RUPNIK E QUESTIONE ARTE SACRA
Ma è proprio questo il volto del nostro Redentore? L’arte sacra, quando tenta di rappresentare ciò che non è rappresentabile, deve sforzarsi di farlo con infinita prudenza, umiltà e consapevolezza del limite
di Francesco Lamendola
La mente pensa per immagini: questa è una grande verità, della quale non bisogna mai scordarsi, anche quando si parla di cose assolutamente spirituali. La mente pensa per immagini, non per concetti; o meglio: i concetti vengono “tradotti” dalla mente a se stessa per mezzo d’immagini. La mente umana funziona così: non saprebbe, né potrebbe, staccarsi mai del tutto dalle immagini fisiche di cose materiali, quand’anche riflettesse intorno all’Assoluto. Quando noi diciamo, ad esempio: “Dio”, diciamo qualcosa che la mente, da se stessa, non è in grado di rendere chiaro a se medesima per mezzo di un pensiero astratto; ha bisogno, anche in questo caso, di pensare un’immagine concreta, proprio come fa quando diciamo: “casa”, “mamma”, “strada”, “fiore”, “gatto”, e così’ via.