ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 15 agosto 2014

La Cintura della Madonna


RELIQUIE: la Cintura della Madonna



Che si chiami cintura o ‘Sacro Cingolo’ o ‘Sacra Cintola’ o la ‘Santa Cinta’ o ‘Hagia Zoni’ o “Sainte Ceinture” o ‘Our lady’s girdle’ o altra denominazione in altra lingua, stiamo parlando sempre della stessa reliquia, ossia della cintura di Maria Vergine che, secondo la tradizione, lei stessa consegnò all’apostolo Tommaso prima di essere assunta in cielo. La cintura era solo una ma, a quanto pare, è conservata in molti luoghi del mondo. Un altro esempio di duplicazione di una stessa reliquia, e ovviamente tutte sono autentiche.

LA CASA DI MARIA

COME LE VISIONI DELLA BEATA EMMERICK HANNO PERMESSO DI TROVARE FRA LE ROVINE DI EFESO LA CASA DI MARIACome le visioni della beata Emmerick hanno permesso di trovare fra le rovine di  Efeso la casa di Maria

da «Ipotesi su Maria» di Vittorio Messori 
[...] All'inizio degli anni Ottanta dell'Ottocento, a un prete di Parigi,l'abbé Gouyet, furono fatte leggere le «rivelazioni» di Anna Katharina Emmerick [1774-1824, suora agostiniana tedesca, mistica e stigmatizzata, oggi beata ndr], così come Clemens Brentano [poeta e scrittore esponente del romanticismo tedesco che frequentò la Emmerick ndr] le aveva raccolte e pubblicate. Dapprima assai scettico, alla fine il sacerdote decise di partire per il Medio Oriente, libro alla mano, per constatare sui luoghi se si trattava davvero di misteriose visioni o (come pensava più probabile) di illusioni, per quanto in buona fede ed edificanti. Il suo viaggio cominciò nel 1881 dall'Egitto, e qui ebbe la prima sorpresa: i luoghi dove la Sacra Famiglia in fuga avrebbe soggiornato, stando alle «visioni», non solo esistevano, ma erano conformi a quanto diceva la stigmatizzata. Altre sconcertanti conferme in Palestina: da Cafarnao al Tabor, al Carmelo.

C’era una volta l’Iraq

Il Ba'th, la laicità dello Stato, la sovranità.

Il grande nemico della civiltà ellenistico-cristiana non è l’Islam ma le entità laiciste che da secoli sono penetrate ai vertici dell’Europa sino a snaturarla progressivamente. Se ci fate caso infatti, le comunità islamiche aumentano in tutti i Paesi (dall’Inghilterra all’Italia passando per la Francia e la Germania) tuttavia queste non incidono minimamente sulla “scristianizzazione reale” del continente (materialismo televisivo, abolizione delle feste religiose, istituzionalizzazione del matrimonio omosessuale, legalizzazione dell’aborto) poiché in realtà le elite europee sono il più delle volte di confessione cattolica, ebraica, massonica o laicista.

Rally per la Pace


MERCOLEDÌ, 13 AGOSTO 2014

Le tre mosse del Papa sulle persecuzioni

Vaticano
Il conflitto in Iraq. Le tre mosse del Papa sulle persecuzioni
   
Corriere della Sera

(Alberto Melloni) Se la corruzione (dal latino «cum-rumpere») è il frantumarsi del vincolo che lega le cose, come ricordava padre Occhetta di recente su Civiltà Cattolica , il Papa prima di imbarcarsi per la Corea e di sorvolare la Cina ha fatto tre mosse decisive contro la «corruzione» nella lettura del bellum perpetuum iracheno.

giovedì 14 agosto 2014

In attesa del sua culpa asiatico..?

titolo chi deve fare il mea culpa?cristo davanti a caifa



Il 10 settembre 2000, il New York Times ha pubblicato un appello firmato da 172 rappresentanti dell'ebraismo residenti negli Stati Uniti, in Canada, in Gran Bretagna e in Israele, definendo questo manifesto una «testimonianza esemplare di una sincera volontà di dialogo». Questo sorta di lettera aperta, che è stata accolta con grande entusiasmo dagli ambienti cattolici statunitensi, vuole fare il punto della situazione sulle relazioni tra cristiani ed ebrei. Dopo averne riportato i punti più salienti, l'Autore rievoca le odiose e mai abrogate condanne talmudiche dei cristiani e si chiede: perché mai i cattolici dovrebbero pentirsi per aver «perseguitato» in passato gli ebrei ed essi non sono tenuti a fare ammenda pubblica di questi scritti ingiuriosi?

«Le sinagoghe degli ebrei sono le fonti delle persecuzioni».
Tertulliano, Padre della Chiesa (III secolo).

IL PAPA VA IN COREA MA I PROBLEMI CE LI HA A ROMA

- BERGOGLIO VUOLE VINCERE SUL TERRENO SU CUI L’ASCOLTATISSIMO RATZINGER HA PERSO: IL RINNOVAMENTO - MA LE RESISTENZE SONO MOLTE, A PARTIRE DALLA CEI

Per preparare il prossimo sinodo di ottobre sulla famiglia, il papa ha coinvolto il progressista Kasper, favorevole all’eucarestia per i divorziati risposati e alle donne in ruoli di vertice nei dicasteri. Lo contrasta l’altro tedesco, Müller. Un punto dolente del Pontificato è la riforma della Curia, deturpata da conflitti, veleni e litigi...

1 - PAPA PARTITO PER LA COREA

renzi e bergoglioRENZI E BERGOGLIO
Ansa - Papa Francesco è partito per il viaggio che lo porterà in Corea. A salutarlo all'aeroporto il premier Matteo Renzi. L'aereo dell'Alitalia è partito da Roma alle 16.16

2 - BERGOGLIO ACCERCHIATO: L’AIUTO DI BENEDETTO XVI
Carlo Tecce per "il Fatto Quotidiano"

Non possiamo perdonare il silenzio

Parroco di Gaza: L'offensiva israeliana sui palestinesi come una "bomba atomica"
P. Manawel Musallam racconta le condizioni in cui vive la popolazione nella Striscia dopo quattro settimane di bombardamenti. Bambini e adolescenti feriti "nel fisico e nello spirito", incapaci di "provare gioia, parlare di pace e offrirla all'altro". Con le sue azioni Israele "non sta solo distruggendo l'umanità della gente di Gaza, ma anche quella del suo popolo".


Gerusalemme (AsiaNews) - "Quello che la popolazione di Gaza ha subito in queste settimane è paragonabile al lancio di una bomba atomica. Le esplosioni di massa contro questa terra hanno trasformato più di mezzo milione di persone in rifugiati, ancora una volta. Non hanno più una casa, né un luogo dove andare. Le loro esistenze sono state spazzate via". A parlare ad AsiaNews è p. Manawel Musallam, parroco della Santa Famiglia a Gaza e preside di una scuola nella Striscia. Proprio oggi Israele e Hamas hanno avviato una nuova tregua di cinque giorni, già "macchiata" però, questa notte, da un raid aereo da parte di Tel Aviv, in risposta a razzi di Hamas. Un cessate il fuoco ancora una volta appeso a un filo, nel quale il sacerdote non ripone grande speranza.

Discesa di fulmini?


fulmine su san pietro

Questo scritto è stato estratto dall'opera Catéchisme catholique de la crise dans l'Église(«Catechismo cattolico della crisi nella Chiesa»), un libro compilato in forma di domanda e risposta riguardante la crisi terribile che attanaglia la compagine umana della Chiesa cattolica. Seppure in modo sintetico, l'Autore fornisce una descrizione delle cause di questa crisi di fede e traccia brevemente il profilo di chi ne è responsabile.

l Attualmente, c'è una crisi nella Chiesa cattolica?

Bisognerebbe turarsi gli occhi per non vedere che ai nostri giorni la Chiesa cattolica sta subendo una crisi gravissima. Negli anni '60, all'epoca delConcilio Vaticano II (1962-1965), si sperava in una nuova primavera per la Chiesa, ma è venuto il contrario. Diverse migliaia di preti hanno abbandonato il loro sacerdozio, mentre migliaia di religiosi e di religiose sono tornati alla vita secolare. In Europa e in Nord America le vocazioni sono diventate rare e non si possono più contare i seminari, i conventi e le case religiose che hanno dovuto chiudere i battenti. Molte parrocchie sono rimaste senza sacerdote e diverse congregazioni religiose hanno dovuto abbandonare un numero impressionante di scuole, di ospedali e di case per anziani. «Da qualche fessura,il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio»: questo fu il lamento di Paolo VI (1897-1978), il 29 giugno 1972 2.

Commissariato prossimo epurato!!?

14 agosto. San Massimiliano Kolbe 

Solo quando si è disposti a dare tutto per la Madre di Dio, e quindi per suo Figlio, il sacrificio di sé diventa l’estremo atto d’amore che santifica. Senza questa sacra radice, qualsiasi sacrificio sarebbe vano, un tentativo inutile di glorificare la propria vita. Con il suo gesto, San Massimiliano ha portato a compimento una vita offerta tutta per la gloria di Dio. Per questo il suo dolore fisico e morale è divenuto balsamo per tante anime.
zzsmlnkdi Chiara Gnocchi
 .
“Secondo me la Missione non può continuare senza il sacrificio di qualche suora”
“Sicuro Madre. Due frati sono già morti, ora tocca a noi morire qui, in martirio, come offerta a Cristo per il bene della missione, per tutta la Nigeria”.
Questa brevissimo dialogo tra due suore Francescane dell’Immacolata, di cui sono stata testimone durante la mia missione in Nigeria, rimarrà sempre incastonato nella mia anima. E’ stato difficile, per me, accettare che due donne giovanissime fossero disposte così serenamente al martirio. E sono sicura che non avrei compreso il vero senso di quelle parole se non avessi avuto la grazia conoscere la figura di San Massimiliano Kolbe, a cui si ispirano i Francescani dell’Immacolata.

60 anni fa.. (quando la Chiesa era ancora cattolica)

Vaticano (Castel Gandolfo)
60 anni fa - Il 15 agosto 1954 da Castel Gandolfo il primo Angelus radiofonico di un Papa. E a partire dall’autunno Pio XII iniziò a recitarlo dalla finestra del suo studio in piazza San Pietro
L'Osservatore Romano
Angelus Domini nuntiavit Mariae. Così scandiva il tempo — le ore del giorno — il mistero dell’Incarnazione. Pare sia stato Luigi XI, re di Francia, nel XV secolo, a codificare l’uso di ripeterlo tre volte al giorno. Così, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, il tocco della campana interrompeva il lavoro di tutti i cattolici, re e contadini, come l’uomo e la donna del famoso dipinto di Jean-François Millet, in mezzo ai campi, a capo chino e a mani giunte. E pure il goffo sacrestano, nel primo atto della Tosca, interrompeva il suo lavoro, e recitava sottovoce quella preghiera antica, interrotto solo dall’irrompere sulla scena del pittor Cavaradossi. 

mercoledì 13 agosto 2014

Informare i riformatori..

PORCUS SAXSONIAE – Il Maiale Sassone ossia Martin Lutero

lutero protestantesimo lutero
Non è il nome scientifico di una razza  di maiali, ne tanto meno di un fungo mortifico o commestibile. E’ più semplicemente il nome, che per i suoi continui peccati impuri, facili scurrilità, violenza nelle passioni, sfrenato egocentrismo, megalomania, sessualità al parossismo, aizzatore alla guerra dei contadini, (“ era tempo di sgozzare i contadini come cani rognosi” – cfr. Erl. III.306); ancora… di nemico mortale del Papa e affossatore della S. Messa, davano ad un suo conterraneo, meglio conosciuto, come,  Martin Lutero.
“PAPA, DA VIVO ERO LA TUA PESTE,
DA MORTO SARO’ LA TUA MORTE
   (Martin Lutero)

Parole di falsari

Il linguaggio tradito  

Le parole spezzate, prive di senso genuino, sono incapaci di salvare la ragione e le azioni degli uomini, proprio come il pane che non sia di frumento e il vino che non sia d’uva non possono essere consacrati nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo per salvare le anime. C’è un legame evidente e insieme misterioso tra la Parola di Dio e la parola dell’uomo, così come tra le creature.

di Alessandro Gnocchi
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 Luca Signorelli – La predica dell’Anticristo

Eppure gli innocenti continuano a morire e nascere secondo leggi che offendono Dio e umiliano l’uomo. Eppure oggi, ancora più di avantieri, la buona morte e la buona nascita sono lì per diventare moneta sonante anche dove avevano incontrato almeno un po’ di opposizione. Eppure l’eugenetica e gli altri mali che inquietavano Chesterton al principio del secolo scorso si stanno incarnando all’inizio di quello in corso. Si potrebbe riempire una pagina di “eppure” mettendo alla fine del conto il crescente massacro di cristiani. Eppure gli intellò cattolici e i pastori che solo un pontificato fa menavano vanto di “non negoziare” adesso sono altrove, oppure, se va bene, suonano un’ottava sotto e tirano sul prezzo.
Un epilogo per il quale non si può neanche evocare la grandezza romantica di una trahison, perché quei clercs così solerti nell’assecondare Benedetto XVI non si battevano per dei principi: difendevano una linea. Nel Paese che ospitava il Papa dei valori non negoziabili, si trattava di un segno tracciato appena un poco più avanti che in altre lande, ma nulla di più.

Default francescano

RISPOSTA A P. ALFONSO MARIA BRUNO

Gentile Padre Bruno,
dopo aver letto sul sito immacolata.com una sua “risposta” indirizzata al sottoscritto ho pensato subito di non averle mai posto alcuna domanda. Piuttosto lei tutto quel che aveva da dire lo ha già detto querelandomi, quindi perché offrirmi delle risposte?
Devo confessarle tuttavia che almeno tre aspetti della sua “risposta” mi hanno profondamente colpito. Anzitutto il trattamento di favore che avrei ricevuto da lei. Ammette infatti di non aver “mai in precedenza sporto querela, perché ritengo sia meglio tollerare le offese piuttosto che limitare la libertà d’espressione”.

Spread alla francescana


Francescani in crisi?

«È con profonda sofferenza che chiudiamo il convento di San Gaetano a Brescia». Fra’ Giuseppe Maffeis, segretario provinciale dei Frati Minori di Lombardia, esprime tutto il suo dispiacere per la decisione di chiudere i battenti della chiesa e dell’intero complesso conventuale di via Callegari. Alla radice c’è la crisi delle vocazioni che da anni sta colpendo ogni ordine religioso. QUI

Parole forti.. e vai con le convergenze accerchiative..!

Ringrazio quanti stanno coraggiosamente aiutando le nostre sorelle e i nostri fratelli in Iraq. https://twitter.com/Pontifex_it/statuses/499510705070940160

Viaggio Papa Francesco in Corea, come per Obama anche per Bergoglio l'Asia è la priorità strategica

“All’alba vincerò”. La Chiesa, ovvero i gesuiti, ci riprovano. Storicamente quello di Bergoglio rappresenta il terzo grande tentativo di sfondare a Oriente dopo i colleghi Francesco Saverio e Matteo Ricci. A cinque secoli di distanza e sul proscenio di un nuovo millennio, di cui l’Asia è già protagonista e in cui la Chiesa, senza l’Asia, verrebbe relegata in un ruolo di comprimaria. Per il Pontefice argentino cominciano due viaggi. Geopolitico ed estroflesso il primo, a esplorare ancora una volta la via delle Indie. Biografico e introspettivo il secondo, a indagare una volta per tutte il mistero del suo destino. Concludendo sul campo il percorso di autocoscienza iniziato nell’incubatrice della Sistina il 13 marzo 2013, al settantasettesimo voto del sesto scrutinio.

Meglio dei tweet..

STORIA: la rivoluzione eucaristica di San Pio X

Il decreto “Quam singulari” sintetizzava il disegno riformatore di Papa Sarto
di Gianpaolo Romanato
Non si comprende il pontificato di Pio X (1903-1914) se non si tiene presente che al centro del suo universo mentale c’era il problema dell’atto di fede. Se la Chiesa è lo strumento della salvezza, l’istituzione ecclesiastica deve servire a conservare e a rinforzare la fede dei cristiani, a salvaguardarne i contenuti, a chiarirne il significato, a tutelarne l’integrità, a garantire la vita sacramentale e di grazia. Durante tutta la sua vita sacerdotale, infatti, trascorsa tra canoniche di paese e curie di provincia, Giuseppe Sarto aveva considerato l’insegnamento del catechismo come il primo e il principale dei suoi doveri. Essendo stato eletto Papa, era naturale che imponesse questa priorità a tutta la Chiesa.

« Tradidi quod et accepi »

MARIOLOGIA - Medjugorje (2a Parte) - il punto: manifestazione divina, diabolica o umana?  - A cura di don Stefano (FSSPX) - München [GERMANIA] - 02.08.2014
RIASSUNTO (2a Parte): 1) Il discernimento necessario ai direttori spirituali per giudicare i fenomeni ordinari straordinari nelle anime. - 2) Distinzione tra virtù e carisma del discernimento degli spiriti. - 3) Dottrina sul discernimento degli spiriti: (a) La dottrina di S. Ignazio di Loyola e loro praticità: i tre spiriti che muovono le azioni umane. (b) Il loro fine. - 4) “Un albero buono non produce frutti cattivi”: (a) Incompatibilità tra vere apparizioni e contraddizione con la legge di natura, con la fede e con la disciplina della Chiesa. (b) Il bene è ciò che è buono in ogni sua parte, il male è un difetto di un bene che dovrebbe esser presente secondo la natura delle cose. (c) Ancora le regole di S. Ignazio di Loyola.
ASCOLTARE fuori del sito [qui] o [qui] o [qui]

martedì 12 agosto 2014

Sconforto religioso

Francesco, dove vai?

 Le omelie di Francesco accompagnano a morire i centomila nel deserto di Ninive, muniti di conforto religioso a debita distanza.  

di Piero Laporta

zzbmbI centomila nel deserto di Ninive non possono essere salvati con un’omelia dalla finestra petrina, né da un telegenico minuto di silenzio, coi quali tutt’al più li si può accompagnare a  morire muniti d’un conforto religioso a debita distanza. Quei poveretti hanno urgentissima necessità di almeno tre aiuti concreti: un intervento militare sul terreno che arresti l’assalto dell’ ISIS; una massiccia operazione di aviotrasporto che porti lontano dal pericolo i più deboli, bambini, donne e vecchi; una gigantesca operazione di soccorso umanitario sul terreno per nutrire, curare, dare un conforto a quanti non siano immediatamente trasportabili.
È sufficiente un rapido sguardo intorno per comprendere che tutto questo non avverrà.

Seconda fila

Il Vaticano si sveglia e scopre gli orrori del Califfato

iraq
Dopo giorni e giorni di silenzi, o solo di parole reticenti e di lamenti generici come per una calamità naturale, finalmente il Vaticano si è fatto assalire dalla realtà e ha pronunciato contro il Califfato islamico di Siria e Irak una condanna inequivocabile e circostanziata.
Ma “il Vaticano” non è stato questa volta il papa, né la segreteria di Stato, ma solo un ufficio di seconda fila, il pontificio consiglio per il dialogo interreligioso retto dal cardinale Jean-Louis Tauran.

Tra il dire e il fare

Impegnato nella moralizzazione del suo clero, Papa Francesco sposta l’attenzione da Gaza all’Iraq. Ma deve subire la rivolta dei porporati…

Tra il dire e il fare – 2


Yes, of course! No lodge?

Alla BBC ha fallito. E adesso ci prova con i media vaticani

    patten
    Nominato a sorpresa lo scorso 9 luglio presidente del comitato per la riforma dei media vaticani, Lord Christopher Patten, una star del conservatorismo inglese, cresciuto alla scuola di Margareth Thatcher, non sembrerebbe l’uomo più adatto a ricoprire questo ruolo, per i puristi della Chiesa “povera per i poveri”.
    Ma ha provveduto il cardinale George Pell, nuovo numero uno dell’amministrazione della Santa Sede, a dissipare questi scrupoli.
    In un’ampia intervista del 6 agosto al Catholic News Service, l’agenzia on line della conferenza episcopale degli Stati Uniti, Pell ha detto che se si vogliono soccorrere i poveri bisogna pur avere dei soldi e farli fruttare:

    Nega,nega, qualcosa resta..

    QUELLI CHE NEGANO CHE MARIA E GIOVANNI FOSSERO AI PIEDI DELLA CROCE. MESSORI SPIEGA PERCHÉ SBAGLIANO 

    Di Vittorio Messori 

     Terminavo, la volta scorsa, parlando di un sito internet che ignoravo, segnalatomi di recente da un lettore e che intenderebbe costruire quella che chiama una “contro apologetica”. Il bersaglio principale è il sottoscritto: partendo soprattutto dai miei tre libri sulla storicità dei vangeli (Ipotesi su GesùPatì sotto Ponzio Pilato?,Dicono che è risorto) si propone di dimostrare il contrario. E, cioè, l’inattendibilità del Nuovo Testamento e i trucchi, le omissioni, le ingenuità di chi vorrebbe difendere la possibilità di leggere quei testi come legati a quanto è davvero avvenuto.

    Rara avis!

    Come vestirsi quando si va in chiesa. Grazie al Cielo, qualcuno ancora ne parla  

    C’è stato un parroco in diocesi di Treviso, che (rara avis!) ha richiamato all’ordine, per così dire, il suo “gregge femminile” per quel che riguarda l’abbigliamento quando si va in chiesa. E speriamo che lo imitino altri preti… Naturalmente, ci riferiamo a quei preti che indossano a loro volta abiti… da prete, e non a quelli sbracati, in borghese.

    di Giovanni Lugaresi

    zzdnnvlC’è stato un parroco in diocesi di Treviso, che (rara avis!) ha richiamato all’ordine, per così dire, il suo “gregge femminile” per quel che riguarda l’abbigliamento quando si va in chiesa.
    Era ora che qualcuno dell’ambiente ecclesiastico diocesano di Treviso (ma pensiamo, non soltanto di Treviso), dove se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori, come si suole dire, alzasse la voce, perché il fenomeno di ragazze, giovani, donne adulte che vanno a messa indossando abiti da discoteca, da stadio, da gita, da spiaggia è molto (troppo!) diffuso.
     Non si capisce perché ci sia stato tanto silenzio su questa “materia”. Superficialità? Vigliaccheria? Paura di non essere “moderni”, aggiornati e al passo con i tempi?

    Tragedia cieca e sorda^


    LA COMMEDIA NELLA TRAGEDIA
    Ovvero: dell’ipocrisìa
     di L. P.

    Drammatico titolo dell’Avvenire, il quotidiano della CEI: “Il Papa: si fermi il massacro in Iraq… non si porta l’odio in nome di Dio, non si fa la guerra in nome di Dio”. (Angelus di Domenica 10 agosto 2014).

    Sgomento è papa Bergoglio e sgomenti siamo noi, cattolici, per ben tre motivi:
    1 – per lo ‘sgomento’ del papa;
    2 – per la chiamata in causa di Dio;
    3 – per le colpe della comunità occidentale.

    lunedì 11 agosto 2014

    Adotta un cristiano di Mosul.

     Una sottoscrizione


    mosul
    Quella che oggi patiscono cristiani e yazidi nel nord dell’Irak non è la prima persecuzione di cui sono vittima. Ma la terza nell’arco del solo ultimo secolo. Sempre ad opera di musulmani.
    Lo ha ricordato un profondo conoscitore di quelle terre, il cardinale Fernando Filoni, già nunzio in Irak dal 2001 al 2006, oggi prefetto di Propaganda Fide e inviato speciale di papa Francesco in quel paese:
    “Con la caduta dell’impero Ottomano e la costituzione della Turchia come Stato migliaia di cristiani – siri, caldei, assiri, armeni, greco-ortodossi o greco-cattolici – furono uccisi o espulsi. I sopravvissuti subirono deportazioni, affrontarono fughe e molti morirono di fame e di stenti. Tra il 1915 e il 1918 cinque vescovi subirono il martirio, tre morirono in esilio; di sedici diocesi cattoliche ne rimasero in vita tre; dei 250 sacerdoti una metà fu uccisa insieme a numerose religiose. Il delegato apostolico Giacomo Emilio Sontag fu ucciso a Urmia. Negli anni Sessanta, poi, migliaia di cristiani furono espulsi durante le rivolte in Kurdistan, trovando rifugio a Mosul, nella piana di Ninive o a Baghdad. Ora siamo alla terza grande persecuzione”.

    Satana nervoso!

    Così Satana ha risposto all'esorcista Sante Babolin: «Io non sopporto che gli sposi si amino»

    «Io non sopporto che si amino!». È stata questa la risposta chiara, immediata e rabbiosa che un demone ha dato a monsignor Sante Babolin, esorcista della diocesi di Padova, autorevole esperto del preternaturale, che aveva chiesto al maligno perché tormentava la sposa di un suo amico.

    Deus avertat!

    I cannoni di agosto rombano ancora


    le-cause-della-prima-guerra-mondiale_d093876f20d142cd1b1005fb731a0e64 Il rombo dei cannoni di agosto che cento anni dopo riecheggia ancora nei cieli d’Europa, è in grado di offrirci qualche lezione storica?
    Quando sorse l’alba del 1 gennaio 1914, l’Europa era immersa nella tranquilla opulenza della Belle époque e confidava ancora nel progresso radioso dell’umanità. Civiltà, modernità e progresso erano sinonimi. Il XX secolo si era aperto nell’ingenua presunzione di aver per sempre lasciato alle spalle i mali e gli errori che affliggono gli uomini dopo il peccato originale. Winston Churchill ricorda nelle sue Memorie che “la primavera e l’estate del 1914, in Europa, furono caratterizzate da un’eccezionale quiete” (The World Crisis (1911-1918), Macmillan, London 1943, p. 103). Chi avrebbe immaginato che l’assassinio dell’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando, a Sarajevo, avrebbe inaugurato un’epoca di morte e di distruzione su scala mondiale?

    Duc retrorsum?

    Iraq, il Vaticano torna alla guerra umanitaria

    Cristiani d'Oriente
    La preoccupazione per il destino della comunità cristiana in Iraq messa in pericolo dall'avanzata dell'Isis ha indotto il Vaticano a compiere una svolta politica pesante
    “L'azione militare in questo momento è necessaria”. Sono parole inequivocabili quelle pronunciate da monsignor Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra, in merito alla crisi irachena. “E’ evidente – ha detto ancora il diplomatico del Papa precisando la linea del Vaticano - che ci sia l’urgenza di difendere anche fisicamente i cristiani nel Nord dell’Iraq, provvedere all’aiuto umanitario – acqua, cibo – perché i bambini stanno morendo, i vecchi stanno morendo, per mancanza di aiuti alimentari. Bisogna intervenire adesso, prima che sia troppo tardi”. Dunque se la guerra resta sempre “un'inutile strage” come ha ripetuto il Papa nel corso dell'angelus dello scorso 27 luglio, a questa impostazione c'è ora un importante eccezione: dal vaticano è arrivato il semaforo verde all'intervento militare americano. 

    Spiegate a B e ai Justi che non c'entrano né Dio né Islam! semmai gadu!*

    Il Papa all'Isis: "non si fa la guerra in nome di Dio"

    PAPA FRANCESCO DICE AI TERRORISTI ISLAMICI: "NON SI FA LA GUERRA IN NOME DI DIO". MA IL DIO CRISTIANO NON È L'ALLAH ISLAMICO! "Non si porta l'odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!", ha detto il Papa commentando le notizie dall'Iraq: "Migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate, violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto, distruzione di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali". "Tutto questo - ha aggiunto - offende gravemente Dio e l'umanità".

    domenica 10 agosto 2014

    Consigli al Papa

    Raffigurazione di san Bernardo
    RAFFIGURAZIONE DI SAN BERNARDO

    Vademecum di Bernardo da Chiaravalle per "una Chiesa povera"

    "Tu sei Papa, agisci da servo: agli apostoli è interdetto il dominio". “È tempo di potare, il Papa è successore di Pietro, non di Costantino". "I vescovi diano gratuitamente ciò che gratuitamente hanno ricevuto". Per Benedetto XVI è "una lettura conveniente per i Papi di tutti i tempi". Secondo Giovanni XXIII "niente è più adatto e utile per un povero Papa come sono io e per un Papa di tutti i tempi". Sembra un instant book su Vatileaks o il programma del pontificato di Francesco e invece è stato scritto quasi nove secoli fa.

    Deo gratias


    La Messa non è finita Deo gratias



    Premetto che in quel che dirò non c’è alcuna vocazione polemica, perché le dispute intraecclesiali non mi appassionano. Anzi, mi infastidiscono. Sono cose di preti, nelle quali i laici, a mio avviso, meno mettono bocca e meglio è. Troppo spesso i preti si comportano come se la Chiesa fosse «cosa loro» e rispondono piccati quando li si critica. É da cinquant’anni, cioè dai tempi del Concilio, che il clero si riempie le gote del famoso «ruolo dei laici», ma poi, a conti fatti, il ruolo dei laici lo vorrebbe così: sempre in ginocchio, obbedienti e col portafogli aperto. 

    Una volta si diceva: "coraggio aprite le porte a Cristo"

    Il Papa ai giovani: coraggio, in pensione si va solo a 65 anni

    Telefonata di Francesco al raduno scout: non abbiate paura

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    E ancora si loda l'americanismo?

    Usa: in onda su Cartoon Network una parodia blasfema di Gesù

    Il Card. Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa, nonché Presidente della Conferenza Episcopale Honduregna, lo ha definito «apertamente anticattolico», promotore con tutti i suoi media – dalle tv alla carta stampata – di quella che non ha esitato a tratteggiare come «una persecuzione contro la Chiesa». E, lui, non si smentisce. E’ Ted Turner, il fondatore della Cnn. Ma non solo.

    Ancora non capiscono..?*

    Il drammatico squarcio della libertà religiosa in Iraq e la persecuzione dei cristiani in molti Paesi del mondo. Una “Giornata mondiale” di preghiera ecumenica per la tutela della libertà religiosa sarebbe un’iniziativa di grande rilevanza
    (Alessandro Notarnicola) Papa Francesco tra meno di una settimana partirà per la Corea del Sud, al centro della visita del Santo Padre vi sono soprattutto i martiri della Chiesa di Corea: uomini e donne che per diffondere il messaggio evangelico sono incorsi in pene e torture, fino alla pena capitale, considerando gli esiti estremi della loro vocazione come «sacrificio della propria vita», sull'esempio del sacrificio e della volontà umana di Gesù. Tertulliano, nel De Pudicitia scriveva "Christus in martyre est", ma nonostante nella figura del martire risieda la voce e la persona del Cristo, è curioso per come nel calendario delle 9 Giornate mondiali celebrate durante l'anno dalla Chiesa Cattolica, non sia stata istituita una dedicata alla libertà religiosa, e tale "assenza" risulta certamente singolare.

    Questa Giornata, dedicata e incentrata sulla libertà religiosa, contemplerebbe nella dimensione privata e pubblica della fede cristiana il culto dei martiri in rapporto alla salvaguardia della libera pratica, adorazione e osservanza del credo religioso di ogni persona.
    Secondo la dottrina cattolica infatti alla base di tutte le libertà c'è proprio quella di proclamare, confessare e praticare, in pubblico e in privato, la propria fede religiosa. Non si tratta dunque di una questione marginale, bensì di un diritto pubblico soggettivo che si inquadra nel vasto genus dei diritti di libertà. La libertà religiosa (di fede e di culto) è centrale, eppure non trova, nell'arco dell'anno, un appuntamento, una giornata, che aiuti alla sensibilizzazione, all'approfondimento, allo scambio di opinioni e alle valutazioni periodiche sullo stato reale di questa libertà così fondamentale.
    Una tale giornata, voluta e celebrata ufficialmente dalla Chiesa, magari in un contesto ecumenico, potrebbe conferire serietà e autorevolezza ad un argomento dove troppo spesso si traffica con esagerazioni, falsità, imprecisioni, cifre arbitrarie e propaganda che procurano un vero e proprio turbinio di falsi ideologismi "di partito". La libertà religiosa per i cristiani è troppo importante e non può essere affidata a blande teorizzazioni mediatiche.

    Filo si e filo no

            La "nominata" di Bergoglio si dichiara filoisraeliana

    "Avviso ai naviganti: questa è una bacheca filo israeliana". 

    Dovrebbe sorprenderci questa dichiarazione da parte di Chaouqui, nominata da Francesco I , membro della Commissione referente su tutte le amministrazioni economiche del Vaticano, istituita nel 2013 dallo stesso Bergoglio al fine di monitorare l'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede.
    Dovrebbe sorprenderci ma non è così.Francesca Immacolata Chaouqui