ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 27 aprile 2014

Farinella geneticamente modificata

RONCALLI E WOJTYŁA SANTI: UN ENORME OSSIMORO
«Santo subito», gridava lo striscione a caratteri cubitali al quadrato che emergeva sulle teste della folla, il giorno del funerale di papa Giovanni Paolo II, il 5 aprile del 2005. «È morto un santo» disse la folla di credenti, non credenti e agnostici che gremivano piazza san Pietro il 3 giugno del 1963 alla morte di papa Giovanni XXIII. La differenza tra i due sta tutta qua: il polacco deve essere dichiarato «santo», il bergamasco lo è sempre stato senza bisogno di dimostrarlo.
Chi ha avuto l’idea di abbinare nello stesso giorno i due papi per la proclamazione della santità ufficiale, è stato un genio del maligno. Mettere insieme il papa del concilio Vaticano II e quello che scientemente e scientificamente l’ha abolito, svuotandolo di ogni residuo di vita, è il massimo del sadismo religioso, una nuova forma di tortura teologica.

Il modernismo egemone..

..porta a compimento la rivoluzione conciliare

A - Il modernismo come sistema dissolutorio
La cronaca di questi ultimi mesi non cessa di portare alla ribalta dichiarazioni ed azioni dei massimi livelli della gerarchia cattolica che sono in varia misura riconducibili ai principi del modernismo. Non è ora mia intenzione elencare le numerose deviazioni dalla dottrina tradizionale auspicate o addirittura impunemente professate. Altri lo hanno fatto, e, in generale, in maniera commendevole.
Molti fedeli sono giustamente turbati dagli eventi e più che legittime lamentele si odono nella realtà e si leggono in svariati commenti sul web.
Per andare oltre alle pur condivisibili geremiadi, ritengo utile rifocalizzare ancora una volta la nostra attenzione sulle radici della confusione oggi imperante nella Cattolica, radici che hanno origine appunto nel modernismo, specie nella sua seconda ondata, la nouvelle théologie, la teologia che ha pesantemente influenzato il Concilio, insinuandosi velatamente (abilmente ma non troppo) nei testi del Vaticano II. Col post-concilio il sentire modernista, quasi mai sanzionato, è riuscito a diventare egemone nelle parrocchie e nelle curie, sino ad occupare gran parte del sacro collegio e a rappresentare per molti il (cosiddetto) sensum Ecclesieae. Vogliamo qui dimostrare come mai questa eresia, incistata nel seno stesso della Chiesa, riesca progressivamente a sfarinare l’edificio fondato da Cristo, pur mantenendo una apparente legittimità cattolica. 

SANTO GNAM GNAM



1. QUATTRO PAPI E TANTO CAFONAL SULLA TERRAZZA DELLA PREFETTURA VATICANA - 2. A FARE GLI ONORI DI CASA LA “CAMERLENGA” FRANCESCA CHAOUQUI, COMMISSARIA DI BERGOGLIO, E FEDERICA DE BLASI. A BENEDIRE LA CANONIZZAZIONE CI HA PENSATO IL CARDINALONE BRU-NEO VESPA ATTERRAZZATO CON LA MOGLIE AUGUSTA IANNINI - 3. S’È INTRAVISTO ANCHE IL CASALEGGO DI RENZI, MARCO CARRAI CON LA FIDANZATA FILOSOFA - 4. SI SONO ATTERRAZZATI ANCHE IL PRESIDENTE DELLO IOR ERNST VON FREYBERG, IL CAPO DELLE RELAZIONI ESTERNE DELL'ENI LEONARDO BELLODI, IL RAI-EPURATO ANTONIO PREZIOSI, MARIA LATELLA, L'AD DI PRICE WATERHOUSE & COOPER OLIVER GALEA, L'AD DI EY DONATO IACOVONE, L’ASSIDAI LORENA CAPOCCIA, ROBERTO ARDITTI DELL'EXPO - 5. E DOPO IL PAPA, ARRIVA LA PAPPA! ASSALTO AL BUFFET COL SOLITO SANTO GNAM GNAM - -

Quattro papi in Vaticano: la fine del Novecento

Il primo papa del terzo millennio è Francesco, l’ultimo del secolo precedente è Ratzinger

Movimenti settari..?

                                        
COTTIER/SANTITA’, INFALLIBILITA’, ..
La canonizzazione non è paragonabile alla proclamazione di un dogma. Ne ho parlato con un competente della Congregazione delle Cause dei Santi, che sosteneva che l’infallibilità non si dà nei casi di canonizzazione. Certo ciò non significa che un canonizzato non sia santo: diciamo che c’è una grande probabilità che lo sia veramente, data l’accuratezza delle indagini ecclesiastiche. Evidenzio poi che in una canonizzazione ha grande importanza la fama di santità: nelle Congregazioni generali pre-Concistoro del 2005 mi rammento che la maggioranza aveva firmato per avviare la causa di canonizzazione di papa Wojtyla. Il suo successore non ha fatto altro che prendere atto anche della volontà del Collegio cardinalizio, oltre che del comune sentire popolare. Quando si conosce la vita di Giovanni Paolo II, è molto difficile non concludere che è stata quella di un santo. I critici dovrebbero dunque presentare argomenti molto seri per contestarlo e a volte invece sono parte di movimenti settari, per i quali magari papa Wojtyla è un eretico. Ma con quali prove?  
di GIUSEPPE RUSCONI - www.rossoporpora.org
http://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-cardinali/368-cottier-santita-infallibilita-svizzera-sgreccia-quel-tavolo-operatorio.html

Karol Wojtyla santo: l'illusione della svolta definitiva


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L’uomo più famoso del XX° Secolo, colui che riempiva piazze e che visitò centinaia di luoghi, il personaggio che più di tutti è riuscito a trasformare la Chiesa Cattolica, applicando ed amplificando le note del Concilio Vaticano II, Karol Wojtyla, al cui funerale presenziarono praticamente tutti  i capi di Stato del mondo, sarà “canonizzato” il 27 Aprile 2014 assieme a Giuseppe Roncalli meglio noto come “il Papa buono”.

De murmuribus est disputandum!?


Wojtyla e Roncalli, i due santi all’ombra del Concilio che fanno borbottare i tradizionalisti

Wojtyla e Roncalli, i due santi all'ombra del Concilio che fanno borbottare i tradizionalisti

Due papi insieme dichiarati santi è un evento già di per sé storico. Quello che è accaduto domenica 27 aprile, però, assume una valenza ancora maggiore, perché sullo sfondo della solenne (ma sobria) celebrazione in piazza San Pietro ci sarà l’ombra del Concilio ecumenico Vaticano II. Una delle prime decisioni di Francesco, all’inizio della scorsa estate, è stata quella di dare il via libera alla canonizzazione del Papa che il Concilio l’ha aperto e di quello che – usano dire gli storici – l’ha recepito e attuato.

SANTO SENZA MIRACOLO

sabato 26 aprile 2014

Un Papa “imprudente”


Giovanni XXIII: un Papa “imprudente” che “tradì il suo Concilio”. Intervista al prof. Roberto de Mattei


Giovanni-XXIIIRiportiamo il testo di un’intervista rilasciata dal prof. Roberto de Mattei a Maurizio Crippa, su “Il Foglio “ del 26 aprile 2014.
In una sua recente intervista al mensile Catholic Family News Lei ha sostenuto che in materia di canonizzazioni la Chiesa non è infallibile e che dunque quella di Roncalli è legittimamente criticabile, perché il pontificato di Giovanni XXIII ha rappresentato un “oggettivo danno alla chiesa”. Ci riassume in poche parole la questione dell’infallibilità?

IL MEZZO E' IL MESSAGGIO (WOJTYLA, UNA STAR SENZA PRESA SPIRITUALE)

Wojtyla

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano

Oggi Papa Wojtyla viene beatificato a soli sei anni dalla sua morte. Un caso unico nella storia della Chiesa che in queste faccende è sempre stata tradizionalmente cauta. Il popolo lo voleva 'Santo subito'.

Ma trascorso lo spirito dell'epoca, avido di fretta, di 'eventi', di spettacolo, io credo che Giovanni Paolo II passerà alla storia come il Papa che ha rischiato di distruggere ciò che resta della Chiesa cattolica e del senso del sacro in Occidente.

Sono appena cominciati..

I giorni del dolore 

Il Papa telefona a Marco Pannella (ANSA – qui e qui)

di Faramir

Marco Pannella at Radio Radicale
Marco Pannella è il fondatore del Partito Radicale italiano e poi di quello transnazionale. Fra tutte le altre follie di cui si è reso colpevole negli ultimi 60 anni, vi sono i seguenti delitti:
1) introduzione del divorzio e quindi distruzione della famiglia;
2) introduzione dell’abortismo, con la legge 194 e quindi morte di milioni di innocenti e propagazione della cultura della morte;
3) libera circolazione della droga e antiproibizionismo, e quindi morte di un numero immenso di giovani e fallimento della vita di altri milioni;

Canonizzazione del concilio Vaticano II


Canonizzazione del concilio Vaticano II

                   

Quando si dice il caso! - Articolo di Giovanni Servodio - Santità, se tre giorni prima di queste controverse canonizzazioni è successa una disgrazia, che succederà tre giorni dopo?

La canonizzazione superveloce: una deplorevole mancanza di prudenza - di Padre Celatus

Intervista al Prof. Roberto de Mattei sulle prossime canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II

Dubbii sulla canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II
http://www.unavox.it/

La canonizzazione superveloce:

una deplorevole mancanza di prudenza



I critici si sono lamentati che Papa Pio XII non fece alcunché per aiutare le vittime delle atrocità naziste; i critici si sono lamentati che Papa Giovanni Paolo II non ha fatto alcunché per aiutare le vittime degli abusi del clero. Ironia vuole che il Vaticano mostri maggiore sensibilità verso gli Ebrei di quanto non faccia con le vittime del suo clero.

Conoscete qualcuno che debba sempre avere l’ultima parola? 

Quando si dice il caso!



Santità, se tre giorni prima di queste controverse canonizzazioni è successa una disgrazia, che succederà tre giorni dopo?


A tre giorni, tre, dalla canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, un doloroso incidente ha provocato la morte di un giovane di 21 anni.

Requiem aeternam dona ei, Domine,
et lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace.
Amen.

Una morte connessa in qualche modo alla stessa Chiesa conciliare, perché è stata provocata dal crollo di una croce… conciliare.

Da santificare fra un anno assieme a Montini..!

MARCO PANNELLA: PROVE GENERALI DI MORTE - DI DANILO QUINTO

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Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo quest'articolo, sibilante come una sciabolata, del nostro collaboratore e amico Danilo Quinto, dedicato alla figura e all'opera di Marco Pannella. L'interrogativo finale che poteva sembrare paradossale - su una possibile telefonata di Francesco I a Pannella - ha avuto la sua grottesca e tragica conferma dalla cronaca di oggi. Bergoglio gli avrà chiesto di pentirsi dei suoi delitti e di affrontare gli ultimi giorni della sua vita in Grazia di Dio? Parole non aggiungiamo perché ne avremmo da dire troppe (o forse troppo poche), di fronte a ciò che sta avvenendo. [RS]

A ogni santo (si fa per dire) i suoi miracoli!

JORGE MARIO BERGOGLIO A BUENOS AIRES
Fosca Bincher per "Libero quotidiano"
Uno è il leader delle battaglie civili: il politico del divorzio, dell'aborto, dei matrimoni omosessuali, della droga libera, delle marce su piazza San Pietro. L'altro è l'erede di San Pietro, il capo della Chiesa. Uno è Marco Pannella. L'altro è papa Francesco. Il giorno e la notte. Anche se da qualche tempo chiaro e scuro si mischiano, e non è così più facile distinguere. Pannella ad esempio è stato male, e nella serata di Pasquetta è stato operato di urgenza all'aorta addominale per un aneurisma. Per farlo ha scelto l'ospedale dei Papi, il Gemelli di Roma.
In quattro e quattr'otto questi santi medici lo hanno rimesso in piedi, lui si è acceso un sigaro e ha ripreso testardo come un mulo il suo sciopero della sete per avere un'amnistia libera- carceri. Ieri è accaduto un doppio miracolo: il giorno ha telefonato alla notte, e la notte si è spogliata delle sue ombre.
PANNELLA AL GEMELLI
Papa Francesco ha telefonato a Pannella, il suo degente speciale. Voleva sincerarsi di persona delle sue condizioni di salute e chiedergli di sospendere lo sciopero della sete, che altrimenti fa impazzire i medici del Vaticano. Pannella non sembrava così sorpreso, tanto è che deve avere registrato la telefonata, che è durata 20 minuti. In serata Radio radicale ne ha diffuso qualche passaggio. Papa Bergoglio: «Ma sia coraggioso, eh? Anche io l'aiuterò, contro questa ingiustizia...».
Pannella corregge il Papa: «A favore della Giustizia, Santità». Papa Bergoglio: «Io ne parlerò di questo problema, ne parlerò dei carcerati...».E Pannella: «Sì, Santità. C'è una parola chiave...».Gli altri18minuti restano segreti,ma chi ha qualche dimestichezza con Radio radicale sa bene da chi siano stati dominati, e chissà se il Papa avrà compreso qualcosa dei panegirici del leader politico.
JORGE MARIO BERGOGLIO
Ma un piccolo secondo miracolo c'è stato: Pannella ha obbedito al Papa, emessa giù la cornetta si è bevuto un bel caffè. Non è noto se dopo ha acceso un altro sigaro, che avrebbe avuto gusto ancora migliore. L'escalation del leader radicale è pericolosa. Un tempo per fargli interrompere uno sciopero della fame o della sete bastava un politico di un certo peso. Poi le ambizioni sono cresciute, e bisognava intervenisse almeno un segretario di partito.
Altro sciopero, e ci voleva un ministro per farlo smettere. Un altro ancora, ed eccoti il presidente del Consiglio in campo. L'ultima volta lo aveva supplicato di smettere il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,e aveva pure rispettato la promessa con il suo inascoltatissimo messaggio alle Camere su amnistia e indulto. Ora lo ha fatto smettere il Papa.
Caro Marco, c'è ancora Qualcuno più su. Ma fermati qui, lasciaci il piacere della tua compagnia ancora per un po'. A Papa Francesco è andata meglio che con Eugenio Scalfari, e così avrà capito che non tutti gli anticlericali sono uguali. Al fondatore di Repubblica è bastata una telefonata (a cui è seguito incontro ufficiale) per essere convinto di avere convertito lui il Papa a se stesso. Pannella invece si è sciolto come un agnellino, e per prima cosa ha obbedito.
Pannella Touadi e Prodi
Una bella rivoluzione culturale: questa telefonata è valsa la pena. Ci saranno rimasti male magari quelli della Lega del divorzio breve, che pochi minuti prima di apprendere la (per loro) tragica notizia avevano segnalato con un tweet che Radio Vaticana osteggiava quella battaglia. Saranno delusi tanti di loro, che magari non avevano sentito la passionaccia che Pannella per ore e ore aveva manifestato per Papa Francesco sulle frequenze radicali.
Magari saranno indignati nel vedere il leader delle battaglie anticlericali obbedire rispettoso come un bimbo al custode della sacralità del matrimonio secondo natura e della vita fin dal suo concepimento. Ma hanno torto, torto marcio. Dall'evidente spot di quella telefonata (preparata da Emma Bonino che da ministro degli Esteri aveva conosciuto il Papa) Pannella ne è uscito con umanità sanguigna e vera.
Sarà l'età avanzata, in cui rimbomba in ogni uomo almeno l'eco di quella scommessa di Pascal sulla fede, sulla vita dopo la vita, ma quel Pannella che rispettoso obbedisce e si beve il caffè consigliato dal Papa odora di umano più di tanti politici-spot. E pace per l'abiura dell'anticlericale: un endorsement così alto per una battaglia a favore degli ultimi, val pure il respiro di un po' di incenso. Alla prova telefonata papale, nessun dubbio: meglio Pannella di Scalfari.

PAPA BERGOGLIO SI CONFESSA IN PUBBLICOMarco Pannella Mons Paglia BERLUSCONI CON PANNELLA PANNELLA pannella pannella

venerdì 25 aprile 2014

Benvenuto Papa!


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nel marzo 2013 – una data certo significativa – è apparso nelle sale cinematografiche un film dal titolo “Benvenuto presidente!”, interpretato da un comicissimo Claudio Bisio, su sceneggiatura di Fabio Bonifacci. Si tratta di una pellicola non certo ambiziosa nei contenuti che tuttavia sfrutta un elemento comico classico: quello dello “scambio di persone”. Si prende un uomo “del popolo” e lo si pone in una posizione di “élite”, di potere. Svariate sono le pellicole statunitensi nelle quali un anonimo cittadino diventa Presidente per un giorno, o quelle nelle quali un non-politico riesce a sedurre le masse fino a diventare Presidente degli States (penso a “L’uomo dell’anno” con Robin Williams del 2006 o a “Dave – Presidente per un giorno” del 1993 interpretato da Kevin Kline). Ma senza ricorrere necessariamente all’espediente politico-presidenziale possiamo osservare lo stesso meccanismo comico nel film “Il marchese del Grillo”, nell’esilarante episodio dello scambio fra il carbonaio e il Marchese. O ancora nella classica commedia attica di Aristofane “Ecclesiazusae”, dove le donne sostituiscono gli uomini in parlamento.

BERGOGLIO, SANTO SUBITO!

- IL PAPA TELEFONA A MARCO PANNELLA, REDUCE DA UN'OPERAZIONE SUBITA ALL'AORTA ADDOMINALE, PER CHIEDERGLI DI INTERROMPERE LO SCIOPERO DELLA SETE E LUI ACCETTA - LA TELEFONATA È DURATA PIÙ DI 20 MINUTI

Lo avevano dimesso l'altro ieri dalla terapia intensiva e già ieri il vecchio leone della politica era di nuovo in prima fila a combattere la sua battaglia per una «giustizia più giusta» e per denunciare la «disumana situazione carceraria»…

La dottrina del Forteto:

inversione gnostica della fede cattolica e trasbordo dell’ideologia comunista 

Il sonno della ragione genera mostri
 Antefatto
forttNegli anni Sessanta numerosi eruditi militanti nell’area del Cattolicesimo illuminato, furono sedotti dalle opere fascinose di Elemire Zolla, uno scrittore che osava ridicolizzare la mitologia operaista in circolazione nel Pci e paragonare alla caverna, in cui i prigionieri vivevano con la spalle rivolte alla luce, il cineforum delle masseimpegnate.
 Confesso di non aver resistito al fascino delle pagine irridenti/scintillanti di Zolla e di aver programmato una recensione favorevole e quasi incensante, da pubblicare nella rivista cattolica Renovatio.
 Se non che durante la lettura del testo zolliano incontrai la sfuggente/baluginante citazione di un brano di Stromata, in cui, sosteneva Zolla, Clemente Alessandrino lodava e proponeva una sublime e luminosa pratica ascetica.

Thau o Crocifisso?

Nel Concilio Lateranense (IV) del 1215 Innocenzo III  afferma  con estrema chiarezza: «Il Tau è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico ed ha la forma di una croce, tale quale si presentava la croce prima che fosse posto il cartello di Pilato. Uno porta sulla fronte il segno del Tau, se manifesta in tutta la sua condotta lo splendore della croce; si porta il Tau se si crocifigge la carne con i vizi e i peccati; si porta il Tau se si afferma: di nient'altro mi voglio gloriare se non della croce di Nostro Signore Gesù Cristo...» (DF 1788)

E ancora, in un altra versione «Segnate con il Tau la fronte degli uomini, segnateli con la forma della Croce prima che fosse posto il cartello di Pilato.

Divorzio, Comunione e conseguenze. . .

Il pronunciamento - o “alzamiento” – emesso dalla diocesi di Friburgo lo scorso ottobre sotto la spinta dell’ex amministratore apostolico, Mons. Robert Zollitsch già vescovo della stessa, e fatto proprio dalla Conferenza Episcopale Tedesca, invita a “rendere visibile [!?] l’ atteggiamento umano e rispettoso [?] di Gesù nel contatto con le persone divorziate e con chi ha deciso di risposarsi col rito civile”.
Si tratta, in pratica, della prima mossa in vista del Sinodo dell’ ottobre 2014 – per il quale papa Bergoglio ha fatto diffondere un questionario ad hoc– durante il quale sarà posto in discussione un argomento che non andrebbe nemmeno pensato come oggetto di esame. Ma tant’è!
La deliberazione dell’episcopato germanico verrà considerata quale contributo al futuro dibattito (formula politichese per dire che di fatto è già approvata).

Bluff a poker?

Il poker di Bergoglio: la messa dei quattro papi, dopo la risurrezione, celebra l’ascensione della leadership della Chiesa

Roncalli e Wojtyla effigie del pontificato a doppia corsia di Bergoglio: la rivoluzione tranquilla e la riconquista del mondo



Roncalli Wojtyla
Ad appena una settimana dalla Pasqua, senza che scorrano i quaranta giorni di rito, il Colle Vaticano si trasforma nel Monte dell’Ascensione.
A “salire al cielo” non sono soltanto Karol Wojtyla e Angelo Roncalli, ma una intera istituzione: che consacra il proprio ritorno sugli altari, dopo essere risuscitata in tempo da record, con aggiunta trascrizione nei registri della santità secolare, da Time a Fortune. E’ questo il significato profondo e l’orizzonte politico della mossa di Francesco, che cala sul tavolo un poker d’assi, aggregando Joseph Ratzinger al tris della scorsa estate.

Liturgia Martiana

Sacrestia di Santa Marta, ore 8,15..
Papa Francesco: Parolin, mi tolga l'imbarazzo di queste croci *!
Mons.Parolin: Imbarazzo?
PF: E' una manovra dei tradizionalisti!
MP:Addirittura..! Perchè?
PF: Sento che sono stati loro a far cadere quella croce, apposta! per rovinarmi le canonizzazioni!
MP:Ma non sono così potenti..!
PF:Lo sono,.. son perfidi! e ce l'hanno anche coi fratelli maggiori giudei!

L'ultimo papa re



Due suoi predecessori fatti santi invece di uno solo. La conferenza episcopale italiana annichilita. Gli uomini della vecchia guardia sempre al vertice dello IOR. Tutto come Francesco comanda 


di Sandro Magister
ROMA, 25 aprile 2014 – Con Francesco il papato è finito in un cono d'ombra. La luce è tutta per lui, il papa. Non l'istituzione ma la persona.

Dalle norme canoniche egli si sente libero. In un solo anno ha già derogato sei volte dalla regola ferrea che esige un nuovo miracolo prima che un beato sia proclamato anche santo. Giovanni XXIII è l'ultimo di questi sei. Francesco voleva a tutti i costi che Giovanni Paolo II fosse canonizzato non da solo, ma bilanciato da un altro papa con un diverso profilo, meno guerresco, più misericordioso.

E così sarà fatto, domenica 27 aprile. La congregazione per le cause dei santi si è inchinata al suo volere e ha simulato di aver chiesto lei a Francesco la deroga, subito benevolmente concessa.

giovedì 24 aprile 2014

Francescani impuniti perché non immacolati..!

04:03Frati Minori Salerno-Basilicata - Che bello











Frati Minori Salerno-Basilicata - Che bello

http://it.gloria.tv/?media=601592

Chi specula sulle telefonate del Papa.

Un commento del padre Ariel S. Levi di Gualdo a un articolo sulla Nuova Bussola Quotidiana

«RICCARDO CASCIOLI PARLA DELLA BUCCIA MA PARE NON VOGLIA ANDARE AL NOCCIOLO»

pptlfnCaro Riccardo Cascioli.
Ti scrivo sulla pubblica piazza perché ogni volta che ti ho inviato qualche email non mi hai mai risposto, nemmeno quando ti scrissi per ringraziarti per un’intervista a me fatta da un tuo redattore e pubblicata sulla tua rivista con una tua incisiva presentazione [quiqui], appresso tradotta anche in tedesco da una rivista cattolica [qui]. Te ne ringrazio ancora e molto con l’occasione.
Il tuo ultimo articolo su La nuova Bussola Quotidiana è davvero impeccabile, però mi pare sortito fuori da una sorta di “micio-micio” tra Giulio Andreotti e gli organizzatori del Meeting di Comunione e Liberazione, quando a inizi anni Ottanta costoro cercavano di perpetrare stili e costumi dell’italietta democristiana degli anni Cinquanta. Salvo poi finire un trentennio dopo alla frutta: con Emma Bonino — vivente negazione di tutti i valori non negoziabili — accolta come una star al gran simposio ciellino riminese [qui].

Ego conjugo vos..?

Il matrimonio. Breve apologia contro l’agnosticismo di Bergoglio e di Kasper

Il matrimonio. Breve apologia contro l’agnosticismo di Bergoglio e di Kasper
In una recente intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, Kasper, noto teologo non cattolico ma modernista, ha sostenuto che oggi «La Chiesa ci ama e ci vuole felici», pertanto «La dottrina del matrimonio non muta, è la disciplina che deve tener conto delle nuove realtà, caso per caso». Ha aggiunto: «Voglio dire che non è possibile una soluzione unica perché le situazioni sono molto diverse. Ci vogliono discernimento, prudenza e saggezza per aiutare queste persone».

Lc 13, 3. credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo


Brescia, si spezza la croce del Cristo dedicato a Wojtyla: muore un ragazzo di 21 anni

L'aveva realizzata lo scultore Enrico Job nel 1998 in occasione della visita a Brescia di Giovanni Paolo II. La trave curva che sosteneva l'opera, alta trenta metri, si è spezzata. Sotto c'era un gruppo di ragazzi in gita con l'oratorio. Illesi tutti gli altri

Cevo, la webcam puntata sulla croce: il momento del crollo



San Pietro contro i canonicandi ecumen-conciliari!?

Chiamate S.Pietro 118: il Papa muto sulla prima lettura* (forse ha sentito una pulce nell'orecchio per le prossime canonizzazioni ed è andato a pipistrelli?§)

§ http://it.radiovaticana.va/news/2014/04/24/il_papa:_evitiamo_di_essere_cristiani_pipistrelli_impauriti_dalla/it1-793366

* OTTAVA DI PASQUA  -  GIOVEDÌ MESSALE 
Prima Lettura   At 3, 11-26Avete ucciso l'amore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, mentre lo storpio guarito tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone.
Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest’uomo? Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino.

Fare la morale a Wojtyla

Presto sugli altari, ma la sua etica è sotto attacco nella chiesa. E Ratzinger (oggi) ribadisce: si erano persi i fondamenti metafisici, Giovanni Paolo li ha ristabiliti

Nella Roma che si prepara a proclamare solennemente santo Giovanni Paolo II il prossimo 27 aprile, dopo la beatificazione a tempo di record avvenuta nel 2011 grazie alla dispensa pontificia firmata da Benedetto XVI, il suo magistero in fatto di visione antropologica e morale viene messo, per la prima volta, pubblicamente in discussione all’interno della chiesa. Un magistero, quello depositato dal lungo pontificato wojtyliano, che è sempre più “disatteso, come se non esistesse”, diceva al Foglio il cardinale Carlo Caffarra qualche giorno fa. In discussione non c’è (più) da tempo la dimensione politica del pontificato, l’ecclesia militans impegnata con forza nella battaglia per abbattere il Muro di Berlino e radere al suolo la Cortina di ferro, e per realizzare un’unica Europa cristiana “dall’Atlantico agli Urali”, bensì quella dottrina che regola famiglia e matrimonio, vincolo dell’indissolubilità, sacramento cui Giovanni Paolo II, teologo morale, ha dedicato molto del suo lavoro sul trono di Pietro. 

E già non sazi preparano la massima vergogna del massoMontini

GIOVANNI XXII E GIOVANNI PAOLO II


Quella del 27 aprile sarà la canonizzazione del Concilio

di Lorenzo Maria Alvaro

Parla Riccardo Cristiano, vaticanista di Radio Rai. «In piazza domenica ci saranno i Papi santi e Papa Francesco. I principali timonieri del Vaticano II, che hanno accompagnato la Chiesa e il mondo attraverso cambiamenti epocali»


Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II

Domenica 27 aprile Piazza San Pietro sarà teatro di un evento unico nella storia. Sarà il giorno in cui due Papi, Giovanni XXIII eGiovanni Paolo II diventeranno Santi, e a canonizzarli saranno altri due Pontefici, Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. Un momento storico unico che non ha mai avuto precedenti e difficilmente sarò possibile rivedere. Per commentare un così particolare evento Vita.it ha chiesto a Riccardo Cristiano, vaticanista di Radio Rai

La colpa sarà sempre degli altri..!

Olio rancido

L’allarme del vice Papa sulla fronda Ancien régime

Maradiaga parla di cardinali pentiti e maldicenze contro “il piccolo argentino”

Il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, gran consigliere del Papa – del quale è stato anche un grande elettore – e coordinatore della consulta degli otto porporati che studia la riforma della governance vaticana, è preoccupato. Vede agitarsi strane correnti nei sacri palazzi, per nulla ben disposte nei confronti della svolta impressa nell’ultimo anno da Francesco. Parlando davanti ai Frati minori di St. Petersburg, in Florida, Maradiaga non si è nascosto dietro il rituale linguaggio diplomatico: “Dobbiamo essere preparati, dal momento che questa meravigliosa ma strana popolarità sta iniziando sì a rafforzarsi, ma allo stesso tempo sta risvegliando una opposizione sorda non solo nella vecchia curia, ma anche in chi non ci sta ad aver perso privilegi nel trattamento e nelle comodità”.

Che fede!

Canonizzazione dei Pontefici, in Vaticano esplode la caccia al souvenir religioso

A pochi giorni dalla canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, Roma si prepara ad accogliere migliaia e migliaia di fedeli. Solo domenica 27 Aprile, data della santificazione, si prevedono 800mila persone.

mercoledì 23 aprile 2014

Difficile..?..ma non impossibile!

Nel tardo pomeriggio di martedì  22 aprile padre Federico Lombardi ha incontrato i giornalisti presso la Sala Stampa Estera – La doppia canonizzazione di domenica 27 aprile richiama l’importanza del Vaticano II come tempo fondamentale pure per il cammino della Chiesa dei nostri giorni –Negare la santità di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II? Vorrebbe dire ritenere che sono all’Inferno, cosa veramente molto difficile dopo le indagini accuratissime svolte dalla Chiesa

Se non te li cambia un Volpi: connotati autocambiati: dica 33!

NAPOLI \ LE CLARISSE DAL CONVENTO CINQUECENTESCO AI SOCIAL NETWORK

Quando Facebook «buca» la clausura
L'Abbadessa Rosa intervistata in chat

Madre Lupoli governa il monastero delle Trentatré che aprirà alcune sale per la festa del libro «Un'altra Galassia»

Madre Rosa, Abbadessa del
monastero di clausura
 delle Trentatré
NAPOLI - La chat di fb mi segnala un nuovo messaggio. Leggo: «‘Insegnaci a contare i nostri giorni e avremo un cuore saggio', Salmo 89. Gentilissima Natascia, desideriamo farle gli auguri, colmi di tanta preghiera per lei, per i desideri del suo cuore, e per quanti le sono cari. Dalle dimostrazioni di affetto, almeno quelle facebookiane, comprendiamo che lei è molto amata. La ricordiamo nella nostra preghiera». Molto amata non so, fortunata certamente sì, se ricevo questi auguri da un monastero di clausura, quello delle Trentatré. Leggo bene? Sì leggo bene: il profilo da cui mi parlano è quello delle Clarisse Cappuccine di Napoli, l'ordine istituito da Maria Lorenza Longo, nel 1535.
Napoli, nel convento di clausura delle Trentatré

L'I-CLAUSURA - Le Trentatré - tante erano al tempo della fondazione - non sono più trentatré, ma una decina, eppure sembrano di più perché sono spesso connesse, avendo inventato una sorta di i-clausura.