ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 10 febbraio 2017

Fatima aggiornata da suor Elena Aiello

Fatima e le profezie della Beata Elena Aiello

La Massoneria, il Comunismo, il Modernismo, i Castighi divini, e il Trionfo finale di Maria SS.ma.

Mons Francesco Spadafora fu il direttore spirituale della Beata Suor Elena Aiello (1895-1961), la fondatrice delle Suore Minime della Passione, che dal 2 marzo 1923 al 1961 ha rivissuto in maniera dolorosissima la Passione di Gesù, ed ha avuto delle rivelazione private, le quali sono una precisazione del “Segreto di Fatima”.
Ella parla della persecuzione della “contro-chiesa” contro la Chiesa. Il piano della “setta segreta/foedus clandestinum” modernista, come la chiama S.Pio X nel Motu proprio Sacrorum antistitum (1 Sett 1910), di erodere dal di dentro la Chiesa, che si è avverato in maniera impressionante.


Lo stravolgimento del Vangelo

TESTIMONIANZA DI VERITA'

    Il Vangelo non è solo un libro di fede ma la testimonianza della Verità. Uno dei segni più evidenti del relativismo dottrinario che ormai da parecchi anni impazzano entro la Chiesa è dato dal Suo stravolgimento 
di Francesco Lamendola  



Uno dei segni più evidenti del soggettivismo e del relativismo dottrinario che ormai da parecchi anni impazzano entro la Chiesa è dato dallo stravolgimento del significato complessivo del Vangelo, il testo fondamentale della religione cristiana: che oggi un numero sempre maggiore di sacerdoti, di vescovi, e anche di teologi, presentano come un libro di fede, cioè come la testimonianza della fede degli evangelisti; mentre la dottrina cattolica ha sempre insegnato, fin dall’inizio, e nell’arco di quasi duemila anni, che non di un libro di fede si tratta, o, in ogni caso, non solo di un libro di fede, ma anche, e soprattutto, di una testimonianza storica ben precisa. Gli evangelisti, cioè, non raccontano quello che essi hanno creduto fosse vero, ma quello che hanno visto e che hanno udito; anche se è chiaro che il loro vedere e udire appare diverso prima e dopo il fatto della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Prima, essi avevamo capito le cose in un certo modo; dopo, le capiscono in maniera molto più ampia, più profonda, più completa. Resta però il fatto che anche la Morte, la Passione  e la Resurrezione di Gesù – anche la Resurrezione; soprattutto la Resurrezione – non sono raccontate, nei Vangeli, come degli eventi nei quali chi li racconta ha avuto fede, ma come degli eventi assolutamente reali e di per sé evidenti, ed ai quali gli evangelisti hanno assistito, o hanno ascoltato la testimonianza veridica di persone che vi hanno assistito. Pertanto,  va respinta fermamente ogni lettura sentimentale, fideistica e soggettivistica dei Vangeli: i Vangeli sono libro storici, sono testimonianze di cose reali, delle quali è stata fatta esperienza diretta, e che vengono narrate non perché ritenute vere, ma delle quali si garantisce la verità, avendola gli autori toccata con mano.

Brutta gente questi cristiani



Adesso che il collega Guido Mocellin di Avvenire ha svelato i misteri relativi ai manifesti affissi a Roma, e diretti non al Pontefice regnante, ma all’altro Re di Roma, Francesco Totti, e per un banale disguido laziale e postale finiti incollati sulle mura della Capitale;
dopo che l’arcivescovo Becciu, N. 2 della Segreteria di Stato e delegato spirituale del Papa presso l’Ordine di Malta ci ha rassicurati sul fatto che il Pontefice ha riso dell’episodio, e ha apprezzato il romanesco;
posto che pogrom e roghi sono rimandati, salvo qualche fuocherello acceso qua e là da qualche collega entusiasta; posto che siamo ancora in Carnevale, e che possiamo permetterci un sorriso;

Ciascuno ha le sue "auctoritates" !?

Auctoritates



Sull’ultimo numero della Civiltà Cattolica (quaderno 3999) il Vicedirettore Padre Giancarlo Pani ha pubblicato un articolo su “La donna e il diaconato” (abstract; parzialmente citato dal blog Settimo cielo), nel quale si avventura su un terreno insidioso, in cui, a mio parere, avrebbe fatto meglio a non inoltrarsi: la questione del sacerdozio femminile, definitivamente risolta con la lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis di Giovanni Paolo II del 22 maggio 1994.

L’abolizione del Sacrum..


Non chiamateli “crimini radicali”. Chiamateli “crimini cattolici”.


Dopo la caduta a Washington dell’asse Obama-Clinton,  come chi “sa di avere poco tempo”  (Apocalisse 12:12),  Bergoglio sta accelerando in modo decisivo indicato dalle note e-mail di John  Podesta,  il capo dellacampagna di Hillary e della rete pedofila  Pizzagate : dissolvere la specificità cattolica liquefacendola in una “religione cristiana generale”  come richiesta dal globalismo.


Confortevole limbo?

Ritorno all’ovile?
I tradizionalisti di Papa Francesco


Introduzione nostra

Il Catholic Herald è un’importante rivista cattolica inglese che viene distribuita perfino nelle parrocchie. Abbiamo riportato questo articolo perché, nonostante non contenga delle novità, si sofferma su alcuni punti che ci sono sembrati interessanti – come la preservazione del patrimonio immobiliare della Fraternità e la possibilità che alla fine, di tutta questa storia non se ne faccia niente.

Non v’è dubbio che, come ricorda l’Autore, papa Francesco abbia tutto l’interesse a togliersi dai piedi questo ostacolo della Fraternità “vagante” e quindi appare logico supporre che non ponga particolari condizioni. Tuttavia, ci sembra opportuno ricordare due cose di non poco interesse relativamente alla personalità di questo papa venuto dalla fine del mondo: la prelatura personale che non esclude, Codice alla mano, né l’ingerenza degli Ordinarii del luogo né quella dello stesso Francesco; e la manifesta capacità di Francesco di agire, non solo in dispregio della dottrina, ma anche in violazione di ogni norma comportamentale e di ogni legge sia ecclesiastica sia mondana.
Questo significa che porsi “nelle mani” di Bergoglio equivale a mettersi nelle mani della volpe posta a capo del pollaio, come afferma Mons. Richard Williamson. Senza contare le ultime novità sulle prossime donne prete con le quali non riusciamo a capire come potrebbero disporsi i sacerdoti e i fedeli della Fraternità.

Tutto chiaro?

AL, tensioni nella trincea del confessionale
Un vescovo austriaco affronta il tema dell'interpretazione di AL con un confratello che si è trovato in confessionale nella situazione di non assolvere un penitente more uxorio nonostante le sue insistenze e pezze giustificative. E conclude: «Questo conflitto deve essere affrontato e risolto, e senza un falso compromesso. Al Papa, come a un buon padre si possono fare domande, anche critiche».

Fatti, non parole




Davvero un bel colpo, non c’è che dire. La “pasquinata” romana di sabato 4 febbraio, chiunque l’abbia architettata e condotta in porto, è riuscita, come si suol dire, a “bucare gli schermi”, nonostante la pressoché unanime esecrazione e lo stracciamento delle vesti dei mass-media turiferari.
L’iniziativa appare finalmente efficace, azzeccata, non retorica ed offensiva, ma oggettiva, inattaccabile sul piano fattuale e francamente stupefacente per il parolaio ambiente tradizionalista italiano.

Il supremo mandante della pasquinata.


Incredibile ma vero. Sui manifesti non doveva esserci il papa, ma Francesco Totti


Totti
Per tre giorni è sembrato che cascasse il mondo, finché all'improvviso è saltato su uno a decretare la fine della storia. Non Francis Fukuyama, ma l'umile Guido Mocellin, solerte titolare su "Avvenire" di un osservatorio sulla presenza della Chiesa nel web:
Già, i manifesti. Erano comparsi nelle vie di Roma la mattina di sabato 4 febbraio e apostrofavano il papa in romanesco con un "A France', ma n'do sta la tua misericordia?", dopo aver elencato quattro o cinque suoi atti d'imperio, tra cui la "decapitazione" dei Cavalieri di Malta.

giovedì 9 febbraio 2017

Mater Ecclesiae ora pro nobis!



05:02

B. Anna Katharina Emmerick, mistica, religiosa (1774-1824)

Anna Katharina Emmerick nasce l’8 settembre 1774 a Flamsche, una località nei pressi di Dülmen in Vestfalia (Germania), in una famiglia molto povera di devoti contadini. Quinta di nove figli, ebbe visioni fin dall'infanzia: dall’età di 9 anni le apparivano la Madonna con Gesù Bambino, l'angelo custode e diversi santi.

Di lei si dice che distinguesse gli oggetti sacri da quelli profani, che potesse leggere nel pensiero delle persone e che avesse visioni di fatti che avvenivano nel mondo: vide, per esempio, nei dettagli tutta la rivoluzione francese. Le sue esperienze mistiche erano spesso accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione.

Anna Katharina, inoltre, aveva il dono di conoscere le malattie delle persone e prescriveva loro dei rimedi che si dimostrarono sempre efficaci.

Nel 1789 le apparve Gesù che le offrì la corona di spine: lei accettò ed ebbe così sulla fronte le prime stigmate. In seguito le si aprirono le ferite anche alle mani, ai piedi e al costato.

Non si dà un corpo senza testa


GIUSTO PER RICORDARE A “CHI” OBBEDISCONO I MAINSTREAM MEDIA


Chi governa, restando, dietro le quinte?

Rimettiamoci con Pierre Virion – una delle massime autorità cattoliche nel campo del mondialismo 2 – a uno dei più autorevoli e preparati studiosi del fenomeno massonico, a Mons. Ernest Jouin (1844-1932), con cui il Virion collaborò per anni alla redazione della celebre e documentatissima Revue Internationale des Sociétés Secrètes, fondata a Parigi nel 1912: «Io non ammetto da parte mia l’azione diretta del demonio nel governo massonico: ma comprendo che lo studio delle iniziazioni inclini lo spirito verso questa soluzione mistica, alla quale le gesta della Massoneria moderna recano un’apparente conferma. lo oppongo semplicemente a questa soluzione l’ordine provvidenziale in base al quale tutto a questo mondo è di competenza di un potere umano: e, come Cristo, capo invisibile della Chiesa cattolica, è rappresentato visibilmente quaggiù dal Papa. Parimenti, ritengo che Satana, capo invisibile dell’armata del male, non comandi ai suoi soldati che attraverso uomini, suoi accoliti, sue anime dannate, sempre liberi nel frattempo di sottrarsi ai suoi ordini e alle sue ispirazioni. Quanto a questo potere, più o meno occulto, della Massoneria e delle Società Segrete che perseguono lo stesso scopo, esso esiste per la semplice ragione che non si dà un corpo senza testa, società senza governo, esercito senza generale, popolo senza pubblico potere. L’assioma romano “tolle unum est turba: adde unum est populus”, ha qui la sua piena giustificazione: senza potere direzionale, la Massoneria sarebbe una massa più o meno smarrita in qualche idea sovversiva, ma che si decomporrebbe da sé in luogo di essere la dominatrice del mondo» 3. La citazione, pur rispondendo a criteri di buona logica, potrebbe tutta via apparire a qualcuno piuttosto di parte: ecco allora le voci di altri autorevoli protagonisti, non certo sospetti di antimassonismo:

Cosa succederà Dio solo lo sa ?

“Spifferi da Santa Marta sull’intercomunione parte II: se il fumo di Satana è davvero in Vaticano” di Fra Cristoforo
 
“Spifferi da Santa Marta sull’intercomunione parte II: se il fumo di Satana è davvero in Vaticano” di Fra Cristoforo
E’ ormai nota, come già anticipavo , la notizia di una “commissione” riservata, voluta da Bergoglio, per revisionare la Messa Cattolica.
L’intento come dicevo è quello di unificare i riti in modo tale da creare un’ intercomunione con i luterani. Cosa succederà Dio solo lo sa.
Perché ormai la demolizione è in atto.

E’ il Papa il guardiano della fede?

PRELATI CHIACCHIERONI, CONVERSAZIONI A RUOTA LIBERA. ANCORA QUALCHE INDISCREZIONE SUI DUE SINODI DELLA FAMIGLIA.


Che disastro i prelati chiacchieroni! In particolare quando si tratta di Sinodo sulla famiglia. Come forse vi ricordate, parecchio tempo fa avevo scritto della conversazione tenuta una sera a cena da un ecclesiastico, che allora non era ancora cardinale, e in cui il protagonista rivelava con un bell’anticipo (qualche mese) quale sarebbe stata la strategia del Sinodo del 2014, e del successivo, nel 2015, esortazione apostolica compresa, con le ambiguità di cui si discute e si continuerà a discutere, perché provocano divisione.

In-duces tentatio?

Il Papa ai Gesuiti: "Non deve essere una priorità difendere solo le idee cattoliche"

"Sì, c'è corruzione in Vaticano - ammette papa Bergoglio - ma non perdo la mia serenità". Sui casi di abusi sessuali: "Si tratta di una malattia. Mai accettare aspiranti sacerdoti senza accertarsi della loro adeguata maturità affettiva"

Papa Francesco riceve in Vaticano il collegio degli scrittori di Civiltà cattolica, la rivista dei Gesuiti nata nel 1850, che festeggia la pubblicazione del numero 4000.

Ai suoi confratelli il Papa raccomanda di fare "conoscere ai cattolici che Dio è al lavoro anche fuori dai confini della Chiesa, in ogni vera civiltà, col soffio del suo spirito". E aggiunge che la missione della rivista è "quella di essere una rivista cattolica. Ma essere rivista cattolica non significa semplicemente che difende le idee cattoliche, come se il cattolicesimo fosse una filosofia".

Siamo pronti?

Sarah: a Fatima un Vangelo senza compromessi col mondo
Il cardinale Sarah parla di Fatima a 100 anni dalle apparizioni nella prefazione ad un libro uscito in Francia. "Sacrificio, penitenza, riparazione per le offese, consacrazione di se: siamo pronti ad accogliere queste parole, che abbiamo cancellato o vietato dal nostro linguaggio?". "Il segreto di Fatima è un Vangelo senza compromessi con lo spirito di un mondo che vuole aprirsi a tutti i venti, tollerante, areligioso e amorale".
In occasione del centenario delle apparizioni anche papa Francesco si recherà in pellegrinaggio a Fatima dal 12 al 13 maggio 2017. È il quarto pontefice che visiterà il santuario portoghese da quando nel 1930 la Chiesa riconobbe ufficialmente il carattere soprannaturale delle apparizioni.

Dolcetti o pasquinetti?

Lecca-lecca "Papa Francesco"




PAPA/ORDINI RELIGIOSI: TANTE VOCAZIONI? QUALCOSA NON TORNA...           

Affermazioni che faranno discutere nelle anticipazioni, uscite giovedì 9 febbraio,  della trascrizione - da parte del direttore de ‘La Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro - . del colloquio intessuto da papa Francesco il 25 novembre scorso in Aula Nervi con i superiori generali di Ordini e Congregazioni religiose.

Doglie di donna(prete)

Moderna sovversione gesuitica




Nelle ultime notizie da Santa Marta Sandro Magister cita un brano di un articolo sulle donne prete scritto dal gesuita Giancarlo Panie pubblicato su La Civiltà Cattolica.
In esso abbiamo notato un passaggio curioso che ci ha fatto riflettere su una certa doppiezza ormai divenuta tipica dei moderni figli spirituali di Sant’Ignazio.
Dimentichi degli insegnamenti e del carisma del loro Santo Fondatore, sembra che i nuovi gesuiti facciano di tutto per avvalorare quell’accezione popolare del termine “gesuita” inteso spregiativamente come sinonimo di doppiezza. D’altronde, da dopo l’era di Bergoglio, tale accezione negativa sembra destinata a rimanere l’unica rispondente alla realtà.

mercoledì 8 febbraio 2017

«Perché mi percuoti?»


Nulla poena sine culpa (il caso Manelli)


papagpiipadrestefanoPubblichiamo l’interessante riflessione del professor Giovanni Turco sul contenuto del Decreto pontificio che ha colpito il Fondatore dei Francescani dell’Immacolata.

Un classico brocardo esprime uno dei principi elementari di giustizia: nessuna pena senza colpa. La pena presuppone la colpa. E quella è giusta solo se è proporzionata a questa. Si tratta di un criterio basilare della sapienza giuridica. Vi si attualizza l’istanza del giusto, la quale è perenne e vincolante per tutti e nei confronti di chiunque. Perciò intramontabile ed inconfutabile. La giustizia, infatti, trova compimento quando si dà a ciascuno il suo. Non quando si infliggono sanzioni per asservire altri al proprio volere. 
Non quando si esercita un potere che rimuove i criteri del retto operare,alla stregua di ostacoli o di ingombri. Nessuna pena è intrinsecamente legittima senza che essa si riferisca ad una colpa. Solo in presenza della colpa la pena è giustificata. Altrimenti è arbitraria.

Luci dove?

       Luci e ombre della dottrina Francesco   
            

Diversi terremoti hanno recentemente scosso la Chiesa Cattolica come istituzione e il Vaticano come Stato. Due eventi in particolare stanno segnando questo periodo Oltretevere e muovono ombre sia verso l’amministrazione Obama sia verso il pontificato di Papa Francesco.

Già da diversi mesi è noto al pubblico che tra le mail trafugate nello scandalo Wikileaks ce ne siano alcune che rivelino informazioni delicate sui giochi di potere in Vaticano. Una in particolare vedeva coinvolto John Podesta – responsabile della campagna elettorale di Hillary Clinton – il quale affermava inequivocabilmente, già nel 2012, che l’amministrazione Obama e lui stesso avevano lavorato negli anni per suscitare quella che definisce una “Catholic Spring”, una primavera cattolica. Fine di questa operazione era, a quanto si capisce, rendere inoffensiva sotto il profilo etico la Chiesa Cattolica negli States soprattutto nella sua opposizione a Obama, orientandone le prerogative ed il potere di opinion making.

Usato sicuro, o viceversa?

Il Papa: chi favorisce traffico essere umani repsonsabile davanti a Dio



Una giornata in un tweet: “Chi favorisce la tratta di persone ne è responsabile davanti a Dio, preghiamo per la conversione dei cuori” è il messaggio apparso sulla pagina di Papa Francesco, nella Giornata Internazionale della preghiera e della riflessione contro la tratta degli esseri umani. Il Pontefice si è poi espresso in udienza generale:
“Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Occorre fare ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile”.

La sua banda suona il rock!


La banda del Papa



Gli italiani hanno un detto: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Così, a questo punto del calamitoso pontificato di Jorge Mario Bergoglio, la lista dei suoi amici – quelli vicini al suo cuore, a cui ha rivolto una particolare attenzione – ci dirà chiaramente chi è lui:

Per la “par condicio”

“Voglio celebrare i 454 anni dalla conclusione del Concilio di Trento. Posso?” di Fra Cristoforo


(Trento può essere visto come il coronamento di tutte le aspirazioni riformistiche della Chiesa e nel contempo espressione del rinvigorimento interiore della Chiesa cattolica e della sua riconquistata fiducia in sé.
D’altro lato dobbiamo considerarlo come risposta alla multiforme sfida della riforma protestante. Esso precisò, chiarì, ma cementò anche il contrasto confessionale e fornì le formule di fede alla controriforma).
(G. Winkler, op. cit., p. 545)
Tra una cronaca e l’altra questa mattina ho avuto un’ illuminazione. Ci stanno spallando ogni giorno – dico – ogni santo giorno (e non se ne può più veramente) con questi 500 anni della riforma di Lutero.
Ci sarebbe da parlarne giorni e scrivere enciclopedie intere sulla barzelletta di questa pseudoricorrenza. Cioè, celebrare 500 anni di Lutero è come celebrare i 2000 anni di Nerone, il giubileo della  morte di Stalin

Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna..

VELENO DEI PRETI MODERNISTI

    Quel veleno dei preti modernisti che fa perdere la fede alle anime. L’essenza del modernismo è la superbia intellettuale la pretesa di aggiungere una postilla alle Scritture sulla base della propria lettura personale della Rivelazione 
di F.Lamendola  






Non c’è niente di più pericoloso, di più micidiale, di un nemico interno che non pensa affatto d’esser tale, anzi, che si reputa un ottimo elemento, e che, pieno di buonissime intenzioni, si agita in continuazione per portare l’universo mondo sulle sue posizioni; tanto più se costui è un fanatico che si ammanta di una apparente santità, che conduce uno stile di vita umile e irreprensibile, insomma se si presta al noto equivoco per cui una vita esemplare deve corrispondere a delle idee giuste, e, nel caso della religione cristiana, a un’ammirevole coerenza evangelica. Il veleno modernista, in particolare, se viene diffuso da sacerdoti che parrebbero tutti infervorati di zelo cristiano, che vivono in mezzo ai poveri, che non si risparmiano per amore del prossimo, può risultare doppiamente letale: perché l’apparente esemplarità di quei sacerdoti fa velo alla falsità del loro cristianesimo e induce molti in errore, portandoli, senza che se ne accorgano, fuori dalla verità di Cristo, e spingendoli in un’ottica meramente umana, immanentistica, nella quale Dio finisce per evaporare e quel che resta è l’orgoglio umano e l’umana pretesa di far da sé, di costruire il paradiso in terra, senza Dio e, magari, in concorrenza con Dio.

Là dove gira tanto denaro

L'ordine non regna a Malta. E neanche nella Chiesa

Quanto sta accadendo per l'Ordine di Malta, è in piccolo ciò che accade nella Chiesa tutta. Una divisione che è tutt'altro che superata malgrado l'intervento pesante della Santa Sede. E la questione della distribuzione dei contraccettivi resta una questione di estrema attualità.

Le luci dei media si sono ormai spente sulla vicenda del Sovrano Militare Ordine di Malta che pure, per giorni, avevano guadagnato le prime pagine dei giornali. Ciò dovrebbe far ritenere finalmente conclusa la storia, con la vittoria – e il ritorno in sella – del “buon samaritano” Allbrecht von Boeselager, che riprende il suo posto di Gran Cancelliere (no. 3 dell’Ordine), e la sconfitta ignominiosa del Gran Maestro frà Matthew Festing, il cattivo che, in nome della rigida dottrina e consigliato dal cardinale Raymond Burke, aveva cacciato il buon Boeselager, ritrovandosi ora cacciato a sua volta.

L'ultima?, non é mai l'ultima!

Ultime da Santa Marta. Porte aperte alle donne sacerdote



Il 2 agosto del 2016 papa Francesco ha istituito una commissione per studiare la storia del diaconato femminile, ai fini di un suo eventuale ripristino. E alcuni hanno visto in questo un primo passo verso il sacerdozio delle donne, nonostante lo stesso Francesco sembri averlo escluso tassativamente, rispondendo così a una domanda sull'aereo di ritorno dal suo viaggio in Svezia, lo scorso 1 novembre (nella foto il suo abbraccio con l'arcivescovo luterano svedese Antje Jackelen):

martedì 7 febbraio 2017

Caffettino alla santamartese?

Fantastico! Ora Padre Manelli e i FFI erano anche trafficanti di droga, camorristi e avvelenatori 

Padre Fidenzio Volpi è stato assassinato? E chi più ne ha più ne metta. Dopo il tentato assalto bergogliesco al patrimonio delle associazioni laicali che appoggiavano i FFI, ora viene pubblicato un libro che dipinge il demolito ordine come una specie di sabba infernale, con assassini e camorristi. Grottesco.
di Michele Majno
.
Uno dei più autorevoli organi di informazione, l’universalmente noto “Cronache maceratesi”, ci informa, con un articolo pubblicato ieri, che è stato presentato un libro che sicuramente avrà risonanza mondiale. Ne sono autori Mario Castellano e Loredana Volpi, nipote del defunto Padre Fidenzio Volpi, a suo tempo “commissario” dei Francescani dell’Immacolata.
L’articolo, e il video che lo correda, partono subito con un’affermazione assoluta e indiscutibile: Padre Volpi è morto “in circostanze misteriose”. Però. Sapevamo che era morto per un ictus. E invece no. “È stato forse avvelenato lentamente con l’arsenico?” , si chiedono gli autori.

Il colpevole del terribile psicoreato?


E chi lavora nelle tenebre..



Il prossimo 13 Marzo verrà celebrato un rito anglicano nella Basilica di San Pietro, che sarà quindi profanata con una cerimonia di una setta eretica e scismatica. La notizia è ufficiale. Si noti che a questa cerimonia parteciperanno in sacris anche dei ministri cattolici. 

Ma non basta: è allo studio una riforma della Messa, ad opera di una commissione segreta composta da ecclesiastici designati da Bergoglio e da pastori anglicani e luterani. Tale commissione dovrà eliminare dalla liturgia cattolica quegli elementi ancora sopravvissuti nel Novus Ordo - invero ormai pochi, rispetto alla Messa tridentina - in vista del raggiungimento di una comunione in sacris con gli eretici.

Fra una traduzione e l'altra detta legge il grillo?

Traduzioni e ideologia



Mi ero ripromesso di tornare sulla notizia della costituzione, presso la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (CCDDS), di una commissione incaricata di rivedere Liturgiam authenticam, e cioè la “quinta istruzione per la retta applicazione della Costituzione sulla sacra liturgia del Concilio Vaticano II sull’uso delle lingue volgari nella pubblicazione dei libri della liturgia romana” del 28 marzo 2001 (qui il testo originale latino; qui la traduzione inglese; qui il comunicato stampa in italiano). Ne aveva parlato per primo Sandro Magister sul blog Settimo Cielo, in un post dell’11 gennaio; successivamente, il 26 gennaio, la notizia era stata confermata da Gerard O’Connel sulla rivista dei gesuiti America.