ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 19 settembre 2013

Fatima e Roma

SUOR LUCIA ED IL TERZO SEGRETO DI FATIMA

Quante volte ci hanno parlato del terzo Segreto di Fatima? Ricordo, sin da bambino, che anche in famiglia delle volte si menzionava l’esistenza di questo Segreto, ne parlavano come se fosse una rivelazione, sebbene privata, molto importante ed inerente il futuro dell’umanità. Questo era il comune sentire, frutto della tanta informazione che si era fatta fino agli anni ’50.
In questo contesto vorrei cercare di rendere un servizio di controinformazione, quasi di gossip, ovvero di cronaca di alcuni episodi accaduti, secondo una prospettiva meno nota, ma senza proporre idee o ipotesi eccessivamente personali; altresì è mia intenzione proporre una certa contrapposizione che c’è fra la documentazione detta ufficiale e quella che ad oggi risulta essere ancora ufficiosa.
Non scriverò precisamente delle apparizioni di Fatima, data la già ampia conoscenza che c’è, ma concentrerò la mia attenzione piuttosto sulla figura di suor Lucia, cercando di mantenere imparzialità e totale distanza da quelle tendenze millenariste e pentecostali che purtroppo tanto condizionano alcuni ambienti vicini alla Chiesa.
Cosa aggiungere? Beh, se sbaglio qualcosa ogni correzione è necessaria e gradita; inoltre non è mia intenzione giungere a conclusioni, bensì richiedo l’opinione di tutti i lettori interessati, al fine di aprire un confronto costruttivo sull’intera vicenda. Buona lettura!
Nel 1917 la Vergine Maria apparve sei volte a tre pastorelli: FranciscoJacinta Marto e Lucia dos Santos.
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Concentriamo le nostre attenzioni su Lucia dos Santos.

Chiesa(?) cruccargentina

Dal mondo tedesco: “Vogliamo le donne cardinali”

Una funzione ecumenica in Germania
UNA FUNZIONE ECUMENICA IN GERMANIA

Lo chiede un Appello sottoscritto da quasi 300 teologi e teologhe

Alla voce “Cardinal women” (donne cardinali) compare immediatamente sul web la squadra di basket della prestigiosa Stanford University con il logo in campo rosso. Ma un gruppo di cattolici in questi giorni sta sognando qualcosa di più alto, le Frauen Kardinalen: il ripristino all’interno della Chiesa dell’istituto del cardinalato sganciato, com’era una volta, dal ministero presbiterale.

LE “NOZZE DEI PRETI” E LA VENDITA DI ILLUSIONI


CELIBATO ECCLESIASTICO. LE “NOZZE DEI PRETI” E LA VENDITA DI ILLUSIONI 
Torniamo a parlare di celibato ecclesiastico e pubblichiamo un articolo gentilmente inviato da Léon Bertoletti. Non è un articolo nuovo: è già stato pubblicato sul Gazzettino di Padova nel novembre del 2007. Ma il lettore vedrà come l’argomento, non certo da oggi oggetto di discussione, verte, in definitiva, sulla natura stessa del sacerdozio e sulla sua funzione, un argomento questo sempre attuale e, in questi tempi, di sicuro degno di attenta riflessione. Sul celibato ecclesiastico, vi ricordiamo anche gli articoli di Giovanni Lugaresi e di Lorenzo Bertocchi.
PD

UN PAPA SEMPRE PIU’ LIBERAL

ORA INIZIA A INFASTIDIRE LE ALTE SFERE VATICANE - “BISOGNA ACCOMPAGNARE CON MISERICORDIA DIVORZIATI E GAY”

Il gesuita Antonio Spadaro ha chiacchierato per 6 ore col Papa - Ai vescovi: “niente carrierismo, dobbiamo essere pastori, non funzionari” - “Diffido delle decisioni prese di fretta, anche sulle riforme” - Bergoglio insiste col parlare a chi sta fuori dalla Chiesa, ma i cattolici cominciano a offendersi: “E noi?”

La veste è ancora inconsutile?


Su cosa può lacerarsi la Chiesa di Papa Francesco

Su cosa può lacerarsi la Chiesa di Papa Francesco

Per mesi si è sottolineato come Papa Francesco evitasse di toccare certi argomenti delicati che negli ultimi anni (soprattutto ma non solo durante il pontificato ratzingeriano) avevano creato incomprensioni, frizioni e che avevano attirato critiche spesso furenti verso la Santa Sede. E’ la questione dei cosiddetti principi non negoziabili: aborto, fine vita, unioni tra persone dello stesso sesso. Effettivamente, su questo terreno, Bergoglio ha preferito sorvolare in più d’una occasione.

Peccati da confessare?

Francesca Immacolata Chaouqui si confessa due volte


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Dice a tutti che non vuole fare dichiarazioni pubbliche e che è tenuta alla riservatezza che le impone il suo ruolo di commissaria pontificia per il riordino delle amministrazioni vaticane, con accesso alle carte più riservate.
Ma poi succede che Francesca Immacolata Chaouqui consegni due sue confessioni fluviali prima a “L’Espresso” – che l’ha pubblicata on line la sera di martedì 17 settembre, per la penna di Denise Pardo – e poi a “Panorama” che andrà in edicola giovedì 19, in un’intervista raccolta da Ignazio Ingrao.

Bergoglio, Scalfari e i fedeli


Pubblichiamo il commento di alcuni fedeli sulla corrispondenza fra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari, scusandoci per la fin troppa pubblicità che si sta facendo a quest'ultimo, non perché non la meriti, come rappresentante esemplare della sommatoria di tutti gli anticattolici, ma perché manca, purtroppo, la condanna altrettanto esemplare della Santa Sede.

mercoledì 18 settembre 2013

LIN-GOTTI TEDESCHI HA UNA VOGLIA MATTA DI “CANTARE”

- C’È UNA QUERELA PRONTA A PARTIRE, CHE FARÀ MOLTO RUMORE ANCHE SE LE VOCI SUL DESTINATARIO SI RINCORRONO

Gotti Tedeschi voleva compiere uno screening totale sui conti cifrati dello Ior e collaborare coi magistrati, ma un’inchiesta del Pm Woodcock bloccò tutto - 40mila mail e messaggi privati acquisiti dal Pm finirono sui giornali - E lui non vede l’ora di vuotare il sacco…

SANTO RICICLAGGIO!

SUORE E PRETI CHE VERSAVANO MILIONI SUI CONTI DELLO IOR PER CONTO TERZI (DIO LO VUOLE?)

Dalla relazione di JpMorgan emerge l’attività principale dei correntisti religiosi dello Ior: riciclare e ripulire denaro per conto terzi - L’ex vescovo di Urbino che versa ai parenti 1,1 milioni di euro - Ma per molte operazioni lo Ior non ha risposto a JpMorgan, e l’omertà ha portato alle dimissioni di Tulli e Cipriani…

CARO FRANCESCO, CARO EUGENIO… dimmi.(2)

CARO FRANCESCO, CARO EUGENIO… dimmi.Inchini reciproci tra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari

parte seconda



Dopo il preliminare ossequio al suo interlocutore, noto per una ostentata tensione  intellettualistica, per un altissimo grado di erasmiana filautìa – amore di sé -  nonché di pari senso narcisistico, il successivo “gesto” di papa Bergoglio è un sommesso autodafé, un mea culpa o, quanto meno, un moto di pentimento.

Domanda retorica

LOBBY TRADIZIONALISTA O IPOCRISIA DEGLI ARRIVISTI?

di Francesco Colafemmina
P. Alfonso Maria Bruno rilascia una intervista ad Andrea Tornielli (che purtroppo si presta allo spregevole gioco mediatico del Bruno) nella quale - forte del suo nuovo ruolo di Segretario dei FFI - cerca di ripristinare un po' di ordine e di ergersi a persona super partes strumentalizzata da presunti "tradizionalisti". Anzi, parla di "lobby" tradizionalista nell'intento di apparire più papista di Papa Francesco. In nome infatti dell'adulazione del Papa p. Bruno si è accreditato presso Tornielli e presso coloro che in queste settimane gli stanno offrendo la loro fiducia.

Dialoghi e carezze

SULLA DIALOGANTE CAREZZA DEL SANTO PADRE A EUGENIO SCALFARI
UNA CAREZZA DI CARTA VETRATA DEL  PADRE ARIEL S. LEVI di GUALDO

Riguardo la lettera scritta dal Romano Pontefice al quotidiano La Repubblica [quiqui] non posso nascondere che i numerosi articoli di commento pubblicati in questi giorni su molte riviste cattoliche mi hanno indotto a riflettere. 

Ritengo che non sia mio compito insegnare a nessuno di questi commentatori quale impatto abbia avuto sul Popolo di Dio la lettera di un Sommo Pontefice pubblicata sulle colonne di un quotidiano della sinistra radical chic, che facendo il proprio lavoro in modo egregio ha scaricato per anni sulla Chiesa Cattolica e il Papato vagoni interi di pesanti critiche, alcune delle quali vere e fondate, altre verosimili e dubbie, altre inverosimili e infondate, dando puntualmente voce ai nostri antagonisti peggiori, fuor d’ogni dubbio brillanti ma notoriamente accecati dalle peggiori prevenzioni ideologiche [esempio: quiqui]. Cosa questa fondamentale sulla quale hanno però sorvolato e taciuto numerosi editorialisti cattolici in questa specifica circostanza gravata di indubbia e insolita delicatezza.

OUI, JE SUIS CHAOUQUI

 – DOPO IL FANGO INCASSATO A MEZZO STAMPA DAI BERTONIANI, LA 30ENNE NOMINATA DAL PAPA NELLA SUPERCOMMISSIONE VATICANA VUOTA IL SACCO

Storia di una pischella che ha scalato il Vaticano: l'incontro con Andreotti, la protezione della Marchesa Olori del Poggio, il feeling con l'Opus Dei – E poi le violazioni dell' account di posta e di quello Facebook (ad opera di chi?) con conversazioni trafugate e fatte circolare nelle redazioni per screditarla...

Vescovi coraggiosi

Chiesa e Siria: se i vescovi siriani sostegono Assad

La posizione della Chiesa è vicina all’Onu, ma molti sono col regime. E per Francesco è un guaio

Papa Francesco

Un comico, un vescovo e l’enigma Francesco

“Mi pare che si debba ancora capire davvero chi è questo papa. Io da lui mi aspetto anche, come papà, che mi aiuti ad orientarmi nel mondo di oggi. Quando sento che in Francia non ci sarà più la festa della mamma, ma del ‘genitore uno’ o del ‘genitore due’, sono curioso di sapere cosa ne pensa il papa”.
Così conclude una sua intervista a “Credere”, rilanciata da “Avvenire” del 17 settembre, Giacomo Poretti, uno dei più famosi attori comici italiani, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Un’intervista nella quale egli racconta il suo ritorno alla fede.

martedì 17 settembre 2013

Se questo è un papa!



Il 7 luglio 2013, Eugenio Scalfari, più noto come “papa” laico, scrive un articolo sul quotidiano La Repubblica, con il quale si rivolge a Papa Bergoglio: Le risposte che i due papi non danno.
Il 7 agosto successivo, lo stesso scrive un altro articolo sullo stesso giornale: Le domande di un non credente al papa gesuita chiamato Francesco.
Il 4 settembre scorso, Papa Bergoglio risponde pubblicamente al “papa” laico, con una lettera pubblicata su La Repubblica e su L'Osservatore Romano dell'11 settembre: Parliamo della fede. Lettera a chi non crede.

Questo incredibile epistolario merita di essere commentato, seppure brevemente, data la pochezza del tutto, da un lato, e la sconcertante opera di sovversione che rappresenta dall'altro.

Abbiamo già pubblicato un primo intervento dell'amico L. P., che avrà un seguito, pubblichiamo adesso un intervento dell'amico Giovanni Servodio.



Non è vedova: Cristo è vivo!, e se piange lo fa sul clero,che fa morire i suoi figli!

"La Chiesa è una madre vedova che cammina nella storia"

Papa Francesco in piazza San Pietro
PAPA FRANCESCO IN PIAZZA SAN PIETRO

L'omelia del mattino alla messa in Santa Marta

REDAZIONEROMA
La Chiesa è una mamma vedova e che ha il coraggio di una donna che difende i suoi figli per portarli all'incontro col suo Sposo. «La nostra madre Chiesa» quando «è fedele, sa piangere», quando non lo fa «qualcosa non va bene».

QUALCOSA STA CAMBIANDO IN VATICANO. Perché?

Nella Chiesa chi inventa liturgie viene lodato, chi celebra fedelmente viene commissariato. Perché?

- La Chiesa cattolica non è in comunione con chi sostiene che, dal 1962 in poi, la Chiesa stessa si sia rinnegata e tradita
- Il Cammino Neocatecumenale è in comunione con la Chiesa cattolica, nonostante questo:

- La Chiesa cattolica prescrive che la Comunione si riceva in ginocchio o in piedi (Ordinamento Generale del Messale Romano, 160) e, tramite un indulto, anche in mano.

Scripta manent

Don Mauro Tranquillo commenta la lettera del papa a Scalfari
La lettera di Papa Francesco ad Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano "La Repubblica", non è certo un atto di Magistero, e in questo potranno concordare anche coloro che sono soliti rimproverarci su questo punto.

Cartellino giallo o rosso?

In difesa dei francescani puniti da papa Francesco
Quattro studiosi hanno inviato in Vaticano un esposto contro il divieto ai frati dell'Immacolata di celebrare la messa in rito antico. "È una sanzione in palese contrasto con il motu proprio 'Summorum pontificum' di Benedetto XVI"
ROMA, 17 settembre 2013 – Il divieto imposto da papa Francesco ai frati francescani dell'Immacolata di celebrare la messa in rito antico continua a suscitare vivaci e diffuse reazioni.

Nel darne notizia, lo scorso 29 luglio, www.chiesa titolò così:

> La prima volta che Francesco contraddice Benedetto


In realtà, quella libertà di celebrare la messa in rito antico che papa Joseph Ratzinger aveva assicurato a tutti col motu proprio "Summorum pontifiicum" oggi non ha più estensione universale, perché è stata revocata dal suo successore a una congregazione religiosa e conseguentemente anche ai fedeli che assistevano alle sue messe.

Con contraccolpi che investono l'intera Chiesa.

Altra lettera

Lettera aperta di un sacerdote al Papa che scrive ai musulmani

Riprendo da Traditio Liturgica la Lettera aperta di un sacerdote cattolico della diocesi di Parigi all'attuale papa. L'indicazione che se ne ricava, sottolinea il blogger che l'ha pubblicata, è che la direzione impressa dalle gerarchie cattoliche non è affatto la stessa riscontrabile alla sua base.

Ma succede soprattutto il contrario..!*

Papa Francesco ai preti: “Non chiedete soldi ai fedeli”

ROMA – Papa Francesco ai preti: “Non chiedete soldi ai fedeli”. L’occasione era l’incontro di ieri con il clero romano alla basilica di San Giovanni in Laterano: Papa Francesco, rivolgendosi direttamente ai sacerdoti, li ha esortati ad astenersi dal chiedere soldi ai fedeli nelle chiese, nelle parrocchie.

lunedì 16 settembre 2013

CARO FRANCESCO, CARO EUGENIO… dimmi.

Inchini reciproci tra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari

parte prima 
di L. P.



Dalle inattese telefonate ai giovani con esordio “Buongiorno, sono Francesco” all’epocale e strillato scambio epistolare con Scalfari!
Ecco i massimi e i minimi dell’oscillazione mediatica di Papa Bergoglio.

Due battute del papa contro Müller e Bertone

È durato più di due ore l’incontro tra papa Francesco e i preti della sua diocesi di Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, la mattina di lunedì 16 settembre.
L’incontro era a porte chiuse. E un resoconto parziale di ciò che il papa ha detto è stato fornito qualche ora dopo da “L’Osservatore Romano” e dallaRadio Vaticana.
Ma in nessuno dei due resoconti sono comparse due battute dette dal papa su due alti ecclesiastici.

IL SACERDOTE NON E’ UN FUNZIONARIO

Pubblichiamo un intervento di Giovanni Lugaresi sul celibato ecclesiastico, apparso tre anni orsono su La Voce di Romagna, e tuttavia di grande attualità. Ci è sembrato utile rileggerlo oggi, per constatare come ciclicamente ritornino alla ribalta argomenti, già in passato ampiamente approfonditi e chiariti. Sorge spontanea una domanda: con quale scopo certi problemi, più o meno reali, vengono riproposti, anche da parte di Ecclesiastici che, per gli importanti incarichi che ricoprono, dovrebbero attentamente soppesare ogni parola?
PD

Forse è meglio di no..!

Papa: «Un buon cattolico
si immischia in politica»
CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa ha incontrato il clero di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano, per un appuntamento programmato subito dopo la sua elezione. L'incontro, a porte chiuse, è stato aperto da un saluto del vicario, cardinale Agostino Vallini. Questa mattina nella messa che ha celebrato a Santa Marta ha detto: «Un buon cattolico si immischia in politica».

DITE A BERGOGLIO..

1. DITE A BERGOGLIO DI ACCELERARE LA DEPURAZIONE DELLA MARCIA FINANZA VATICANA - 2. PERCHÉ OGNI VOLTA CHE FIATA, MONSIGNOR SCARANO TIRA FUORI UNA BOMBETTA NIENTE MALE: ORA HA RACCONTATO AI MAGISTRATI DI UN'OPERAZIONE DI AGGIOTAGGIO REALIZZATA DAL BANCHIERE NATTINO, FONDATORE DELLA BANCA FINNAT, GRAZIE ALL’APSA - 3. “I TITOLI DELLA SUA BANCA ERANO STATI FATTI ARTATAMENTE SCENDERE DI VALORE E LUI LI RIACQUISTÒ AL MOMENTO GIUSTO SENZA APPARIRE E SERVENDOSI DI UNO SCHERMO” - 4. IL PIANO BERGOGLIO PER STRONCARE IL MALAFFARE: FONDERE IOR E APSA E GESTIRE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI QUEST’ULTIMA CON QUELLO DI PROPAGANDA FIDE - 5. VESCOVI E SUORE SI LAMENTANO: “BASTA COL TERZO GRADO SUI NOSTRI CONTI CORRENTI” -
Giacomo Galeazzi per "La Stampa"
Alla Gmg Francesco lo ha detto a chiare lettere ai giornalisti: gli scandali giudiziari stanno accelerando la riforma delle finanze vaticane.

Il cortile dei monsignori (idea per Ravasi)

Ior, accuse e baruffe continue

Ior, accuse e baruffe continue
Le rivelazioni dell’alto prelato Nunzio Scarano continuano ad aprire scenari inediti all’interno dello scandalo finanziario che coinvolge lo Ior, una delle strutture strategiche del Vaticano.
Dal 28 giugno Monsignor Nunzio Scarano, ex capo contabile dell’Apsa, l’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica, è in carcere per l’operazione sospetta di riciclaggio di venti milioni d’euro, frutto di una evasione fiscale di 41 milioni di euro degli armatori D’Amico, che dovevano essere trasferiti dalla Svizzera a un conto Ior. Ed è proprio sulle operazioni di riciclaggio effettuate attraverso i conti aperti presso l’Apsa che si stanno muovendo i magistrati romani.
Le prime ammissioni di Monsignor Scarano con la Procura risalgono all’8 luglio scorso quando assistito dal suo avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, rispose alle domande dei pubblici ministeri. Rivelazioni che questa mattina occupano intere pagine dei maggiori quotidiani in edicola con tanto di retroscena di svariate operazioni.
I conti laici
Il Corriere della Sera racconta di depositi non riconducibili ai religiosi utilizzati per “schermare” passaggi illeciti di soldi. “Noi come Apsa non potevamo avere clienti esterni – sono alcune delle dichiarazioni di Scarano riportate dal Corsera – ma pur non potendo in realtà ‘facevamo banca’, nel senso che avevamo una raccolta di risparmio e forme di reimpiego con corresponsione di interessi ai depositanti”.
E Scarano fa alcuni nomi: “C’erano anche conti di cardinali, gestiti da Giorgio Stoppa, precedente delegato dell’Apsa. E c’erano anche altri conti. Ma non ricordo alcun nome specifico se non quello della Duchessa Salviati, benefattrice del Bambin Gesù”.
Scheletri nell’armadio
La Stampa, che parla anche di uno Scarano tenuto all’oscuro di alcune cose e che insoddisfatto di come andasse la gestione all’Apsa aveva chiesto anche udienza al Santo Padre, tira fuori anche alcuni scheletri nell’armadio. Con esattezza quelli lasciati da Paolo Mennini, ex numero uno di Apsa: “Il Mennini era arrivato quando Giorgio Stoppa andò in pensione e si trattava di trovare qualcuno che si occupasse anche di coprire gli scheletri da lui lasciati in armadio. Il Menniti portò con sé il De Angelis. I due avevano uno stretto rapporto con Marco Fiore, che lavorava per i D’Amico a Montecarlo. Stoppa gestiva in maniera padronale e opaca il suo settore. Mennini gli riconobbe un trattamento pensionistico molto lauto. Mennini si era portato anche una certa Maria Teresa Pastanella che godeva di un trattamento privilegiato pur non avendo alcun titolo di studio”.
L’incontro 
Le nuove verifiche condotte dagli specialisti del Nucleo valutario della Guardia di finanza si concentreranno sulle indicazioni di Scarano ai magistrati che durante l’interrogatorio gli avevano chiesto se avesse parlato con le gerarchie vaticane di quanto accadeva all’interno di Apsa. E Scarano ricorda molto bene un incontro: “Di recente mi recai dal cardinal Filoni (Fernando, prefetto di Propaganda Fide) al quale dissi dei conti ‘laici’. Dato l’incontro nel 2010 e in seguito a questo, in effetti, alcuni funzionari furono allontanati da Apsa”.
In quell’episodio il prelato dichiara di aver riferito a Filoni di un’operazione fatta dal banchiere Nattino, della famiglia fondatrice della banca Finnat, che secondo le parole de La Stampa sarebbe quella “temuta dal finanziere Stefano Ricucci che, in un interrogatorio davanti ai pm, disse agli inquirenti che chiedevano lumi sui Nattino: «Ma lei vuole che a me mi uccidono stasera qui»”.
Su Nattino Scaroni racconta che “aveva un conto all’Apsa (poi chiuso) e un figlio di Mennini (Luigi) lavorava nella banca da lui diretta. Fece una operazione di aggiotaggio di cui si parlava nei corridoi e che riguardava titoli della sua banca che subivano oscillazione e che venivano comprati e venduti, di fatto, sotto mentite spoglie. A quanto ricordo i titoli erano stati fatti artatamente scendere di valore e il Nattino li riacquistò al momento giusto senza apparire e servendosi dello schermo dell’Apsa. Vi furono più operazioni simili”.
E l’incontro con il cardinale Filoni produsse i suoi effetti: “Quando il cardinal Filoni prese provvedimenti, la cosa scatenò il finimondo. Io fui promosso in seguito a questi eventi, anche se la promozione, di fatto, mi collocò fuori dal perimetro operativo”, ha dichiarato Scaroni agli inquirenti.
Chi paga il conto 
Tra indagini e retroscena sullo Ior c’è però qualcun altro che ci va di mezzo. Piccoli e medi correntisti, tra cui preti, suore e vescovi che non ci stanno più a rendere conto delle loro operazioni presso la banca vaticana dove si recano sistematicamente per effettuare prelievi, bonifici, pagare bollette. La direzione dello Ior alla missione trasparenza intrapresa per rispettare le regole sulla lotta al riciclaggio ha aggiunto da qualche settimana un terzo grado ai clienti che si presentano agli sportelli della banca a cui sembra impossibile sottrarsi. Un interrogatorio che, come si legge in un articolo su Repubblica, avviene “senza rispetto della privacy davanti a tutti i clienti presenti”. Pena il blocco immediato dell’operazione.
16 - 09 - 2013Valeria Covato

A fin di bene?

L'INCHIESTA - L'EX CAPO CONTABILE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA SEDE APOSTOLICA

Le rivelazioni del prelato
«Soldi nascosti sui conti»

Scarano: per il riciclaggio usati depositi dei «laici»

ROMA - Operazioni di riciclaggio effettuate attraverso i conti aperti presso l'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della sede apostolica. È l'ultimo filone di indagine avviato dai magistrati romani che indagano sull'attività di monsignor Nunzio Scarano, l'ex capo contabile arrestato a giugno per aver esportato all'estero milioni di euro di proprietà degli armatori D'Amico. E poi finito al centro dell'ennesimo scandalo finanziario che coinvolge una delle strutture strategiche del Vaticano. Sono state proprio le rivelazioni dell'alto prelato ad aprire scenari inediti. E adesso le verifiche disposte dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Stefano Pesce, si concentrano su questi trasferimenti di denaro. Così come accaduto per lo Ior, sono stati scoperti depositi non riconducibili ai religiosi utilizzati per «schermare» passaggi illeciti di soldi. 

tu chiamale, se vuoi, emozioni:

 il Vaticano II La "percezione" che guidò il Concilio


Sempre allo scopo di capire come e perché sono successe certe cose nell'ultimo mezzo secolo, ripesco oggi un lungo articolo di padre Gheddo pubblicato recentemente sulla Nuova Bussola Quotidiana per commentarne alcuni spunti. Conoscendo l'animo sincero e generoso di padre Gheddo si può essere certi che esprime esattamente ciò che ha vissuto.
Inizio citazione (evidenziazioni nostre):

Lavori in corso

quirino2
2. ORIGINE DELLA CRISI
E’ da tutti ormai percepito che la situazione in cui si trova oggi la Chiesa Cattolica abbia origine dal Concilio ‘Vaticano II.’ Tutti lo pensano, ma pochi lo dicono. Chi ha il coraggio di dirlo, è subito accusato con una parola fino a ieri sconosciuta e che ora ha assunto un valore di spregio: preconciliare. Che poi vuol dire tutto e nulla, perché in questo contenitore vi entra chiunque fa resistenza alla insensata modernizzazione della Chiesa.

domenica 15 settembre 2013

“CATERINA EMMERICK. 365 PENSIERI PER OGNI GIORNO DELL’ANNO”


, DI DON MARCELLO STANZIONE 

 Nel 2012 l’editore Gribaudi di Milano ha pubblicato il testo di don Marcello Stanzione “ Anna Caterina Emmerick, tra visioni di santi, angeli e anime del Purgatorio”.  Visto il buon successo editoriale di quel testo, in questo settembre 2013 l’editore Gribaudi ha stampato “Caterina Emmerick. 365 pensieri per ogni giorno dell’anno.”, sempre a cura di don Marcello Stanzione. Il film di Mel Gibson, “The Passion”, ha portato alla ribalta le visioni di Anna Katharina Emmerick, la mistica tedesca morta cinquantenne nel 1824.

Con la fede incollata ai tacchi


Ci sono due cose belle di tutto il polverone suscitato dal carteggio repubblicano tra il Papa e Scalfari.
La prima è che non l’ho seguito, non l’ho letto e non lo leggerò. Ho preferito ahimè darmi un periodo di digiuno a pane acqua, Nuovo Testamento, Compendio del Catechismo e Chesterton.

WHAT’S IOR NAME?

- LA BANCA VATICANA FA PULIZIA DI “CATTIVI CLIENTI” E RICICLAGGI VARI

Il pensionamento di Bertone, l’arresto di Scarano (che aveva 10 conti!) e le dimissioni di Cipriani e Tulli hanno velocizzato il lavoro del presidente von Freyberg: “Chiuderemo i conti agli ‘esterni’, ma non potranno portare i soldi nei paradisi fiscali. Abbiamo individuato decine di conti “sospetti”, spesso sono preti “pasticcioni”…

Marco Politi per "il Fatto Quotidiano"
ERNEST VON FREYBERGERNEST VON FREYBERG
Per papa Francesco ripulire lo Ior è cruciale. Glielo hanno chiesto i suoi elettori in conclave, a partire dai cardinali americani. A breve la commissione di riforma, guidata dal cardinale Farina, gli fornirà i primi orientamenti. "Il mio impegno - afferma il 55enne Ernst von Freyberg, presidente della banca dal 15 febbraio - è di modificare la cattiva fama dello Ior e farne un istituto finanziario moderno, efficiente, discreto. Piena trasparenza e Total Compliance alle regole internazionali".

Con la Gospa si può

02:10
Come può la Chiesa dire di disubbidire alla 
Chiesa?

Alea  14/09/2013 16:52:01
Padre Livio e padre Slavko

Strano quanto?

Lo strano caso dei gesuiti pro-gay
gay pride
Sicuramente ricorderete la domanda retorica del Papa formulata in aereo di ritorno dal Brasile: «Chi sono io per giudicare un gay?», domanda che sintetizzava la triplice distinzione che fa la Chiesa tra orientamento sessuale, condotta omosessuale e responsabilità personale degli atti omosessuali. Nessuno di noi – voleva dire il Papa - è in grado di giudicare con esattezza il grado di colpa morale di chi assume comportamenti omosessuali, restando questi ultimi sul piano oggettivo gravemente disordinati, e ancor prima nessuno di noi deve ergersi a giudice della responsabilità altrui, persone omosessuali comprese. Ovviamente appena l’aereo che portava il Papa toccò terra tali distinzioni scomparvero come neve al sole sulla bocca degli opinion makers televisivi e nelle penne dei giornalisti intendendo le parole del Papa come una benedizione della Chiesa all’omosessualità in quanto tale.

Lasciate che i pargoli...

10:39

SAN PAOLO “FUORILEGGE”

INGHILTERRA, SAN PAOLO “FUORILEGGE” 
San Paolo è sempre più fuori legge in Inghilterra, nonostante il fatto che a Londra ci sia una cattedrale a lui dedicata, che è pure la Chiesa madre della diocesi anglicana londinese. Lo sanno bene gli agguerriti e volenterosi avvocati del Christian Legal Center, a cui tocca difendere, con una sempre maggiore e preoccupante frequenza, i predicatori di strada che si ostinano a citare le parole dell’«omofobo» Apostolo delle Genti.

Conciliare Chiesa e giudaismo !?!

Gli attacchi prevenuti contro Pio XII sono ammesse
Robert P. Banaugh, Ph.D.
Il libretto La Commissione Biblica sugli ebrei: Cambiamenti in Dottrina e nuovi anatemi da Atila Sinke Guimaraes è una recensione del libro: Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana . Si tratta di una pubblicazione della Pontificia Commissione Biblica (PBC), che è una filiale della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF). Il libro presenta il "razionale" per l'imposizione di fatto(non de fide ) cambiamenti nella dottrina cattolica che consentano una "nuova" concezione della Chiesa cattolica nei confronti dell'ebraismo.

Commision biblica sugli ebrei
Ha ricevuto un forte appoggio dal CDF, come è evidente dal capo allora della CDF, il cardinale Ratzinger, che ha scritto la prefazione e ha consentito di essere pubblicato sotto l'egida della CDF. fallacia della logica Pagina 10 del libretto Guimaraes ' contiene la seguente citazione dalla pubblicazione PBC: "I tempi moderni hanno portato i cristiani a diventare più consapevoli dei legami fraterni che ci uniscono strettamente al popolo ebraico. Durante la seconda guerra mondiale gli eventi tragici ... sottoposto il popolo ebraico a una gravissima prova [il cosiddetto Olocausto, la mia aggiunta] che minacciava la loro stessa esistenza in gran parte d'Europa. In queste circostanze, alcuni cristiani non hanno dato prova della resistenza spirituale che ci si aspetterebbe da discepoli di Cristo non prendendo le corrispondenti iniziative.

sabato 14 settembre 2013

Celibato sacerdotale da rottamare. O no?


Mons. Piero Parolin, neo Segretario di Stato Vaticano, intervistato dal quotidiano di Caracas El Universal, si dice cosciente di partecipare “ad un’opera di rinnovamento che (il Papa) vuole fare nella Chiesa Cattolica”.
Tra le altre cose il prelato riflette sul fatto che il celibato sacerdotale non è una “definizione di fede” e, quindi “si può pensare a qualche modifica”. Nulla di nuovo sotto il sole, né di scandaloso, sono secoli che si discute di questa legge ecclesiale, ma, come molti lettori sapranno, questa volontà di cambiamento è stata espressa particolarmente negli ultimi 40-50 anni.

L'interrotto pontificato di Benedetto XV

I FRUTTI DEL VATICANO II 

"Dietro l'espressione vaga mondo di oggi vi è la questione del rapporto con l'età moderna. Questo non è riuscito nello schema XIII [Gaudium et Spes]. Sebbene la costituzione pastorale esprima molte cose importanti per la comprensione del mondo e dia rilevanti contributi sulla questione dell'etica cristiana, su questo punto non è riuscita a offrire un chiarimento sostanziale". (Benedetto XVI al Sinodo dei vescovi, 11 ottobre  2012)

Mala tempora...!?



Se Vito Mancuso tradisce perfino il card. Martini…

LA VISIONE EVANGELICA DELL’ORA PRESENTE


 


IN LUCA 21, 24


Quando l’inferno è sceso sul piccolo villaggio cristiano di Maaloula dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù, a difenderlo da tale assalto del gruppo terrorista islamico, collegato a «al-Qaida» (Washington Post) c’è solo l’Esercito regolare siriano di Assad; quello che la politica «alleata» vuole liquidare.