ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 10 gennaio 2017

La Veritaaaà

La Chiesa devastata ha tolto il Latino - è stato un delitto




01:53

"La Chiesa ha cacciato via preti che dicevano la Messa in Latino" (Vittorio Sgarbi)


Populismo xenofobo?



Prima ascoltate il video di Sgarbi. Poi commentate. Sgarbi si comporta forse come i matti letterari di Zavattini che però dicono sempre la Verità. O come diceva Zavattini, la Veritaaaà. E' chiaro che un giorno o l'altro gli metteranno la camicia di forza, ma intanto le canta chiare.

.. se possibile..

ATTENZIONE! Iniziati i Miracoli del Falso Profeta?



Sebirblu, 7 gennaio 2017

Sembra che le sorprese su questo Papa (cfr. all'etichetta "Bergoglio") siano destinate a protrarsi, visto che ad ogni piè sospinto fa sobbalzare chiunque abbia una benché minima conoscenza cristica e dottrinale. (cfr. QUI).

Disse infatti Gesù: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt. 7, 15-16).

Ed anche: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti" (Mt. 24, 24).


Bandiera rossa trionferà sulla Kiesa?

Dopo l'annientamento dei Francescani dell'Immacolata, ora è la volta dell' Ordine di Malta?

 Un altro scontro scuote la Chiesa. Questa volta il campo di gioco è il Sovrano Militare Ordine di Malta, pluri-centenario ordine cavalleresco (“Ordine religioso laicale” che ha, tra i suoi fini, quello del “servizio alla Fede e al Santo Padre”).
Nei giorni scorsi è trapelata la notizia delle dimissioni (forzate) del Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager il quale avrebbe chiuso gli occhi sulla distribuzione di preservativi negli ospedali dell’Ordine (SMOM) in Africa. Epurazione che non è piaciuta a Papa Francesco, tanto da spingerlo a commissariare i Cavalieri di Malta.
Di seguito riportiamo l'accaduto. Da non perdere l'ultimo articolo e gli atti sconvolgenti del vescovo di Roma...

Vade retro

Meglio ebrei che lefebvrianiCome certi moderni cattolici odiano il cattolicesimo


Hofmann ad un Congresso ebraico in Argentina

E’ risaputo che in Vaticano non vige più la monarchia e che da tempo si è affermata la repubblica. Ora, nonostante in quel luogo un tempo rispettabile e abitato da persone scelte, soprattutto per la loro aderenza al credo cattolico, continuino a trovarsi laureati in abito talare, si verifica per ogni giorno che passa la presenza di sempre più personaggi sui generis che in fatto di comprendonio fanno a gara con i tifosi di calcio del bar dello sport – sia detto con tutto rispetto per questi ultimi, che almeno non vanno a disputare in Vaticano.
Questo nuovo livello intellettivo fa sì che la repubblica vaticana vada intesa nella sua accezione più popolare: quella di caos.

Buona notte!

PAPA FRANCESCO E LA SOFFERENZA

    Ma è proprio vero che il cristiano, per parlare di speranza, deve condividere l’altrui disperazione? Riflessioni sulle idee che il pontefice ha espresso in occasione dell’udienza generale del 4 gennaio 
di Francesco Lamendola  




Nell’udienza generale del 4 gennaio 2017 papa Francesco è tornato su un tema che aveva già trattato, rivolgendosi alla comunità dell’ospedale pediatrico del Bambin Gesù: la sofferenza che colpisce gli innocenti, il dolore di una madre che perde il figlio, come la Rachele dell’Antico Testamento, assurta a simbolo di tutte le madri e di tutte le persone incolpevoli che soffrono per una perdita lacerante, per un dolore straziante.
Le idee che il pontefice ha espresso in quella occasione non sono nuove, nella sua catechesi; pure, questa volta, riteniamo che abbia passato il segno. Pur senza esporsi apertamente all’accusa di eresia – accusa che, comunque, ben difficilmente gli verrà mossa, visto che si è circondato di un esercito di fedelissimi e che la sua politica consiste nell’ignorare, disprezzare o denigrare quanti criticano talune sue iniziative o affermazioni - ha trasmesso dei concetti e condiviso delle riflessioni che non sono affatto in linea con il Magistero della Chiesa cattolica, quale lo abbiamo sempre conosciuto e quale ci è stato insegnato, prima e dopo il Concilio Vaticano II: perché il Magistero non è una opinione, mutevole come tutte le opinioni, ma è l’espressione del dogma, calato nelle più varie circostanze della vita. A meno di pensarla come quel sacerdote modernista belga, che, nella veste d’ispettore scolastico, ha preso nel mirino un insegnante di religione cattolica, Arnaud Dumouch, per il suo modo troppo “tradizionale” di svolgere la sua professione, ad esempio parlando dei miracoli di Gesù e anche di quelli avvenuti a Lourdes, ed è sbottando in queste parole: Come si può ancora seguire il Magistero, oggi, dopo l’affare Galileo? Tanto per la cronaca, diremo che questo bravissimo sacerdote ha anche affermato: Lei ha insegnato che Cristo è davvero resuscitato! Ma non è che un simbolo! Lei fa dell’esoterismo! (vedi l’articolo del giornalista Marco Tosatti, disponibile in rete); e, sempre per la cronaca, aggiungeremo che il calvario dello sfortunato insegnante belga, già rettore dell’Istituto Dottore Angelico, si è concluso con il licenziamento, alla fine del 2015. La sua colpa? Aver affermato che i miracoli esistono, a cominciare a quelli di cui parla il Vangelo.

Il guardiano?

I "dubia" di Muller e i guardiani della rivoluzioneUn'intervista del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, critico per la pubblicità data ai "dubia", diventa la nuova arma dei "turiferari" per attaccare i quattro cardinali e chi li sostiene. Ora il tentativo è di creare divisione fra di loro, terza tappa di una strategia per impedire che si affronti seriamente il tema posto dai "dubia".
Come era prevedibile hanno fatto rumore le parole del cardinale Gerard Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, pronunciate in una intervista a “Stanze vaticane” del TgCom24; e sono ovviamente passate come un siluro contro i quattro cardinali (Burke, Brandmuller, Caffarra e Meisner) che avevano firmato i cinque “dubia” sulle interpretazioni della esortazione apostolica Amoris Laetitia.
All’interno di una intervista più ampia, che aveva a tema soprattutto la continuità tra Benedetto XVI e Francesco, argomento dell’ultimo libro del cardinale prefetto, Muller ha detto tra l’altro che non gli è piaciuta l’idea di rendere pubblici i "dubia" e che esclude la possibilità da parte dei cardinali di una “correzione fraterna” del Papa in materia perché «in questo momento non si tratta di un pericolo per la fede», facendo esplicito riferimento alle condizioni poste da san Tommaso. 
La cosa ha colto di sorpresa anche perché diversi pronunciamenti pubblici del cardinale Muller andavano finora nella direzione del sostegno ai “dubia”. L’ultimo appena un mese fa all’agenzia austriaca Kathpress. Cosa è dunque successo? Ha cambiato davvero idea il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede?

Farandole neoteriche

SCIOCCHEZZAIO 2017

Ovvero: anno nuovo, stessa solfa

L’anno nuovo, celebrato dalla festaiola società internazionale laica così come da quella ecclesiale, con botti e cumuli di messaggi augurali, gli stessi dell’anno precedente, non poteva principiare diversamente, con le solite stragi e carneficine a firma islamica, con le solite sciocche riflessioni che, formulate e trasmesse per bocca e per penna da autorevoli personaggi, suonano tanto più bischere e vacue ma pericolose quanto eminente è il ruolo di chi le confeziona e le ammannisce urbi et orbi e, infine, con trasmissioni televisive che dànno il basso grado di discernimento e di serietà con cui si conduce l’informazione.

Sciocchezze, che purtroppo, come si dice, fanno tendenza ed influiscono negativamente sul pubblico e privato pensiero e sulla coscienza. Ne diamo una selezione breve e spicciola ma significativa.


– Nell’intervista, concessa al corrispondente de “La Verità” (7 gennaio 2017, pag. 11), il vaticanista Aldo Maria Valli -  alunno della “scuola di Bologna” del sinistro Giuseppe Alberigo, attualmente in servizio RAI Tg1 ed ex Avvenire - alla domanda che cosa di importante avesse ereditato dalla frequentazione col defunto cardinale Carlo Maria Martini, risponde. “Il suo invito a suddividere le persone non fra credenti e non credenti, ma fra pensanti e non pensanti mi ha spinto a utilizzare la libertà cristiana senza paura”.

Incapaci di intendere e di volere chi?

Che fa il nesci, Eminenza? o non l’ha letto?
ovvero  l'incredibile Müller





Domenica scorsa, 8 gennaio, la rete televisiva Tgcom24 ha intrattenuto il Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, il Card. Gerhard Ludwig Müller.

Riferendosi alla questione dei “dubia” presentati dai cardinali Burke, Meisner, Brandmüller e Caffarra su alcuni paragrafi dell’Amoris Laetitia, ecco come se n’è venuto fuori il “custode della dottrina cattolica”:

«Ognuno, soprattutto i cardinali della Chiesa Romana, hanno il diritto di scrivere una lettera al Papa. Mi sono stupito perché questa però è diventata pubblica, costringendo quasi il Papa a dire sì o no. Questo non mi piace. Anche una possibile correzione fraterna del Papa, “mi sembra molto lontana, non è possibile in questo momento perché non si tratta di un pericolo per la fede come San Tommaso ha detto.»

«Siamo molto lontani da una correzione e dico che è un danno per la Chiesa discutere di queste cose pubblicamente. Amoris Laetitia è molto chiara nella sua dottrina e possiamo interpretare tutta la dottrina di Gesù sul matrimonio, tutta la dottrina della Chiesa in 2000 anni di storia. Papa Francesco chiede di discernere la situazione di queste persone che vivono un’unione non regolare, cioè non secondo la dottrina della Chiesa sul matrimonio, e chiede di aiutare queste persone a trovare un cammino per una nuova integrazione nella Chiesa secondo le condizioni dei sacramenti, del messaggio cristiano sul matrimonio. Ma io non vedo alcuna contrapposizione: da un lato abbiamo la dottrina chiara sul matrimonio, dall’altro l’obbligo della Chiesa di preoccuparsi di queste persone in difficoltà.»

Patetici si diventa..



Che la Chiesa stia attraversando un momento di crisi gravissima, è sotto gli occhi di tutti. Che la crisi sia alimentata dall'alto, è cosa evidente e tristissima. Che la Gerarchia, salvo rare eccezioni, taccia e si mostri prona al gerarca, non ha bisogno di dimostrazione. 

Ma quel che sconcerta è vedere che nel novero dei cosiddetti tradizionalisti vi sia chi, con sprezzo del ridicolo, si bei del settimo candeliere o dell'accidentale celebrazione versus Deum nella Cappella Sistina, in occasione della Messa celebrata da Bergoglio nella festa del Battesimo di Nostro Signore.


lunedì 9 gennaio 2017

L'ultimo Gog?

SIAMO GIUNTI ALL'APOCALISSE

    Siamo giunti ai tempi della fine di Gog e Magog dell'Apocalisse? Secondo un'interessante interpretazione dell'Apocalisse l’alleanza atlantica è l'attuale "paese di Magog" nel quale Gog (gli Usa) ha obbedienza da parte di tutti 
di Cinzia Palmacci  





Apocalisse 20:8E uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare. Alla fine l'ultimo Gog sarà sepolto in Israele.
A giudicare dal susseguirsi incessante e veloce degli eventi, soprattutto dal punto di vista geopolitico, tutto fa pensare che i tempi descritti nell'Apocalisse siano proprio quelli che stiamo vivendo. Siamo giunti ad un punto cruciale della storia dell'umanità, e le profezie bibliche sembrano confermarlo. Secondo un'interessante interpretazione dell'Apocalisse di San Giovanni del sito digilander.it, l’alleanza atlantica, di fatto, è l'attuale "paese di Magog" nel quale Gog (gli USA) ha obbedienza da parte di tutti i membri che lo seguono. La NATO rappresenta non soltanto una mera iniziativa di cooperazione militare, ma si configura come fondamentale strumento di collaborazione politica tra i Paesi membri, soprattutto nell'ambito dei processi decisionali afferenti materie di politica estera.

Giganti con i piedi d’argilla & c.

2017, anno a tre voci: Maria, Lutero e Lenin

Il 2017 sembra essere stato preparato da mani sapienti per farci assistere all’incontro di tre grandi momenti storici fra loro molto diversi, eppure così legati. Un anno a tre voci, che parlano all’uomo, alla Chiesa e al cuore.
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Nel grande flusso della storia i fatti si susseguono con tale rapidità da rendere difficile fissarne alcuni come epocali. Il rischio è di farlo tanto spesso da togliere senso all’affermazione. Non così nel 2017: nell’anno ricorreranno tre date che hanno realmente cambiato la storia. Tre eventi che parlano all’uomo con voci diverse.

"Un Papa secondo i nostri bisogni…"

LA GNOSI NELLA CHIESA E SOCIETA'

    Lo gnosticismo non è mai morto anzi si sta impadronendo della società e della Chiesa cattolica che vorrebbe infiltrare e sovvertire dall’interno. La filosofia gnostica e le sue aberazioni è la filosofia della modernità 
di Francesco Lamendola  


Il lettore rifletta su questa affermazione dell’abbé Paul Roca (1830-1893), tenebroso personaggio del quale abbiamo già parlato in un recente articolo:
Quello che dobbiamo cercare e aspettare, come i Giudei aspettano il Messia, è un Papa secondo i nostri bisogni… per spezzare con lui la roccia sulla quale Dio ha costruito la sua Chiesa… Noi avremo i mignolo del successore di Pietro coinvolto nel complotto.
E poi su quest’altra affermazione, stavolta di Julian Huxley (1887-1975), biologo, strenuo difensore dell’evoluzionismo e primo direttore dell’U.N.E.S.C.O.:
Quanto alla Chiesa cattolica, essa dovrà essere gradualmente purgata dalle sue dottrine intransigenti e particolari e non conserverà che le espressioni basilari della religione condivisibili con una vasta confraternita religiosa e culturale che dovrà includere tutti i culti e tutte le civiltà.

I gesuiti che abiurano lo fanno per misericordia..

Basta proselitismo, è tempo di "Silence". 

Anche per le missioni cattoliche   
                                 
Scorsese

Dal 12 gennaio nelle sale cinematografiche dell'Italia e di altri paesi sarà proiettato l'atteso ultimo film di Martin Scorsese, "Silence", già mostrato in anteprima a Roma un mese fa a un pubblico scelto composto in buona misura da gesuiti, dopo l'udienza accordata il 30 novembre da papa Francesco al celebre regista (vedi foto).
La trama del film è ripresa dal romanzo con lo stesso titolo dello scrittore cattolico giapponese Shusaku Endo (1923-1996). Ambientato nel XVII secolo, nel pieno delle persecuzioni anticristiane, ha per protagonisti due gesuiti inviati in Giappone in cerca di un loro confratello, Christovao Ferreira, già provinciale della Compagnia di Gesù, sul quale era giunta voce che aveva apostatato. In effetti così era avvenuto. E alla fine anche uno dei due, Sebastian Rodrigues, arriverà ad abiurare, con la volontà di salvare da una morte atroce altri cristiani.

Gatta ci cova..?°


Le parole dell' arciprete della basilica riferite da Avvenire: L' aggressore urlava e diceva di prendere ordini da qualcuno Gli investigatori sono cauti. Oggi il processo per direttissima Sarà ascoltato anche don Angelo, che era già stato minacciato.  Padre Angelo Maria Gaeta era stato affrontato e minacciato da Renzo Cerro già nel pomeriggio della Befana, venerdì, il giorno prima di essere colpito e sfregiato dal 42enne originario del Frusinate con un collo di bottiglia all' interno della sagrestia di Santa Maria Maggiore.L' uomo, ben vestito con un giaccone blu, felpa e jeans nonostante sia un senzatetto, era entrato nella basilica, si era diretto spedito verso l' ufficio a destra della navata centrale e aveva cominciato a urlare contro fra' Angelo: Voi frati mi avete rovinato. Quindi era fuggito subito via, senza aggredirlo fisicamente e padre Angelo, 52 anni, salernitano, prossimo a un avvicendamento di ruolo, era rimasto molto scosso, spaventato, pur dicendo ai fedeli di non avere mai visto prima quel giovane. 

Jorge Mario Bergoglio - lo schema si ripete?

L’occupazione modernista della gerarchia suscita le prime avvisaglie di una resistenza cattolica

Alcuni fatti recenti insieme a due nuove ricostruzioni degli eventi conciliari ripropongono il tema dell’occupazione modernista della Chiesa di Roma. 
I fatti

L’insegnante di religione, cattolico, perseguitato dai superiori modernisti

Il primo fatto lo riporta Marco Tosatti [1]. Siamo in Belgio.
Arnaud Dumouch è un insegnante di religione. Fin dagli inizi fu osteggiato da un sacerdote modernista che giunse ad abusare del suo ruolo di Ispettore del corso per esonerarlo. Dumouch trova comunque lavoro all’istituto dei Lasalliani, a Chatelet, dove diventa di ruolo nel 2003. Nel 2010 però il sacerdote persecutore di Dumouch, una volta nominato vicario episcopale con delega all’insegnamento, scatena contro di lui una serie di ispezioni, che culminano con un primo processo canonico.

Ed ecco un primo capo d’accusa: “Come si può ancora seguire il Magistero, oggi, dopo l’affare Galileo?
Ed ecco il secondo capo d’accusa, che è anche un rimprovero: “Lei ha insegnato che Cristo è davvero resuscitato! Ma non è che un simbolo! Lei fa dell’esoterismo!
Infine l’ingiunzione: “Lei si deve concentrare su temi sociali, tolleranza e democrazia – è l’ordine. – La Trinità, la vita dopo la morte, il peccato e il perdono non interessano a nessuno. È ridicolo!
Chiaro, no?

I Padri conciliari, però, non ne tennero conto...!?

OMBRA B'NAI B'RITH SUL CONCILIO

    Come il B’nai B’rith (Loggia paramassonica giudaica) ha infiltrato e condizionato il Concilio Vaticano II. Uno sconcertante documento, che ha rivoluzionato duemila anni di sacro Magistero e la stessa teologia cattolica 
di Francesco Lamendola  





Abbiamo già parlato di come la dichiarazione Nostra Aetate abbia introdotto nel Concilio Vaticano II il principio del dialogo inter-religioso e della pari dignità di tutte le religioni, colpendo al cuore, con ciò stesso, la pretesa della Chiesa cattolica di rappresentare la sola via verso la Verità, e non semplicemente una delle varie, possibili vie (cfr. il nostro articolo Ma cosa significa dialogo inter-religioso?, pubblicato su Il Corriere delle Regioni il 19/12/2016); ci resta da parlare dei retroscena di quello sconcertante documento, che ha rivoluzionato duemila anni di sacro Magistero e la stessa teologia cattolica, e di quanta parte vi ebbero il cardinale Bea, uomo-chiave di tale operazione, e la loggia paramassonica giudaica B’nai B’rith, fondata nel 1843 e tuttora viva ed estremamente attiva.
Scrive Epiphanius, nel volume Massoneria e sette segrete. La faccia occulta della storia, Napoli, Controcorrente Edizioni, 1990, 2002, pp.847-853):

Dobbiamo infine pregare con fiducia..!

Le apparizione di Fatima La missione di suor Lucia
  
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In occasione della seconda apparizione, alla richiesta di Lucia di portarla in cielo con i suoi cugini, la Madonna le rispose, come abbiamo visto:

- "Sì, Giacinta e Francesco li porto tra poco. Ma tu resti qui ancora qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato".

Queste parole indicano chiaramente che Lucia, oltre che come depositaria dei segreti rivelati dalla Madonna, restava su questa terra per compiere una determinata missione.

Bisogna anche ricordare che, già nella prima apparizione, il 13 maggio, la Madonna aveva annunciato:

- "Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. Poi ritornerò ancora qui una settima volta".
Doveva quindi esservi una settima apparizione della Madonna alla Cova da Iria. Quando? In essa, che cosa voleva comunicare o manifestare agli uomini la Madonna? Comunque sia, sembra ovvio ammettere che suor Lucia dovrebbe essere ancora una volta la confidente della Madonna alla Cova da Iria.
Stando così le cose, se questa settima apparizione non è avvenuta segretamente, essa rappresenta una delle grandi aspettative relative a Fatima.

Resistere nella preghiera


domenica 8 gennaio 2017

Tranquilli?

Censura sul web in seguito ai leaks di orrori pedo-satanici: tranquilli è tutto vero ed è consuetudine

marina-abramovich-hillary-clinton1° La vendetta di Obama
2° I negazionisti della tragica realtà degli abusi rituali: “Le bufale possono uccidere”
3° Anni e anni di orrori ben celati dal mainstream
4° Bambini carne da macello per ottenere il favore degli “Dei”
5° Pedofilia satanica tra i potenti. E’ consuetudine
6° I messaggi in codice delle email trapelate
7° Il pallino per l’ “arte” dei fratelli Podesta
8° A cena con la strega
9° Non solo pizza nel menù della Comet Ping Pong
10° I Clinton sul Lolita Express: non affermazioni di blogger, ma soffiate dei federali

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

Possiamo ancora salvarci?

Il suicidio della chiesa

Dall’apostasia silenziosa che affliggeva Papa Wojtyla si è passati all’autosecolarizzazione. Possiamo ancora salvarci? Wolfgang Spindler, teologo e predicatore domenicano, lo spera


Wolfgang Spindler è un teologo domenicano tedesco, ha quarantanove anni e un’idea ben precisa su quali siano i rischi che la chiesa corre in tempi come questi. Scrive su due riviste, Die Neue Ordnung (L’ordine nuovo) e Tumult, insegna, fa il prete – cioè segue una parrocchia dove celebra regolarmente messa – e scrive anche libri per bambini, perché essi, dice conversando a lungo con il Foglio, “hanno un rapporto immediato con la trascendenza. La realtà di San Nicola, ad esempio, per loro è prossima ed evidente come quella della nonna o del gatto di casa”. Ricorrono gli otto secoli dalla fondazione dell’Ordine dei Predicatori (libri suggeriti: L’Ordine dei Predicatori, a cura di Gianni Festa e Marco Rainini per Laterza e I domenicani di Massimo Carlo Giannini per il Mulino), e subito si pone l’interrogativo su quanto sia complesso e accidentato predicare il cattolicesimo nell’Europa di oggi, così provata dalla secolarizzazione.

La più grave delle moderne cinque piaghe della Chiesa

L’orfanezza della Chiesa in uscita

Nella festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, fissata nella Domenica nell’Ottava dell’Epifania da papa Benedetto XV, pubblichiamo questo contributo di Franco Parresio.



Luigi Marai, Gesù nel Tempio tra i dottori, 1884, Verona


"Versus populum"



A scadenze periodiche, qualcuno fa sentire la propria voce a proposito dell'orientamento liturgico degli altari. Secondo alcuni, la Sacrosanctum Concilium non avrebbe previsto la celebrazione versus populum, che costituirebbe quindi un arbitrio che i Padri Conciliari non avevano voluto. Secondo altri, invece, il nuovo orientamento sarebbe parte integrante della riforma conciliare. 

Invito quindi alla rilettura di Non sequitur, un mio studio pubblicato il 18 Gennaio del 2013, nel quale ritengo di aver dimostrato che l'innovazione risale agli anni Trenta del secolo scorso, sull'onda del cosiddetto movimento liturgico, con il quale i novatori gettarono le basi della grande rivoluzione conciliare.


ll trait d’union fra la gnosi e il modernismo cattolico

PAUL ROCA GNOSI E MODERNISMO

    Eminenza grigia: Paul Roca, prete apostata e scomunicato, è il trait d’union fra la gnosi e il modernismo cattolico. Identifica uno di quei personaggi che, pur passando quasi inosservati sulla scena del mondo, fanno la storia 
di Francesco Lamendola  





Può darsi che il nome di Paul Roca non dica nulla alla maggior parte delle persone di media cultura, cattolici compresi; eppure è un nome importante, perché identifica uno di quei personaggi che, pur passando quasi inosservati sulla scena del mondo, fanno la storia più di quanto non la facciano altri uomini, ben visibili e conosciuti da tutti, i quali, però, detengono un potere più apparente che reale, e operano solo in superficie, mentre gli altri, le eminenze grigie, gli ispiratori occulti, stando nell’ombra arano il campo in profondità, e spargono dei semi che daranno raccolti durevoli – tanto nel bene, quanto nel male.
Proviamo a considerare questo brano di prosa:

Credo che il culto divino come è espresso dalla liturgia, il cerimoniale, il rito e i precetti della Chiesa romana subiranno prossimamente in un Concilio ecumenico una trasformazione che, restituendo ad essi la venerabile semplicità dell’età dell’oro apostolica, li metterà in armonia con il nuovo stato della coscienza e della civilizzazione moderna. […]
[Si accederà così ad una religiosità e alla] profondità e l’universalità di un cristianesimo col quale si metteranno in armonia tutti i centri religiosi della terra. […]
Il Pontefice si accontenterà di confermare e glorificare il lavoro dello Spirito o del Cristo Spirito nello spirito pubblico, e grazie al privilegio della sua personale infallibilità, dichiarerà canonicamente “urbi et orbi” che la civilizzazione presente è figlia legittima del Santo Vangelo e della Redenzione sociale.

Chi di sfregio ferisce..


Roma, entra nella basilica di Santa Maria Maggiore e sfregia al volto due frati      


Autore del gesto un uomo di 42 anni originario di Frosinone con precedenti per droga e disturbi psichici. "La Chiesa non mi ha capito"

ROMA - E' entrato nella basilica di Santa Maria Maggiore e con un coccio di bottiglia, per motivi in corso di accertamento, ha aggredito due religiosi: padre Angelo Gaeta, addetto alla sagrestia della chiesa e padre Adolfo Ralph dei frati dell'Immacolata. E' accaduto nel pomeriggio di oggi. All'interno della chiesa - una delle quattro basiliche pontificali della città - in quel momento c'erano diversi fedeli.