La carità, per debellare il buonismo e frenare la
selvaggia passione novista
di Piero Vassallo
La carità deve camminare sul filo di un rasoio affilato
dalla lucida e intransigente ortodossia.
Avvolti e trascinati dall'incendiario dono di Dio, i veri
mistici sono obbligati (lo rammentava il cardinale Siri, in anni segnati
dall'emergenza pseudo carismatica) a sottoporre la loro eccezionale e smisurata
esperienza alle ordinarie misure stabilite dal magistero cattolico.
L'indisciplina dei sedicenti carismatici e
dei profeti paroliberieri ha causato ingenti danni alla Chiesa
cattolica.
Al magistero hanno invece obbedito i grandi mistici del
passato, da San Francesco a San Giovanni della Croce e i mistici del secolo
sterminato.
Irriducibile alla ubbidienza dei veri mistici è soltanto il
delirio teologico degli epigoni scorrazzanti nelle praterie della falsa
libertà.