ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 18 giugno 2017

Gli “occhi della fede”

La Santa Messa: un’unica Realtà per Dio e per me

Il Sacrificio della Croce e dell’Altare è un’unica Realtà, allo sguardo del Cristiano come a quello di Dio. Gli “occhi della fede” scoprono e contemplano il reale Mistero: non più solo il sacerdote ma Gesù Sacerdote, non più solo l’altare ma il Calvario, non più il pane e il vino ma il suo Corpo e il suo Sangue.

Gesù è morto sulla croce, ma vive ancora. Egli ha vinto la morte. Il piano da Lui eseguito si è sovrapposto e contrapposto a quello del sinedrio che lo ha condannato. Nella storia dell’umanità non si è mai verificato (né sarà possibile) che un cumulo di menzogne e di perfidia, come quello del processo ordito dai capi giudei contro Gesù di Nazareth, potesse servire al massimo trionfo della Giustizia misericordiosa di Dio. Ma ciò ancora non rivela tutto “il Mistero” di Gesù.

Un giorno, forse i nostri figli ci chiederanno

                              Una luce per Charlie

” Non togliete la speranza a Charlie ed ai suoi genitori”.
Con questo spirito, più di un centinaio di persone si sono radunate giovedì 15 Giugno alle 20 e 30 presso l’Ambasciata Inglese di Roma, in un’iniziativa organizzata da CitizenGo Italia, con la presenza di altre associazioni pro vita, tra cui una rappresentanza degli Universitari per la Vita.
Un’iniziativa che aveva lo scopo di esprimere solidarietà verso i genitori ed il bambino di 10 mesi, Charlie Gard, diventato ormai un caso internazionale che sta dividendo molti Paesi, segno di un’umanità sempre più degradata e non più in grado di difendere i valori non negoziabili in un mondo impregnato di morte, in cui non si riconosce il diritto di ogni essere umano alla vita, calpestando anche la volontà dei genitori che amano il loro bambino più di ogni altra cosa.

Servi sciocchi,o solo massoni?

La Cei: "Chiesa favorevole allo ius soli. Questa legge è indispensabile"

La Cei si schiera con la sinistra terzomondista. Monsignor Perego: "Lo ius soli migliorerebbero la vita nelle nostre città"
Per il Vaticano la legge sulla cittadinanza, che introduce lo ius soli, è addirittura "indispensabile".


E così, mentre il Paese si divide profondamente, la Santa Sede ci mette il carico da novanta allinendosi alle posizioni della sinistra radicale e sposando il riconoscimento del diritto di cittadinanza ai bambini di immigrati nati in Italia. "Ius Soli e Ius Culturae - dice monsignor Gian Carlo Perego in una intervista a Repubblica - sono strumenti che migliorerebbero la vita nelle nostre città, favorendo inclusione e partecipazione".

Omissis


IL CARDINALE SARAH: I SACERDOTI SMINUISCONO LE PERSONE OMOSESSUALI SE NON LE CHIAMANO ALLA CASTITÀ

Il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (PA)

 •  «OMETTERE LE ‘PAROLE DURE’ DI CRISTO E DELLA SUA CHIESA NON È CARITÀ CRISTIANA»  • 



Il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha detto che l'omissione delle 'parole dure' dall'insegnamento di Gesù non è caritatevole. Il religioso ha anche precisato che le persone omosessuali sono chiamate alla castità, e che “noi sminuiamo le loro capacità se pensiamo che non possono raggiungere questa virtù.”

Il gusto donchisciottesco di assalire i mulini a vento”

Lettere di un italiano cardinale
“La nostra epoca è post tutto, ma nient’affatto post cristiana”. L’allegro umorismo di Giacomo Biffi in un carteggio durato più di mezzo secolo


Cinquantatré anni di corrispondenza epistolare, lettere lunghe e brevi bigliettini. Il tutto, ora, riversato in “Lettere a una carmelitana scalza”, il volume edito da Itaca che pubblica (con commento) il carteggio tra Giacomo Biffi (1928-2015) e suor Emanuela Ghini nel periodo 1960-2013. Incontri, pareri ironici e fulminanti, discussioni aperte e senza riserve. L’amicizia con Giussani e Bettazzi, il dolore per le scelte di Dossetti, le “perplessità” verso don Turoldo e “le nuove correnti di pensiero”. Pubblichiamo alcuni stralci dell’epistolario tra questa “corrispondente indocile e mai arresa al fatto cristiano” e (autodefinizione di Biffi) “un amico reazionario, che è abbastanza amante della verità e della giustizia, ma insieme ha un po’ troppo il gusto donchisciottesco di assalire i mulini a vento”



Parrebbe una cosa logica e naturale vero?

L’inganno modernista: un trucco da quattro soldi



Verrebbe quasi da ridere, se la serietà, anzi, la drammaticità dell’argomento, lo consentisse, di fronte all’incredibile semplicità, alla banalità, alla semi stupidità del trucco fondamentale sul quale si regge tutto l’inganno modernista, che affligge, avvelena e devasta la Chiesa cattolica, o quel che ne rimane, ai nostri giorni. E fa rabbia pensare a come sarebbe facile vedere il trucco, rendersi conto di che cosa si tratta, se solo si avessero occhi ancora capaci di vedere, e orecchi ancora capaci di udire, e una mente ancora capace di pensare. È la genialità del male: servirsi di strumenti semplici, semplicissimi, talmente semplici e poveri, talmente rozzi, talmente banali, da parer quasi inoffensivi: chi andrebbe a pensare che un piano talmente vasto, un disegno così terribile, perseguito fin dalla notte dei tempi, il diavolo lo sta portando avanti per mezzo di idee così povere e di uomini tanto meschini? Eppure è così; senza ombra di dubbio, è proprio così. Da qualunque parte lo si consideri, il piano è di una semplicità tremenda, perfino disarmante. E la sua diabolica efficacia sta proprio in questo: che nessuno, di primo acchito, andrebbe a pensare che il nemico, per distruggere la Chiesa, si stia servendo di un materiale così dozzinale e di personaggi così scadenti.

Il nocciolo duro della questione

Comunione, a contare è la condizione oggettiva
Si può molto discutere sulla responsabilità soggettiva che determina il peccato mortale, ma ad impedire l'accesso alla comunione ai divorziati risposati è la condizione oggettiva di adulterio. Concedere la comunione a chi si trova in questa condizione significa fare il loro stesso male.

Torniamo a parlare di accesso alla comunione per i divorziati risposati e per i conviventi. Chi si trova in stato di peccato mortale non può accedere alla comunione. Occorre la presenza congiunta di tre condizioni per concretarsi una condizione di peccato mortale. Materia grave: ad esempio l’adulterio. I divorziati risposati che non vivono castamente sono adulteri. Secondo criterio: deliberato consenso. L’azione che comporta una grave violazione della legge di Dio deve essere compiuta liberamente, senza condizionamenti. Terzo criterio: piena avvertenza. Il soggetto deve avere piena contezza che l’oggetto della sua scelta è gravemente lesivo dei principi morali e/o di fede. Non è sufficiente la conoscenza formale ad esempio di una norma della Chiesa che vieti l’adulterio.

L' Illustre sconosciuto

Un'Ostia sollevata per confermare gli increduli Il prodigio pubblico di Lourdes approda in Vaticano
E' un prodigio praticamente sconosciuto sebbene esista come prova una registrazione video inequivocabile: nel 1999 a Lourdes durante la Messa l'ostia si alza dalla patena e rimane sospesa per diversi minuti. Dopo 18 anni di indagini quel fatto è stato mostrato al Prefetto del Culto Sarah che è rimasto impressionato. Merito di un frate trappista che in tutti questi anni ha prodotto una documentazione scientifica e teologica solida. In occasione della solennità del Corpus Domini, la Nuova BQ lo ha intervistato.

In tempi in cui la fede nella presenza reale del Corpo e del Sangue di nostro Signore nelle specie eucaristiche, viene sempre meno, dal Cielo arrivano prodigi inequivocabili. Come è il caso del prodigio eucaristico di Lourdes che ha dell’incredibile ma è praticamente sconosciuto. Eppure non mancherebbero le prove documentali per attestare il prodigioso di un’ostia che si eleva rimanendo sospesa in aria. 

Ma allora, Fatima non era importante?


Fatima e la politica
Dopo l’epopea cattolica (e mariana) della riconquista del territorio nazionale con la sconfitta degli occupanti Arabi, il Portogallo iniziò a decadere con la tratta degli schiavi forniti dai Musulmani e poi con il comportamento dei suoi coloni in America. Subì l’influsso dell’illuminismo massonico nel Settecento e divenne l’antesignano della persecuzione anticattolica con la cacciata dei Gesuiti.
La persecuzione massonica divenne esplicita con l’uccisione del re e dell’erede del regno all’inizio del’900, cui seguì la spoliazione dei beni ecclesiastici e l’incendio di migliaia di chiese. A questo punto intervennero le apparizioni mariane di Fatima: dopo il miracolo del sole ci fu una ripresa crescente dello spirito cattolico tra la gente, che dette il suo voto al cattolico Salazar.
Uscito di scena Salazar, c’è stato un progressivo avanzamento della rivoluzione socialista che ha instaurato un ordine legale liberale (divorzio, aborto ecc., come da noi), integrato nell’Europa che i Papi continuano ad ammonire per la sua decadenza morale, demografica ed economica.
Al presente l’unico Stato europeo che difende esplicitamente l’ordine naturale è la Russia, sicché la richiesta della Madonna di Fatima di consacrare la Russia al suo Cuore, acquista un sensazionale rilievo, diventando quasi una bandiera per sollecitare la rinascita spirituale e cristiana dell’intera Europa, sempre che i Vescovi – non solo quelli portoghesi – siano unanimi col Papa (quale? quello futuro?) nel consacrare le loro diocesi col Papa al Cuore di Maria.

Don Ennio Innocenti

Il mondo è fuori di testa – Oh! Dove conduce l’empietà!
Obbediamo alla Madre di Dio: e il buio luce diverrà.
Fatima cruciale - I

sabato 17 giugno 2017

“Il diavolo e l’acqua santa”

L’acqua benedetta e la lotta al demonio 

di Don Marcello Stanzione



“Il diavolo e l’acqua santa” è una espressione assai popolare nel nostro linguaggio quotidiano per indicare due realtà antitetiche ed infatti l’uso dell’acqua benedetta è un’efficace protezione contro l’influsso del diavolo: “Mi chiedi perché ti raccomando sempre – afferma il fondatore canonizzato dell’Opus Dei – con tanto impegno, l’uso quotidiano dell’acqua benedetta. Potrei darti molte ragioni. Ti basterà sicuramente questa della Santa di Avila: “Da nulla fuggono i demoni, e per non far ritorno, più che dell’acqua benedetta”.

Le potenze delle tenebre sono scatenate

DA UN ESORCISMO DELL’ 11 FEBBRAIO 2013 , LUCIFERO :”QUELLO LASSU’ STA PER TORNARE SULLA TERRA ,NON SO NE’ IL DOVE NE’ IL QUANDO ,MA SENTO CHE QUEL GIORNO E’ MOLTO ,MOLTO,MOLTO VICINO …” …”HO PERSO IL PARADISO PER SEMPRE …IO NON SONO ETERNO SONO UNA CREATURA PROPRIO COME VOI … ” “Pregate per Papa Benedetto, ha sofferto molto per i peccati compiuti nella Chiesa, il peso degli stessi lo ha indebolito nel fisico e nell’anima, ma non l’ho vinto. “

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Esorcismo dell’11 febbraio 2013
L’annuncio del Romano Pastore della Chiesa Universale, suscita in noi riflessione e timore per quanto sta attraversando la vacillante barca di Pietro.
A tal proposito riportiamo la confessione fatta da Lucifero, durante un esorcismo, che lascia sbigottiti e sgomenti, qualora le sue parole risultassero confermate nel prossimo futuro.
Ecco il testo integrale:
Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo?
Lucifero: ” Noooooo, Quella là nooooo!
Il solo sentire pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demoni, un tormento infinito.
Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti Prete schifoso!

Ma della sua morte chiederò conto a te.

Della loro morte Dio chiederà conto a noi




Sta scritto nel libro di Ezechiele (33, 8): Se io dico all’empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.
Queste parole ci tornano continuamente alla mente davanti a una serie di fatti che stanno accadendo sotto i nostri occhi, e che noi, forse, non siamo sufficientemente desti per capire e interpretare, e, soprattutto, per renderci conto della nostra responsabilità riguardo ad essi.


Oggi esiste un nuovo moralismo

Quando ignoranza e superbia predominano nei Vescovi e affondano la Chiesa


Socrate diceva che esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza… e ciò è comprensibile, per noi, dal momento che san Girolamo insegnava che “l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo…“, senza dimenticare che l’ignoranza ha due facce della stessa medaglia: la prima è quella scusabile quando la persona che ignora certa conoscenza non si arroga però il diritto di insegnare ciò che non conosce e resta nel suo grado di umiltà; la seconda è quella ignoranza che produce la superbia, come il famoso detto “metti un uniforme all’ignorante e diventerà dittatore…
Bene! Tutta questa premessa intanto per sottolineare e confessare la nostra ignoranza in molte materie, specialmente in politica dalla quale ci teniamo volentieri alla larga, al tempo stesso riteniamo umilmente utile spendere due parole, di cui conosciamo invece la materia, a riguardo delle amare conseguenze  di certe affermazioni – politiche e ideologiche – pronunciate dai nostri Pastori.
Non se ne può più che ogni giorno che si aprono le notizie, c’è sempre un Vescovo pronto a dare la sua dose giornaliera di ignoranza e spacciarla come verità. E’ il recente caso del Vescovo di Palermo Corrado Lorefice il quale ha affermato che: “se l’Europa è nel mirino del terrorismo (islamico) è anche colpa di noi europei, con la nostra dissennata politica di depredazione verso altre terre e continenti..”. Laddove  l’affermazione contiene una mezza verità – la depredazione di “noi europei” -, è però indice di grande ignoranza (non crediamo più alla buona fede) non chiarire chi sono stati questi “europei”, e non dire chiaramente che i colonizzatori furono tutti di stampo PROTESTANTE e nichilista, come l’Inghilterra anglicana e la Francia liberale ateista, e non chiarire che il problema reale è L’APOSTASIA DEI CATTOLICI dalla sana Dottrina sociale della Chiesa, a cominciare proprio dai Pastori.

Clandestino anche in Vaticano?


I cent'anni di Domenico Bartolucci. Come cetra in terra straniera


Il Vaticano ha emesso un francobollo e un CD, a cent'anni dalla sua nascita. Ma la sera di mercoledì 14 giugno, tra le statue grecoromane del Braccio Nuovo dei musei pontifici, durante il concerto in onore del grande musicista e uomo di Chiesa Domenico Bartolucci (1917-2013), non c'era ombra né dell'attuale coro della Cappella Sistina di cui egli fu "maestro perpetuo", né delle autorità vaticane che contano.
Era come se tutto avvenisse in terra straniera. Come in esilio era stato mandato lui stesso, Bartolucci, quando nel 1997 fu cacciato dalla direzione del coro che accompagna le liturgie papali, e con lui fu preso congedo dalla tradizione "romana" di musica liturgica che dal Gregoriano e da Palestrina arrivava al Novecento e al Concilio Vaticano II e ha avuto appunto in Bartolucci il suo ultimo geniale rappresentante.

Novum Ius Lateranum

IL PAPA IN LATERANO. CORRIDOIO PROIBITO AI SALUTI DI PRETI SUORE E LAICI. SOLO MIGRANTI E RIFUGIATI, PLEASE….

A volte ci sono dei dettagli che valgono tutta la storia. E quello che ci hanno raccontato, e che stiamo per raccontarvi, secondo noi è uno di quelli.

Teatro della scena è San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. Il Pontefice domenica sera, alle 19, celebrerà la messa del Corpus Domini; la processione tradizionale attraverso Roma del giovedì (a cui peraltro il Pontefice regnante non ha mai partecipato, a differenza dei predecessori) è stata spostata a domenica, appunto.

Vieni avanti Bergoglio..

Il prossimo attacco teologico sarà alla Presenza Reale di Gesù Cristo nella santa Eucarestia


L’opera di distruzione sistematica della Chiesa cattolica da parte clero conquistato dalle idee protestanti e moderniste ha assunto un ritmo incalzante, quasi frenetico. L’attacco si sviluppa su due fronti: organizzativo e disciplinare, da un lato, teologico e dogmatico, dall’altro: in un certo senso, essa presenta tutte le caratteristiche di un contro-concilio di Trento, nel senso che si è prefissa di rovesciare tutte le principali decisioni che, in quei due ambiti, furono prese a Trento, là dove erano state fissate le precise coordinate della fede cattolica e della vita ecclesiastica. Su entrambi i fronti l’attacco è condotto con un misto di prudenza e spregiudicatezza, ma, nel complesso, nel primo caso appare più scoperto ed esplicito, mentre nel secondo, per ovvie ragioni, è assai più cauto e, fin dove possibile, sotterraneo, o quanto meno obliquo.
Sul fronte organizzativo e disciplinare, sono stati commissariati, ingabbiati e pubblicamente umiliati i Francescani e le Francescane del’Immacolata, poi è stata la volta dei Legionari di Cristo ad essere colpiti, nonché infangati sul piano morale, e ora sono nel mirino gli Araldi del Vangelo. La tecnica è sempre la stessa: colpire direttamente il fondatore con accuse infamanti, per paralizzare l’intera struttura e gettare la confusione e il turbamento sia all’interno, sia all’esterno, fra quanti seguivano con simpatia queste realtà. Contemporaneamente, si fanno dei piccoli, ma costanti passi avanti per intaccare il celibato ecclesiastico, per aprire la strada al sacerdozio femminile, per “perdonare” e, probabilmente, reintrodurre nel clero i preti sposati o conviventi more uxorio, ovviamente senza fare distinzioni fra convivenze eterosessuali e omosessuali, per non discriminare né offendere alcuno e per “non giudicare” il prossimo. Frattanto, gli abusi liturgici divengono la regola e ogni sacerdote è lasciato libero di sbizzarrirsi a suo talento, anzi, sovente  viene incoraggiato a farlo, in nome della “vicinanza alla gente”, della “inclusione dell’altro”, della capacitò di “dialogare” con gli uomini del nostro tempo: dalla messa con i burattini (non osiamo scrivere la parola “messa” con la maiuscola), all’aperimessa con  relativi balli da discoteca, al prete che va all’altare in monopattino, o che spruzza sui fedeli l’acqua santa con il fucile giocattolo, o che entra in un canotto, davanti all’altare, e fa finta di vogare, per simulare “il dramma dei migranti” e inculcare il dovere dell’accoglienza incondizionata, o di quell’altro sacerdote che, sempre sull’altare, chiama presso due di sé due lesbiche che si sono appena “sposate” in municipio, le presenta festosamente ai fedeli e si rammarica del fatto che la Chiesa non possa unirle nel vincolo del Sacramento religioso.

Il sano senso del reale


Noi non vogliamo il loro “spirito”


Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II ci sembrava che le cose fossero tornate in qualche modo “a posto” per un certo tempo, per lo meno in alcuni ambiti […]. Questa situazione è continuata sotto Benedetto XVI […]. Ora, nei pochi anni del pontificato di papa Francesco, lo spirito ammuffito e stantio degli anni Settanta è risorto, portando con sé altri sette demòni […]. Il fatto che quello spirito estraneo sembri aver alla fine ingoiato il Soglio di Pietro, trascinando coorti sempre più estese di una compiacente gerarchia ecclesiastica all’interno della sua rete, è l’aspetto più inquietante e veramente scioccante per molti di noi, fedeli cattolici laici. Osservo un gran numero di alti prelati, vescovi e teologi e non riesco a riscontrare in loro – ve lo giuro – la benché minima presenza del sensus fidelium: e questi sarebbero i latori dell’ufficio di insegnamento della Chiesa? Chi rischierebbe la propria anima immortale affidandosi al loro giudizio morale nella confessione? (Anna Silvas, docente alla University of New England, Australia – Roma, 22 aprile 2017).



venerdì 16 giugno 2017

Un grumo solidificato di idee fasulle

Il nuovo Concordato tra Chiesa e Stato su “famiglia” ed “educazione” 

Che Bergoglio prima o poi avrebbe adottato il Che Guevara della scuola italiana, quel Don Milani a suo tempo capace di togliere dalle aule il crocifisso, in forte anticipo sul laicismo massonico, era cosa ineluttabile. La ideologia sociopedagogica del puntuto prete fiorentino, sessantottino ante litteram, puntualmente borghese e convertito per caso, non poteva non andare ad arricchire la galleria dei nuovi santi vivi o morti allestita in Vaticano. E in attesa di questa nuova spericolata canonizzazione, ecco la generosa iniziativa presa insieme con la Ministra Fedeli, di elargire a studenti una sintesi del pensiero di don Milani che del resto, è entrato con tutti gli onori nel gotha dei Meridiani, dopo quello non meno significativo di Scalfari…
di Patrizia Fermani
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Tuttavia l’operazione ha risvolti ben più complessi di uno scontato revival ideologico e si presenta piuttosto come la sintesi simbolica dei legami sempre più stretti tra la nuova chiesa e il laicismo mondialista.

Meglio soli che ius

Non esiste il diritto di essere italiano, esistono ordini a cui obbedire. E tempi rapidi per farlo

Mi basterebbe una semplice domanda per far crollare l’intero impianto ideologico della legge sullo ius soli: se questo provvedimento è tanto urgente perché legato a una questione di sacrosanti diritti negati, perché per giustificarlo si utilizza la chiave demografica e pensionistica? E’ un diritto delle persone o una necessità di cassa dell’INPS? Le due cose, come vedete, non collimano. Ma si sa, la retorica del “già oggi ci stanno pagando le pensioni” è collaudata, funziona meravigliosamente nei salotti televisivi: anche perché la gente non si prende la briga e l’onere di andare a vedere la reale situazione dell’INPS e il dato delle rimesse estere. Ma questa è un’altra storia. Che sia tutta una questione di fumo negli occhi, d’altronde ce lo dimostra la cronaca: cosa è rimasto delle giornata di ieri? La protesta di CasaPound fuori dal Senato e quella della Lega Nord dentro l’Aula, con cotè di ministro dell’Istruzione che finisce in infermeria per una botta al gomito. Ma tranquilli, Valeria Fedeli in tempo reale ha fatto sapere su Twitter di stare bene e di non aver paura delle provocazioni di chi si frappone sulla strada dei diritti. E come mai la Fedeli è così centrale in questa vicenda?

Alcune guerre sono #pop?

AGLI ISRAELIANI PRUDE LA VOGLIA DI GENOCIDIO …



E lo fanno di proposito

"La Madonna come drag queen". Bufera sul manifesto del gay pride

Scoppia la polemica per il manifesto pubblicitario del Perugia Pride Village, festa dell'orgoglio Lgbt. L'accusa: "Offesa alla Madonna". La replica: "Solo una drag queen"

Scoppia la bufera sul manifesto del Perugia Pride Village.
Il motivo del contendere è un cartellone pubblicitario realizzato dagli organizzatori della manifestazione, in cui si vede una donna velata che richiama inequivocabilmente la Madonna, vestita da drag queen.

Figlioli di Paglia?

Oggi, su La Verità, Renzo Puccetti spiega cosa sta accadendo alla Pontificia Accademia per la Vita


Niente di nuovo sotto sole, verrebbe da dire. Dopo la nomina di mons. Paglia alla guida della Pontificia Accademia per la Vita, si iniziano a vedere le pericolose derive di una scelta che in tanti hanno giudicato più che azzardata. In questi giorni ne ha parlato La Nuova Bussola Quotidiana (qui http://www.lanuovabq.it/it/articoli-accademia-dellavita-lo-spoilsystem-vaticano-20149.htm e qui http://www.lanuovabq.it/it/articoli-accademia-dellavita-lo-spoilsystem-vaticano-20149.htm) avanzando preoccupazioni e critiche per la nomina dei 45 nuovi membri ordinari della Pontificia Accademia della Vita.

Calamitatis Laetitia

Confusionis Laetitia, cerimonie di gruppo per concedere la comunione ai divorziati risposati
Succede in Argentina, dove il vescovo di Reconquista - dopo avr fatto fare un "cammino di discernimento" di sei mesi - ha ammesso all'Eucarestia una trentina di coppie di divorziati risposati, nel corso di una cerimonia  speciale. Questo accade pochi giorni dopo che la Conferenza Episcopale Polacca si è espressa in maniera unanime per mantenere il divieto di comunicarsi ai divorziati risposati.
Se qualcuno che ha letto l’esortazione apostolica Amoris Laetitia, e in particolare le noticine che aprivano e aprono uno spiraglio per i divorziati-risposati con primo matrimonio ancora valido a ricevere sacramenti e in particolare la comunione; se chi ha letto, dicevo, l’esortazione si immaginava un “discernimento” delle situazioni particolari frutto di un lungo periodo di riflessione, e concesso con il contagocce; beh, questo qualcuno si è sbagliato. Il procedimento in qualche caso viene fatto all’ingrosso.

Una Speranza che non è di natura umana

Guarda dal cielo e vedi questa vigna: proteggi il ceppo che hai piantato, il germoglio che hai coltivato



Il fatto innegabile, anzi, drammatico, che la Chiesa sta vivendo un moneto di gravissima difficoltà, insidiata da molti nemici esterni e soprattutto interni, tende a provocare scoraggiamento, amarezza, depressione: sono numerosi i cattolici che vivono la tentazione di “andarsene”, di “lasciare”, di cercare altri lidi ai quali abbeverare la loro fede, e noi ne conosciamo personalmente più d’uno, compresi dei sacerdoti.
Sono tempi oscuri: mai, a memoria d’uomo, e forse mai, in assoluto, la Chiesa si è trovata in una situazione paragonabile a quella odierna. Altre volte, in passato, è stata aggredita con estrema virulenza dall’esterno; e altre volte, dall’interno, è stata lacerata da divisioni, scandali, turbamenti, per non parlare della rilassatezza morale, che corrisponde, ovviamente, a un allontanamento delle anime da Dio, cioè a una riduzione della religione a semplice formalismo esteriore. Mai, però, a quanto ne sappiamo, era accaduto che le posizioni chiave all’interno dalla gerarchia ecclesiastica venissero occupate da personaggi le cui intenzioni, visibilmente, sono difformi da quelle della fede cattolica; i cui obiettivi, chiaramente, e ormai dichiaratamente, non hanno più nulla a che fare con il Vangelo di Gesù Cristo, ma prefigurano qualcosa d’altro, qualcosa d’inedito, una sorta di neochiesa e di neoreligione sincretiste, relativiste, gnostiche, preludio al distacco e al rifiuto definitivo dell’uomo da Dio e alla propria, satanica, auto-celebrazione.

giovedì 15 giugno 2017

Dio ha deciso


Putin: E’ mio dovere attaccare il “Nuovo Ordine Mondiale” per aver fatto degradare i “valori della famiglia”.


Putin e l'arcivescovo di Mosca
Putin: E’ mio dovere attaccare il Nuovo Ordine Mondiale per aver fatto degradare i “valori della famiglia”.
La società sadica di de Sade e le basi del pensiero antinaturale-morale-etico-logico
Putin: Come capo di stato mio dovere mantenere i valori tradizionali e i valori della famiglia tradizionale. Questo perchè? Perchè i matrimoni dello stesso sesso non produrranno alcun bambino. Dio ha deciso e dobbiamo preoccuparci per il tasso di natalità nel nostro paese. Dobbiamo rafforzare le famiglie. Questo non significa che ci sia persecuzione contro alcuno”.

Essere svegli per il ritorno del Signore


Fatima e le parole di tre papi

In occasione del viaggio di Francesco a Fatima c’è stato un rinnovato interesse per le rivelazioni della Vergine ai tre pastorelli e per il contenuto dei segreti. Stando al libro di Georges Roche e Philippe Saint Germain «Pie XII devant l’histoire», nel 1933, sedici anni dopo le apparizioni, il futuro papa Pio XII, allora cardinale Eugenio Pacelli, segretario di Stato di Papa Pio XI, parlò di Fatima con il suo amico conte Enrico Pietro Galeazzi e disse che si trattava di un avvertimento contro il «suicidio» della Chiesa cattolica che sarebbe avvenuto mediante la distruzione della liturgia e l’alterazione della fede.

Un sacerdote della Chiesa fondata da Gesù Cristo?

Non sappiamo che farcene di preti come questi


La puntata di Cartabianca del 13 giugno scorso, su Raitre, a cura di Bianca Berlinguer, aveva come tema l’eventuale legge sullo ius soli e la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri che nascono in Italia; le due tesi contrapposte, contraria e favorevole, sono state rappresentate dal direttore del quotidiano Il Giornale, Alessandro Sallusti, e da un sacerdote, Fabio Corazzini, esponente del movimento cattolico Pax Christi, la cui storia comincia in Francia nel 1945, ma che viene introdotto in Italia nel 1954 ad opera dell’allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, il futuro papa Paolo VI.

Gesù Cristo presente in mezzo a noi


Solennità del Corpus Domini 15 Giugno 2017"Non è un fantasma il Dio del tabernacolo"!


Risultati immagini per solennità del corpo e sangue del signore pio xii

“Quando siamo davanti al SS. mo Sacramento, invece di guardarci attorno, chiudiamo gli occhi e la bocca; apriamo il cuore; il nostro buon Dio aprirà il suo; noi andremo a Lui. Egli verrà a noi, l’uno chiede, l’altro riceve; sarà come un respiro che passa dall’uno all’altro”, queste erano le parole con le quali il curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney, cercava di spiegare l’adorazione (Il piccolo Catechismo del Curato d’Ars, Tan Books & Publishers, Inc. Rockford, Illinois, 1951, p.42).


Tutti i beni ci vengono dalla Croce

IL DEMONIO CAUSA E PRINCIPIO DELLE MALATTIE -2-
CAUSA E PRINCIPIO DELLE MALATTIE.       MEZZI PER GUARIRLE. -2-
DI UN PRETE DEL CLERO DI PARGI
CAPITOLO III
POTENZA DEL SEGNO DELLA CROCE, DEL SANTO NOME DI GESU’, E DELL’ACQUA BENEDETTA.
Il lettore noterà indubbiamente che i segni della Croce sono moltiplicati nelle preghiere che noi inseriamo alla fine di questo libro. La ragione è che tutti i beni ci vengono dalla Croce. I santi di tutti i secoli e di rutti i paesi, si sono sempre serviti del segno della Croce per operare i loro miracoli e guarire i malati, e come insegna San Doroteo, abate d’Egitto, del IV secolo: « Il demonio perde tutta il suo potere alla presenza della Croce di Gesù-Cristo. » Ecco perché si legge nelle preghiere del breviario questa invocazione indirizzata a Dio: « Signore, con il segno della Croce liberateci dai nostri nemici – Per signum crucis, de inimicis nostris libéra nos, Deus noster. » Ed ancora: « Ecco la croce di Gesù-Cristo, fuggite parti avverse. – Ecce crucem Domini, fugite partes adversæ. » – È dunque vero che il segno della Croce fatto con fede può cacciare i demoni. L’invocazione del santo Nome di Gesù ha la stessa potenza.