ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 10 novembre 2017

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi?



Il 31 ottobre scorso, a distanza d'un anno, allorché l'anno venne dedicato dal Vaticano (usurpato) alla commemorazione della Riforma luterana, lo stesso Stato della Chiesa (sotto occupazione profanatrice) ha emesso un francobollo intitolato il V Centenario della Riforma Protestante. Ai piedi di un Crocifisso di maniera stanno, da un lato, Filippo Melantone che mostra la Confessione di Augusta (testo ufficiale del protestantesimo al suo inizio) e, dall'altro lato, Martin Lutero che regge la Bibbia. Sullo sfondo: il profilo della città di Wittenberg. Il quadro commemorativo è completo. E carta canta, a dispetto della malizia dei prelati che non vogliono definire per iscritto la loro dottrina e concilierebbero, rendendola elastica, la vera dottrina con i loro detti e atti di manipolazione e di impostura. Quale più definitiva qualificazione dell'insegnamento bergogliano di questo soggetto filatelico?  

Cari ragazzi:non lasciatevi ingannare!


UNA SOSTITUZIONE DI CIVILTA'


I giovani e il diritto di sapere:cosa ne sanno della società prima del diluvio e Grande Mutazione? Questa non è la Chiesa di Gesù Cristo e il destino del maschio non è di farsi sodomizzare da un altro maschio ma amare una donna 
di Francesco Lamendola  

  

Viviamo nella cultura dei diritti: tutti sventolano, rivendicano, pretendono il riconoscimento di una serie infinita di diritti; nessuno parla mai dei doveri, meno ancora dei sacrifici, delle rinunce, della conquista lenta, paziente e meritata di ciò cui onestamente e legittimamente si aspira; tutti si aspettano il successo dietro l’angolo, insieme ai soldi, al sesso, alla gloria e al potere, ma non per una qualche abilità, coltivata con serietà e diligenza, bensì sulla base del nulla, del narcisismo più sfrontato e della pura e semplice faccia tosta.
In questa ubriacatura, in quest’orgia dei diritti e delle rivendicazioni, in questo parossismo di sedicente impegno civile, di sacrosante “lotte”, “battaglie” e “campagne” per la giustizia, la libertà e la pace, nonché di militanza ideologica (altro che tramonto delle ideologie: ma se tutto, ormai, è diventato ideologico, anche andare al cesso!), quel che più colpisce le persone che hanno passato gli anta è la sistematica, furbesca, pianificata rimozione del passato, affinché i giovani non solo non possano fare confronti, ma non sappiano affatto che cos’era la nostra società, che cos’era la famiglia, che cos’era la scuola, che cos’era la Chiesa, che cos’era l’esercito, che cos’era la Patria, che cos’erano il lavoro, il risparmio, e quindi anche le banche, e cos’erano la televisione e lo sport, prima del diluvio: prima della Grande Mutazione che, a partire dalla seconda metà del Novecento, e oggi con ritmo sempre più serrato, addirittura frenetico, ha letteralmente cambiato il volto del mondo in cui viviamo, dai particolari più secondari fino alle cose più importanti, e ciò tanto nell’ambito della vita privata (o di quel che ne rimane), quanto in quello della vita pubblica. Infatti, se il mondo ha totalmente cambiato aspetto, ma i giovani non lo sanno, né lo devono sapere; se questa sostituzione di civiltà, da una civiltà dei valori a una civiltà dei diritti unilaterali (e quindi del nulla), da una civiltà della vita, con tante nascite e fiducia nel domani, a una civiltà della morte, ricca solo di contraccezione, aborti, eutanasia, droga libera e matrimonio omosessuale, avviene senza che i giovani sappiano che è avvenuta, e si riesce a far loro credere che tale è la civiltà, che qualunque vera civiltà è simile a questa in cui ora stiamo vivendo, cioè che in qualunque vera civiltà dominano i diritti a senso unico, l’aborto (diritto di sopprimere il nascituro), l’eutanasia (diritto di sopprimere gli anziani e i malati, o di auto-sopprimersi), la droga libera (diritto di autodistruggersi più o meno lentamente, e di distruggere i propri familiari), il matrimonio omosessuale (diritto, da parte del maschio, di farsi femmina per un altro maschio; e, per la femmina, di farsi maschio per un’altra femmina), allora il gioco è fatto. 

Le non notizia..?

Fatima, nessuna notizia


Se mi è concesso, prenderò le distanze da alcune recenti notizie, comprese quelle riportate dal nostro ottimo blog.
Prenderò le distanze - e parto proprio dai post nostrani - dagli entusiasmi per il fatto che mons. Camisasca abbia celebrato Vetus Ordo lo scorso 13 ottobre.
Prenderò le distanze dalla notizia delle quattro realtà (quattro!) che il 31 ottobre (speculum del 13) avrebbero celebrato in riparazione degli oltraggi a Dio.
Prenderò le distanze dal pellegrinaggio a Fatima che S.E. mons. Burke avrebbe celebrato in gran pompa, purtroppo lasciandoci ancora digiuni di correzione formale (secondo voi è pavidità o calcolo? Ha scoperto possibili ritorsioni mostruose e scandalose per la Chiesa? È un consiglio arrivatogli da Benedetto XVI?).

Riguardo a Fatima infatti queste mini notizie dai confini dell’Impero dicono e ribadiscono una e una sola cosa: che non c’è alcuna notizia.
Non c’è stata la notizia che la Catholica abbia commemorato Fatima: non Roma, no le Conferenze Episcopali.
Le non notizia è la notizia, tutto il resto sono ottime iniziative che riguardano gruppi minoritari e avranno beneficio perlopiù per essi solamente.
Se castighi erano preparati per l’orbe cattolico e non, le celebrazioni periferiche non li allontanano, anzi come campanelle ricordano gli atti di culto disattesi e ravvivano la memoria di ciò che potrebbe accadere, di ciò che sicuramente ci meriteremmo accadesse.

di Satiricus

Oltre ai miracoli accertati grazie ai quali Padre Pio è stato nominato prima Beato, poi Santo, il Padre di Pietralcina portava in sé carismi quali le stigmate (piaghe aperte per oltre 50 anni), la bilocazione (poteva essere visto in due posti contemporaneamente), e la chiaroveggenza (la capacità di leggere il futuro). In pochi sanno però che Padre Pio potrebbe aver lasciato delle vere e proprie Profezie, sotto forma di 12 messaggi di Gesù rivolti a lui e all’umanità. Ne parla Renzo Baschera nel suo libro “I Grandi Profeti”

Ecco i 12 messaggi:
Messaggi profetici di Padre Pio (Tratti dal libro “I grandi Profeti” di Renzo Baschera)

:  il mondo sta andando verso la rovina. Gli uomini hanno abbandonato la giusta strada, per avventurarsi in viottoli che finiscono nel deserto della violenza… Se non ritorneranno subito ad abbeverarsi alla fonte dell’umiltà, della carità e dell’amore, sarà la catastrofe.

verranno cose tremende. Io non riesco più a intercedere per gli uomini. La pietà divina sta per finire. L’uomo era stato creato per amare la vita, ed è finito per distruggere la vita…

quando il mondo è stato affidato all’uomo era un giardino. L’uomo lo ha trasformato in un rovaio pieno di veleni. Nulla serve ormai per purificare la casa dell’uomo. È necessaria un’opera profonda, che può venire solo dal cielo.

preparatevi a vivere tre giorni al buio totale. Questi tre giorni sono molto vicini… E in questi giorni rimarrete come morti, senza mangiare e senza bere. Poi tornerà la luce. Ma molti saranno gli uomini che non la vedranno più.

molta gente scapperà sconvolta. Ma correrà senza avere una meta. Diranno che a oriente c’è la salvezza e la gente correrà verso oriente, ma cadrà in un dirupo. Diranno che a occidente c’è la salvezza e la gente correrà verso occidente, ma cadrà in una fornace.

la terra tremerà e il panico sarà grande… La terra è malata. Il terremoto sarà come un serpente: lo sentirete strisciare da tutte le parti. E molte pietre cadranno. E molti uomini periranno.

siete come formiche, perchè verrà il tempo in cui gli uomini si toglieranno gli occhi per una briciola di pane. I negozi saranno saccheggiati, i magazzini saranno presi d’assalto e distrutti. Povero sarà colui che in quei giorni tenebrosi si troverà senza una candela, senza una brocca d’acqua e senza il necessario per tre mesi.
 scomparirà una terra… una grande terra. Un paese sarà cancellato per sempre dalle carte geografiche… E con lui verrà trascinata nel fango la storia, la ricchezza e gli uomini.
l’amore dell’uomo per l’uomo è diventato una vuota parola. Come potete pretendere che Gesù vi ami, se voi non sapete amare nemmeno quelli che mangiano alla stessa vostra tavola?… Dall’ira di Dio non saranno risparmiati gli uomini di scienza, ma gli uomini di cuore.

10°sono disperato… non so più che cosa fare perchè l’umanità si ravveda. Se continuerà su questa strada, l’ira tremenda di Dio si scatenerà come un fulmine tremendo.

11°una meteora cadrà sulla terra e tutto sussulterà. Sarà un disastro, molto peggiore di una guerra. Molte cose saranno cancellate. E questo sarà uno dei segni…

12°gli uomini vivranno una tragica esperienza. Molti verranno travolti del fiume, molti verranno inceneriti dal fuoco, molti verranno sepolti dai veleni… Ma io rimarrò vicino ai puri di cuore.

Pop o bluff?

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Francesco, un Papa “pop” dalla grande “potenza

 semiotica” – di Sergio Perugini

bergoglio-rideInvito a leggere questo articolo dell’agenzia SIR (linkato qui in basso), perché è una fonte di informazioni a dir poco preoccupanti, così come i giudizi in esso espressi. Si evince innanzitutto che il fanatismo intorno a papa Francesco ormai lo ha trasformato in materia di studio da parte delle Scienze della comunicazione e lo ha assurto a nuovo modello semiotico (Semiotica: Scienza dei segni e dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa. Cit. Treccani).
Non importa se la sua gestualità e le sue innovazioni in campo religioso siano in netta contrapposizione con la bimillenaria tradizione ecclesiastica e religiosa della Chiesa cattolica, perché ormai lui è diventato un osannato simbolo di rottura con quanto insegnato e predicato dalla resurrezione di Cristo fino al suo arrivo.

Le bugie hanno le gambe lunghe,ma rendono il centuplo in alberghi e veggenze

Il problema di Medjugorje. Intervista al teologo Manfred Hauke sul recentissimo volume di Donal A. Foley

Martedì 14 novembre 2017 (ore 21.00, Aula civica Monsignor Gandini, a Seregno – vedi già qui) il Circolo Culturale Cardinal John Henry Newman ospiterà la presentazione del libro di Donal A. Foley, Comprendere Medjugorje. Visioni celesti o inganno religioso? recentemente pubblicato in una coedizione della casa editrice della Facoltà Teologica di Lugano Eupress FTL e dell’editore Cantagalli. Sarà presente all’evento l’autore dello studio Donald A. Foley, il dottor Andrea Sandri, traduttore del libro, e il Professor don Manfred Hauke, dogmatico e mariologo. Foley, che è un esperto di apparizioni mariane nell’età moderna, analizza la trascrizione delle interviste fatte ai veggenti dai francescani nei primi giorni delle presunte apparizioni. La prima e la seconda edizione del volume sono state pubblicate in inglese nel 2006 e 2011, questa terza edizione esce ora tradotta in italiano, con parti inedite.
Pubblichiamo qui di seguito un’intervista del Professor Hauke sui principali contenuti dell’opera uscita nel quotidiano ticinese
Giornale del Popolo lo scorso sabato 4 novembre in vista di un'analoga presentazione che avrà luogo il 13 novembre presso la Facoltà Teologica di Lugano.

Dio e Lucifero hanno bisogno l’uno dell’altro?

    Massoneria & Chiesa: l'unico dialogo usato è la minacciaA
Ha suscitato molti interrogativi e perplessità l'iniziativa promossa dalla Massoneria siciliana di organizzare un incontro con un vescovo e un teologo per discutere sui punti di vicinanza e di lontananza tra il Grande Oriente e la Chiesa Cattolica. Ma non è la prima volta che i grembiulini provavano a chiedere un dialogo con la Chiesa. E' accaduto ad esempio nel 1977 e prim'ancora nel 1937, come documentato da questo scritto di Padre Paolo Siano per la Nuova BQ. In entrambi i casi la Chiesa rifiutò sdegnata una proposta che prevedeva con arroganza e intimidazione, un certo ammorbidimento del Papa nei confronti dei Massoni. Perché la dottrina massonica è inconciliabile in ogni modo con il Cristianesimo. Ecco che cosa accadde allora, per capire che questo dialogo ricercato da gran maestri e venerabili in realtà nasconde un abbraccio mortale.

Dracula for pope


DON MINUTELLA, OGGI DOPPIA SCOMUNICA. IL PRETE CONTESTA L’ATTO: “QUESTO SA DI REGIME, NON DI CHIESA CATTOLICA”.



Oggi si scomunica don Minutella. Il sacerdote siciliano l’ha annunciato egli stesso, in un intervento in diretta ieri sera su Radio Domina Nostra, un’emittente religiosa siciliana, e il video della trasmissione è visibile qui.
Nei mesi scorsi il sacerdote, molto esplicito nelle sue critiche ad alcune decisioni del Vaticano e del papa, e in particolare molto critico delle ambiguità contenute nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia, era stato rimosso dalla sua parrocchia e obbligato al silenzio. Una misura a cui ha ottemperato per nove mesi. Ieri sera ha ripreso a parlare. Vi offriamo qui una parziale trascrizione del suo discorso:

Nuoce gravemente

VIETATO FUMARE

giovedì 9 novembre 2017

I due stendardi

La “svolta luterana” di papa Francesco             

(di Roberto de Mattei) Il 31 ottobre 2016 papa Bergoglio inaugurava l’anno di Lutero, incontrando i rappresentanti del luteranesimo mondiale nella cattedrale svedese di Lund. Da allora riunioni e celebrazioni “ecumeniche” si sono succedute ad abundantiam all’interno della Chiesa.
A un anno esatto da quella data, la “svolta luterana” è stata suggellata da un atto simbolico di cui pochi hanno avvertito la gravità: l’emissione, da parte delle Poste Vaticane, di un francobollo che celebra la nascita del protestantesimo, avvenuta il 31 ottobre 1517, con l’affissione delle 95 tesi di Lutero sulla porta della cattedrale di Wittenberg. «V Centenario della Riforma protestante», si legge in cima al francobollo, presentato il 31 ottobre di quest’anno dall’Ufficio Filatelico del Vaticano.
Secondo il comunicato ufficiale, il francobollo: «ritrae in primo piano Gesù crocifisso sullo sfondo dorato e atemporale della città di Wittenberg. In atteggiamento di penitenza, inginocchiati rispettivamente a sinistra e destra della Croce, Martin Lutero sostiene la Bibbia, fonte e meta della sua dottrina, mentre Filippo Melantone, teologo e amico di Martin Lutero, uno dei maggiori protagonisti della riforma tiene in mano la Confessione di Augusta, Confessio Augustana, la prima esposizione ufficiale dei principi del protestantesimo da lui redatta».

Il fine ultimo

"Messa Ecumenica"? Sarà molto peggio


Il liturgista italiano Andrea Grillo, un intimo di papa Francesco e nemico rabbioso della fede Cattolica, ha commentato sulla commissione segreta al lavoro su una “Messa ecumenica.

Secondo Grillo, non si tratta di una "messa ecumenica", ma di un tentativo di mettere sullo stesso piano la Santa Messa e i servizi Protestanti.

Scrivendo su settimananews (7 novembre), Grillo mette in chiaro che il fine ultimo è quello di abolire il sacerdozio, dato che, secondo lui, non c'è essenziale differenza tra un servizio protestante e la Messa Cattolica, e i ministri laici protestanti e i sacerdoti ordinati possono "riconoscersi reciprocamente".

L’era della Misericordia


HARVEY WEINSTEIN DIVENTA MISTICO E MARTIRE (E’ l’era della Misericordia).


Ha preso almeno 82 attrici nei modi più brutali,  alcune le ha costrette a “forced  oral sex”,  su altre   “masturbated”,  eccetera. Adesso il produttore  caduto, Harvey Weinstein  dice ai pochi amici rimastigli di se di “essere un salvatore, di essere nato per prendere la colpa per il suo comportamento per cambiare il modo”;  che lo scandalo è successo in modo che lui possa cambiare il mondo;  che accetta la punizione come   “ martire del cambiamento sociale”.  Grazie al suo peccato, le donne hanno ottenuto un riscatto,una liberazione storica…

Era cattolico prima di essere eletto?

VERI CATHOLICI PUBBLICA SUL GIORNALE UN APPELLO – PUBBLICITÀ – A CARDINALI, VESCOVI, E POPOLO DI ROMA PER CORREGGERE IL PAPA.



“Veri Catholici!, un’associazione internazionale nata qualche anno fa con l’obiettivo di preservare la Fede eterna insegnata dal Nostro Signore Gesù Cristo, che è stata tramandata all’interno della Chiesa Cattolica durante i secoli, e che è molto attiva nella rete con una piattaforma che pubblica in ben dieci lingue, è protagonista oggi di un’iniziativa clamorosa. Veri Catholici ha comprato spazio pubblicitario su un giornale nella sua edizione centro-sud per lanciare una petizione molto particolare, rivolta a cardinali e vescovi della Chiesa, oltre che diretta al popolo di Roma.

Attenzione che attesta la cordialità..!?

“Uno dei musulmani rimasti si convertirà, diventerà prete, vescovo e poi cardinale, e quando verrà eletto il nuovo Papa (subito prima dell’Anticristo) questo cardinale ucciderà il Papa prima che sia incoronato, a causa della gelosia, perché lui stesso desidera essere Papa; allora quando gli altri cardinali eleggeranno il Papa successivo, questo cardinale si proclamerà anti-Papa e i due terzi dei cristiani lo seguiranno.” XII secolo, profezia di Santa Ildegarda 

Con un segno di attenzione che attesta la cordialità del rapporto, il Papa ha ricevuto oggi il grande imam di al-Azhar Ahmed Muhammad al-Tayyib, dopo averlo già ricevuto in Vaticano a maggio del 2016 dopo che Francesco in persona ha partecipato ad aprile di quest’anno a una conferenza di pace ospitata da al-Azhar al Cairo. 

Il cristianesimo dei benpensanti


UN CRISTIANESIMO LIOFILIZZATO        


Un cristianesimo liofilizzato e normalizzato. Silenziosamente la virata in senso liberale neomarxista progressista modernista del clero cattolico avviene in perfetta sintonia con gl’indirizzi e la strategia dell'élite mondiale
 di Francesco Lamendola  



Se n’era accorto il grande, grandissimo Kierkegaard, più di un secolo e mezzo fa: il cristianesimo dei moderni è un cristianesimo rimpicciolito, standardizzato, meschino, asfittico; è il cristianesimo dei benpensanti, che lo hanno addomesticato secondo la loro misura, e ne hanno tolto tutte le asperità, tutte le spine, insomma lo scandalo, e l’hanno trasformato in una minestrina tiepida e insipida, in un liofilizzato politicamente corretto, che marcia sempre col vento in poppa delle ultime tendenze nel mondo profano, alle quali si associa, o meglio si accoda, per non aver disturbi, né fastidi, e per trovarsi sempre al calduccio, riparato dagli spifferi e con le spalle ben coperte nei confronti di qualunque imprevisto, di ogni sgradita sorpresa. Ma questo, naturalmente, non è più il cristianesimo; questo non è più il Vangelo di Gesù. Togliere lo scandalo, togliere il soprannaturale, togliere la Croce, significa assassinare il Vangelo: è una sporca operazione, e se molti la fanno, o meglio la subiscono, semplicemente per istinto gregario e per pecorile conformismo, vi è anche una minoranza perfettamente lucida e cosciente, che sa bene quel che sta facendo e perché lo sta facendo, intenzionata a trasformare il cristianesimo in un vago sincretismo buono per tutte le stagioni, paravento di un naturalismo e di un panteismo appena mascherati, e a trasformare la Chiesa cattolica in una Pia Società delle Ottime Intenzioni, buonista, pacifista, ecologista e animalista, a sua volta paravento di una Nuova Religione Mondiale gnostico-massonica, guidata da una occulta élited’illuminati che se ne servirà come supporto per instaurare, rafforzare e rendere definitivo il controllo mondiale della finanza e dell’economia, cosa che richiede anche il controllo totale della cultura, dell’informazione e di quel che resta della “spiritualità”, ridotta a bricolage fai-da-te, mescolando buddismo, occultismo, magia, teosofia, antroposofia, Kabbalah, sufismo, New Age, yoga, tantrismo e Dio sa cos’altro.

C.G.M.

Errare humanum est...




Un lettore, dopo aver letto il post del 31 ottobre, mi ha fatto la seguente richiesta: «Potrebbe raccontarci di cosa cera scritto nel Catechismo olandese che  mi pare di capire  provocò il rigetto e quindi il ritorno a un catechismo universale?».


Beh, non credo che sia stato solo il Catechismo olandese a provocare il rigetto dei catechismi nazionali col conseguente ritorno a un catechismo universale. Bisogna tener presente che il Catechismo olandese fu pubblicato nel 1966, mentre la richiesta per la stesura di un catechismo universale fu presentata al Papa durante il Sinodo del 1985. Nel corso dei vent’anni che separano le due date furono pubblicati catechismi pressoché in tutti i paesi, fra cui l’Italia.

Scripsit/dixit

  • AMORIS LAETITIA/L'INTERVISTA

Müller: "Mai detto di eccezioni sulla comunione ai risposati"

Il cardinale Müller
«No, nessun cambiamento e nessuna demolizione dei Dubia. Lo scopo del mio intervento è solo affermare che l’unico modo di interpretare Amoris Laetitia è in continuità con il Verbo di Dio nella Bibbia, il Magistero precedente, con la Tradizione dei grandi Concili di Firenze, Trento e Vaticano II». Al telefono il cardinale Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, prende subito le distanze dalle interpretazioni parziali di alcune testate che gli attribuiscono un’apertura sull’accesso all’Eucarestia dei “divorziati risposati”.

La vicenda nasce dal breve saggio con cui il cardinale Müller introduce il libro scritto da Rocco Buttiglione “Risposte amichevoli ai critici di Amoris Laetitia” (editrice Ares, in uscita oggi, 10 novembre) che, secondo le anticipazioni di Vatican Insider, sosterrebbe l’apertura della via ai sacramenti per i “divorziati risposati”, ma si dovrebbe dire – precisa il cardinale Müller –  «battezzati in un matrimonio legittimo sacramentale che vivono more uxorio con un partner che non è il proprio legittimo sposo o sposa».

mercoledì 8 novembre 2017

La carità senza la dottrina?

 FUGGITE IL MALE CON ORRORE         

«Fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene!». San Paolo era un vero maestro di psicologia pratica, esistenziale, oltre che di morale: quanta saggezza, quanta finezza, quanta delicatezza vi sono nelle sue raccomandazioni 

di Francesco Lamendola  

 

In questi tempi oscuri per la Chiesa e per i seguaci di Gesù Cristo, quando i pastori non fanno il loro dovere, non custodiscono il gregge, non lo proteggono, né lo confortano, ma fanno tutto il contrario, lo disperdono, lo deridono, lo insultano, una grande consolazione scende nell’anima tornando sempre al Maestro che non delude, che non tradisce, che non abbandona mai; e, secondariamente, agli altri testi del Nuovo Testamento, che traboccano di sapienza, di grazia e di autentico spirito cristiano, come le lettere di san Paolo.
Rileggiamoci, allora, per nostro conforto personale - e anche per svolgere una riflessione che ci aiuti a comprendere meglio la situazione presente, e ad assumere decisioni responsabili nelle condizioni che ci sono imposte, e che non abbiamo scelto né voluto, ma che stiamo subendo, nostro malgrado - rileggiamoci questo passo della Lettera ai Romani previsto dalla liturgia odierna: il capolavoro teologico dell’Apostolo delle genti, che, a duemila anni di distanza da quando fu scritta, non cessa di spargere semi di consolazione, di edificazione e di rassicurazione fra quanti cercano Dio con cuore sincero (12, 1-16; tradizione della Bibbia di Gerusalemme):

Auribus pércipe, Deus Iacob..



Un giudice italiano ha respinto il 2 novembre un appello di Loredana Volpi, che aveva affermato che suo zio, padre Fidenzio Volpi (+2015), il controverso Commissario vaticano dei Francescani dell'Immacolata, fu "ucciso per avvelenamento con un caffè contenente arsenico".

Le teorie di Loredana Volpi furono divulgate principalmente dal FarodiRoma, scatenato emissario pro-Francesco e promotore leader di teorie cospiratorie e campagne denigratorie contro i Francescani e il loro fondatore, padre Stefano Manelli.

«Zivilisationsbruch»?


FRATTURA DI CIVILTA'                                        
 Il genocidio degli Ebrei è stato un vero «Zivilisationsbruch» una frattura della civiltà? Lo sostengono ormai tutta la cultura ufficiale con la storiografia, la politica, la filosofia e perfino una buona parte della teologia 
di Francesco Lamendola  

 
  
Il genocidio di milioni di Ebrei durante la seconda guerra mondiale ha costituito quella che si può chiamare un vero e proprio «Zivilisationsbruch», una frattura nella storia della civiltà umana?
A sostenere questa tesi non è stato solamente lo storico Dan Diner, nato nel 1946, insegnante al Department of Politics and Government presso la Ben Gurion University del Negev di Beer Sheva e direttore dell'Istituto Simon-Dubnow di storia e cultura ebraica di Lipsia, in Germania, in un suo saggio incluso nella «Storia della Shoah».
E non sono stati solamente quei filosofi che hanno accolto in pieno la sua definizione, come ha fatto Angelo Bolaffi - docente alla Sapienza di Roma - nel suo saggio «La dialettica dell'illuminismo tra Auschwitz e Hollywood», dedicato a confutare «La dialettica dell'illuminismo» di Adorno e Horkheimer (su «MicroMega» n. 5 del 2003).
Costoro lo hanno sostenuto in maniera esplicita; ma, in maniera implicita, a farlo sono tutta la cultura ufficiale, tutta la storiografia, tutta la politica, tutta la filosofia, perfino una buona parte della teologia (per la quale il genocidio degli Ebrei metterebbe in crisi il paradigma del Dio buono e onnipotente: perché, se ha permesso un evento simile, o non sarebbe buono, o non sarebbe onnipotente).