ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 22 marzo 2016

“Scontro finale”?

Scontro finale tra il bene e il male: un tremendo castigo sta per abbattersi sull’umanità? La conferma arriva da Fatima

“In duemila anni di storia della Chiesa mai, veramente mai, si è avuta una tale concentrazione di apparizioni mariane e di profezie che indicano il nostro tempo come un tempo di svolta quasi apocalittica”, così inizia il libro La profezia finale di Antonio Socci. Dopo aver ricordato, riguardo a questo tempo, le apparizioni mariane riconosciute  e le profezie pronunciate da mistici, santi e Papi, lo scrittore richiama una profezia “assolutamente certa, che va creduta per fede, perché è basata sulla Bibbia”, cioè la rivelazione pubblica contenuta nelle Sacre Scritture e riportata nel Catechismo della Chiesa cattolica al n. 675, che preannuncia una terribile prova attraverso cui la Chiesa dovrà passare prima della venuta di Cristo. E tale prova consisterà in un’impostura religiosa che, attraverso l’apostasia della verità, causerà la manifestazione dell’Anti-Cristo.
Parimenti, nell’anticipare gli articoli contenuti al suo interno, Il Timone titola “Scontro finale” la copertina della rivista del corrente mese, specificando: “Le profezie degli ultimi secoli  convergono sui nostri giorni: un’umanità senza fede in pericolo, la crisi della Chiesa e la devastazione di Roma. Due le certezze: la battaglia col demonio è nel suo clou, ma la vittoria appartiene a Cristo.”

L'uovo (di colombo) pasquale

«Gods not dead» il cine-trappolone protestante 

Un sottoprodotto della propaganda protestante made in USA, rilanciato ingenuamente in Italia in ambienti parrocchiali e affini.I significativi precedenti professionali del regista Harold Cronk, e il ruolo della rock-band protestante. Nessuna traccia di qualcosa che somigli almeno vagamente al cattolicesimo, nemmeno nella sua versione contraffatta conciliare e modernista. Sullo sfondo, la Dominus Production e i Cavalieri di Colombo, la massoneria e altro ancora.

di Elisabetta Frezza
.
zzzzlcndnÈ il fenomeno cinematografico del momento, in auge in ambienti parrocchiali e affini, pubblicizzato via giornali, siti, facebook, whatsapp. Ricevutane segnalazione, ognuno la rilancia sulla fiducia, ed esorta il prossimo suo a recarsi nella sala più vicina secondo calendario allegato.
Imperativo categorico: vedere “Gods Not Dead”, pellicola americana datata 2014 e divenuta stranamente, d’improvviso, portentoso strumento di apologetica e veicolo di conversione.
Ma apologia di chi, conversione a cosa?
La domanda non è pretestuosa.
In realtà non ci vuole molto per grattare via la patina posticcia spalmata sulla pietanza di importazione, così da servirla nelle mense nostrane dei cattolici affamati di spiritualità quale che sia, abitanti smarriti di un cattolicesimo in avanzato stato di decomposizione. Del resto – sappiamo – nel frattempo fervono i preparativi per celebrare ufficialmente la sua tanto attesa confluenza nel luteranesimo, in omaggio al dogma ecumenista.

In attesa del bidet

Lavanda per tutti. Il giovedì santo di Francesco


La lavanda dei piedi mette ormai in ombra la messa dell'ultima cena. Il papa ha ammesso al rito le donne, purché appartenenti alla Chiesa. Ma lui si spinge più in là e lava i piedi anche ai musulmani

di Sandro Magister


ROMA, 22 marzo 2016 – Come riformatore, papa Francesco si distingue anche in campo liturgico. E dopodomani, giovedì santo, nelle chiese di tutto il mondo sarà sotto gli occhi di tutti l'innovazione che egli ha introdotto nel rito della lavanda dei piedi, alla quale anche le donne sono ora ammesse.

Come teatro del rito da lui celebrato, Francesco ha scelto questa volta un centro profughi, mentre negli anni passati si era recato nel 2013 in un carcere minorile, nel 2014 in un ospizio per disabili e nel 2015 in una grande prigione. Sempre quindi in luoghi di umanità sofferente.

Un vescovo con la v minuscola per una Chiesa in rovina

Tanti Cari Auguri dalla Comunità di san Giacomo di Cavriana  (Mn) che sta vivendo la SETTIMA PASQUA senza la CELEBRAZIONE FESTIVA DELLA SANTA MESSA! Ed intanto la Comunità di San Giacomo si assottiglia e si allontana dalla Celebrazione dei sacramenti!

Sabato scorso, la vigilia delle Palme, in Sant'Andrea, il Vescovo di Mantova (dimissionario) mons. Busti ha trasformato la Cattedrale e la Basilica si sant?Andrea in Mantova in uno stadio/discoteca:
  1. animatori che ballavano sulle balaustre in cattedrale
  2. animatori che in concattedrale Sant'Andrea, ballavano sulle balaustre del Bernini usate per trazione per inginocchiarsi per venerare all'alto la Reliquia del Preziosissimo Sangue portato a Mantova da San Longino.
  3. Trombe da stadio e striscioni dove si conserva la Reliquia del Preziosissimo
  4. e il vescovo dice che questa è LA CHIESA CON LA C MAIUSCOLA

Riderà ultimo?

LA DEGRADAZIONE TEOLOGICA

    Perché alla teologia di Walter Kasper sfugge la vera sostanza del Mistero cristiano. La degradazione della teologia ad antropologia: un abbassamento della regale divinità di Cristo in una ambigua “umanizzazione” 
di Francesco Lamendola



Walter Kasper, cardinale tedesco nato a Heidenheim an der Brenz, nel Baden-Württemberg, nel 1933, è considerato da molti, oggi, come l’esponente principale di un vero e proprio modello teologico, non solo diverso, su importanti questioni, da quello “tradizionale”, ma alternativo e incompatibile con esso; in altre parole, come il maggiore ispiratore di quella “svolta antropologica” che ferve da alcuni decenni soprattutto nell’area di lingua tedesca, e il cui obiettivo finale è, in buona sostanza, adeguare sempre di più il Vangelo al mondo, anziché il mondo al Vangelo.
Oltre ad aver ricoperto importantissimi incarichi ai più alti livelli della gerarchia cattolica, Kasper è anche considerato come il vero ispiratore del Sinodo sulla famiglia voluto da papa Bergoglio, il quale, del resto, ha reso pubbliche grazie al cardinale e teologo tedesco, dicendosi felice di aver letto la sua relazione preparatoria e d’averla trovata alquanto stimolante e “rasserenante”.

La telenovella?

Firmata l’esortazione

Rivoluzione o no? Cosa aspettarsi dal verdetto del Papa sul Sinodo

Kasper parla di svolta epocale, Müller frena. Il biografo del Papa: “Sarà un tributo alla bellezza della famiglia”

Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. Sabato scorso, il Papa ha firmato l’esortazione post sinodale sulla famiglia che sarà resa pubblica entro le prime due settimane d’aprile. E’ il documento in cui il Pontefice tira le somme del doppio Sinodo, facendo capire quale sia il suo pensiero circa le tante questioni dibattute dai padri non sempre in un clima da sala da tè britannica secentesca. Un testo corposo, ha sottolineato entusiasta il cardinale Walter Kasper, peroratore massimo della svolta in nome della misericordia per quanti sono andati incontro a un fallimento nella propria vita: duecento pagine per trecento paragrafi, più del triplo rispetto all’esortazione Familiaris consortio di Giovanni Paolo II, che di paragrafi ne conta solo ottantasei.

Quid est Veritas?

La buona volontà non salva nessuno, solo la Verità salva.

In un'intervista del 9 marzo scorso, Mons. Bernard Tissier de Mallerais, vescovo ausiliario della Fraternità San Pio X, ritorna con fermezza sul video del Papa del 6 gennaio e manifesta la sua indignazione.
Monsignore, papa Francesco ha pubblicato un video per esprimere i suoi auguri e le sue intenzioni di preghiera. In questo video si vedono un musulmano, una buddista, un ebreo ed un sacerdote cattolico. Ognuno tiene tra le mani dei simboli della propria religione. Cosa deve dire un vescovo cattolico riguardo a tale video?
Un vescovo cattolico deve essere profondamente indignato del video di papa Francesco del 6 gennaio 2016. E’ inammissibile. Non sono tanto le parole di Francesco ad essere scandalose ma la forza delle immagini che ha egli stesso realizzato, scandalose nel senso vero e proprio, che inducono all’errore, all’eresia. Innanzitutto la falsa comunione nella fede in Dio, di quel prete cattolico, di quel rabbino, di quel mufti e di quella donna buddista, è espressa in immagini come se fosse il pensiero del papa.

Cuius una stilla salvum facere..

Una bellezza unica del cristianesimo: tutto in una sola piaga di Gesù


L’universo intero è in una sola piaga di Gesù, perché una sola sofferenza di Cristo ha ontologicamente la capacità di salvare tutto. Il Cristianesimo è l’unica religione che afferma che nella singolarità vi è la spiegazione di tutto.
San Bonaventura insegnava a Parigi; era molto famoso: le sue lezioni erano seguitissime e molto apprezzate. Un giorno si recò a fargli visita un suo collega, san Tommaso d’Aquino. Questi lo pregò di mostrargli i libri di cui si serviva per i suoi studi. San Bonaventura lo introdusse nella sua celletta e gli mostrò dei libri ordinatissimi che stavano sul suo tavolino. San Tommaso non si accontentò e domandò di vedere altri libri, dai quali sicuramente attingeva la sapienza per i suoi insegnamenti. Il Santo francescano gli mostrò allora un piccolo oratorio nel quale vi era solo l’immagine del Crocifisso: tutto annerito per i tanti baci che gli dava.

lunedì 21 marzo 2016

Actuosa participatio

La partecipazione attiva non è protagonismo dei fedeli

Uno dei più sentiti cambiamenti degli ultimi decenni è di certo la partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia. O meglio, quel che oggi si insegna che sia. “Ora si canta, si legge e, soprattutto, finalmente si capisce”, mi dicono.
La percezione di una maggiore e più attiva partecipazione dei fedeli alla Messa è, però, solo l’effetto di una distorsione di questo concetto, che si fa intendere con un significato diverso da quello di sempre. La partecipazione attiva, infatti, non è mai mancata nella Messa e non è una novità del Novus Ordo (N.O.). E, soprattutto, non è mai mancata perché intesa nella maniera corretta.

Neo catechesi

Le parole che ti fregano. Mini dizionario semiserio del pensiero ecclesialmente corretto ai tempi di Francesco 

di Marco Manfredini

zzzzmnfrdnCi sono alcuni termini, nel linguaggio odierno, che pur essendo di nobili origini, e indubbiamente facenti parte del bagaglio di bene portato dal cristianesimo, vengono spesso stravolti nel loro significato; in molti casi addirittura vengono usati in senso opposto a quello che originariamente avevano, generando quindi ambiguità e incapacità di comprensione reale di ciò che si vuol dire.
Altri termini sono inventati di sana pianta, verrebbe da dire con l’apposito scopo di demolire quel poco di civiltà e di buon senso rimasti, ovviamente mediante la riduzione ad insignificanza del vero cattolicesimo per quanto riguarda la sfera pubblica.
In trepidante, o meglio, in terrorizzata attesa dell’Esortazione conclusiva del Sinodo appena firmata dal Pontefice che verrà resa nota solo ad Aprile, ho cercato di mettere in fila alcune di quelle parole che risuonano con sempre più insistenza tramite i media, le istituzioni, nei Sacri Palazzi, a volte persino sui documenti ufficiali prodotti dal clero.
Senza pretesa di esaustività, e rigorosamente in ordine alfabetico:

Sentire umiliante

Il Papa: "Nessuno vuole assumersi la responsabilità dei tanti profughi e rifugiati"

Francesco ricorda i migranti durante la messa delle Palme. Il card. Parolin aveva definito "umiliante" l'accordo Ue-Turchia

Il Papa ha aperto i riti della Settimana santa con la procession sul sagrato di San Pietro (LaPresse)
Roma. Un’unica aggiunta a braccio ma significativa, quella che il Papa ha apposto all’omelia preparata per la celebrazione della Domenica delle Palme, in piazza San Pietro. Francesco ricorda la Passione di Cristo, “l’umiliazione che Gesù subisce si fa estrema: viene venduto per trenta denari e tradito con un bacio da un discepolo che aveva scelto e chiamato amico”.

Alla presenza del nostro Creatore

Salmo 139 nel Truman Show

139
Oggi mi è stato fatto notare un’altro, interessante, messaggio nascosto. Quando il nostro UomoVero vuole scoprire la verità, e per fare questo affronta la sua paura del mare, prende una barca a vela. Gli viene scatenata contro una bufera, ma alla fine lui ce la fa. E la vela della barca porta il numero 139. Un caso? Andiamo a leggere il Salmo 139:

Il vostro parlare sia boh boh, mah mah?

Papa, Famiglia: niente modifiche, prevede Gaenswein....
In un'intervista a "Deutsche Welle" mons. Gaenswein ha detto sull'esortazione apostolica post-sinodale: “Sono convinto che (il Papa) continuerà sulla strada tracciata dai suoi predecessori, e cioè secondo il Magistero della Chiesa, e che di conseguenza nel suo scritto magisteriale si troveranno dichiarazioni in questo senso”.

La radio tedesca “Deutsche Welle” ha reso pubblica un’intervista di circa venti minuti con l’arcivescovo Georg Gaenswein, segretario particolare di Benedetto XVI e Prefetto della Casa Pontificia con l’attuale Pontefice. L’intervista è andata in onda il giorno in cui il Papa firmava l’esortazione apostolica post-sinodale sulla famiglia. 

Et tenebrae factae sunt

Luci spente a San PietroAncora una volta, in occasione dell'Ora della Terra, iniziativa del WWF contro i cambiamenti climatici, anche la basilica di San Pietro è stata oscurata per un'ora sabato sera. Un gesto simbolico, che per i cattolici ha però un doppio significato inquietante: la subalternità alla cultura dominante e il "rifiuto" della luce, simbolo di Cristo.
San Pietro a luci accese e poi spente
Sabato sera anche la Basilica di San Pietro è stata oscurata per un’ora, come tanti altri monumenti importanti in tutto il mondo, dalla Torre Eiffel di Parigi al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, dal Ponte sul Bosforo all’Opera House di Sidney. Tutti insieme per l’Ora della Terra (The Earth Hour), un evento creato dall’associazione ecologista World Wildlife Fund (WWF) nel 2007 per mobilitare l’opinione pubblica contro i cambiamenti climatici.

Dagospia diventa il nuovo osservatore romano?


Perché Vatileaks 2 sembra anche una soap opera


Il processo Vatileaks 2 si tinge ogni giorno di più di un alone di mistero che lo rende assai simile a una soap opera, con malori in Aula, accuse reciproche, viaggi a Dubai e cellulari recapitati in Vaticano nascosti dentro una confezione di ciambelle.
LA MISSIONE A DUBAI
L’ultimo colpo di scena è il viaggio di monsignor Lucio Vallejo Balda, uno degli imputati, a Dubai, in compagnia dell’ex colonnello dei Ros Giuseppe De Donno. Proprio quest’ultimo, a Repubblica, conferma tutto: “Siamo andati a Dubai insieme per tre giorni, mi pare a cavallo tra il dicembre 2014 e il gennaio 2015”. E qui viene il bello: Vallejo Balda avrebbe consegnato a un uomo dei servizi segreti cinesi una finta cartella clinica del Papa. Ma tra i documenti, anziché notizie circa la salute di Francesco, c’erano le analisi del sangue e l’elettrocardiogramma della madre ottantaduenne di Balda. De Donno cade dalle nuvole:

domenica 20 marzo 2016

Si prepara un altro boia in vaticano?

CASO MACIEL:"JEKYLL O HYDE" 

Padre Maciel e i Legionari di Cristo davvero giustizia è fatta? A di 85 anni era stato travolto da scandali di natura sessuale: possibile che quest’uomo con la coscienza macchiata da così gravi peccati parlasse in modo tanto ispirato 
di F. Lamendola  




Marcial Maciel Degollado, il fondatore della Congregazione clericale dei Legionari di Cristo e del movimento di apostolato Regnum Christi, è morto il 30 gennaio 2008, pare a Jacksonville, nello Stato americano della Florida: diciamo “pare” perché, ultimamente, egli aveva assunto diverse identità: in un primo tempo, i Legionari avevano detto che egli era morto ad Houston, nello Stato del Texas. Nel 2005, all’età di ottantacinque anni, era stato travolto dalla rivelazione di una serie di gravissimi abusi di natura sessuale: sottoposto ad inchiesta da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2006 era stato cacciato dalla direzione dei Legionari e da ogni altro ministero pubblico, con l’ordine di ritirarsi a una vita di penitenza e preghiera.

Esorto ergo sum?

Il papa che vuole mettersi al posto di Dio – di Antonio Socci

L’Esortazione post sinodale, appena firmata da papa Bergoglio (ma non ancora resa nota), sarà dunque una rivoluzione nella Chiesa? Si fonderà così una “nuova Chiesa” basata sul verbo cattoprogressista di papa Bergoglio e di Walter Kasper, anziché sul Vangelo di Cristo? In effetti in queste ore il cardinale Kasper, il grande avversario di Joseph Ratzinger, annuncia una vera e propria “rivoluzione”.
Kasper è colui che Bergoglio utilizzò nel febbraio 2014, al Concistoro, per lanciare la “bomba” della comunione ai divorziati risposati: non che a Bergoglio importi dei divorziati che vogliono fare la comunione, ma costoro sono stati usati come forza d’urto per terremotare la dottrina cattolica dei sacramenti.

“La Chiesa in tempo di guerra”

Nel tardo pomeriggio di martedì 15 marzo si è svolto a Bologna, presso il Circolo Ufficiali, la tavola rotonda organizzata dalla benemerita associazione culturale “Impegno civico” sul tema “La Chiesa i tempo di guerra”. La tavola rotonda, presieduta e moderata dalla dottoressa Alessandra Nucci, presidente di “Impegno civico”, ha consentito allo scrittore Antonio Socci di presentare i contenuti salienti del suo ultimo libro (La profezia finale. Lettera a papa Francesco sulla Chiesa in tempo di guerra, Rizzoli, Milano 2016) e ha consentito a me, in qualità di presidente dell’Unione apostolica “Fides et ratio”, di esporre il mio punto di vista sull’attuale situazione dottrinale e disciplinare della Chiesa.

Tassello di un quadro molto più vasto

Dossier post-sinodale

Quante verità di fede messe in discussione?

19 marzo 2016, San Giuseppe


In occasione dell’esortazione post-sinodale vorremmo attirare l’attenzione sul pericolo che sta investendo tutto l’edificio dogmatico. La questione delle aperture ai divorziati “risposati” è solo un tassello di un quadro molto più vasto ed inquietante. In questi mesi abbiamo cercato di mettere in luce i tanti risvolti di un problema estremamente articolato, proponiamo ora ai lettori una raccolta dei nostri articoli sulla questione. 

Affidiamo a San Giuseppe, Patrono della famiglia e della Chiesa, la battaglia per la difesa della società naturale e soprannaturale. 

I danni sono già enormi

Socci sui primi tre anni di Francesco



Nella foto Kasper e Bergoglio

A tre anni dall’elezione di papa Bergoglio, sia i suoi sfegatati sostenitori, sia i suoi critici, sono d’accordo su un punto: egli rappresenta una rottura nella millenaria storia della Chiesa. Su questo c’è unanimità.

Molti però ignorano che la Chiesa - per la sua divina costituzione - non può avere rotture nella sua tradizione magisteriale.

Deve restare sempre fedele al «depositum fidei» ricevuto da Gesù Cristo e contenuto nella Sacra Scrittura: il Papa è servo della verità rivelata, non padrone. Non può mutarla o disporne a suo arbitrio, altrimenti decade dal papato. O sarebbe l’apostasia e la fine stessa della Chiesa Cattolica.

Sacerdote mersit acerbissimo

Ai funerali di Varani il prete invoca Dio: "Dov'eri quando Luca è stato massacrato?"

La folla urla: "Giustizia". I genitori della vittima: "I due assassini stiano in carcere per tutta la vita"

Esserci e farci

Quello che i giornaloni non vi dicono sul genocidio dei cristiani
Anche gli Stati Uniti ci arrivano (in ritardo): in medio oriente è in corso un massacro etnico e religioso. Ecco tutto ciò che c'è da sapere

Nell’ultimo giorno utile concessogli dal Congresso, il segretario di stato americano John Kerry ha dichiarato che quello in corso nel vicino oriente, tra Siria e Iraq, “è un genocidio” che ha come vittime le minoranze religiose, e cioè yazidi, cristiani e sciiti. Kerry ha definito le azioni dei miliziani jihadisti “crimini contro l’umanità”. Con una mossa inattesa, il segretario di stato ha così sconfessato platealmente il proprio portavoce John Kirby, che lunedì sera – appena reso noto il voto unanime (393 sì, nessun no) dato dalla Camera dei rappresentanti alla risoluzione che parlava di “genocidio” – diceva alla stampa che il verdetto non era vincolante e che difficilmente l’Amministrazione si sarebbe conformata a quanto deciso a Capitol Hill. Invece, Kerry ha sposato appieno la risoluzione promossa dal repubblicano Jeff Fortenberry, arrivando anche a ipotizzare operazioni sul terreno per tutelare le minoranze minacciate. Ora la pressione è tutta sulla Casa Bianca, dove Obama tace mentre il suo portavoce, Josh Earnest, solo due settimane fa escludeva che ci fossero i presupposti legali per parlare di genocidio.

sabato 19 marzo 2016

Di padri in figli..

La Riforma protestante culla del razionalismo e dell’esoterismo moderni

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Apologetica – rubrica quindicinale di Corrado Gnerre

La Riforma protestante culla del razionalismo e dell’esoterismo moderni
di Corrado Gnerre
su Lutero e la Riforma, vedi anche: I veri motivi della Riforma protestante – prima parte– seconda parte
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zzzztrismegistoPochi sanno che la Riforma protestante ha dato un contributo notevole alla nascita tanto del razionalismo quanto dell’esoterismo moderni. Vediamo come. Una premessa: le notizie contenute in questo articolo sono principalmente tratte dalle ricerche di un grande studioso di Lutero, il tedesco Theobald Beer.
Partiamo, prima di tutto, dalle definizioni di razionalismo e di esoterismo.
Il razionalismo è una corrente filosofica con la quale si pretende ridurre la realtà alle possibilità conoscitive della ragione umana.
L’esoterismo è una concezione filosofico-religiosa secondo la quale i riti e gli insegnamenti più segreti di una dottrina sarebbero rivelati a pochi privilegiati, cioè ai cosiddetti “iniziati”. L’esoterismo è convinto che l’elemento della contraddizione, presente nella realtà, sia solo in superficie; se si va in fondo alla realtà stessa, queste contraddizioni si dissolverebbero. Insomma, un conto è la realtà così come essa appare; altra sarebbe l’essenza profonda della realtà stessa.

La legge naturale e la Legge divina

ALTRO CHE NATURALISMO

    Il cristianesimo è una lotta incessante contro la natura degradata. La legge naturale non basta: se bastasse l’uomo sarebbe il padrone di se stesso cioè il Dio di se stesso e non avrebbe bisogno di alcun Dio al di sopra di sè 
di Francesco Lamendola


Alcuni filosofi che, stando all’esterno del cristianesimo, mostrano di non aver capito nulla di esso, come Massimo Cacciari, invitano il Papa e la Chiesa ad “abbandonare il naturalismo”, cioè, per esempio – oh, è un esempio fra mille; peccato che si parli sempre e solo di quello, da mesi, con martellante, ossessiva ripetitività – ad abbandonare il pregiudizio che essi nutrono verso l’omosessualità, i matrimoni omosessuali e le adozioni gay, soltanto per il piccolo dettaglio che due uomini o due donne non sono in grado, senza l’intervento di tecniche particolari, di rendere feconda la loro unione e avere una prole.

Reggio Emilia, Cina

I fatti di Reggio Emilia: La Santa Messa tridentina alla frazione di Correggio  - A cura di Cristiano Lugli - Radio Vobiscum 18.03.2016
NOTIZIE CORRELATE: RadioSpada.Org [qui] e [qui] - UnaVox.it [qui]
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Orecchiette alla kiko

Kiko: aspetto di essere sgozzato.
Kiko Arguello si aspetta di essere sgozzato dai fondamentalisti islamici, prima, o poi. Lo ha confessato il fondatore e capo carismatico delle Comunità Neocatecumenali in un’intervista a ZENIT, di cui riportiamo qualche passo, rimandando al sito per chi volesse leggerla in integrale.

Kiko Arguello si aspetta di essere sgozzato dai fondamentalisti islamici, prima, o poi. Lo ha confessato il fondatore e capo carismatico delle Comunità Neocatecumenali in un’intervista a ZENIT di cui riportiamo qualche passo,rimandando al sito per chi volesse leggerla in integrale.   

P di Papa

Il signor Enzo Bianchi e una “p” di troppo  

Ci sono modi sottili per alimentare un equivoco, fino a far credere cose che non esistono. Oppure si tratta di sviste… che sembrano francamente difficili da parte dell’agenzia Zenit e di una diocesi. In questi tempi di caos servirebbe seminare chiarezza e non ulteriore confusione.

di Paolo Deotto
.
zzzzenz1Il sig. Enzo Bianchi, come i nostri lettori ben sanno, è un privato cittadino che ha fondato una comunità della quale è tuttora priore. Naturalmente ognuno è liberissimo di fondare tutte le comunità che vuole e nominarsene priore. Nel caso specifico del sig. Bianchi e della comunità da lui fondata, nasce già una prima situazione equivoca, perché fin troppo spesso si parla di comunità monastica, ma è difficile capire cosa abbia a che fare con questa definizione una comunità che raccoglie uomini e donne, e cattolici insieme a protestanti appartenenti alle diverse sette in cui si è frantumata – inevitabilmente – l’eresia luterana.
Però c’è una parola magica: ecumenismo. E allora ecco che abbiamo la comunità ecumenica o interreligiosa, o chiamatela come volete. Ma da qui a “monastica”, ce ne corre…
Comunque basta leggere la biografia del sig. Bianchi (clicca qui), pubblicata sul sito di Bose, per saperne di più. Da questa stessa biografia possiamo evincere che il sig. Bianchi è un discepolo di quella famosa “Scuola di Bologna” che in quanto a semina di confusione si è data molto da fare.

La prossima Cena Francisci Socialis I..

Come sarebbe stata l’ultima cena ai tempi dei Social?


Come sarebbe stata l’ultima cena di Gesù se a quei tempi ci fossero stati Twitter, Facebook, WhatsApp, ecc ecc…?
Gli amici di Casa Surace hanno provato ad immaginarlo ed ecco cosa ne è venuto fuori :-)
DIVERTENTISSIMO anche per i credenti, tranquilli 😉

Il gioco dell'oca?

Papa FrancescoComunione ai divorziati risposati, ricomincia la battaglia delle interpretazioni
Non è possibile dare la comunione ai divorziati risposati, perché è «dovuto al carattere di diritto divino della indissolubilità del matrimonio». E' una risposta del cardinale Gerard Muller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, tra quelle anticipate giovedì dalla Spagna e che si trovano in un libro intervista con il direttore delle edizioni spagnole BAC, Carlos Granados (Informe sobra la esperanza, pagg. 150). Il libro esce praticamente in concomitanza con la firma che oggi Papa Francesco appone all’esortazione apostolica post-sinodale che raccoglie il lavoro del doppio Sinodo sulla famiglia.

I grilli imbambolati

Avvistato piede nudo di donna. Allerta per il Giovedì Santo

piedenudo
Dopo la piccola riforma di una sola rubrica del messale romano, relativa al rito della lavanda dei piedi nella Missa in Coena Domini del giovedì santo, non hanno certo portato chiarezza le parole del Prefetto Card. Sarah. Ma bisogna riconoscere che Sarah è stato misurato e moderato, mentre chi cerca di “sostenerlo” mostra una concezione della liturgia, ma soprattutto della Chiesa piuttosto preoccupante. E, sotto a tutto questo, emerge una sostanziale e anche confessata misoginia. Voglio riportare qui sotto alcuni stralci di una intervista di P. J. Fessio, SJ, che dimostrano una “mancanza di tatto” e una “insofferenza verso la riforma” veramente sorprendente. Ecco il testo, a cui alterno, qua e là, i miei commenti, che rivolgo al Padre in un dialogo aperto, sincero e con qualche necessaria ironia.

Da ridere(o piangere):gli strappisti!

 


(lapresse)

L'Esortazione di Papa Francesco: mediazione su divorziati e gay e ricambio in Curia


Il documento. Oggi la firma del testo che chiude il Sinodo senza strappi alla dottrina

Nessuna spaccatura. Ma una sintesi, tra rigoristi e progressisti. Francesco disorienta ancora una volta chi sperava di "incastrarlo" nel dibattito sinodale sulla famiglia e sulla comunione ai divorziati. O chi pensava di mettere in contraddizione, dentro il sinodo e nella platea dei fedeli, la supposta rigidità di una "dottrina" con una "apertura" che il Papa sintetizza nell'espressione "misericordia". L'Esortazione post-sinodale su cui oggi Francesco apporrà la sua firma, conterrà proprio questa combinazione di elementi. E l'operazione di chi puntava su uno strappo è clamorosamente fallita.

venerdì 18 marzo 2016

In coena Juda


Siamo in guerra (ma abbiamo già vinto)

Corrupti sunt, et abominabiles facti sunt in iniquitatibus (Sal 52, 2).
Giovedì prossimo, nella santa Messa in Coena Domini, per la prima volta nella bimillenaria storia della liturgia cristiana i sacerdoti potranno lavare i piedi anche alle donne. È evidente che si è completamente persa la percezione del senso originario del rito: il mandato apostolico. Fino alla cosiddetta riforma liturgica, peraltro, questo gesto veniva compiuto al di fuori del santo Sacrificio, come tutte le azioni che non hanno valore sacramentale, ma puramente didattico. Ancora una volta, si ripeterà ciò che è accaduto in tanti altri casi: un’iniziativa che costituiva un abuso diventerà la norma (come già la comunione sulla mano, che in molti luoghi, da meramente lecita, è divenuta praticamente obbligatoria). La novità, in quest’ultimo caso, sta nel fatto che l’abuso – benché meno grave – non è stato semplicemente concesso dalla suprema autorità della Chiesa con il paravento delle conferenze episcopali; al contrario, esso è stato dapprima praticato proprio da essa con grande pubblicità mediatica. Immaginatevi come si daranno da fare quei poveri parroci che, smaniosi di emergere, lo scorso 13 marzo hanno celebrato con enfasi il terzo anniversario della grande sciagura, giungendo perfino ad invitare i fedeli – come mi è stato riferito da un lettore – a scambiarsi il segno di pace immaginando di dare una carezza al caro papa Francesco…

Il WC (world car) delle 3 R.


Papa Francesco: la sfida del quarto anno è lo "scisma d'Occidente", con l'America di Trump e le destre d'Europa


Sebbene non lo attenda nessuna elezione e solo lui, sull’esempio di Papa Benedetto, possa fissare scadenze al suo mandato, nell’immaginario di un leader “americano”, qual è Francesco, il quarto resta l’anno del giudizio: quello in cui un leader, dalla Casa Bianca di Washington alla Casa Rosada di Buenos Aires, tira le somme e accelera le riforme, affrontando il responso dei contemporanei.
Per questo, negli ultimi mesi Bergoglio ha accentuato i tratti geopolitici della sua mission. Un profilo scandito e scolpito, in successione, dall’impronta di tre aggettivi: riformista, ribelle, rivoluzionario. Come i prototipi che, dopo vari aggiustamenti e prove su strada, rivelano il loro aspetto definitivo: scostandosi dai modelli del passato, sicuramente, ma pure dall’intento iniziale dei progettisti, ossia dei cardinali elettori, che certo non prevedevano una simile evoluzione.
Dal conclave del marzo 2013 è uscita infatti una “world car” che mira in primo luogo alla conquista dei “mercati” mondiali - dove il cristianesimo cresce a due cifre, dall’Africa profonda fino alla Cina proibita - e non alla riconquista dell’Occidente, considerato abulico spiritualmente oltreché asfittico demograficamente. Facile preda di egoismi e populismi, dalla City all’Île-de-France, dai Lander germanici di Frauke Petry alle lande magiare di Viktor Orbán.