ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 26 agosto 2012

“la Madonna che piange”


sem: . (Cinegiornale Anno 1953)
26/08/2012 18:25:04: “LA SETTIMANA INCOM” N° 00995 del 24/09/1953
(Archivio Storico Luce http://www.archivioluce.com)
TITOLO:
“100.000 invocano la Madonna che piange.
Siracusa: la Madonnina continua a piangere e a guarire i malati”

Il primo massone..?

Rebus Giuda
La «falsità» è «il marchio del diavolo», e fu questa la «colpa più grave» di Giuda. Lui, inoltre, voleva «vendicarsi» di Gesù, da cui si sentiva «tradito», perchè essendo uno zelota «voleva un Messia vincente, che guidasse una rivolta contro i Romani»."Lo zelota Giuda voleva un Gesù messia vincente e capo della rivolta. Per questo tradì: la falsità è il marchio del diavolo".

Quale dialogo con gli imbalsamatori di un dio cadaverico?

Il mitico don Giorgio De Capitani é tornato!

...ed é piú in forma che mai. Obiettivo, come sempre, i Cattolici tradizionali (é proprio un'ossessione la sua. Ma che gli avremo mai fatto?!). Gustiamoci la prosa accattivante, i toni pacati e l'argomentare stringente. Buona lettura!



di don Giorgio De Capitani

Sono numerose, alcune positive e altre negative, le reazioni al mio articolo sulla necrofilia presente nella Chiesa attuale, ovvero su quel ritorno al passato ormai defunto, che sta infestando una parte di società che si dice credente nel Cristo risorto. Forse mi ero ancora illuso sulla quantità dei necrofili. Gli amanti di un cristo cadaverico vanno ben al di là di ogni supposizione o immaginazione. E si stanno diffondendo ovunque, come zizzania, con l’arte dell’inganno, della seduzione, della manipolazione, soprattutto tra le anime deboli, tra gli spiriti depressi, tra i soggetti facili alla sudditanza pseudo-religiosa [eh si, noi Cattolici tradizionali ne sappiamo una piú del diavolo!]. Veri casi patologici! [senti chi parla]    

Revisione del Messale tradizionale in vista?



Da alcuni giorni su internet si rincorrono voci sempre piú insistenti (sono solo voci per ora, e vanno prese per quello che sono) secondo  cui sarebbe in preparazione una revisione del Messale di San Pio V, da attuarsi giá nel 2013.
In particolare le modifiche riguarderebbero:
  1. La permissione dell'uso, nella Messa tradizionale, dei Prefazi attualmente in uso nel Novus Ordo
  2. La facoltá per il sacerdote di celebrare la Messa tradizionale versus populum
  3. La permissione in via generale di celebrare la "Liturgia della Parola" in lingua volgare, anziché in latino.

Cattolici senza Papa?


Ricevo e pubblico, con condivisione piena, un articolo apparso su La voce di Romagna, a firma di Giovanni Lugaresi, giornalista e scrittore, allievo di Prezzolini.


Credo… et unam sanctam catholicam et apostolicam Ecclesiam…

Catholica: quindi se in questo “Credo” ci riconosciamo, cattolici dobbiamo essere, e non protestanti. E, nell’essere cattolici, si presuppone siamo in comunione con il Papa. Il che significa che dobbiamo ascoltarlo, seguirlo, applicarne le direttive, e non soltanto quando parla “ex cathedra”, sia chiaro.
Che cosa accade invece? Che, a incominciare dai vescovi (da certi vescovi), per finire ai (troppi) sacerdoti, questa comunione non esista.
 Il Papa dice una cosa? Loro ne fanno un’altra, addirittura l’opposto - spesso. Ma noi non siamo protestanti, con tante sette e… disunità. L’essere cattolici presuppone unità attorno al Vicario di Cristo, il successore di Pietro.
Che poi, se ognuno va per proprio conto, se ogni vescovo (o sacerdote) pensa di avere un’autorità come quella (se non superiore) del Romano Pontefice, si creerà la babele, la confusione, la dispersione, il caos, con rischio di incamminarsi sulla strada dell’eresia – le eresie esistono ancora, ancorché poco o punto se ne parli.
Pare che la disobbedienza sia entrata (non da oggi purtroppo) a vele spiegate, per così dire, nella Catholica, e che ognuno pensi sia giusto, opportuno, fare come più gli aggrada. Senso dell’umiltà, dubbi sui propri convincimenti, sulle proprie valutazioni? Zero.
Dall’abito ai comportamenti dei sacerdoti, che ormai (in tanti) non insegnano più e consentono ai fedeli di fare, a loro volta, ugualmente, quel che loro più aggrada, pare non esistano più regole, norme, indirizzi, ammonizioni.
Viene da chiedersi se esista ancora una “educazione cattolica”, che un tempo nasceva in famiglia, si sviluppava poi in parrocchia, per maturare quindi nell’associazionismo giovanile e adulto – non è un lodare i bei tempi che furono, bensì una semplice constatazione!
Quella che si chiamava formazione, in virtù della quale il credente era pronto ad affrontare i sacrifici della vita, disgrazie, difficoltà, privazioni, dove è finita?
Spesso non la si vede: all’ombra dei campanili, né altrove.

Genitori ignoranti delle cose della religione, o di poca fede, preti permissivi, lassisti, che celebrano la liturgia quasi per abitudine, inconsapevoli, pare, che sull’altare (oggi ridotto a tavolo magari per un buffet freddo!) non si celebra tanto la “cena del Signore”, quanto, e prima di tutto, si rinnova il sacrificio (incruento) della Croce. Questo è primieramente la messa; poi sarà anche “cena del Signore” e/o altro ancora, come un ritrovarsi del popolo di Dio.
Ma non siamo protestanti, siamo cattolici, ergo…
Perché allora, durante le messe  cui partecipiamo ogni domenica e nei giorni festivi, il popolo di Dio sta quasi mai inginocchiato? A parte il momento della Consacrazione, spesso si sta seduti o in piedi.
Manca il senso dell’adorazione, manca la consapevolezza di quel che, appunto, si celebra nelle chiese cattoliche, da Roma all’ultimo piccolo paese sperduto delle pampas argentine. Per poi, una volta uscitine (dalle chiese), passare ad altri tipi di adorazione.
Non si adora un Dio che si è fatto carne, cibo, bevanda per il nostro nutrimento spirituale, ma si adorano i nuovi idola che a seconda delle mode il mondo ci presenta.
Ecco allora che il discorso, dalla liturgia domenicale e festiva si sposta alla quotidianità, per esempio alle sagre paesane che si riferiscono quasi sempre a una festa liturgica - il santo patrono soprattutto. Ebbene, chiunque prenda in mano un pieghevole con il programma della “Sagra dell’Assunta”, per esempio, vedrà che tranne nel giorno convenuto, cioè il 15 agosto, non c’è stata ombra di celebrazione, appuntamento, convegno, preparazione, di natura religiosa. E’ tutto un canto (profano ovviamente), un ballo, un mangiare e bere sotto enormi tendoni e il senso della fede (nella fattispecie, l’aspetto mariano) limitato a una giornata… su due settimane – naturalmente, scriviamo con cognizione di causa!
Fosse l’iniziativa profana di un qualsiasi sodalizio laico, di un partito, di un sindacato, di una polisportiva, nulla da eccepire; ma quando di mezzo ci sono parrocchie, associazioni cattoliche, eccetera, beh, un po’ di amaro in bocca ci viene.
Ancora. Non si vede perché con tutta la retorica dilagante sull’ecumenismo, i fratelli separati, eccetera eccetera, non si debba, da parte di noi cattolici, guardare agli ortodossi piuttosto che ai protestanti, in fatto di liturgia. Gli ortodossi e i cattolici di rito orientale, che per loro fortuna non hanno avuto riforme della celebrazione eucaristica, pongono al centro della liturgia Nostro Signore e non il celebrante a volte con manie da primadonna, protagonismi dettati da una sconfinata vanità, da uno smisurato ego, come si vede da noi, con sacerdoti che aggiungono, tolgono, inseriscono quel che passa loro per la testa, durante la messa, ignorando regole ben precise che escludono la cosiddetta creatività.
Il rito diventa qualcosa di socializzante come quando si va alla sagra, appunto, o ad un incontro sportivo, o ad una gita. Ma la messa, tornando a noi, e ripetendoci, è qualcosa di più di un rito “socializzante”. Guardiamo, appunto, agli ortodossi.
Invece, quel che di buono a nostro avviso c’è nel mondo (e nella mentalità) protestante, noi tendiamo a penderlo ben poco in considerazione. Ci riferiamo a quell’etica della responsabilità personale, in virtù della quale ciascuno di noi è responsabile delle proprie azioni, e deve rispondere di quel che fa. E se sbaglia, e se commette una colpa, e se pecca, non tiri in ballo la società, o qualcun altro su cui scaricare errori e peccati, appunto.

Qui da noi si finisce invece in un deleterio e (forse) incosciente buonismo… Massì, alla fine ci è concesso tutto; così come non adoriamo più Nostro Signore in chiesa, e piegare le ginocchia di fronte al tabernacolo non usa più (del resto anche certi sacerdoti fanno fatica a compiere questo gesto), fuori possiamo fare benissimo i comodacci nostri…
Una volta un monaco che teneva una lezione a un corso di aggiornamento per insegnanti di religione della diocesi di Treviso sottolineò le eccessive proibizioni della Chiesa. Aveva ragione: perché non metterle in discussione, a incominciare dai Dieci Comandamenti? Che sono (anche) proibizioni, no? Il tono, il lettore, lo avverte, è sull’ironico, ma ne piange il cuore, ne piange la fede, che pure resiste, grazie a Dio…
 Da laici credenti che la Chiesa sta in piedi perché lo vuole Nostro Signore, vorremmo però alcune certezze: non che i preti siano santi, ma che cerchino di esserlo, e che ci indichino la strada della santità; non che la Chiesa conceda tutto quello che il mondo dà, ma che dia alle anime ben altro. Parli di preghiera, di penitenza, di conversione dei peccatori, e quindi di peccato e di grazia. Esorti al silenzio contro il caotico rumore del mondo, bandisca le canzonette dalle liturgie, perché queste le dà già il mondo… e tante cose “profane” i preti le lascino ad altri. Sono infatti in grado di farle benissimo qualsiasi assistente sociale, nonché i tanti demagoghi di partito e di sindacato.
E per concludere, i vescovi propongano (come del resto aveva fatto Benedetto XVI) quale figura sacerdotale di riferimento, di esempio, Giovanni Maria Vianney (il santo curato d’Arts), e non don Gallo!!!
       Giovanni Lugaresi

commenti:

DANTE PASTORELLI ha detto...
Perfettamente condivisibile questo articolo, scrito magnificamente in stile piano e diretto.
Con tratti rapidi e vivaci descrive la situazione della Chiesa come ormai da molti decennti s'è venuta configurando, all'esterno e, ahimé, anche all'interno: non solo nelle disobbedienze visibili, ma anche in quelle invisibili, interiori, che sono ancor più gravi in sé e provocan quelle visibili generanti scandalo e devastazioni.
Punti fondamentali mi sembran proprio quelli più apertamente insistiti: la mancanza di obbedienza ed unità del clero alto e basso intorno al Papa, la cialtroneria di una Messa che tutto è ormai fuori che il rinnovamento sacramentale del Sacrificio salvifico, l'assenza di formazazione seria dei sacerdoti che a sua volta si riflette sulla famiglia, per cui non esiste più
una sia pur piccola societas christiana.
Centrale, naturalmente è l'unità intorno al Papa. Esser cattolici significa esser col Papa. Ma qui il discorso diventa più complicato e delicato e si dev'affrontar con cautela filiale.
Si dev'esser necessariamente sottomessi al papa, alla sua guida, ai suoi moniti, non solo quando parla ex-cathedra, ma anche quando si esprime nel magistero ordinario infallibile, ed anche in quello autentico. In quest'ultimo caso, tuttavia, l'obbedienza non può esser pronta, cieca ed assoluta. Poteva esserlo, salvo qualche rarissimo caso, in tutta la storia della Chiesa, al di là delle carenze umane dei Papi, ma oggi, dopo il concilio Vaticano II, assistiamo ad esternazioni, anche del dottore privato che si confonde col Sommo Pontefice nello svolgimento delle sue funzioni, fumose, contraddittorie, che ci appaion contrastanti col Magistero precedente il quale ci trasmetteva integra la Rivelazione scritta ed orale senza mutamenti di sostanza: i mutamenti eran solo apparenti, perché diversi eran i problemi che si presentavano nelle varie epoche, ma i Papi e la Gerarchia nella perenne dottrina via via approfondita eodem sensu eademque sententia sapevano interpretarli.
Ora non più.
Vorremmo tanto poterci dire: i nostri dubbi son tentazioni, la nostra lettura critica di certi documenti è faziosa e conseguenza di superbia, in certa prassi non vediamo il fine intimo perché troppo nascosto ainostri occhi miopi. Vorremmo imporci: obbediamo sempre e comunque.
Ed invece non possiamo farlo, perché i nostri dubbi, le nostre incertezze, il nosto sguardo critico non si distacca da ciò che ci è stato insegnato come verità. L'unità col passato molto spesso è di fatto spezzata. I pontefici stessi han parlato di fumo di Satana e di pensiero non cattolico penetrati nella Chiesa. Quali antidoti vi hann'inoculato, quali difese ci hann'approntato?
La nostra difesa è nella Verità immutabile.
Fermi restando nella nostra indefettibile e piena disponibilità a seguire il Papa a costo della vita sulla via che ci traccia sulla scia di tutti i predecessori, non posiamo lo seguirlo ad. es. quando c'invita ad Assisi o a creder che tutte le religioni son via di salvezza.
In queste strade contorte zeppe di buche e costeggiate da dirupi, noi rimaniamo fedeli alla strada luminosa che ci ha visto proceder fino ad oggi. Le nostre cadute le dobbiamo soltanto alla nostra cattiva volontà, alla nostra tiepidezza, alla nostra debolezza. Ma sul trono di Pietro c'era Chi ci chiamava con le sue parole di vita eterna, le stesse che Pietro riconosceva in Cristo.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2012/08/cattolici-senza-papa.html 

cose curiose


Ecco un altro sito web che prende per il sedere Fratelenzo Bianchi e le sue "Bose curiose":

http://bosecuriose.it/


Brutte notizie: tanto è l'odio per la liturgia tradizionale in latino che pur di far accettare il Novus Ordo, vogliono aggiornare il messale Vetus Ordo scrivendoci dentro chiaro e tondo che bisogna accettare il Novus, la celebrazione "verso il popolo", e le altre novità recenti:

http://bregwin.blogspot.it/2012/08/revisione-del-messale-tradizionale-in.html

JOLIET (ILLINOIS) E LOS ANGELES: FRUTTI DEL CONCILIO VATICANO II. VARIE FOTO!



Pontifex.Roma
(Traduzione dall'originale. Ho cercato di non alterare forma e contenuti) Abuso liturgico si ha quando i canoni della liturgia vengono ignorati ai fini dell'innovazione. Tali innovazioni di solito servono esclusivamente per soddisfare la fantasia (perversa e le manie di protagonismo) di chi sta coordinando la liturgia della Messa. A volte è il sacerdote che fa questo grave abuso. Altre volte è il risultato del coinvolgimento dei laici nella pianificazione liturgica. In ogni caso, l'abuso liturgico fa male tutta la congregazione, e tutto il Corpo di Cristo, riducendo la solenne occasione della Messa in uno "spettacolo" (se si vuole), progettato per soddisfare la fantasia dei presenti (e le follie esibizionistiche dei preti).

Tredicesimo giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


In riparazione dei baci di Giuda
titolo giovanni paolo II bacia il corano


giovanni paolo II bacia il corano

14 maggio 1999: Giovanni Paolo II bacia il Corano in Vaticano

sabato 25 agosto 2012

Vatileaks, è caccia ai complici del Corvo.


Inquirenti sulle tracce di un terzo uomo

Città del Vaticano - (Adnkronos) - A quanto apprende l'Adnkronos si tratterebbe di un laico di cui si conosce l'iniziale S. I tre magistrati del collegio giudicante sono al lavoro e a questo punto non si esclude nemmeno che la Santa Sede possa inviare rogatorie all'Italia


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Vatileaks-e-caccia-ai-complici-del-Corvo-Inquirenti-sulle-tracce-di-un-terzo-uomo_313630976880.html

Il terremoto di Messina fu un castigo divino?


Tra gli argomenti più scomodi da trattare sicuramente c’è quello del mistero del dolore e del male nel mondo.
Il 16 marzo dell’anno scorso durante una trasmissione a Radio Maria, il professore Roberto De Mattei, svolgeva una riflessione teologica e spirituale sul mistero del male, prendendo spunto dell’allora recente terremoto-maremoto che aveva colpito il nord del Giappone e dall’assassinio del ministro pakistano Shahbaz Bhatti.
Qualche giorno dopo per iniziativa dell’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) partiva una campagna di aggressione mediatica, amplificata nelle settimane successive, dai principali organi di stampa italiana. L’obiettivo era di screditare ogni cattolico che osi ricordare pubblicamente le verità “scomode” della nostra fede. Si arrivò, addirittura a raccogliere firme per chiedere le dimissioni del prof De Mattei da vice-presidente del CNR, a causa di una presunta incompatibilità tra le sue affermazioni e il suo ruolo nel maggior ente di ricerca scientifica in Italia.

Gli amici della Chiesa nei tempi di crisi


(di Cristina Siccardi) A differenza di Gesù, che rimase solo nell’Orto del Getsemani, la sua Sposa, la Chiesa, quando soffre la Passione, può sempre contare su un gruppo di fedelissimi, uniti fra loro dal vincolo indivisibile dell’amore per Lei. Al tempo dell’eresia ariana, che ebbe origine nel IV secolo, che divenne religione ufficiale dell’impero romano durante il regno di Costanzo II e resistette fino al VII secolo, gli amici dei coraggiosi santi Atanasio di Alessandria, Eusebio di Vercelli, Ilario di Poitiers fecero scudo intorno all’autentica Chiesa.
Al tempo degli scismi che contrapposero Papi ad antipapi e che maturarono sotto l’impero di Federico Barbarossa nel XII secolo e fra il XIV e XV secolo, ovvero quando Avignone sembrò sostituire la sede di Pietro, numerosi amici si radunarono intorno a due guide illuminate dallo Spirito Santo: santa Ildegarda di Bingen e santa Caterina da Siena.

Monaci di cioccolata


La fatica della cella (secondo Fratelenzo)

Un monaco che, nonostante le contraddizioni, da quarantacinque anni resta fedele alla forma della vita monastica che ha scelto. La cella: non una prigione ma pur sempre una stanza segnata da quattro pareti e un soffitto…Giovane studente universitario ho intrapreso, al di fuori delle strutture allora esistenti, l’itinerario monastico che rimane fondamentalmente identico al di là dei contesti storici, culturali ed ecclesiali in cui si inserisce… Sapevo bene che la battaglia della cella era una delle prime che avrei dovuto combattere e, infatti, non appena vi entravo, avvertivo una voglia di uscirne, mi si affollavano nella mente le urgenze che mi chiamavano «fuori».
Fratelenzo Bose, Ogni cosa alla sua stagione, Einaudi 2010, 3-5.
Per precisare la differenza tra cella e prigione può essere utile un confronto empirico con quanto segue (il metodo è scientifico – ognuno può ripeterlo nel laboratorio web di casa propria).

Dai, almeno ha un buon humor.

Dodicesimo giorno di Quaresima di S.Michele Arcanglo


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


titolo l'apostasia di giovanni paolo II


di MonsDaniel LDolan 1

giovanni paolo II parla all'onu

«Oggi, 450 anni dopo la morte di Martin Lutero, il tempo che è passato permette di comprendere meglio la persona e l'opera del riformatore tedesco e di essere più equi con lui [...]. La richiesta di riforma della Chiesa fatta da Lutero, nel suo intento originario, era un appello alla penitenza e al rinnovamento. Molti sono i motivi per i quali da quell'inizio si è poi arrivati a questa scissione. Tra questi vi sono la non corrispondenza della Chiesa cattolica» (22 giugno 1996). «Bisogna riconoscere che anch'essa (Santa Caterina da Siena) era figlia del suo tempo allorchè, nel pur giusto zelo per la difesa dei luoghi santi, faceva sua la mentalità allora dominante, secondo cui tale compito poteva esigere persino il ricorso alle armi» (12 dicembre 1995). Questi e tanti altri pronunciamenti di Giovanni Paolo II (1920-2005) denotano un cambiamento di mentalità e di rotta nel governo della Chiesa che pone seri dubbi circa la sua legittimità. Giovanni Paolo II è realmente il Pontefice, il dolce Cristo in Terra?

venerdì 24 agosto 2012

LA CHIAVE SEGRETA DELL’ABISSO DEGLI ABISSI



Apocalisse – 9, [1-3] -. Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; egli aprì il pozzo dell’Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l’atmosfera. Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra.
I «segni dei tempi» vanno scrutati, non come lo intende il mondo o lo intendeva Giovanni 23, ma come insegnato da Gesù Cristo nei segni della Rivelazione divina; segni soprannaturali dei tempi, essenziali per guidare gli uomini attraverso i labirinti della vita. Essi non sono mai mancati, per far evitare gli abissi di perdizione;la Sacra Scritturane è il registro. E parlando di Maria si deve ricordare la presenza della Donna, dal libro della Genesi a quello dell’Apocalisse, che ci offre una piena visione della Storia.
A ogni occasione d’afflizione e di pericolo per il popolo di Dio c’èla Donna, segno dell’intervento della Madre di Dio e nostra.

Ipse dixit!


‎"Il dramma del Vaticano II consiste nel fatto che invece di essere gestito dai santi, come fu il Tridentino, è stato monopolizzato dagli intellettuali. Soprattutto è stato monopolizzato da certi teologi, il cui teologare partiva dal preconcetto di aggiornare la fede alle esigenze del mondo, e di emanciparla da una presupposta condizione di inferiorità rispetto alla civiltà moderna. Il luogo della teologia cessava così di essere la comunità cristiana, cioè la Chiesa, e diventava l'interpretazione dei singoli. In questo senso il dopo-Vaticano II ha rappresentato la vittoria del protestantesimo all'interno del cattolicesimo". (Henri de LUBAC)

OAS: orribile arte sacra

LA CHIESA DI SANTA BERNADETTE A DIGIONE: MODELLO DELL'ORRIDO CHE SAREBBE SEGUITO...
Chiesa parrocchiale di Santa Bernadette a Digione (Francia) - 1962-1964
di Francesco Colafemmina

Proseguiamo la nostra analisi dei percorsi dell'architettura sacra in Francia nell'immediato pre-concilio, con un "modello" nato dal circolo culturale legato alla rivista Art Sacré. Abbiamo visto come il convento di La Tourette fosse nato da un'idea di padre Marie-Alain Couturier. Il combattivo domenicano passò a miglior vita nel febbraio del 1954, tuttavia la sua opera non si interruppe. 

Accordo (pratico) Roma-Ecône: avevano davvero scherzato


William Mortensen, Niccolò Machiavelli

E’ forse tempo di sfatare il luogo comune per cui i tradizionalisti sarebbero dei rigidi bacchettoni incapaci di facezie esilaranti. Al contrario, sembrerebbe proprio che quando la FSSPX parlava d’“accordo pratico” impossibile senza la preventiva conversione di Roma, stesse semplicemente scherzando. Forse con queste “bugie giocose” la FSSPX voleva sottolineare al contrario tutta la sua cattolicità, proclamandosi figlia dell’ilarità romana di San Filippo Neri piuttosto che del freddo rigore del Card. de Berulle o peggio di Saint-Cyran. Ora infatti lo scherzo è palese, messo nero su bianco dal Capitolo Generale; che ha dimenticato di riconoscere che hanno invertito la rotta e che la Dichiarazione del 2006, approvata «all’unanimità», era appunto una “bugia giocosa”. Affermazioni di questo tipo secondo la morale possono essere fatte se tutti ne colgono la natura ironica (la nostra rivista a dire il vero l’aveva capito e per questo aveva scritto che gli scherzi di Mons. Fellay non andavano presi troppo sul serio).

ideologia postconciliare


Card. Giacomo Biffi,

LAMENTAZIONE SUI TEMPI PRESENTI.



L'ideologia postconciliare
Essa deriva sì storicamente dal Vaticano II e dal suo magistero, ma attraverso un processo di "distillazione fraudolenta" immediatamente posto in atto all'indomani dell'assise ecumenica.

Undicesimo giorno di Quaresima di S.Michele Arcangelo


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


       mentre c'era la devozione di san Francesco a san Michele Arcangelo..


titolo l'insegnamento di giovanni paolo II



di Padre Louis-Marie de Blignières o.p. 1

giovanni paolo II ed elio toaff

13 aprile 1986: Giovanni Paolo II si reca in visita alla sinagoga di Roma
dove incontra il rabbino capo Elio Toaff.

Il contenuto di questo libretto (che altro non è che il testo di una conferenza tenuta da Padre Louis-Marie de Blignières o.p. alla Sala della Mutualité, a Parigi, il 16 aprile 1983, ossia tre anni prima dell'incontro interreligioso di Assisi...) verte sulla dottrina che anima gli scritti e i discorsi ufficiali diGiovanni Paolo II (1920-2005). Tale insegnamento prende spunto e sviluppa le idee guida del Concilio Vaticano II, ivi comprese anche quelle più ambigue ed erronee che tanta confusione hanno creato tra i fedeli cattolici. di tutto il mondo (vedi ecumenismo a 360 gradi e libertà religiosa). A fianco di tale dottrina, l'Autore pone quella precedente il Concilio, la confronta e ne mostra l'inconciliabilità mettendo così il lettore di fronte ad una scelta dolorosa quanto inelluttabile: si può e si deve seguire Giovanni Paolo II o abbiamo l'obbligo di astenerci dal farlo? E l'altra ancora più drammatica: può un legittimo Vicario di Cristo insegnare e promuovere errori già condannati dai suoi predecessori?

giovedì 23 agosto 2012

"IL BUE DICE CORNUTO ALL'ASINO".

FAMIGLIA CRISTIANA ATTACCA COMUNIONE E LIBERAZIONE


Pontifex.RomaIl settimanale "cattolico" dei Paolini, Famiglia Cristiana, già da tempo a rischio fallimento e ormai fuori da numerose chiese e circoli cattolici, sembra svegliarsi dagli antichi torpori, proprio quello status che pare aver sempre più allontanato il settimanale dalle verità cristiano cattoliche. Ebbene i Paolini attaccano Comunione e Liberazione, lo fanno con un lungo editoriale e accusano i Ciellini di essere "omologati al potere" ed altro. A scatenare la reazione dei compagni catto-comunisti è la presenza di Monti al Meeting CL 2012 che si sta svolgendo a Rimini in questi giorni, con la relativa sudditanza da leccapiedi di gran parte dei partecipanti, come sempre hanno fatto, sin dai tempi di Craxi, Cossiga, Andreotti, Forlani, Berlusconi, ecc... ecc... Forse non è chiaro a Famiglia Cristiana che anche se fosse Vendola il capo del Governo, i Ciellini comunque farebbero la ola, ed anche non si capisce perché proprio adesso FC sembra criticare Comunione e Liberazione, ...

A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA? CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO

(Parte 4)

Pontifex.Roma[...] prosegue da Parte 1 , Parte 2 e Parte 3 [...] Che strani questi veggenti! E questa Madonna! Mirjana il 2 giugno di quest’anno (2012) disse che la Gospa le diede un messaggio che terminava così: “…Pregate come me per i vostri pastori. Di nuovo vi ammonisco: non giudicateli, perché mio figlio li ha scelti…”. Avendolo udito commentato dalla viva voce del direttore di una importante radio italiana pro Medjugorje, gli mandai cortesemente questa mail: “Caro padre... Sto ascoltando il messaggio della Madonna a Mirjiana del 2 luglio c.a. Bello, come tutti gli altri del resto. L’ammonizione della Madonna a non giudicare i pastori della Chiesa è importante. Ma ricordo che la stessa Madonna fece pervenire il 21 giugno dell’83 al Vescovo di Mostar, Zanic, un messaggio da Ivan, che parrebbe molto contrastante con l’attuale (e con la Vergine stessa). Trascrivo:  …“Se quello che cerco non avviene, il mio giudizio ed il giudizio di mio figlio attende il vescovo”  Immagino che non ci sia bisogno di dirle dove trovarlo perché lei è preparatissimo su Medugorje. Come interpretare questa contraddizione?”.
A differenza di tante altre volte, il responsabile della radio a questa non rispose mai. E il problema resta.

La verità fa così male?



IL MEETING DI RIMINI E L’INTERVENTO DI MONTI. DOVE VA COMUNIONE E LIBERAZIONE? 

dgIl Meeting di Rimini è l’appuntamento annuale che Comunione e Liberazione ha con il mondo. È pur vero che il Movimento fondato da Don Giussani ha generato negli anni numerosissime e meritevoli opere, che traducono nella quotidianità quell’educazione alla fede che è poi lo scopo stesso di Comunione e Liberazione; ma ciò che avviene sulla platea del Meeting ha una risonanza mediatica che non consente passi falsi, non foss’altro perché è sempre all’erta un’informazione-deformazione, che lavora da sempre in chiave anticristiana.
Se poi parliamo di impegno politico, giustamente Comunione e Liberazione rifiuta l’etichetta di “movimento politico”. Tuttavia, proprio per l’incisiva presenza nel mondo, e per la Fede vissuta in modo profondo e totale, i ciellini non possono non operare scelte politiche precise. La lampada non è accesa per essere posta sotto il moggio, ma per essere messa nel porta-lucerne e illuminare quanti sono nella casa; non è pensabile che i cattolici “stiano a guardare” cosa accade nella Società, tanto più nell’attuale momento storico, in cui il dominante relativismo sta portando alla distruzione.
lmFacendo queste riflessioni, e leggendo le modalità con cui si è svolto l’incontro con Monti al Meeting, nonché leggendo quanto è stato scritto sul “Quotidiano del Meeting”, sono rimasto colpito e preoccupato, anche perché, per ragioni anagrafiche, conosco il Movimento da quasi cinquant’anni (da quando si chiamava “Gioventù Studentesca”) e ho già visto e vissuto momenti di grande confusione e smarrimento.

Impressioni di una pellegrina alla ricerca della Roma Cristiana

 (perduta e provvidenzialmente ritrovata)
(di Edith Teresa Liccioli) Ho vissuto per ben dodici anni a Roma, negli anni ormai lontani dell’apogeo della Prima Repubblica, eppure non l’avevo mai vista come la terra che Dio aveva scelto per il martirio dei suoi due principali apostoli e come centro della Cristianità. Per tanto tempo avevo camminato o avevo guidato per la strade di una città che certamente ammiravo e amavo per il fascino delle sue vestigia storiche, sparpagliate un po’ dovunque, ma che mi aveva attratto soprattutto per la visione mitologica che il neorealismo era riuscito ad aggiungere agli altri strati mitografici di cui si nutre la Città Eterna.

Quando i “papi” sono agnostici, scettici o razionalisti…




di Pietro Ferrari
Nel coro stonato di coloro che “va tutto bene madama la marchesa”, capita talvolta che un noto intellettuale cattolico, sacerdote e scrittore di numerosissimi volumi, pur non aderendo alla galassia “sedevacantista”, le canti e le suoni come si deve:
…stralcio tratto dall’ultimo libro di don Ennio Innocenti: ‘Gli italiani con guide perplesse’ in La crisi italiana da Wojtyla a Ratzinger – (s.f.a.u. 2012)
“Gli italiani definirono Giovanni Battista Montini ’il Papa amletico’ e rimasero sbigottiti ascoltandolo mentre si lamentò pubblicamente con Dio di non essere stato esaudito…

La messa senza il rock’ n’ roll

NAS/
 di Michele Smargiassi -
 È ora di mettere al bando le «armi di distruzione di messa». Nella Chiesa italiana, spesso divisa, c’ è un argomento che mette d’ accordo tutti, un po’ più scandalizzati i tradizionalisti, un po’ più ironici i progressisti: le canzoncine devote che si ascoltano ogni domenica in tutte le parrocchie della penisola tra l’ introibo e il missa est sono quasi sempre desolanti, banali, lagnose o bizzarre, talora ridicole e a volte perfino sbadatamente eretiche.

LITE IN “FAMIGLIA”


- DON SCIORTINO NON RITIRA LA CRITICA A COMUNIONE E FATTURAZIONE, ANZI RADDOPPIA: “A RIMINI HANNO APPLAUDITO MONTI COME QUANDO CON BERLUSCONI SMINUIVANO O, PEGGIO, GIUSTIFICAVANO PROVVEDIMENTI CONTRO LA DIGNITÀ UMANA (VEDI: IMMIGRATI). TUTTO PER NON PERDERE FETTE DI POTERE E VANTAGGI ECONOMICI, COME SE ‘IL PRINCIPE’ DI MACHIAVELLI CONTASSE PIÙ DEL VANGELO” - IL CIELLINO RONDONI: “MA A NOI NON MANCA IL SENSO CRITICO. APPLAUDIAMO TUTTI PER SENSO DI OSPITALITÀ”…

1- DON SCIORTINO: «A RIMINI PIÙ MACHIAVELLI CHE VANGELO»
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
don sciortinoDON SCIORTINO

«Omologazione al potere»: non è stato un giudizio ingeneroso verso la gente di Rimini?
«Ho il massimo rispetto della platea del Meeting, soprattutto dei giovani che sacrificano le loro vacanze per un ideale». Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, premette: «La critica era più rivolta alla passerella dei politici e a un uso strumentale della politica».
Perché così dura?
«La nostra osservazione si è trasformata in un ‘‘durissimo attacco''. La dietrologia è andata oltre. Ma non c'è stata premeditazione, la critica è sorta spontanea da una constatazione: l'anno scorso si è applaudito il governo Berlusconi, quest'anno Monti. Eppure, tra i due governi c'è una differenza come la notte dal giorno».

letturine estive: ton Ciussani


Esilarante lettura d'agosto:

Un film sul don Giussani? Bah!
Grande notizia (per chi detesta il movimento): al Meeting è stato annunciato, durante uno degli incontri, un film Rai sulla vita di don Giussani. Spero proprio che non verrà prodotto.

Annotavo sul mio taccuino: il film che banalizzerà (in direzione sentimental-teocon) il don Gius - come hanno reso melense e noiose le figure di santi e di pontefici, così banalizzeranno don Gius.

Sul Corriere, nella rassegna stampa, leggevo di quattromila ciellini in piedi in ovazione: notizia inventata di sana pianta. Infatti l'applauso c'è stato (e non sembrava neanche troppo convinto), ma l'ovazione no.

Dio è ancora onnipotente?


H.Jonas & J. Ratzinger: Dio è ancora onnipotente?

di Pietro Ferrari
“Dove era Dio ad Auschwitz? Perchè ha taciuto?” (Joseph Ratzinger, Auschwitz, 28 Maggio 2006)…

 La narrazione olocaustica ha generato una nuova Religione di massa, con dogmi ed inquisizioni, favorendo un sottile ed incalzante “revisionismo teologico” che si incentra sulla questione seguente: se c’è stato l’olocausto, allora Dio (se esiste…) non può essere onnipotente. Come è possibile che nella storia, a seguito delle innumerevoli fiumane di sangue di tutti i tempila Chiesa mai prima di oggi aveva posto in dubbio l’ onnipotenza di Dio? Le strane concordanze in proposito tra Jonas e Ratzinger sono desumibili dai seguenti links:

IL CELESTE IN PARADISO!


(CRIMINI RIMINI) – FORMINCHIONI, OSANNATO AL MEETING DI COMUNIONE & FATTURAZIONE, RACCONTA IL SUO CAMMINO DI “PURIFICAZIONE” - “BENEDETTO XVI MI GUARDO’ E DISSE: PREGO TUTTI I GIORNI PER LEI. SONO USCITO SCONVOLTO E HO ANCHE PIANTO” - LA VACANZA AI CARAIBI? “HO SBAGLIATO MA NULLA DI ILLECITO” - E ATTACCA REPUBBLICA, IL FATTO, IDV, BEPPE GRILLO – ORA BISOGNA SCOPRIRE CHI GLI SCRIVE I TESTI….

Marco Marozzi per Repubblica
FORMIGONI IN BRASILE FOTO ESPRESSOFORMIGONI IN BRASILE FOTO ESPRESSO
Cinquemila persone nel salone, un migliaio fuori. Dieci applausi. Davanti a un pubblico entusiasta Roberto Formigoni ha raccontato al Meeting di Cl la sua «purificazione». Parlando di terreno «terrorismo giudiziario». Citando a paladini il Padreterno, il Santo Padre, il padre di Cl.
Il Celeste fa cominciare la sua vicenda giudiziaria e politica sulle pagine di Repubblica
il 20 novembre 2011: «Abbattiamo il governo lombardo è stato il disegno». La fa finire nelle mani di Dio: «Hanno scritto che la sorte di Formigoni è appesa a un filo. Ma lor signori non sanno che il filo non dipende da loro. Dipende dal Padreterno».

Il rapporto tra ordine naturale e ordine soprannaturale nella nouvelle théologie, per il Cardinale Siri


Estratto dal libro Getsemani* del cardinale Giuseppe Siri
Il rapporto tra ordine naturale e ordine soprannaturale  

Primo post

 Tre casi significativi:

1 - P. Henri de Lubac 

Se si torna indietro di una quarantina di anni, si vede negli scritti di alcuni teologi, un rinnovato interesse circa il rapporto tra quello che si chiamava, fino allora, ordine naturale e ordine soprannaturale. È indispensabile capire che questo non è un argomento astratto, una speculazione da «dilettante», da non poter avere conseguenze di lunga portata nel pensiero e nella vita della Chiesa. Sia in teologia che in filosofia e nella scienza sperimentale, pochi argomenti, pochi casi sono assolutamente neutri.

Decimo giorno di Quaresima di S.Michele Arcangelo


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


Numero speciale di Chiesa Viva: “L’Anticristo nella Chiesa di Cristo?”



Segnalazione di Franco Adessa
E’ uscito il numero speciale della rivista Chiesa Viva del Sac. dott. Luigi Villa: Ch. viva 452 S
Chi non aprisse il sopraindicato link può richiedere la rivista in formato pdf a christusrex@libero.it

http://www.agerecontra.it/public/press20/?p=12438

mercoledì 22 agosto 2012

La Sformazione religiosa

IL CONVENTO-CARCERE DI LA TOURETTE: ALLE RADICI DELLA RIVOLUZIONE CONCILIARE
Un carcere? No, il convento di La Tourette del "geniale" Le Corbusier
di Francesco Colafemmina

E' fondamentale comprendere come siano tuttora operanti in seno alla Chiesa forze che vengono da lontano, che hanno preceduto il Concilio e in un certo senso l'hanno informato della propria estetica. Si tratta di un esercizio storico che pur essendo per certi versi vano (nel caso in cui serbassimo ancora l'illusione d'un cambiamento di rotta futuro), e nondimeno utile per analizzare le radici culturali profonde della sostanziale decadenza del sacro e delle sue forme.

Emanuela Orlandi, la tesi del rapimento sullo sfondo di eretici bruciati vivi Emanuela Orlandi, la tesi del rapimento sullo sfondo di eretici bruciati vivi



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Emanuela Orlandi
Antonio Goglia, ex maresciallo dei carabinieri di San Giorgio a Cremano (Napoli) e da anni appassionato al caso di Emanuela Orlandi, ha inviato a Pino Nicotri, con il quale è in corrispondenza da tempo, una ricostruzione dello sfondo culturale e religioso che, a giudizio di Goglia, confermerebbe l’ipotesi del rapimento.
Emanuela Orlandi sparì una sera di giugno del 1983 e da allora non se ne è più trovata traccia. Varie ipotesi sono state formulate sulle cause della sua scomparsa; all’inizio la tesi più accreditata fu quella di un rapimento a fini politici. La tesi fu poi definita dai magistrati inquirenti un depistaggio, ma cosa sia effettivamente successo nessuno lo ha mai saputo.

Odifreddi shock: elogia un cardinale cattolico e attacca il comunismo!


Il noto anticlericale Piergiorgio Odifreddi, leader indiscusso del fondamentalismo ateo italiano, è davvero un uomo dalle mille sorprese e dalle mille contraddizioni.
L’estate scorsa avevamo recensito uno dei suoi ultimi libri (sul cui articolo si è poi creato un putiferio contro lo stesso Odifreddi, riassunto qui), intitolato “Perché Dio non esiste” (Aliberti 2010), nel quale il violento pensatore anticristiano aveva lanciato improperi anche contro Giovanni Paolo II, il quale «Era un furbone. Pericoloso. E’ quello che ha tirato giù l’Unione Sovietica» (pag. 112).

La requisitoria di un francescano contro i falsari di san Francesco


francesco

Lo “spirito di Assisi” è qualcosa da cui papa Benedetto XVI si è sempre tenuto alla larga. Lo scorso anno, sia prima, sia durante, sia dopo il viaggio che egli fece nella città di san Francesco a venticinque anni da quello “storico” di Giovanni Paolo II, evitò accuratamente di usare la formula, a suo giudizio troppo pericolosamente ambigua:
> Diario Vaticano / Lo “spirito di Assisi” di cui il papa diffida
Ma nonostante ciò, nella pubblicistica cattolica lo “spirito di Assisi” continua imperterrito a dominare la scena.
Anche e forse di più tra i francescani.
Non tra tutti, però. Sul tronco di san Francesco cresce da qualche tempo un nuovo ramo, vigoroso e ricco di vocazioni, quello dei Francescani dell’Immacolata, che fa il controcanto ai confratelli progressisti.

IL VATICANO NON E’ UNA MULTINAZIONALE


 - SENTENZA STORICA DELLA CORTE FEDERALE DI PORTLAND SUL CASO DI UN PRETE PEDOFILO MORTO NEL ’92 - BOCCIATA LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI DI UNA VITTIMA NEI CONFRONTI DELLA SANTA SEDE: IL SACERDOTE NON E’ UN “DIPENDENTE” DEL VATICANO MA DEL SUO ORDINE E DALLA SUA DIOCESI - LA SENTENZA DEL GIUDICE MOSMAN STOPPERA’ ALTRE AZIONI DI QUESTO TIPO, E I LEGALI DEL VATICANO ESULTANO…

Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
La Chiesa non è una multinazionale e un sacerdote non può essere considerato in quanto tale un «dipendente» della Santa Sede. La sentenza della Corte federale di Portland, nell'Oregon, è storica e destinata a lasciare il segno, nei processi contro preti e religiosi pedofili negli Stati Uniti. La questione non riguardava i crimini del reverendo pedofilo Andrew Ronan, peraltro morto nel '92.
Pedofilia Chiesa - BambinoPEDOFILIA CHIESA - BAMBINO
Il processo aveva tirato in ballo per la prima volta direttamente la Santa Sede e andava oltre la singola vicenda: il legale di una vittima, l'avvocato Jeff Anderson, puntava a dimostrare la responsabilità civile dei vertici del Vaticano, a cominciare dal Papa, con relativa possibilità di chiedere direttamente anche alla Santa Sede (si stima che le diocesi americane abbiano già pagato due miliardi di dollari) risarcimenti danni milionari pure in altre cause.