La
Gnosi spuria è il frutto di una lunga indagine sulla gnosi iniziata da
Ennio Innocenti più di quaranta anni fa e giunta ora alla sua terza edizione
aggiornata e ampliata. Oggetto d’esame è la gnosi (che indica il processo
conoscitivo, che dalla sfera fisica si estende fino a quella metafisica) da lui
definita “spuria”, cioè, falsata, corrotta in relazione alla vera sapienza
trasmessa da Dio all’uomo. L’analisi viene svolta dal Nostro sul piano: a)
della teologia e della metafisica; b) dell’indagine storica; c) della filosofia
e teologia della storia.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
venerdì 5 aprile 2013
LA finestra di Leone XIII
Ricevo dall’amico Marco Turi e volentieri pubblico.
Raramente nella storia del programma per il “nuovo ordine mondiale” un movimento di pensiero decisamente “eversivo” quanto “subdolo” come il fabianesimo ha turbato così tanto un Papa al punto di immaginare nella “finestra dell’inganno” un programma così manifestamente anticristiano e transumanizzante, come quella che sarà “fisicamente” presente dal 2006 nella London School of Economics.IOR E SPIRITO SANTO
- MI CHIAMO WALS E CREO PROBLEMI (AL PAPA)
L’ex portavoce di Bergoglio, Federico Wals, dichiara che il Papa potrebbe chiudere lo Ior e ricorda che da arcivescovo di Baires rinunciò alle partecipazioni nelle banche - La Cnn rilancia la breaking news, Wals precisa - Francesco non ha ancora affrontato il più delicato dei “dossier”….
Maria Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO GUARDIA SVIZZERA
Papa Francesco ha ricevuto ieri, tra gli altri, il cardinale Filoni, capo di Propaganda Fide, indicato da alcuni in pole position per la carica di segretario di Stato quando il cardinale Bertone lascerà. Un «lavoro» di ricognizione e decisione sulla Curia che necessariamente prenderà del tempo. Quello che è certo, invece, è che il Pontefice non ha ancora preso in mano nessun dossier che riguardi la cosiddetta banca vaticana, cioè lo Ior.
Ne faranno un presidente di Sinodo...
Il Papa è re oppure no?
Paolo Mieli ha spiegato con acume di storico proprio ieri nel Corriere della Sera che Costantino era un imperatore giusto (regnò dal 306 al 337 dopo Cristo), e che saranno solo i successori a trasformare l’abbraccio della religione cristiana da parte dell’autorità imperiale in un processo discriminatorio che negava la libertà religiosa per gli altri. Va bene che questa è una questione controversa da secoli, e che la storiografia contemporanea si cimenta con il problema senza che si veda la fine della discussione.
L'abito bianco non le fa vergini (e nemmeno Papi..)
Spopola sul web e sui giornali la foto di Papa Francesco che fa colazione nella sala da pranzo della Casa Santa Marta: La Stampa la pubblica oggi in prima pagina.Fino a ieri erano state divulgate immagini di lui sul minibus con i cardinali o di lui che prega nelle ultime file di sedie della Cappella della residenza. Ma non di lui a tavola.
La trinità dei modernisti
LUSSO, PETROLIO E POTERE: LA TRINITA DI DECAMINADA
Franca Giansoldati per Il Messaggero
Le imprese temerarie di padre Decaminada cominciano dalla Nerviano Medical Sciences, comperata carica di debiti dalla multinazionale americana Pfizer (produttrice del Viagra) per studiare farmaci antitumorali, fino ad arrivare rocambolescamente in Congo, dove ad un certo punto spunta una non ben precisata società petrolifera, la IBOS II, interessata alla pipeline Albertine con un potenziale estrattivo di 40 mila barili al giorno.
Franco DecaminadaL'IRREFRENABILE ALBERTO MELLONI !
Esordio impressionante
Si è presentato senza nessuno dei segni del potere papale, non ha mai detto le parole Papa, Pontefice, vicario di Cristo. E ha scelto il nome di un santo non della Chiesa di Roma, scelta audace, che è l’unico santo di tutte le Chiese.
Di papi e concili ne ha detto e conosciuti. Eppure anche Alberto Melloni, docente di storia del cristianesimo e direttore della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, è rimasto impressionato dalle prime apparizioni di Papa Francesco.
Risorto e risepolto subito..!
PAZZIE ECUMENICHE ( a danno di tutti gli alunni )
Prove di fratellanza religiosa: pregano insieme l’arciprete don Andrea Cristiani e il rappresentante della religione musulmana Ibrahima M'Bengue
All’Istituto Superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio la benedizione dei locali quest’anno si è svolta in una veste del tutto nuova. Tutti i ragazzi, lasciate le aule, si sono raccolti nell’atrio centrale attorno a Don Andrea Cristiani, Arciprete della Collegiata e fondatore del Movimento Shalom, e Ibrahima M’Bengue, rappresentante Mouridoulà della religione musulmana senegalese.
giovedì 4 aprile 2013
Il Gaucho a lezione..
Occhio, la liturgia non può essere povera, la sua ricchezza è simbolo di alterità e divinità
L’undicesimo volume dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger, quello sulla “Teologia della Liturgia”, riporta sul retro della copertina una neanche troppo velata dichiarazione: “Nel rapporto con la liturgia si decide il destino della fede e della chiesa”. Questi primi giorni di pontificato (anzi, di episcopato?) di papa Francesco la rendono tremendamente attuale e ci impongono inevitabilmente una riflessione sul rapporto tra la povertà (e non il pauperismo) e la liturgia.
I laici irridono (ma non troppo..)
Angus Dei [parte prima]
Abbiamo un nuovo Papa. Ora potete uccidere quell’altro.
Eletto il successore di Ratzinger. Stavolta tenderò a credere alle accuse al precedente governo.
Era dai tempi di Celestino V che non veniva eletto un Papa con il predecessore ancora in vita. Per questo secolo non aspettatevi altre novità.
Un UFO vestito di bianco?
Nuovo libro di Papa Francesco annuncerà l'esistenza di vita extraterrestre
Le dimissioni di Papa Benedetto XVI, un evento storico che è stato previsto dagli scrittori Thomas Horn e Cris Putnam nel loro best-seller del 2012 "Petrus Romanus: The Final Papa". Dopo l'uscita del loro secondo best-seller, Tom Horn e Cris Putnam sono stati sommersi da inviti provenienti da tutto il mondo per essere intervistati sulle radio,televisioni di mezzo mondo e da History Channel.
Grillo sparlante
Se il papa regni o no
Una critica radicale del pensiero esposto qui da Roberto de Mattei, il problema dei Concordati in una chiesa povera e non costantiniana, altre delizie papiste
Tutte le volte che Roberto de Matteiscrive sul Foglio, gli storici e i teologi italiani un po’ si irritano e un po’ si agitano. Perché l’ex vicepresidente del Cnr è abile a pungere sul vivo la koinè religiosa post conciliare in nome della tradizione, alla quale ormai resterebbero fedeli soltanto lui e la piccola ma agguerrita pattuglia di cattolici di cui è il portavoce di fatto.
Il teologo Andrea Grillo, docente al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (l’università romana dei benedettini), riconosce che De Mattei centra il discorso quando dice che occorre “riflettere sul papato come istituzione, più che sul Papa come personaggio”, ma poi De Mattei aggiunge subito che “tra l’11 febbraio e il 13 marzo del 2013, sembra essere stata profondamente ferita la stessa costituzione del papato”.
Bertone ritelecronista?
Jorge Mario Bergoglio avrebbe manifestato il desiderio di assistere lunedì alla stracittadina. Questura e Gendarmeria Vaticana colti di sorpresa, hanno sconsigliato: “Troppo poco tempo per predisporre il dispositivo di sicurezza”. Tutto pronto per l'evento del giorno 7. Alle 17,30 il Papa presiederà l'Eucarestia a San Giovanni in Laterano per l'insediamento sulla Cattedra. Accesso in basilica dalle 15,30 senza biglietto e sino ad esaurimento posti
Mille e duecento agenti e 150 vigili urbani pronti per essere schierati in zona stadio. Con una bella preoccupazione. Fonti della Questura di Roma riferiscono che Papa Francesco avrebbe espresso il desiderio di poter assistere alla stracittadina Roma-Lazio.
Lui, Jorge Mario Bergoglio, il Papa che sconvolge il cerimoniale e che incontra i romani come se fossero buoni amici e che ha ricevuto dopo il suo insediamento la maglietta del San Lorenzo col suo nome stampato, sarebbe in preda ad un'irresistibile voglia di calcio spettacolo.
Il vescovo vestito di bianco
In questi giorni per giustificare la volontà di Papa Francesco di privarsi - ormai in via definitiva - delle sue proprie vesti papali sono in molti a citare San Pio V. Ha preso piede infatti una strana vulgata che nasce da una imprecisione di fondo. Secondo la vulgata San Pio V, essendo domenicano, avrebbe portato al posto di un presunto abito papale purpureo, il proprio saio da domenicano, introducendo così una "innovazione" trasformatasi in tradizione con la talare bianca dei papi successivi.
Ognuno ha il vaticanista che si merita
Raymond Pestalotti, Questo Papa è più bravo di quello di prima(Edizioni Il Canto del Gallo, 1 aprile 2013, pp. 24, € 29.99) |
Anche il nostro blog si è dovuto procurare un vaticanista, visto che pure i giornali tipo “Cronaca Vera” si sono muniti di un esperto in cose religgiose ecc… Purtroppo a noi è capitato Raymond Pestalotti, transumanantista bluddhista (sic) di origine samoana, pacifista dissidente post-animalista dalla sessualità problematica, già impiegato all’Unnescio e consulente presbiluterano per l’ecumenismo e l’interreligiosità (ricordiamo la sua celebre opera Otranto 1480. Cronaca di un dialogo mancato, Ciceone Edizioni, settembre 2001).
Il dramma della sodomia nella diocesi di Roma
Uno dei problemi che Papa Francesco dovrà affrontare è quello dell’immoralità dilagante del clero che dalla periferia della cristianità giunge al cuore della Curia romana. La stampa laicista mette l’accento sul fenomeno della pedofilia, fingendo di ignorare che questo male affonda le sue radici nella piaga ben più vasta e ramificata della sodomia.
Tragicomica francescanite
L'effetto «papolatria» è sotto gli occhi di tutti. Ma l'antidoto l'hanno indicato proprio Ratzinger e Bergoglio spostando i riflettori là dove c'è Cristo e non il Papa
"Ma, secondo te, mi metto il blazer blu o è meglio un maglioncino?". Tra i dipendenti vaticani serpeggia il nervosismo in occasione di una possibile, estemporanea, visita di Papa Francesco nel loro ufficio. Preso atto che il nuovo Papa ama improvvisare, rompendo i cerimoniali, preferisce incontrare le persone in modo informale e inaspettato, molti vagheggiano un incontro personale e vogliono subito fare buona impressione. "Forse è meglio il pullover, magari marroncino, fa più francescano".
Pauperismo?
Arrestato padre Franco Decaminada, consigliere dell'Istituto dermatologico fino a dicembre 2011, con l’accusa di appropriazione indebita per 4 mln € - Insieme a lui, ai domiciliari, la Finanza ha arrestato anche due imprenditori - Denunciate altre 10 persone per riciclaggio e emissione di fatture false…
Da "repubblica.it"
FRANCO DECAMINADA
Con l'accusa di aver effettuato fatture false e un'appropriazione indebita per circa 14 milioni di euro è stato arrestato a Roma padre Franco Decaminada, consigliere delegato dell'Idi fino al dicembre 2011.
Insieme a lui, ai domiciliari, la Guardia di finanza di Roma, con l'operazione ''Todo Modo e su disposizione del gip del Tribunale di Roma, Antonella Capri, ha arrestato anche due imprenditori: Domenico Temperini e Antonio Nicolella. Sono tutti accusati di appropriazione indebita ed emissione di fatture false. Lo scorso 18 giugno, padre Decaminada era stato ascoltato per tre ore dai pm sugli 800mila euro spariti.
Il disprezzo dei Novatori verso il popolo
Ci
risiamo: gli Arconti del Nuovo tornano a riproporre, con la spocchia e
la faccia tosta che gli deriva dall'avere uno dei loro sul Soglio, la
visione classista tipica dei Rivoluzionari. In nome della democrazia,
dell'abbattimento dei muri divisori, a partire da quelli che separano
le varie chiese cristiane tra di loro, l'eccesso di burocrazia, i
residui cerimoniali, leggi e controversie passate, divenuti ormai solo
dei detriti.
Il pentecostalismo, Gioacchino da Fiore e il nuovo Papa
Lo spunto per la riflessione che segue nasce dall'interessante notizia riportata oggi da Vatican Insider sulla Conferenza organizzata a Roma, dal 9 all'11 aprile, dalla Conferenza episcopale tedesca. Riporto l'incipit:
I vescovi tedeschi hanno deciso di parlare dei movimenti pentecostali e della sfida che portano alla Chiesa cattolica. Lo fanno addirittura a Roma, in un convegno internazionale che si svolge dal 9 all’11 aprile ed è organizzato dalla Commissione per gli Affari Internazionali della Conferenza episcopale e dal Gruppo di ricerca guidato dal gesuita Johannes Müller che studia appunto il pentecostalismo. Dagli anni Novanta la Conferenza episcopale tedesca sta analizzando i cosiddetti «nuovi movimenti religiosi», che all’epoca era il termine con cui si definiva la «New Age», analizzata peraltro anche da un apposito documento del 2003. (seguito dal link)Il maggior interesse al tema è dato dalla circostanza che il card. Bergoglio, ora Papa Francesco, non era estraneo a certe commistioni. Nella foto a lato, che lo documenta, vediamo anche p. Raniero Cantalamessa, la cui omelia del Venerdì Santo alla presenza del Papa ci lascia sconcertati per diversi motivi, insieme alle sue convinzioni sulla cosiddetta era dello Spirito Santo.
mercoledì 3 aprile 2013
Il "primato petrino" e i segni dei tempi
Ho la sgradevole e anche dolorosa impressione che stiamo assistendo
all'affermarsi di un cattolicesimo post-confessionale, che perde via via
le sue specificità, riducendole ai minimi termini; specificità
intaccate proprio nei fondamenti.
Stiamo passando infatti ad una totale assenza di insegnamento dogmatico e
definitorio, il solo che orienta, fonda e conferma, sostituito da una
vaghezza improvvisatoria orientata verso le cosiddette "periferie" sia
esistenziali che confessionali.
LA RIMOZIONE DEL KATECHON
IL POTERE CHE FRENA: LA RIMOZIONE DEL KATECHON - parte prima
di Francesco Colafemmina
E' uno dei libri più inquietanti che abbia mai letto. Mi riferisco al
nuovo saggio di Massimo Cacciari dal titolo "Il potere che frena". Molti
di noi hanno letto il famoso "Gli Adelphi della dissoluzione" di
Blondet, un volume per molti versi profetico, per altri un po'
morbosamente afflitto dalla questione del sabbatismo. Quel volume
cominciava così:
"«II Papa deve smettere di fare il katéchon!», esclamò
d'improvviso Massimo Cacciari. Mi stupì la sua foga, e ancor più il
fatto che subito dopo parve pentirsi, come se la parola gli fosse
sfuggita. Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando
nella sua casa tersa, piena di volumi. Fuori, Venezia si sfaceva nel suo
mare fecale, sotto un cielo grigio.
Katéchon? Non ricordo molto di greco. Dovetti chiedergli che cosa
volesse dire. «Katéchon è Ciò che trattiene», rispose Cacciari
guardandomi incerto: «Ciò che trattiene l'Anticristo dal manifestarsi
pienamente. San Paolo, ricorda?». Ora ricordavo: Seconda Lettera ai
Tessalonicesi (2, 6 e seguenti). Il passo enigmatico in cui Paolo di
Tarso accenna al futuro manifestarsi dell'Anticristo, Anomos: «II figlio
di perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra tutto quel
che si adora come Dio, tanto che siederà egli stesso nel tempio di Dio,
spacciandosi per Dio». Ma non crediate che la venuta dell'Anticristo sia
imminente, aggiunge subito l'apostolo. C'è qualcosa che «trattiene»
l'Anticristo dall'irrompere nel mondo."
Disastrosi nel genoma: Nec rubricant nec cantant
Nec rubricat nec cantat
Perché al gesuita Papa non piacciono riti e “clericalismi”
Prime critiche (liturgiche) a Francesco. Ma nella sua “sciatteria” c’è teologia
L’idillio tra i grandi media e Papa Francesco continua. Piacciono le sue omelie brevi, sorprende il suo fermare la jeep che lo porta tra i fedeli che gremiscono piazza San Pietro, commuovono i suoi abbracci ai malati e i baci ai bambini. Si sprecano i paragoni: c’è chi vede in lui un nuovo Albino Luciani e c’è chi nota una somiglianza nello stile con Giovanni XXIII. Roncalli, però, la mozzetta la portava. Non solo, ma fu proprio il successore di Pio XII a riportare in auge il camauro nella versione invernale. E’ uno degli episodi cui si appigliano i tradizionalisti che avanzano sul Web le prime critiche a Francesco. Sul Corriere della Sera di ieri, Luigi Accattoli ricordava come le critiche riguardino le vesti, la liturgia, l’uso delle lingue e la preferenza per il titolo di “vescovo di Roma” anziché di “Papa”. Il sito messainlatino.it, poche ore dopo l’elezione di Bergoglio, ricordava come il nuovo Pontefice si fosse “distinto per un’applicazione tiepida, per usare un eufemismo, del Summorum pontificum (il motu proprio di Papa Ratzinger che consente la celebrazione della messa tridentina, ndr)”. Seguiva una laica preghiera per il maestro delle cerimonie liturgiche: “Povero Guido Marini, chissà quanto poco durerà ancora. Manco la mozzetta è riuscito a mettergli addosso”.
Perché al gesuita Papa non piacciono riti e “clericalismi”
Prime critiche (liturgiche) a Francesco. Ma nella sua “sciatteria” c’è teologia
L’idillio tra i grandi media e Papa Francesco continua. Piacciono le sue omelie brevi, sorprende il suo fermare la jeep che lo porta tra i fedeli che gremiscono piazza San Pietro, commuovono i suoi abbracci ai malati e i baci ai bambini. Si sprecano i paragoni: c’è chi vede in lui un nuovo Albino Luciani e c’è chi nota una somiglianza nello stile con Giovanni XXIII. Roncalli, però, la mozzetta la portava. Non solo, ma fu proprio il successore di Pio XII a riportare in auge il camauro nella versione invernale. E’ uno degli episodi cui si appigliano i tradizionalisti che avanzano sul Web le prime critiche a Francesco. Sul Corriere della Sera di ieri, Luigi Accattoli ricordava come le critiche riguardino le vesti, la liturgia, l’uso delle lingue e la preferenza per il titolo di “vescovo di Roma” anziché di “Papa”. Il sito messainlatino.it, poche ore dopo l’elezione di Bergoglio, ricordava come il nuovo Pontefice si fosse “distinto per un’applicazione tiepida, per usare un eufemismo, del Summorum pontificum (il motu proprio di Papa Ratzinger che consente la celebrazione della messa tridentina, ndr)”. Seguiva una laica preghiera per il maestro delle cerimonie liturgiche: “Povero Guido Marini, chissà quanto poco durerà ancora. Manco la mozzetta è riuscito a mettergli addosso”.
Le frontiere estetiche nell'anno della fede (ma quale look? di casaMarta?)
Recessione, la suora vende Prada per beneficenza
Contro la crisi, l'outlet in convento. Abiti firmati a prezzi super scontati. E in coda ci sono tanti italiani.
Signore di una certa età, ragazzine griffatissime, mariti ansiosi di stupire la moglie. Tutti uniti alla ricerca dell'offerta migliore. Senza dimenticare il risparmio.
Mentre c'è chi fa la coda in uno dei tanti negozi low cost che permettono di acquistare capi firmati a prezzi stracciati, c'è pure chi si mette pazientemente in attesa davanti al convento delle suore.
Succede a Iolo, piccola frazione alle porte di Prato, dove le domenicane di Santa Maria del Rosario di Villa Martinello, dietro le pareti austere dell'edificio nascondono il paradiso dello shopping.
Mentre c'è chi fa la coda in uno dei tanti negozi low cost che permettono di acquistare capi firmati a prezzi stracciati, c'è pure chi si mette pazientemente in attesa davanti al convento delle suore.
Succede a Iolo, piccola frazione alle porte di Prato, dove le domenicane di Santa Maria del Rosario di Villa Martinello, dietro le pareti austere dell'edificio nascondono il paradiso dello shopping.
Ci mancava giusto un Papa autofatto:el pampero fai da te...!
Poche sorprese. Francesco è fatto così
I primi atti del nuovo papa rivisti alla luce della sua autobiografia. I motivi del suo silenzio sui temi che più contrappongono la Chiesa ai poteri mondani: nascita, morte, famiglia, libertà religiosaROMA, 3 aprile 2013 – Al di fuori dell'Argentina pochissimo era stato pubblicato di Jorge Mario Bergoglio, prima della sua elezione a papa.
Ma ora le traduzioni di suoi scritti, discorsi, interviste si moltiplicano rapidamente. E aiutano a rendere meno sorprendenti i gesti di papa Francesco.
Teologia alla Giannino?
Bergoglio dottore in teologia? No, dottorando
Così terminava il servizio di www.chiesa dedicato alla prima Settimana Santa di papa Francesco, messo in rete il Lunedì dell’Angelo:“Proprio su Romano Guardini il gesuita Jorge Mario Bergoglio scrisse la sua tesi di dottorato in teologia, a Francoforte nel 1986″.
Sbagliato. Bergoglio né scrisse quella tesi né conseguì il dottorato. Questo era piuttosto un suo progetto, al quale dedicò alcuni mesi nel 1986 in Germania, presso la facoltà filosofico-teologica Sankt Georgen di Francoforte. Ma poi lo lasciò cadere.
martedì 2 aprile 2013
Quanti grilli per la testa, professor Becchi
Il professor Paolo Becchi è ormai lo scienziato politico
numero uno di Beppe Grillo e del movimento 5 stelle. È sua l’idea bizzarra che
l’attuale parlamento può funzionare anche senza un governo nuovo, perché basta
e avanza il vecchio, in regime di perenne “prorogatio”.
Ma pochi ricordano che Becchi, professore di filosofia del
diritto all’università di Genova, ha avuto cinque anni fa un altro momento di
gloria.
Da tutt’altre parti e su tutt’altri argomenti.
Nel 2008 pubblicò un libretto presso l’editrice Morcelliana
di Brescia, “Morte cerebrale e trapianto di organi”, che sarebbe passato
inosservato se Lucetta Scaraffia non l’avesse rilanciato con grande enfasi in
un editoriale
sulla prima pagina de “L’Osservatore Romano” del 3 settembre.
Aiuto!!!PAPA DE CHE?
Un teologo per le omelie di Papa Francesco
Luis Ladaria, arcivescovo spagnolo, è l’attuale segretario dell’ex Sant’Uffizio e aiuta il pontefice nell'elaborazione della dottrina
GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
"I gesuiti non cantano e non sono amanti delle rubriche liturgiche". È un vecchio detto che padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede e assistente generale della Compagnia di Gesù, rispolvera per rispondere a domande sul fatto che Francesco preferisce uno stile molto austero nelle liturgie e finora non lo si è sentito cantare. Ma di teologia i seguaci di Sant’Ignazio di Loyola sono maestri e non a caso Francesco, nel suo primo Angelus, ha parlato proprio della Pontificia Università Gregoriana.
L'alter papabilis
DOLAN AI GAY: “DIO AMA ANCHE VOI” - IN VATICANO ARRIVANO I GESUITI
L’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita, segretario dell’ex Sant’Uffizio, è il consulente teologico di Bergoglio - Il cardinale di New York, Timothy Dolan, ha scelto la Pasqua per lanciare un appello alla Chiesa Cattolica, affinché si dimostri non pregiudizialmente ostile a gay e lesbiche…
1. DOLAN AI GAY: "DIO AMA ANCHE VOI"
Da "La Stampa"
TIMOTHY DOLAN ARCIVESCOVO DI NEW YORK JPEGDa "La Stampa"
Il cardinale di New York, Timothy Dolan, ha scelto la Pasqua per lanciare un appello alla Chiesa Cattolica, affinché si dimostri non pregiudizialmente ostile a gay e lesbiche. Resta però fermamente contrario alle loro nozze, tema ora al vaglio della Corte Suprema a Washington. Per lui, il matrimonio resterà sempre «l'unione di un uomo e una donna per generare una vita». Quanto ai gay, «Dio ama anche loro».
Sussurri di verità
Padre Amorth: “Napolitano? C’è il diavolo dietro di lui”
“Napolitano non mi piace, non ho molta stima di lui. C’è il diavolo dietro di lui e attorno a lui ci sono tanti seguaci del diavolo, ossia tanti seguaci del dio quattrino”.
Sono le parole di Padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, su Radio Due.
La coerenza “non si compra, la coerenza non si studia” (vedi*)
Contrordine, fratelli:
il cardinale Dolan forse è una sòla!
Certe allarmanti incongruenze del cardinale DOLAN e quella sua tendenza al “dialoghismo” anche con i cattolici adult(erat)i
Concentrandosi soprattutto sul ministero di Dolan quale Arcivescovo di New York, non ci si può accontentare di fermarsi al fascino di una gestione pastorale carismatica, non di rado caratterizzata da bonari eccessi informali, ma apparentemente non prona a cedere sui fondamentali. Perché oltre alle sonore risate e alle battute su cibo e bevande, la gestione di Dolan si è declinata spesso su toni dialoganti, in alcuni frangenti pericolosamente sull’orlo del dialoghismo, con le altre realtà religiose, culturali e politiche della caleidoscopica metropoli. Con i rischi che ne conseguono in fatto di fermezza pastorale.
CATTIVI MAESTRI, OTTIMI ADULATORI.
Alla
cosiddetta Scuola di Bologna non pare vero che ci sia un Papa che
permette di volare con la fantasia.
Lo scorso Venerdì, sul Corriere il solito Melloni ha parlato addirittura di "estasi" pastorale di Francesco, assumendo il Papa come sponsor delle sue farneticazioni.
Ecco il passaggio fondamentale: " "Pastorale" viene dal linguaggio di papa Giovanni: era così che voleva il "suo" concilio, come un concilio "pastorale".
E il Vaticano II è stato così.
Lo scorso Venerdì, sul Corriere il solito Melloni ha parlato addirittura di "estasi" pastorale di Francesco, assumendo il Papa come sponsor delle sue farneticazioni.
Ecco il passaggio fondamentale: " "Pastorale" viene dal linguaggio di papa Giovanni: era così che voleva il "suo" concilio, come un concilio "pastorale".
E il Vaticano II è stato così.
Tàca bànda!..oops!. iniziano le stonature? No problem, ritàca bànda!
Gesti
forti. Omelie essenziali. Riti semplificati. Una settimana che ha
rivelato lo stile del nuovo papa. Ma ha anche sollevato alcuni
interrogativi rimasti senza risposta
La prima Settimana Santa di Francesco
ROMA, 1 aprile 2013 – La prima Settimana Santa di papa Francesco ha ancor più rivelato il suo stile. Nella celebrazione, nella predicazione, nella presenza.
lunedì 1 aprile 2013
Pontificati virtuali
Nei giorni scorsi mi ha scritto dalla Germania (l’ultimo post è stato ripreso dal Müsteraner Forum für Theologie und Kirche, per cui ha avuto una certa diffusione nei paesi di lingua tedesca) una signora che esprimeva il suo sconcerto per l’atteggiamento assunto dai media nei confronti del neo-eletto Papa Francesco: «Tutti a sperticarsi in elogi al nuovo Vescovo di Roma. Ma dove erano in questi otto anni? Papa Benedetto è stato crocifisso dal primo all’ultimo giorno, salvo quando ha dato le dimissioni, allora si sono fatti sentire! Il perché di tanto entusiasmo è dato dal fatto che il nuovo Vescovo indossa la croce di ferro, le scarpe nere, i pantaloni neri?». La signora mi chiedeva di spiegare tale diverso atteggiamento tenuto dai media nei confronti di Papa Benedetto e di Papa Francesco.
Beati della NuovaChiesa veniente
Eminenza Reverendissima,
ho letto sulla stampa che l’11
dicembre i Cardinali e i Vescovi, superato lo scoglio dei teologi, daranno il
loro “sì” per la beatificazione di Paolo VI, nonostante non abbia mai
avuto, da vivo, una qualunque fama di santità, e sia stato, per di più, il
primo responsabile di tutti i guasti attuali della Chiesa, per non dire,
addirittura, che il risultato, poi, del suo Pontificato è stato veramente
catastrofico!
Mi sia, allora, concesso al
cardinale Montini quello che venne riportato su “Avvenire” del 19 marzo 1999, a
pagina 17, a gradi caratteri: “Ruini traccia il profilo del Papa (Paolo
VI) che cambiò la Chiesa”.
GUIDA AI NAVIGANTI di un nocchiero infido
Un'inversione di rotta
Il cardinale Gianfranco
Ravasi ha prodotto un altro libro: "Guida ai
naviganti (le risposte della fede)",ed
. Mondadori 2012, repertorio di note, commenti, approfondimenti
e delucidazioni, che s'aggiunge agli altri suoi tanti fin qui pubblicati.
L'opera si caratterizza e per l'ampia presenza di citazioni,
che la
fanno apparire erudita, e per
l' escussione di numerosi autori,
la cui maggior parte però rappresenta il
pensiero gnostico , illuministico o quanto meno neutro e
indifferente; quel pensiero che
viene convocato nel cosiddetto "Cortile
dei Gentili" gestito dallo stesso prelato
e di cui s 'è avuta
dimostrazione nella parata dell’ ottobre scorso ad
Assisi, contrassegnata da
una certa qual vanitas verbosa,
intellettualistica.
Deicidio e Penitenza:
Vineam Sorec di Papa Nicola III
“Preghiamo anche per
gli ebrei che non credono, affinché il Signore e Dio nostro tolga il
velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù
Cristo.
Dio onnipotente ed
eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure l’ incredulità
degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per
l’accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua
verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre.“
Traduzione dal latino della preghiera del Venerdì Santo tratta dal Messale Romano
Nicola (III) Vescovo, servo dei servi di Dio al diletto figlio Priore Provinciale
dell’Ordine dei Frati Predicatori in Lombardia, salute ed apostolica benedizione.
domenica 31 marzo 2013
"Vide e credette"
- Cosa vide Giovanni nel sepolcro di Cristo?
In memoria di don Antonio Persili,
ardente ricercatore della verità,
salito al Padre il 30 settembre 2011
Agli inizi del 1990 fui presentato da un comune amico a don Antonio Persili, parroco dell’antica chiesa di S. Giorgio situata nel centro storico di Tivoli. Avevo chiesto di incontrarlo dopo aver saputo del suo interesse per gli studi esegetici e, in particolare, di una sua interpretazione del capitolo 20, versetti1-9, del Vangelo di Giovanni, che da sempre è sembrato di significato oscuro. Di seguito i versetti in questione nella versione approvata nel 1974 dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI):
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