso Family Gay, l’evento destinato ad accompagnare un paese ancora scosso da turbolenze ideologiche nel seno della più evoluta civiltà europea.
Sulla carta si celebrerà la festa della famiglia canonica – il matrimonio è solo tra un uomo e una donna, ogni bambino ha il diritto di avere una mamma e un papà – ma in realtà si mira ad allargarla generosamente a una vasta gamma di derivati. L’evento pubblico diventa così, al di là delle apparenze, il pretesto per consacrare tutte le possibili variazioni sul tema.

La contraddizione dei Santi

“Ogni generazione è convertita dal santo che più la contraddice”


Cominciamo dal segretario di Stato Card. Parolin e dalle parole da lui dette a commento del referendum in Irlanda sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, nel pomeriggio di martedì 26 maggio a margine di un incontro promosso dalla Fondazione Centesimus Annus:
Questi risultati mi hanno reso molto triste. Certo, come ha detto l’arcivescovo di Dublino, la Chiesa deve tenere conto di questa realtà, ma deve tenerne conto nel senso che, a mio parere, deve rafforzare proprio tutto il suo impegno e fare uno sforzo per evangelizzare anche la nostra cultura. Ed io credo che non sia soltanto una sconfitta dei principi cristiani, ma un po’ una sconfitta dell’umanità”.
Queste parole o sono state oggetto di feroce critica, oppure sono state, non dico censurate, ma depotenziate dagli stessi media cattolici ufficiali: l’“Osservatore Romano” le ha annegate in un articolo a pagina 7 richiamato in prima, dal titolo vaghissimo: “Per un rinnovato impegno della Chiesa. Intervento del segretario di Stato”. Mentre “Avvenire”, si è sentito in dovere di addomesticarle, tornandovi sopra in seconda battuta. Giovedì 28 maggio, sotto il titolo: “Nozze gay e famiglia naturale. La Chiesa ha una voce sola”, ha così chiosato la definizione di Parolin delle nozze gay come “sconfitta dell’umanità”, a cui pure aveva dato grande evidenza il giorno prima: “Espressione efficace, anche se a qualcuno è parsa molto forte, che va letta come presa di distanza da tutte quelle scelte politiche che rischiano di indebolire la famiglia”.

Rampato


VIVA IL CONCILIO CATTOLICAMENTE INTERPRETATO

Scritto il 2 giu, 2015

cielo rosso
Il sito ufficiale della Fraternità San Pio X mi attacca. Con tutto quello che sta succedendo nella Chiesa attaccano me. Mi pare interessante (la dice lunga sulle loro priorità).

Non mi sorprende, anche perché da quell’ambiente vennero già i primi fulmini sul mio libro “Non è Francesco”.
Ho sempre ritenuto i lefebvriani l’altra faccia della medaglia dei cattoprogressisti: entrambi interpretano il Concilio Vaticano II come una rottura del cammino della Chiesa.

Il rampantino

Monsignor Galantino: “Lo Stato guardi ai “sacrosanti” diritti delle unioni civili e omosessuali”

Qualcuno ricordi a Galantino che l’omosessualità è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio

MONSIGNOR GALANTINO: A “CHE FUORI TEMPO CHE FA”, “LA FAMIGLIA SEMBRA SCOMPARSA”
Gramellini, ricordando l’opposizione ai Dico di qualche anno fa, ha chiesto, poi, se la Chiesa ancora si oppone. “Qui entriamo in quelli che sono i compiti dello Stato e quelle che sono anche le modalità con le quali una realtà come la Chiesa reagisce a certi tipi di proposte maturandole anche in base al progresso culturale che si può fare, alla crescita di sensibilità rispetto a certe realtà. Di sicuro, quando oggi noi parliamo di persone dello stesso sesso che vogliono formalizzare questo loro stare insieme e avere il riconoscimento dei propri diritti, io penso che uno Stato civile non possa ignorare questo tipo di domanda. Mi piacerebbe che questo Stato non solo guardasse con grande realismo ai sacrosanti diritti degli individui che chiedono di unirsi nelle unioni civili e non solo stesse attento anche a vedere cosa veramente può fare per chi avendo un orientamento sessuale diverso chiede che questa posizione venga stabilizzata”.