ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 24 giugno 2015

Dimenticanza o silenzio assenso !?

Religione – Riflessioni sull'enciclica "Laudato Si", alla luce delle Scritture

La Divina Creazione non ha bisogno di una
autorità globale umana, mondialista / 1

Laudato Sì – Come la mettiamo con la geo-ingegneria?
Quale fratellanza unire sotto lo stesso cielo?
di A.B. / Lettera alla Redazione / Prima Parte
Laudato Sì - Creazione - Mondialismo - Bibbia
 Laudato Si – Come la mettiamo con la geoingegneria?                              
Roma – di A.B. / Redazione Qui Europa  E' ormai un fatto che l'uomo utilizzi la tecnologia per modificare il clima e controllarlo; l'autorevole Guardian (links sotto – vedi qui Geoengineering projects around the world - map e qui World's biggest geoengineering experiment 'violates' UN rules) ha pubblicato un articolo che denuncia gli interventi umani sul clima a livello globale effettuati negli anni passati (e tuttora in corso) togliendo ogni dubbio sull'esistenza stessa di tale tecnologia, spesso classificata tra le "bufale" cospirazioniste. Il Papa, nella sua Enciclica "Laudato Si'" (vedi qui l'enciclica – Laudato Sì – PDF), si e' dimenticato di citare, tra le responsabilità umane, l'utilizzo di tale tecnologia. Se questa tecnologia, propriamente chiamata geoingegneria, fosse messa al servizio dell'uomo per fini benefici (diminuzione della siccità, attraverso l'incremento delle precipitazioni nelle zone più aride del pianeta), potrebbe essere vista in un'ottica positiva. Il problema è che la natura non ha bisogno di essere influenzata o controllata dall'uomo, poiche' a questo ci pensa già Dio. Pensare che l'industria umana sia l'unico fattore responsabile dei gravi e improvvisi sconvolgimenti climatici che stiamo vivendo in questo periodo è sciocco e frutto di ignoranza e manipolazione mediatica. Come lo è pensare che l'uomo possa avere il potere di dominare e controllare qualcosa che obbedisce alle leggi di Dio.

Se sbagliano li corrigerete?


Velasio De Paolis: "Chi sbaglia va corretto, la dottrina resta chiara"

CITTÀ DEL VATICANO . "Chi sbaglia e vive nell'errore va corretto ". È una "regola" che vale per tutti, e quindi "anche per divorziati risposati, coppie di fatto e omosessuali", avverte il cardinale Velasio De Paolis, ex ministro delle Finanze della Santa Sede e attuale commissario straordinario su nomina papale dei Legionari di Cristo. Ma De Paolis è anche uno dei cinque cardinali (insieme a Burke, Muller, Brandmuller e Caffarra) autori del libro "Il Permanere nella verità di Cristo" che, pubblicato alla vigilia del Sinodo straordinario sulla famiglia dello scorso anno, ribadì sul tema della famiglia la morale tradizionale della Chiesa.

Noli me tangere..

S. Giovanni, ora tocca ai vescovi
Rilanciamo un articolo veramente interessante dell’agenzia Zenit, firmato da Luca Marcolivio, sui motivi del successo – tutt’altro che scontato della manifestazione di sabato scorso a piazza San Giovanni a Roma. Un evento straordinario però grazie all'impasse vescovile; i cattolici adulti, per davvero, hanno scelto deciso e agito per conto proprio, lasciando da parte il neo-clericalismo emergente, riemergente, a dispetto di tutte le chiacchiere, in forme anche arroganti.

Rilanciamo un articolo veramente interessante dell’agenzia Zenit, firmato da Luca Marcolivio, sui motivi del successo – tutt’altro che scontato della manifestazione di sabato scorso a piazza San Giovanni a Roma. Un evento su cui dovrebbero riflettere non solo i politici, ma anche i vertici della Chiesa Italiana; sia quelli che hanno cercato di ostacolare la manifestazione – Dio solo sa perché, in particolare dopo le parole del Papa - , sia quelli che magari erano a favore, ma non hanno avuto il coraggio di dirlo; come sarebbe stato loro diritto, e forse non solo diritto.

Ha fatto bene! No, ha fatto male! ?



PAPA BERGOGLIO, I VALDESI, LA MASSONERIA


Dunque Papa Francesco ha chiesto scusa ai valdesi. Immediatamente si sono scatenate le contrapposte “tifoserie”. Ha fatto bene! No, ha fatto male! Porre la questione in questi termini, tuttavia, è sviante e non serve a comprendere e valutare il comportamento del Papa secondo una visione il più possibile ampia e completa della faccenda.
Diciamo subito, in ogni caso, che Papa Bergoglio ha fatto bene, se si valuta la sua decisione con il criterio della Misericordia, perché poco misericordiosi sono stati in effetti i persecutori cattolici dei valdesi. Crociati ed inquisitori hanno sovente infierito con durezza contro di essi nella repressione dell’eresia. In questo, sull’esempio di Giovanni Paolo II, Papa Bergoglio ha fatto il primo passo nell’auspicio che altrettanto facciano gli altri. I quali, però, compresi i valdesi, non sembrano volerlo imitare riconoscendo a loro volta le proprie colpe (e ce ne sono state) verso i cattolici.

Voce del verbo sbottare?

Aperture su gay e divorzi. Le richieste dei fedeli cattolici ai padri sinodali

Ecco l'Instrumentum laboris, “un fiume di misericordia”

Il Sinodo ordinario sulla famiglia si aprirà il prossimo 4 ottobre
Roma. “Insomma – è quasi sbottato il cardinale Péter Erdo al termine della conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum laboris – la domanda di questi due sinodi è cosa sia il cristianesimo. Dobbiamo cercare sempre nuovi modi per spiegarci, o siamo discepoli di Gesù, che dopotutto è stato una persona concreta e, ad esempio sull’adulterio, ha usato parole forti?”.

Monito o minaccia?


IL MONITO

MESSORI: "SE IL PAPA SCONFESSERÀ LE APPARIZIONI DI MEDJUGORJE RISCHIA LO SCISMA" Ospite alla trasmissione Radio Anch'io, lo storico e scrittore cattolico Vittorio Messori mette in guardia Papa Bergoglio nel 34esimo anniversario della prima apparizione della Madonna a sei giovani veggenti nella cittadina dell'Erzegovina  

"Se sconfesserà le apparizioni della Madonna rischia lo scisma". Vittorio Messori mette in guardia Papa Bergoglio su Medjugorje. 

I miracoli dei buonisti? sono soggettivi !!

“Quella volta che a Medjugorje ho visto un miracolo…”

Il racconto di un pellegrinaggio a pochi anni dall'inizio delle apparizioni mariane

Apparition Hill - Medjugorje_
© Mate T. Vasilj / ...your local connection / Flickr

Le apparizioni a Medjugorje erano cominciate da sei anni. Un giorno, il direttore del giornale mi convocò all’improvviso, mi raccontò del fratello che era stato in quello sperduto villaggio dell’Erzegovina e ne era tornato scioccato. “Vai a vedere”, mi disse. Partii subito, ma scelsi il tragitto più lungo: andai a prendere l’aereo a Bergamo, per unirmi a un gruppo di pellegrini per lo più della Brianza. Così, in viaggio, avrei cercato di capire perché quelle persone andassero a Medjugorje, e che cosa pensassero di trovare in un luogo già così discusso, sospetto, dichiarato addirittura proibito ai sacerdoti che arrivavano da fuori.

martedì 23 giugno 2015

Un libretto di buona educazione

… come sarebbe migliore questa Chiesa se la cura che, su indicazione del suo vertice supremo, vuole prodigare per mammiferi, volatili, funghi, alghe, vermi, piccoli insetti, rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi, la usasse anche nei confronti di quei poveri cattolici che vogliono conservare la fede.

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Martedì 23 giugno 2015
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è pervenuta in Redazione:
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Caro Alessandro,
esco un po’ frastornata dalla lettura della cosiddetta “enciclica verde” dove a colpirmi, più che l’argomento, forse degno più che altro di un libretto di buona educazione,  sono diverse  frasi sparse qua e là; ne trascrivo alcune:
  1. “Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo?  […]Siamo noi i primi interes­sati a trasmettere un pianeta abitabile per l’umanità che verrà dopo di noi. È un dramma per noi stessi, perché ciò chiama in causa il significato del nostro passaggio su questa terra”  ( n°160)
  2. “…l’esercizio di questi comportamenti ci restituisce il senso della nostra dignità, ci con­duce ad una maggiore profondità esistenziale, ci permette di sperimentare che vale la pena passare per questo mondo”  (n° 212)
Rifletto su quella formuletta imparata da piccola, che tanto chiaramente rispondeva alla domanda “Perché Dio ci ha creato?”: -Per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo nell’altra in paradiso-; e guarda caso, mi viene fra le mani una piccola riflessione del Santo Curato d’Ars: “…il nostro primo scopo è andare verso Dio, siamo sulla terra solo per questo”. E mi dico: “questa davvero è una ‘profondità esistenziale’!”.
Mi dispiace, ma io non ce la faccio, caro Alessandro, ad intraprendere una “conversione ecologica” per dare dignità alla mia vita e nemmeno a convincermi che “La pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia” (n°225 ). Mi sembra tutto troppo riduttivo. E ne sono rattristata perché questo e tanto tanto altro  me lo vedo  consigliato proprio dal Vescovo di Roma.
Antonina

dal “No” al “Nì”

Sabato 20 giugno a Roma: dal “No” al “Nì” 

Grande “successo di pubblico”. Purtroppo, come era prevedibile, è subito partito l’utilizzo interessato di questa folla. E si tratta di “fuoco amico”…

di Paolo Deotto
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zzzz20ggnrmChe i partecipanti siano stati un milione, o 500.000, senza dubbio la manifestazione di sabato 20 giugno a Roma è stato ciò che si suol dire un “successo di pubblico”. Al di là della confusione sul programma e sulle finalità effettive di una manifestazione, definita dal portavoce Gandolfini (nel corso della conferenza stampa di presentazione) “contro nessuno”, non c’è dubbio che gran parte dei manifestanti si sono portati in piazza perché si oppongono alla dilagante follia che, dalle cosiddette teorie del gender, porta ai matrimoni tra omosessuali, all’adozione da parte degli stessi e che già ha portato alla diffusione nelle scuole di programmi di indottrinamento omosessualista, mentre aberranti disegni di legge sono in attesa dell’approvazione da parte di un parlamento di marionette.

Ne proponiamo uno per il Vaticano!



MEGAESORCISMO IN MESSICO. L’hanno realizzato un gruppo di alti prelati in gran segreto e a porte chiuse: “Per espellere il maligno dalla nazione”

Il cardinale Juan Sandoval Íñiguez
Il cardinale Juan Sandoval Íñiguez

Non si aveva notizia, prima d’oggi, di un esorcismo collettivo praticato per liberare dal demonio non il corpo di un singolo posseduto ma quello di una nazione intera. Il rito c’è stato il 20 giugno, vi hanno partecipato ben due arcivescovi, otto esorcisti patentati e un demonologo. Il luogo prescelto per la lotta: la cattedrale di San Luís Potosí, nell’omonimo stato, situato nel centro del Messico.

Riparte il can can: dal family day al gay day




Il Sinodo: apertura su gay, coppie di fatto e divorziati risposati

Un «Instrumentum laboris» con posizioni differenziate: la comunità cristiana si impegni a far riconciliare coppie, anche per i figli, ma segua chi ha deciso di non tornare indietro


La Chiesa deve «prendersi cura delle famiglie “ferite”, dei separati, divorziati e risposati e far sperimentare loro l’infinita misericordia di Dio». Deve essere vicina a chi ha deciso di separarsi dopo anni di sofferenze, a chi è stato abbandonato. E deve aiutare le coppie a superare il dramma dei tradimenti. Ma non solo. Il Sinodo sulla famiglia, fissato da papa Francesco per il prossimo ottobre, dal 4, giorno di San Francesco, al 25, si avvicina. E i vescovi hanno messo a punto un «Instrumentum Laboris», elaborato con le risposte

“analfabetismo cattolico” bergogliano


Ecumenismo: sì, ma quello di Pio XI


“Ma non sei ecumenico!”, “No, mi dispiace. O meglio, lo sono, ma nel senso della Mortalium animos di Pio XI”. La faccia stralunata dell’interlocutore al mio nominare l’Enciclica di Papa Ratti, se poteva farmi sorridere per l’espressione, lasciava l’amaro in bocca perché era palese che non sapeva bene cosa fosse essere ecumenici.
Ai nostri giorni l’ecumenismo è diventato parte integrante dell’essere cattolici, una specie di mantra ripetuto incessantemente insieme al termine “dialogo”. Purtroppo, difficilmente lo si intende nel suo reale significato, ovvero quello con cui la Chiesa Cattolica lo ha sempre inteso.

San Giovanni non fa inganni

Costanza Miriano spiega a un accidioso Camillo Langone in che senso la grande piazza di sabato è una vittoria politica, culturale e di fede


Signora Miriano, sono l’Avvocato dell’Accidia e intendo dimostrare innanzitutto a me stesso che la manifestazione pro famiglia di Roma, da lei organizzata insieme ad altri undici laici, nonostante il suo successo ricada nella fattispecie di Ecclesiaste 2,11: “Ho visto tutte le opere che si fanno sotto il sole, ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento”.

Misericordia vo cercando


Sul numero 3958 de La Civiltà Cattolica, padre Gian Luigi Brena sj ha scritto un articolo - Misericordia e Verità - in cui tenta di conciliare i due concetti facendo prevalere la prima. Ma soprattutto equivocando sul contenuto della verità, ridotta a regole da rispettare. È una impostazione falsa, che appare finalizzata a trovare il sistema per giustificare l'accesso all'Eucarestia per i divorziati risposati.
Misericordia e verità, una falsa contrapposizione
di Carlo Caffarra*
Sul numero 3958 de La Civiltà Cattolica (30 maggio 2015, pagg. 329-338), padre Gian Luigi Brena sj ha scritto un articolo - Misericordia e Verità - in cui tenta di conciliare i due concetti facendo prevalere la prima. Alle sue tesi risponde il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, con questo articolo.
Lo studio che sto per esaminare nasce, mi sembra, da una preoccupazione, da cui deriva la questione fondamentale che l’articolo vuole risolvere. La preoccupazione è di non opporre misericordia e verità, ma di comporle secondo una priorità da attribuirsi alla prima. L’impatto pratico – nel senso alto del termine - dell’irrisolta opposizione sarebbe devastante sulla persona umana.

Se le va a cercare?: chi cerca trova!

L'altro Francesco: quello che predica la castità prima del matrimonio

Anche l'enciclica "Laudato si'" è stata letta in forma selettiva, ignorando i passaggi scomodi sulla "salute riproduttiva" e le differenze sessuali. Analisi di un oscuramento che falsifica l'immagine di questo pontificato

di Sandro Magister

ROMA, 23 giugno 2015 – L'enciclica "Laudato si'" ha avuto su scala planetaria una risonanza enorme ma anche molto selettiva.

La proposta complessiva dell'enciclica è quella di una ecologia "integrale". E infatti nelle sue quasi duecento pagine c'è di tutto, dai massimi destini dell'universo alle piccole cose della vita quotidiana.

Ma proprio questa sua esuberanza enciclopedica, onnicomprensiva più che unitaria, ha indotto molti a pescare dal testo solo ciò che trovano più vicino alle proprie attese.

Un'interessante rivelazione sulla genesi dell'enciclica è stata fatta dal vescovo che ha lavorato più di altri alla sua stesura: Mario Toso, oggi alla guida della diocesi di Faenza, ma fino allo scorso gennaio segretario del pontifico consiglio della giustizia e della pace.

Ha detto in un'intervista al vaticanista svizzero Giuseppe Rusconi:

"L’enciclica, così come ci viene presentata oggi, mostra un volto diverso rispetto a quello della prima bozza, che prevedeva una lunga introduzione di carattere teologico, liturgico e sacramentale, spirituale. Se fosse rimasta l’impostazione iniziale, l’enciclica si sarebbe indirizzata più immediatamente al mondo cattolico.

lunedì 22 giugno 2015

La Volpe Bruna ci lascerà la coda..?

Comunicato inviato dalla Superiora generale
delle Suore Francescane dell’Immacolata
a tutte le religiose dell’Istituto
in data 17 giugno 2015

Ave Maria!
Carissime sorelle,
da ieri sono state messe in circolazione dal giornale Il Mattino, in un articolo a firma di Loredana Zarrella, e rapidamente divulgate gravissime e raccapriccianti accuse contro i nostri Padri Fondatori e contro noi suore che feriscono violentemente la loro e la nostra dignità umana e religiosa, accuse che già erano circolate su alcuni siti internet.
Alle soglie della nomina del nuovo Commissario Apostolico dei Frati Francescani dell’Immacolata e alla luce della campagna denigratoria che da tempo ci sta colpendo e che già è stata denunciata nelle opportune sedi canoniche, non si può non pensare ad una manovra di strumentalizzazione diffamatoria, volta a gettare ulteriore discredito sui nostri Istituti di frati e suore.

Là dove pullulano i modernisti..

Maria Ausiliatrice Colei che sconfiggerà l'eresia modernista

Nella Chiesa Cattolica è legittimo avere delle sensibilità diverse, purché non siano in contrasto con la Dottrina di sempre. Pensiamo ad esempio ai riti liturgici delle Chiese orientali, i quali sono perfettamente legittimi e ortodossi, anche se molto diversi dai riti latini.

Il modernismo invece è una vera e propria religione a sé stante, con i propri dogmi e la propria teologia morale. Chi non è d'accordo con questa mia affermazione significa che ritiene legittimo che all'interno della Chiesa ci possa essere qualcuno che sostenga anche una sola eresia. Del resto, anche il Codice di Diritto Canonico commina la pena della scomunica “automatica” (nel gergo canonico si dice “latae sententiae”) a quei cattolici che abbracciano in maniera pervicace una dottrina eterodossa.

Peones e sombreri

Il sombrero di Kiko sulla manifestazione del 20 giugno

(di Roberto de Mattei) Il successo della manifestazione del 20 giugno a Roma contro il Gender è stato tale da oscurare quasi l’eco mediatica dell’enciclica di Papa FrancescoLaudato sì, presentata due giorni prima in Vaticano. I due eventi, svoltosi pressoché in concomitanza, hanno dato occasione al sociologo Marco Marzano, dell’Università di Bergamo, di parlare della “sfida tra due chiese”: la prima “ha applaudito con una massiccia standing ovation l’enciclica del Papa dedicata ai temi sociali ed ecologici”; la seconda “è scesa in piazza a Roma, per difendere la famiglia tradizionale e per respingere la parità tra i generi e ogni concessione di diritti alle coppie omosessuali” (“Il Fatto Quotidiano”, 21 giugno 2015). 

Il perdonismo di quale Chiesa?

Coi Valdesi la Chiesa Cattolica rischia di andare oltre il Concilio?
Coi Valdesi la Chiesa Cattolica rischia di andare oltre il Concilio?
“Noi valdesi siamo una chiesa, dovete riconoscerci come tale - ha chiesto a Papa Francesco nel suo discorso di benvenuto il moderatore della Tavola valdese, Eugenio Bernardini. - Fratello Francesco - ha detto il pastore accogliendo Bergoglio in occasione della sua visita al tempio valdese di Torino - non capiamo che cosa significhi l'espressione del Concilio che ci definisce comunità e non chiese. Vuol dire che noi siamo una chiesa a metà, una chiesa non chiesa?”

Chiederà perdono perché si son fatti ghigliottinare?

Quei nobili francesi che custodiscono la tradizione e difendono un ideale vivo


La lapide che ricorda i 1.306 martiri della ghigliottina di Place du Trone
C’è una nobiltà in Francia. Non i molto ricchi, non i titolati per ragioni di denaro o di sport o di canzoni. Non i titolati del valore civico e delle Repubbliche occidentali. In Francia c’è nobiltà vera, quella dei libri di storia e di Dumas, quella che non si acquista e non si vende, quella che deriva da molti secoli di eredità, quella nella quale non si può più entrare, quella che è vanto e, bien sûr, obbligo, anche quando è in gioco la testa.

Aspetta e spera,.. prova coi valdesi!

INCONTRI MIRACOLOSI

Torino, fra i fedeli che accolgono il Papa c'è anche Gesù

Torino, fra i fedeli che accolgono il Papa c'è anche Gesù


















Domenica 21 giugno Papa Francesco era in visita a Torino e fra le sue tappe è andato a visitare ammalati e disabili del Cottolengo, l’istituto di carità nel quartiere Aurora della città. Ad aspettarlo c’era una folla di fedeli e, fra questi, anche un invitato speciale: Gesù di Nazaret. Ovviamente non si tratta del Cristo disceso nuovamente in terra ma di un ragazzo che da mesi gira per Torino vestito scalzo, con saio e barba. Proprio come il Messia. Il personaggio è ormai famoso fra i pellegrini che visitano la città in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone, e ieri non poteva certo farsi scappare l’occasione di incontrare il “suo emissario” sulla terra. Così sulla sua pagina Facebook Jesus in Turin, che conta più di 33mila “mi piace”, ieri ha postato le foto del suo tentativo di avvicinare Bergoglio mentre passava con la Papa Mobile in via Po.
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11803002/Torino--fra-i-fedeli-che.html



  • Guarda la versione ingrandita di Gesù di Torino aspetta Papa Francesco davanti a Sindone
    Gesù di Torino aspetta Papa Francesco davanti a Sindone

    Gesù di Torino aspetta Papa Francesco davanti a Sindone ...



  • TORINO – Anche il Gesù di Torino ha voluto incontrare Papa Francesco durante la visita del Pontefice nel capoluogo piemontese. Tra la folla di fedeli che attendeva Bergoglio davanti al Cottolengo di Torino c’era anche l’uomo travestito da Gesù che gira per le strade del capoluogo piemontese dall’inizio dell’ostensione della Sindone.

    Ma quando mai!??*

    Non si torna indietro
    Ascoltare uomini di Chiesa, di rango anche elevato o “elevatissimo”, che disprezzano la Dottrina, ridicolizzano la ricerca della Verità, stigmatizzano con ironia chi “cerca le certezze”, fa davvero impressione.

    Mi addolora particolarmente constatare come con costoro non si possa discutere, perché rifiutano il confronto, non si possa ragionare, perché odiano la ragione, non si possa argomentare, perché aborriscono chi ha il difetto di pensare.
    Costoro procedono per slogan, luoghi comuni, frasi fatte e guai a chi non si conforma al loro stile “pastorale”.

    Forse non è un caso

    Un esorcismo sotto gli occhi del Papa

    Una donna urla e bestemmia mentre Francesco celebra. Inutile l'intervento dei medici, solo l'esorcista vaticano riesce a calmarla


    Torino - Si è sentita male quando i ministri della fede hanno iniziato a dispensare l'Eucarestia, quasi al termine della Funzione celebrata dal Santo Padre.
    Occhi riversi vero l'alto, parole sconnesse, pugni e calci contro chi le stava accanto. Poco dopo il Padre nostro intonato da Papa Francesco in una piazza gremita da 50mila persone, a pochi metri dal palco una signora di 50 anni, torinese, si è sentita male rivolgendo insulti contro chiunque la toccasse. Parlava con Satana. Lo invocava. Bestemmiava contro Gesù e contro la croce. Proprio a 10 metri dall'altare papale.

    domenica 21 giugno 2015

    Tutti gli Anticristi che camminano tra noi
    Non l’Avversario né il Grande Satana, ma “tutto ciò che nega la nostra luce”
    Ecco l’interpretazione del Male secondo lo studioso di mistica Marco Vannini

    La storia del cristianesimo ha molteplici fili rossi. Fra questi ce n’è uno enigmatico e a tratti inquietante, la figura dell’Antidio o, per meglio dire, dell’Anticristo. Chi è? Per la Scrittura, Vangelo di Giovanni alla mano, gli Anticristi sono coloro che rifiutano la divinità di Cristo. Così per Marco Vannini, figura di spicco negli studi sulla tradizione mistica occidentale, che in L’Anticristo. Storia e mito , edito da Mondadori, racconta come in realtà gli Anticristi siano due: «Uno vero, della fede, e uno falso, della superstizione... Conosce l’Anticristo chi conosce Cristo, e sa così ri-conoscere anche quegli Anticristi che, come dice Agostino, non si sono rivelati».

    Stilum Curiae.

    Dopo S. Giovanni
    Sono da martedì scorso in ospedale perché il carretto aveva bisogno di un nuovo asse per la ruota sinistra, per cui ho seguito un po’ da lontano le vicende della straordinaria manifestazione di piazza San Giovanni a Roma. Ho pensieri un po' fastidiosi....

    Sono da martedì scorso in ospedale perché il carretto aveva bisogno di un nuovo asse per la ruota sinistra, per cui ho seguito un po’ da lontano le vicende della straordinaria manifestazione di piazza San Giovanni a Roma.  

    Ieri sera mi sono venute alcune curiosità. Molto laiche.