ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 2 aprile 2015

Salvate la gatta Ipazia, ammalata di audience!

Il Sommo Pontefice ha eletto vescovo Ariel S. Levi di Gualdo nominandolo segretario della Commissione Ecclesia Dei

— COMUNICATO —

IL SOMMO PONTEFICE

HA ELETTO VESCOVO ARIEL S. LEVI di GUALDO

NOMINANDOLO SEGRETARIO DELLA COMMISSIONE

ECCLESIA DEI

 Eletto vescovo alla sede titolare di Laodicea Combusta il Padre Ariel è stato nominato segretario della pontificia commissione Ecclesia Dei. Succede in questo incarico a S.E. Rev.ma Mons. Guido Pozzo, Arcivescovo titolare di Bagnoregio, che entra nel servizio diplomatico della Santa Sede.


Autore  Redazione dell'Isola di Patmos
Autore
Redazione
dell’Isola di Patmos

Ardere dove?

"Meglio sposarsi che ardere". Anche in seconde nozze

Le Chiese ortodosse applicano ai divorziati il detto dell'apostolo Paolo. E c'è chi vuole introdurre tale prassi anche nella Chiesa cattolica. Tra questi un teologo della diocesi di Bologna, la stessa del cardinale Caffarra

di Sandro Magister


ROMA, 2 aprile 2015 – Nel giovedì santo risuona più che mai attuale il monito dell'apostolo Paolo ai cristiani di Corinto: "Chiunque mangia il pane e beve al calice del Signore in modo indegno… mangia e beve la propria condanna".

È da questo monito che la Chiesa cattolica ha derivato il divieto di dare la comunione ai divorziati risposati.

Nelle Chiese ortodosse è prevalsa invece una prassi diversa. Che arriva a benedire le seconde nozze e a concedere la comunione eucaristica a chi si è risposato.

Non farlo!

 giovedi santo: comunione

LA COMUNIONE SULLA MANO PARLA DELLA CRISI DELLA LITURGIA E DELLA CHIESA



La santa Eucaristia è il mistero per eccellenza della fede. Mediante l'azione della Santa Messa, Cristo, assiso in gloria alla destra del Padre, discende sugli altari delle chiese e delle cappelle di tutto il mondo per rendere nuovamente presente il suo sacrificio sul Calvario, sacrifico unico con il quale l'uomo è salvato dal peccato e perviene alla vita in Cristo grazie all'effusione dello Spirito Santo. È mediante la santa Eucaristia che la vita quotidiana di un cattolico riceve simultaneamente ispirazione e forza.

Psicastenia ?

 Stanchezza dei preti, stanchezza dei fedeli


Non è mia intenzione fare le pulci su ogni cosa si diffonde su internet ma a volte ci sono notizie diffuse in modo tale da far molto riflettere.

Di quest'oggi è la notizia che i preti sono stanchi e che pure il papa lo sarebbe. La frase pare essere stata pronunciata dal papa stesso. I mezzi di diffusione mediatica hanno ben messo l'accento su questa frase per indicare che, in fondo, anche i preti sono come la gente comune, tutti sono uguali nel nostro mondo massificato!
Noto oramai da tempo un'impostazione fortemente umanistica nelle parole di questo pontefice, come se il punto di osservazione del cristiano debba partire da constatazioni puramente umane e finire in altrettante constatazioni umane. Sarò sincero, anche a costo d' inimicarmi qualcuno: questa non è mai stata l'autentica prospettiva cristiana!

Stupirsi ancora?

Se il “dignitoso” Kant fa la morale anche ai gesuiti

Il concetto di autodeterminazione è oggi la bandiera di forme acute e distruttive di soggettivismo. Per questo stupisce che La Civiltà Cattolica proponga di intendere la dignità umana come autodeterminazione e suggerisca una convergenza stretta tra la filosofia di Kant e la dichiarazione Dignitatis humanae del Vaticano II.

di Stefano Fontana
Il concetto di autodeterminazione è oggi la bandiera di forme acute e distruttive di soggettivismo nel campo della biopolitica: dall’aborto all’eutanasia al gender. Per questo stupisce che La Civiltà Cattolicaproponga di intendere la dignità umana come autodeterminazione e suggerisca una convergenza profonda tra la filosofia di Kant su questo punto e la dichiarazione Dignitatis humanae del Vaticano II.

In Paradiso ci si annoia?

Contraddizioni tipiche dei buonisti di professione

Mi è stato chiesto come sia possibile essere felici in paradiso visto che nell’eternità si finisce con l’annoiarsi. E poi, supposto un uomo vada in paradiso e suo figlio all’inferno, come può sopportare un padre questa separazione? Per quanto riguarda il primo punto ho risposto osservando che l’eternità non è il tempo, cioè non è una successione di momenti. Se l’eternità coincidesse con una durata infinita del tempo allora forse ci annoieremmo. Ma certo, se così fosse, Dio avrebbe provveduto a non farci annoiare. A parte quest’ultima battuta, la questione è fondamentale. In questa vita mortale, il tempo in un certo qual modo ci desta costantemente alla verità dalla nostra natura finita. Tutto nel tempo muta, gli stessi sentimenti, così indispensabili alla nostra vita, non sono che il sintomo della nostra continua mutabilità, cioè della nostra ricerca di quiete, di benessere. Ogni emozione è una modificazione del nostra stato, per questo le emozioni, che si manifestano anche attraverso il corpo, accadono solo nella dimensione del tempo. Tommaso chiama malinconia quello stato dell’essere umano che è epifania di un bene desiderato, ma non posseduto.

Solo Lui e soli noi..!

Meditazione sulla solitudine di Cristo sulla Croce

(di Maike Hickson)Riportiamo, in occasione della Settimana Santa, le considerazioni della dott.ssa Maike Hickson, una cattolica americana già nota, anche in Italia, per una bella e accorata lettera a Papa Francesco sulla drammatica situazione della Chiesa (riscossacristiana.it)
Nell’attuale stato di ambigua e mutevole confusione della Chiesa cattolica, alcune famiglie cattoliche, e anche singoli cattolici, avvertono un dolore indefinibile per il triste fatto (in realtà un dato psicologico), di avere poche persone con cui poter anche solo parlare di questi argomenti in maniera sincera e profonda. E questo situazione si risente soprattutto nel caso in cui si voglia anche agire: cioè prendere in considerazione una resistenza comune, impegnata e attiva contro alcune delle novità contrarie alla Fede che ora giungono da Roma.

«Dai un dito e si prendono il braccio»

La questione liturgica a 50 anni dal Concilio Vaticano II, di Maria Guarini

(di Cristina Siccardi) «Dai un dito e si prendono il braccio» recita un antico adagio della saggezza popolare. Ebbene è ciò che è accaduto con la Costituzione Sacrosactum Concilium formulata durante il Concilio Vaticano II, quando i Padri conciliari tracciarono le linee guida di una revisione del Messale. Dopo il Concilio fu designata una Commissione per redigere il testo, il Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia.
Un nuovo Messale venne editato nel 1965, in parte modificato nel 1967, nel quale vennero introdotti la preghiera dei fedeli, la possibilità di recitare in volgare un diverso ciclo di letture e diverse parti dell’Ordinario. Poi la Commissione, presieduta da Monsignor Annibale Bugnini, giunse alla formulazione di un ulteriore nuovo Messale nel 1969: il Novus Ordo Missae, che venne stilato ben oltre le linee guida dell’Assise conciliare.

mercoledì 1 aprile 2015

Esorcista fai da te ?


Esorcismo: al via un corso per i laici per riconoscere il demonio

Un tentativo di evitare i pericoli dell’occultismo e del satanismo tra i giovani
"Molti pensano che il diavolo sia un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui”
Queste le parole di Papa Bergoglio e da qui l'idea di un corso di esorcismo dedicato anche ai laici.



La decima edizione del corso denominato “Esorcismo e preghiera di liberazione” si svolgerà dal 13 al 18 aprile 2015 presso l’Università Europea di Roma.
Il programma prevede un ciclo di incontri che si propone di fornire a sacerdoti, laici, medici, psicologi, insegnanti e operatori pastorali gli strumenti di formazione su un argomento a volte oscuro, quello dell’esorcismo, per imparare a gestire i casi di possessione demoniaca distinguendoli dai disagi di natura psichiatrica.

A posto!

Daniel Gallagher

DANIEL GALLAGHER

C’è un prete “made in Usa” che traduce i tweet del Papa in latino

Daniel Gallagher, 45 anni, dell’Ufficio Lettere Latine. Lingua morta? «Lo sarebbe se non ci fosse la Chiesa»

Il più bravo a maneggiare la lingua latina? «Papa Benedetto, conversatore amabile e perfetto». Papa Francesco? «E’ una leggenda che non gli piaccia, anzi lo conosce benissimo e corregge anche, ma lo parla poco». Se lo dice lui, c’è da fidarsi. Perché padre Daniel Gallagher, 45 anni, statunitense del Michigan, è l’uomo che confeziona i tweet del Pontefice nella lingua di Cicerone e che in Vaticano, nella Segreteria di Stato, lavora insieme ad altri sei sacerdoti all’Ufficio Lettere Latine, l’unico ufficio al mondo dove gli impiegati parlano latino tra loro. Qui, come racconta il sacerdote in un’intervista a Famiglia Cristiana, si scrivono e si traducono in latino i documenti.

Fuori posto

Littizzetto e le suore, tutte voci fuori posto

Littizzetto e le suore

Forse a Gerusalemme, nel giorno dell’ingresso trionfale di Gesù, la folla che lo osannava esultante deve essere stata molto simile a quel gruppo di suore che, in Duomo a Napoli, ha reso omaggio calorosamente a Papa Francesco. Tuttavia quello che poteva essere semplicemente il gesto della fede è stato equivocato banalmente da certo personaggio televisivo che ha dimostrato solo la sua profonda immaturità.

La Barca di Pietro

"Il Diario di Francesco" + il cumulo di apostasia ( e di demagogia )

Scriveremo assai poco  all'alba di questi santissimi giorni della Settimana di Passione.

Postiamo, più o meno integralmente,
per la nostra edificazione spirituale,  le parole scritte con il cuore, da uno dei tanti, tanti e tanti fedeli che soffrono a causa dell'aumento vertiginoso del liquame demagogico che sta ricoprendo, con lo scopo di appesantirla, di avvelenarla e di corroderla, la Barca di Pietro.
Da quanto in quà nella Barca di Pietro la contorta, viscida e pesante propaganda demagogica viene gradatamente sostituita alla limpidezza e semplicità del Santo Vangelo ?
Preghiamo in questi santi giorni particolarmente per il Papa, Successore di Pietro alla guida della Barca e per la Santa Chiesa Cattolica, demagoghi spontanei e/o designati compresi. 

Tutto bene dunque?

 Se il gesuita diffonde il

 verbo gay e Lgbt

La Camera federale dei deputati degli Stati Uniti ha un cappellano, cattolico, Patrick J. Conroy, gesuita, ed è una bella cosa. Testimonia che la laicità vera non ha mai paura della fede, e conferma quel che a metà Ottocento diceva il sempre profetico Alexis de Tocqueville: la democrazia può reggersi solo se non si fa nemica della religione. Tutto bene dunque? Mica tanto perché il gesuita è impegnato pure a diffondere il “verbo” Lgbt.

Chi scredita chi?

Burke: «Non sono contro il Papa. Vogliono screditare chi difende l'insegnamento della Chiesa»
«Non sono contro il Papa, non ho mai parlato contro il Papa, ho sempre concepito la mia attività come appoggio al ministero petrino. Io vorrei soltanto servire la verità». Lo hanno descritto come un fanatico ultraconservatore, un anticonciliarista. Ma in questa intervista il cardinale Raymond Leo Burke smonta tutte le accuse e denuncia le manovre in vista del Sinodo per emarginare chi si oppone alle tesi del cardinale Kasper.

La morale pure al Papa ?

La commissione anti pedofilia del Vaticano fa la morale pure al Papa

Grane cilene per Francesco: botte al vescovo in cattedrale


Juan Barros accolto da ural e lancio di oggetti nella cattedrale di Osorno


Roma. E’ giunta fino a Roma l’eco della particolare accoglienza che circa seicentocinquanta fedeli della diocesi cilena di Osorno hanno riservato al loro nuovo vescovo, mons. Juan Barros, nominato dal Papa lo scorso gennaio. Urla, lanci di oggetti, sventolio di bandiere dalle raffigurazioni ivi impresse non meglio identificate, strattonamenti ai paramenti del novello pastore, evidentemente scioccato. Tutto motivato, spiega chi ha messo in piedi la protesta: quel vescovo ha coperto diversi abusi sessuali commessi anni fa da padre Fernando Karadima, che nel 2011 fu dichiarato colpevole dalla congregazione per la Dottrina della fede e mandato a ritirarsi in quasi eremitica solitudine e preghiera. Forse, sostiene qualcuno, ha pure assistito mentre Karadima abusava di diversi minori. Contro la scelta di Francesco s’è levata perfino la voce di uno dei più autorevoli componenti della commissione pontificia per la Protezione dei minori, Peter Saunders: “Siamo tutti molto disturbati da quanto sta accadendo in Cile.

CÒLTI QUA E LÀ

  




Non è difficile, da due anni in qua, con l’avvìo del pontificio “corso argentino”, cogliere dalla vita ecclesiale spunti ed argomenti della più variegata specie e della più difforme e scadente qualità per cui, stante la  tecnologìa dell’informazione in tempo reale, la loquacità irrefrenabile degli uomini di Chiesa, si riversa in quotidiane massicce dosi all’orecchie e al cuore dei fedeli e degli infedeli.
Una volta è il cardinale Maradiaga, e poi Kasper, e poi don Farinella, e poi il cardinal Marx e, subito appresso, Parolin e don Capitani, e il Papa con Scalfari, e l’emerito ex Benedetto XIV con Odifreddi, e, per non peccare d’omissione, il cardinal Gianfranco Ravasi e gli atei ed ancora suor Cristina e le Clarisse di Napoli festanti  intorno al Papa e in bacheca facebook, con la nuova leva degli Adinolfi in perenne vetrina tv.

martedì 31 marzo 2015

Il pesce spuzza dalla testa

Il divieto spuzza

missa FdI
Le argomentazioni del commissariamento sembravano riguardare solo il divieto ai frati di celebrare la messa secondo la forma straordinaria del rito romano antico di San Pio V, più noto come “Messa tridentina”.

Esegesi misericordinica

Bugie sul destino di Giuda ......

Durante la Settimana santa, la vicenda terrena ed Umana di Gesù si incrocia con le vicende - Minori - di Altri Protagonisti. ABBIAMO la Vergine Maria assieme a San Giovanni; San Pietro; Pilato, Caifa, Erode, i Soldati. Ma Soprattutto si erge, in maniera inquietante, la figura di Giuda Iscariota l'.
Molto Si e said of this Personaggio. San Luca, allorchè fa l'elenco dei Discepoli di Gesù, lo indica « Giuda Iscariota, il traditore Che Fu »(Luc. 6, 16). San Matteo e San Marco, invece, dicono di lui « Giuda Iscariota l', Che poi lo tradi »(Mt. 10, 4)« Giuda Iscariota, Quello che poi lo tradi »(Marc. 3, 19). Significativo E Quel « Che poi lo tradi »un Voler dire Che Giuda, Quando fu prescelto da Gesù, non AVEVA in animo di tradirlo; anzi Sicuramente non ci AVEVA neppure Pensato ad ONU tradimento del Signore.
Perché, dunque, Tradi Gesù?

Diete e abbuffate (di canonizzazioni)

"Il mio pontificato sarà breve". La salute del Papa preoccupa

L'aumento peso aggrava sciatica. I medici bacchettano il Papa: "Cammini e mangi meno pasta". Ma lui snobba i consigli

"Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve. Quattro o cinque anni.


Non so, o due o tre. Beh, due sono già passati. È come una sensazione un po' vaga. Le dico, forse no. È come la psicologia di chi gioca e allora crede che perderà per non restare poi deluso. E se vince è contento. Non so che cos’è. Ma ho la sensazione che Dio mi ha messo qui per una cosa breve, niente di più... Ma è una sensazione. Per questo lascio sempre aperta la possibilità".

Il cristianesimo “protestantizzato”

IL PROTESTANTESIMO A META' E' PROTESTANTESIMO
Editoriale "Radicati nella fede" - Anno VIIII n° 4 - Aprile 2015


  Si assiste ormai rassegnati al vertiginoso calo delle vocazioni sacerdotali e alla relativa diminuzione della presenza dei preti in mezzo a noi. Di giorno in giorno aumentano le parrocchie senza più la presenza stabile del sacerdote; anzi, diventano queste una rarità. Chiese e chiese vengono ormai aperte sporadicamente per la celebrazione di qualche santa messa, restando per la maggior parte dell'anno chiuse. E anche quando, in qualche grande parrocchia, il sacerdote è ancora residente, la sua effettiva presenza si assottiglia sempre più, oberato com'è dal dover garantire un servizio ad innumerevoli piccoli centri sparsi nei dintorni. In intere vallate di montagna non vi abita più nemmeno un prete. Non c'è che dire, un quadro sconfortante; malinconicamente sconfortante.

Cittadini di serie B ?

Il linguaggio parlato e visivo che si sta riversando sull’Orbe cattolico a celebrare prima il Vaticano II e poi papa Francesco è perfettamente sovrapponibile a quello utilizzato dai regimi politici del Novecento: dalle adunate oceaniche al dettaglio che travalica il semplice dato religioso entrando in una vera e propria visione totalitaria. 

Martedì 31 marzo 2015
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E’ pervenuta in Redazione:
 .
Caro dott. Gnocchi,
vorrei sottoporle un’idea. Si tratta di un’idea semplice, che parte dal disagio sempre più grande che provo vivendo nella Chiesa dei nostri giorni. Alcune volte, più che un membro del Corpo Mistico di Cristo, mi pare di essere un cittadino di serie B in un totalitarismo novecentesco. Mi sbaglio? E, se non mi sbaglio, come e perché avviene tutto questo?
Un cordiale saluto
Piergiuseppe Nava
 .
zrbrps
Caro Nava,
non ha idea di quanto mi piacerebbe risponderle dicendo semplicemente che, sì, si sbaglia. Invece, non si sbaglia affatto. Anzi, lei ha colto perfettamente il nocciolo della questione quando dice che questa Chiesa si presenta sempre di più con tratti simili a quelli di un regime politico: misericordioso, ma totalitario. Ne ha tutte le caratteristiche.

Chi ha paura del Babau?


 «Chi ha paura del cardinale Burke?»

Il 22 marzo scorso leggevo su La Nuova Bussola [qui] un articolo a firma di Andrea Zambrano, dal titolo: «Chi ha paura del cardinale Burke?», che replicava efficacemente alle accuse rivolte al Cardinale da Pierluigi Castagnetti, ex deputato del Pd, democristiano di sinistra, di girare l’Italia «per fare conferenze contro le tesi del Card. Kasper (in effetti contro Papa Francesco) sul tema della famiglia».
Questo mantra che chi si oppone alla tesi-Kasper, per la verità più volte elogiato dal papa, si opponga al papa stesso, è ricorrente nelle performances dei nuovi corifei della rivoluzione conciliare che sta procedendo a gonfie vele come mai prima d'ora. Come pure il ritornello che sia anti-Bergogliano chi si azzarda a rimanere interdetto da fatti e detti che la cronaca di ogni giorno ci offre incalzanti e ne denuncia gli scostamenti dalla dottrina e dalla Tradizione. Questo sito ne è la cronaca in diretta, documentata e sofferta. Ribadisco di seguito alcune considerazioni, che di fatto non sono "anti" nessuno ma "per" la fedeltà alla verità rivelata.

La nave di re travicello?


Scorrendo i titoli dei giornali dopo la recente conferenza-stampa al termine del Consiglio permanente, sembrerebbe che la Conferenza episcopale italiana sia decisa a contrastare seriamente la diffusione dell’ideologia del gender e i tentativi di istituire de facto un “matrimonio omosessuale” con tutte le conseguenze connesse in materia ad esempio di adozione. E’ certo questa l’intenzione – espressa con molta chiarezza e insistenza -  del presidente e anche della maggioranza del Consiglio permanente, ma purtroppo non di qualcun altro che è in posizione-chiave…
Abbiamo cercato di ragionare su quanto emerso durante la conferenza-stampa (alquanto vivace) di venerdì 27 marzo, convocata come di consueto al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei. E ne abbiamo tratto alcune riflessioni che si sperano stimolanti per chi ci legge.
Nell’ultimo ‘parlamentino’ della Cei si sono affrontati, e non in misura marginale, due temi antropologici particolarmente attuali anche nella società italiana: la diffusione sempre più preoccupante dell’indottrinamento dell’ideologia del gender nella scuola pubblica statale e i contenuti del disegno di legge Cirinnà, riguardante de facto il riconoscimento del cosiddetto ‘matrimonio gay’ e connessi (adozioni comprese), attualmente in esame presso la Commissione Giustizia del Senato della Repubblica.

Il quadro dunque è fosco

Attacco alla famiglia. Ci vuole un Sinodo come Dio comanda

Il primo sì – in Commissione Giustizia del Senato – al ddl Cirinnà sulle unioni civili, avvenuto nei giorni scorsi indica un’accelerazione nell’attacco alla famiglia nel nostro Paese. Lo si deduce da una serie di motivi: intanto segue di pochi giorni l’approvazione in Senato del “divorzio breve”, con una larghissima maggioranza (228 voti favorevoli, contro 11 contrari e 11 astenuti) e con una sostanziale indifferenza da parte dell’opinione pubblica (giornali in testa). 

lunedì 30 marzo 2015

Alla caccia di Paperòn de paperòni.

Francescani dell’Immacolata. La strana vicenda del sequestro di beni e l’informazione scorretta dell’agenzia Zenit  

Zenit, agenzia cattolica di informazione, si comporta come Repubblica ed emette condanne definitive sulla base di un semplice sequestro “preventivo”, omettendo anche di dare alcune notizie essenziali. Lungi dal “fare chiarezza”, la vicenda getta ulteriori pesanti ombre sul commissariamento.

di Paolo Deotto
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L’agenzia Zenit ha pubblicato in data 27 marzo u.s. un articolo (che riportiamo interamente in calce) e che potete anche leggere in originalecliccando qui . Già il titolo è suggestivo: “La Santa Sede cerca di recuperare le proprietà dei Francescani dell’Immacolata”. Ergo, i lettori che si fermano al titolo (e sono tanti) diranno: “perbacco, ma allora c’erano dei beni che sono stati sottratti”. Il sottotitolo più che suggestivo è bugiardo, perché si chiude con le parole “chiarisce una vicenda controversa”. E invece è tutto da chiarire, perché siamo assolutamente nelle fasi preliminari. Si “chiarisce” solo in sede processuale, a sentenza definitiva. È il buon vecchio stile di Repubblica, l’organo supremo di pensiero radical-chic: sulla base di atti istruttori, anzi pre-istruttori, io ti condanno.
Prima di entrare nel dettaglio dell’informazione scorretta, è bene fornire anche alcuni chiarimenti, cosa che Zenit non fa.

Profeta di sventura? *

Intervista a Mons. Williamson subito dopo la consacrazione di Mons. Jean-Michel Faure
Ha ricevuto l’appoggio di sacerdoti per questa consacrazione?

Sì, un gruppo di sacerdoti dall’America Latina, dagli Stati Uniti e da altri paesi. Vi sono dei sacerdoti che capiscono, non sono molto numerosi, ma sono coraggiosi, hanno la Fede e sono decisi ad andare avanti.

Cosa lo ha convinto a realizzare la consacrazione adesso?

Ogni giorno diventava sempre più logico, vista la minaccia di guerra che è molto vicina; essa è stata evitata per due volte con la Siria e l’Ucraina, e l’Occidente criminale continua a provocare la Russia, finché arriverà il momento in cui Putin dirà basta e attaccherà. *

Il babàu ! (reloaded)

Perché non trovate più l’articolo di Giuseppe Trucco “Ecco chi ha davvero paura del Cardinale Burke”  

Siamo grati a Massimo Introvigne che, chiedendoci la rimozione dell’articolo, ne ha confermato i contenuti. Comunque potete sempre leggere lo stesso testo su Corrispondenza Romana (cliccando qui). Ora potrà essere utile riprendere a parlare in modo franco e chiaro e a questo fine Riscossa Cristiana è a disposizione.

di Paolo Deotto
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Diversi lettori ci hanno già scritto chiedendoci perché non compare più su Riscossa Cristiana l’articolo “Ecco chi ha davvero paura del Cardinale Burke”, di Giuseppe Trucco, pubblicato ieri. Il motivo è molto semplice. Massimo Introvigne ci ha inviato una mail, che riportiamo per intero:
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“”Egregi Signori,
Noto con stupore la pubblicazione sul vostro blog di estratti di
quella che presentate come una mia «lettera circolare» ai soci di
Alleanza Cattolica.
Non esiste nessuna «lettera circolare» ma semplicemente una
corrispondenza privata indirizzata a un numero ristretto di dirigenti
di Alleanza Cattolica e amici personali, come tale protetta dalle
norme che tutelano la privacy, la riservatezza e il segreto della
corrispondenza epistolare.
La giurisprudenza ha tra l’altro già avuto modo di pronunciarsi
recentemente in un caso analogo che riguardava mail private inviate
all’interno del MoVimento 5 stelle.
Confido che l’articolo a firma di Giuseppe Trucco sia immediatamente
rimosso dal vostro sito, riservandomi in caso contrario ogni azione in
sede civile e penale, con aggravio di danni e spese, e senza ulteriore
preavviso.
Con i migliori saluti
Massimo Introvigne  “”.

Los cattivones de curia

Chi non voleva la beatificazione di Romero


Una marcia a San Salvador per il 35° anniversario dell’assassinio dell’arcivescovo Óscar Romero, il 21 marzo 2015. Jose Cabezas, Reuters/Contrasto
Monsignor Óscar Arnulfo Romero sarà beatificato il prossimo 23 maggio a San Salvador. Lo ha deciso il papa sbloccando una pratica che era ferma da tempo nei corridoi della Congregazione per le cause dei santi. E se molti osservatori valutano il gesto di Bergoglio come un atto destinato ad aprire un cammino di riconciliazione nella storia del paese centroamericano e in quella della chiesa contemporanea, il caso del vescovo ucciso sull’altare il 24 marzo 1980 è in realtà ancora aperto. In primo luogo in Vaticano.

Adista infideles: laeti triumphantes!

CASERTA: IL VESCOVO “GENDARME”
CACCIA GLI SCOUT DALL’EPISCOPIO

38067 CASERTA-ADISTA. Ma l’accoglienza nella Chiesa cattolica è un valore o no? Domanda retorica a tutta prima, dal momento che il papa non fa che parlare della necessità di contrastare la cultura dello “scarto”, ha invitato gli istituti religiosi ad aprire i loro conventi vuoti ai migranti, ha addirittura recentemente promosso un servizio di docce, barbiere e parrucchiere per le persone in difficoltà all’interno delle stesse mura in Vaticano. Poi però, girando per le diocesi italiane, si scopre che spesso ciò che è proclamato a parole non è praticato nei fatti. E non solo nei confronti delle persone lontane, degli emarginati, dei clochard, dei migranti. Ma addirittura di gruppi cattolicissimi.

In punta di sciabola !

Card. Muller: la Chiesa non può riconoscere un secondo matrimonio

“Il messaggio di Papa Francesco è molto chiaro su una sessualità dell’uomo ordinata alla volontà di Dio che l’ha creato maschio e femmina”.
In una lunga intervista concessa al quotidiano cattolico francese “La Croix”, e pubblicata ieri, 29 marzo, il Card. Ludwig Muller si esprime a tutto campo, con parole chiare sui temi del Sinodo sulla famiglia.
“Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, io ho la responsabilità dell’unità nella fede. Io non posso prendere parti. Ma le cose sono chiare: noi abbiamo le parole di Gesù sul matrimonio e la loro interpretazione autentica lungo tutta la storia della Chiesa – i concili di Firenze e Trento, la sintesi fatta da Gaudium et Spes e tutto il magistero successivo… Teologicamente è tutto molto chiaro. (…) Noi [oggi] dobbiamo ritrovare i fondamenti naturali del matrimonio e, per i battezzati, sottolineare la sacramentalità del matrimonio come mezzo di grazia per irrigare gli sposi e tutta la famiglia”.

In punta di clava ?

Card. Müller: "Così risponderemo all'agenda progressista"

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller è, in quanto prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, uno dei “ministri” più importanti del papa. Molti vedono nel professore di teologia tedesco, da un lato tradizionalista, dall'altro critico nei confronti della società, una delle figure più potenti nella Chiesa universale romana, in contrasto con coloro che si augurano dal pontificato di Francesco un profondo rinnovamento della Chiesa.

In punta di fioretto ?

Al Sinodo non si combatte in punta di fioretto. La fraterna correzione di Müller al programma di governo papale




Il cardinale Gerhard Ludwig Muller
Roma. I padri se le danno di santa ragione, e perfino Walter Kasper, durante un’affollata conferenza in Inghilterra, invita alla preghiera corale per far fronte “alla battaglia in corso”, assai cruenta. La battaglia è quella del Sinodo prossimo venturo, al termine del quale il Papa dirà (tra le tante altre cose) che cosa si dovrà fare con i divorziati risposati desiderosi di riaccostarsi all’eucaristia, tema delicato che lo scorso ottobre ha spaccato l’assemblea riunita nell’Aula Nuova, tra relazioni disconosciute dai firmatari e cardinali che hanno gridato alla censura.

domenica 29 marzo 2015

C'era una volta..

Tempus Passionis

Quando i laici capiscono più di certi chierici

Il Significato delle Tradizioni in un Mondo Sradicato



'Tradizioni': termine molto ricorrente oggi anche se usato per definire realtà diverse e concetti che talvolta rischiano di essere contraddittori, antitetici, generando fraintendimenti, illusioni, speranze, disillusioni. Che cosa sono, invero? Quale ruolo hanno nella nostra vita? Che importanza rivestono? Qual'è la loro evoluzione?

Senza pretesa di riuscire a risolvere tali problemi e molti altri analoghi che crucciano la nostra era, proviamo a ragionare insieme su questo argomento.

Che Cos'è la Tradizione?
La tradizione è, generalmente, intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e tradizioni.

Il neo-clero


Il clero ha una grande responsabilità all'interno della Chiesa: è in grado di stimolare e far lievitare una realtà o, al contrario, di deprimerla e necrotizzarla.

In Occidente, il concilio di Trento aveva certamente in mente questo quando istituì i seminari, luoghi deputati alla formazione intellettuale e spirituale del clero.

Non sono di quelle persone che pensano ai seminari come a luoghi ideali. Come ogni scelta umana, anche questo tipo d'istituzioni risentono di limiti e problematiche di varia natura emerse nel corso del tempo.

Ammetto, però, che la loro istituzione aveva un fine positivo: formare un clero di alta qualità. Che ci sia riuscito o meno, poi, è un altro paio di maniche e dipende da luoghi, tempi e persone. La caricatura con la quale si apre questo post ci indica che, nonostante tutto, nella Francia dell'Ancien Règime, il clero non era visto nel modo migliore e che i buoni esempi continuavano a rimanere una minoranza.

L'albero che cresce a patmos

L'invidia e le sue cinque figlie

di don LeonardoM.Pompei

"L'invidia è un peccato che molti cattolici commettono, ma che quasi nessuno confessa". Così un noto politico italiano dello scorso secolo rispondeva quando gli si chiedeva di parlare del quinto vizio capitale, probabilmente il più odioso, antipatico e meschino fra tutti e sette. Difficile concepire qualcosa di più piccino di un uomo che si rode nell'invidia, che asseconda questa bassissima passione, madre - come vedremo - dell'odio e per questo, a detta di san Tommaso d'Aquino, formalmente e direttamente contraria alla carità.

Processo regolare?

Il processo di Gesù

pilato
C’è un fatto ricordato nel Vangelo di oggi – quello che precede la Pasqua e che narra arresto, processo, calvario e morte di Gesù – che mi scuote profondamente, e cioè proprio il processo. Che si concluse come tutti sappiamo, ma che non fu – diversamente da come si potrebbe pensare – un processo irregolare o non valido: tutt’altro.

Pueri Hebraeorum,

I bambini del Vangelo della Passione

Giotto2
“Pueri Hebraeorum, portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino, clamantes et dicentes: Hosanna in excelsis”.
(Antifona per la processione della Domenica delle Palme)
“Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
(Matteo 18, 10)
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