ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 19 marzo 2017

Una statua collocata in un angolo della chiesa..


Miracolo di Padre Pio: ha guarito un tumore e ha convertito un’intera parrocchia ortodossa al cattolicesimo!

Per sua intercessione, la madre di un sacerdote ortodosso rumeno è guarita da un tumore terminale. E questo è stato solo l'inizio della storia...

Sono innumerevoli le testimonianze sul santo di Pietrelcina, anche se solo una parte di queste è registrata nei libri, come Padre Pio di José Maria Zavala.
Tra le testimonianze, quella di una comunità ortodossa della Romania colpisce in modo particolare perché, oltre a curare un tumore in fase terminale che affliggeva la madre di un sacerdote ortodosso, l’intercessione di San Padre Pio ha portato alla conversione di un’intera parrocchia ortodossa al cattolicesimo. E non è tutto: il parroco e i parrocchiani hanno anche costruito una chiesa dedicata al santo e un ospedale per i malati terminali della regione.

Tempus inesorabile fugit

“Precisazioni su ciò che è stato scritto in merito al nostro blog: il senso dello ‘spiffero XX’ di Fra Cristoforo e la nostra posizione riguardo i 4 Cardinali” di Finan Di Lindisfarne


Per chi fosse ignaro di tutto, legga prima i due nostri articoli precedenti ai seguenti link:
Mi sento in dovere di entrare nel merito e di aggiungere una riflessione riguardo la questione che coinvolge i 4 Cardinali, visto che pare stia emergendo una certa qual “bagarra” su siti e social, che vorrei si evitasse.

Fumus persecutionis?

Umilmente al servizio di Cristo come suo servo inutile (e adesso processateci tutti…)

di Danilo Quinto

Danilo Quinto - Caso giudiziario











 Processo per diffamazione!?                                   
Roma - Lunedì 20 marzo, torno in Tribunale per una denuncia di diffamazione di cui sono stato oggetto da parte dei radicali. Nel mio primo libro Da servo di Pannella a figlio libero di Dio avevo scritto servo sciocco in corsivo. Quasi una metafora, come scrisse Gianluca Veneziani su L’Intraprendente di qualche mese fa (l’articolo lo troverete in calce), che è il solo ad essersene occupato. La vicenda è ignota a molti, perché tanti hanno preferito non occuparsene, non scriverne e non divulgarla. Fumus persecutionis? Ma andiamo! Io non sono mica Minzolini, o Lotti.
                              Avrei potuto diventare parlamentare,
                             ma vi ho rinunciato per seguire Cristo.
E non mi lamento. Di che cosa dovrei lamentarmi, d’altra parte? Di essere per un minimo accanto a Cristo e di partecipare alle Sue sofferenze?

Forza Italiani!


DOPO GLI SCANDALI
Terremoto in Vaticano: casse vuote. Orge, truffe... le cifre horror per il Papa


Con l'avvicinarsi delle scadenze per le dichiarazioni dei redditi degli italiani, aumentano come mai prima d'ora le preoccupazioni dei vescovi italiani. Eh sì perché quest'anno i contribuenti potrebbero non essere generosi come in passato nei confronti della Chiesa Cattolica, alle prese con una delle più gravi crisi di fiducia con i fedeli. Secondo quanto riporta il Giorno, i sondaggi fatti finora per sondare l'umore dell'opinione pubblica non raccontano nulla di buono per la Cei.

Ma dove vai?

Impossibile camminare con Lutero

In questo 500mo anniversario della Riforma luterana, i cattolici  – soprattutto uomini di Chiesa e teologi – sembra abbiamo scelto di puntare su due aspetti. Il primo è quello delle intenzioni soggettive di Lutero piuttosto che i contenuti dogmatici della Riforma. Il secondo è di fare comunque “un tratto di strada insieme” indipendentemente dalle questioni dottrinali. A ben vedere, però, ambedue queste sottolineature sposano già la prospettiva luterana, sono interne alla Riforma in quanto ne accettano due importanti presupposti.

Lasciate stare lo Spirito Santo, per favore!

VITA PASTORALE DI QUALE CHIESA?

    Vita pastorale, va bene; ma di quale chiesa? La stampa cattolica della neochiesa bergogliana. V'è stata una mutazione genetica in cui non solo il vertice ma la base stessa della Chiesa si è trasformata in un’altra cosa 
di Francesco Lamendola  




Siamo stati inclini a pensare, fino a qualche tempo fa, che quello in atto nella Chiesa cattolica sia stato un lungo, astuto, strisciante, fortunato colpo di mano, mediante il quale una piccola minoranza di cardinali e vescovi massoni e di teologi modernisti e progressisti si è impossessata del vertice della struttura, dei principali dicasteri vaticani, di quasi tutte le pubblicazioni e le case editrici, e della direzione di alcuni grossi ordini religiosi, nonché delle principali conferenze episcopali, i cui poteri sono stati enormemente dilatati, fino al punto di trasformarle quasi in altrettante repubbliche indipendenti; un colpo di mano che parte dal Concilio Vaticano II e prosegue tuttora, sempre più esplicito e deciso, mano a mano che i suoi obiettivi si stanno realizzando e le resistenze vengono superate, una dopo l’altra. Obiettivi che si possono formulare press’a poco così: trasformare la Chiesa cattolica in una contro-chiesa gnostico-massonica, e la religione cristiana in una vaga religiosità sincretista e relativista, buona per il dialogo con tutti, anche con i nemici del Vangelo, e per essere indossata in tutte le stagioni; ma, soprattutto, in una sorta di paravento per preparare la piena affermazione, in una fase successiva, e ormai imminente, di una sorta di religione laica dell’uomo per l’uomo, in cui l’Uomo celebrerà se stesso, illimitatamente e incondizionatamente, facendosi padrone della vita e della morte, della generazione e della manipolazione genetica, della volontà umana e della potenza umana, senza limiti e pudori, con gli strumenti della scienza e della tecnica: il cambio di sesso, la cosiddetta maternità o paternità surrogata (leggi: “utero in affitto”), la cancellazione del sia pur minimo ostacolo alla pratica indiscriminata dell’aborto e dell’eutanasia.

Qui non colligit mecum dispergit

Verso il matrimonio dei sacerdoti?  



Un nuovo dibattito in vista?


1. In un’intervista concessa recentemente al giornale tedesco Die Zeit (1), Papa Francesco ha dichiarato che, per rimediare alla mancanza di sacerdoti, non sarebbe impossibile ordinare al sacerdozio, nella Chiesa cattolica latina, degli uomini sposati, a condizione che si tratti di «viri probati» e cioè di uomini in età matura che hanno dato  buona prova nella vita cristiana. In questa eventualità, resterebbe da determinare quali sarebbero esattamente le funzioni assegnate a questa categoria di sacerdoti. Ma, in ogni caso, la Chiesa non rivedrebbe la legge sul celibato e quindi non lascerebbe ai seminaristi la libertà di sposarsi.

2. Si avrebbe in prospettiva una nuova breccia nella morale della Chiesa cattolica?
In effetti, nel giornale Le Figaro, Jean-Marie Guénois sottotitola: «La Chiesa potrebbe evolversi sul celibato sacerdotale».
Per vederci chiaro, sono necessarie alcune precisazioni.


Si dice, vorrebbe bene alla Tradizione

A France’!  


Lo scorso 4 febbraio il quartiere del Vaticano si è svegliato tappezzato di manifesti che apostrofavano il Papa: «A Francè, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali… ma n’do sta la tua misericordia?».

Un vento di rivolta si leva dunque contro Papa Francesco. Questo perché il suo ultraprogressismo quasi dittatoriale non è alla sua prima vittima.
Del giovane ordine dei Francescani dell’Immacolata, pure fiorente, non resta più niente, per volontà personale del Papa. In causa, la rimessa in discussione del concilio Vaticano II da parte dei detti francescani. Un vescovo filippino accoglie qualcuno di loro? Viene subito rimosso dalla sua carica da Papa Francesco.

L'oltraggio


L'OLTRAGGIO ALLA BEATA VERGINE MARIA

  • 2 giorni fa
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CATECHESI DI DON MINUTELLA TRASMESSA IN DIRETTA IL 16 MARZO 2017 

sabato 18 marzo 2017

Spiegazione cattolica delle Storia Sacra.

Storia Sacra – di Don Giovanni Bosco. Una lettura tanto più preziosa adesso, mentre la Diocesi di Milano dedica alla figura di Carlo Maria Martini, protagonista indiscusso dell’era neomodernista e laicizzante della Chiesa, due giornate di eventi e trionfali celebrazioni.
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Cade l’ultima frontiera

VIA IL MISTERO DELLA MESSA ?

    Ora vogliono togliere il mistero anche dalla Messa. Mistero in svendita, in liquidazione che bello: cade il mistero, l’ultima frontiera l’ultimo tabù; e l’uomo può finalmente celebrare una religione tutta chiara e razionale 
di Francesco Lamendola  





 Era prevedibile che ci saremmo arrivati, prima o dopo; e infatti ci siamo arrivati. A forza di demandare a teologi, biblisti e studiosi di formazione modernista e storicista il compito d’interpretare i dati della Rivelazione, la Rivelazione è stata abbassata al rango di una rivelazione con la minuscola, la liturgia è diventata la cornice festosa di una serie di cerimonie molto, troppo umane, e il mistero del divino, il mistero dell’Incarnazione e quello della Trinità, il mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, il mistero della grazia, dei sacramenti, dell’Eucarestia, e quindi anche della santa Messa, tutto ciò ha smesso di costituire un limite alla conoscibilità della ragione umana, è diventato, al contrario, manifestazione di Dio all’uomo, una manifestazione così piana e aperta, che tutti possono comprendere, tutti possono leggervi dentro come se fosse un quotidiano o un rotocalco acquistato nell’edicola all’angolo, sotto casa, e portato via al prezzo di pochi euro. Mistero in svendita, mistero in liquidazione. Che bello: cade il mistero, cade l’ultima frontiera, l’ultimo tabù; e l’uomo può finalmente celebrare una religione tutta chiara e razionale, tutta opera delle sue mani e della sua volontà, dove Dio è fatto a immagine dell’uomo e non l’uomo a immagine di Dio; una religione che è stata pensata, voluta e realizzata per celebrare la grandezza dell’uomo, non la sua piccolezza; l’intelligenza dell’uomo, la forza dell’uomo, l’audacia dell’uomo, non il bisogno struggente che l’uomo ha di Dio, senza il quale potrebbe solo perdersi e perdere anche ciò che gli sta intorno.

“Buona Pasqua, Aleppo!”


BUONA PASQUA, ALEPPO! UN PROGETTO PER DARE DA MANGIARE A 1350 FAMIGLIE NELLA CITTÀ MARTIRE.

Ora che i terroristi finanziati da Stati Uniti ed Unione Europea non sono più ad Aleppo l’interesse per quella città martoriata da una guerra crudele sui media occidentali e italiani è calato a picco. Ma gli abitanti che sono riusciti a resistere alle bombe, ai cecchini e soprattutto alle menzogne stanno ancora soffrendo.

Qualunque cosa accada..

http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/03/solenne-finzione-liturgica-in-san-pietro.html

La fede dei piccoli e il tradimento dei gerarchi

Svégliati! Perché dormi, Signore? Non restare muto e inerte, o Dio (Sal 43, 23; 82, 2).

Secondo l’ipotesi alternativa già abbozzata la settimana scorsa, le voci riguardanti il progetto di un cambiamento sostanziale della Messa potrebbero nascere da una falsa indiscrezione, messa in circolazione apposta per scopi strategici. Una volta seminata l’agitazione con lo spettro di un nuovo stravolgimento liturgico, le modifiche che effettivamente potrebbero apportare – apparentemente meno incisive, ma ugualmente devastanti negli effetti a lungo termine – sarebbero alla fine accolte perfino con sollievo dagli amanti della conservazione, quella (malgrado tutto consistente) parte della Chiesa che resiste alle “novità dello Spirito” in nome dell’ordine e delle certezze. Questi novelli farisei, che si oppongono tetragoni ad ogni innovazione, specie se troppo audace, vanno lentamente rieducati nella loro mente angusta. Qual è il metodo più efficace, già sperimentato con successo sia dai regimi marxisti che dalla propaganda del politicamente corretto, che tradiscono in ciò una matrice comune? La manipolazione del linguaggio.


Puotesi sfotticchiare



Nostra presentazione
Dopo la pasquinata dei manifesti affissi a Roma per sfottere papa Francesco, si sentiva quasi il bisogno di qualcosa come la messa in rima, proprio secondo lo stile di Pasquino, delle interminabili e inqualificabili scompostezze di questo papa talmente improbabile che supera i limiti della realtà.

In tale frangente, un lettore ci ha sottoposto un suo lavoro che, condotto sullo stile suddetto, ci è sembrato degno di nota.
Si tratta di un volume in cui sono raccolte considerazioni su questo papa espresse con tono un po’ canzonatorio e un po’ censorio, ma tutte centrate sulla reale personalità di Bergoglio come la si evince dai suoi detti, dai suoi scritti e dai suoi atti.
Lo sottoponiamo quindi all’attenzione dei lettori.

L’autore si presenta con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti junior, pseudonimo che spiega lui stesso.
Lasciamo a lui, quindi, la presentazione del suo lavoro e da parte nostra ci limitiamo a fornire, alla fine, alcuni esempi dei duecento epigrammi contenuti nel volume, bastanti perché i lettori possano farsi un’idea concreta del contenuto.

Il mio nome é legione



Chi parla a nome del papa? Quanti "prestanome"
Alla domanda: chi è il portavoce del Papa? Non è così semplice rispondere. C’è Greg Burke, ma è defilato. Per il Papa però parlano molti altri: Scalfari, Padre Spadaro, che denuncia l'odio dei detrattori, ma blocca dai suoi contatti Twitter le voci che non gli vanno a genio. E poi Forte, Pinto, Marx, Coccopalmerio. Quanti prestanome in Vaticano... 
Nei giorni scorsi si è svolto il VII Corso alla Pontificia Università della Santa Croce dedicato ai giornalisti interessati all’informazione vaticana. Nel primo giorno una tavola rotonda ha dibattuto il problema delle fonti; hanno contribuito David Wiley, una firma storica della BBC, Luigi Accattoli, il prof. Giovanni Tridente, della PUSC, e chi scrive.
Una delle particolarità del momento storico ed ecclesiale che stiamo vivendo è emersa dal contesto. Ci ricordavamo, per esempio, dell’epoca di Giovanni Paolo II. In quei tempi era chiaro che il Papa, quando non parlava egli stesso – come per esempio faceva sull’aereo, inaugurando una consuetudine che i suoi successori hanno mantenuto, anche se non con la stessa libertà – aveva una persona delegata a farlo in suo nome. E questa persona era Joaquin Navarro Walls.

venerdì 17 marzo 2017

Troppa parresia fa male alla poltrona

Lucetta Scaraffia e un articolo vergognoso


index
Alcuni anni orsono, all’epoca di Eluana Englaro, il direttore dell’Osservatore romano, Gian Maria Vian, prese le distanze dall’allora direttore di Avvenire, Dino Boffo, impegnato appieno nella battaglia. Vian voleva toni bassi. Toni che continua a mantenere: droga libera, eutanasia, utero in affitto, unioni civili… di qualunque cosa si parli l’Osservatore romano bisbiglia. Oppure molto peggio!
Come è accaduto questi giorni. Bisognava pur parlare di ciò di cui parlano tutti, tranne ormai gli organi di stampa cattolici, in preda a dubbi amletici: la vicenda dei tribunali che sdoganano l’utero in affitto.

Usciti da loro stessi..,tanti!

Con questo discorso Bergoglio ha stupito tutti ed è diventato Papa Francesco

"La Chiesa deve uscire da se stessa, per andare verso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche quelle esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell'ingiustizia". Era il 9 marzo 2013. Jorge Mario Bergoglio presentava ai cardinali il discorso col quale sarebbe stato di lì a pochi giorni nominato Santo Padre. Solo in questi giorni, ne è stato diffuso il testo integrale.


Il 9 marzo 2013 l’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, leggeva nella Congregazione Generale dei cardinali il testo dal titolo “La dolce e confortante gioia di evangelizzare”. La nota si concludeva: “Pensando al prossimo Papa, c’è bisogno di un uomo che, che dalla contemplazione e dall’adorazione di Gesù Cristo aiuti la Chiesa a uscire da se stessa verso la periferia esistenziale dell’umanità, in modo da essere madre feconda della ‘dolce e confortante gioia di evangelizzare’”, si concludeva la nota del porporato argentino che di lì a giorni sarebbe divenuto Papa Francesco, primo del suo nome. Ogni prelato aveva tre minuti e mezzo di tempo per dire la proprio su come sarebbe dovuto essere il prossimo Pontefice. Jorge Mario Bergoglio scrisse a mano un breve testo oggi conservato presso l’Arcidiocesi di L’Avana, a Cuba.

Guai

Gesù a Maria VALTORTA

All’ultima ora tre quarti della mia Chiesa mi rinnegheranno, e li dovrò recidere dal tronco come rami morti

"(…) QUELLI CHE ALL’ULTIMA GIORNATA IMITERANNO GIUDA E VENDERANNO LA LORO ANIMA A SATANA NUOCENDO AL CORPO MISTICO DI CRISTO.
IN ESSI LA BESTIA AVRÀ I SUOI LUOGOTENENTI PER LA SUA ULTIMA GUERRA.

E GUAI A CHI IN GERUSALEMME, NEGLI ULTIMI TEMPI, SI RENDERÀ COLPEVOLE DI TALE PECCATO.

GUAI A COLORO CHE IN ESSA SFRUTTERANNO LA LORO VESTE PER UTILE UMANO.

GUAI A COLORO CHE LASCERANNO PERIRE I FRATELLI E TRASCURERANNO DI FARE DELLA PAROLA CHE HO LORO AFFIDATA PANE PER LE ANIME AFFAMATE DI DIO.
GUAI.

Poi è successo quel che vediamo..


Fatima "un avvertimento di apostasia dato da Maria" SECONDA PARTE




Dall'ispirata penna di un Teologo, da cui abbiamo attinto più 
volte diverse riflessioni, proponiamo la seconda parte di una meditazione sulle Apparizioni della Santissima Vergine Maria a Fatima di cui quest'anno si festeggia il Centenario.

(La prima parte QUI )
Ave Maria
AC 

Il goffo tentativo di autoassoluzione di chi è ancora convinto di essere nel giusto

La storia è davvero “magistra vitae”.
La storia è fatta di fatti concatenati, nel tempo che scorre.
Il tempo è una creatura di Dio ed è nel tempo che le creature mortali con un’anima immortale trascorrono quanto loro concesso per caratterizzare la vita eterna di conseguenza quella terrena. 


Il tempo è un dono di Dio ed è nella storia che il Signore manifesta la Sua gloria che va oltre.
La gloria dell’uomo nel tempo è invece effimera ed i nostri sforzi per goderne svaniscono.
 


Fatta questa doverosa premessa, nel tempo della storia una data può dire molte cose.
 



Perché il mondo abbia un tempo di pace.


Voce di Fatima, voce di Dio 



PAX


Voce di Fatima, voce di Dio

N° 5 –  4 marzo 2017

Vox túrturis audita est in terra nostra
(Cant. II, 12)

A Fatima, quando la Madonna parla della Russia, parla di politica, dal momento che la politica sovietica è stata la causa delle guerre e delle persecuzioni annunciate a Fatima.
Ma parlare di politica è conveniente alla Madonna? Non è necessario separare la politica e la religione, la Chiesa e lo Stato, ciascuno nel proprio ambito, senza che l’una intervenga negli affari dell’altro?

Jorge's brothers

1517-2017: 500 anni di sovversione protestante

                       

Sintesi storica del protestantesimo

Tutti i Padri hanno errato nella fede, e se non se ne sono pentiti prima di morire, essi sono dannati per l’eternità.
San Gregorio è l’autore di tutte le favole sul Purgatorio e delle Messe per i morti. Agostino si è sbagliato spesso, non si può contare su di lui. 
Gerolamo è un eretico che ha scritto molte cose empie; non c’è nessuno dei Padri che io detesti più di lui: egli ha sempre il digiuno e la verginità sulla bocca. 
Non faccio neanche più caso a Crisostomo, che è un oratore sterile. 
Basilio non è buono a niente, è un puro monaco. 
Tommaso d’Aquino è solo un nano teologico: è un pozzo di errori, un miscuglio di ogni sorta di eresie che annientano il Vangelo. (1)

Queste dichiarazioni sono state fatte da Martin Lutero e dimostrano che egli non ha fatto una riforma, ma una rivoluzione, poiché i più vecchi dottori che egli attacca vissero nel IV secolo. E tuttavia egli spiega altrove:

Io sostengo in ogni occasione che Agostino è d’accordo con noi, a causa dell’alta stima nella quale ciascuno tiene questo dottore; ma è sicuro che egli non ha mai ammesso la giustificazione per la sola fede (2).


giovedì 16 marzo 2017

Ma i vescovi non migrano mai?

Smascherato il traffico di migranti clandestini su scala industriale delle ONG. La sinistra accusa di “complottismo”….
       Nave delle ONG sbarca i migranti
Smascherato il traffico di migranti clandestini su scala industriale delle ONG. La sinistra accusa di “complottismo” per sviare l’attenzione
Come prima o poi doveva accadere, una serie di video e di denunce, alcune partite dalla stessa Frontex (l’ente europeo per le frontiere), altre dalle inchieste di alcune Procure, oltre alle decine di segnalazioni fatte in precedenza, hanno smascherato il fenomeno del traffico dei migranti su scala industriale, attuato in buona parte dalle navi delle ONG internazionali che vanno a prelevare i migranti dalle coste libiche e che sono strettamente collegate ai trafficanti di carne umana.
Questo senza contare quanto noi (ed altri siti web di controinformazione) andavamo scrivendo da alcuni anni, inascoltati e considerati “complottisti”.

Sister gender

L'EFFETTO GAY DI POPE FRANCIS

    Dopo l'elezione di Bergoglio in diverse occasioni suor Jeannine ha auspicato che ciò che in America viene chiamato “the Pope Francis effect” possa tradursi in una concreta e duratura accettazione degli omosessuali nella Chiesa 
di Cristiano Lugli



La “Campaign Against Homophobia” e la “Faith and Rainbow”, due organizzazioni che intuibilmente dal nome si occupano di diritti omosessuali all’interno delle comunità di cosiddetti “cristiani LGBT”, hanno sponsorizzato il tour polacco di suor Jeannine Gramick, svoltosi nel 2016-2017.
Questa “religiosa”, per chi non lo sapesse, è conosciuta per il suo impegno a favore di una piena accettazione delle persone gay, lesbiche e trans nella Chiesa Cattolica e nella società; ha fondato tre sezioni (“chapters”) di Dignity USA a Baltimora, Washington e Philadelphia, e ha dato vita  alla “Conferenza delle lesbiche cattoliche”. Con padre Robert Nugent ha fondato il New Ways Ministry, un’organizzazione “cattolica” impegnata per la giustizia e la tutela dei diritti delle persone gay e lesbiche nella Chiesa e nella società.

Mortale o mortalissimo?

Filippo Facci: Papa Francesco fa i conti in tasca a Sky         
            

Il Papa meno carismatico della storia umana ne ha sparata un' altra, ormai è diventato l' idolo di chi sogna nuova brecce di Porta Pia. Qui bisogna stare attenti a non farsi fraintendere dai giornalisti di Sky, che ieri il Papa ha ufficialmente difeso nell' auspicio che «la loro situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie». Come non essere d' accordo? Il Pontefice si riferiva al piano di riorganizzazione annunciato da Sky Italia che include licenziamenti e il trasferimento di SkyTg24 da Roma a Milano. Il Papa ha parlato di «manovre economiche e negoziati poco chiari» e ha pure detto che colui che toglie il lavoro all' uomo «fa un peccato gravissimo».

Dialogodiabolo

Con voi non può esserci dialogo

         UnknownDetto in modo molto diretto, i Commissari pontifici dei FFI (e le Commissarie delle SFI) sono impiegati, al soldo della Congregazione dei Religiosi (anche se – pare – siano regolarmente stipendiati con le offerte dei FFI e SFI). Non solo secondo la sana dottrina, ma anche secondo il senso comune, i Commissari non possono essere definiti, – e tantomeno autodefinirsi – “la Chiesa”. Sono solo incaricati di svolgere, a nome della Congregazione pontificia dei Religiosi, una mansione per la Chiesa, senza dubbio complicata quanto si voglia o non si voglia. Ma “la Chiesa”, grazie a Dio, è molto di più e molto al di sopra dei Commissari.

“Va bene, andiamo a morire”


L’AGNELLO E IL DRAGONE. DIALOGO A DUE VOCI FRA IL CARDINALE JOSEPH ZEN E IL MAESTRO AURELIO PORFIRI SULLA CINA E IL VATICANO

L’Agnello e il Dragone è un dialogo a due voci fra il cardinale cinese Joseph Zen, già arcivescovo di Hong Kong, e Aurelio Porfiri, compositore, musicista, professore di musica liturgica, direttore di coro, scrittore ed educatore. Un romano con sette anni di esperienza professionale ed esistenziale a Macao. Naturalmente il tema è la Cina, e soprattutto il suo rapporto con la religione, e con quella cattolica, proprio adesso che sono in corso contatti ad altissimo livello fra Pechino e Roma nell’ottica di arrivare a un equilibrio di rapporti.
E’ impossibile sintetizzare tutti gli spunti e i suggerimenti contenuti nel libro, che d’altronde per le sue dimensioni ridotte è di agevole lettura. Il cardinale Joseph Zen è timoroso che il desiderio di arrivare comunque a un “successo” nelle trattative spinga il Vaticano a cedere su punti essenziali.

Irrequietezza in sagrestia



ACCATTOLI-RUSCONI: TERZO ROUND, IN UNA FREMENTE CURVA BERGOGLIANA

Terzo dibattito molto vivace in ‘casa’ di Accattoli, nella sagrestia (piena e ‘calda’) della parrocchia romana di Santa Maria ai Monti (Madonna dei Monti). Dove va la Chiesa sotto Papa Bergoglio? Come comunica il Papa? Lacune, fraintendimenti, strumentalizzazioni. E tanto altro.

Lunedì sera 13 marzo, a quattro anni dall’elezione di Jorge Mario Bergoglio a pastore supremo della Chiesa cattolica, la parrocchia romana (e santuario) di Santa Maria ai Monti ha ospitato il terzo dibattito Accattoli-Rusconi intorno al magistero e ai comportamenti del pontefice venuto “dalla fine del mondo”. E’ stato il primo confronto – una vera occasione privilegiata - in una parrocchia, quella di cui Accattoli è parrocchiano appassionato, molto impegnato nelle attività di aiuto ai poveri, ai migranti e in quelle culturali. Come era facile attendersi abbiamo giocato in trasferta, su un campo ‘caldo’ ed è stato come se un tifoso della Lazio andasse nella curva romanista sventolando il bandierone biancazzurro e scandendo “Giorgio Chinaglia/è il grido di battaglia”. Gli ottanta i posti a sedere nella monumentale sagrestia non sono bastati e allora si è dovuti ricorrere a qualche banco preso a prestito in chiesa. Non è mancato neanche stavolta un forte applauso finale, a testimonianza del gradimento di un pubblico molto partecipe, che non ha fatto mancare il suo sostegno ad Accattoli e ha sbuffato e – nelle sue ‘anime belle’ - si è talvolta santamente indignato per quanto abbiamo detto noi. Oltre le righe solo un prete pop (non il parroco don Francesco Pesce, che ha avuto il coraggio di ospitare il dibattito), ultrà anche per la stessa curva bergogliana.