ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 3 dicembre 2015

Grande come un gigante



MISTERI DI SAN PIO

    Grande come un gigante, piccolo come uno gnomo: uno dei misteri di San Pio da Pietrelcina. Il compito della scienza è tentar di spiegare i fenomeni fisici, non stabilire aprioristicamente cosa è possibile e cosa impossibile
di Francesco Lamendola  


 La scienza moderna riposa sul mito della oggettività delle misurazioni, da cui discende l’altro mito, quello della riproducibilità dell’esperimento.
Una cosa, per la scienza moderna occidentale, o è bianca, o è nera; o è grande, o è piccola; anzi, la si può quantificare al millimetro o al milligrammo.
Ma che cosa succederebbe se questo dogma dovesse incrinarsi e svanire come nebbia al sole; se apparisse che le cose non hanno un volume, un peso, delle dimensioni precise, ma che esse variano a seconda delle circostanze in cui vengono percepite?

Mata immacolata?

UNA MATA HARI, UN MONSIGNOR GRAN LUSSO E SPIONI ALL'AMATRICIANA, IN UN SOLO CALDERONE

Il Vatileaks 2.0, cioè l'ultima fuga di notizie finanziarie dal Vaticano, si è svolto sinora all'insegna del celebre motto di Ennio Flaiano che parlava di una «situazione grave ma non seria».

Rifondatore e rifondatini

Il vuoto insostenibile delle idee del Rifondatore: note a margine di altre parole in libertà  

Alla fine possiamo solo  ammirare uno che ha  il coraggio di  negare l’evidenza anche con tanta convinzione e trasporto,  e che ha  la  forza morale necessaria per  mandare al macero, quasi sempre ad alta quota,  tutto il pregresso magistero della Chiesa,  anche in barba  ai meschini predecessori, insieme ai  dogmi della fede cattolica.

di Patrizia Fermani
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zzzzbrgrntrvstDopo i discorsi  sul diritto fognario, che hanno risentito un po’ della improvvisazione,  e delle emozioni del momento, Bergoglio in Africa ha affrontato anche due temi sui quali si è impegnato da tempo con molto studio e ai quali ha quindi potuto apportare i frutti di  una  più attenta riflessione. Anzitutto il tema   della radice della violenza, e poi quello  degli  effetti  del multiculturalismo. Al primo in particolare aveva già  dedicato  largo spazio in uno  scrigno di sapienza neocattolica qual è la  esortazione apostolica Evangelii Gaudium (V. ad es. i paragrafi 59 e 60).  Ma in Africa è tornato a sviscerarlo da par suo,  con intenso sforzo speculativo e con il  corredo di  un raro bagaglio culturale. E ha sintetizzato felicemente così il problema:  la povertà è la causa della violenza.

Ecco la contro Dottrina della vescova di Roma

Giubileo, la teologa: architrave Chiesa non è dottrina

Papa Francesco apre la Porta Santa della cattedrale di Bangui, in Centrafrica,
anticipando l'inaugurazione dell'Anno Santo della Misericordia - ANSA
"Il Papa ci invita a rimettere al centro del nostro sguardo l'esperienza della misericordia. Quella che abbiamo ricevuto, che Dio ha nei nostri confronti, e di conseguenza quella che siamo invitati a moltiplicare, come persone capaci di misericordia verso gli altri". Così, la teologa Stella Morra, docente alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo -  nella prima delle trasmissioni speciali di Radio Vaticana Italia per il Giubileo - riassume i motivi dell'Anno Santo straordinario della Misericordia, voluto da Papa Francesco. 

Peiora sequentur

Altro che crisi. Quella del matrimonio è una disfatta

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"Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur". Non risulta che qualche padre sinodale abbia citato Tito Livio, nelle tre settimane di discussione sulla famiglia. Ma quella celebre frase sarebbe stata più che mai appropriata. Perché mentre si attende con ansia il pronunciamento di papa Francesco sulla comunione ai divorziati risposati, il matrimonio sta correndo verso l'estinzione. E non solo dove la secolarizzazione ha fatto il deserto, ma anche in un paese universalmente definito familista e cattolico come l'Italia.
A richiamare la cruda realtà dei fatti è il fulminante articolo che segue. È uscito pochi giorni fa su "L'Osservatore Romano" e ne è autore un demografo italiano di prima grandezza, non cattolico. Assolutamente da leggere.

Demente(i) *cattolico di formazione professionale.

Chi non vuole il presepe e i canti natalizi non è amico dei bambini islamici, ma semplicemente nemico del Cristianesimo

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Un articolo di Ferdinando Camon sul Mattino di Padova del 2 dicembre 2015

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Si prepara un castigo?*

Il Sacco di Roma: un castigo misericordioso

(di Roberto de Mattei) La Chiesa vive un’epoca di sbandamento dottrinale e morale. Lo scisma è deflagrato in Germania, ma il Papa non sembra rendersi conto della portata del dramma. Un gruppo di cardinali e di vescovi propugna la necessità di un accordo con gli eretici. Come sempre accade nelle ore più gravi della storia, gli eventi si succedono con estrema rapidità. Domenica 5 maggio 1527, un esercito calato dalla Lombardia giunse sul Gianicolo.

Forza bigotti!

http://opportuneimportune.blogspot.it/2015/12/a-quando-lolio-di-ricino.htmlBergoglio piace. Il problema è il vento anti cristiano

mercoledì 2 dicembre 2015

Quis ut Deus?

Vladimir Putin: "Tu non sei Dio". La rabbia contro Tony Blair nel vecchio vertice


Capire chi oggi va considerato amico o nemico non è un esercizio facile, come conferma l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi che ripercorre alcuni momenti salienti dei primi anni 2000 per lo scenario internazionale. La grave crisi di oggi, tra il ritorno del terrorismo islamico in Occidente e l'avanzata dello Stato Islamico fino alle porte dell'Europa, affonda le sue radici nei tanti e madornali errori fatti nei decenni scorsi dai governi delle principali potenze mondiali.

La strada del Cielo

SIMBOLI DELLA STRADA DEL CIELO

    L’uomo medievale vive in un mondo di simboli che gli indicano la strada del Cielo. L’uomo medievale non assolutizza la vita umana: sa che essa è breve caduca effimera come le cose delle quali l’uomo potrebbe inorgoglirsi di Francesco Lamendola   


Come si fa a capire e gustare l’arte medievale, se non si cerca, in via preliminare, di deporre almeno i più marchiani, i più rumorosi pregiudizi della cultura moderna, a cominciare dal pregiudizio razionalistico e da quello positivistico, insomma se non ci si sforza di spogliarsi dell’io, e di quella forma particolarmente rozza e narcisista dell’io che è l’io dell’uomo contemporaneo, talmente presuntuoso da identificarsi con l’Io assoluto (come nella filosofia dell’idealismo) e non si ha l’umiltà di lasciare che l’anima medievale ci si riveli direttamente, senza filtri e pregiudizi ideologici, nella sua immediatezza, che pur non è certamente una immediatezza “ingenua” (come taluno, incautamente, potrebbe pensare), ma, al contrario, quanto mai raffinata ed elaborata sul piano concettuale?

Chi perde e chi vince

PADRE GEMELLI E SAN PIO 

    L’arroganza scientista di padre Gemelli e la lunga tribolazione di San Pio da Pietrelcina. Gemelli era stato un fanatico ammiratore del Positivismo un acceso anticlericale e un fervente socialista di Francesco Lamendola  




Nel 1920 la fama di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, aveva già cominciato a spandersi per tutta l’Italia, l’Europa e il mondo.
Nel marzo del 1920, in veste privata ma, in realtà, su richiesta del papa Benedetto XV, si era presentato a San Giovanni Rotondo l’arcivescovo di Simla, in India, monsignor A. E. J. Kenealy, noto per la sua diffidenza verso i fenomeni mistici e per la sua adesione ai fatti scientificamente provati. Ebbene, al termine della sua visita e del colloquio avuto con Padre Pio, nel corso del quale poté anche osservare le mani stigmatizzate del cappuccino, egli riferì testualmente: «Sono venuto, ho visto e sono stato vinto.»

Soli Deo placere cupiens.

Sulla questione delle radici cristiane dell’Europa


Ci sia consentito dirlo con franchezza: il dibattito politico e teorico intorno alla questione delle radici cristiane dell’Europa ci convince poco.
Occorre anzitutto non confondere alcuni piani, tra loro essenzialmente distinti ma ugualmente appartenenti alla modernità politica, con la vera dimensione ontologica del problema.

Prossimi kommissariati!

Mi consenta..


Obbedienza e infallibilita’ papale: cosa insegna veramente la dottrina cattolica?


Normalmente si sentono espressioni del tipo: “il Papa non può sbagliare”, “è assistito dallo Spirito Santo”, oppure: “bisogna comunque e anzitutto obbedire” perché “l’obbedienza è la prima virtù” e “chi obbedisce non sbaglia mai”, per finire con quelle del tipo: “ma lo Spirito Santo nel Concilio (il Vaticano II, ovviamente) ha stabilito che … ecc. ecc.”. Purtroppo spesso i sostenitori di tali espressioni hanno una conoscenza non adeguata del dogma cattolico e degli insegnamenti della Chiesa sui suddetti argomenti e per questo cadono in errore crededo di parlare per il bene della Chiesa stessa. Di qui la necessità di esaminare, una volta per tutte, questi argomenti alla luce della dottrina cattolica.

Una porta che non esiste

Sinodo. Burke smentisce Spadaro
La verità sul Sinodo.
Così si intitola un commento del cardinale Raymond Burke pubblicato sul National Catholic Register, un giornale cattolico statunitense molto autorevole e serio; e il bersaglio del commento è il direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro sj.

Più che Pilato, Caifa di sicuro!

PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA


Perché ai fondatori dell’Ordine dei francescani dell’Immacolata è stato negato il diritto alla difesa? Sono forse dei “presunti colpevoli”? Che il Romano Pontefice non faccia come Ponzio Pilato!
Che il Santo Padre Francesco ci abbia abituati da tempo a delle stranezze, che simpaticamente, filialmente, definiamo bergoglionate, è un dato oggettivo che chiunque con sana onestà mentale può individuare, ma che proprio lui parli di “diritto alla difesa” e poi lascia il caso dei Frati dell’Immacolata – e del ramo femminile delle Suore – in balia dei lupi voraci, senza potersi difendere ci fa rimanere senza parole.

martedì 1 dicembre 2015

L’evidenza

Stati Uniti: un’ostia consacrata sanguina
in una chiesa di Salt Lake City
La diocesi ha aperto un'inchiesta per stabilire se si tratti o meno di un miracolo
Secondo vari resoconti sui mezzi di comunicazione locali, la diocesi di Salt Lake City (Utah, Stati Uniti) sta compiendo un’indagine su un possibile miracolo avvenuto nella chiesa di San Francesco Saverio nella località di Kearns, a una quindicina di chilometri a sud della capitale dello Stato.
Come hanno riferito i media locali, l’ostia consacrata, il Corpo di Cristo, è stata ricevuta da un bambino che a quanto pare non aveva fatto la Prima Comunione. Quando se ne è reso conto, un familiare del minore ha restituito il Corpo di Cristo al sacerdote, che ha collocato l’ostia consacrata in un bicchier d’acqua perché si dissolvesse.

Insidiato dal Diavolo ?

La più grande menzogna dei nostri tempi ansiosi

L'aumento delle temperature indotto dall'uomo è un falso: non c'è nesso con le emissioni di Co2
Quella del riscaldamento globale indotto dalle attività umane è la più grande menzogna del secolo scorso. Ripetuta tante di quelle volte che alla fine i più si sono convinti che è vera.








Perfino Papa Bergoglio, che con la Sua ultima Enciclica ha dato prova di essere stato insidiato dal Diavolo. Non sarebbe la prima volta: chi sennò insidiò Urbano VIII quando costrinse Galileo a sottoscrivere l'atto di abiura?Bergoglio oggi come Urbano allora si appella al consenso scientifico. Il fatto è che mai ci si può appellare al consenso scientifico per sostenere l'attendibilità di qualsivoglia affermazione.

Porta di servizio

ROMA, DA RIBALTATA A DECENTRATA



La stampa, concorde anche questa volta con il gesto rivoluzionario di Papa Bergoglio - in visita pastorale nei paesi africani - ha salutato con entusiasmo da stadio la decisione papale di aprire ufficialmente l’Anno Santo, il Giubileo della Misericordia – tautologia meramente mediatica e sovrabbondante dacché il Giubileo è, di per sé, istituzione della Misericordia stessa – non più in Roma, sede del Vicario di Cristo, della tomba dei due Apostoli Prìncipi della Chiesa, centro e faro irradiante del Cristianesimo, ma in Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, definita, per l’occasione “Capitale del mondo” (Il Giornale, 30 novembre 2015).

Abbiamo titolato Roma come ‘ribaltata’, mutuando l’espressione dall’ottimo e prezioso saggio di Enrico Maria Radaelli (La Chiesa ribaltata – Ed. Gondolin 2014) per indicare come il primato della prassi e della pastorale bergogliana stia operando un completo sovvertimento della dottrina e della bimillenaria  storia, che la Chiesa, cioè Gesù Cristo, ha fissato e tracciato nel corso dei secoli.

Requiescat in pace!?

Il vescovo di strada alza bandiera bianca

Natale a Padova, mons. Claudio Cipolla: “Passi indietro sulle tradizioni pur di stare in pace”
Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla
Roma. “Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari anche la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbero come ovvio. Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni”. L’oggetto della disquisizione sono le celebrazioni natalizie, presepi inclusi, e a parlare a Rete Veneta (quindi a prova di smentite) è il novello vescovo di Padova, Claudio Cipolla.

Bizzarro?

Quella sera al Bataclan suonava un prete

Jesse Hughes, leader degli Eagles of Death Metal è un sacerdote, un fan delle armi e discretamente ostile ai musulmani
Tornare alla mente a quanti hanno parlato a vanvera di «musica satanica» suonata al Bataclan e poi scoprire che il leader degli  Eagles of Death Metal era un target molto più appetibile di qualsiasi inno demoniaco. Jesse Hughes è infatti una bizzarra figura di rocker sui generis, tanto da essere anche un sacerdote.

La Chiesa ammalata, e gravemente..


LA GRAZIA E NON LA RIVOLUZIONE
  Il Natale cristiano pone il principio della grazia. Dio viene sulla terra, si fa uomo, per caricarsi del peccato degli uomini e pagare sulla Croce il prezzo del nostro riscatto.


 La redenzione è opera di Gesù Cristo, Dio fatto uomo; è opera del suo sacrificio, della sua Croce, che continua nel tempo con il sacrificio propiziatorio che è la Messa cattolica.

 Non ci possiamo salvare con le nostre forze, nessuno può riscattare se stesso; nessuno può, con la propria azione, darsi la vita eterna. Tutto il nostro desiderio di bene, fosse anche in noi sincero e puro, non ci salverà senza la grazia di Cristo, senza la grazia di Dio.

Cosa ci dice, invece, la Chiesa?

Bergoglio. C’è un solo modo per vincere una guerra: non farla. Cosa ci dice la Chiesa?

di CdP Ricciotti.
Partiamo con alcune riflessioni di Bergoglio:
«La guerra è proprio la scelta per le ricchezze: “Facciamo armi, così l’economia si bilancia un po’, e andiamo avanti con il nostro interesse”. […] C’è una parola brutta del Signore: “Maledetti!”. Perché Lui ha detto: “Benedetti gli operatori di pace!”. Questi che operano la guerra, che fanno le guerre, sono maledetti, sono delinquenti» (RAI News).
«C’è un solo modo per vincere una guerra: non farla […] Dobbiamo camminare insieme, è sempre meglio l’amicizia che la lotta, la pace che la guerra […] Camminare uniti ci aiuta a essere solidali» (TgCom24).
«La guerra porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni. Speranza e progresso vengono solo da scelte di pace» (Il Giornale).
«In questi casi, dove c’è un’aggressione ingiusta, posso soltanto dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto. Sottolineo il verbo: fermare. Non dico bombardare, fare la guerra, ma fermarlo (???  come, con i fiori ???, NdA).

La congiura contro la Chiesa dei precursori dell'Anticristo

Vorrei tornare su un punto molto importante cui ho accennato nel mio articolo A grandi passi verso la religione universale bergogliana. Invito i miei lettori a leggerlo con la massima attenzione, perché temo che si tratti di un argomento cruciale per comprendere i fatti presenti. 

Nel commentare l'omelia tenuta da padre Raniero Cantalamessa a Westminster, avevo trovato a dir poco interessante la ricorrenza del riferimento alla profezia di Aggeo, che era stata utilizzata anche da Kiko Arguello in occasione dell'incontro con Benedetto XVI il 3 Giugno 2006. 

Mi era parso quantomeno strano che il capo dei neocatecumenali avesse scelto un passo così specifico, presentandolo come se esso avesse un qualche rapporto con il Salmo 146 (Laudate Dominum, quoniam bonus est psalmus) appena cantato ai Vespri di Pentecoste. E mi era parso ancor più strano che proprio quel passo facesse parte della liturgia celebrata all'apertura del Sinodo Anglicano. Vi prego quindi di aver pazienza e di seguire il mio pensiero, perché credo meriti di esser meditato  e condiviso in tutta la sua gravità.

lunedì 30 novembre 2015

Attualità di sant'Atanasio

Il diavolo si traveste anche da monaco per ingannare i credenti

Attualità di sant'Atanasio: oggi come allora è in pericolo l'ortodossia della fede



LA GRANDE CRISI DELLA ORTODOSSIA
L'epoca in cui visse sant'Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di San Girolamo che descriveva quei tempi: "E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano."
In tale contesto, sant'Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d'Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.

Cambia, che ti passa..!


Mons. Grech e il Sinodo: necessità di un cambiamento della teologia morale


grechIl vescovo Mario Grech è interventuo in seminario a Malta e ha espresso alcune valutazioni in merito ai lavori del recente sinodo. In particolare si è soffermato su tre punti principali.
Il primo è una questione di ecclesiologia. L’atmosfera nell’Aula del sinodo, ha detto, era quella simile alla battaglia tra due chiese: la prima – “l’ospedale da campo” – è quella che non teme di guarire le ferite dell’umanità, mentre la seconda è una chiesa “autoreferenziale, difensiva e interessata al potere, soprattutto il potere sulla coscienza delle persone.” Il vescovo Grech, noto per le sue posizioni favorevoli ad un nuovo approccio pastorale, ritiene che se si abbraccia una ecclesiologia lontana dal mondo, il rischio è quello di non avere alcun dialogo con il mondo.

Tu esci dalle stalle?

Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia "violenta" il presepe

30 novembre 2015 ore 11:33, Americo Mascarucci
Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia 'violenta' il presepe






Dopo il "caso Rozzano", con la decisione del dirigente scolastico che ha rinviato il concerto di Natale di un mese trasformandolo in un generico "concerto d'inverno" ed escludendo dal repertorio i canti della tradizione natalizia per rispetto degli alunni delle altre fedi, adesso si scopre che a Fonte Nuova, piccolo comune vicino Roma, nella locale scuola materna, si è deciso di allestire un presepe sui generis; non ci sarà Gesù Bambino e i magi avranno le sembianze di tre migranti. 

Pannoloni per i corvi?


CORVI CHE CHIACCHIERANO TROPPO - I PM DI ROMA INDAGANO FRANCESCA CHAOUQUI E IL MARITO SULLA BASE DELLE INTERCETTAZIONI DELLA PROCURA DI TERNI - RIVELATA DAL ''CORRIERE'' UN MESE FA, L'INCHIESTA È UN FILONE DI QUELLA (ARENATA) SULLE COMPRAVENDITE DEL COMUNE DI NARNI E SU MONSIGNOR PAGLIA (ARCHIVIATO)

I due sono indagati per estorsione e intrusione informatica: atto dovuto dopo che dall'inchiesta di Terni era nata questa ''costola'' e il fascicolo era stato inviato per competenza alla Procura di Roma - Secondo la pm di Terni, i due ricattavano al telefono e entravano in computer del Vaticano...

Blues brothers?

Cristiani e musulmani sono fratelli? 

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Se ci atteniamo con rigore alla dottrina cattolica, musulmani e cristiani non sono fratelli. Per il semplice motivo, tanto evidente e da sempre insegnato fino a una cinquantina di anni fa, che i musulmani non sono battezzati e perciò non sono figli di Dio ma solo sue creature, sebbene chiamate a diventare suoi figli per vie misteriose che solo Dio conosce oppure tramite il battesimo.

Frecciarossa o nera?

Mi chiedono un commento su Negri...

La notizia non è che "Negri (il miglior vescovo italiano) si augura che Bergoglio faccia la fine di Luciani".

No.

La notizia è il contorno:
Monsignor Negri, il 28 ottobre 2015, sul Frecciarossa partito da Roma-Termini (testimoni oculari hanno riferito l’accaduto), ha dato libero sfogo ai suoi pensieri a voce alta, come pare sia sua abitudine, incurante dei pochi presenti nella carrozza di prima classe, con il suo segretario, un giovane pretino dal look della curia che conta, doppio telefonino, pronto a filtrare le telefonate dell’arcivescovo.
E cos'è che farebbe infuriare il Negri? Veder Bergoglio calpestare la dottrina cattolica? Vederlo perseguitare i Francescani dell'Immacolata? Vederlo devastare quotidianamente il munus petrinus?

La prassi del "fatto compiuto"

L’ “intercomunione” coi Luterani


Negli scorsi articoli abbiamo cercato di indicare la gravità delle teorie che predicano un accesso indiscriminato all’Eucarestia, teorie che spesso sottendono una nozione di Chiesa cattolica - ma anche di Eucarestia - che a ben vedere non è più cattolica. L’intima connessione dei due dogmi fa sì che tali attacchi coinvolgano inevitabilmente l’una e l’altra verità. Nello stesso terreno dottrinale nasce la possibilità di ammettere la cosiddetta “intercomunione” coi Luterani. Su questo argomento pubblichiamo la risposta di Mons. Brunero Gherardini, il quale per anni ha tenuto la cattedra di Ecclesiologia ed Ecumenismo alla Pontificia Università Lateranense, scrivendo numerosi saggi sull’argomento ed offrendo spesso la sua consulenza su tale materia ai Dicasteri romani. Dalle sintetiche espressioni del teologo emerge quanto preoccupante sia - specialmente sul piano ecclesiologico - il diffondersi di certe tesi e della prassi del "fatto compiuto.                  

                                                                                        *** 
Cosa s’intende per “intercomunione”?

“Per rispondere in maniera adeguata analizzando anche i documenti più recenti ci vorrebbe non un articolo, non più articoli, ma un’intera monografia. Si rilevi anzitutto l’improprietà del termine, non solo perché l’idea d’intercomunione già di per sé contiene un chiaro riferimento all’idea di partecipazione e non ha quindi bisogno di sottolinearla con il prefisso inter, ma anche perché il suo ambito semantico s’estende, secondo la tradizione cristiana più antica, dal sacramento eucaristico alle singole chiese, colorandosi d’una tonalità ecclesiologica. Il termine insomma indica non solo la consumazione delle offerte sacramentali, ma anche un rapporto tra chiesa e chiesa o tra confessione e confessione”. 


Cosa comporta tale teoria e cosa vuol significare?

“Dirò subito che per intercomunione deve intendersi la traduzione sintetica anche se non onnicomprensiva dell’espressione classica communicatio in sacris. Coloro che son separati dall’unità visibile della Chiesa o per scisma o per eresia, son per ciò stesso impediti, o tagliati fuori dalla comunione ecclesiale, e di conseguenza anche dalla comunione eucaristica; come tali né posson partecipare alla liturgia dei cattolici, né posson comunicarsi alla loro mensa eucaristica, così come i cattolici sono impediti di partecipare ai culti di scismatici ed eretici. A fronte di tale dottrina e relativa prassi, sta la situazione odierna, fiorita in ambienti ecumenici e tendenzialmente avversa ai limiti dellacommunicatio in sacris. La tendenza non raramente scioglie le briglie della “scapigliatura” ecumenica e l’intercomunione con scandalo negli uni e negli altri, diventa cosa fatta: quasi il segno dell’auspicata ed in tal modo iniziata unità”.   

E’ possibile l’intercomunione coi Luterani?

“In merito alla comunione fra i cattolici e i fratelli separati come eredi della Riforma o di chiese ad essa ispirate, il loro rifiuto dei sacramenti e della teologia della transustanziazione e quindi delle presenza sostanziale rende illecita ed insulsa ognicommunicatio in sacris coi cattolici”. 

Il sentimento prende forse il posto della dottrina?

“In materia tanto delicata, la pressione emotiva non è buona consigliera. Apprezzo Von Allmen quando, sottraendosi all’emozione, vuol trattarne “una buona volta per tutte senza sotterfugi e mezze parole”. Anche a costo di una chiarezza brutale. Ecumenicamente parlando, proprio questa sembra mancare ai protagonisti del dialogo interconfessionale. So bene anch’io che la testimonianza di cristiani, divisi sui fondamenti della loro stessa fede, è meno credibile, oltre che meno efficace. Ma non sarà un’intercomunione “ad ogni costo” il motivo d’una loro maggiore credibilità ed efficacia”.

Riflessioni di Mons. Gherardini

26 novembre 2015, San Silvestro Abate


La Redazione di Disputationes Theologicae