ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 8 settembre 2013

Un antipapa massone nel Terzo Segreto di Fatima?

01:59:55
Un antipapa massone nel Terzo Segreto di  (dott. Solideo Paolini, fatimologo)
Reban  06/09/2013 23:18:59
Conferenza del dott. Solideo Paolini (fatimologo), organizzata dal Circolo "Ragionar cattolico", in data 4 Ottobre 2012 [andare al min 38:00 circa in poi per ascoltare la tesi dell'antipapa]

IL FONDAMENTALE CONTESTO CATTOLICO DELLA PACE,

DEL CLASSICO “PREGHIERA E PENITENZA” E DELL’ANTICA MESSA GREGORIANA: il primato della verità...

… per quelli che andranno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio manderà loro uno spirito di accecamento (2 Tessalonicesi 2, 10).

Se lo scandalo nasce dalla verità, è meglio sopportare lo scandalo che trascurare la verità (S. Gregorio Magno).

7-IX-2013, Primo Sabato del mese
e vigilia della Natività della Madonna

LA PIA OMELIA DELL'ASSUNTA... "Il brano
dell’Apocalisse presenta la visione della 
lotta tra la Donna e il drago […]. Voi [dite] 
il Rosario tutti i giorni? [...] La preghiera 
con Maria, in particolare il Rosario
ha anche questa dimensione “agonistica”,
cioè di lotta, una preghiera che sostiene
nella battaglia contro il maligno
e i suoi complici. Anche il Rosario
ci sostiene nella battaglia" 
(il Santo Padre Francesco).
Mentre preghiamo il Sacro Cuore di Gesù, per la grandezza della Sua Misericordia, di “scrivere dritto sulle righe storte”, nel contempo non veniamo meno alla ragion d’essere del fenomeno chiamato tradizionalismo: essere lo scomodo “dito che indica la luna”; vale a dire: essere un segno che rimanda alla presenza di un problema.

San Pietroburgo pregherà per tutti?

La conversione della Russia

Com’è noto, nel 1917 la Madonna a Fatima promise – a certe condizioni – la conversione della Russia.
Io seppi di questa promessa nel 1947 e mi domandai qual fosse il senso di tale conversione: forse dal materialismo comunista alla riscoperta di Dio? Oppure dallo scisma ortodosso alla pienezza della comunione cattolica?
Nel 1997 io mi ponevo ancora questa domanda. Crollato il comunismo, venni a sapere che la metà dei russi tornava a frequentare le chiese e che le gerarchie ecclesiastiche ortodosse russe incrementavano i rapporti ecumenici con quelle cattoliche di Roma, ma – al contempo – che nella Federazione Russa si contavano 200 aborti per ogni 100 nascite: questo dato mi appariva come la profezia del suicidio dei russi, non già della loro conversione religiosa.
Dopo qualche anno il governo della Russia passò nelle mani di Putin, il quale fece professione aperta di fede cristiana (ortodossa) e anche di desiderio di ricevere il Papa di Roma a Mosca.
Putin ha molto migliorato la condizione temporale dei russi e oggi gli aborti sono dimezzati (95 ogni 100 nati vivi), ma l’ecatombe è ancora enorme e la minaccia sulla futura sussistenza del popolo russo è ancora trasparente.
Noi italiani siamo la metà dei russi e anche su di noi i demografi fanno pessime previsioni, proprio a causa degli aborti che sono da noi ancora centomila all’anno (20 aborti ogni 100 nati vivi), ma gli aborti russi sono quasi il quintuplo dei nostri.
Qualcuno può immaginare che questo enorme numero di aborti si deve al basso livello economico della popolazione russa, ma questo è stato smentito: meno del 10 per cento degli aborti è motivato da basse risorse economiche.
Del resto anche da noi in Italia, la metà delle donne che abortiscono sono sposate, occupate e senza figli.
Al materialismo comunista è succeduto il materialismo americano (liberalcapitalista) e l’effetto è il suicidio dei popoli se essi non riprendono in mano il proprio destino conformandosi all’ordine divino.
Prima del suicidio, peraltro, verrà il collasso economico, legato all’invecchiamento della popolazione e, dunque, al divario tra la popolazione in età produttiva e quella in età avanzata.
Può darsi che ci sia ancora concesso un qualche “spatium poenitentiae”.
Ennio Innocenti
http://www.fraternitasaurigarum.it/wordpress/?p=325

G20, VENTI DI GUERRA - SE OBAMA ANNASPA ALLA RICERCA D’INTROVABILI PUNTI D’APPOGGIO E DI RESISTENZA, È PUTIN CHE DETTA LE REGOLE DEL GIOCO TRA UNA PACE CALDA E LA GUERRA FREDDA

Così il G20 di San Pietroburgo è naufragato in un fiasco secco. Muro contro muro tra Mosca e Washington, con il rischio di un’irreparabile spaccatura della comunità internazionale - E’ lui, Putin, che sembra cadenzare, meglio di chiunque, le regole del gioco...

Enzo Bettiza per La Stampa
Dal G20 di San Pietroburgo non è emerso nulla di concreto, o di promettente, di là di qualche tiepida e mimetica stretta di mano fra un enigmatico Vladimir Putin e un titubante Barack Obama.
G20- PUTIN, OBAMA, DILMAG20- PUTIN, OBAMA, DILMA
In realtà il vertice è naufragato in un fiasco secco. Muro contro muro tra Mosca e Washington, con il rischio di un'irreparabile spaccatura della comunità internazionale sul tema dell'ora che è la Siria. Si direbbe che Damasco, nonostante la periferia martoriata dal massacro chimico del 21 agosto, o forse proprio per questo, sia stata quasi abbandonata a se stessa e al suo graduale autodissolvimento.
L'America più che altro dà l'impressione di voler arginare per ora il peggio, non si sa come né quando, in attesa di un'incerta risposta del Congresso alle titubanti proposte interventiste del presidente Obama; nel frattempo la Russia diffonde l'impressione contraria di soffiare disinvoltamente sul fuoco, in attesa di un auspicabile arresto di una situazione protesa sull'orlo del baratro.
Putin, che oggi si presenta sulla scena più come scaltro nipote di Kruscev che come un erede di Gorbaciov, usa paragonarsi al presidente americano con un distacco algido e superbo: «Obama non è stato eletto per essere accondiscendente con i russi e lo stesso vale, a parti invertite, per me: siamo leader nazionali, non amici».
PUTIN OBAMAPUTIN OBAMA
Cioè, di fatto, avversari nelle faide più incandescenti della geopolitica mondiale. Non a caso, alla conclusione del vertice di San Pietroburgo, Putin ha addirittura minacciato undici Paesi, occidentali e occidentalizzanti, metà più uno dei convenuti, esclamando perentorio: «In caso di blitz la Russia aiuterà la Siria». La Siria, quale spartiacque in una rinnovata guerra fredda tra Oriente e Occidente. Una volta, tra Kennedy e Kruscev c'era Berlino; oggi, tra Obama e Putin c'è Damasco.
E' infatti dalla crisi siriana che il principe del Cremlino, da qualche tempo, estrae con la scaltrezza di un consumato pokerista le carte di una politica insidiosamente contrapposta all'Occidente. Sembra favorirne le mosse, il caos, dilagante in quella tormentata regione, preda di guerriglie di fazione e di religione, e oggi per di più esposta al rischio suicida delle armi chimiche.
La guerra avrebbe già causato in Siria 110 mila morti, più di quattro milioni di sfollati interni, e più di due milioni di rifugiati nei Paesi vicini. Il contagio, già serio per gli scontri ad armi convenzionali, ma aggravato dal possibile e reiterato uso di mezzi chimici, rischia di estendersi nella regione producendo conseguenze imprevedibili in altre parti del mondo.
OBAMA PUTIN SPIONAGGIO MONDIALEOBAMA PUTIN SPIONAGGIO MONDIALE
Non a caso la parola d'ordine «prayforpeace» è stata rilanciata, per l'ottava volta in questi giorni, da un Pontefice quanto mai allarmato da una situazione che già mette in seria difficoltà, soprattutto nel Medio Oriente, la convivenza fra religioni ed etnie diverse. Il temuto scontro di civiltà, deprecato a parole da ogni parte, è insomma presente o latente fra alauiti, sunniti, sciiti, cristiani dentro la Siria e intorno alla Siria.
Il truce e spregiudicato Assad, protetto da Putin, si comporta con l'automatismo di un'intelligente mina vagante: non nasconde e già adopera i suoi arsenali tossici, esibisce i suoi intrighi con la Russia e con l'Iran, manifesta il suo atavico disprezzo per le democrazie occidentali. La politica più infigarda, più nichilista, del tanto peggio tanto meglio, sembra attagliarsi benissimo perfino al suo lungo e opaco volto di despota orientale.
putin- obamaPUTIN- OBAMA
Non sappiamo come andrà a finire. Non lo sa Obama che annaspa di qua e di là alla ricerca d'introvabili punti d'appoggio e di resistenza. Non l'Europa, incapace come al solito di esprimere una politica univoca, la quale, pressoché ignorata dalla Germania, sembra affidare ormai agli scatti di una Francia nervosa e permalosa il paravento di una difesa permeabile.
BARACK OBAMA E VLADIMIR PUTINBARACK OBAMA E VLADIMIR PUTINPutin e Barack Obama al summit G in Messico Dieci cose che accadono oggi martedi giugno h partbPUTIN E BARACK OBAMA AL SUMMIT G IN MESSICO DIECI COSE CHE ACCADONO OGGI MARTEDI GIUGNO H PARTB
E' Putin colui che sembra conoscere, meglio di tanti altri, forse meglio di tutti, le regole del gioco nel mondo odierno. Il gioco perenne tra una pace calda e la guerra fredda. E' lui, Putin, che sembra cadenzare, meglio di chiunque, il passo alla raccomandazione di Clausewitz per il quale la politica non era altro che la continuazione, con altri mezzi, dello scontro bellico sul campo.

Anche i laici nel loro piccolo..

Sul concetto di tradizione (seconda parte)


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Un Movimento che ha nel proprio programma come punto fondamentale l’antimodernità, non può che considerare il rispetto della tradizione quale requisito qualificante.
Eppure il concetto di tradizione va definito attentamente perché è fonte di tanti fraintendimenti.

~ GIUSEPPE PREZZOLINI CRITICO DEL CONCILIO ~


Ci vuole un santo

Giuseppe Prezzolini è stato un protagonista dell’altro secolo, italiano eccentrico ma così scettico da autoconsiderarsi un «italiano inutile». Deluso e miscredente, si occupò anche di religione, assai colpito dalla sua secolarizzazione. Conservatore che si atteneva ai fatti, non avrebbe capito questa voga etica che travolge oggi l’Italia politica.

Miracolo Papa?

Cristiani-musulmani pregano insieme: è «miracolo Papa»

La veglia in piazza san Pietro
LA VEGLIA IN PIAZZA SAN PIETRO

Lo hanno fatto ciascuno con le parole della propria religione. Per molti un “prodigio” nato dall’appello ecumenico di Francesco 

Musulmani e cristiani insieme che pregano in piazza San Pietro, ognuno con le parole della propria religione. Per molti è «il miracolo» nato dall'appello ecumenico di Papa Francesco alla veglia e il digiuno per la pace: quattro ore oltre i confini delle fedi, contro la guerra in Siria. A San Pietro, dal tardo pomeriggio, centomila persone sono accorse per accogliere l'appello del pontefice. Una cerimonia silenziosa, con le bandiere ai margini della piazza: da quella siriana a quella con i colori dell'arcobaleno della pace, passando per quella cinese e dell'Argentina, il Paese di Bergoglio.

Contra?

BERGOGLIO CONTRO IL NOBEL DELLA PACE OBAMA - AI
CENTOMILA IN PIAZZA SAN PIETRO: “LA GUERRA È SEMPRE UNA SCONFITTA PER L’UMANITÀ - L’ATTACCO È CONTROPRODUCENTE E AGGRAVA UNA SITUAZIONE GIÀ LETALE CON INEVITABILI CONSEGUENZE NEGATIVE”

La piazza è gremita ma stavolta non c’è il solito clima di festa delle sue uscite pubbliche. È attentissimo nei toni e nei contenuti: non vuole che l’altolà ai raid Usa venga scambiato per un sostegno ad Assad - In piazza ci sono militanti siriani pro e anti Assad, ambasciatori soprattutto sudamericani e politici italiani (Boldrini, Mauro, Casini, Bindi)….

Il Cardinale Sodano invita a pregare per l’Ordine Mondiale


Il Cardinale Sodano invita a pregare per l’Ordine Mondiale
L’omelia del Card. Sodano nella Missa pro eligendo pontifice è stata interessante, un ottimo esempio di riforma nella discontinuità. Con il papato di Benedetto XVI.
Mentre Benedetto XVI, lungo tutto il suo pontificato, ha profuso molte energie per sottolineare quanto sia fondamentale la dimensione soprannaturale – anche per ben operare nell’ambito naturale – per il Card. Sodano il prossimo Papa dovrebbe spendere le sue energie soprattutto per la giustizia e la pace nel mondo.

sabato 7 settembre 2013

Ma Cristo non era dell' ONU..!

Il discorso del pontefice contro il possibile conflitto in Siria: "Sarebbe una sconfitta per l'umanità"

Almeno 100mila persone alla veglia in piazza San Pietro: cristiani e musulmani pregano insieme

Il discorso del pontefice nel giorno del digiuno e della preghiera per la pace: "Continuiamo questa storia di scontro. Chiedo al Signore che i cristiani, i fratelli delle altre religioni, ogni uomo e ogni donna gridi: la violenza non è mai la via della pace"

Siria, Papa Francesco: “In ogni guerra facciamo rinascere Caino”

7 settembre 2013


Non so se questo digiuno fermerà o meno la guerra alla Siria. Non mi piacciono i compagni di strada, mi fanno anzi parecchio schifo, e non mi risulta che nella Bibbia (Nuovo Testamento compreso) la guerra venga ricusata sempre e comunque, e non ho capito le modalità: pane e acqua tutto il giorno o solo a cena? O cosa? Io ho bisogno di precetti chiari, quando scrivo voglio essere libero ma quando digiuno voglio essere legato, collegato, in perfetta comunione: e nemmeno i vescovi si son presi la responsabilità dei dettagli (tanto per cambiare il vescovo di Parma ha aggiunto confusione a confusione, esortando a un “cibo più sobrio”. Come se digiunare significasse mangiare salsicce anziché aragoste). Detto questo, digiunerò. Perché se ogni volta che il Papa parla ci si mette a discutere la Chiesa non è più chiesa ma social network, non più religione ma bar sport. In un mondo di nuovo babele, l’obbedienza è di nuovo virtù.

Papa Francesco tace sui principi non negoziabili?

Il papa bacia un bimbo disabile

Quello che si dice, insistentemente, è che questo papa non abbia a cuore i “principi non negoziabili”, perché, al contrario di Benedetto XVI, non li cita mai. Con un modo di esprimersi meteorologico, classico per i media, ma un po’ odioso per i credenti, su Repubblica si è scritto recentemente: “Non è più tempo di fulmini bioetici”.

Canonizzare il Concilio? (seconda parte)

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Nell’articolo precedente[i] abbiamo riflettuto sull’immediato collegamento che implicano le canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II da parte di Francesco con l’evento concilio vaticano II: sarà come la  sua“canonizzazione”.
Ma con il concilio cosa si canonizzerà

Intentio altera ieiunii

Mea Maxima Culpa Silenzio Nella Casa Di Dio (Silence In The House Of God)

L'orrore assordante del silenzio della Chiesa nel documentario-scandalo sul rapporto pedofilia-Vaticano firmato dal regista premio Oscar Alex Gibney.
Dall'agghiacciante vicenda del pedofilo americano, padre Lawrence Murphy, l'inchiesta si sposta in Europa e svela casi simili avvenuti in Irlanda e in Italia.
Per scardinare l'omertà, e per attribuire le autentiche responsabilità del silenzio, far girare questo film diventa un dovere etico di ogni uomo.
Un pugno nello stomaco imperdibile, per cuori impavidi.

http://ilsole24h.blogspot.it/2013/09/mea-maxima-culpa-silenzio-nella-casa-di.html

E.F. Telefono Papa...

“Pronto, qui Francesco”: gay, mamme, giovani. Vere e finte telefonate del Papa

Sentire con la Chiesa è sentire col Vaticano II?
Dati di base di una questione di coscienza

A] Fra le ragioni dell’intervento della Congregazione dei Religiosi nei confronti dell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata, dell’11 luglio scorso, il commissario P. Fidenzio Volpi, O.F.M.Cap, ha indicato i problemi  nell’accettazione del Magistero e il non “sentire con la Chiesa”.

chi è causa del suo mal …

Loreto : 

“ Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.  (Geremia 14.17-21: Il pianto del profeta )

Da circa un trentennio circolano, anche presso le librerie della Congregazione Universale della Santa Casa, delle “ autoreferenziali ” pubblicazioni “storiche” che hanno operato una devastazione incalcolabile dell’immagine lauretana poiché mettono in dubbio l’ autenticità della Santa Casa di Nazareth presente a Loreto e soprattutto la “miracolosità” della sua traslazione.

Scatoloni vaticani?


ALTRO CHE IL TESCHIO DI DIAMANTI DI DAMIEN HIRST: GLI SCHELETRI DEI SANTI E MARTIRI CATTOLICI IMBOTTITI DI GIOIELLI

Uno storico d’arte conosciuto come “Indiana Bones” riporta alla luce in un libro gli incredibili scheletri di santi e martiri cattolici tempestati di oro e pietre preziose che furono ritrovati nelle catacombe nel 16esimo secolo - Il Vaticano li mandò in Austria, Svizzera e Germania…

venerdì 6 settembre 2013

CONTRO IL DIGIUNO.

 (GUAI AI FARISEI IPOCRITI)
DI ALESSIO MANNINO
ilribelle.com

Se predicato da un Papa e praticato dai preti, il digiuno per nobili motivazioni - come la pace - ha un senso religioso e una dignità spirituale. Gesù diede l’esempio digiunando quaranta giorni, per eliminare il superfluo e ascoltare meglio la parola del padre. Ed è questo il significato del digiunare per un cristiano: sentire meno il peso della carne per udire di più la voce di Dio. Un assurdo, visto che la fame il suo morso lo fa sentire eccome, lancinando la carne viva. Ma l’ascesi mortificante è un must dei cristiani: contenti loro…

UN PIANO INFALLIBILE

IOR, UN PIANO INFALLIBILE: QUANDO FINALMENTE SI APRIRANNO I CONTI SEGRETI, SARANNO GIÀ STATI SVUOTATI!

La lunga trasformazione della banca vaticana da centrale di riciclaggio in qualcosa di meno marcio ha permesso la fuga verso la Germania di più di mezzo miliardo di euro (e solo nei conti Ior di 9 banche in Italia!) - Ora in Italia restano 169 milioni. Spiccioli rispetto a quelli in Vaticano, in Svizzera, e nella terra di Ratzinger…

LE VERE PAROLE DI PACE

A proposito di pace:citazioni cattoliche sulla pace
In occasione della giornata di preghiera e di digiuno “per la pace”, indetta da Papa Bergoglio per domani 7 settembre 2013, ci sembra opportuno segnalare, tra i tanti possibili, alcuni passi relativi alla concezione cattolica della pace.

Per primo segnaliamo due preghiere tratte dal Messale tradizionale, facenti parte del Proprio della S. Messa votiva per la pace:

LIN-GOTTI MEMORIES

CHI COMANDA A ROMA? L’ITALIA O IL VATICANO? PER SAPERNE DI PIÙ ECCO ALTRE MAIL DELL’EX CAPOCCIONE DI SANTANDER E IOR IN ITALIA

Dall’archivio Gotti Tedeschi - La banca spagnola che vuole papparsi i gioielli Finmeccanica, usando l’amicizia tra i piacentini Gotti e Orsi - Il genovese cardinal Bertone e l’ “affetto” per la disastrosa Banca Carige - Bernabè incazzato per le fughe di notizie Santander-Telecom…


gotti-tedeschiGOTTI-TEDESCHI

Un altro grazie ai criminali

Papa Francesco agli iniziatori del Cammino Neocatecumenale:"Grazie per il bene immenso alla Chiesa"


Digiuno bulimico

Questo digiuno è tutto un magna magna

  Il Papa invita a pregare e digiunare. La politica risponde in massa all'invito. Ma...

Papa Francesco e il digiuno per la pace in Siria.  Ecco come finisce in farsa persino il momento di preghiera e riflessione, con ministri e personaggi vari che si accoderanno al digiuno-lampo e l’ala bombardiera che invece organizza un buffet e spernacchia l’ipocrisia dei digiunanti.

Chi digiuna e che magna, anche sulla Siria è il solito circo<1/10>

Chi digiuna e che magna, anche sulla Siria è il solito circo
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