ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 27 dicembre 2013

Il Terzo Segreto di Fatima rivelato?

Il Terzo Segreto di Fatima rivelato (padre Malachi Martin)
Savinus  08/12/2013 11:38:11
Padre Malachi Martin, ex-gesuita, purtroppo morto in circostanze non chiare alcuni anni fa, era il segretario del cardinale Bea, intimo collaboratore di Papa Giovanni XXIII. In tale veste, egli lesse il testo del Segreto di Fatima, così ha dichiarato.

VISITA AL REV. PAUL KRAMER,

 “FATIMITA” DEL GRUPPO GRUNER, CHE DICHIARA BERGOGLIO ERETICO E LA SEDE VACANTE



Il Rev. Paul Kramer è venuto a passare il Natale in Portogallo, a Tomar, presso amici filippini devoti di Fatima (lui è incardinato in quelle isole).
È stata l’occasione per visitarlo e approfondire quanto aveva dichiarato in interviste riprodotte, per esempio da Marco Tosatti «La Stampa» 02/12/2013: «I “fatimiti” scomunicano il Papa.
«Padre Paul Kramer, uno dei più noti esponenti del movimento presente soprattutto negli Stati Uniti e in Canada che sostiene che non è stato rivelato integralmente il segreto di Fatima ha dichiarato che papa Francesco è palesemente eretico e quindi non può sedersi validamente sul trono di Pietro; e di conseguenza la Sede è vacante. La dichiarazione è stata da poco rilanciata dal sito «Novus Ordo Watch», quale «Bombshell Announcement…». P. Kramer è uno dei più importanti studiosi di Fatima e concluse la sua ricerca pubblicando il libro «La battaglia finale del Diavolo». Segue la dichiarazione in lingua inglese tradotta anche in italiano dove rileviamo i seguenti brani:

Letterina a “Babbo Natale”

 dei pretini trendy del Veneto cattolico che fu… 

Un commento alla lettera scritta da undici parroci veneti per il Santo Natale

di p. Ariel S. Levi di Gualdo
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Sia lodato Gesù Cristo …
drlNella festa del protomartire Stefano mi è lieto augurare grazia, pace e benedizioni da Dio e dal Signore Nostro Gesù Cristo a voi tutti cari lettori, in questa Ottava di Natale che celebra il ricordo vivo del Verbo di Dio fatto Uomo che è inizio, centro e fine ultimo del nostro intero umanesimo, come nell’anno 2000 la Congregazione per la dottrina della fede fu costretta a ricordare a tutti noi con l’Esortazione Dominus Jesus, data a quattro decenni di distanza da un concilio ecumenico della Chiesa per ribadire, nell’infausta stagione del post concilio egomenico,certi trascurati criteri di centralità e di assolutezza della fede all’esercito di teologi allo sbando e di preti allo sbaraglio, quantunque certi criteri siano noti sin dal Concilio di Nicea celebrato nell’anno 325, perlomeno a chi conosce il Catechismo della Chiesa Cattolica, senza dover tirare neppure in ballo la teologia.

Confermata la possibilità che Bergoglio possa dimettersi conclusa la sua 'rivoluzione'

CHIESA & POTERE

Vaticano, la comunicazione dei gesuiti

Ipotesi di cambio ai vertici della sala stampa. Se Lombardi lascia, in pole c'è padre Antonio Spadaro.

Papa Francesco e padre Federico Lombardi.
Papa Francesco non perde occasione per ribadire stima e gratitudine nei confronti del suo predecessore, Benedetto XVI.
Dopo la visita prenatalizia alla residenza di Joseph Ratzinger, presso il monastero Mater Ecclesiae, situato all'interno dei giardini vaticani, venerdì 27 dicembre Jorge Mario Bergoglio ha pranzato insieme con il pontefice emerito alla mensa spartana della Casa Santa Marta.

Aspetta e spera

 
“I giornalisti che da 8 mesi stanno contribuendo - in buona o in mala fede - a questa temperie che a volte sfiora il grottesco, meriterebbero "tante paroline" (cit.). Preciso che molti di quelli i quali agiscono sui media sedicenti cattolici sono in mala fede, o comunque bisogna presumerla, poichè dovrebbero essere maggiormente addentro in questioni di storia della Chiesa, Magistero, Dottrina e simili, rispetto ai colleghi del media "laici". Tra Boffo e Scalfari si finisce per concedere il beneficio del dubbio al secondo, e non al primo, i cui commenti sono a dir poco inqualificabili”.

I catto comunisti in brodo di giuggiole

Usa, La Times. Obama vede papa Francesco come alleato in economia

USA, WASHINGTON – Barack Obama mette in risalto visioni comuni tra lui e il Papa”. Titola cosi’ il Los Angeles Time sottolineando il feeling che sembra essere sbocciato tra l’inquilino della Casa Bianca e il Pontefice, almeno sul terreno sociale ed economico. Al riguardo, il giornale rivela un aneddoto gustoso: il mese scorso, dopo aver ricevuto da un suo collaboratore la bozza di un discorso in tema economico, Obama lo ha rimandato indietro con una richiesta inedita: ”aggiungi un riferimento al Papa”.

Campagna abbonamenti?

Vatican Pop/ Ai non folgorati da Bergoglio non resta che il Wall Street Journal

paolo - francescoNel gran calderone della cristianità bolle una domanda: Papa Francesco cambierà la Chiesa? Molti lo sperano. Altri lo temono. E all’interno dei due schieramenti ci sono tante, forse troppe sfumature. Meglio saltare a piè pari la risposta e attendere, fiduciosi, la prima pagina del Wall Street Journal di Natale. Dal 1949 pubblica un articolo dal titolo «In Hoc Anno Domini», scritto da un suo importante direttore, Vermont Royster. Ad un anno di distanza dalla pubblicazione al Wall Street Journal si resero conto che per commentare l’imminenza del Natale non c’era bisogno di scrivere nulla di nuovo. Pubblicarono così l’articolo dell’anno precedente, senza cambiare una virgola. E la ripubblicano sempre. Ecco cosa scriveva Royster:

giovedì 26 dicembre 2013

Dubito, ergo credo, credo ergo dubito?

DIVAGAZIONI E RIFLESSIONI


I - Dubitare, dubitare…
Una nuova catechesi  si aggira per l’orbe cattolico e incombe sulla coscienza dei fedeli. Anzi, si può dire che abbia, da molto tempo, informato di sé l’intera visione dottrinale  - teologia, etica, liturgia – tal che se ne scrive, se ne parla come nuovo strumento d’interpretazione. E’ il “dubbio” che, virgilianamente parlando, “crescit eundo”, acquista forze col propagarsi, e quello che nel passato era ritenuto il fondamento della fede, e cioè il “Credo”, è stato niccianamente superato dal razionalismo cartesiano, promotore e alimentatore di uno  scetticismo che diverrà metodo e misura della fede stessa. “Dubito, ergo credo, credo ergo dubito”.

Vive la Tradizione!



TRADIZIONI: così San Francesco inventò il presepe


Il simbolo più popolare del Natale è il presepe, cioè quella rappresentazione visiva di quanto si legge nel Vangelo di San Luca al capitolo secondo: la nascita di Gesù che “viene adagiato in una mangiatoia perché non vi era posto per loro nell’albergo”, ma gli angeli trasformano la notte in una festa meravigliosa, invitando i pastori a rendere omaggio a quel bambino.

Abbagli e futili progetti dei clericali senza princìpi

I riformatori della Fede cattolica sono posseduti dall’illusione di conquistare il mondo adulandone gli errori e imitandone le demagogiche manfrine..

mrcldcrtNel saggio “La grande eresia“, pubblicato in Belgio nel 1969 e edito in Italia da Giovanni Volpe nel 1970, il filosofo Marcel De Corte citò la solenne dichiarazione, che a commento del joli mai, fu pubblicata dagli adulanti cardinali e dai vescovi di Francia, il 20 giugno 1968,: “Come già hanno rilevato l’Arcivescovo di Parigi e numerosi vescovi, oltre l’esplosione improvvisa delle contestazioni si tratta di un movimento di fondo di considerevole ampiezza. Esso chiama a costruire una società nuova, in cui i rapporti umani si stabiliranno in maniera del tutto diversa. Tale nuova società i Vescovi di Francia sono tanto più disposti ad accoglierla in quanto il Concilio, sensibile alla mutazione del mondo, ne aveva presentito l’esigenza e fissato le condizioni essenziali”.
 Opportunamente De Corte sostenne che una tale affermazione aveva origine dall’abbagliante rifiuto di vedere le cose come stanno, ossia lo stato d’animo sognante, che aveva turbato lo svolgimento del Concilio ecumenico Vaticano II.

Il licenziamento del Cardinale Burke

                                       per “altra causa” 

Marcia per la vita- movimenti anti abortistiLa rimozione di Burke dalla Congregazione dei Vescovi ha gettato nello sconcerto quanti, impegnati in una dura battaglia in difesa della vita, vi leggono un ammonimento definitivo a non coltivare illusioni sulla direzione assunta dalla nuova amministrazione vaticana.
Ma vi sono altri ancora restii a leggervi la prova più eloquente dello smantellamento della dottrina cattolica, della Chiesa e del suo Magistero.
In parte sono quanti hanno continuato ostinatamente a consolarsi con interpretazioni persino surreali di detti e fatti del nuovo eletto al Soglio pontificio, a dir poco eterodossi. Come il marito che, non volendo ammettere di essere stato abbandonato da una moglie infedele, pensa che sia solo uscita a fare la spesa.

Il mantra

Papa Francesco usato come testimonial in una “Lettera di Natale” post-sessantottina


papa-francesco-natale2013
Sono 11 i preti del Triveneto, firmatari di una “Lettera di Natale 2013”, sorta di sperticato panegirico a Papa Francesco, cercando però nel contempo di dettargli anche l’agenda prossima ventura. Intendiamoci, nulla di nuovo sotto il sole: è una sorta di manifesto del cattoprogressismo spinto, farcito coi soliti luoghi comuni contro il celibato dei preti ed a favore del sacerdozio femminile.

Consegnati alla sinagoga

Una testimonianza e un po’ di storia sulla assurda vicenda del divieto di celebrare in antico rito imposto ai Francescani dell’Immacolata. 
Vergogna!

E’ proprio vero che nella chiesa post conciliare sono i buoni ad essere vessati e perseguitati. E’ inutile dire e argomentare sulla perdita del sacro che oramai impera nella chiesa da 50 anni. Abbiamo di fatti una teologia che, con la scusa di andare incontro all’uomo, volge le spalle a Dio.  Il nulla ormai impera nella liturgia attuale e   tutto questo è stato frutto della ambiguità. Non si dice una novità affermando che la confusione nella chiesa post conciliare regna sovrana a tutti i livelli ed è sotto gli occhi di tutti lo smantellamento in atto. 

Il vuoto prossimo venturo?

(a cura Redazione "Il sismografo")
(Luis Badilla) Oggi la Chiesa Cattolica e le Chiese protestanti, e domani 27 gli Ortodossi, ricordano santo Stefano, il primo martire del cristianesimo. Questa celebrazione liturgica riporta subito l'attenzione verso le grandi questioni della libertà religiosa che attraversano la storia umana da millenni e offre dunque l'occasione per condividere una riflessione. Nel calendario delle Giornate mondiali della Chiesa Cattolica, tra le 8 che si celebrano da molti anni non ce n'è una dedicata alla libertà religiosa e tale "assenza" risulta singolare. Non abbiamo trovato ancora una spiegazione autorevole sul perché di quest'assenza e chi, gentilmente, ha accettato la nostra domanda sul perché non esiste una simile Giornata ci ha risposto: “E’ un quesito interessante da approfondire”.

80 ben portati!

Un giorno prima del suo 80esimo compleanno, e il suo ritiro dalle funzioni curiali che viene con esso, il cardinale Joachim Meisner fa alcune affermazioni audaci e critiche in un'intervistaper Deutschlandfunk . L'arcivescovo di Colonia è noto per essere in disaccordo con la maggior parte dei vescovi tedeschi su se, quando e come cattolici divorziati e risposati possono essere autorizzati a ricevere i sacramenti. A questo proposito è molto d'accordo con l'arcivescovo Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Parla anche di essere critico di Papa Francesco, in un colloquio personale non meno. Egli dice:

Sancte Stephane ora pro nobis.

Chi è ucciso nell’eresia o nello scisma può essere considerato martire?

San Giosafat, testimone dell’unica vera Fede (Cattolica Apostolica Romana)
trucidato dagli scismatici
                                                                                     
21 dicembre, San Tommaso Apostolo e Martire

     Nell’odierna generale confusione dottrinale s’infiltra nell’immaginario collettivo, purtroppo anche (o purtroppo soprattutto...) cattolico, l’idea che sia sufficiente la morte violenta  - con un qualsiasi riferimento a Cristo che, in questi tempi di rahneriano “cristianesimo anonimo”, è quanto mai vago - per essere iscritti nell’albo dei martiri. Non stiamo parlando solo dell’equivoco su cui naviga la retorica dei politicanti che, facendo leva su sentimenti ed emozioni guidati male, usa, abusa e confonde la nozione di martire cristiano con il semplice fatto d’essere stato ucciso nei più diversi contesti, ma stiamo parlando del disfacimento della nozione di martire cristiano per scopi ecumenici.

mercoledì 25 dicembre 2013

Il nuovo Jeshua

Holocaustica Religio, una Contro-Religione in un Mondo alla Rovescia

HOLOCAUSTICA RELIGIO

Una contro-religione in un mondo alla rovescia

Abraham H. Foxman, direttore dell’Anti Defamation League of B’nai B’rith ha detto: “l’olocausto non è semplicemente un esempio di genocidio, ma un attacco quasi riuscitoabraham-foxman-graballa vita dei figli eletti di Dio, e perciò a Dio stesso” (cit. in Peter Novick, Nach dem Holocaust, Stuttgart, Deutsche Verlags-Ansalt, 2011, p. 259).

PREGHIERA DI NATALE

Signore, a Natale liberaci da ...





Signore, nel giorno del Natale
liberaci dalla retorica buonista pro-immigrazione,
pro melting-pot consumistico liberista. 

Liberaci dai facili appelli di preti 

che si dedicano alla politica militante 

nel nome di un patetico umanitarismo. 

Natale in casa Guareschi





Dolce apologia di Peppone Bottazzi sul
presepe consacrato dalla pazienza liturgica dei suoi abitanti

Stimatissimo signor Giuseppe Bottazzi detto Peppone, dove è finito adesso che avremmo così bisogno di lei? Ci manca quel suo respiro antico, ci manca quel suo camminare d’altri tempi, ci manca quel suo chiaro e onesto sguardo. Sappiamo bene che il Mondo piccolo dal quale la trasse Giovannino Guareschi si va facendo piccolissimo, quasi introvabile. Persino la notte padana non è più quell’involucro cupo e freddo eppure così desideroso di riscaldarsi al tepore del Bambinello che lei aveva pitturato in casa di don Camillo.
Si era sotto il Natale del 1947 e noi ricordiamo bene che cosa pensò quando, tornando a casa, sentì risuonare all’orecchio la poesia che suo figlio le avrebbe recitato: “Quando, la sera della Vigilia, me la dirà, sarà una cosa magnifica! Anche quando comanderà la democrazia proletaria, le poesie bisognerà lasciarle. Anzi, renderle obbligatorie!”.

Punto a favore!

1. IL FINANCIAL TIMES, LA BIBBIA DEI POTERI FORTI, SCEGLIE IL GIORNO DI NATALE PER CRITICARE IL PAPA: “HA TORTO SULLA QUESTIONE DELLA DISEGUAGLIANZA” ECONOMICA NEL MONDO - 2. “BERGOGLIO SI PREOCCUPA DEI MILIARDI DI PERSONE CHE GRAZIE AL CAPITALISMO GLOBALIZZATO STANNO MEGLIO NEI PAESI EMERGENTI (CINA, INDIA, BRASILE, ETC.) IN CUI VIVE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE, O DEL NUMERO CONSIDEREVOLMENTE PIÙ PICCOLO DI PERSONE CHE STANNO PEGGIO IN OCCIDENTE?’’ - 3. “UNA REDISTRIBUZIONE PIÙ EQUA DELLA RICCHEZZA SU SCALA GLOBALE RENDE INEVITABILE UN ARRETRAMENTO ECONOMICO DELLA CLASSE MEDIA IN OCCIDENTE” - 4. ‘’NELL’ULTIMO DECENNIO CI SONO STATI DUE CLASSI DI “VINCITORI” NEL MONDO A LIVELLO ECONOMICO: I RICCHI OVUNQUE E LA CLASSE MEDIA NEI PAESI EMERGENTI. E CI SONO STATI DUE SCONFITTI: I POVERI OVUNQUE E LA CLASSE MEDIA NEI PAESI OCCIDENTALI” -

Fu San Paolo a sbagliare?

        "Evangelii gaudium": l’alleanza con gli ebrei fu irrevocata, fu San Paolo a sbagliare

Masc
Preghiera di inizio studio: Signore Gesù Cristo, che hai detto di essere unicamente Tu la Via, Verità e Vita che ci conduce al Padre, aiutaci in questi tempi difficili ad essere vero lievito per la salute eterna degli uomini, che Ti degnasti di voler riscattare con il Sangue versato sulla Santissima Croce. Sostienimi in questo studio, affinché possa essere di testimonianza alla Verità e in alcun modo possa gettare scandalo nella Chiesa. Te lo chiedo per intercessione di Maria Santissima e di San Tommaso Doctor Angelicus. Amen.

A processo?

        Il passaggio 247 dell' "Evangelii Gaudium" a processo?

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Era lo scorso 28 Novembre quando Padre Paul Kramer,uno dei più importanti studiosi di Fatima, rigetta l'elezione di Francesco al soglio di San Pietro e "proclama ufficialmente"(?)  la sede vacante,precisando anche che « il vero Papa é Benedetto XVI,costretto alle dimissioni».
Appresa la notizia, rimasi sbigottito non solo per il processo pubblico a colui che,nonostante tutto, rimane - per me - il Vicario di Cristo, ma anche per l'assurdità delle accuse rivolte, che stanno ricevendo il plauso di alcuni ambienti della Chiesa.

ET VERBUM CARO FACTUM EST

, SOLENNITÀ DEL S. NATALE


solennita
TESTO EVANGELICO. «Nel principio era il Verbo, ed il Verbo era presso Dio, ed il Verbo era Dio. Questo era nel principio presso Dio. Tutto per lui fu fatto, e senza di lui nulla fu fatto di quanto è stato fatto. In lui era vi­ta, e la vita era la luce degli uomini. E la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa. Fuvvi un uomo mandato da Dio il cui no­me era Giovanni. Questi venne per testimonianza, a fine di testimoniare della luce, perché tutti credessero per lui. Egli non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. Questa era la luce verace, la quale illumina ogni uomo, che viene nel mondo. Era nel mondo, ed il mondo per esso fu fatto; ma il mondo non lo conobbe. Venne nella propria casa, ed i suoi nol ricevettero. Ma a quanti lo ricevettero, credenti nel nome di Lui, diede facoltà di divenire figliuoli di Dio; i quali non da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma da Dio sono generati, ed il Verbo si è fatto carne, e ha fra noi abitato; e noi abbiamo contemplato la sua gloria; gloria, come di unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità» (Joan. I, 1-14).

L’ARTE DEL PRESEPE

- A NAPOLI PER RISCOPRIRE L’ARTE DELLE STATUINE DEI PASTORI, IN BARBA AI VIP - DE SIMONE: “IL PRESEPE? UN’OPERA TRAGICA CONCEPITO COME LE STAZIONI DELLA SOFFERENZA DI CRISTO’’

A San Gregorio Armeno, straordinaria via napoletana che racchiude l’arte eterna del presepe, troneggia un artigiano, ormai artista, mai abbastanza celebrato: Gennaro Di Virgilio. Erede di una dinastia che si è sempre piegata in due per realizzare le statuine di quel mondo immaginifico chiamato presepe….

martedì 24 dicembre 2013

L’AUGURIO PER IL 2014

L’AUGURIO PER IL 2014

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L’AUGURIO PER IL 2014

È un fatto, e “contro il fatto non vale l’argomentazione”, che oggi gli uomini i quali hanno l’autorità (temporale e spirituale) sono manchevoli nel suo esercizio.

Lo spirito della Grotta di Betlemme

(di Roberto de Mattei) Betlemme è una piccola cittadina della Palestina, a circa 770 metri di altezza sopra il livello del Mediterraneo. Il suo nome in ebraico, significa “città del pane”. «Ecco – scrive Dom Guéranger – perché il Pane vivo disceso dal cielo (Gv 6, 41) l’ha scelta per manifestarvisi. I nostri padri hanno mangiato la manna del deserto e sono morti (ivi 6, 49); ma ecco il Salvatore del mondo che viene a sostenere la vita del genere umano per mezzo della sua carne che è veramente cibo (ivi 6, 56)».

Il profeta Michea aveva annunciato che in questa città della tribù di Giuda sarebbe nato il Salvatore del mondo (5, 2 segg.). E Isaia aveva profetato: «Dal tronco di Isai, cioè dalla famiglia di Davide, un giorno spunterà un germoglio e dalla sua radice fiorirà un virgulto, ed in quel giorno la radice di Isai sarà qual vessillo ai popoli» (Isaia 11, 1-10).

Un Natale alla volpina

Triste Natale: ci scrivono da Imperia…

Il susseguirsi di fatti relativi alla vicenda dei Francescani dell’Immacolata che feriscono e mortificano la Chiesa, colpiscono profondamente non solo frati e suore della grande famiglia di questo Istituto, ma anche i fedeli che li conoscono e li frequentano e che si accingono così mestamente a “festeggiare” il Santo Natale. 

Il Natale cristiano non è una festa: è una tragedia

Vittorio Messori«Tutta la storia cristiana ebbe inizio da quel grande avvenimento mondano in cui Erode e Pilato si strinsero la mano. Fino a quel giorno, lo sapevano tutti nella buona società, i due neanche si parlavano. Qualcosa li indusse a cercare un reciproco appoggio, sebbene ciò che stava accadendo fosse la semplice condanna a morte di una banda di criminali. I due capi si riconciliarono il giorno in cui uno di quei condannati fu crocifisso. Ecco ciò che molti intendono con la parola “pace”: la sostituzione di un regno d’amore con un regno d’odio».

 A Messori non far gli auguri…

Non mi piace fare gli auguri, in genere, come non mi piacciono le ritualità svuotate di senso. O mutate di senso. Per esempio i compleanni: non ho mai capito perché si fanno gli auguri a una persona che da quel momento vivrà un anno di meno essendosi appena giocata un altro anno di vita, vivendolo, bene o male. Ma mi diverte molto fare gli auguri a quelli che la pensano come me, che sobbalzano alla sola idea, quando non addirittura s’indignano prossimi ad adirarsi, e tentano di sottrarvisi quasi si trattasse di una jettatura. In effetti, i giorni che prevedono degli auguri sono sempre tanto tristi, fateci caso.
Ecco, uno di questi è Vittorio Messori, allergico come non mai a certi “costumi”. Per questo non dimentico mai a Pasqua a Natale e del suo compleanno (capace quest’anno pure a Ferragosto, se mi gira) di porgerglieli. Pure la sua reazione allergica a questi “rituali” dei quali, in risposta, pensa dice ed elenca peste e corna, pure questa è diventata una ritualità. Che vivacizza l’evento lieto.

Lo yoga gesuita a Padova



raja-yoga-(di Elisabetta Frezza) Nel seminario di Padova – dove i volantini della Marcia per la Vita non riescono ad entrare o, se introdotti clandestinamente, vengono subito rimossi – si trovano pubblicizzate le iniziative più disparate.
Tra queste, un corso di Raja Yoga, che ha il pregio di essere promosso dal centro culturale dei gesuiti, quel glorioso Antonianum che negli anni ha formato tanti giovani destinati a diventare la classe dirigente cittadina.

CHI HA BISOGNO DI GESÙ NEL NATALE?


1. TIMES SQUARE, NEL CUORE DI NEW YORK, CON GLI OCCHI ALL’INSÙ PUNTATI VERSO I GRANDI TABELLONI LUMINOSI DELLA PUBBLICITÀ. E COME UN SEGNO SOPRANNATURALE APPARE LA SCRITTA: “CHI HA BISOGNO DI GESÙ NEL NATALE? NESSUNO”, URLA E APPLAUSI - 2. AL DIAVOLO "BUON NATALE", MEGLIO "BUONE VACANZE: LO SPOT È UN’INIZIATIVA DI UNA DELLE MAGGIORI ASSOCIAZIONI DI ATEI CHE IN QUESTI GIORNI SPOPOLA NEI TALK SHOW DELLE TELEVISIONI: “CI SONO MILIONI DI NON CREDENTI NEL PAESE, DOBBIAMO DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI” - 3. IL VIDEO È SOLO L’ULTIMO CAPITOLO DELLA BATTAGLIA CHE ANIMA GLI STATI UNITI DA COSTA A COSTA: LA CHIAMANO “THE WAR ON CHRISTMAS” E NEI DUE SCHIERAMENTI SI SFIDANO LAICI E CRISTIANI CHE RESPINGONO I TENTATIVI DI LAICIZZARE IL RITO DI NATALE -

lunedì 23 dicembre 2013

IL PAPA FORCONAUTA

 
- DOPO BAGNASCO, ANCHE FRANCESCO LEGITTIMA LA PROTESTA DI 1500 FORCONI “PACIFICI” A SAN PIETRO PER L’ANGELUS - E LEGGE IL LORO STRISCIONE “I POVERI NON POSSONO ASPETTARE” (VIDEO)

Durante la manifestazione di Piazza del Popolo, i cori più gettonati (e meno fascisti) erano quelli dedicati al Papa: “Uno di noi, Francesco uno di noi!” - E lui gli ha consigliato di dare “un contributo costruttivo, respingete la violenza”, esortando le autorità ad ascoltarli…

1. VIDEO - L'ANGELUS DI PAPA FRANCESCO DI DOMENICA 22 DICEMBRE 2013

Il futuro della Chiesa ex cattolica (by Francis)

SUNDAY ASSEMBLY LA MESSA DEGLI ATEIDIO NON SERVE, UNA CHIESA SÌ - DALL'INGHILTERRA ALL'AUSTRALIA VANNO FORTE LE “CHIESE PER ATEI”, DOVE NON SI PREGA MA SI CANTANO LE CANZONI DEGLI OASIS, SI MANGIA E SI DISCUTE DELLA VITA

Con 20 congregazioni nate in giro per il mondo e migliaia di partecipanti, il movimento sta facendo proseliti soprattutto nei paesi in cui l'ateismo è in crescita - L’idea è dare a tutti la possibilità di beneficiare delle cose positive che la chiesa offre come il senso di comunità, i canti di gruppo, la riflessione sulla vita e sul mondo…

Parafrasando il Marchese del Grillo

Parafrasando il Marchese del Grillo, che si rivolgeva all’ebanista Aronne Piperno, posso essere ancora un po’ preoccupato per ‘sto fatto? Quale fatto? Il seguente:


"Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale" "Uomo dei poveri e lontano dalla Curia. Fraternità e voglia di dialogo le sue prime parole concrete: forse nella Chiesa nulla sarà più come prima. Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco, il Papa che 'viene dalla fine del mondo' possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa- istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II".

Diversamente lieti

La letizia francescana

Una nuova teologia per i diversamente abili

Il solitario e il comunicatore diversamente indispensabili

Ratzinger riflette l'interiorità inquieta della vecchia Europa. Bergoglio invece incarna la gioventù del Sud America e l'immagine più materna della Chiesa


Forse non si addice a un Papa essere acclamato da Time «personaggio dell'anno». Chi è missionario dell'Eterno non può essere ridotto, in un corso accelerato di secolarizzazione, a star mediatica dell'anno. Vero è che ci sono precedenti tra i papi, ma Giovanni Paolo II, per esempio, fu incoronato personaggio dell'anno sedici anni dopo il suo pontificato.
Viviamo un'epoca che soffre di santificazione precoce, come già si vide col Nobel preventivo a Obama, o come è da noi con la popolarità a priori di Renzi, diventato salvatore della patria prima di aver prestato servizio alla medesima. Di solito, la velocità delle santificazioni prelude alla rapidità dei declini.

Farmacia vaticana

Francesco, il Papa-aspirina
Confortare è una bella cosa. Rabbonire a sproposito no, per niente. E le frasi pronunciate ieri dal Papa, rivolgendosi al gruppetto di manifestanti, dell’area dei “Forconi”, giunto in piazza San Pietro inalberando uno striscione con scritto «I  poveri non possono aspettare», rientrano certamente nella seconda categoria: un mazzetto di chiacchiere di circostanza che in superficie esprimono comprensione e solidarietà, ma che in profondità sono del tutto irrilevanti. Anzi, dannose.

A fine mundi

Il Santo Padre di Bergoglio

La canonizzazione che serve anche a spiegare il Papa gesuita. Casto, colpito dalla stessa ansia di Lutero, ebbe il genio dell’interiorità di fede. San Pietro Favre

Francesco il 17 dicembre compiva il suo settantasettesimo e ha fatto santo il primo compagno di Ignazio di Loyola, Pietro Favre (1506-1546), il miglior regalo che potesse offrirsi. Sulle orme di Pio IX, che aveva beatificato Favre nel mezzo del suo apostolato di infallibilità e critica del moderno, il Papa “modernista”, ma del XVI secolo, ha canonizzato un uomo stupendo e straordinariamente ambivalente anche allo scopo di chiarire bene il proprio apostolato. Il 1° ottobre aveva dato una intervista a Eugenio Scalfari, ora virtualmente archiviata dalla memoria della chiesa (oscurata dal sito vaticano, padre Lombardi non l’ha citata tra le altre interviste, quella sull’aereo di ritorno dal Brasile e quella al direttore di Civiltà Cattolica, rilasciate dal Pontefice regnante: ma forse ci saranno sorprese, perché Scalfari continua a fingere curiosità teologiche in ordine alla sua salvezza, dubbia ma non impossibile a mio sovrano giudizio, piagnucolando per nuove puntate di letteratura laico-devota).

Il bel tacer

Papa Francesco: "Sotto la croce la Madonna ha pensato: DIO E' BUGIARDO! MI HA INGANNATA!"



Carnevalis gaudium

Il camauro no, ma questo copricapo indigeno va benissimo...

domenica 22 dicembre 2013

La persecuzione dei Francescani dell’Immacolata

Presentato a Firenze il libro che narra la persecuzione dei Francescani dell’Immacolata

Cop Francescani.inddVenerdì 20 dicembre a Firenze, nella prestigiosa cornice dell’Auditorium del Consiglio Regionale, è stato presentato il libro “Un caso che fa discutere. I Francescani dell’Immacolata”. Curato da Carlo Manetti, per l’editrice Fede & Cultura, il libro raccoglie i numerosi articoli, pubblicati su Internet e su quotidiani nazionali, in cui si parla dello sconcertante caso dei Francescani dell’Immacolata, sottoposti a commissariamento di stile stalinista, mentre il loro Ordine era a tutti ben noto per la grande testimonianza di Fede, per l’osservanza totale della regola francescana, vissuta nella sostanza e nella quotidianità, senza esibizionismi. Un Ordine che, caso unico nella Chiesa, aveva visto in pochi anni aumentare le vocazioni ed era stato per tutti di edificante esempio.
Nel mese di luglio il commissario, Padre Fidenzio Volpi, prende possesso (è il caso di usare questo termine) dell’Ordine e inizia un lavoro di demolizione, che si realizza anche disperdendo in vari Paesi esteri i Frati che maggiormente avevano sin qui operato in ambito culturale, portando non solo prestigio all’Ordine e alla Chiesa, ma anche fornendo ai fedeli parole chiare e indicazioni preziose in questa epoca segnata dalla confusione e dall’empietà sempre più aggressiva. Viene chiuso il seminario, vengono sospese le pubblicazioni culturali e apologetiche, viene inibita la celebrazione della Santa Messa in Vetus Ordo.

Presepi?

La casta del superlusso in Vaticano. Il Papa taglia, Bertone e Giani ampliano casa

L'ex segretario di Stato e il comandante della Gendarmeria sono alla prese con i lavori di ristrutturazione per ampliare le rispettive dimore. Spuntano idromassaggi e nuovi piani, mentre il Pontefice ha rinunciato al mega appartamento nel Palazzo Apostolico, scegliendo la Domus Santa Marta

Predicare e razzolare

 Rischi e chance di papa Francesco, una perestrojka con gli ‘alleati’


Il supporto di grandi gruppi multinazionali per cambiare il Vaticano sembra indicare un dato di fatto: il sistema non è riformabile dall’interno. E tuttavia l’arrivo dei super consulenti apre un problema al papa che aveva criticato la globalizzazione neoliberista.
L’ingresso di alcune fra le più grande multinazionali della consulenza finanziaria e amministrativa nei sacri palazzi pone alcuni problemi di fondo relativi alla riforma interna del Vaticano. Lo schema di quanto sta avvenendo ho provato a riassumerlo, sia pure in modo incompleto, in un articolo per Linkiesta. Qui mi limito a ripetere che Mc Kinsley, Ernst & Young, Kpmg, Promontory group, stanno smontando lo Ior e ogni dicastero e ente della Santa Sede per ristrutturare uffici e funzioni, rimuovere le opacità profonde del sistema – di cui per altro si sa ancora poco – ottimizzare i costi, ridurre la burocrazia. La procedura tecnicamente è giusta, prevede l’ingresso Oltretevere dei migliori professionisti  del settore, di laici, di una visione internazionale. 


Evangelii gaudium - Dolor fidelium

«La gioia del Vangelo» - Il dolore dei fedeli

di Don Franz Schmidberger

Articolo sull'Esortazione apostolica di papa Bergoglio, pubblicato sul sito del SeminarioHerz Jesu di Zaitkofen, della Fraternità Fraternità San Pio X,
di cui Don Schmidberger è Direttore.
La presente traduzione è stata effettuata a partire dal testo in francese
pubblicato da DICI
L'impaginazione è nostra


Per concludere l’anno della Fede, il Santo Padre, papa Francesco, ha pubblicato l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, sulla predicazione del Vangelo nel mondo di oggi. Per la sua lunghezza – 289 paragrafi – al lettore e al teologo che vogliano studiarlo correttamente, questo documento richiede un grande sforzo. Si sarebbe potuto dire di più con meno parole. Con quello che segue si cercherà di darne una prima sintesi, certamente incompleta.