ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 4 maggio 2016

I loro interessi

Aleppo, la denuncia del Vescovo: "Questa guerra è organizzata per interessi di Usa e Israele, secondo un accordo ben orchestrato"

Aleppo, la denuncia del Vescovo: Questa guerra è organizzata per interessi di Usa e Israele, secondo un accordo ben orchestrato


"Sono loro dietro tutto: hanno i loro interessi, che difendono tramite intermediari come la Turchia, l'Arabia, il Qatar»


Monsignor Antoine Audo, vescovo di Aleppo caldeo di Aleppo ha rilasciato un'intervista al Giornale in cui ha dato gli ultiimi aggiornamenti sulla situazione della città. «La situazione è drammatica: la città divisa in due, a ovest i governativi e a est i ribelli asserragliati nella città vecchia. L'80% della popolazione è senza lavoro. E i bombardamenti durano da mesi. Ma sull'ospedale vorrei dire una cosa: bisogna fare attenzione, i media occidentali parlano di Siria solo quando attacca l'esercito di Assad. [...] Per l'Occidente Assad uccide i bambini e i pediatri, mentre i ribelli islamisti sono degli angeli".

"Ite Missa est"

Le tre armi celesti del Cristiano per affrontare le tenebre del tempo presente

Santa Messa (e preghiera contestuale), Confessione e 
Santissima Eucaristia: le tre principali armi celesti 
del cristiano, nella quotidiana lotta contro il Male
  di Don Antonio Gatto
Le armi celesti del Cristiano
 Le armi del cristiano per affrontare il tempo delle grandi tenebre          
Roma    Oggi viviamo il tempo delle grandi tenebre del mondo, una lotta finale tra forze del bene e forze del male, sulla scia degli aberranti crimini del Novecento: si tratta di nebbie fosche che avvolgono l'umanità in ogni settore, dall'economia al sociale, dalla geopolitica alle guerre, fino ad arrivare allo scontro – spesso silenziato dietro deleteri e strategici slanci ecumenici - tra false religioni, sette e logge da una parte e Cristianesimo dall'altra. I nemici di Cristo e della Sua Chiesa non mancano, come predisse la Madonna a Fatima, neppure all'interno della stessa Chiesa, nel tempo delle grandi apostasie (Ndr).

Roma espugnata

L’altra faccia della Amoris laetitia: l’educazione sessuale e di genere obbligatorie anche per la chiesa  

“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt 18, 6)

È trascorso quasi un mese dalla uscita dell’Amoris Laetitia, ma nessuno pare essersi accorto che, oltre alla eucarestia per tutti, essa contiene dell’altro, sparpagliato nella piena di parole mondane capace di travolgere in unica soluzione l’edificio millenario della sapienza cristiana in tema di vita, famiglia, educazione.
di Elisabetta Frezza
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zzzzppkLa strada era già tracciata dall’Evangelii Gaudium e poi illuminata dai documenti sinodali per la parte in cui – forzando senza troppi scrupoli volontà umori e maggioranze, a tacer della dottrina – essi dovevano dettare le istruzioni per la chiesa a venire, oltre che ratificare extravaganze già in atto nel nome della misericordia a senso unico. Tutto, dunque, era già stabilito e anche – a chi aveva orecchie per intendere – già preannunciato. Nelle parole, e nei fatti.
Ma ora quei “semi di grazia”, gettati qua e là nel mare magnum di una produzione ipertrofica fatta apposta per annegare i naviganti, sono presentati al pubblico in più avanzata fase di maturazione. Sono sbocciati, quei semi, alla luce della letizia dell’amore, dove l’amore è talmente prorompente da prodursi in un nuovo fatidico “sì” della chiesa in (libera) uscita: il “Sì all’educazione sessuale”.

Non c'è più religione!

Non c'è più religione. A "L'Osservatore Romano" non piacciono i monoteismi

parolin
Per rilanciare in formato rivista il supplemento femminile de "L'Osservatore Romano" si è scomodato nientemeno che il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.
Al suo fianco, martedì 3 maggio nella Filmoteca di Palazzo San Carlo, adiacente a Casa Santa Marta, c'erano naturalmente il direttore del quotidiano della Santa Sede, Giovanni Maria Vian, e la coordinatrice di "Donne Chiesa Mondo", Lucetta Scaraffia (vedi foto).
C'era anche il prefetto della neonata segreteria per la comunicazione, monsignor Dario Edoardo Viganò, che di per sé sarebbe in Vaticano l'autorità più alta in materia, a maggior ragione nell'attuale fase di ristrutturazione dei media. Ma stranamente se ne è stato in fondo alla sala e in silenzio, tra il pubblico in piedi.

Misericordia alla vaticana

L’ordine dal Vaticano: “isolare” Padre Pio

Estratto del libro Aiutatemi tutti a portare la croce di Enrico Malatesta (Patriche Editrice, 2002).
Grazie ai molti intrighi e alle molteplici accuse, gli instancabili persecutori di Padre Pio riescono a ingenerare, nei vertici vaticani, gravi sospetti e malsane “certezze”.
Il 4 agosto 1960 il visitatore apostolico, monsignor Carlo Maccari, parte per San Giovanni Rotondo. Ha un incarico speciale dal Santo Padre, ma anche un diktat dal segretario particolare (Loris Capovilla): “isolare” Padre Pio.

Qualche imbarazzo nei sacerdoti d'oggigiorno?

                   Il messaggio "scandaloso" di Fatima



A Fatima si sono aperti i cieli e ne è discesa luce sulla terra. Come mai, dunque, la Chiesa si mostra tardiva nell'accogliere quei moniti celesti, nel consacrarsi fattivamente al modello del cuore senza macchia? Pio XII e Paolo VI hanno evidentemente aderito alla rivelazione di Fatima ma i loro collaboratori non appaiono affatto unanimi: la maggior parte di loro tace e non incoraggia davvero con l'insistenza pastorale che sarebbe necessaria l'accoglienza del messaggio di Fatima.
Perché? Questa devozione provoca forse qualche imbarazzo nei sacerdoti d'oggigiorno? Proprio così. Eccone i motivi.

Quelli che

Quelli che tirano i fili della crisi migratoria

NED Organization

Le biografie dei principali organizzatori della crisi migratoria: forti legami con l’amministrazione USA e loro anteriore volontà di abolire i confini.

“Tipico di un gesuita”

Mons. Forte svela un retroscena: “Questi non sai che casino ci combinano”

forte“Non giudicare, ma raggiungere tutti con lo sguardo della misericordia, ma senza rinunciare alla Verità di Dio. E’ facile dire “quella famiglia è fallita”, più difficile aiutarla a non fallire. Nessuno deve sentirsi escluso dalla Chiesa”. Questo il senso dell’esortazione Amoris laetitia secondo Mons. Bruno Forte, vescovo di Chieti-Vasto e segretario speciale del sinodo.
Ne ha parlato in recente un incontro pubblico presso il Testro Rossetti di Vasto, dove ha sottolineato che Amoris laetitia “non è una nuova dottrina, ma l’applicazione misericordiosa di quel “vino vecchio” che, come si sa, è sempre il più buono”.

martedì 3 maggio 2016

Non si litiga coi fatti

POSSESSIONE O DISTURBI PSICHICI

    Come si distingue una persona affetta da una malattia psichica da una che è posseduta? La cultura moderna impregnata di scientismo e di secolarismo non ammette la realtà della possessione diabolica. Ma non si litiga coi fatti 
di Francesco Lamendola  



La cultura moderna, impregnata di scientismo e di secolarismo, non ammette la realtà della possessione diabolica; la considera una credenza obsoleta e retrograda, retaggio di epoche oscure e, fortunatamente, trascorse per sempre. La cultura moderna è profondamene convinta di poter spiegare, un poco alla volta, tutti i fenomeni naturali, sia fisici che psichici; e, del resto, non ammette altri fenomeni che codesti. Per definizione, essa rifiuta anche solo l’ipotesi che esista una realtà soprannaturale; e, pertanto, esclude che esistano fenomeni che non siano riconducibili ad una precisa fenomenologia fisica o psichica: si tratterebbe solo, perciò, d’imparare a riconoscerli, a studiarli, a catalogarli - e, per quanto possibile, a padroneggiarli.

El "cocalero"

Buon compleanno a Pannella, firmato Bergoglio

Qualsiasi commento è inutile, quando i fatti parlano da soli.
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La notizia
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Che cosa è avvenuto all’Occidente?


“Senza Cristo crolla la civiltà. Solo Putin l’ha capito”



MB – Questo sopra è il titolo di un recente articolo di Pat Buchanan: grande giornalista, intellettuale, conservatore di vecchio stampo (quindi ostile ai neo-conservatives),  molti anni fa si  candidò anche alla Casa Bianca, naturalmente senza esito. Traduco qui questa sua limpida diagnosi della malattia   terminale dell’Occidente. Per molti motivi,  che alcuni capiranno,  e renderanno  altri lettori  rabbiosi: non ultimo movente di questo post, lo confesso. 

“Claritatis laetitia”?

(foto aggiunta)

Non è l’opera di Bergoglio a stupire e ferire tanti cattolici, ma la sconsolata constatazione che non c’è un solo pastore dotato di lucidità, coraggio e forza per dire la verità tutta intera pubblicamente ed efficacemente. Le deludenti dichiarazioni del Card. Burke e di Mons. Schneider.

Martedì 3 maggio 2016

No, mille volte no!

Il CRISTIANO DEVE AMARE IL MONDO

Il cristiano deve amare il mondo? Papini e la sua battaglia contro la modernità. Non si può restar neutrali davanti al male non si possono amare due padroni Dio e il Diavolo chi lo pensa o è un imbecille o un agente di Satana 
di Francesco Lamendola  

Il cristiano deve amare il mondo? Si può affermare che è tenuto ad amare il mondo, in quanto il mondo è creazione di Dio e, ancor più, in quanto egli ha il dovere di amare tutto e tutti, perché – a sentire certuni - tale sarebbe la sua natura di cristiano?
Rispondiamo, dopo lunga e matura riflessione, di cui ci assumiamo tutta intera la responsabilità: no; mille volte no. Due cose si possono intendere per “mondo”, e nessuna delle due merita l’amore incondizionato del cristiano, tanto meno l’obbligo dell’amore.

Imbufalire


Loreto

La rivista mensile (bimestrale nel periodo estivo) “Il Messaggio della Santa Casa”, organo della Santuario della Santa Casa di Loreto aspetta, nella città marchigiana, una neo-pastora luterana “nella sua nuova veste” per festeggiare il suo “sacerdozio” (sic!). In un articolo si parla della “scelta” di un’assidua frequentatrice, leader del Campo Ecumenico del Santuario, tale May Heldal, “ordinata presbitero” per la chiesa Luterana Svedese di  Linköping.

Il "giudizio avventato"



Divorziati "risposati", il giudizio è sullo stato di vita
Non tocca ai preti giudicare l'anima dei fedeli


Il no all'Eucaristia si giustifica con le condizioni oggettive. La Chiesa ha sempre giudicato l'azione, solo Dio conosce lo stato di grazia di una persona. Sarebbe davvero curioso se in Amoris Laetitia, laddove il Papa chiede il "discernimento" da parte dei pastori, si intendesse un giudizio sulle anime, che la Chiesa ha sempre giudicato "avventato". "Discernimento" si deve perciò riferire ad altro, non alle possibilità di accedere alla comunione.

In un batter di ciglia !?

L'ostilità della Chiesa conciliare alla messa di sempre: perché?


Ciò che segue è la risposta a quanti mi chiedono di spiegare i motivi dell'ostilità che in un batter di ciglia si materializza ogni qual volta un fedele richiede la celebrazione della S.Messa tridentina al clero aderente alla nuova chiesa nata dal Concilio Vaticano II.
Nuova chiesa nata dal Concilio Vaticano II? Precisamente, perché tutte le riforme e gli orientamenti ufficiali di Roma sono delegati e imposti a nome del Concilio. Dopo il Vaticano II infatti, la maggior parte del clero ha assunto un orientamento nettamente opposto alla Tradizione, cioè al Magistero ufficiale della Chiesa. I sacerdoti hanno abbracciato in massa l'eresia protestante e liberale. Essi hanno voltato le spalle alla Chiesa di sempre, alla Messa di sempre, infettando il Corpo Mistico di Cristo con nuovi dogmi, nuove istituzioni, nuovo sacerdozio, nuovo culto, nuovo insegnamento, nuova morale... e tutto ciò a nome del Concilio al quale i fedeli si DEVONO uniformare.

lunedì 2 maggio 2016

Martirio senza fine

IRAK: QUESTO MARTIRIO SENZA FINE, PERCHE'?


Cosa sta succedendo in Irak?, “Il  parlamento di Baghdad preso d’assalto da centinaia di manifestanti, attentati, morti a centinaia”.  Già, ci eravamo tutti dimenticati dell’Irak.  Qualche scarso telegiornale ci ha mostrato di questo  ”assalto al parlamento”:  non le solite folle urlanti islamiche” sventolanti la bandiera nera,   ma uomini in abiti occidentali, che innalzavano la bandiera nazionale e che civilmente spiegavano ai giornalisti i motivi della  loro protesta  contro il loro governo. I media precisavano: sono sciiti, della “Armata del Mahdi” formata da “clerico estremista Muktada Al Sadr”.

Il segno distintivo dell'ebraicità

Ebrei. La discordia dei quattro fratelli

Conturbante attualità

1914 EPISTOLARIO OMOSESSUALE

    «Caro Gide non disperate. Non c’è malattia mortale per le anime. Potete guarire.» 1914 Epistolario in cui il cattolico Claudel scopre l’omosessualità di Gide. Se non c’è il peccato non c’è Dio; e allora chi potrà redimerci? 
di Francesco Lamendola  



C’è, nell’epistolario intercorso fra due grandi scrittori francesi, Paul Claudel (1868-1955) e André Gide (1869-1951), un passaggio cruciale, delicatissimo, estremamente intimo, che ancora oggi, letto a tanta distanza di tempo, riesce di straordinaria, conturbante attualità: quello in cui il cattolico Claudel “scopre” l’omosessualità di Gide e lo esorta a espungere dalla Nouvelle Revue Française un passaggio che suona come una apologia della pederastia, nonché a rivedere tutto il proprio orientamento esistenziale, basato su fallaci valori estetici, in nome della salvezza dell’anima.

"Chi vuole alzare i muri si situa al di fuori del Cristianesimo"?

Prendiamo atto della realtà

Polonia cancella bandiera UECredo che sia giunta l’ora di porci seriamente la domanda fondamentale dei nostri giorni:
come mai la Russia, ma ancor più la Polonia, l’Ungheria, ora anche l’Austria, tra poco la Croazia, pensano e agiscono in un modo (anti-immigrazionismo, difesa della nazionalità, del popolo, delle tradizioni, rifiuto dell’omosessualismo, e ora, almeno in Polonia, perfino della vita) che contrasta pienamente con tutto il resto dell’Europa e dell’Occidente, mentre Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e, ovviamente (prima nella fila degli idioti), Italia, agiscono esattamente in maniera opposta?

Sinistrati

CATTOLICI DI SINISTRA SBAGLIANO

    Ecco perché i cattolici di sinistra stanno sbagliando tutto ma proprio tutto. Un nocciolo cripto-marxista si è conservato anche dopo che l’ideologia comunista ha ammainato le sue bandiere proprio nella cittadella del cattolicesimo 
di F. Lamendola  



Nel cattolicesimo italiano, inteso come realtà di tipo anche politico e sociale (ivi compresi i partiti politici che ad esso, più o meno esplicitamente, si richiamano) sono sempre coesistite quanto meno due anime: una conservatrice e “di destra” ed una progressista o “di sinistra”.
Dal punto di vista della percezione che queste due anime hanno di se stesse, il punto di svolta, nella storia del XX secolo, è stato il Concilio Vaticano II: a partire da quel momento, gli esponenti della prima si sono sentiti sempre più come i “veri” depositari del messaggio sociale del cristianesimo; mentre i secondi sono stati sempre più relegati, e hanno finito per considerarsi essi stessi, come gli esponenti di una visione del mondo che si potrebbe dire di retroguardia, se non proprio superata e smentita dalla storia.

Il grillo scomposto, sconvolto

Alla scoperta di Amoris Laetitia (/9): Il profeta Spaemann. La oggettività come “spazio da occupare” e il tempo come “storia da negare”.

AL
 Leggendo le recenti “esternazioni scomposte” del prof. R. Spaemann si fa una certa fatica a pensare che chi parla sia un filosofo. Spaemann è talmente accecato dal cambiamento di stile e di approccio che trova in AL, che si ribella, lo chiama rottura, cerca di squalificarlo, di ingiuriarlo, di svergognarlo, pur di non ammetterlo non dico come reale, ma almeno come possibile.
Nel farlo usa i concetti in modo rozzo, greve, sgraziato. Vorrei mostrare dove stanno le sue principali “magagne”. A questo scopo è sufficiente leggere l’inizio dell’articolo su il Foglio” di ieri, col titolo Spaemann ad alzo zero contro il Papa: “Porta la chiesa allo scisma”:

I rumors di “realismo politico”si fanno insistenti

Roma e lefebvriani mai così viciniSi infittiscono i rumors su una regolarizzazione ormai prossima della Fraternità San Pio X. Una lettera dell'ex segretario del vescovo Lefebvre al superiore Fellay delinea una spinta ad accettare la proposta, che prevede la creazione di una prelatura personale, ma non pone condizioni dottrinali. Una mossa che solo un Papa come Francesco, imprevedibile e sostenuto dai media, può operare.
Il vescovo Fellay
Una lettera privata datata 19 febbraio e firmata dall’Abbé Franz Schmidberger, figura storica di spicco della Fraternità S. Pio X, già stretto collaboratore di Mons. Lefebvre, è trapelata nel web. Ora lo stesso Schmidberger ne ha autorizzato la traduzione in inglese e la pubblicazione sul blog statunitense Rorate Caeli, per evitare inutili speculazioni su di uno scritto che era stato inviato a Mons. Fellay, attuale superiore della Fraternità, e ad altre personalità della società sacerdotale. La lettera è di un certo interesse perché offre ulteriori indizi sulla possibile riconciliazione tra il Vaticano e la Fraternità, come avevamo già annunciato sulla Nuova BQ dopo l’incontro avvenuto tra il vescovo Fellay e Papa Francesco all’inizio di aprile.

Altri concili segnarono il trionfo dell’eresia

Ciò che accadde a sant’Atanasio: un insegnamento per i nostri tempi

Sant Atanasio
 C’è una storia di un grande e famoso santo che però non viene solitamente ricordata nella sua completezza. Si tratta della storia di sant’Atanasio (295-373), colui che difese il mistero dell’Incarnazione dalle minacce dell’Arianesimo, l’eresia che negava la divinità di Cristo.
Ma è proprio ciò che solitamente non si ricorda che rende questo santo molto attuale.
L’epoca in cui visse sant’Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica.

Fuoco d'artificio

Nelle memorie del fratello dell'ex premier, emergono i problemi e i dissidi nella Fondazione diretta da Melloni, custode del lascito di Dossetti e del Concilio come rottura con la tradizione della Chiesa. «Un presidente non teologo e una direzione che nella cultura italiana è un fuoco d'artificio per attirare risorse». Un fuoco amico insolito e autorevole, che getta ombre su una realtà potente, ricca di fondi pubblici e impenetrabile.«Scuola di Bologna, personalismi e decadenza» L'altro Prodi demolisce il “tempio” progressista

domenica 1 maggio 2016

«Dici Maggio, dici Maria».

Non c’è Maggio, senza Maria
Si è giunti finalmente al mese di Maggio: 31 giorni dedicati alla Vergine Maria. Perché dedicare un mese, questo mese, a Maria? E cosa fare praticamente per approfittare delle grazie legate a questo tempo particolare?                   
Chi non conosce il noto aforisma di San Bernardo: «Dici Maria ed Ella ti risponde Dio»? Così si potrebbe, parafrasando liberamente questa verissima sentenza, dire: «Dici Maggio, dici Maria».
Il mese di Maggio è il mese più bello per la natura: il creato si risveglia dai rigori dell’inverno, si spoglia di ogni austerità e freddezza, per vestirsi di colori e di profumi. Tutto rinasce, parla di vita e di fecondità. Ma se il mese di Maggio è il mese della fecondità della natura, tanto più vuol essere il mese della fioritura spirituale. 

Lo sventurato

Giovanni XXIII: papa buono, cattivo maestro

di Giacomo card. Biffi, Memorie e digressioni di un italiano cardinale, Cantagalli, 2007, pagg. 177-179).

Papa Roncalli morì nella solennità di Pentecoste, il 3 giugno 1963. Anch’io lo rimpiangevo, perché avevo un’invincibile simpatia per lui. M’incantavano i suoi gesti “irrituali”, ed ero rallegrato dalle sue parole spesso sorprendenti e dalle sue uscite estemporanee.

Solo la valutazione di alcune frasi mi lasciava esitante. Ed erano proprio quelle che più facilmente di altre conquistavano gli animi, perché apparivano conformi alle istintive aspirazioni degli uomini.