ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 5 gennaio 2017

La stella al proprio posto

Magi (particolare), VI secolo, mosaico, Ravenna, basilica di San Vitale
Come i Magi salvarono la Natività e il mondo fece la guerra per una stella



+++
L’iconografia ci ha ormai abituato ai tre Re Magi – Gaspare, Melchiorre e Baldassarre – di chiara provenienza orientale. Il Vangelo, in realtà, si limita a precisare il loro giungere da est, ma non ne rivela né i nomi né il numero – anche se dà notizia dei tre doni che recano con sé: oro, incenso e mirra. Un’incertezza che nella storia dell’arte ha reso il gruppo variabile, arrivando a comprendervi anche cinque Magi o più, ma che non ha impedito loro di guadagnarsi un posto di primo piano nel presepe, oltre che nella storia.

"Se lo comprendi non è Dio"

Dio non va "compreso" ma va "inteso"



Chiediamoci adesso se è possibile comprendere Dio. Bella domanda questa! Parlando di questo c'è una bella espressione di Sant'Agostino: "Se lo comprendi non è Dio". Vediamo di analizzarla un po'. Chi può comprendere Dio? Nessuno. Perché? Perché Dio è l'Infinito e l'Infinito non può essere "compreso". Comprendere significa prendere, cogliere ma si coglie solo qualcosa di finito.

Tenete pronto un obitorio da campo?


Pro pontifice antisismico


Matteo 7: "Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande."
Io ascolto le sue parole, ma non le metto in pratica – troppa fatica! – e così mi viene in mente che i terremoti, lungi dall’essere un banco dove l’imputato è Dio, sempre troppo lontano eccetto in caso di reclami, sono la miglior occasione per verificare se Matteo 7 è davvero scrittura rivelata oppure no.

Moriranno adulti?

Quella reazione violenta a Papa Francesco Gazzetta Santa Marta, mensile Jesus 
(Iacopo Scaramuzzi) Affiora, al fondo di molte critiche a Papa Francesco, un sentimento ricorrente, lo «smarrimento». Sentimento comprensibile, oltre che legittimo, con un Pontefice spesso sorprendente, ma un po’ bizzarro quando ad esprimerlo, a volte con rabbia, sono persone (cattolici o meno) che amano la tradizione con la “t” maiuscola, la gerarchia, l’ordine immutabile delle cose, insomma persone che ci si aspetterebbe, più di altri, obbedire al Romano Pontefice, chiunque egli sia. Ma è forse proprio questo il punto. 
Jorge Mario Bergoglio sembra indirizzare la sua predicazione – evangelica, ortodossa, cattolica – a persone che devono responsabilmente discernere come tradurre in pratica, nella loro vita, la fede in Gesù e il magistero papale. Non per relativismo morale ma perché, come si sarebbe detto in un’altra epoca ecclesiale, «cattolici adulti».

Pugno nell’occhio

FIGLI DI DIO E FIGLI DEL DIAVOLO

    Figli di Dio e figli del diavolo: questo linguaggio è troppo duro per i vostri orecchi? il Vangelo non è più uno, quello di Gesù ma si direbbe che ve ne siano molti: tipico riflesso della protestantizzazione del cattolicesimo 
di Francesco Lamendola  





Che cosa significa, per un cristiano, vivere da figlio di Dio? Ce lo spiega, con molta semplicità e con estrema chiarezza – oltre a Gesù stesso nel Vangelo, e san Paolo nelle sue splendide lettere -, anche San Giovanni, nella prima delle tre epistole che portano il suo nome (3, 1-16; traduzione della Bibbia di Gerusalemme):

Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.  Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v’è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non  lo ha visto né l’ha conosciuto.
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli è giusto. Chi commette peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio.
Da questo si disinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.
Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l’uccise? Perché le opere sue erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia.  Noi sappiano che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.
Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli…

Nessun modo migliore di iniziare l’anno

Fatima, l’importanza dei primi sabati del mese



(Maddalena della Somaglia) Il 2017 è l’anno del centesimo anniversario delle apparizioni di Fatima. Per i devoti della Madonna nessun modo migliore di iniziare l’anno che quello di rinnovare la pratica dei primi cinque sabati del mese che la Santa Vergine stessa ha così vivamente raccomandato. Fin dalla prima apparizione alla Cova da Iria, il 13 maggio 1917, la Madonna chiede ai veggenti la recita quotidiana del Santo Rosario. Nell’apparizione del 13 giugno, la Santa Vergine dice a Lucia che Gesù vuole servirsi di lei «per farsi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la abbraccia, prometto la salvezza; e queste anime saranno amate da Dio come fiori posti da me ad adornare il suo trono». Terminate queste parole, suor Lucia racconta di aver visto «di fronte alla palma della mano destra della Madonna, un cuore circondato di spine, che parevano conficcate in esso. Comprendemmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati della umanità, che voleva riparazione».

E' dunque cambiato in meglio qualcosa, dal 1988?


Qualche domanda a proposito delle dichiarazioni di S.E. Mons. Schneider, pubblicate qui.

Sono convinto che nelle attuali circostanze, mons. Lefebvre avrebbe accettato la proposta canonica di una prelatura personale senza esitazione.

Sono forse venute meno le critiche che S.E. Mons. Lefebvre fece a quanti lasciarono la Fraternità dopo le Consacrazioni? Le promesse della Santa Sede hanno sono state mantenute? Qual è stato il contributo della Fraternità San Pietro e dell'Istituto Buon Pastore nell'opporsi alle deviazioni dottrinali? 


“Scemi per Aleppo”

Guerra in Siria, l'Osservatore dà la colpa ai cambiamenti climatici

All'origine della guerra in Siria ci sarebbero i cambiamenti climatici. Lo scrive l'Osservatore Romano: è solo l'ultima bufala del quotidiano vaticano ormai avvitato in una deriva ecologista che arriva fino a sdoganare le politiche di controllo delle nascite. Un andazzo che purtroppo trova legittimazione nell'enciclica Laudato Sì.
L’idiozia di sostenere che la guerra in Siria è stata provocata dai cambiamenti climatici non è nuova, ma vederla affermata con noncuranza, come fossa cosa universalmente nota, sulla prima pagina de L’Osservatore Romano lascia semplicemente costernati. La deriva ecologista del quotidiano ufficiale della Santa Sede è nota da tempo, ma fino ad oggi si poteva pensare che anche alle idiozie ci fosse un limite. Ora non più. E non solo di idiozia si tratta, molto di peggio. Ma andiamo con ordine. 

mercoledì 4 gennaio 2017

La Giustizia di Dio

Dio “ingiusto” e “morte” di Dio 

Vorrei aggiungere alcune considerazioni al prezioso intervento di Patrizia Fermani sulla recente uscita di Papa Bergoglio, che ha cianciato di ingiustizia di Dio nel permettere il sacrificio del figlio. Non è, purtroppo, una tesi nuova nella Chiesa dei nostri tempi. La si insegna nei seminari, sia di casa nostra che all’estero. Da noi, ad esempio, è stata fatta propria dal monsignore biblista Rinaldo Fabris, i cui testi sono adottati in molti seminari.
di Cesaremaria Glori
.
La tesi, evocando la morte di Dio fatta da Nietzsche, è stata ripresa dalla teologia protestante (Bultmann in primis) ed ha fatto capolino anche nelle costituzioni conciliari. Infatti nella Costituzione Pastorale Gaudium et Spes (22 Cristo, l’Uomo Nuovo) è detto che con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo modo ad ogni uomo. Non bastava, forse, questa mistica unione per la redenzione dell’Uomo? Era proprio necessario il sacrificio del Figlio di Dio? Non è stata, allora, l’ostinazione dello stesso Gesù Cristo nel fronteggiare la dirigenza ebraica a provocare la Sua condanna a morte? Insomma Gesù Cristo se la sarebbe andata a cercarla quella morte ingloriosa che non era necessaria, giacché con l’incarnazione Egli s’era unito in “ qualche modo” con ogni uomo. Alla gran massa dei cristiani queste tesi appariranno inspiegabili e incomprensibili. Come può l’Uomo-Dio errare?
Inequivocabilmente Gesù Cristo obbedì al Padre, tanto è vero che esclamò sulla croce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Se prendiamo alla lettera – così come è stata tradotta – questa frase pronunciata da Gesù, si può, se lo  si vuole perché lo si pensa,  anche congetturare una ingiustizia di Dio. Il Figlio avrebbe obbedito al Padre, perché il Suo sacrificio fu voluto da Lui, tanto è vero che Gesù esprimerebbe tutto il Suo dolore e la Sua docile sottomissione al volere del Padre in quella frase che appare effettivamente misteriosa e inquietante se interpretata alla lettera.

Avvezzi a non sentire "l'odore delle pecore" (copyright Papa Francesco)


IL GRANDE SATANA E IL "SANTO" BIGMAC           



Pray, eat and lonvin'it. A Roma dal 30 dicembre 2016 è aperto il McDonald's di piazza della Città Leonina, e pellegrini e turisti potranno mangiare il "santo" BigMac. Le mura del locale sono infatti di proprietà dell'Apsa (Amministrazione della Sede apostolica), che gestisce il patrimonio mobiliare e immobiliare della Santa Sede.
E tra i suoi coinquilini (negli appartamenti ai piani superiori dell'enorme caseggiato costituito da due condominii) ci sono pezzi da novanta, ma proprio da novanta, della Curia romana. Contro il McDonald's vaticano è partita una campagna di alcuni residenti di Borgo Pio e degli stessi porporati, che se ne sarebbero lamentati in una lettera addirittura con il Papa, forse sperando di far leva  su di lui).

La parte accettabile?



Postato  da 

Il vangelo secondo me..

LA "TERRA DI NESSUNO" CULTURALE

    Cultura del Caos e Vangelo secondo me: i distruttori della nostra civiltà stanno sfruttando un salto generazionale c’è una generazione che manca all’appello della storia che non ha fatto in tempo a conoscere il mondo di ieri 
di Francesco Lamendola  




ALL’AMICO ANDREA.

C’è una generazione che manca all’appello della storia, o forse due: quelle dei nati fra il 1970 e oggi; quelle degli uomini e delle donne, dei ragazzi e dei bambini, che non hanno fatto in tempo a conoscere il mondo di ieri, cioè prima dell’avvento della globalizzazione, né a ricevere delle solide basi educative dai loro genitori, dai loro insegnanti, dai loro sacerdoti, perché ormai molti genitori, molti insegnanti e molti sacerdoti erano già stati infettati dal virus del modernismo, avevano già abdicato al loro personale senso critico e si erano intruppati volonterosamente nel gregge dei pecoroni, dove la massa fa la giustizia, e il numero crea il diritto; dove quello che conta è seguire la corrente, e inseguire i folli miti del consumismo; e dove non si amano più le persone, ma le cose, i telefonini, i computer, le automobili, i vestiti firmati, gli orologi di marca; dove conta l’apparire e non l’essere, l’abbronzatura e non la bellezza interiore, i soldi e non l’onestà.
Le persone nate fin verso gli anni Sessanta del secolo scorso, bene o male, in maggioranza hanno ricevuto quella educazione: hanno visto i loro genitori lavorare duramente e non fare mai debiti, non vivere mai al di sopra delle loro possibilità, condurre una vita sobria, coltivare il lavoro, l’amicizia, la fedeltà alla parola data; hanno visto i loro maestri e professori insegnare con passione, con competenza, con il senso di una vera e propria missione da compiere, per mezzo della cultura, dei valori etici, dell’esperienza da trasmettere ai giovani; e hanno visto i loro sacerdoti calarsi con fervore nel sacramento dell’Ordine, insegnare il Vangelo con le parole e con l’esempio, prendere con serietà le cose di Dio, vivere la fede con generosità ed entusiasmo, ma anche con timore e tremore, come si addice a chi si confronta con l’abisso insondabile dell’Assoluto. Non sempre, beninteso, gli adulti erano all’altezza di quei valori e di quei modelli; però, onestamente parlando, lo erano più spesso di quel che non si pensi. Facevano del loro meglio, quasi sempre; e quasi sempre almeno alcuni di loro riuscivano a trasmettere ai bambini e ai ragazzi qualcosa della loro serietà, della loro vocazione, del loro sentimento maturo e responsabile della vita, che non era, per essi, una scampagnata in cerca di divertimenti, ma una pagina bianca sulla quale si scriveva una riga, ogni giorno, con l’aiuto di Dio e con il conforto dell’esempio ricevuto dalle generazioni precedenti.

La Kommissione della Verità che vogliono.

Facebook vi protegge dalle notizie dannose. E Mentana, da Grillo.




img_20170103_201346















Decine di lettori mi hanno avvisato che,  nel cercare di condividere il mio articolo, hanno ricevuto da Facebook questo messaggio. Che dire? Mi pare impagabile l’umorismo involontario: apprendere che le  tecnocrazie  non-votate sono inette e girano le viti dell’oppressione, “potrebbe essere dannoso”.  A  loro, beninteso, ma soprattutto a voi: avete bisogno di  essere protetti dalle idee dannose di maurizioblondet.it .  Impagabile anche la minaccia sottintesa: “Per proteggere il tuo account [che ti possiamo azzerare, espellendoti dalla ‘comunità”], e il tuo dispositivo [ti ci mettiamo un virus distruttivo, tanto poi diciamo che sono stati gli hacker russi], segui solo link affidabili”: che, immagino,  sono quelli approvati da Paolo Attivissimo. Uno di quelli che ancora sostengono che l’11 Settembre l’ha fatto Bin Laden, e per  questo piace a Boldrini & Mogherini.

Dubia habemus?


FALSE CITAZIONI DEL PAPA SMENTITE DAL VATICANO. IL PAPA NON L’HA DETTO. AVREBBE POTUTO DIRLO? CI SAREMMO SCANDALIZZATI?



Il Direttore della Sala Stampa della SantaSede, Greg Burke, un paio di giorni fa ha sentito il bisogno di smentire ufficialmente un paio di dichiarazioni attribuite a papa Francesco, che girano sul web dall’anno scorso.
La prima è questa: “Gesù Cristo, Maometto, Geova, Allah. Questi sono tutti nomi usati per descrivere un’entità che è distintamente la stessa in tutto il mondo. Per secoli, il sangue è stato versato inutilmente a causa del desiderio di isolare le nostre fedi”.
Una seconda citazione falsamente attribuita al Pontefice legge: “Possiamo compiere cose miracolose nel mondo unendo le nostre fedi, e il tempo per tale movimento è ora”.

Apertura mentale e buona volontà

Modi diversi di vivere la tradizione


Questo blog (nato col titolo Senza peli sulla lingua e trasformatosi dal giugno scorso in Antiquo robore) ha avuto tre fasi: la prima, la piú lunga e la piú prolifica (359 post), va dalla sua nascita (gennaio 2009) fino al luglio 2011; la seconda è stata la piú breve (si è limitata a pochi mesi del 2013, tra marzo e maggio, con un occasionale sconfinamento nel mese di ottobre) e la meno feconda (8 post); la terza è quella attuale: iniziata un anno fa (gennaio 2016), ha finora prodotto 100 post (c’è però da dire che piú della metà di essi è costituito dalle mie omelie domenicali).

Uno degli argomenti maggiormente trattati nei post della prima fase (ma totalmente trascurato nelle fasi successive) era la riconciliazione con la “Fraternità sacerdotale San Pio X” (FSSPX). Anzi, direi che il blog è nato proprio in seguito a un evento che vedeva coinvolti appunto i seguaci di Mons. Lefebvre: la revoca della scomunica ai quattro Vescovi della Fraternità e le polemiche che ne erano derivate, in particolare la dichiarazione dell’Episcopato tedesco, che chiedeva ai quattro Vescovi di manifestare «in modo inequivocabile e credibile la loro fedeltà al Concilio Vaticano II e in particolare alla dichiarazione Nostra Aetate» (si veda il primo post del 30 gennaio 2009).

L’egro compito


Il pensiero più pericoloso


Il 2017 si apre salutando l’opera più cattiva degli ultimi lustri, forse più dura e spietata del famigerato "Iota Unum" e più corrosiva e veggente del magistrale "Dizionario dell’omo salvatico" e ovviamente parliamo del "Dizionario Elementare del Pensiero Pericoloso". La troika di studiosi milanesi, Barra-Iannaccone-Respinti, dopo l’avventura del "Dizionario Elementare di Apologetica", considerata da molti un sotto-prodotto vintage dalle tiepide ricadute socio-culturali, ha atteso che l’avversario calasse la guardia e ha infilzato in tempi record il secondo volume della collana, monumento del politicamente scorretto, inno al controcorrente, feticcio che getta fumo negli occhi di pressoché tutta l’intelligentija cattolica vivente.

Ciò non significa?



Card. Baldisseri: Amoris laetitia è per una chiesa in uscita con le porte aperte


baldisseri01La «Chiesa in uscita» è contemporaneamente «anche la Chiesa dalle porte aperte». Sono parole del Segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri (in foto), intervenuto in una conferenza a Civitavecchia a proposito del cammino sinodale che ha condotto all’esortazione Amoris laetitia.
Lo riporta l’Osservatore romano nell’edizione del 3-4 gennaio 2017, che riporta alcune parole significative del porporato. «Amoris laetitia — ha sottolineato Baldisseri — usa il verbo discernere soprattutto nel capitolo ottavo, collocandolo nel titolo in mezzo ad altri due verbi: accompagnare e integrare la fragilità». Infatti «quando l’amore non corrisponde più alla forma del sacramento nuziale, la Chiesa si prende cura di queste persone ferite, perché possano ritrovare la via del Vangelo, alla luce del primato della grazia di Dio che mai abbandona».

martedì 3 gennaio 2017

Uno strano presentimento aleggia nell’aria..

Cioccolato al gusto di scisma e la politica eccitante degli "orticelli"

Attingiamo la seconda riflessione d'inizio anno  da un vecchio articolo  comparso nel lontano ottobre 2015 sul sito statunitenseCRUX . 
Lo postiamo nella versione in lingua italiana curata dall'Associazione Venite ad me.
Abbiamo già in tante altre occasioni espresso il nostro pensiero riguardo la crisi che sta sconvolgendo attualmente la Santa Chiesa:

a) l'ingiustizia dittatoriale intronizzata al posto della legge e del diritto  genera  differenti reazioni sia in periferia che nella sede centrale;

b)  nella situazione attuale, nella quale l'Ideale è posto quotidianamente sotto i piedi dalla ruffianeria e dalla golosità del bieco profitto, non avverrà nessuno scisma perchè le diverse parti ecclesiali, in lotta  fra di loro, amano più curare il proprio grazioso orticello piuttosto che ripulire il Giardino del Signore in parte desertificato, nel quale si aggirano orrendi mostri.

"Io sto bene nel mio orticello così carino , così perfettino  coltivato secondo il mio stile: non mi vado mica a sporcare nel pericoloso covo di vipere e di mostri del fu Giardino della Chiesa.... 
Chi me lo fa fare?
Io coltivo il mio orticello!
Che ci pensino gli altri...."


Chi ha orecchi per intendere…?

La giornata della pace. E dell’amnesia 

Divagazioni sul messaggio di Bergoglio del 1° gennaio 2017.                                                                                   
di Marco Manfredini
.
Nel messaggio del Santo Padre per la cinquantesima giornata della pace si cita madre Teresa quale portatrice di “nonviolenza attiva”, con alcuni passaggi il cui senso è riportato da quanto segue:
Quando Madre Teresa ricevette il premio Nobel per la Pace nel 1979, dichiarò chiaramente il suo messaggio di nonviolenza attiva: «Nella nostra famiglia non abbiamo bisogno di bombe e di armi, di distruggere per portare pace, ma solo di stare insieme, di amarci gli uni gli altri […] E potremo superare tutto il male che c’è nel mondo».
Occorre constatare che purtroppo, a parte un fugace accenno a “l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata”, è stata inspiegabilmente omessa la parte centrale e più significativa, sull’argomento pace, del messaggio della Santa:
Queste sono cose che distruggono la pace, ma io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa. E leggiamo nelle Scritture, perché Dio lo dice molto chiaramente: “Anche se una madre dimenticasse il suo bambino, io non ti dimenticherò. Ti ho inciso sul palmo della mano”. Siamo incisi nel palmo della sua mano, così vicini a Lui che un bambino non nato è stato inciso nel palmo della mano di Dio.

L’argomentare bergogliano

Francesco:vicario di Satana sulla terra  e anche pornografo ?
«L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore;
l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male,
perché la bocca parla dalla pienezza del cuore

(Lc. 6, 45)



Francesco rappresentato da una comparsa al Carnevale di Gualeguaychú
sotto la divisa « Fate confusione!» (1)

Francesco ha concesso una nuova intervista (2), alla fine del novembre scorso, al settimanale cattolico belga Tertio, in coincidenza con la fine del Giubileo della Misericordia; nel corso di essa si è riferito, tra le altre cose, alla laicità, al Vaticano II e ai mezzi di comunicazione. In questo modo, Bergoglio prosegue imperturbabile il funesto compito di agitatore sociale e di fermento rivoluzionario che visibilmente gli è stato assegnato dai nemici di Dio che lo hanno spinto al pontificato e che egli si incarica di svolgere in maniera esemplare da quel fatidico 13 marzo 2013.
Il suo prolifico e avvelenato pseudo magistero mediatico (che valuto in almeno 40 estese interviste, che corrispondono ad una cadenza mensile) è una delle sue armi preferite per generare caos e provocare lo sconforto nelle file dei confusissimi e disorientati fedeli, i quali, di certo, si trovano in questo stato da molto prima dell’arrivo dell’umile misericorde argentino…

Indemoniati chi, esorcizzati da chi?

Apparizione a Mirjana del 2 gennaio 2017

Apparizione a Mirjana del 2 gennaio 2017. Durante l'apparizione era presente un indemoniato che viene esorcizzato.



http://medjugorje.altervista.org/index.php/notiziario/url/31748

«il Papa della gente»

Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della 
verità rivelata? 
Recensione dell’ultimo lavoro di Danilo Quinto

Layout 1
Pubblichiamo questa recensione dell’ultimo lavoro di Danilo Quinto, con introduzione teologica di Mons. Antonio Livi. Lo stesso monsignore ha scritto la presente recensione per Radio Spada. [RS]
DANILO QUINTO, Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della verità rivelata?, Introduzione teologica di ANTONIO LIVI, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2016, pagine 240, Euro 20,00. ISBN 9788888926872. Si può richiedere nelle librerie o direttamente all’Editore (www.editriceleonardo.net).

Cercare Dio

Cari confratelli, non abbiate paura a riscoprire la Messa tradizionale!

  Pubblichiamo la predica (del 29 novembre 2016) di Don Rinaldo Bombardelli, Rettore della chiesa della SS. Annunziata, a Trento,
dove la Domenica e nelle feste di precetto egli celebra la S. Messa tradizionale.

                                             


Il testo è stato reso noto con la Lettera n° 87, del 2 gennaio 2017, di Paix Liturgique

Le immagini sono nostre