ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 7 dicembre 2014

La fiction prevale sulla santità?!

“Un dramma teatrale ha infangato Pio XII”. Le clamorose confidenze di Bergoglio al giornale israeliano Yediot Aharonot

“Da quando Rolf Hochhut ha scritto il dramma Il Vicario nel 1963 si dà la colpa al povero Pio XII di ogni sorta di cose. Ma finché non era stato pubblicato questo pezzo teatrale lui fu considerato un grande difensore degli ebrei”. Il 28 novembre scorso il quotidiano israeliano Yediot Aharonot ha pubblicato il testo di una lunga intervista che Papa Francesco avrebbe rilasciato in esclusiva al giornalista portoghese Henrique Cymerman. Usiamo il condizionale perché ne è nato un piccolo giallo, rimasto poco noto a causa del concomitante viaggio del pontefice in Turchia che ha ovviamente catturato l'attenzione. Infatti lo stesso giorno, nel primo pomeriggio, il blog Il Sismografo diretto da Luis Badilla ha fatto notare che Cymerman ha sostanzialmente “riciclato” una sua precedente intervista al Papa pubblicata il 13 giugno 2014 dal quotidiano di Barcellona La Vanguardia, inserendo alcuni nuovi spezzoni di testo presi al volo durante dei brevi colloqui successiviEbbene, questi nuovi virgolettati sono veramente interessanti, se non esplosivi.

Mano tesa?

La mano tesa di Francesco a Putin
Corriere della Sera

(Massimo Franco) Da qualche settimana in Vaticano aumentano le voci su una sostituzione del nunzio apostolico nella capitale dell’Ucraina, Kiev: monsignor Thomas Gullickson, statunitense (nella foto). Sarebbe ritenuto troppo antirusso. Se confermata, apparirà una scelta controcorrente rispetto alle sanzioni di Europa e Stati Uniti contro Mosca. Ma è coerente con la strategia della Santa Sede che non vuole avallare una nuova Guerra fredda. 

La cruna dello spillo

Benvenuti (con polemiche) al party di compleanno di Tarcisio Bertone




Benvenuti (con polemiche) al party di compleanno di Tarcisio Bertone


Il quotidiano il Messaggero fa infuriare l'ex segretario di Stato vaticano, l'avvocato di Bertone rettifica e la vaticanista del quotidiano romano replica...
Non c’è pace per il cardinale Tarcisio Bertone, già segretario di Stato dal 2006 al 2013, finito nuovamente nel vortice delle polemiche mediatiche. Stavolta, a far capolino sui giornali, è la vicenda del pranzo di compleanno per i suoi ottant’anni, compiuti il due dicembre scorso.

La cruna dell'ago


1. IL MARCIO NELLA “BANCA DEL PAPA” SEMBRA NON FINIRE MAI E PORTA DRITTO ALLE BAHAMAS - 2. SEQUESTRATI DUE CONTI, PER 16,8 MILIONI DI EURO, ALL’EX PRESIDENTE DELLO IOR, ANGELO CALOIA, E ALL’EX DIRETTORE GENERALE LELIO SCALETTI. I DUE AVREBBERO VENDUTO, PER CENTINAIA DI MILIONI, PRATICAMENTE TUTTO IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELL’ISTITUTO (29 APPARTAMENTI TRA ROMA E MILANO). ALCUNI DI QUESTI SONO STATI ACQUISTATI DA SOCIETÀ REGISTRATE ALLE BAHAMAS, E CONTROLLATE IN PARTE ANCHE DA CALOIA E SCALETTI - 3. I DUE, AL COMANDO DELLO IOR PER VENT’ANNI, SI SONO PAPPATI, QUASI 60 MILIONI DI EURO - 4. AVVISO AI NAVIGATI: CALOIA NON E’ UN POLITICUCCIO NE’ UNO SGHERRO DI CARMINATI MA UN PRINCIPE DELLA FINANZA CATTOLICA, VECCHIO DEMOCRISTIANO DALLE MILLE RELAZIONI. PROFESSORE ALLA "CATTOLICA", ESPONENTE DI QUELLA “BANDA DEGLI ONESTI” VICINA A GIOVANNI BAZOLI E PRESIDENTE DELLA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO DI MILANO

Excusatio petita?

Ratzinger: «Volevo farmi chiamare “padre”». E sui divorziati: «Assurdo tirarmi in ballo nel dibattito»


Le scarpe rosse, segno della dignità papale, non ci sono più. Al loro posto un paio di sandali di cuoio con i calzini, che potrebbero essere quelli di un monaco qualunque, o magari di un turista tedesco a spasso per Roma. L'abito è invece rimasto quello bianco papale, simbolo di uno status che rimane anche dopo la rinuncia al pontificato. 

Ma lui, confida Ratzinger ad un giornalista tedesco, avrebbe preferito farsi chiamare semplicemente «padre Benedetto»; solo che allora era «troppo debole e stanco» per riuscire ad imporsi. Ora, racconta Joerg Bremer, uno dei corrispondenti da Roma della Frankfurter Allgemeine nel colloquio pubblicato oggi sull'edizione domenicale del giornale, Ratzinger sembra aver ritrovato le sue forze.

Ingoiare per digerire !?

Il cardinale Baldisseri
Un nuovo questionario per far digerire le "tesi Kasper"


Il Papa l'aveva detto fin dal primo momento: il Sinodo straordinario sulla famiglia dello scorso ottobre non sarebbe stato un punto d'arrivo, bensì di partenza. La partenza di un cammino biennale al termine del quale la Chiesa cattolica sarebbe stata in grado di adottare un nuovo approccio riguardo la famiglia, oggi in crisi e sempre meno rilevante nella società, specie dell'occidente secolarizzato.

E così è stato, se è vero che nei prossimi giorni un nuovo questionario sarà diffuso alle diocesi di tutto il mondo per stimolare la partecipazione dei fedeli all'ultimo e decisivo passaggio sinodale, quello che porterà alla decisione del Papa, attesa nei primi mesi del 2016.

Una buona dose di incoscienza ?


Francisco: "Dio mi dà una buona dose di incoscienza"

Nella prima intervista con una media latinoamericana, ha parlato della famiglia, divorziati risposati, la riforma della curia e Argentina
Con      
ROMA " Dio è buono con me , mi dà una buona dose di incoscienza. Faccio quello che devo fare. " "Una cosa che ho detto fin dall'inizio è stato" George, non cambiano, sono rimasto lo stesso, perché cambiare la vostra età sta facendo un pazzo '. "
Queste sono alcune delle frasi, in procinto di girare 21 mesi di pontificato, Papa Francisco ha stabilito in una intervista con la nazione nella sua suite di Casa Santa Marta , nel pomeriggio di Giovedi.
Rilassato e buon umore, l'ex arcivescovo di Buenos Aires ha preso la prima intervista esclusiva con un mezzo latinoamericani di parlare per 50 minuti, tutto.

How are you?

Intervista di S. Ecc. Mons. Richard Williamson, FSSPX 
rilasciata al sito messicano NON POSSUMUS 
il 7 novembre 2014
Intervista
Eccellenza, sono passati due anni dalla sua espulsione. Come vanno le cose?

Per la più parte, bene; sono stato liberato dal veleno che sta avvelenando tutto nella Fraternità, sotto questa dirigenza che vuole ottenere ad ogni costo un accordo per sottomettersi ai Romani apostati; con questa espulsione dalla Fraternità mi sono liberato o Mons. Fellay mi ha liberato. Credo che essa sia stata provvidenziale. Io mi trovo bene, ma sono un po’ deluso dalla relativa mancanza di reazione di parte di molti bravi sacerdoti della Fraternità. Lo  stesso vale per i laici, ma la delusione nei loro confronti è minore rispetto ai sacerdoti.
Io comprendo molto bene che, umanamente parlando, i sacerdoti preferiscano rimanere all’interno della Fraternità. Umanamente la cosa è comprensibile, ma dal punto di vista della Fede è una vergogna che non vedano la necessità della Fede e la necessità di proteggersi da questo veleno generale che oggi infesta la Fraternità. È terribile che i sacerdoti non vedano questo, perché se non prenderanno posizione, a poco poco cederanno. Per esempio, a Chicago, nell’Illinois, dove risiede relativamente imprigionato Mons. Tissier, non totalmente, ma relativamente imprigionato, ho sentito che la sua posizione si stanno indebolendo. Voglio dire che egli è un uomo molto buono, un buon vescovo, di sana dottrina, ma se si ostina a rimanere dentro la Fraternità, come suddito “leale” di Mons. Fellay, finirà con l’avvelenarsi sempre più. È quello che hanno osservato quelli che gli stanno vicino.

sabato 6 dicembre 2014

Quando iniziò l'era dei kommissari

Inizia nel segno dei “diritti dell’uomo” il primo genocidio della storia moderna 

Il XX secolo è stata definito dallo storico inglese Robert Conquest «il secolo delle idee assassine», con riferimento ai totalitarismi sovietico e hitleriano e alle stragi da essi pianificate e portate avanti con la massima coerenza; ma forse sarebbe giusto chiedersi se le «idee assassine», che diedero vita a simili orrori nel XX secolo, non siano germogliate molto prima.
A noi sembra che le «idee assassine» siano sempre esistite, ma che solo in un momento ben preciso della storia europea esse abbiano acquistato lo statuto di ideologie ufficiali basate, a loro volta, sull’idea di progresso: e che quel momento sia collocabile nella seconda metà del XVIII secolo, in coincidenza con l’affermarsi dell’Illuminismo.

“La condanna è arrivata, le motivazioni no”



Scandali da scandagliare. FFI


Si denuncia l’incredibile condizione di sei Francescani dell’Immacolata, sospesi “a divinis” per aver cercato di lasciare il loro Istituto commissariato e di aver trovato rifugio all’estero, presso alcuni Vescovi disposti ad accoglierli. Vi si denuncia anche come gli altri loro Confratelli siano attualmente tenuti come in “ostaggio”: o restano nell’Ordine, pur volendo ormai abbandonarlo, o lasciano totalmente la vita religiosa e quindi anche quella sacerdotale. QUI

Al rogo!

23 dicembre 1951 - è stato bruciato Babbo Natale:
un momento in cui la Chiesa non aveva paura di dire la verità!

Sezione Foto di France-Soir Lunedi, December 24, 1951

Breve accenno all'origine del "Babbo Natale"
Secondo la tradizione, Nicolas di Myra, cioè San Nicola, è il personaggio che è servito come ispirazione per il "Babbo Natale", perché la sua agiografia ha riferito che ha sollevato tre bambini uccisi da un macellaio orribile. Questo miracolo lo ha poi annunciato come il santo patrono dei bambini. E il 6 dicembre di ogni anno, nei paesi del Nord e dell'Est Europa, è consuetudine che un personaggio vestito come immaginava che San Nicola era - grande barba, pastorale, mitra , cappuccio indumento grande - poi andare di casa in casa a consegnare i regali ai bambini buoni.

Dai frutti li riconoscerete..

Ritrattazione di Ratzinger: il frutto di 42 anni di maturazione teologica
Papa Benedetto XVI.  Photo Credit: Mazur.
Papa Benedetto XVI. Photo Credit: Mazur.




 .- notizia settimane fa, che un nuovo volume di opere raccolte di Benedetto XVI era stato rilasciato in tedesco con una versione aggiornata di un saggio del 1972, che non è più suggerisce che il divorziati risposati possono ricevere la comunione, come una volta. Ma grazie a Sandro Magister e il suo traduttore Matthew Sherry, il testo integrale del suo "retractatio" è ora disponibile in inglese. 

Incubo moderno e poesia cattolica

 "Sanno tutto e non credono a niente". Incubo moderno e poesia cattolica

Attraverso due autori cattolici, entrambi grandi pur nella loro diversità, può rivolgersi uno sguardo disincantato all’epoca contemporanea. Se ne coglie, nella pars destruens narrata da Carl Schmitt nei suoi commenti giovanili al Nordlicht di Theodor Däubler, l’incubo post-umano e post-cristiano (e anticristico?) generato dai tentativi di realizzazione di progetto politici e sociali rassomiglianti in modo inquietante alle peggiori utopie negative. In questa devastazione, la pars construens diviene un compito immane, di cui pareva avere consapevolezza John Ronald Reuel Tolkien. La sua difesa della “santa evasione cristiana”, raccontata dal discusso Elémire Zolla nella discussa Introduzione all’edizione italiana de Il signore degli anelli del 1970, è una coraggiosa difesa militante dello spirito cattolico di fronte alla militante “degradazione” della modernità. Incubo moderno e poesia cattolica in questo modo si contrappongono senza possibilità di superamento dialettico, dacché non esprimono altro che il dramma realissimo ed attualissimo della Chiesa nel mondo. E tra lo spirito di Cristo e lo spirito del mondo non è possibile alcun accordo.

Non solo mafia


VESCOVO DI LUGANO: (ANCHE) IN CURIA C’E’ DEL BUONO – di GIUSEPPE RUSCONI –www.rossoporpora.org – 6 dicembre 2014

Ampia intervista a mons. Valerio Lazzeri, da un anno vescovo di Lugano, in occasione della ‘visita ad limina’ della Conferenza episcopale svizzera – L’incontro con il Papa: come proseguire il primo Sinodo sulla famiglia – La visita nei diversi dicasteri – Curia: immagine e realtà – L’inattesa e sostanziale rimozione, comunicata via ‘Osservatore Romano’, del comandante della Guardia Svizzera Daniel Anrig 

I frutti dell'antiproselitismo

I vescovi francesi si sono accorti che i cristiani bisogna cercarseli


Papa Francesco al Parlamento europeo di Strasburgo
Roma. I vescovi francesi hanno forse capito che il modo migliore per risvegliare i fedeli assopiti nella terra sacra alla laïcité non è quello di demolire le chiese. Negli ultimi anni infatti, in una sorta di indifferenza generale da parte dell’episcopato, decine di edifici di culto cattolici più o meno antichi sono stati rasi al suolo. Venti solo nell’ultimo decennio, altri duecentocinquanta in via di smantellamento. Troppo oneroso mantenerli, e poi – si diceva a giustificare il tutto – non ci sono più cristiani che li frequentino, salvo qualche schiera di anziane signore abitudinarie con il posto fisso in prima fila alla messa domenicale. Meglio, anche se a malincuore, vendere il diritto di superficie a chiunque fosse disponibile a pagare.

Spade incrociate

Radaelli risponde a Radio Spada su Magistero infallibile e Magistero fallibile nella Chiesa

Ringrazio di cuore Enrico Maria Radaelli per averci resi partecipi di uno scritto nel quale, rispondendo a Radio Spada, coglie l'occasione per sviluppare e approfondire una questione centrale nell'attuale temperie ecclesiale. Possiamo dunque cogliere l'opportunità di situarci nel dibattito tra studiosi, ma soprattutto di far tesoro di un discorso che coglie alle radici le cause - non senza indicare le soluzioni - dell'ermeneutica dell'equivocità, la sola, a prevalere di fatto. E ciò nonostante tentativi più o meno felici di trovare uno snodo, finora inascoltati quanto perfino disdegnati, che permetta di uscire dalle paludi dottrinali dedogmatizzanti. È questo "il dibattito teologico su cui sono imperniate, oggi, le sorti della Chiesa". Su questo siamo chiamati a riflettere e misurarci, nella speranza e nell'attesa che pastori in ascolto riprendano il testimone e ne facciano l'uso dovuto.
Il contenuto è lungo e denso; per cui ne metto a disposizione [qui]* il testo in pdf, per una lettura più approfondita e meditata.
*Pubblicazione sospesa pro tempore, a richiesta dell'autore, per motivi tecnici.

venerdì 5 dicembre 2014

Ben più che la trasmissione di notizie

Gesù ha concepito la propria missione come una lotta contro il Demonio


Chi non ricorda lo sconcerto, l’ironia, perfino lo scandalo che produssero nella società italiana, e anche fra molti “buoni” cattolici, le parole con cui Paolo VI, nel discorso del 15 novembre 1972, affermò chiaro e tondo che  «Il male non è soltanto una deficienza, ma una efficienza di un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore»?
Quelle parole, specialmente nel salotto elegante della cultura italiana, fecero sobbalzare sulle loro comode poltrone tutti quegli intellettuali che non se le sarebbero mai aspettate: non nel 1972 e non dal papa che aveva presieduto le fasi conclusive del Concilio Vaticano II: vale a dire, non in un’epoca, e durante un pontificato, che sembravano aver tratto fuori definitivamente la Chiesa da quello che essi ritenevano l’immobilismo della tradizione, per proiettarla audacemente verso la modernità.

Quando il vaso trabocca…


Fra la gente accade ultimamente di udire una domanda ricorrente circa i recenti disastri naturali che si sono ripetutamente abbattuti su un’importante città italiana, un tempo fiorente Repubblica marinara: come mai la natura si accanisce tanto su quella città con alluvioni e devastazioni che sembrano non avere termine?
Considerando i fatti da un punto di vista puramente terreno, è innegabile che una buona parte della responsabilità ricada sulla cementificazione selvaggia e sulla mancata manutenzione di fiumi e torrenti; a un livello più alto, i famigerati cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento – ci dicono gli esperti – comportano un’alterazione del regime delle precipitazioni, sempre più improvvise e violente. Si tratterebbe quindi di cause umane, riconducibili ad una cattiva gestione dell’ambiente e, quindi, a varie forme di peccato e di omissione.
Nelle catastrofi provocate dall’uomo stesso, tuttavia, l’occhio del credente che si sforza di leggere la storia in chiave teologica scorge anche la mano di quella Giustizia soprannaturale che regola infallibilmente il mondo creato; con l’aiuto dello Spirito Santo egli anticipa così, nella misura del possibile, la valutazione che ne darà nell’altra vita, quando vedrà il tutto (a cominciare dalla propria stessa esistenza) nella piena luce di Dio.

Verba volant? Questiones manent..

Ior, le parole di Pell e la domanda di Gotti Tedeschi

Che cosa pensa l'ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, di quello che ha scritto il cardinale australiano sulle finanze vaticane...
Sorpresa, le casse vaticane sono belle piene. Altro che fallimento imminente, crisi e depressione. Il cardinale australiano George Pell, ranger per l’Economia chiamato poco meno di un anno fa a Roma da Francesco per rimettere in sesto le finanze squassate da Vatileaks e dintorni, ha scritto un lungo articolo per il Catholic Herald, settimanale britannico autorevole.

Cambiare guardie o cambiare preti?

http://www.ilfoglio.it/articoli/iv/123584/rubriche/vignetta.htm

Guardie svizzere verso il tramonto? lo strano caso del comandante licenziato

Perché il papa ha fatto dimettere il comandante della Guardia svizzera pontificia, Daniel Rudolf Anrig? La domanda fino ad ora non ha trovato una risposta del tutto soddisfacente; la decisione presa dal pontefice, e pubblicata dall'Osservatore romano, è infatti arrivata in modo inaspettato e mentre si svolgeva in Vaticano la visita “ad limina apostolorum” dei vescovi svizzeri. E' vero che al 42enne colonnello era stata data una proroga del mandato (di norma della durata di 5 anni) ma un cambio al vertice dello storico corpo di sicurezza non era previsto.


Sta di fatto che dal 31 gennaio Anrig non sarà più il capo delle guardie svizzere; le voci della prima ora parlano di un appartamento troppo lussuoso che l'ufficiale, sposato con quattro figli, si stava facendo costruire, o anche di un certo eccesso di militarismo di cui si erano lamentati alcuni rappresentanti del Corpo.

L’apostasia silenziosa !?!

Un pontificato per far emergere l’apostasia silenziosa

di P. Enrico Cattaneo S.J.
Dopo il viaggio i Papa Francesco in Turchia, Andrea Riccardi (Corriere della Sera 30/11/14, p. 31) fa una specie di bilancio del pontificato di Papa Francesco. «La visita in Turchia – scrive – segna la maturità del pontificato di Bergoglio». Questo Papa «si qualifica ormai come un leader spirituale europeo… È un uomo di sintesi… La sintesi non è immobilismo, ma proiezione ad extra che mette in crisi conservatori e progressisti». Tuttavia all’interno della Chiesa non mancano «vescovi e cardinali critici sull’agire del Papa… Cerca di ‘piacere’ troppo, – dicono – dando l’impressione di un messaggio cristiano ‘allargabile’… Se non prende nuove decisioni, qualcuno prevede un calo di popolarità… Francesco non fa l’unanimità». Soprattutto nel ‘governo’ «la sintonia con lui non sembra forte». Sono affermazioni interessanti.

Sorpresa ?

Sorpresa, la relatio bocciata al Sinodo torna in pista nelle diocesi. E Schönborn plaude alla "rissa"


Il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn
Roma. Il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e primate d’Austria, non nega affatto che al Sinodo straordinario sulla famiglia dello scorso ottobre i padri se le siano metaforicamente date di santa ragione. Tutt’altro: il clima è stato effervescente, le diversità di vedute e d’opinione sono emerse in tutta la loro chiarezza – come s’è visto dal tabulato delle votazioni sui singoli capitoli della Relatio finalis – e questo è un bene, ha detto Schönborn in un’intervista alla rivista Herder Korrespondenz.

La sottile eresia

Separare pastorale e dottrina è “sottile eresia”, dice il cardinale Müller


Il cardinale Müller


Roma. Sappiano, i padri sinodali che tra poco meno d’un anno si ritroveranno a Roma per la grande assemblea ordinaria sulla famiglia cui seguiranno le decisioni papali, che il confine tra ciò che è conforme all’insegnamento di Cristo e l’eresia è sottile. E’ stato chiaro, il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller, aprendo la sessione plenaria della commissione teologica internazionale di cui è presidente. E’ inconcepibile, ha detto, separare la dottrina dalla pastorale, dicendo che la prima nessuno la discute mentre sulla seconda si può agire allo scopo di svecchiarla e adeguarla alle esigenze mutate della società contemporanea.

giovedì 4 dicembre 2014

Non potest..!

Può il Papa proibire legittimamente la celebrazione della S. Messa di rito romano antico, pur senza averla mai abrogata? Risposta: non può.

S. Messa di rito romano anticoHanno destato stupore recenti dichiarazioni di mons. Guido Pozzo, segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, a proposito della celebrazione della Messa di rito romano antico. In una lettera del 7 aprile 2014 al superiore generale dell’Istituto del Buon Pastore, mons. Pozzo ha ribadito che l’Ordo Vetus non è mai stato abolito dalla Chiesa “perché la Chiesa non abolisce una forma liturgica in quanto tale”. Tuttavia, poiché “l’autorità della Chiesa limita o restringe l’uso dei testi liturgici”, cosa che si è “verificata negli anni del dopo-Concilio”, tutti devono obbedire se l’autorità applica tali misure restrittive anche all’Ordo Vetus, non permettendo di fatto che esso venga celebrato in certi tempi e/o da alcuni soggetti, nonostante la mancata sua abrogazione.

Vi è un patto tra il mondo ed i frati

Francescani dell’Immacolata. Dei due fondamenti scientifici (e di uno materiale) 

Vi è un patto tra il mondo ed i frati

 I frati si obbligano a dare al mondo il buon esempio
ed il mondo a provvedere alle loro necessità.
Se rompendo i patti, i frati ritireranno da parte loro il buon esempio,
il mondo per giusto castigo ritrarrà la mano
.
(san Francesco d’Assisi)
.
di Vittorio Spazevic

zzfdnzÈ famoso il pensiero di san Tommaso sull’insegnamento della logica. Di per sé, dice il Dottore Angelico, le materie si insegnano dalle più facili alle più difficili. La logica però, pur non essendo facile, deve essere insegnata per prima, perché senza di essa non si può imparare nient’altro. La logica costituisce dunque un fondamento per le altre materie filosofiche e teologiche, anche se più importanti.
Dall’altro lato, scriveva il pensatore spagnolo Donoso Cortés, l’uomo caduto ama l’assurdo: lo ama, perché ne è il creatore e solo riguardo ad esso si può sentire creatore. L’assurdo, contrario alla logica, è di origine umana, è un universo creato dall’uomo. Un universo pazzesco, terribile, malato: ma suo, e perciò amato con una sorte d’amore paterno.

Intellettuali cattolici



L'intelligenza nella Chiesa cattolica di un tempo: 

Ogni tanto si fa strada qualcosa di timidamente cattolico nelle cronache ecclesiali di questo inizio di millennio, ma non è un bel segno se diventa una notizia.
Il parlare cattolico in casa cattolica è divenuto come il classico caso di scuola del bambino che morde il cane con cui vengono stupiti i praticanti giornalisti al primo giorno di redazione. Ma, per quanto arrivi anche in pagina, il bambino che morde il cane nella nuova chiesa di Francesco è pur sempre di una cosina da nulla, un ricamino a punto croce su una tunica lacera e rattoppata, destinato a divenire invisibile nessuno solo qualche giorno dopo.

Venti mesi con Francesco:

brani scelti del «magistero» bergogliano






«Condividere la nostra esperienza nel portare questa croce per strappare dai nostri cuori la malattia che avvelena la nostra vita: è importante che facciate questo nelle vostre riunioni. Coloro che sono cristiani lo facciano con la Bibbia e coloro che sono musulmani lo facciano con il Corano. La fede che i vostri genitori vi hanno inculcata vi aiuterà sempre ad andare avanti»
(agli immigrati nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Roma, 19 gennaio 2014 -
https://www.youtube.com/watch?v=Oe1gl_rxFZc)

«Indossa il velo», e la Croce!

Il segno di Maria. Negli Usa la terza «Giornata nazionale per riportare il velo nelle chiese»

«Indossa il velo» è il titolo della campagna promossa negli Usa da Latin Mass Society per riportare questo bellissimo segno della tradizione cristiana nelle chiese. L'8 dicembre sarà la terza Giornata nazionale, in cui si chiede alle donne di ogni età di manifestare con questo segno la propria fierezza di essere cattoliche e mariane.

Chi muore in viaggio, chi no, e chi magna..

GIRAMENTO DI BERGOGLIONI - IL CARDINAL BERTONE LASCIA IL PALAZZO APOSTOLICO E SI TRASFERISCE, ALLA FACCIA DEL PAUPERISMO DEL PAPA, NEL MEGA ATTICO DI 350 METRI QUADRI DI PALAZZO SAN CARLO

Oltretevere, a difesa di Bertone, ricordano come difficilmente in Vaticano si trovano appartamenti di basse metratura - Del resto, alle accuse mossegli, Bertone replicò tempo fa con una lettera inviata ai settimanali diocesani di Vercelli e Genova sostenendo che l’appartamento è spazioso “come normalmente accade nelle residenze vaticane”…

Una teologia di parte

Una teologia di parte, ossia come la teologia si secolarizza seguendo le mode attuali (quarta e ultima parte)

Il cardinale Ersilio Tonini con il metropolita Giovanni Zizioulas

In quest'ultima parte si aggiungono altre osservazioni critiche al pensiero teologico di Yannaras e Zizioulas. Purtroppo, per non ledere i diritti d'autore, non è possibile offrire un panorama più vasto per il quale rimando i lettori a consultare il libro francese citato all'inizio di queste traduzioni. 
Nel momento in cui un teologo parte con l'idea precisa di "spiegare" con una o più filosofie attuali il Cristianesimo e non pone attenzione alle difficoltà che si possono creare, si determinano una serie di riduzionismi o di piccoli o grandi tradimenti del messaggio cristiano.

«Papa Apple »?

   HABEMUS... L'ORSETTO DEL CUORE!      pape-francois-565x250


Erminia Scaglione ha gentilmente tradotto dal francese per Radio Spada questo pezzo di “Boulevard Voltaire” intitolato: “Habemus Bisounours!”. Pur trattandosi di un sito d’Oltralpe con un’impostazione culturale molto diversa dalla nostra, felicemente condividiamo questo testo con i nostri lettori.

Il Papa simbolizza in maniera esemplare questa sottomissione mascherata del concetto dell’apertura all’Altro

mercoledì 3 dicembre 2014

La fede arretra, Satana avanza


 UNA CAUSA IMPORTANTE (E CHE SPESSO PASSA SOTTO SILENZIO) DI TANTI ODIERNI MALI. La fede arretra, Satana avanza

«Ecco la città del Santo è stata fatta deserta, Sion è stata fatta deserta; Gerusalemme è desolata; la Casa della Tua santificazione e della Tua gloria, dove lodarono Te i nostri padri. […] Tu hai distolto da noi il Tuo volto e ci hai lasciato precipitare in balia della nostra iniquità». (Dal Rorate, canto del tempo d’Avvento)

«La terra è desolata dalla desolazione, perché nessuno riflette in fondo al suo cuore». (Dal profeta Geremia, ed è attualissimo sull’onnipresente sordità spirituale: che chiama in causa un venir meno sia della vera fede sia della sana ragione)

«Ma può realisticamente essere altrimenti [rispetto alla via di scossoni forti e, probabilmente, anche dolorosi; che del resto è proprio la via del miracoloso trionfo cattolico richiamata dalla visione, ovvero dalla parte già pubblicata, del Terzo Segreto di Fatima], quando è dalla fine del Medioevo che si tende a una cattiva strada – che ormai è come una metastasi allo stadio terminale?». (Dall’articolo di inizio ottobre di questa rivista)
30 novembre 2014
Prima domenica d’Avvento
Nella Novena dell’Immacolata

Dalle pagine aggiunte nella ristampa di Non disprezzate le profezie, aprile 2010 (pp. XIV-XVIII, “Varie testimonianze recenti”), ripubblichiamo in questa sede l'estratto di un’intervista uscita, nel giugno 2001, sulla rivista 30 giorni (che la “via politica” – detto con tutto il rispetto per la politica in sé – non ha potuto salvare dalla chiusura, alla lunga, per quello che aveva di “scomodo”: per dirla con il Poeta, “a Dio spiacenti e a li inimici Sui”).

O PENTIMENTO O SACRAMENTO, LE PIETRE GRIDANO..

Per la contraddizion che nol consente

Assolver non si può chi non si pente,/né pentere e volere [rimaner nel peccato] insieme puossi / per la contraddizion che nol consente” (Inferno, XXVII, 118-120). Così Dante, il quale, alla scuola di S. Tommaso d’Aquino, ci ricorda 1°) chenon si può assolvere, e quindi ammettere ai sacramenti, chi non si pente del suo peccato e non propone di lasciarlo con  ferma volontà; 2°) che è impossibile il pentirsi e assieme il voler restare nel peccato, perché è contraddittorio e il contraddittorio, in quanto sommamente sconveniente e deficiente, non può volerlo neppure Dio[1]; 3°) che se si nega il principio di non contraddizione speculativo (sì = sì, no = no, sì ≠ è no) si arriva immancabilmente a negare anche il primo principio pratico o sinderesi (“fa il bene ed evita il male”) e quindi si scambia il bene con il male. È quello che succede nel mondo attuale, che è un mondo capovolto, il quale si fonda sulla contraddizione come via per giungere alla verità (secondo la logica capovolta di Hegel). 

Vatican impeachment?

 Ivereigh + Universi Dominici Gregis 81 = Un problema radicale per il Papa

Una voce di approfondimento dall'America sul caso del "team Bergoglio": questione ripresa anche da Rorate caeli e da Marco Tosatti [vedi]. Riprendo dal blog From Rome [qui]. Oggi ne parla persino Zenit [qui]. Se ne deduce che la Sala stampa vaticana, interpellata dal Sismografo, smentisce ma non convince. 

(Schermata di Twitter timeline del Dr. Ivereigh: 21 novembre 2014)

Roma, 27 novembre 2014 :   Venerdì scorso, il Santo Padre Francesco ha avuto l'occasione di ricevere dal Dr. Austen Ivereigh, una copia del suo nuovo libro Il grande riformatore : Francesco e la creazione di un Papa radicale che a loro insaputa, nel giro di una settimana rischia di essere causa di grande costernazione per entrambi.
Come riferito il giorno successivo da John Bingham , un reporter del Telegraph, nel Regno Unito, il libro del Dr. Ivereigh conteneva la rivelazione sbalorditiva che alcuni sostenitori del Cardinale Jorge Bergoglio - che egli  chiama "Team Bergoglio" - gli ha fornito un serrato sostegno nei giorni precedenti il Conclave del 2013.

Gli svizzeri ! E i crucchi?

C’è ecumenismo ed ecumenismo. Gli svizzeri sbracati, ad esempio, no


Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. Tornato a Roma dopo le fatiche in terra turca, tra la visita d’obbligo al palazzo dalle mille stanze del capo dello stato Recep Tayyip Erdogan, la deposizione floreale al mausoleo del laicissimo Mustafa Kemal detto Atatürk (così avevano preteso le autorità di Ankara per dare il via libera allo svolgimento del fitto programma della due giorni a Istanbul) e gli inchini al Fanar dinanzi al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, il Papa ha tenuto un discorso che poco risalto mediatico ha avuto ma i cui contenuti paiono una sorta d’appendice allo slancio ecumenico messo in pratica nello scorso fine settimana.

Constat?

Papa, Conclave, e la rosa bianca
C’è una bella storia – anzi, più storie – su papa Francesco e santa Teresa di Lisieux al confine fra naturale e soprannaturale, raccontate da Austen Ivereigh nel suo libro “Tempo di misericordia” e che hanno per protagonista sempre una rosa bianca. Fino al Conclave del 2013. Incluso. 
C’è una bella storia – anzi, più storie – su papa Francesco e santa Teresa di Lisieux al confine fra naturale e soprannaturale, raccontate da Austen Ivereigh nel suo libro “Tempo di misericordia” e che hanno per protagonista sempre una rosa bianca.