ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 15 giugno 2012

IOR, MAMMETA E TU

- QUANDO LIN-GOTTI TEDESCHI, GERONZI E MARCO SIMEON ERANO INSEPARABILI: FU PROPRIO SIMEON IL CAPO DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA RAI A INDICARE A BERTONE IL NOME DI GOTTI PER LA GUIDA DELLO IOR: “SERVIVA AD AVVICINARE BERTONE A TREMONTI, GRANDE AMICO DI GOTTI TEDESCHI” PER NON PAGARE L’ICI - DA AMICI A CARNEFICI: GOTTI TROMBATO DALLO IOR PERCHÉ INDAGAVA SUI CONTI CIFRATI…
Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso"
Marco SimeonMarco Simeon Sappiamo che prima di essere defenestrato dallo Ior con metodi mai visti nella storia recente della Chiesa, il presidente Ettore Gotti Tedeschi stava scrivendo un memoriale, trovato per caso dai carabinieri del Noe che indagano per conto dei pm di Napoli su alcuni affari di Finmeccanica. Sappiamo che nel documento che Gotti voleva inviare al Papa - ora al vaglio dei magistrati di Roma - l'ex presidente ha indicato uno per uno i suoi nemici interni.
gotti-tedeschigotti-tedeschi

GIOVANNI XXIII, PAOLO VI E GIOVANNI PAOLO I SONO ANTIPAPI?


RISPONDIAMO AD UN LETTORE E INOLTRIAMO A PADRE FEDERICO LOMBARDI, DIRETTORE DELLA SALA STAMPA VATICANA

Pontifex.RomaIntroduzione: Riceviamo una mail che a molti potrebbe risultare dal contenuto assurdo e scandalistico, ma non lo è e non deve esserlo ... si sappia che, qualsiasi sia la verità, le porte degli inferi non prevarranno; tutti gli studiosi della materia conoscono fin troppo bene determinate vicende che hanno caratterizzato (così sembra) negativamente i conclavi del 1958, del 1963 e del 1978, tuttavia si preferisce tacere (atti e fatti dei conclavi sono segreti). In base a documenti certi ed a testimonianze altrettanto granitiche, agli studiosi della materia risultano notori i fatti che: a) nel 1958 fu eletto Pontefice il cardinal Siri, che accettò la nomina scegliendo il nome di Gregorio XVII cui seguì la fumata bianca. Successivamente ci fu mutismo per giorni, seguì una seconda fumata bianca e la nomina a Papa del piccolo massone e comunista Roncalli che scelse il nome Giovanni XXIII, già usato da un anti-papa. Tutto è testimoniato dal dossier dell'FBI "cardninal Siri", proprio perché la Polizia Federale Americana aveva sotto controllo continuo Roncalli, ritenuto un pericolo per il mondo in quanto filo marxista (approfondiremo con dettagli completi e inediti al momento opportuno o dopo la morte di Ratzinger);

Il "chi è" dei vescovi dimissionati

Diario Vaticano /

Cioè costretti dal papa a lasciare la loro carica per atti immorali, o per colpe amministrative, o per altre gravi violazioni. Si contano a decine. I loro nomi sono spariti dall'Annuario Pontificio. Eccoli

di ***




CITTÀ DEL VATICANO, 15 giugno 2012 –  Tra gli anziani curiali si ricorda la battuta di un cardinale che amava ripetere: "Tra gli apostoli uno su dodici tradì, e oggi tra i successori degli apostoli la media non è certo migliore".

Oggi, senza contare le altre denominazioni cristiane, i vescovi cattolici eredi degli apostoli sono circa 5200 e quindi, applicando a loro questa proporzione “evangelica”, gli emuli di Giuda Iscariota nella Chiesa di Roma dovrebbero essere più di 400. Una cifra forse troppo ottimistica agli occhi dei lefebvriani o, da opposta prospettiva, della galassia ecclesiale progressista, ma certamente molto più alta del numero dei presuli che in vari modi sono stati puniti, negli ultimi anni, dall’unico che ha questa potestà, cioè il papa.

Bar Italia


Il Vaticano

- Il principale problema dell'Italia.

- Stigmatizzarne l'opulenza, antitetica alla povertà del Cristo.

- Ammirarne l’estrema sottigliezza di pensiero.

- Tuonare contro le sue ingerenze nella vita politica e sociale italiana. Concluderne che il potere temporale della Chiesa non è mai finito.

- Porre sul tavolo la questione se si possa legittimamente sostenere l’assoluta separazione tra Stato e Chiesa, ma - all’occorrenza - appellarsi all'autorità morale del Papa. Disinteressarsi della discussione suscitata.

- E' solo un gran giro di soldi. Affermandolo davanti a un bottiglione di vino ci si posiziona come anticlericale vecchio stampo.

giovedì 14 giugno 2012

Che ci sia allora qualcosa di buono?


Riccardi scomunica il neo partito dei cattolici, Pezzotta si chiama fuori

Dice Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato – insieme a Natale Forlani e al presidente di Coldiretti Sergio Marini, è nella triade che guida il Forum che ha organizzato Todi – che, “accantonata l’idea di un partito cattolico inteso come partito confessionale, il progetto di un nuovo aggregato, un involucro che tenga assieme coloro che si riconoscono nella dottrina sociale della chiesa c’è eccome”.

Il declino celeste

NESSUNO È DACCÒ-RDO E FORMINCHIONI TREMA - IL FACCENDIERE MESSO ALLE STRETTE DALLE TESTIMONIANZE DEGLI ALTRI IMPUTATI - IL MANAGER MOZZALI (OGGI IN CARCERE), CHE ERA LA SPIA DI PASSERINO, PARLA CHIARO: “NIENTE PUÒ GIUSTIFICARE LE DAZIONI A DACCÒ, A PARTE IL FATTO CHE ERA CONSIDERATO UOMO MOLTO VICINO AL CONSIGLIO REGIONALE” - “SVOLGEVA UN LAVORO POLITICO. I CONTRATTI PER PAGARLO ERANO FITTIZI” - IL CERCHIO SI STRINGE…

Davide Carlucci per "la Repubblica"
IL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONIIL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONI
«Non conosco alcun profilo effettivo che possa giustificare le dazioni a Daccò, a parte il fatto che era considerato uomo molto vicino al consiglio regionale». È quest'affermazione, secca e perentoria, a dare una sicurezza in più ai magistrati che indagano sul faccendiere che dissipava i fondi (privati, ma alimentati dalla Regione con rimborsi da oltre 150 milioni di euro in 7 anni) della fondazione Maugeri.

il futuro trionfo “luminoso, solenne e completo” della Chiesa

SANTI: il futuro trionfo “luminoso, solenne e completo” della Chiesa secondo le visioni della Beata Anna Maria Taigi

Quando sarà il futuro trionfo “luminoso, solenne e completo”
della Chiesa Cattolica?
 
Dall’opera “La Beata Anna Maria Taigi – secondo la storia e la critica” (Libreria Editrice Religiosa, Roma, 1922), dell’autorevole Cardinale e Prefetto della S. Congregazione dei Riti Mons. Carlo Salotti (1870-1947):
 
Quasi tutte quelle anime eroiche che rifulsero in Roma nella prima metà del secolo XIX, dal Ven. Pallotti al Beato Del Bufalo, dal Ven. Clausi alla Ven. Canori-Mora, profetizzarono come dopo la tempesta, che al loro tempo si addensava sulla Chiesa, e dopo le persecuzioni, che affliggevano allora il Papato, sarebbe venuto il trionfo del Cattolicesimo, trionfo luminoso, solenne e completo. Ma quando si sarebbe verificato questo trionfo? A quale epoca della storia era riservato di salutare questo grandioso avvenimento, che tante parte credente dell’umanità va da molto tempo aspettando? Ecco il misterioso enimma, sul quale la Beata Taigi viene a gettare, se non m’inganno, un raggio di luce che ne conforti e rassicuri. (…)
Svizzera Verso un’estensione fra i cristiani
L'Osservatore Romano 
L’estensione del riconoscimento reciproco del battesimo fra le Chiese cristiane del Paese, gli sforzi per rispondere alle esigenze dei richiedenti asilo, la preoccupazione per le comunità cristiane perseguitate nel mondo, in particolare per quella residente in Siria: sono i principali argomenti sui quali si è confrontata la Conferenza dei vescovi svizzeri riunitasi nei giorni scorsi in assemblea nell’abbazia benedettina di Einsiedeln.

Miserere..!

Il partito cattolico lo faranno Passera, Ornaghi e Bonanni. Traffico al centro. Tutto pronto per una Todi 2 che guarda a destra, Cei d’accordo, l’Udc seguirà
Per mesi hanno detto che avrebbero fatto di tutto per il bene del paese ma mai un partito. “Non è più tempo per un partito dei cattolici, ma per il rinnovamento dei partiti e della politica sì”, disse Andrea Riccardi un anno fa. Ma oggi sembra ci abbiano ripensato.
Il partito dei cattolici è pronto, in rampa di lancio, e già venerdì avrà un primo viatico che si preannuncia di fuoco.

GUAI AGLI SCANDALOSI.


 CHI SCANDALIZZERÀ UNO DI QUESTI PICCOLINI CHE CREDONO IN ME, SAREBBE MEGLIO PER LUI CHE GLI FOSSE APPESA AL COLLO UNA MACINA DA ASINO E FOSSE IMMERSO NEL PROFONDO DEL MARE


Pontifex.RomaChe ci proibisce il quinto comandamento: Non ammazzare? Il quinto comandamento: Non ammazzare, ci proibisce di arrecare danno alla vita, sia naturale che spirituale, del prossimo e nostra; perciò ci proibisce l’omicidio, il suicidio, il duello, i ferimenti, le percosse, le ingiurie, le imprecazioni e lo scandalo. Preliminari. Dopo il rispetto all’autorità umana, Dio comanda il rispetto alla vita del prossimo, ma nessuno è più prossimo a noi di noi stessi; quindi non solo comanda il rispetto alla vita altrui, tanto corporale quanto spirituale ma ancora, in primo luogo, il rispetto alla vita propria. La parte positiva di questo comandamento è di conservare a noi e ai nostri dipendenti la vita, la quale è il massimo dei beni nell’ordine naturale; la parte negativa è di non far nulla che la possa danneggiare a noi o agli altri. [...] Che cos’è scandalo? Scandalo è dare al prossimo, con qualunque atto cattivo, occasione di peccare. Definizione. Lo scandalo è un detto o un fatto, non retto, che porge al prossimo occasione di peccare, distogliendolo dal bene o incitandolo al male. Condizioni. 1° Il fatto esterno, sia cattivo in sé o in apparenza; 2° dia ad altri occasione di peccare anche solo venialmente.
Affinché vi sia scandalo:

mercoledì 13 giugno 2012

I CORVI VATICANI E L'EREDITÀ DATA DAGLI SCANDALI E DAI PECCATI MORTALI DI GIOVANNI PAOLO II


Pontifex.Roma

(In foto il "santo subito" mentre benedice il suo caro amico, più volte coperto, pluri pedofilo omosessuale Marcial Maciel Degollado) Corvi e massoni, travestiti da cardinali e mossi dal possibile spirito immondo del defunto Papa polacco, stanno attaccando violentemente un Ratzinger finalmente rinsavito (le preghiere servono, vero padre Cantalamessa? O non hanno più valore?) e tornato a difendere la vera fede cattolica. Pubblicheremo centinaia di documenti, un poco per volta, che dimostrano le bestialità e le eresie, ma anche gli scandali (mai scusati) e i peccati mortali, commessi dall'omosessuale Paolo VI e dal "beato" Giovanni Paolo II. ...

GOTTI TEDESCHI SGANCIA LA BOMBA

 - RACCONTA AI PM COME FUNZIONAVA IL MECCANISMO DI RICICLAGGIO ALLO IOR - I SOLDI TRANSITAVANO SU UN CONTO JP MORGAN CHE ALLA FINE DI OGNI GIORNATA VENIVA SVUOTATO - IL DENARO POI PASSAVA SU UN ALTRO CONTO IN GERMANIA - SI PARLA DI CIRCA UN MLD DI EURO - GOTTI HA SVELATO IL DURO SCONTRO SULLA LEGGE ANTIRICICLAGGIO IN VATICANO...
gotti-tedeschigotti-tedeschiSara Menafra per "il Messaggero"
Chiuso negli uffici distaccati che la procura di Roma ha in piazza Adriana, l'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi spiega nel dettaglio come funzionava il meccanismo del riciclaggio attraverso la banca vaticana che ha diretto dal settembre 2009 al 24 maggio scorso.
A partire dal conto aperto presso la Jp Morgan nel 2009 e sul quale è transitato circa un miliardo di euro e che sarebbe stato uno dei canali principali della presunta attività di riciclaggio, visto che i soldi accreditati a Milano venivano spostati continuamente in Germania e di qui messi nuovamente a disposizione dei correntisti.

DACCÒ MESSO SOTTO TORCHIO DAI PM PER SEI ORE - L'INTERROGATORIO È STATO SECRETATO, MA SICURAMENTE IL FACCENDIERE HA DOVUTO RISPONDERE DEGLI STRANI MOVIMENTI DELLE SUE CARTE DI CREDITO - ALTRO ARGOMENTO È STATO IL RUOLO DELL'EX DIRIGENTE DEL PIRELLONE ALESSANDRA MASSEI, UNO DEI PRESUNTI REFERENTI DI DACCÒ IN REGIONE - I PM HANNO NEGATO LA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE PER IL DG DELLA FONDAZIONE MAUGERI PASSERINO...

Claudia Guasco per "Il Messaggero"
Sei ore davanti ai pubblici ministeri che indagano sui 70 milioni di euro distratti dalla fondazione Maugeri, polo d'eccellenza della sanità privata lombarda. E alla fine il verbale fiume di Pierangelo Daccò, l'uomo d'affari il cui compito era «risolvere problemi» per le pratiche incagliate al Pirellone, è stato secretato. «Interrogatorio importante, ma non decisivo. Ci sono ancora dei punti in sospeso e Daccò verrà risentito», è quanto trapela dalla procura.
IL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONIIL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONI Al manager, finanziatore delle vacanze esotiche del governatore Roberto Formigoni, è stato chiesto conto dei suoi rapporti con i personaggi di vertice dell'amministrazione lombarda e delle sue entrature presso la Regione. E soprattutto di quelle «utilità» che potrebbe aver versato a funzionari pubblici per «appianare o ottenere l'esito favorevole dell'iter burocratico avviato in varie istituzioni territoriali». Molti gli elementi inediti messi sul tavolo dai magistrati, a cominciare dai movimenti sulle carte di credito estere di Daccò che gli investigatori della polizia giudiziaria hanno analizzato in questi giorni.

RIUNIONI "CARBONARE" IN VATICANO? ROBA TRISTE, E PADRE LOMBARDI TACE



Pontifex.RomaUn organo di stampa romano, La Repubblica, ripreso dal sito Dagospia, riporta - come fatto comunque non confermato - che in Vaticano il Papa avrebbe tenuto delle "consultazioni", prima separate e poi collegiali con due cardinali vicini a Giovanni Paolo II, Sodano e Sandri. Secondo il quotidiano romano, questi incontri avrebbero avuto lo scopo di: arginare la fuga di documenti e corvi; in caso contrario, il Papa avrebbe deciso, sia pur con modi felpati, di mettere alla porta Bertone. Nutriamo qualche dubbio sulla veridicità di questa versione, tuttavia se rispondesse al vero, saremmo seriamente preoccupati. In giro, pur di attaccare Pontifex.Roma, esiste gente insana, provocatori, calunniatori, personaggi violenti, ladri e barbari, nonché vecchi rottami del giornalismo, che arriva a giustificare una linea di basso profilo verso situazioni dubbie. Chi non ha nulla da temere (sia legalmente che eticamente), dei ricatti o delle estorsioni se ne infischia. ...

Scandali sessuali e corruzione
La guerra dentro la diocesi

Lotta senza esclusione di colpi
tra l’ex vescovo e l’economo

GIACOMO GALEAZZI
INVIATO A TRAPANI
Trapani, diocesi di Gomorra. Violazione della clausura in un convento di suore, cinquanta immobili della Curia svenduti agli amici a un decimo del loro valore, ammanchi milionari nei bilanci, lettere di censura dei ministri vaticani dei religiosi e dei vescovi. Le carte segrete che hanno indotto la Santa Sede a rimuovere lo scorso mese il presule trapanese Francesco Micciché aggravano il quadro già inquietante delineato dall’inchiesta della procura.

VELENI NELLA CHIESA


"Allo Ior i soldi degli affari
con la mafia"


Nella lotta di potere tra l’ex vescovo e l’ex economo della diocesi di Trapani l’inchiesta sta evidenziando vicinanze con gli uomini di Cosa

Trapani, l’ombra di Cosa
Nostra dietro lo scandalo

GUIDO RUOTOLO
INVIATO A TRAPANI
Questa è la storia di una guerra per il «potere» e il «denaro» in terra di mafia, combattuta all’interno della Chiesa e che ha avuto delle vittime: un vescovo destituito, un economo diocesano sospeso a divinis e indagato dalla magistratura italiana. L’uno e l’altro fino a ieri - e chissà se non ancora - con pesanti coperture, con cardinali e ministri che dalla Santa Sede hanno dispensato loro benedizioni. «Il Vescovo Miccichè per parte di madre ha stretti legami parentali con uomini d’onore di San Giuseppe Jato». Benvenuti a Trapani.

LIN-GOTTI TEDESCHI? NO, LINGOTTI ITALIANI!


 - SUI CONTI DELLO IOR TRANSITAVA DENARO ITALIANO A DIR POCO SOSPETTO: “FU BENEDETTO XVI A VOLERE LA LEGGE ANTIRICICLAGGIO, MA CI SONO STATE RESISTENZE SULLA SUA RETROATTIVITÀ” - CHI AVEVA INTERESSE A COPRIRE LE OPERAZIONI SVOLTE PRIMA DEL 2011? I CONTI DOVEVANO ESSERE SOTTOPOSTI AL CONTROLLO DEL REVISORE MA “LA COLLABORAZIONE FU INTERROTTA PERCHÉ ALL’INTERNO DEL BOARD FURONO AVANZATE CRITICHE SUI COSTI”…

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
gotti tedeschi jpegGOTTI TEDESCHI JPEG
Le gestione dei conti dello Ior doveva «seguire le regole fissate dalla società di revisione Deloitte che era nella lista dei consulenti», ma a luglio del 2011 «la collaborazione fu interrotta perché all'interno del board furono avanzate critiche sui costi richiesti dalla società». Ettore Gotti Tedeschi torna a rispondere alle domande dei magistrati e conferma quanto scritto nel memoriale che «se dovesse succedermi qualcosa» doveva essere consegnato a tre amici, ma soprattutto al Papa.

ROMANZO ECCLESIALE

- DEI DOCUMENTI SEGRETI RIVELANO LE MAGAGNE DEL VESCOVO FRANCESCO MICCICHÉ E DELL'ECONOMO DIOCESANO DON NINNI TREPPIEDI A TRAPANI, FRA REATI ECONOMICI, PRESTANOMI MALAVITOSI, STRANE OPERAZIONI IMMOBILIARI E SCANDALI SESSUALI - FRA I TANTI EPISODI A FAR INFURIARE LA SANTA SEDE, QUELLO IN CUI MICCICHÉ AUTORIZZÒ UNA PERQUISIZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA IN UN CONVENTO DI MONACHE DI CLAUSURA...

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
francesco micciche' vescovoFRANCESCO MICCICHE' VESCOVO
Trapani, diocesi di Gomorra. Violazione della clausura in un convento di suore, cinquanta immobili della Curia svenduti agli amici a un decimo del loro valore, ammanchi milionari nei bilanci, lettere di censura dei ministri vaticani dei Religiosi e dei Vescovi. Le carte segrete che hanno indotto la Santa Sede a rimuovere lo scorso mese il presule trapanese Francesco Micciché aggravano il quadro già inquietante delineato dall'inchiesta della procura.

martedì 12 giugno 2012

Il nuovo Francesco


Dieci anni fa la beatificazione di Padre Pio. Una straordinaria storia di santità e incomprensioni che ha attraversato il XX secolo come una metafora celeste del difficile rapporto tra istituzione e singolo 
Un decennio dalla beatificazione. Nessuno nel XX secolo rappresenta meglio di Padre Pio il difficile rapporto tra santità e istituzione. Erede spirituale di San Francesco d'Assisi, Padre Pio da Pietrelcina è stato il primo sacerdote a portare impressi sul suo corpo i segni della crocifissione.

Almeno il capo ne valeva 30...

BELGIO, CHIESA DEL SANTO SACRAMENTO IN VENDITA A UN EURO

Chiesa medievale belga venduta per un euro

L'antico edificio ceduto per gli alti costi di gestione sarà riconvertito in hotel o in biblioteca. La rabbia dei fedeli

L'interno dell'edificio L'interno dell'edificio
L'ultima messa è stata celebrata domenica scorsa e adesso i duecento fedeli che l’hanno frequentata fino alla fine sono curiosi di sapere chi sarà il suo nuovo proprietario. Alla fine dell'estate la Chiesa del Santo Sacramento di Binche, cittadina a una cinquantina km di Bruxelles, sarà venduta al prezzo simbolico di un euro. Il luogo di culto sarà probabilmente riconvertito in un hotel di lusso. La decisione di vendere quest'antico edificio sacro è stata presa per gli alti costi di gestione che la comunità ecclesiastica non è più in grado più di sostenere.

dieci anni fa..


Padre Pio, fu amato ma avversato da Chiesa

Accusato di essersi procurato le stimmate da se'


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La vera guerra si scatena sulla gestione delle grandi somme di denaro che arrivavano e che il frate voleva destinare alla costruzione dell'ospedale "Casa sollievo della sofferenza". "Maneggia denari senza il permesso dei superiori", è la nuova accusa. Pio XII, papa dal 1939 al 1958, il più convinto difensore di padre Pio, nel '53 lo esonera dai voti di poverta' e di obbedienza ai superiori affinché, rispondendo solo al Papa, possa guidare i Gruppi e realizzare la "Casa" che viene inaugurata nel '56.

NELLA PARTITA A SCACCHI AVVELENATI SULLA BANCA VATICANA SI ASSISTE A UNA MOSSA A SORPRESA:

1-  LIN-GOTTI TEDESCHI FA GIRARE UNA MAIL IN CUI CHIEDE CONSENSO ATTORNO ALLA CREAZIONE DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA (O UN COMMISSARIO) SUL SUO CASO - 2- PER ERRORE (?) UNA COPIA DELL’APPELLO È FINITA OLTRETEVERE, PORPORATI INCAZZATI - 3- I PM DI NAPOLI VOGLIONO CAPIRE COSA C’È NEI 47 FALDONI SEQUESTRATI A GOTTI, QUELLI DI ROMA INDAGANO SU PRESUNTI EPISODI DI RICICLAGGIO COMPIUTI DALLA BANCA DI DIO E LA SANTA SEDE AVVISA IL GOVERNO CHE PER L'UTILIZZO DI OGNI DOCUMENTO CHE RIGUARDI LO IOR SIA NECESSARIO PRESENTARE RICHIESTA DI ROGATORIA - 4- TRAPANI E TREPPIEDI: I DUE PRELATI SONO MOLTO POTENTI E VENDERANNO CARA LA PELLE -

1- GOTTI TEDESCHI FA GIRARE UNA MAIL IN CUI CHIEDE CONSENSO PER LA CREAZIONE DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL SUO CASO
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
gotti tedeschiGOTTI TEDESCHI
«Ricevo questo suggerimento che mi pare sensato: quello che puoi fare è creare un consenso perché si chieda a gran voce una commissione di inchiesta (o un commissario) sul caso Gotti Tedeschi». È il testo di una mail fatta circolare nell'entourage del banchiere il 4 giugno scorso, due giorni dopo la ratifica del licenziamento da presidente dello Ior. La missiva - che lo stesso Gotti ha a sua volta spedito per cercare consenso all'iniziativa - è allegata agli atti sequestrati per ordine della magistratura di Napoli e in parte trasmessi ai colleghi della capitale.

Al timone della barca di Pietro, nella tempesta

A Benedetto XVI rimproverano la debolezza di comando. Ma non è così. Tutti i grandi conflitti di questo pontificato sono nati da sue decisioni di governo. Forti e controcorrente. I retroscena della cacciata di Ettore Gotti Tedeschi dallo IOR 

di Sandro Magister

ROMA, 12 giugno 2012 – È grande il disordine sotto il cielo, in una curia vaticana dilaniata dai conflitti.

Il conflitto più esplosivo è oggi combattuto nel campo della finanza. Combattuto senza carità né verità, a dispetto del titolo dell'enciclica di Benedetto XVI, la "Caritas in veritate".

Questo conflitto ha stupito il mondo per l'inaudita brutalità con cui il 24 maggio Ettore Gotti Tedeschi è stato estromesso dalla carica di presidente e membro dell'Istituto per le Opere di Religione, la banca vaticana.

Ma il carattere ancor più stupefacente di questo e di altri scontri in atto oggi nella curia e nella Chiesa è che Benedetto XVI ne è l'origine prima.

Non per una sua debolezza di comando, come universalmente si sostiene, sbagliando.

Ma al contrario: per chiari e forti atti di governo da lui compiuti. Con un'audacia consapevole delle opposizioni che suscita.

Cl-amaleonte?

NO, NON E’ POSSIBILE: I MORENTI (FORMIGONI) CHE SI AGGRAPPANO AI MORTI (BERSANI)! - IL VERBO CELESTE: “È PARTITO TUTTO DALLE BOTTEGHE OSCURE. HANNO FATTO CADERE BERLUSCONI E POI SONO PASSATI AI MIEI COLLEGHI DI CENTRODESTRA” - “DACCÒ NON HA RICEVUTO ALCUN FAVORE” - E ALLA FINE ARRIVA PURE IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA: “GOVERNEREMO FINO AL 2015 E VINCEREMO DI NUOVO. GRILLO HA GIÀ PERSO UNA VOLTA CONTRO DI ME”…

Andrea Montanari per "La Repubblica"
BERSANIBERSANIIL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONIIL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONI
Roberto Formigoni insiste: «Il fango mediatico contro di me è partito dalle Botteghe Oscure». Il governatore lombardo è convinto che il clamore suscitato dalle inchieste giudiziarie sulla sanità lombarda sia solo «fango mediatico». Frutto di un «attacco politico e giornalistico che potenti gruppi politici, editoriali e finanziari hanno lanciato contro il governo di centrodestra più importante d'Italia».

Per de Mattei la crisi di oggi ha origine dal Concilio


demattei

Ricevo e pubblico. L’autore della nota, lo storico Roberto de Mattei, è anche l’autore della più importante “controstoria” tradizionalista del Concilio Vaticano II, alternativa a quella pubblicata dalla “scuola di Bologna” diretta da Giuseppe Alberigo e Alberto Melloni, ma accomunata ad essa dalla concezione dell’ultimo Concilio come “rottura” rispetto alla tradizione precedente della Chiesa.
Il suo volume, edito in Italia da Lindau nel 2010 col titolo “Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta” e già tradotto in tedesco, sarà presto pubblicato, alla vigilia del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio, negli Stati Uniti, in Francia, in Polonia, in Portogallo, in Brasile.
De Mattei è tra gli studiosi, di varie nazioni, che hanno preso parte nei mesi scorsi alla discussione sull’ermeneutica del Concilio Vaticano II che si è svolta su www.chiesa e su Settimo Cielo.
L’ultima puntata di questa discussione è stata la seguente, con un intervento del teologo australiano John R.T. Lamont e con un rimando a tutte le precedenti puntate:
> Per i lefebvriani è l’ultima chiamata all’ovile
*
I CATTIVI FRUTTI DEL VATICANO II
di Roberto de Mattei
Il mio articolo “Che cosa succede in Vaticano” pubblicato on line su “Corrispondenza Romana” ha suscitato calorose adesioni ma anche, come è logico, aspri dissensi.

IL NOME DELLA CHIESA

- UMBERTO ECO, CHE DI INTRIGHI SE NE INTENDE, PARLA DI VATILEAKS: “IN VATICANO CI SONO SEMPRE STATE TRAME PER IL POTERE. SOLO CHE PRIMA RESTAVANO NEL PALAZZO, OGGI L’INFORMAZIONE È INCONTROLLABILE” - “AI GIORNI NOSTRI LA CENSURA NON SI PRATICA COSTRINGENDO A TACERE, MA REALIZZANDO UNA MASSA DI RUMORE. IL CHIACCHIERICCIO CONTINUO NON CI FA CAPIRE COME SONO ANDATE LE COSE. SE DOVESSI TENERE COPERTE LE INFORMAZIONI, LE MOLTIPLICHEREI…”
Mario Baudino per "la Stampa"
eco07 umberto ecoeco07 umberto eco Umberto Eco, nel Cimitero di Praga, ha scritto la storia nera di un «corvo» ottocentesco, anche se non vaticano. Un intrigo di documenti falsi, rivelazioni, ricatti, delitti, fino alla stesura e al lancio mondiale di quel clamoroso falso antisemita che furono i «Protocolli dei Savi di Sion».

lunedì 11 giugno 2012

POST PRETEM

- IMBARAZZANTE LETTERA SPEDITA ALL’AL DI LA’ DELLA DOCENTE SAN RAFFAELE ROBERTA DE MONTICELLI CHE CONTESTA IL TESTAMENTO DI DON VERZE’ (INFATTI IL CORRIERE LA NASCONDE NELLA POSTA) - “NON È ACCETTABILE CHE SULL’ESIGENZA DI CHIAREZZA E DI TRASPARENZA PREVALGA L’INDIFFERENZA. NON SI PUÒ INSEGNARE IL VERO DOVE LO SI DISDEGNA” - MA NON SI POTEVA SVEGLIARE PRIMA?...
LETTERA A DON VERZÈ/1
Lettera di Roberta De Monticelli* pubblicata dal "Corriere della Sera" il 10 giugno 2012
*Docente di filosofia della persona all'Università Vita Salute San Raffaele

Don VerzeDon VerzeCaro don Verzè,
le scrivo in quell'aldilà dove spero che qualche postino angelico porti le lettere che non si è fatto a tempo a recapitare in vita. Perché ho letto sul Corriere un impietoso resoconto del suo testamento: e mi ha un po' stretto il cuore. Non so neppure, per la verità, se si ricorda di me. Al massimo ricorderà qualcuno dei dissensi che ho riservato a sue decisioni ed esternazioni: forse espressi senza buona grazia ma certo con franchezza, in omaggio a due obbligazioni che non dubito lei apprezzasse quanto qualunque insegnante o ricercatore fra noi - il dovere di non nascondere il vero, e quello di esercitare la propria libertà di pensiero e di espressione.

Satana in Vaticano.


Scivola fuori dal grande letto ottocentesco, la testata di legno intarsiato, che già fu del suo predecessore. Accende quella lampada a braccio moderna e parecchio squallida che, chissà perché, non ha mai voluto gli venisse cambiata e guarda per qualche istante innanzi a sé, nel vuoto. Ma non trova pace. Pensa: “E se avesse ragione Milingo?”.

I padrini di Medjugorie



SANTA MESSA TRADIZIONALE
Roma 24 maggio 2003
Basilica di S. Maria Maggiore

A margine della celebrazione:
piccoli veleni
Riceviamo, e pubblichiamo, una illuminante nota apparsa su Avvenire, a firma del solito Ravasi.
Data la supponenza della nota, abbiamo pensato che fosse utile commentarla.

  
Avvenire
12 Giugno 2003 
MATTUTINO
tradizione e rivoluzioneUna società in cui il culto della tradizione sia onnipotente è condannata alla stagnazione. Una società in cui la ribellione contro la tradizione sia universale è condannata all'annientamento. Le società producono sempre sia lo spirito della conservazione, sia lo spirito della rivoluzione: entrambi sono necessari. 
Così scriveva nel 1970 uno dei più significativi filosofi del '900, il polacco Leszek Kolakowski. Quella che egli descrive è un’esperienza che non regge solo le società ma anche le stesse Chiese e, per certi versi, la vicenda personale di ciascuno di noi. Da un lato, c'è l'eredità che si è ricevuto e che contiene semi vitali che continuano a generare ma che trascina con sé anche molti detriti pesanti e soffocanti. D'altro lato, c'è il fremito della vita e della storia che continua a progredire, a inoltrarsi nel futuro, a dischiudere scenari sempre nuovi, ma che ci vota all'incertezza. Se ci si ferma in una gretta conservazione del passato, si cade nell'immobilismo, nell'atteggiamento nostalgico, nella stagnazione: basti solo, come esempio, pensare a certi rigurgiti "passatisti" in ambito religioso, sul modello lefebvriano, ultraconservatore e fondamentalista. 
Se, invece, ci si abbandona alla demolizione di tutto il passato, tagliando le proprie radici culturali e spirituali, indulgendo a mode sempre più inconsistenti e mutevoli, ci si incammina verso il relativismo, la banalità, l'annientamento dei valori. Spirito di fedeltà e spirito di novità dovrebbero stare insieme, proprio come accade nella natura che all'evoluzione intreccia una permanenza di fondo. Tenere questo equilibrio - prima di tutto per noi stessi - non è facile, ma è necessario, se non si vuole cadere nella gelida fissità o nella frenesia confusa.
Gianfranco Ravasi
C’è un tizio, in quel di Milano, un certo Gianfranco Ravasi, che di mestiere fa il prete.

CHI GUIDA IL CORVO?


 - PER SCIOGLIERE L’INGARBUGLIATA RETE CHE SI CELA DIETRO AL MAGGIORDOMO PAOLO GABRIELE, I MAGISTRATI PARTONO DALLA DOMANDA PIÙ BANALE (MA CRUCIALE): PERCHÉ? - POTREBBE NON ESSERE SOLO LA VOLONTÀ DA PARTE DI QUALCUNO DI METTERE IN DIFFICOLTÀ BERTONE, MA LA FUGA DI NOTIZIE POTREBBE ESSERE MOTIVATA DA QUALCOSA DI BEN PIÙ GROSSO, COME…

M. Antonietta Calabrò per "Il Corriere della Sera"
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE
La domanda è: perché? Per quanto gli interrogatori del maggiordomo del Papa, il presunto corvo responsabile al momento unico dei leaks vaticani, conoscano una pausa e non riprenderanno se non tra qualche giorno, l'indagine sulla fuga di notizie e di documenti riservatissimi finiti sulle pagine di libri e giornali non si ferma e - dicono in Vaticano - conosce una «fase di approfondimento» a livello documentale, sia sulle carte detenute illecitamente da Paolo Gabriele, provenienti direttamente dall'appartamento del Pontefice, sia sui verbali delle deposizioni degli interrogatori formali cui è stato sottoposto lo stesso indagato.

LO IOR DEL GIUDIZIO


- E’ URGENTE TROVARE SUBITO IL SUCCESSORE DI GOTTI TEDESCHI PER SCIOGLIERE IL NODO ANTI-RICICLAGGIO E NON FINIRE NELLA LISTA NERA DELL’OCSE - DALLA SCELTA DEL NUOVO PRESIDENTE DELLO IOR SI CAPIRÀ QUANTO I CORVI ABBIANO INDEBOLITO BERTONE - CANDIDATO OTTUAGENARI: DALL’EX CAPO DELLA BUNDESBANK, TIETMEYER, AL BERTONIANO DOC IL NOTAIO MAROCCO, GIÀ ALLA SOVRINTENDENZA DELLO IOR - IMPROBABILE L’ASCESA DI GERONZI…

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE
Rogatorie, ispezioni per l'ingresso nella «white list» dell'Ocse, memorandum di Gotti Tedeschi nelle mani dei pm. Mai come stavolta sulla scelta del presidente dello Ior incidono «fattori esterni». Il Vaticano cerca il suo banchiere, l'«interim» a Ronaldo Hermann Schmitz non ha normalizzato una situazione di forti tensioni interne all'Istituto ed entro breve verrà ufficializzata l'investitura del nuovo «numero uno».

Caccia ai complici del corvo


Caccia ai complici del "corvo". Nei Sacri Palazzi si parla di almeno due cardinali con cui di tanto in tanto Gabriele parlava e si confidava. Poi anche alcuni laici, almeno quattro o cinque, tra cui sicuramente un giornalista, vedevano il maggiordomo del Papa, a volte anche nei bar fuori della Città leonina, avendo da lui racconti, spigolature, informazioni.

domenica 10 giugno 2012

Peccati, reati e riforma della chiesa



 Corvi e scandali sono superficie. Il vero male è non sapere più affermare la propria alterità nel mondo globale

“Senza dubbio la riforma della segreteria di stato è uno dei problemi maggiori. Ciò che conosciamo come segretario di stato è l’evoluzione di quello che fu il Cardinal nipote. Avviene nel Seicento, quando il papato entra nel sistema degli stati moderni. I nomi sono importanti: segretario di stato indica uno stato che tratta con altri stati. Ma oggi lo Stato pontificio non c’è più e anche il sistema degli stati si è modificato”. Il professor Paolo Prodi, storico della chiesa nell’età moderna, insigne studioso dei rapporti tra il sistema giuridico ecclesiastico e quello statuale, procede col passo dei secoli nella “bufera” che agita la Santa Sede. “I corvi, gli scandali, tutto ciò cui assistiamo nell’amplificazione mediatica rattrista ma non è la cosa essenziale, come non lo sono i limiti delle persone, che pure ci sono. Tutto questo non è che l’emergenza di problemi più profondi che riguardano l’istituzione e il governo della chiesa”.

PAOLO CIPRIANI, DIRETTORE GENERALE DELLO IOR, REPLICA ALLE ACCUSE DI GOTTI TEDESCHI

 - “CONTI CIFRATI E CONTI DI POLITICI NON CI SONO. QUANDO GLI ABBIAMO PORTATO TUTTI I TABULATI, GOTTI NON HA MAI VOLUTO NEANCHE VISIONARLI. MA RIPETEVA LO STESSO "NON VOGLIO SAPERE, MEGLIO NON SAPERE" - POI UN GIORNO, PERDEMMO LA PAZIENZA E GLI DISSI: "LEI È IL LEGALE RAPPRESENTANTE, MA L'ISTITUTO NON LO CONOSCE E NON LO VUOLE DIFENDERE”…..
M. Antonietta Calabrò per Corriere della Sera
"Lei si sente come l'uomo nero che voleva fare male a Ettore Gotti Tedeschi?".
A ben vederlo, maglietta Lacoste a mezze maniche, mocassino fuori ordinanza, capelli cortissimi, l'aspetto dell'uomo nero non ce l'ha neppure un po'. Si scusa subito per aver violato il dress code del dirigente di banca. «Vengo da casa, sa, è sabato pomeriggio».
banca vaticanabanca vaticana

Vaticano, dai dossier di Gotti Tedeschi spunta il giallo di JP Morgan


Interrotti da due mesi i rapporti tra lo Ior e il colosso Usa. I giudici lavorano sull’ipotesi di riciclaggio sul conto dell’istituto bancario americano


Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior
di Massimo Martinelli
ROMA - C’era un conto corrente particolare presso la banca Jp Morgan di Milano. Era il numero 1365, intestato allo Ior. In poco più di diciotto mesi, da quando era stato aperto, cioè dal 2009, su quella linea di credito è transitato più di un miliardo di euro.Un pozzo di San Patrizio per qualsiasi banca, dunque. Che però Jp Morgan ha deciso di chiudere alla vigilia della defenestrazione di Ettore Gotti Tedeschi, proprio quando la Procura di Roma aveva cominciato a farsi pressante per sapere cosa avveniva in quella filiale milanese. Fino a pochi mesi fa non c’era mai riuscita, perché le richieste in Vaticano (triangolate attraverso l’Unità di Informazione della Banca d’Italia) erano state respinte al mittente. Da due tre giorni, invece, cioè da quando Ettore Gotti Tedeschi è stato sentito dai pm romani e napoletani, molti degli interrogativi sulla Jp Morgan potrebbero aver ricevuto risposta.