Certe anime belle del mondo cattolico devotamente “progressiste” a forza di ripetere le loro magnifiche formule sul pluralismo e sul dialogo interreligioso si sono dimenticate alcune semplici e amare verità di Francesco Lamendola
Ricordiamoci i martiri di Otranto
Davanti alle atrocità dei miliziani del Califfato islamico in Siria e in Iraq, alle decapitazioni di cristiani sulle coste della Libia, ai massacri di cristiani nella Nigeria settentrionale, molte anime belle sono rimaste non solo – come tutti – inorridite e indignate, ma anche – e questo è un po’ meno comprensibile – francamente meravigliate. E parliamo soprattutto di certe anime belle del mondo cattolico, di certi cattolici devotamente “progressisti” ed “ecumenici”, i quali, a forza di ripetere le loro magnifiche formule sul pluralismo e sul dialogo interreligioso, a forza di partecipare a marce e cerimonie in cui si stringono a braccetto con gli esponenti di altre fedi, si sono dimenticati alcune semplici, anche se amare verità.