ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 25 maggio 2012

L’ISPIRAZIONE DELLA “SUPERSTIZIONE-ECUMENISTA”, COLPO FINALE DELL’ANTICRISTO!


L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
Il colpo per attirare un immenso popolo di anime per il regno infernale, passa per l’inganno finale della «nuova coscienza della chiesa ecumenista», che vive secondo il progetto «mondialista» del Nemico con i suoi anticristi.
Costoro sono capaci di tutte le insidie e seduzioni per l’impresa di una superchiesa che vada oltre gli gnosticismi di moda dei liberi pastori e muratori; che usi il nome di cattolica e apostolica, dispondo d’ogni segno antico a testimonianza del «nuovo ordine universale» per l’utopica pace ecumenista globale!
In foto la croce pettorale di Mons. Angelo Roncalli
Eppure, Papa Pio VII scrisse che la Religione ca­ttolica in Francia fu ferita dalla Costituzio­ne rivoluzionaria per cui “si permette la libertà di culto e di coscienza…; per ciò stesso si confon­de la verità con l’errore, e si pone al pari delle sètte, eretiche, e anche della perfi­dia giudaica, la Sposa santa e immacola­ta di Cristo, la Chiesa, fuori della quale non vi è salvezza. Inoltre, promettendo favore e appoggio alle sètte eretiche e ai loro mi­nistri, si tollerano e favoriscono non solo le persone, ma anche i loro errori.

IL CORVO È IL MAGGIORDOMO!

 LA STAGIONE DELLA CACCIA È FINITA: IL CORVO VATICANO È STATO ABBATTUTO - PADRE LOMBARDI: “IL RESPONSABILE DELLA FUGA DI NOTIZIE È STATO TROVATO ED È IN MANO ALLA MAGISTRATURA”- SI TRATTEREBBE DI PAOLO GABRIELE, AIUTANTE DI CAMERA DEL PAPA: “TROVATO IN POSSESSO DI DOCUMENTI RISERVATI” - DOPO MESI DI INDAGINI, SOSPETTI E INTRIGHI, IL VATICANO AVEVA BISOGNO DI UN COLPEVOLE DA MANDARE AL ROGO SULLA PUBBLICA PIAZZA. PER GLI INSIDER È “INVEROSIMILE CHE SIANO TUTTE SUE LE COLPE”…
1- VATICANO COME AGATHA CHRISTIE. IL CORVO È IL MAGGIORDOMO
da "Il Foglio.it"

PAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPA Sembra un giallo di Agatha Christie ma non lo è. Il colpevole è il maggiordomo. O meglio, il cameriere. Il cameriere del Papa. Secondo fonti del Foglio le indagini del Vaticano volte a scoprire il nome del "corvo" che avrebbe diramato fuori dall'appartamento papale i documenti e le lettere riservate del Papa e del suo segretario Georg Gänswein è Paolo Gabriele, "aiutante di camera" della Famiglia pontificia.

Integralisti: la tattica del salame (o dell'eliminazione progressiva)


di Jérôme Anciberro
in “www.temoignagechretien.fr” del 23 maggio 2012 (traduzione: www.finesettimana.org)
“Il procedimento è in corso. Sarebbe prematuro dire quando terminerà”. Queste due frasi,
pronunciate il 16 maggio dal direttore della sala stampa della Santa Sede hanno raffreddato gli
entusiasmi dei tradizionalisti cattolici. O, più precisamente, di una parte di loro.
Iniziate nel 2009, dopo la revoca delle scomuniche nei confronti dei quattro vescovi consacrati
senza accordo del papa nel 1988 da Mons. Lefebvre, le discussioni dottrinali tra il Vaticano e la
Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) sembravano tuttavia essere arrivate al punto finale il 17
aprile scorso. Mons. Fellay, superiore generale della FSSPX, aveva da poco risposto alla richiesta di
chiarimenti posta dalla Congregazione per la Dottrina della fede (CDF) a proposito del Preambolo
dottrinale consegnato il 14 settembre scorso e che condizionava la firma di un accordo.
Non si teneva conto della notevole capacità degli ambienti tradizionalisti, allineati o meno con
Roma, di mettere in piazza i loro litigi e di mostrare così agli osservatori un'immagine poco
convincente della loro capacità di generare lo spirito di comunione che invece assicurano di voler
promuovere.

La sfiducia?


Sfiduciato Gotti Tedeschi, Presidente dello IOR
In passato ci siamo già occupati dello IOR (qui [1]) e della lotta interna al Vaticano (qui [2]), con i suoi riflessi in Italia nel mondo.
Fonte: ANSA [3]
[4]ROMA -  “Sono dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e il non voler turbare il Santo Padre”. Lo dice all’ANSA Ettore Gotti Tedeschi, ieri sfiduciato dalla presidenza dello Ior. “Il mio amore per il Papa – aggiunge – prevale anche sulla difesa della mia reputazione vilmente messa in discussione”.
Gotti Tedeschi parla a poche ore dalla decisione del board dello Ior che ieri sera lo ha sfiduciato e da una parte si dice “dibattuto”, dall’altra conferma il suo sentimento verso Benedetto XVI. “Non voglio dire nulla per ora – ha detto – perché sono ancora dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e non voler turbare il Santo Padre con dette spiegazioni. Il mio amore per il Papa oggi prevale su ogni altro sentimento, persino di difesa della mia reputazione che vilmente viene messa in discussione”.
GOTTI TEDESCHI SFIDUCIATO,LASCIA GUIDA IOR 
di Fausto Gasparroni
Finisce l’epoca di Ettore Gotti Tedeschi alla presidenza dell’Istituto Opere di religione (Ior), la “banca” vaticana al cui vertice sedeva dal 2009. L’economista e banchiere è stato infatti sfiduciato all’unanimità dai membri dal Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto: una decisione ampiamente condivisa tanto che contro Gotti Tedeschi ha votato anche il rappresentante della sua stessa banca di provenienza, il Banco Santander. Le motivazioni ufficiali, rese note dallo stesso board dello Ior, sono le contestazioni su gravi carenze nella governance dell’istituto, ma da autorevoli fonti vaticane si apprende che Gotti tedeschi sarebbe anche accusato di essere uno di coloro che negli ultimi tempi avrebbe fatto filtrare all’esterno notizie riservate del Vaticano.

RESA DEI CONTI (CORRENTI) IN VATICANO


1- : LA CACCIATA DI LIN-GOTTI TEDESCHI BY BERTONE - 2- IL SEGRETARIO DI STATO NON HA MAI PERDONATO AL “SUO” BANCHIERE DELLO IOR LE CHIACCHIERATE CON I PM SUL RICICLAGGIO VATICANO, L'OPPOSIZIONE SULL’ACQUISIZIONE DEL SAN RAFFAELE (NON HA RILANCIATO DOPO L'OFFERTA DI ROTELLI), LA PUBBLICAZIONE DELLE CARTE SEGRETE DEL PAPA HA INFINE CHIUSO LA PRATICA (LA SEGRETERIA DI STATO LO ADDITA INFATTI COME “UNO DEI CORVI”. “MA IO QUERELO”, RIBATTE GOTTI. DAL VATICANO LA REPLICA È GELIDA E SICURA: “L´INVESTIGAZIONE È ACCURATA”) - 3- I SUOI NEMICI? GOTTI TEDESCHI A QUESTO PUNTO NON HA PIÙ REMORE E RISPONDE: “MARCO SIMEON (PUPILLO DEL CARDINAL BERTONE E DIRIGENTE RAI) E CESARE GERONZI” - 4- COSA CI FACEVA STAMATTINA A MILANO, IN ZONA BRERA, IL DEFENESTRATO LIN-GOTTI TEDESCHI? PARE PARLASSE FITTO FITTO IN SPAGNOLO. STAVA FORSE CHIACCHIERANDO CON L’OPUS DEI EMILIO BOTIN, IL POTENTISSIMO CAPO DEL BANCO SANTANDER? AH, SAPERLO… -

1 - DAGOREPORT
Cosa ci faceva stamattina a Milano, in zona Brera, davanti alla chiesa di Victor del Sabata, il defenestrato Lin-Gotti Tedeschi? Pare parlasse fitto fitto in spagnolo. Stava forse chiacchierando con l'Opus Dei Emilio Botin, capo del Banco Santander? Ah, saperlo...

Parole e fatti


PAPA RATZINGER: "TRASMETTERE PURA ED INTEGRA LA DOTTRINA, SENZA ATTENUAZIONI O TRAVISAMENTI". SI, MA SE NEI SEMINARI SI INSEGNANO ERESIE?


Pontifex.RomaPapa Ratzinger torna a parlare di un urgente ritorno alla tradizione millenaria della Chiesa, quindi a "trasmettere pura ed integra la dottrina, senza attenuazioni o travisamenti", certo in modo nuovo "secondo quanto è richiesto dai nostri tempi", ma sempre rimanendo saldi nella fede, nel Magistero e "per aiutare ogni persona che incontriamo a essere raggiunta dalla Verità", dato che "Dio è il garante, non il concorrente, della nostra felicità". Queste le parole di Benedetto XVI nel Discorso all’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana Benedetto XVI (Clicca qui per leggere il testo integrale). 

giovedì 24 maggio 2012

NON C’E’ SOLO IL GIALLO DEI CORVI, IN VATICANO.


 C’E’ ANCHE QUELLO CHE RIGUARDA IL SEMPRE PIU’ COMPOSITO MOVIMENTO PRO LIFE ITALIANO - di Andrea Moretti

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Il giallo, se vogliamo dire così, inizia l’anno scorso a maggio...

di Andrea Moretti

sala nervi
18.000 ?

Al Lifeday convocato nel 2011 da Piero Pirovano e dall’onorevole UDC Carlo Casini, partecipano 70 persone circa. Lo testimoniano diversi presenti, con gradi di dirigenza nel MpV stesso, e le fotografie postate in internet dagli organizzatori. Eppure al Papa viene fatto leggere un saluto, redatto da altri, in cui viene citato il “folto gruppo” del Movimento per la Vita. Fatti analoghi si ripetono quest’anno.  Per questa domenica 20 maggio 2012, Carlo Casini, rieletto presidente del MpV per altri 3 anni, dopo esserlo stato per 21, aveva convocato il suo movimento per un grande raduno in sala Nervi. In competizione con l’altro evento pro life, quello del 13 maggio, che ha raccolto circa 15 mila persone, tra cui non pochi del MpV, Casini ha cercato in ogni modo di coinvolgere i movimenti ecclesiali, da Cl ai Focolarini, ai neocatecumenali, per poter affermare, come recitano gli slogan della manifestazione, che “tutto il popolo della vita” segue il suo “magistero”. Ma la manifestazione in sala Nervi si è rivelata un flop. Lo raccontano i partecipanti stessi, sui blog e sui siti, alludendo alla presenza di due o tremila persone. Lo testimoniano ancora una volta le fotografie, che ritraggono la sala Nervi, che ha oggi una capienza di 7 mila persone, in buona parte vuota. Dal palco la presentatrice annuncia: “siamo in tremila”. Non è un gran numero, in verità, per una manifestazione che a dire degli organizzatori avrebbe dovuto raccogliere “tutto” il laicato cattolici “per la vita”. Soprattutto, Casini non può dirsi soddisfatto, anche in relazione ai numeri della manifestazione del 13, che ha fatto il possibile per boicottare e denigrare, anche perché in aula sono presenti i vertici dell’Udc, non certo soddisfatti dalla scarsità dei presenti. Senza contare il malumore di molti dirigenti del Movimento per la Vita stesso, che non avevano apprezzato la volontà di Casini di trasformare l’evento in una prova di forza .

Accadrà nel centenario?

Chiesa cattolica: Fatima 95 anni dopo

(di Roberto de Mattei) Il 95esimo anniversario delle Apparizioni di Fatima, avvenute da maggio ad ottobre del 1917, è passato inosservato, se non fosse per un convegno organizzato a Roma da padre Nicholas Gruner e per la pubblicazione, da Sugarco, a del bel libro di Cristina Siccardi, Fatima e la Passione della Chiesa, su cui avremo modo di ritornare.
Limitiamoci qui a ricordare che il Messaggio della Madonna ai tre pastorelliLucia, Giacinta e Francesco, consta di tre parti diverse, ma logicamente concatenate tra di loro. La prima parte si riferisce alla salvezza delle anime ed è caratterizzata dalla terrificante visione dell’inferno, che è il destino che attende le anime dei peccatori impenitenti. La seconda parte del Messaggio estende il castigo alle nazioni infedeli alla legge divina. La terza parte, divulgata dalla Santa Sede nel giugno 2000, dilata la tragedia alla vita della Chiesa, offrendo la visione di un Papa e di vescovi, religiosi, religiose e laici colpiti a morte dai persecutori, Le discussioni che si sono aperte negli ultimi anni su questo “Terzo Segreto” rischiano di offuscare la forza profetica della parte centrale del Messaggio, riassunto da due frasi decisive: «la Russia diffonderà nel mondo i suoi errori» e «Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà».

Sogno di una sera di mezza primavera...

SONO RIUSCITI A FAR DIMETTERE GOTTI TEDESCHI... A QUANDO LE DIMISSIONI DI BERTONE?

Ettore Gotti Tedeschi
di Francesco Colafemmina

La notizia viene battuta in questi istanti dalle agenzie di stampa: l'integerrimo e tenace Ettore Gotti Tedeschi lascia lo IOR. Chi, in accordo con il Pontefice, ha cercato di portare pulizia e trasparenza nella banca del Vaticano, dopo decenni di ombre e sporcizia diffusa, va via probabilmente esacerbato da pressioni e diffidenze. Secondo alcuni dietro le dimissioni di Gotti Tedeschi ci sarebbero i contrasti con Bertone. Come non credere a tali fonti, tenendo conto della gestione approssimativa, casereccia e nepotistica emersa anche recentemente dai documenti resi noti in "Santo Padre" di Nuzzi, ovvero l'esatto contrario dei criteri gestionali portati avanti con lucidità dall'ormai ex presidente dello IOR?

Natale di Bontà

1- E’ IL 25 DICEMBRE 2011 E PIOVONO OFFERTE PER IL SANTO PADRE: BRUNO VESPA MANDA 10 MILA EURO PER LE OPERE PIE E COGLIE L’OCCASIONE PER CHIEDERE UN APPUNTAMENTO - 2- SOMME ARRIVANO ANCHE DAL VERTICE DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO. C’È ABRAMO BAZOLI DI BANCA INTESA CHE INVIA 25.000 EURO COME “CONTRIBUTO PER LE SUE OPERE DI CARITÀ”, FACENDO INTESTARE L’ASSEGNO CIRCOLARE PROPRIO A MONSIGNOR GEORG - 3- C’È ANCHE IL “DONO SPECIALE PER IL SANTO PADRE” DALL’UNICREDIT DI RAMPL E GHIZZONI - 4- PAOLA BINETTI (UDC) SI SCAGLIA CONTRO LÌ AUTORE DEL LIBRO 'SUA SANTITA', "NUZZI VIOLA LA COSTITUZIONE, CI VUOLE PUNIZIONE ESEMPLARE. SPERO LIBRO VENGA RITIRATO" - 5- NUZZI AL CONTRATTACCO “DOV’ERA IL VATICANO QUANDO LA MAGISTRATURA ITALIANA CHIEDEVA COLLABORAZIONE SULLA ORLANDI? E SUL CASO CALVI? E SULLA TANGENTE ENIMONT RIPULITA DALLO IOR? SOLO ORA CHIEDONO AIUTO ALL’ITALIA? PER INCRIMINARMI” -

Estratto dal libro di Gianluigi Nuzzi "Sua Santità" - Edizioni Chiarelettere
È soprattutto alla vigilia del 25 dicembre che le offerte si fanno più consistenti e l'agenda del Santo Padre, che abbiamo potuto vedere, si infittisce. Basta prendere il dicembre del 2011 quando Benedetto XVI ha fissato in scaletta numerosi incontri e sul tavolo arrivano copiose offerte da ecclesiastici e laici di tutto il mondo.
Tra queste spicca la lettera con un assegno di 10.000 euro che il 21 dicembre Bruno Vespa, il giornalista televisivo più conosciuto in Italia, indirizza per le opere del papa: «Anche quest'anno, mi permetto di farle avere - scrive - a nome della mia famiglia una piccola somma a disposizione della carità del papa. Auguro a Sua Santità e a lei, caro don Giorgio, di trascorrere un sereno Natale e un nuovo anno di proficua missione».
Qualche riga in bianco e, dopo le indicazioni del numero e dell'importo dell'assegno, il giornalista aggiunge a mano una postilla: «Ps: Quando possiamo avere un incontro per salutare il Santo Padre? Grazie». Vespa manda una somma di denaro per le opere pie di Ratzinger e coglie l'occasione per chiedere un appuntamento. La segreteria del pontefice, probabilmente lo stesso padre Georg, verga sulla lettera un memo per il pontefice: «Mi faccio vivo al riguardo nel nuovo anno» per l'agognato appuntamento. Alla vigilia di Natale Benedetto XVI legge la missiva e chiede di ringraziare per l'obolo.
Sono giorni intensi, con somme che arrivano anche dal vertice del sistema bancario italiano. C'è Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di sorveglianza 94 Sua Santità di Intesa Sanpaolo e protagonista della finanza cattolica, che invia 25.000 euro come «contributo per le sue opere di carità », facendo intestare l'assegno circolare proprio a monsignor Georg Gänswein. C'è il «dono speciale per il Santo Padre» che Dieter Rampl e Federico Ghizzoni, presidente e ad di Unicredit, inviano al cardinale Bertone perché lo consegni al papa.
I banchieri colgono l'occasione, nella loro missiva, per sostenere la centralità della persona nella società di oggi, condividendo lo spirito dell'enciclica Caritas in veritate. E sottolineano la loro attenzione ai mercati finanziari dell'Est europeo, dove Unicredit è presente con filiali. I regali, almeno alcuni di quelli che il papa riceve, vengono poi ridistribuiti tra i dipendenti del piccolo Stato. È il caso della festa della befana per i dipendenti dei servizi di sicurezza, a iniziare dai 150 gendarmi.

Dulcis in fundo?

Tra le bizzarre abitudini dei neocatecumenali c'è quella di distribuire latte e miele alla fine della Messa dell'Ottava di Pasqua ai "camminanti" che hanno concluso tutti i passaggi e che perciò hanno l'onore di indossare la vestina bianca griffata da Kiko. Questa messinscena di creatività liturgica viene giustificata dicendo che sarebbe un segno della Terra Promessa "dove scorrono latte e miele" (cfr. Esodo 3,8 ma cfr. anche il Corano, sura LV, "fiumi di latte e miele").

Prima del termine della Messa, cioè prima della benedizione, passa il "ministro" a presentarsi con la coppa di latte (di materiale trasparente, come i piatti che si usano nel forno a microonde), si piazza davanti al neocatecumeno e dice: «gusta e vedi quant'è buono il Signore» e questi risponde: «beato l'uomo che in Lui si rifugia» (cfr. Salmo 34,9) e poi procede a bere.

Vediamo cosa dice in merito l'istruzione Redemptionis Sacramentum al numero 96:

C'è sempre una scusa! a quando Akuel?

Vuoi un rosario o un crocifisso? C'è il distributore in Chiesa 

Distributore automatico
DISTRIBUTORE AUTOMATICO

La curiosa storia di un parroco, raccontata dal quotidiano "Trentino", che ha deciso di installare un self-service automatico per l'acquisto di oggetti sacri

LUCA ROLANDIROMA

Non è un esercizio dissacrante, ma quello che si trova nel distributore automatico posizionato da qualche giorno all’esterno della chiesa dei santi Filippo e Giacomo, a Cogolo di Pejo in Val di Sole, è un fatto veramente originale scrive Gianfranco Piccoli sul quotidiano trentino.

Crocifissi al posto dei sandwich e rosari al posto dello yogurt da bere e delle barrette di cioccolato. Davanti ad ogni prodotto il numero da selezionare e il prezzo. Per l'acqusito necessari l'ultizzo di moneta o carta da inserire nelle apposite fessure.

mercoledì 23 maggio 2012

Dal Triregno al trismegisto...?

http://www.chiesaviva.com/pallio%20satanico.pdf
http://www.chiesaviva.com/mitra%20satanica%20it.pdf

http://www.chiesaviva.com/altra%20mitra%20satanica%20it.pdf

Canto gregoriano. La rivincita annunciata

La congregazione per il culto divino vuole mettersi alla guida della rinascita della grande musica sacra. Ecco il suo programma, reso pubblico per la prima volta da un suo dirigente. Ma la segreteria di Stato ha i suoi musicisti, e frena

di Sandro Magister

Canto gregoriano. La rivincita annunciata

ROMA, 23 maggio 2012 – Nella messa che Benedetto XVI celebrerà a Milano il prossimo 3 giugno davanti a un'immensa folla di fedeli, in occasione dell'incontro mondiale delle famiglie, l'esecuzione dei canti gregoriani sarà affidata al coro diretto dal maestro Fulvio Rampi.

Si tratta di un coro tra i più meritatamente affermati, nel canto gregoriano. Nello studio e nella pratica di questo che è il canto "principe" della liturgia latina, Rampi svolge da molti anni un ruolo di prim'ordine.

Lo scorso 19 maggio, a Lecce, egli ha tenuto una avvincente conferenza proprio su questo canto, nel quadro di una giornata di studi sulla musica sacra a cinquant'anni dal Concilio Vaticano II e alla luce del magistero di Benedetto XVI:

> Il canto gregoriano: un estraneo in casa sua

Ben due Papi ci han pregato...!


Nel segno del demonio

Nella “Camera di Meditazione” delle Nazioni Unite c’è un affresco dell’artista svedese Bo Beskow. Secondo alcuni la linea ondulata che attraversa il disegno in diagonale rappresenterebbe il serpente, ovvero Satana, e le 72 sezioni in cui è divisa l’opera rappresenterebbero i 72 nomi diabolici…
I nomi dei diavoli tramandati dalla letteratura esoterica sono testimoniati in epoca rinascimentale nella Pseudomonarchia Daemonum di Johann Weyer e nel manuale di magiaLemegeton, per arrivare ai nostri giorni con la Liturgia infernale di Satana. Ma in un codice del XII secolo recentemente scoperto sembra esserci la fonte più antica della lista di nomi diabolici: in questo testo dal titolo Nomina Diaboli, gli appellativi dei demoni sono seguiti da una breve descrizione, secondo lo schema medievale della interpretatio nominis, assai diffuso nella letteratura dei secoli di mezzo. Leggendo le fantasmagoriche interpretazioni dei nomi diabolici, è inevitabile rilevarne la straordinaria modernità, nell’accostamento coi mostruosi sviluppi dell’ideologia mondialista!
NOMINA DIABOLI
(1) BAEL
In communione sanctorum Satanae

Apostati!


23 maggio 2012

Cari ex friulani che fate la coda per ascoltare il Dalai Lama a Udine (vi chiamo ex friulani perché voltare le spalle ai santi Ermacora e Fortunato, a san Paolino d’Aquileia e al beato Marco d’Aviano fa di voi degli apolidi), quando uscirete dal Palasport Carnera andatevi a comprare “Contro il buddismo” di Roberto Dal Bosco (Fede & Cultura). Lo studioso vicentino vi racconta, fra l’altro, la brutta storia di Shoko Asahara, il buddista stragista che a Tokyo uccise col gas nervino undici persone nella metropolitana e non perché impazzito ma per realizzare finalmente le parole del “Kalachakra”, sacro testo della religione del Grande Nulla. Costui era amico e finanziatore del vostro lama preferito che tralasciò di prendere le distanze da un simile assassino come tralasciò di prendere le distanze dallo schiavismo e dalla pedofilia caratterizzanti il Tibet fino all’invasione cinese. E non poteva fare altrimenti perché anche quelle pratiche sono contemplate dai sacri himalaiani testi. Nella classifica di Ibs, reparto “Religione e spiritualità”, “Contro il buddismo” pur essendo pubblicato da una casa editrice microscopica è al 22° posto mentre “Conosci te stesso” (autore Dalai Lama ed editore Mondadori, non so se mi spiego) è al 54°. Ne deduco che si stanno ravvedendo in tanti: fatelo anche voi, cari ex friulani, la verità vi attende.

"veggenti" previdenti per il futuro constat...:come ti liscio la gerrachia...


I veggenti di Medjugorje per la Giornata della Famiglia a Milano

Incontro nazionale di preghiera organizzato da MIR I DOBRO. “Ogni famiglia diventi gioia per Mio Figlio Gesù” (messaggio della Madonna del 25 gennaio 1992). FOTO E VIDEO
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Testimonianza della veggente Marija Pavlovic

(mi-lorenteggio.com) Milano, 21 maggio 2012 - Ieri, 20 maggio 2012, pochi giorni prima del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, l’associazione onlus MIR I DOBRO ha invitato i pellegrini di Medjugorje e i fedeli della Vergine alla giornata di preghiera che quest’anno ha avuto come tema la famiglia e che in questa tredicesima edizione si è svolta, per la prima volta, presso il centro fieristico di Rho, alle porte di Milano.

Al servizio dei banchieri e delle lobbies!


Il Cardinale Bagnasco dà una mano a Monti e bacchetta i partiti

Il presidente della CEI ha aperto nel pomeriggio in Vaticano l'assemblea generale di primavera - il «parlamento» dei vescovi italiani. Sulla presenza dei cattolici in politica solo un breve richiamo

Il Presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco
Ingradisci
Il Presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco
CITTÀ DEL VATICANO - Il cardinale Angelo Bagnasco dà una mano a Mario Monti e bacchetta i partiti che sembrano volersi «ritrarre» dal sostegno al Governo. Il presidente della Cei ha aperto nel pomeriggio in Vaticano l'assemblea generale di primavera - il 'parlamento' dei vescovi italiani - con una prolusione che, in un momento di incertezza segnata dalla crisi dell'euro, dal terremoto in Emilia Romagna e dall'attentato di Brindisi, pungola il mondo politico a proseguire l'azione di rinnovamento dell'esecutivo tecnico.

La Chiesa anglicana apre alle donne Vescovo


Tuttavia, i vescovi hanno anche offerto un «ramoscello di ulivo» ai più tradizionalisti, che non intendono accettare l'autorità della donna su basi teologiche, riconoscendo il diritto alle parrocchie di scegliere un Vescovo uomo


L'Abbazia di Westminster
Ingradisci
L'Abbazia di Westminster
LONDRA - I vescovi anglicani hanno approvato la legge che autorizza le donne a diventare vescovi, riconoscendo però il diritto delle parrocchie più tradizionaliste di avere in alternativa un uomo. Stando a quanto riporta oggi il Telegraph, il via libera all'episcopato delle donne è arrivato la scorsa notte in un incontro a porte chiuse a York, in cui sono stati anche respinti una serie di tentativi di ridurre i poteri delle future donne vescovo.

C'è un cardinale negli USA!

LA CHIESA MANDA AL ROGO OBAMA L’ERETICO - BARACK PUÒ DIRE ADDIO AL VOTO DEI CATTOLICI: DOPO LA SVOLTA “GAY FRIENDLY” CHE AVEVA FATTO IRRITARE I BACCHETTONI, LO SCISMA SI È COMPIUTO CON LA RIFORMA SANITARIA CHE OBBLIGA I DATORI DI LAVORO (COMPRESI GLI ENTI RELIGIOSI) A PAGARE AI DIPENDENTI CONTRACCETTIVI E STERILIZZAZIONE - IL POTENTE ARCIVESCOVO DI NEW YORK, NONCHÉ PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE, CARDINALE DOLAN: “STRANGOLA LA LIBERTÀ DI FEDE”…

BARACK OBAMABARACK OBAMA
Paolo Mastrolilli per "la Stampa"
È guerra aperta tra la gerarchia cattolica e l'amministrazione Obama, almeno nei tribunali. Infatti 43 diocesi e organizzazioni religiose hanno fatto causa al Department of Health and Human Services, per la parte della riforma sanitaria che richiede a tutti i datori di lavoro di pagare ai propri dipendenti i contraccettivi e la sterilizzazione. Uno scontro frontale, che avrà un impatto sulle elezioni di novembre.
La decisione del governo era stata annunciata all'inizio dell'anno, provocando una reazione negativa abbastanza compatta da parte della comunità cattolica, che la considerava un'ingerenza nella propria fede. Il provvedimento infatti esentava per ragioni di coscienza le chiese, ma toccava tutti gli ospedali, le scuole e le altre organizzazioni for profit di matrice religiosa.
Barack ObamaBARACK OBAMA
Dopo qualche giorno l'amministrazione era tornata sui propri

martedì 22 maggio 2012

Loreto: Non si confessa, c’è lo “strizzacervelli”



 Nella Basilica di Loreto
di Matteo Castagna
Articolo già pubblicato anche da Affaritaliani.i http://affaritaliani.libero.it/cronache/loreto210512.html
“QUI NON SI CONFESSA” a caratteri cubitali e “Qui non confessioni, ma dialogo e ascolto”, sono i cartelli appoggiati sulla balaustra della “Cappella Slava” nel Santuario di Loreto, che vedete in foto qui a lato. Poi, ancora, un tabellone con ritratto della Madonna titolato “PUNTO DI ASCOLTO” e la scritta “IN ASCOLTO CON MARIA” davanti alla balaustra, che potete vedere assieme alle altre foto in fondo all’articolo. Di fronte all’altare, a pochi metri dalla Santa Casa della Sacra Famiglia, c’è un tavolino con due sedie contrapposte e altre dietro, come una sorta di sala d’attesa. Non c’è il classico lettino da clinica psicanalitica, ma gli orari delle “visite” non mancano: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.

UN MEA CULPA E' CHIEDERE TROPPO?




di Francesco Colafemmina

Non sono nessuno per avanzare richieste di alcun tipo, tantomeno al Santo Padre. Pure, dopo aver letto il libro di Gianluigi Nuzzi, o meglio, le lettere raccolte nel volume commentato da Nuzzi, un dubbio mi attanaglia: ma non sarà forse il caso che la Santa Sede invece di trincerarsi dietro silenzi e smentite, invece che sventolare lo spauracchio di denunce e condanne, ci debba delle scuse. Sì, delle scuse  sincere rivolte a tutti noi fedeli, vittime di un potere ecclesiastico mal gestito, ormai corroso dall'estrema frequenza del mondo, in attesa di un rinnovamento che non può non partire dalla consapevolezza degli errori.
Si discetta in maniera disordinata sull'identità del trafugatore di documenti dalla Santa Sede. Si creano commissioni ad hoc, mentre invece si dovrebbe comprendere il movente del trafugatore e dei suoi complici. Troppo sbrigativamente si dice: "ecco, questa è la lotta per il Conclave". Ma questa è una banalizzazione di qualcosa di più complesso. La pubblicazione di quei documenti, la loro stessa selezione ci mostrano un anelito diverso: non c'è interesse a favorire una fazione piuttosto che un'altra, ma a descrivere ciò che in Vaticano sembra mancare da tempo ossia il senso della giustizia, il rispetto per le capacità individuali, il ripudio del denaro, la coerenza fra parola ed opere. Sono i sentimenti che devono aver mosso il leaker a divulgare questi frammenti di vita quotidiana nei sacri palazzi. Ed è eclatante non tanto il contenuto di tali frammenti quanto che essi, pur visionati dal Santo Padre, non abbiano portato ad alcun cambio di rotta verso quei valori cristiani sopra citati.

Un “onesto pagano” al Festival Biblico:


“La Chiesa critichi davvero il dio Profitto”E’ così che si definisce il nicciano e antimodernista Massimo Fini, che domani parlerà assieme al teologo don Dario Vivian a Nove (il programma qui). Tema: “Tra immagini di paura e volti di speranza”. Giornalista, opinionista sul Fatto Quotidiano e sulGazzettino, scrittore poliedrico (uscita di recente “La guerra democratica”, Chiarelettere), Fini ha sempre un punto di vista originale, spiazzante, irregolare. 

Apperentemente contraddittorio, ma solo per chi ragiona secondo la visione del mondo corrente, scontatamente progressista ed economicista.

Padre Amorth: "Orlandi, fu un delitto a sfondo sessuale"


Il capo degli esorcisti:
"Attirata in una trappola"

«E' un delitto a sfondo sessuale», sostiene il capo mondiale degli esorcisti, padre Gabriele Amorth. L'anziano sacerdote, molto stimato da Benedetto XVI, rivela a La Stampa una pista interna per la scomparsa nel 1983 della cittadina vaticana davanti alla chiesa di Sant'Apollinare, da poco riferita riservatamente ai familiari della ragazza.

Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa nel 1983 a Roma

«Come dichiarato anche da monsignor Simeone Duca, archivista vaticano, venivano organizzati festini nei quali era coinvolto come "reclutatore di ragazze" anche un gendarme della Santa Sede. Ritengo che Emanuela sia finita vittima di quel giro - spiega padre Amorth - Non ho mai creduto alla pista internazionale, ho motivo di credere che si sia trattato di un caso di sfruttamento sessuale con conseguente omicidio poco dopo la scomparsa e occultamento del cadavere». E ancora: «Nel giro era coinvolto anche personale diplomatico di un'ambasciata straniera presso la Santa Sede».

Serpe dal sen fuggita--?



Perché il Vaticano conosce la sua serpe in seno ma non la rimuove

Si chiama Luigi Martignani ed è un frate cappuccino “minutante” della segreteria di stato vaticana. E’ lui che per volere del sostituto Giovanni Angelo Becciu ricopre il ruolo di segretario della commissione d’inchiesta vaticana incaricata dal Papa di fare chiarezza su Vatileaks, l’uscita di documenti riservati finiti nelle redazioni di alcuni quotidiani e che formano anche il corpo dell’ultimo libro del giornalista Gian Luizi Nuzzi “Sua Santità” (Chiarelettere). Martignani è chiamato a coadiuvare il lavoro dei cardinali Julián Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi. Un lavoro non facile: devono scoprire l’identità di colui che Nuzzi chiama col nome in codice “Maria”, in sostanza il “corvo” che da dentro la Santa Sede ha passato le carte fuori. Si tratta di una persona o di più persone?

Emanuela Orlandi? Forse ha ragione padre Amorth


Ne “L’ultimo esorcista“, il libro che padre Gabriele Amorth ha scritto con Paolo Rodari (in libreria dallo scorso gennaio) Amorth conferma la pista vaticana, così:
NOTA SUL CASO ORLANDI
di padre Gabriele Amorth
Non ci sono prove per dire che in Vaticano ci sia Satana, nel senso che non ci sono prove per dire che ci sono persone che in Vaticano svolgono riti satanici. Persone che sono volutamente schiave di Satana e che lavorano per instaurare il suo regno di buio, morte e distruzione in questo mondo. Io, almeno, non ho prove.

BENEDETTO SILENZIO! - IL VATICANO VOLEVA ‘DIMENTICARE’ EMANUELA: “SI È GIUNTI ALLA CONCLUSIONE CHE NON È OPPORTUNO UN CENNO AL CASO ORLANDI. IL FRATELLO SOSTIENE CHE AI VARI LIVELLI VATICANI CI SIA OMERTÀ SULLA QUESTIONE. IL FATTO CHE IL PAPA ANCHE SOLO NOMINI IL CASO PUÒ DARE UN APPOGGIO ALL’IPOTESI CHE ‘NON CI VEDE CHIARO’ SU COME È STATA GESTITA LA QUESTIONE”…

Emanuela OrlandiEmanuela Orlandi"Libero" ha pubblicato questo estratto del libro di Gianluigi Nuzzi «Sua Santità» (Chiarelettere, in vendita). Il testo qui presentato rivela una missiva del prelato Giampiero Gloder, nella quale il sacerdote consiglia al Vaticano di non prendere posizione ufficiale sul caso Orlandi. L'appunto, datato dicembre 2011, era indirizzato direttamente all'entourage di Benedetto XVI, come suggerimento riservato per il testo dell'Angelus del Santo Padre.
(...) Pietro Orlandi non lo sa ma sulla storia della sorella l'attenzione di Benedetto XVI è alta. Il pontefice segue da tempo la vicenda in prima persona. E don Georg, il primo assistente del pontefice legge ogni informazione che il capo della gendarmeria Domenico Giani riesce a raccogliere. Da una parte una famiglia che cerca la verità, dall'altra un'istituzione, il Vaticano, dove vige la regola aurea che un segreto non è più tale se lo sa più di una persona.
gianluigi nuzzigianluigi nuzzi Pietro Orlandi già all'inizio di dicembre 2011 aveva avuto un incontro con padre Georg al quale si rivolge il 16 dicembre con una lettera nel quale lo ringrazia dell'incontro e dice che tutta la sua famiglia è convinta che «Sua Santità attraverso le sue parole potrà sensibilizzare le coscienze di chi è preposto ad accertare la verità ». Gli anticipa anche che «Domenica 18 all'Angelus molte delle persone che hanno aderito alla lettera rivolta al Papa saranno presenti in piazza San Pietro nella speranza che Sua Santità possa rivolgere, durante l'Angelus, un pensiero e una preghiera ad Emanuela. Questo gesto potrebbe determinare l'inizio di un nuovo cammino verso la verità».
Pietro Orlandi si mostra determinato a raggiungere la verità sulla scomparsa della sorella. E nei sacri palazzi ci si chiede se accogliere o meno la sua richiesta. Tra i primi a intervenire, il prelato veneto Giampiero Gloder, capo dei «ghost-writer» che coadiuvano il Papa nella stesura dei suoi testi. Sul caso Orlandi e la richiesta del fratello per l'Angelus, il monsignore discute con padre Lombardi e con monsignor Ettore Balestrero, uno dei primi collaboratori di Bertone alla segreteria di Stato.
benedetto xvibenedetto xvi Tutti e tre arrivano alla stessa conclusione: sulla ragazza Ratzinger non deve intervenire. Qualsiasi parola sulla vicenda farebbe riaccendere i fari mondiali su una storia che ormai va avanti da quasi trent'anni. Indirettamente, riconoscerebbe un «ruolo» vaticano. Impensabile.

CASO ORLANDI, I MISTERI DEL FRATELLO PIETRO


 - “NEL SUO LIBRO ATTRIBUISCE MOLTA IMPORTANZA ALLA LETTERA ANONIMA SECONDO CUI EMANUELA SAREBBE MORTA LA SERA STESSA DEL RAPIMENTO E SAREBBE STATA SEPOLTA A PRIMA PORTA. MA ALLORA PERCHÉ HA INSISTITO PER ISPEZIONARE LA TOMBA DI DE PEDIS?” - “PERCHÉ IL LEGALE DI FAMIGLIA DICE CHE EMANUELA È VIVA?” - “PIETRO ORLANDI HA DICHIARATO: ‘SO CHI HA RAPITO MIA SORELLA’. PERCHÉ NON NE FA MAI IL NOME?”…

Pino Nicotri per www.blitzquotidiano.it

PIETRO ORLANDIPIETRO ORLANDI Le contraddizioni nel comportamento e nelle dichiarazioni di Pietro Orlandi sulla scomparsa di sua sorella Emanuela, avvenuta a 16 anni di età il 23 giugno del 1983 a Roma, cominciano a provocare disagio anche tra i suoi fan. Trascurarle o limitarsi ad attribuirle al lutto non elaborato nonostante siano passati ben 29 anni è ormai un po' troppo semplicistico e riduttivo.
EMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDI Così come non ha senso continuare a rilanciare qualunque sua affermazione - a volte l'una l'opposto dell'altra - senza mai vagliarla criticamente.
Mettendo in fila tutti i dubbi e le contraddizioni di Pietro Orlandi, si ottiene una lista di undici punti interrogativi: cose che Orlandi non ha mai detto, cose che non ha mai spiegato, cose che ha detto e fatto contraddicendosi a 360 gradi.
Per capire meglio quel che sta succedendo proprio in questi giorni, può essere utile, e serio, rivedere quegli 11 interrogativi, che corrispondono ad altrettanti punti oscuri, per nulla privi di importanza.
Il fratello di Emanuela OrlandiIl fratello di Emanuela Orlandi Sono sicuro che molti lettori, arrivati in fondo, si convinceranno che accanto e attorno al mistero della sorte di Emanuela Orlandi c'è un altro mistero che continua, quello del fratello Pietro.
1) - Pietro Orlandi attribuisce improvvisamente molta importanza alla lettera anonima pubblicata domenica 20 maggio da alcuni giornali, come per esempio La Stampa. La missiva figura da un anno nel libro di Pietro Orlandi "Mia sorella", edito nel maggio dell'anno scorso, ed è stata ricevuta da sua madre, Maria Pezzano, nel febbraio 2008 e da lei consegnata ai magistrati.
EMANUELA ORLANDI CERCASIEMANUELA ORLANDI CERCASI La lettera dice che Emanuela è morta, la sera stessa della scomparsa la sera del 22 giugno '83, mentre era in compagnia di don Piero Vergari nella solita basilica di S. Apollinare e che è stata sepolta la sera stessa nel cimitero di Prima Porta. Ma perché allora da mesi e anzi da anni lo stesso Pietro parla ovunque, in tv e sui giornali, di pista internazionale e lo ha fatto anche in tempi recenti?
2) - Perché insiste a dire "mia sorella è stata rapita in quanto cittadina vaticana", visto anche che la cittadinanza con quanto scritto nella lettera anonima non c'entra nulla?
3) - Perché, nonostante una tale missiva, il legale rappresentante proprio di Maria Pezzano, avvocato Ferdinando Imposimato, insiste a dichiarare, e lo ha fatto anche molto di recente, che Emanuela invece è viva è sta in Turchia o in altro Paese orientale? A chi bisogna credere?
4) - Il 10 maggio dell'anno scorso Pietro Orlandi ha fatto a una serie di giornali, da Vanity Fair a Italia Sera e al Secolo XIX, una dichiarazione ben precisa: "Io so chi ha rapito mia sorella". E allora, se lo sa, perché non ne fa mai il nome?
5) - Pietro Orlandi dà tanta importanza alla lettera anonima pubblicata il 20 maggio 2012 dai giornali e da lui pubblicata nel maggio dell'anno scorso, secondo la quale Emanuela sarebbe sepolta nel cimitero di Prima Porta. Ma allora perché mai ha insistito come un matto per ispezionare la tomba di De Pedis, che si trova in S. Apollinare e non a Prima Porta?
TOMBA DEPEDISTOMBA DEPEDIS6) - A pagina 206 e 207 del mio libro del 2002, "Mistero vaticano. La scomparsa di Emanuela Orlandi" , riporto una lettera anonima spedita nell'ottobre 1993 dal Vaticano da un mittente che la intitolava "TESTIMONIANZA RACCOLTA IN CONFESSIONE". Nella lettera si legge che Emanuela la sera in cui scomparve andò a Civitavecchia in auto con un prelato amante della bella vita e che il mattino dopo, rientrata a Roma, decise di non tornare più a casa. L'allora appena nominato avvocato della signora Pezzano, Ferdinando Imposimato, cercò di farmi togliere quella lettera dalle bozze anche minacciandomi di querela. Poiché io invece la pubblicai assieme al resto venni duramente rimproverato dalla Pezzano perché "con quella lettera ha offeso la memoria di mia figlia".
ali agcaali agca Come è possibile allora che abbia consegnato lei stessa ai magistrati, nel 2008, la lettera anonima oggi alla ribalta? E come mai Pietro anziché nasconderla l'ha pubblicata? Si tratta infatti di una lettera che Emanuela la offende davvero. A fronte di questa contraddizione, qualcuno potrebbe dedurne che nella lettera da me pubblicata ci possa essere qualche particolare che non si voleva far trapelare. Da notare che io l'ho pubblicata come un esempio delle molte maldicenze che gli Orlandi hanno dovuto sopportare.
Piero VergariPiero Vergari7) - Pietro Orlandi dice che lui sua sorella la cerca ovunque convinto che sia viva. Ma allora perché l'ha cercata in una tomba per giunta vecchia di 22 anni quale è quella di De Pedis? E se è convinto o anche solo spera che sia viva, perché ha pubblicato e oggi ritiene importantissima una lettera che la dà per morta fin dalla sera del 22 giugno 1983?
- Pietro Orlandi continua a spiegare che lui le tracce della sorella le cerca ovunque. Ma allora perché non le va a cercare anche in Salita Monte del Gallo visto che sa benissimo cosa ho scritto nel mio libro del 2008 intitolato "Emanuela Orlandi, la verità"?
Nel libro ho scritto che una mia fonte vaticana mi ha spiegato di avere saputo da due agenti del Sisde che Emanuela è morta la sera stessa della scomparsa. Morta per la precisione in una casa di Salita Monte del Gallo, strada vicina al Vaticano sul lato che va verso il Gianicolo. Perché Pietro Orlandi non la cerca anche lì? Perché fa finta di non conoscere questa notizia su Salita Monte del Gallo, lui che è sempre pronto a rilanciare le notizie più improbabili?
8) - Crede a Alì Agca, a Sabrina Minardi, alle telefonate anonime a "Chi l'ha visto?", a chi per strada gli dice "la persona che fece salire in macchina Emanuela la conosci bene" e alle lettere anonime a sfondo clerico sessuale, crede cioè a un insieme di "rivelazioni" peraltro assolutamente inconciliabili tra loro, però preferisce far finta che non esista quanto scritto da un giornalista di lungo corso come il sottoscritto, con 35 anni a L'Espresso e una dozzina di libri nella sua carriera, certamente credibile almeno quanto quei personaggi e quegli anonimi. Pietro Orlandi è libero ovviamente di credere a quel che gli pare, ma l'ostracismo posto nei miei confronti, del tipo "O io o lui", in varie sedi televisive e giornalistiche non pare certo un contributo all'accertamento dei fatti e della verità sulla fine di sua sorella. Semmai, appare un tentativo di evitare che certe notizie arrivino all'opinione pubblica.
sabrina minardi bruno giordano stampa1sabrina minardi bruno giordano stampa1 In particolare, che l'anonimo della telefonata a "Chi l'ha visto?" mentisse è ormai provato in modo assoluto dai controlli nella tomba di De Pedis. Il telefonista infatti ha detto: "Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare". La magistratura è andata "a vedere chi è sepolto nella cripta", De Pedis ovviamente, ma la soluzione del caso non c'è.
9) - Nell'ottobre dell'anno scorso ho consegnato ai magistrati inquirenti le registrazioni delle mie conversazioni telefoniche del 2004 con l'avvocato Gennaro Egidio, fin dal 1983 legale rappresentante sia degli Orlandi che dei Gregori, famiglia della quale faceva parte la giovanissima Mirella, scomparsa tre settimane prima di Emanuela. Di tali registrazioni ho anche pubblicato le trascrizioni. Dalle telefonate si apprende che è lo stesso avvocato degli Orlandi a negare che Emanuela sia stata rapita: "Si stratta di una scomparsa, ma non di un rapimento", e spiega brevemente il perché della sua affermazione.
Come mai Pietro Orlandi, che dà retta a qualunque "rivelazione" e segnalazione anonima, continua a far finta di non sapere cosa ha detto e spiegato il suo stesso avvocato di famiglia dopo ben 21 anni che si occupava del caso?
chiesa sant apollinarechiesa sant apollinare 10) - Pietro Orlandi si guarda bene anche solo dal nominare Salita Monte del Gallo e preferisce ignorare quanto ammesso dallo stesso avvocato di famiglia, però corre a cercare Emanuela a Londra sulla base di una telefonata in diretta tv platealmente falsa ricevuta lo scorso 17 giugno (2011) mentre con il giornalista Fabrizio Peronaci presentava il loro libro "Mia sorella".
Quella sera il falso "ex agente segreto del Sismi, nome in codice Lupo", alias Luigi Gastrini, ha telefonato a Tele Roma Uno per annunciare in diretta a Pietro Orlandi che "Emanuela è viva e sta a Londra". Con la stessa telefonata in diretta il sedicente 007 ha anche avvertito Pietro Orlandi che scavando avrebbe avuto la sgradita sorpresa di scoprire che suo padre aveva maneggi illeciti di danaro "con l'Istituto Antonveneto". Peccato che la banca Antonveneta sia nata ben 19 anni dopo il 1983 al quale faceva riferimento "l'ex 007″.
Per scoprirlo, e scoprire quindi che il "Lupo" mentiva, bastava un banale controllo su Google. Per farlo, a me e ad altri colleghi sono bastati meno di 30 secondi. Eppure non se ne sono accorti e non hanno fatto controlli né un impiegato esperto di banca come Pietro Orlandi, impegnato nella banca vaticana IOR per oltre un quarto di secolo, né un giornalista del Corriere della Sera come Peronaci. Il primo infatti è partito con tanto di battage pubblicitario e troupe televisiva per Londra. Il secondo ha avvalorato sulla pagina 3 del Corriere della Sera di domenica 19 giugno 2011quanto aveva detto Gastrini.
Resta un piccolo mistero: come mai Gastrini, che vive in provincia di Bergamo, quel 17 giugno sia stato al corrente di quel che avevano in programma una tv romana e abbia sentito l'esigenza di telefonare in diretta. Sta di fatto che dopo qualche mese Gastrini è stato incriminato per millantato credito.

lunedì 21 maggio 2012

La nuova messa è in rottura con la tradizione liturgica apostolica?


 1parte
● «Le preghiere del nostro Canone si trovano nel trattato De Sacramentis (fine del IV-V secolo) [...]. La nostra Messa risale, senza mutamento essenziale, all'epoca in cui si sviluppava per la prima volta dalla più antica liturgia comune [circa trecento anni dopo Cristo]. Essa serba ancora il profumo di quella liturgia primitiva, nei giorni in cui Cesare governava il mondo e sperava di poter  spegnere la Fede cristiana; i giorni in cui i nostri padri si riunivano avanti l'aurora per cantare un inno a Cristo come a  loro Dio [cfr. Plinio junior, Ep. 96]. Non vi è, in tutta la cristianità, rito altrettanto venerabile quanto la Messa romana» (A. Fortescue, La Messe, Parigi, Lethielleux, 1921).
● «Il Canone romano risale, tale e quale è oggi, a San Gregorio Magno. Non vi è, in Oriente come in Occidente, nessuna  preghiera eucaristica che, rimasta in uso fino ai nostri giorni, possa vantare una tale antichità! Agli occhi non solo degli  “ortodossi”, ma degli anglicani e persino dei protestanti che hanno ancora in qualche misura il senso della Tradizione, gettarlo a mare equivarrebbe, da parte della Chiesa Romana, a rinnegare ogni pretesa di rappresentare mai più la vera  Chiesa Cattolica» (P. Louis Bouyer, Mensch und Ritus, 1964).

NON AVRAI ALTRA SHOA ALL’INFUORI DI QUELLA

Mi vedo costretto da Cattolico ha denunciare le gravi offese ed ignominie arrecate a Cristo ed alla Sua Santa Chiesa Cattolica da un uomo che sarebbe un Cardinale di Nostro Signore.
«In Germania – ha detto alla radio dell’arcidiocesi di Colonia – ci sono voci che il Vaticano abbia ‘ceduto’ nei confronti dei lefebvriani e il cardinale mi ha rassicurato che non è così». Lo stesso Koch, nei prossimi giorni in Israele, oggi ha tenuto una ‘lecture’ alla pontificia università San Tommaso d’Acquino (Angelicum) ed ha scandito: «Tutte le decisioni dottrinali del magistero sono vincolanti per un cattolico, anche il Concilio vaticano II con tutti i suoi testi».
E’ evidente che non è proprio così.
Lasciando stare l’annosa vicenda, seppur reale, sulla pastoralità del concilio Vaticano II, dove sono i duemila anni di magistero della Chiesa che questi pseudo cattolici in berretta rossa continuano a calpestare ed infangare adorando creature della stessa loro natura? Tanto più – ha spiegato accanto al rabbino Jack Bemporad – che nelle atrocità senza precedenti della Shoah i cristiani sono stati «sia autori dei crimini sia vittime» e «il flagello dell’antisemitismo sembra essere non estirpabile nel mondo di oggi».