ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 23 febbraio 2017

Vaticano III = Santa Marta I?

“Spifferi parte VIII: Bergoglio con una battuta inaugura un ‘Vaticano III-de facto'” di Fra Cristoforo


Non conoscono più limiti. Ormai l’apostasia è sfacciata. Non possiamo tacere uno scandalo simile. La teologia è completamente avvelenata. E i teologi pure.
Dal 26 febbraio al 1 Marzo 2017 si terrà, nella Pontificia Facoltà Gregoriana, un convegno pro Lutero
(http://ilsismografo.blogspot.it/2017/02/italia-l-utero-e-i-sacramenti.html).
Badate alle prime frasi: «Oggi i cattolici sono in grado di comprendere le preoccupazioni riformatrici di Martin Lutero e di considerarle con un’apertura mentale maggiore di quanto sembrasse possibile in precedenza».

"Sine glossa"?

Ecco qua il vero "gesuita moderno". Al cui discernimento non scampa neppure Gesù                
ArturoSosa2
Ricevo e pubblico questo commento al post precedente, nel quale il generale dei gesuiti teorizzava – in un'intervista registrata e da lui autenticata – che anche le parole di Gesù vanno sottoposte a costante "discernimento".
L’autore è diplomato all’Istituto di Scienze Religiose di Trieste e si è dedicato in particolare allo studio della teologia di san Bonaventura da Bagnoregio. Scrive sul settimanale diocesano “Vita Nuova”.
*
IL GENERALE DEI GESUITI GUIDA L'ESERCITO DEGLI STORICISTI

di Silvio Brachetta
Con Arturo Sosa Abascal, nuovo superiore generale della Compagnia di Gesù, si ha la dimostrazione compiuta che la teologia cattolica è travolta dallo storicismo.

Castigo per l’apostasia?

ISLAM CASTIGO CHIESA APOSTATA

    Verso una nuova religione mondiale? L'islam è il castigo per la chiesa apostata. L’accoglienza sempre più ampia di «rifugiati» musulmani incoraggiata dal Papa e dall’Europa stanno favorendo la massiccia islamizzazione dell’Europa
di Cinzia Palmacci  





L’accoglienza sempre più ampia di «rifugiati» musulmani incoraggiata dal Papa e dall’Europa, così come la mescolanza delle popolazioni e la distruzione delle loro identità che essa comporta, stanno favorendo la massiccia islamizzazione dell’Europa. Può darsi che questa sia una condizione preliminare per la creazione della nuova religione mondiale, presentata come soluzione ai problemi e al rifiuto dell’islamizzazione, se rifiuto vi è, visto che non si tratta di presentare la fede cattolica. Il Papa stesso ha detto che Dio non è cattolico. Quando dei sacerdoti fanno pregare i loro fedeli con i musulmani e dei vescovi posano la prima pietra delle moschee, dove ogni giorno si bestemmia la Santissima Trinità e si proclama l’odio contro il cristianesimo, come non prendere atto che la perdita della fede fa avanzare l’islam, il quale si rivelerà come il castigo per l’apostasia

Stufi di vedere tutta questa falsità

La verità su Medjugorje
Cosa si nasconde dietro?

Questo scritto nasce dall'esigenza - ormai traboccante di nausea -
di comunicare ai veri credenti e ai veri figli di Maria
il marcio di una realtà diventata troppo mercantile e commerciale!



"Medjugorje: tradimento, tradimento, tradimento!"
(la Madonna ad una veggente)

    Siamo un gruppo di cattolici e ferventi mariani e ormai siamo stufi di vedere tutta questa falsità, tutta questa spettacolarità, tutti questi soldi... tutto questo commercio attorno all'evento "Medjugorje". Sia chiaro: crediamo veramente alla Madonna, La amiamo e La veneriamo! Siamo nauseati invece da tutto ciò che l'uomo di oggi ha costruito intorno a questo evento, l'evento Medjugorje: siamo stufi e scocciati di tutto spettacolarismo, di questa falsa pietà, di tutto il sensazionalismo che i falsi credenti hanno sparso fra il Krizevac e il Podbdro, di tutti i soldi, i compensi, le ricchezze, gli stipendi, i salari e le retribuzioni che girano tra le mani di "chi" dovrebbe essere povero fra i poveri, ultimo fra gli ultimi, nascosto e appartato, isolato e slegato dalla televisione, dai giornali, dalle radio, da tutti i mezzi di comunicazione sociale! 


L'esca maltese?

A proposito del Cardinale Burke




Letta la notizia del trasferimento del Cardinale Burke nell’isola di Guam, l’amico GLG ci manda questo suo appunto, che pubblichiamo per la riflessione che suggerisce e che molto probabilmente è tanto vicina al vero che c’è da aspettarsi il verificarsi di una delle due ipotesi da lui avanzate.


Il fatto

da noi segnalato nel nostro articolo “Gente che va… gente che viene”; e come raccontato da Il Giornale del 16 febbraio scorso


Lo spirito di Paglia


Marco Pannella sarà presto canonizzato dalla Chiesa cattolica? Al momento pare ne sia stata dichiarata l’eroicità delle virtù, il primo passo per salire all’onore degli altari.
Almeno così sembra, ascoltando l’intervento che mons. Vincenzo Paglia (vedere video sotto) ha tenuto lo scorso 17 febbraio nella sede del Partito Radicale.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Una libertà felice”, che racconta la vita di Pannella. Una vita, come si evince dalle parole di Paglia, esemplare, da prendere a modello.

“Nessuno aveva il registratore”?

Nel cerchio rosso, la sede del Verbo. Hotel Santa Marta.  

IL VANGELO E’ RELATIVO. BERGOGLIO E’ L’ASSOLUTA VERITA’.

“Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. Gli domandarono: “Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?”. Rispose loro: “Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio”».
Magister dà  le prove. Il 4 ottobre 2015, in tutte le chiese di rito latino, a Messa, si legge il brano di Marco (10,2-9)  che è praticamente identico  al passo di Matteo  qui sopra citato; per di più, è la domenica in cui inizia la seconda sessione del sinodo sulla famiglia: quale migliore occasione che ricordare l’indissolubilità del  matrimonio cristiano sacramentale? Invece Francesco  tace. Sorvola. Passa oltre. Qui sotto si può leggere quel che disse:

Deus non irridetur

VANNO FERMATI !

    Il loro gioco ormai è chiaro: vanno fermati. E' solo una creazione gnostico-massonica: quei signori vogliono demolire pezzo a pezzo la Chiesa e la fede cattolica e sostituirle con una neochiesa che ne conserverà solo il nome 
di Francesco Lamendola  



Bene o male, più male che bene,  a voler essere ottimisti e fiduciosi, a ostinarsi a credere che vi fosse della buona fede, a cercare il positivo ad ogni costo, fino a qualche tempo fa si poteva ancora pensare, sperare, illudersi, che la deriva modernista e progressista della Chiesa cattolica fosse un fenomeno “naturale”, dovuto ai meccanismi complessivi della storia moderna, ai mille condizionamenti esterni, alla stessa trasformazione antropologica indotta dalle nuove tecniche, dal nuovo sistema economico-sociale, dalla nuova cultura, e quindi, in ultima analisi, dalla nuova struttura psicologica, sia individuale che collettiva.
Si poteva pensare, sperare, illudersi, che le cose non fossero proprio così come sembrano: e cioè che quei sacerdoti, quei vescovi, quei cardinali, e il papa stesso, papa Francesco, intendiamo, non stiano parlando e agendo così come fanno, se non per un eccesso di zelo, per una sorta di santa impazienza, per un desiderio di vedere la Chiesa più bella, più pulita, più spirituale e più vicina al suo divino Sposo. Per ogni loro imprudenza, per ogni loro avventatezza, per ogni loro discorso, o azione, che suscitano smarrimento, dolore, amarezza nei fedeli, che danno scandalo alle anime, si poteva ancora pensare – certo con  una grossa, grossissima dose di candore, per non dire d’ingenuità -, sperare ed illudersi che vi fosse una spiegazione benevola: che non si fossero spiegati bene, che i mass media non avessero riportato le cose in modo veritiero, che le loro intenzioni fossero state travisate. Ma ormai le cose sono giunte ad un punto tale che nessun margine di dubbio, nessuna ambiguità, nessuna incertezza, sono ancora possibili.

Si tratterebbe?

Fraternità Sacerdotale San Pio X:
notizia possibile



Negli utimi giorni è corsa voce - da noi non verificata per quanto ci è possibile, ma che riteniamo abbia una alta probabilità di veridicità - che la Fraternità San Pio X avrebbe perfezionato il contratto di acquisto di un complesso immobiliare a Roma, composto da un ampio fabbricato con annessa chiesa.

Riportiamo la notizia, come è nostro solito, dopo che essa è già stata diffusa su alcuni siti cattolici internet internazionali.
Si tratterebbe dell'acquisto del complesso già appartenuto ai Frati della Carità detti Frati Bigi, che lo fecero erigere dalla fine dell'800 al 1914. Il complesso, situato su via Emanuele Filiberto, tra viale Manzoni e via Galilei, si trova nel quartiere Esquilino, nel centro di Roma, nei pressi della Scala Santa: è composto da un ampio fabbricato che i Frati, la cui congregazione si è estinta nel 1973, usavano come convento con annessa scuola.


mercoledì 22 febbraio 2017

Privatamente, e mai pubblicamente? Oremus*

Quando la correzione pubblica è urgente e necessaria


(di Roberto de Mattei) Si può correggere pubblicamente un Papa per il suo comportamento riprovevole? Oppure l’atteggiamento di un fedele deve essere quello di un’obbedienza incondizionata, fino al punto di giustificare qualsiasi parola o gesto del Pontefice, anche se apertamente scandaloso? Secondo alcuni, come il vaticanista Andrea Tornielli, è possibile esprimere “a tu per tu”, il proprio dissenso al Papa, senza però manifestarlo pubblicamente.
Questa tesi contiene comunque un’importante ammissione. Il Papa non è infallibile, se non quando parla ex cathedra. Altrimenti non sarebbe lecito dissentire neanche in privato, ma la strada da seguire sarebbe solo quella del religioso silenzio. Invece, il Papa, che non è Cristo, ma solo un suo rappresentante sulla terra, può peccare e può errare.
Ma è vero che egli può essere corretto solo privatamente, e mai pubblicamente? Per rispondere è importante ricordare l’esempio storico per eccellenza, quello che ci offre la regola aurea del comportamento, il cosiddetto “incidente di Antiochia”.

Rally apologetico

                 SBANDATE INCONTROLLATE



In genere, quando si parla di gare automobilistiche, si usa dire che il tal pilota si è prodotto in una “sbandata controllata” e ciò per illustrare l’indice di bravura e di perizia dello stesso in una situazione di alto rischio quale è quella di una curva a gomito presa ad alta velocità. Noi, invece, con il titolo che abbiam posto a epitome del presente intervento, intendiamo descrivere come anche dei provetti piloti, in questo caso una nota scrittrice-apologeta, incappino, invece, in “sbandate incontrollate”, metafora che riferisce del capitombolo fuori strada con cui conclude la corsa chi tenta di piegare la linea retta del dogma presumendo di tornare sul rettifilo.
 
Questa considerazione ci è rampollata nella mente allorquando abbiam fatto debita lettura di un liquido, confuso articolo redatto dalla nota Costanza Miriano (La Verità, 18 febbraio 2017) in cui la stessa tratta del clima brumoso e plumbeo che aleggia sulla nota e nefasta esortazione papale “Amoris Laetitia”, in particolar modo sull’esegesi che il cardinal Coccopalmerio ne ha tratto con un suo fresco libello.
   

Ex (?) Cathedra


Infallibile è la Cattedra di Pietro, non la persona Simone


Il titolo della nostra breve riflessione ci è di grande aiuto perché anche il Papa regnante deve obbedire alla “Cattedra di Pietro”. Se ci riflettiamo bene, infatti, la Chiesa non ha mai fatto una Festa liturgica per il papa regnante… ma c’è la festa della Cattedra di Pietro.

30 denari e passa..

I “trenta denari” dati a Canterbury


(di Mauro Faverzani) Dal 597 al 1558, quando morì il card. Pole, Canterbury è sempre stata un punto di riferimento per la Chiesa Cattolica. Fu la prima sede episcopale e poi divenne sede primaziale d’Inghilterra. Dal 1558 in poi, invece, fu trasformata nella sede dell’anglicanesimo. E, da allora, tutto è cambiato. Prima qui fu ospitato il sepolcro di san Tommaso Becket. Dopo, vi fu distrutto. Dall’adesione allo scisma ad oggi Canterbury non cessa di stupire. In negativo, purtroppo.
L’ultima trovata è stata consentire lo svolgersi qui di un cerimoniale massonico, presieduto dal Decano della Cattedrale, il reverendo Robert Willis, proprio nello stesso giorno, in cui il card. Nichols, nella cattedrale di Westminster, ha riconsacrato l’Inghilterra ed il Galles al Cuore Immacolato di Maria. Cosa è accaduto? Il 18 febbraio scorso la massoneria ha voluto festeggiare in pompa magna i 300 anni della sua fondazione con la costituzione della prima Gran Loggia di Londra. Ed ha scelto proprio Canterbury per la propria “festa di compleanno”.
L’antico edificio sacro per tre ore è stato “ostaggio” di grembiulini e compassi. Il dibattito sul rapporto tra anglicanesimo e massoneria è tuttora aperto ed acceso, ma tutt’altro che chiaro. Il Sinodo Generale della Chiesa inglese, svolto proprio su questo tema nel 1987, ha solo complicato le cose.
In casa cattolica, invece, le posizioni sono chiarissime e chiarissima è la condanna emessa anche contro le logge e contro i loro ammiccamenti al serpente della Genesi, a Satana, al diavolo ed a Lucifero, tutti reinterpretati e messi in buona luce. Per questi e molti altri motivi, chi vi aderisca è «in stato di peccato grave» e non può «accedere alla Santa Comunione», come specificato nella Dichiarazione emessa il 26 novembre 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, con specifica approvazione di Giovanni Paolo II.
Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, la più antica obbedienza al mondo, è il duca di Kent, Edward, membro della Famiglia Reale e 34° in linea di successione al Trono. Il fatto che l’arcivescovo Welby abbia permesso questa “singolare” cerimonia non deve purtroppo stupire. Prima della sede di Canterbury fu vescovo a Durham. E, prima ancora, Decano della Cattedrale di Liverpool: è inquietante apprendere come qui molti tavoli in legno presentassero intagliato il simbolo massonico di squadra e compasso.
A scriverlo è il sito Virtue online-The Voice for Global Orthodox Anglicanism, quindi una voce da questo punto di vista quanto mai “attendibile”. Ed è lo stesso sito a rivelare come il sì dell’arcivescovo Welby alla cerimonia della massoneria sia giunto dopo una “generosa” donazione di 300 mila sterline pari a 373.983 euro, versati sull’unghia dai massoni «per il restauro del transetto nord-ovest della Cattedrale». Perché proprio il transetto nord-ovest? È molto semplice: perché è quello dove il 29 dicembre 1170 venne pugnalato a morte san Tommaso Becket.
Un caso? V’è da scommettere che non lo sia. Anzi, per la verità, il messaggio che in questo modo la Gran Loggia ha voluto implicitamente lanciare alla Chiesa – ed, in particolare, a quella Cattolica – è molto chiaro, dato che i santi non son certo “materia” che gli anglicani mastichino.
Welby non è nuovo a queste “concessioni”, né la massoneria è nuova a questi “doni”. Sempre secondo Virtue online, quando era Decano a Liverpool, ricevette 69 mila sterline, pari a 81.029 euro, dalla onlus della massoneria del West Lancashire, per installare un nuovo ascensore nella Lady Chapel della Cattedrale di Liverpool. Ovviamente, anche qui, col marchio della squadra e del compasso, autorizzati dal “solito” Welby.
Il restauro “interessato” al transetto di san Becket non è comunque l’unico avvertimento. La cerimonia si è svolta, come detto, lo stesso giorno in cui il card. Nichols ha riconsacrato l’Inghilterra ed il Galles al Cuore Immacolato di Maria, incoronando solennemente una statua della Vergine commissionata per l’occasione. Ha inaugurato così nella Cattedrale di Westminster le celebrazioni per il centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, Madonna particolarmente “invisa” alla massoneria.
Artur Santos, giornalista, nel 1917 era sindaco della sua città natale, Vila Nova de Ourém, dove fondò una loggia massonica indipendente, dopo esser stato membro di quella di Leiria. Fu lui a perseguitare e torturare psicologicamente i tre pastorelli. La Loggia di Santarem, nei pressi di Fatima, divenne il punto di raccolta dell’attacco empio ed ateo, che i grembiulini cercarono di sferrare contro le apparizioni.
A maggior ragione, alla luce di questo episodio appare tutt’altro che una coincidenza quanto accaduto nella Cattedrale di Canterbury… (Mauro Faverzani).



Il barone Yves Marsaudon: un massone nell’Ordine di Malta


(di P. Paolo M. Siano FI) In data 2 febbraio 2017 il giornalista Riccardo Cascioli riassume così, con parole sue, il contenuto di una lettera di Papa Francesco inviata il 1° dicembre scorso al Card. Raymond Burke, Patrono del Sovrano Ordine Militare di Malta (SMOM): «un invito alla vigilanza contro l’appartenenza di membri dell’Ordine di Malta alla massoneria e azione decisa per fermare i responsabili della distribuzione di contraccettivi nei programmi di assistenza nei paesi poveri». Sembra che nella lettera non si parli apertamente di «massoneria» ma di «associazioni, movimenti e organizzazioni contrari alla fede cattolica o di stampo relativista»[1]. Tuttavia Cascioli fa bene a vedervi un riferimento perlomeno implicito alla Massoneria.
Da qui la domanda postami: «come è possibile che un massone riesca a entrare nel SMOM?» Devo dire che non ho una conoscenza approfondita della situazione contemporanea dell’Ordine di Malta, a cui in ogni caso auguro prosperità nella piena fedeltà cattolica al suo carisma religioso e caritativo. Quel che so con certezza è che in un passato non troppo lontano è trapelato qualche caso di doppia appartenenza maltese-massonica. Il più eclatante è forse quello del barone Yves Marie Antoine Marsaudon (1899-1985). Dettagli importanti per conoscere la sua vita e il suo pensiero si trovano nei suoi libri L’Œecuménisme vu par un Franc-Maçon de Tradition (Editions Vitiano, Paris 1964), De l’initiation maçonnique à l’orthodoxie chrétienne (Dervy, Paris 1965) e Souvenirs et Réflexions. Un Haut Dignitarie de la Franc-Maçonnerie révèle des secrets (Editions Vitiano, Paris 1976).
Educato in una famiglia cattolica, verso i 16-17 anni Yves è vagamente credente e cade in una sorta di indifferenza filosofica e religiosa. Nel 1926 si fa iniziare massone nella Grande Loge de France (GLDF). È un giovane imprenditore mercantile impegnato nel Sud America. Nel 1936 riceve il 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) e nel 1937 diviene membro del Supremo Consiglio (massima Autorità del RSAA) di Francia, legato alla GLDF. Nel 1964 è Ministro di Stato di quel Supremo Consiglio. Già massone, lascia la Chiesa Cattolica e passa alla Chiesa Ortodossa di Francia.
Si definisce massone «di Tradizione» (massonica) e «spiritualista». Nel 1964 avviene una scissione nel suddetto Supremo Consiglio RSAA. Un gruppo di massoni del 33° grado riesce a fondare un altro Supremo Consiglio RSAA per la Francia collegandosi alla Grande Loge Nationale Française (GLNF), unica Obbedienza massonica riconosciuta regolare dalla Massoneria inglese. Nel 1964 Marsaudon 33° passa nel nuovo Supremo Consiglio e nella GLNF.  Diverrà persino (forse nel 1976 o prima) Sovrano Gran Commendatore Onorario (massima carica onorifica) del Supremo Consiglio RSAA.
Nel 1946 Marsaudon 33° entra nel SMOM. Riceve la Gran Croce Magistrale “in Gremio Religionis”, dipende direttamente dalla sede romana SMOM. Nello stesso anno diventa Ministro Plenipotenziario dell’Ordine. Ha buoni rapporti diplomatici con il Nunzio Apostolico a Parigi, Mons. Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, santo. Nel 1951, dietro le critiche di quello che egli definisce «partito integrista» della Curia Romana, Marsaudon, massone notorio, si dimette dalla carica di Ministro Plenipotenziario SMOM, di cui però continua ad essere Ministro Emerito, almeno fino al 1976 (forse anche oltre), anno della pubblicazione dei suoi Souvenirs in cui precisa di non essere l’unico Cavaliere di Malta massone.
Vediamo ora in sintesi alcune idee del massone Marsaudon esposte nei suoi libri. In quello del 1976 si presenta come discepolo del massone Oswald Wirth 33° definendolo un «Grande Iniziato». Wirth (1860-1943) fu massone occultista, passato dal Grand Orient de France alla GLDF. In quel libro di Marsaudon 33° ci sono varie immagini esoteriche tipiche dei libri del suo maestro Wirth.  Marsaudon è convinto delle radici templari e rosacrociane della Massoneria moderna e afferma che il rosacrocianesimo è cristico e cabalista. Nel libro del 1964 Marsaudon elogia il pensiero di Teilhard de Chardin (cf. p. 60).
Marsaudon scrive che la Chiesa è «prigioniera di testi dogmatici» e, per avvalorare questa sua affermazione, descrive in modo eccessivamente ed erroneamente sentimentale il caso del divorziato risposato: «costui non può essere ammesso ai Sacramenti e morirà senza assoluzione a meno che non rinneghi la madre dei suoi figli…». Perciò Marsaudon giustifica il divorzio e addita come esempio le “chiese” protestanti e la Chiesa Ortodossa, vedendo invece nella Chiesa Romana un’intransigenza dogmatica e disumana (cf. pp. 63-64).
Marsaudon disprezza il Primato del Romano Pontefice e condivide quanto afferma André Gide [1869-1951, omosessuale] ossia: «ciò che conta non è essere cattolico o protestante, ma essere cristiano, semplicemente…». Marsaudon deride certi dogmi, ad esempio quello sull’inferno (cf. p. 65). Rifiuta l’Immacolata Concezione, la mediazione mariana e l’infallibilità del Papa in materia di fede e morale (cf. pp. 85-86).
Marsaudon concepisce l’ecumenismo in senso massonico, dunque sovra-dogmatico e relativista. Ancora nel 1976 auspica che il Cattolicesimo Romano si apra all’uguaglianza di tutte le confessioni cristiane… Marsaudon afferma che «la Chiesa Ortodossa è la più vicina ai Vangeli, che il Vaticano deve inchinarsi alla Massoneria e fare un gesto di riavvicinamento e non viceversa» (cf. p. 363).
Marsaudon si ritiene tollerante in materia filosofica e metafisica… Lascia trapelare un qual certo panvitalismo allorché afferma di rispettare e difendere ogni forma di vita (ambiente, oceani, piante, animali) giacché «la vita è una»… Marsaudon è contrario all’aborto ma accetta la contraccezione. Lascia trapelare qualche convinzione esoterica allorché afferma che gli animali sono nostri «Superiori Incogniti» (termine tipico della gerarchia del movimento esoterico detto martinismo) e che dobbiamo «riconquistare il Paradiso terrestre» (cf. pp. 380-382).
Il caso Marsaudon lascia davvero molto perplessi: un massone del 33° grado viene ammesso nell’Ordine di Malta, gli viene conferita un’altissima dignità (riconosciutagli per anni) e al tempo stesso è favorevole al divorzio (implicitamente così favorevole alla Comunione ai divorziati risposati e incontinenti, fino al punto da passare alla Chiesa Ortodossa), favorevole alla contraccezione, anticattolico e antiromano, ecumenista antidogmatico e relativista, animalista ed ambientalista esoterico. Se oggi ci sia nel SMOM qualcuno che condivida, in tutto o in parte, le convinzioni ereticali di Marsaudon non lo so, ma se pure fosse non mi sorprenderebbe data l’odierna situazione ecclesiale.  (P. Paolo M. Siano FI)

Scrociati da Malta in su..

Il cardinale Burke è "di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta"

A dirlo è il Gran Cancelliere prima licenziato e poi reincaricato, Albrecht von Boeselager: "Non c'è stata alcuna intromissione della Santa Sede nei nostri affari interni"

Il cardinale Raymond Leo Burke (LaPresse)
Roma. Il cardinale Burke "è di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta". A dirlo è stato il Gran Cancelliere dell'Ordine, Albrecht von Boeselager, prima licenziato e poi riammesso per volontà papale al suo posto. Von Boeselager ha rilasciato tali dichiarazioni al sito dell'Arcidiocesi di Colonia, spiegando che "l'arcivescovo Becciu ha la totale fiducia del Papa ed è il suo portavoce". Von Boeselager punta il dito sulla gestione del Gran Maestro Matthew Festing, costretto a dimettersi dopo un'udienza con il Papa: "Negli ultimi tre o quattro anni, il Gran Maestro era stato allineato dal governo dell'Ordine, con il risultato che i suoi candidati preferiti non sono mai stati eletti. Quando altre persone sono state collocate in posizioni di rilievo, il Gran Mastro ha tentato di interferire e nel mio caso forzandomi ad andarmene".

«La Chiesa nella bufera»..


La Chiesa, la confusione e la crisi dell’autorità. Linee per orientarsi nella bufera

    Che confusione! Oggi, chiunque ne sia l’autore, analisi e discussioni sulla Chiesa si concludono spesso con questa esclamazione, seguita da un sospiro un po’ sconsolato. E in effetti i fatti sembrano confermare.
Manifesti anonimi che se la prendono con il romano pontefice, lotte di potere (e per il denaro) in una nobile e antica istituzione come l’Ordine di Malta, cardinali che scrivono al papa chiedendogli una risposta su questioni di dottrina. E poi due papi che vivono l’uno a pochi metri dall’altro in Vaticano, senza che siano mai stati chiariti del tutto i motivi della rinuncia di colui che ora, con una definizione che a sua volta fa discutere, è chiamato «papa emerito». E poi polemiche e contrasti tra cardinali, vescovi e fedeli su aspetti nodali per la fede e in particolare su un documento papale che, a dispetto del titolo gentile («Amoris laetitia») è diventato un campo di battaglia e, per molti, un motivo non di letizia ma di sconcerto e di mestizia. E poi un papa spiazzante, sostenitore, specialmente nelle interviste e nei discorsi improvvisati, di posizioni che per alcuni non quadrano con l’insegnamento della Chiesa su questioni certamente non secondarie. E poi riforme che dovrebbero migliorare il funzionamento del governo centrale della Chiesa, ma all’interno della Santa Sede provocano malumori. E poi ancora schiere di cattolici che osservano il tutto con crescente disorientamento, rattristati, perplessi, quasi annichiliti dalle polemiche oppure coinvolti con passione nei contrasti e impegnati a sostenere l’una o l’altra parte.

Voi siete ancora cattolici, carissimi?

LA SANTA IRA DI DIO

    Cari teologi della svolta antropologica, avete fatto i conti senza la santa ira di Dio. Voi siete ancora cattolici, carissimi? Oppure vi vergognate di chiamarvi tali, e, in cuor vostro, detestate perfino la parola “cattolico”? 
di Francesco Lamendola  




C’è, nella teologia cattolica, e c’è sempre stata – anche se oggi, con un trucco, pare che sia stata fatta sparire nel cilindro d’un prestigiatore – una espressione molto forte, ma anche assai precisa, netta, inequivocabile; una espressione che i teologi modernisti e progressisti non adoperano mai, forse addirittura taluni la ignorano, certo hanno fatto del loro meglio per riporla silenziosamente in cantina: l’ira di Dio.
Eh, già: dalle parti della neochiesa progressista e modernista, questa espressione suonerebbe, se venisse pronunciata, alla stregua di un’autentica bestemmia, o poco meno. Ma come! Non è forse ben noto che Dio è misericordioso? A forza di ripeterlo, senza altre specificazioni, tacendo della sua giustizia, hanno quasi finito per crederci, benché sappiano, in fondo alla loro anima, che si tratta di una menzogna, di un’autentica mistificazione. Hanno cucito addosso a Dio il loro stesso vizio capitale, la loro stessa aberrazione: il buonismo, che è la diabolica contraffazione della vera bontà, per cui vorrebbero dare a intendere che Dio perdona tutti e sempre, automaticamente, come un vero e proprio distributore di perdono, indipendentemente dal pentimento, dalla conversione e dalla necessità dell’espiazione. 

Moralmente assai rilevante..!?

Matrimonio e divorzio. Il generale dei gesuiti: 

"Anche Gesù va reinterpretato"                   

ArturoSosa
Incredibile ma vero. Nel capitolo ottavo di "Amoris laetitia", il più scottante e controverso, quello in cui papa Francesco sembra "aprire" alle seconde nozze con il precedente coniuge ancora in vita, manca qualsiasi citazione delle parole di Gesù sul matrimonio e il divorzio, riportate principalmente nel capitolo 19 del Vangelo secondo Matteo:
«Gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?". Egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto". Gli domandarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e di ripudiarla?". Rispose loro: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all'inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un'altra, commette adulterio"».
È un'assenza che lascia sbalorditi. Così come hanno impressionato anche due altri silenzi di Francesco, sulla medesima questione.

Nuovo proselitismo

             Il proselitismo di Jorge Mario Bergoglio



La Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione”. 
Dogma di Bergoglio, frase di Benedetto XVI.


Una volta giunti alla fine dell’età confessionale [1], veramente non ha senso fare dei proseliti, semplicemente perché non abbiamo più una fede da confessare.
Creduto questo assunto, il cattolicesimo è stato ridotto ad un incontro personale con Nostro Signore Gesù Cristo [2].
Dopo il concilio Vaticano II, questa è diventata l’unica fede da confessare, e allora ci viene da pensare: il Papa è il Vicario di Cristo (“il dolce Cristo in terra” secondo Santa Caterina da Siena), quindi l’incontro con lui dovrebbe essere un incontro con Cristo. Però, in questi ultimi 5 decenni abbiamo trovato nei Papi un Cristo abbastanza diverso da quello che si trovava, ad esempio, in Pio XII [3].
Questo Cristo è tanto diverso che i cattolici e gli attuali pontefici non sembrano avere lo stesso Cristo.

martedì 21 febbraio 2017

Quo vadimus?

Dove ci sta portando questa chiesa modernista?



Sono quattro anni da quando, nella Chiesa, si è scatenato il putiferio a riguardo del Sacramento del Matrimonio. Abbiamo evitato di apportare dei nostri commenti onde evitare il rischio del soggettivismo, di conseguenza abbiamo cercato di portare il nostro piccolo contributo con una raccolta fondamentale in questo Dossier sul Matrimonio ed anche attraverso un Ebook molto particolare: Teologia del corpo, l’insegnamento della Chiesa sul Matrimonio e Famiglia. Una raccolta di tutto il Magistero pontificio da Leone XIII a Benedetto XVI sull’argomento.
Restando sulla scia della famosa Lettera dei quattro (ma anche sei) cardinali con i Dubia, vedi qui tutta la raccolta sapientemente fatta dal sito La Nuova Bussola Quotidiana, noi desideriamo contribuire all’argomento con molta semplicità, con “fede e ragione”, come “cooperatori della Verità” e non certo battezzati per trovare scappatoie alla via del Calvario che tutti, ma proprio tutti, in qualche modo siamo chiamati a percorrere se… “vogliamo risorgere con Cristo”.

Un tempo nemmeno troppo lontano..

“SPUNTO DI RIFLESSIONE: più nessuna condanna alla dottrina di Lutero” di Fra Cristoforo
Sull’Osservatore Romano, nella data di ieri, è stato pubblicato uno stralcio di intervista  al Cardinale presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani
(http://www.osservatoreromano.va/it/news/quello-che-realta-unisce).
Tra le altre corbellerie colossali leggo alla fine questa frase:
“le condanne dottrinali del XVI secolo, sia da parte cattolica che da parte protestante, non hanno oggi più valenza tra i partner ecumenici”.

La nuova frontiera della Carità?




IL PAGATORE DI FONDI PUBBLICI ALLE ORGE OMO E’ GIUSTAMENTE INDIGNATO

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Spano col cardinal vicario