ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 23 giugno 2017

"E subito ne uscì sangue ed acqua"

Ad Vesperas Inno 
Ecco come l'insolente e
orribile schiera delle nostre colpe 
ha ferito il Cuore innocente 
di un Dio che punto non lo meritava!

Il colpo della lancia del soldato 
l'han diretto i nostri peccati, 
e la punta del ferro crudele 
l' aguzzò la colpa mortale.

Dal Cuore aperto è nata la Chiesa, 
la sposa di Cristo; 
questa è la porta a lato dell'arca 
fatta per la salvezza delle Genti.

Da esso perenne sgorga la grazia, 
come fiume a sette correnti, 
affinché le anime sordide 
vi laviamo nel sangue dell'Agnello.

È turpe ritornare alle colpe, 
che lacerano questo Cuore beato: 
emuliamo invece co' nostri cuori 
le fiamme rivelatrici d'amore.

O Gesù, gloria sia a te, 
che dal Cuore effondi la grazia, 
insieme col Padre e lo Spirito Santo 
per i secoli eterni. 
Amen.


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Fino al sacrificio supremo della Croce. "Sino al consummatum est: tutto è compiuto per amore".


Queste parole ci spiegano tutta la vita di Cristo e ci fanno comprendere perché si è presentato a noi con un cuore di carne, con un cuore come il nostro, sicura prova di amore e testimonianza costante del mistero inenarrabile della carità divina.

                                            Risultati immagini per sacro cuore di gesù sant'agata di militello

Il cuore di Dio freme di compassione! Nell'odierna solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la Chiesa offre alla nostra contemplazione questo mistero, il mistero del cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanità.

No, no, yo no estoy en casa!


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NOTERELLE SU FRANCESCO: CAFFARRA? NO, NO, YO NO ESTOY EN CASA

Un dialogo surreale (ma forse non del tutto) a proposito della richiesta di udienza da parte dei ‘quattro cardinali’ dei ‘dubia’, indirizzata al Papa a nome di tutti dal cardinale Caffarra il 25 aprile 2017 e giunta nelle mani del destinatario ai primi di maggio. Fin qui… nessuna risposta da SAnta Marta (come già era accaduto per la richiesta di chiarificazione di alcuni punti ambigui dell’ Amoris laetitia’).

DALLA FORMULA DI CREAZIONE DEI NUOVI CARDINALI
"Fratelli carissimi, ci disponiamo a compiere un atto gradito e grave del nostro sacro ministero. Esso riguarda anzitutto la Chiesa di Roma, ma interessa pure l’intera comunità ecclesiale: chiameremo a far parte del Collegio dei Cardinali alcuni nostri Fratelli, perché siano uniti alla Sede di Pietro con più stretto vincolo, divengano membri del Clero di Roma, cooperino più intensamente al nostro servizio apostolico (…)”.

Mestolate di nouvelle cuisine/nouvelle theologie


Topo di gomma in piatto di lenticchie


(OVVERO IL CRISTIANESIMO SECONDARIO NELLE RICETTE DEL GRANDE INQUISITORE)
« La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù ».
(Gen 27,22)


Non solo non sarei abbastanza santo da riuscire a pregare se attorno a me piovessero pietre, ma non sono proprio in grado di pregare nemmeno quando intorno a me si fa una non esattamente involontaria parodia della liturgia. Un qualsiasi rito celebrato senza osservarne le regole infatti non è un rito. E non è neppure una novità. Perciò, per continuare a scrivere (e leggere) certe cose abbiamo bisogno di una discreta dose di ingenuità. Quindi ce ne stiamo qui al caldo seduti, con un’espressione fissa come la facciata di un penitenziario texano. Se non per altro, almeno perché la nostra esistenza spirituale, regnante Francesco, ha preso ormai la magra silhouette di una condanna a vita.

Poi c’è ancora chi si scandalizza perché, durante una confessione (probabilmente troppo pia), il nostro don Ariano ha fatto schizzar fuori un topolino di gomma, mettendo così in fuga la povera fedele terrorizzata. E non assolta. Ormai, dall’anarchismo ermeneutico in materia di teologia e dalla spettacolarizzazione della liturgia, siamo mestamente giunti alla ridicolizzazione dei sacramenti.

Il dentista di Sosa


TUTTI A BOCCA APERTA IN VATICANO. IL PRESIDENTE DEGLI ESORCISTI AMMONISCE: “BISOGNA STUDIARE IL DIAVOLO NELLE FACOLTA’ TEOLOGICHE”. MA CHI ERA QUEL GESUITA CHE SUGGERIVA CHE IL DIAVOLO NON ESISTE?


Mi raccontano che sono rimasti a bocca aperta. Vedere il presidente dell’Aie (Associazione internazionale degli esorcisti) Padre Francesco Bamonte (noi lo abbiamo intervistato qui: 

https://youtu.be/HphAO_Fbcm8) mentre parla all’Assemblea plenaria della Congregazione per il Clero in Vaticano (si è svolta nei giorni scorsi) di esorcismo e diavolo non è una cosa da poco conto. L’Assemblea plenaria è un momento molto importante e chi ha assistito è rimasto incredulo.

Un progetto di opposizione contro Dio

E costoro hanno dettato legge per sessant’anni


Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932-Milano, 19 febbraio 2016) pubblica il suo primo libro, Il problema estetico in San Tommaso, a ventitré anni, nel 1956, mentre gli ultimi due, Pape Satàn Aleppe Come viaggiare con un salmone, vedono la luce subito dopo la sua morte, avvenuta a 83 anni, nel 2016. Nel mezzo, la bellezza di centoventi libri fra saggi, romanzi e raccolte di articoli di giornale, e sessant’anni giusti della nostra storia. Nemmeno Emilio Salgari, che scriveva per la fame e non per la fama, riesce a star dietro a un simile record; eppure Umberto Eco non scriveva per la fame, ma per diffonde le idee dell’Aspen Institute, vale a dire per favorire l’affermazione mondiale di un potere “illuminato”, laico, laicista, razionale, ragionevole, e quanto mai politically correct.  Non si pensi che abbiamo l’abitudine di litigare con i morti; in molte occasioni abbiamo espresso le nostre convinzioni riguardo a parecchi intellettuali progressisti, vivi e in ottima salute, da Umberto Galimberti a Massimo Cacciari; ma il fatto è che Umberto Eco li riassume tutti, li compendia tutti, e non solo li sintetizza, ma li esalta, come un bicchier di vino di una certa qualità esalta l’aroma di un certo piatto. Eco non è un caso letterario, è la summa della letteratura e della filosofia italiane negli ultimi sessanta anni. O, per essere più esatti, dell’estrema decadenza della letteratura e della filosofia italiane negli ultimi sessanta anni.

Cambio di marcia, retro?

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Emanuela Orlandi: dopo trentaquattro anni uno spiraglio verso le verità?

Trentaquattro anni fa spariva nel nulla Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia. Da allora di lei non si è saputo più niente, così come per un’altra giovane scomparsa in quel periodo, Mirella Gregori. Le indagini penali sul caso Orlandi si sono chiuse definitivamente nel maggio dello scorso anno, quando la Cassazione, recependo le conclusioni della Procura di Roma, ha archiviato il procedimento.
Ma ora Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, torna alla carica. Attraverso due avvocati, Annamaria Bernardini De Pace e Laura Sgrò, ha infatti presentato istanza di accesso agli atti conservati in Vaticano. Inoltre chiede un’audizione con il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, per ricostruire in che modo il Vaticano ha seguito l’intera vicenda. Per la prima volta, dunque, una richiesta formale è stata inoltrata alle autorità vaticane, e nella richiesta si parla esplicitamente di un dossier sul caso di Emanuela custodito nei sacri palazzi.

La Gaystapo

Un attacco alla libertà religiosa E la Chiesa tace


La motivazione della condanna di padre Livio è gravissima, e riguarda tutti coloro che esprimono giudizi e valutazioni in contrasto con l'ideologia omosessualista dominante. È un attacco alla libertà religiosa, ma a Roma tutto tace, Conferenza episcopale e Santa Sede. Un messaggio chiaro a chi intenda insistere nella difesa della vita e della famiglia.
A leggere i dialoghi ci sarebbe da ridere se non fosse tragico. Il processo imbastito dall’Ordine dei Giornalisti nei confronti di padre Livio Fanzaga su denuncia della senatrice Monica Cirinnà (di cui diamo conto nell’articolo di Ermes Dovico) ci riporta ai fasti dell’Unione Sovietica e della Cina maoista. Novelli inquisitori che giudicano errata l’esegesi cattolica di un brano dell’Apocalisse e pronunciano la sentenza di condanna. Da non credere. E da non sottovalutare. Anzi, è un segnale più che inquietante, che si unisce a tanti altri che stanno accadendo in questo periodo e che preparano tempi molto difficili. 

Il canto del cigno?

Il papa tace, ma parla il cardinale Müller. " La verità non si negozia"

muller

Il potente Prefetto della Dottrina della Fede il Cardinale Gerhard Müller
Quelli che sono in “peccato grave” non possono ricevere la Comunione fino a quando “la contrizione, la confessione, e la riparazione” non siano messe in pratica!

La Santa Comunione non può essere data ai Cattolici che hanno lasciato un matrimonio “valido”, che sono diventati divorziati risposati con qualcun’ altro civilmente; fino a quando non sono pentiti ed avranno confessato “tutto il peccato grave,”questo è quello che ha detto il Capo Dottrinale del Vaticano, il Cardinale Gerhard Müller, in una nuova intervista pubblicata oggi.


giovedì 22 giugno 2017

La "Madonna del Segno"?

Puntuali... Ecco ORA i SEGNI dal MARE e dal CIELO!

Sebirblu, 22 giugno 2017

L'Annuncio di ciò che sta per arrivare non lo dà solo la natura impazzita rispetto ai suoi ritmi normali, né l'avanzare degli sconvolgimenti geo-politici e religiosi che sempre più delineano le nuove direttive per rendere i popoli schiavi del Sistema Occulto, ma soprattutto giunge dal Cielo che non cessa di richiamare l'attenzione su coloro che hanno occhi per vedere.

Recentemente, due forti segnali si sono sovrapposti l'uno all'altro: uno addirittura proveniente dal mare per mezzo dei suoi più efficienti operatori, gli straordinari delfini, e l'altro dai cieli alla terra, su un significativo campo di frumento con un cerchio nel grano.

Entrambi sono portatori di un messaggio mistico talmente grande da non venir considerato ormai che da un piccolo resto di Umanità fedele, ardente e risvegliata: l'imminente "Ritorno del Cristo".

Il primo, che ha del miracoloso, è avvenuto a Sochi sul Mar Nero dove una schiera di 12 delfini, il 17 maggio scorso, ha "restituito" al mondo un'emblematica icona trovata nei fondali, interamente imbrattata di melma e detriti.

“Doveva essere un allarme per la Chiesa, ma non lo fu.”


Amorth e Mons. Marinelli fanno tremare la Curia Romana. Anche da morti.


Il celebre esorcista don Gabriele Amorth, morto in concetto di santità, narrò un fatto. Anzi: lo scrisse in uno dei suoi ultimi libri. Ecco cosa dice don Amorth:
“Nel 1999 è uscito un libro che s’intitola Via col vento in Vaticano. L’autore, anonimo, era un monsignore della curia romana. Presto tutti seppero il suo nome, Luigi Marinelli. Prima della pubblicazione del libro Marinelli venne più volte a confidarsi con me.
Era indeciso se pubblicare il libro o meno. Perché questa indecisione? Perché il libro è una collezione di aneddoti piccanti. Storie di carriere, arrivismi, avventure amorose.
E anche riti e pratiche poco chiare, che si avvicinano al satanismo. Certo, non tutto quello che c’è scritto in quel libro è vero, ma in gran parte lo è. Questo è il mio parere.”
padre gabriele amorth sorridente

Non faccio quel che dico

DAL PULPITO

Ius soli, il Papa Francesco e i vescovi predicano ma in Vaticano non esiste


Si fa presto a esigere accoglienza e integrazione per gli immigrati, quando in casa propria si è i primi a tenerli "fuori". E dire che in Vaticano il pulpito per la predica sarebbe anche quello adatto. Eppure alle parole di Papa Francesco e dei vescovi sullo Ius Soli non corrispondo i fatti perché, come ricorda il Fatto quotidiano, lo Stato del Vaticano è per certi versi un paradosso istituzionale.

“I veri capi terroristi”

CONFLITTO IN SIRIA 

Senza Putin la Siria avrebbe cessato di esistere



di Eric van de Beek
Secondo il padre fiammingo Daniel Maes, che vive in Siria dal 2010, la copertura della guerra in Siria si basa su menzogne. Il Presidente Bashar al-Assad non è il problema, ma lo sono invece i nostri politici, che sostengono l’ISIS e Al Nusra, solo per rovesciare il governo siriano. “I veri capi terroristi si trovano nell’Occidente e nell’ Arabia Saudita”.

Padre Daniel Maes,79 anni, è tornato nel suo paese natale, il Belgio, per trascorrere un periodo nell’Abbazia Norbertine al villaggio fiammingo Postel. Nel 2010 ha lasciato il Belgio per la Siria, quando il Paese non era ancora in guerra. A Qara ha vissuto momenti critici, soprattutto quando il villaggio di 25.000 persone è stato invaso da un esercito ribelle di circa 60.000 uomini.
Adesso Padre Daniel Maes è in Belgio per recuperare le forze dopo essersi ammalato in Siria (‘ ho pensato: è la fine ‘) e non tollerava più la cucina locale. Ma è venuto in Belgio anche per raccontare alla gente in Occidente la “vera storia” della Siria, poiché i media mainstream non scrivono la verità.Verso metà giugno ritornerà con le valigie pieno di aiuti umanitari per la popolazione siriana bisognosa.

E ordinò loro di non darle da mangiare

«Era obbligo della Regione far morire Eluana»: siamo tutti colpevoli in quel risarcimento a Englaro
Englaro vince la causa contro la Regione Lombardia, condannata a pagare un risarcimento per non aver ottemperato alla sentenza che, stabilendo il distacco del sondino a Eluana, autorizzò la sua morte. Al padre andranno 133 mila euro per danni morali e per "la lesione alla dignità umana" con i sit in sotto la clinica perché per i giudici il danno più grave non è stata la sua morte, ma "la violazione della sua auto determinazione". In quel risarcimento ci sono allora anche i danni arrecati con le preghiere e le veglie dell'Italia che si oppose e si oppone ancor oggi alla cultura della morte.

Francesco II sempre più vicino

Una nuova Chiesa. Non cristiana.

Ormai gli episodi aumentano, sono quasi quotidiani. Il lento, progressivo disfacimento di duemila anni di Fede e di Storia ha subito un’accelerata. Sanno che, avendo il Capo superato gli 80 anni, hanno poco tempo, ormai. Sia che sorella morte visiti il Vaticano, sia che ci sia una seconda abdicazione, i componenti vecchi e nuovi del conciliabolo di San Gallo sanno che sono alle battute finali. E stanno passando all’azione.

I pontefici della cultura moderna

La vittoria del libertinismo massonico e illuminista



Stiamo assistendo al trionfo del libertinismo più sconcio e sfrenato, il cui simbolo visibile sono le orride esibizioni dei vari Gay Pride, e la cui punta di lancia è la nuova legislazione “anti-omofobia”, vedi la futura (prossima) legge Scalfarotto, mirante ad instaurare la dittatura omosessista fondata sulla intimidazione e sul ricatto permanenti. Se un genitore, ad esempio, non sarà d’accordo che a scuola qualche organizzazione LGBT somministri a suo figlio dei corsi di “educazione sessuale”, rischierà una condanna, una multa salatissima e l’esposizione alla gogna mediatica quale spregiatore dei diritti umani e istigatore all’odio sociale.

La république en Marche

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NOTIZIE FRESCHE DAL SODOM-TOTALITARISMO

Bisognerà pensare ad una rubrica fissa, tante sono le sentenze, normative, leggi, diktat che   stringono la morsa totalitaria-sodomita sulla libertà.

L’Ordine dei Giornalisti sospende Padre Livio per sei mesi – per lesa Cirinnà.

Sulla condanna, ovviamente, i media mainstream  danno la seguente versione:; “Augurò la morte a  Cirinnà su Radio Maria, don Livio sospeso” (La Stampa).  Altre versioni dicono che Padre Livio disse rivolto a Cirinnà: “ricordati che devi morire”, cosa che un buon prete dovrebbe ripetere speso a tutti.
Gayburg, sito dei LGBT, manifesta un’esultanza per la censura, tuttavia moderata dal fatto che l’Ordine ha precisato che “non” gli “spettano  le valutazioni riguardanti la posizione morale del religioso Fanzaga». Come sarebbe?, s’indigna  l’organo sodomita: “Come prete Fanzaga ha pieno diritto di seminare odio, incentivare la discriminazione e seminare morte, solo come professionista si merita una piccola sgridata quando viola ogni regola morale e deontologica per denigrare ed offendere chi osa avere idee diverse dalle sue”?  . Mai contento, il Totalitario sodomita vuole che ad essere censurate non siano le espressioni del prete, ma proprio la sua religione,  che “semina  odio morte e discriminazione”:

mercoledì 21 giugno 2017

Il mistero della santità

La Comunione dei Santi, primizia dell’eternità



Il mistero sublime della santità è che essa agisce anche, e soprattutto, dopo la conclusione della biografia terrena: quando la persona fisica del Santo non c’è più, la sua azione continua, anzi, si fa via via più possente, come un fiume che le cui acque s’ingrossano mano a mano che scende verso il mare. Questo avviene perché la santità è una primizia della dimensione dell’Assoluto e dell’Eterno; vivendo la loro vita in Dio, i Santi incominciano ad abbattere, già fin da ora, la barriera che separa la vita terrena dalla vita eterna. Nei Santi appare ciò che la religione cristiana ha sempre insegnato, ma che tutti, anche molti credenti, tendono a dimenticare: ossia che la morte, in se stessa, non esiste: è solo un mutamento di stato, una porta che si apre su di un’altra dimensione. Dopo aver varcato quella soglia, la persona malvagia scompare nel nulla che ha ostinatamente coltivato; il Santo continua a irradiare, per così dire, dietro di sé, il profumo della vita divina, nella quale è entrato. Il Santo continua a vivere perché vive in Dio, e aveva incominciato a farlo sin da qui, quando aveva ancora un corpo, vestiva panni, mangiava e beveva come noi tutti; ma si era allenato a sbarazzarsi del superfluo e a coltivare solo l’essenziale. Con l’evento della morte, nel Santo sopravive la sua essenzialità, cioè il suo pieno abbandono in Dio: come porterebbe cessare d’irradiare la sua luce, colui che si è annullato nella Luce infinita di Dio? Al contrario, quella luce, non più offuscata dal corpo fisico, brillerà in maniera sfolgorante. Il mistero della santità è racchiuso in questo semplice concetto: morire al mondo e farsi tutto in Dio.

Le preghiere di Fatima vengono omesse dal Rosario a Fatima?


FATIMA dopo 100 anni: Matt & Ferrara sul posto


Nuovo da RTV ...

Michael Matt e Chris Ferrara a Fatima in occasione del centenario delle apparizioni pubbliche più importanti della Madonna. 

Le preghiere di Fatima vengono omesse dal Rosario a Fatima? Perché? Perché parlano di inferno, e ai modernisti non piace quella parola? La consacrazione della Russia si è verificata esattamente come richiesto dalla Madonna? Tutto il Terzo Segreto di Fatima é stato rivelato? Ha il cardinale Burke giustificato l'ultimo Padre Nicholas Gruner? In cosa consiste tutta la polemica che circonda Fatima - un'apparizione approvata dalla Chiesa e un luogo visitato da 8 degli ultimi dieci Papi.  


per i sottotitoli in italiano: Impostazioni-sottotitoli-generati automaticamente seleziona italiano 

Cronache dalla Satrapina

GIRA UNA STRANA VOCE...

Vaticano, si dimette il revisore dei conti Libero Milioni: i timori di Papa Francesco su una nuova fuga di notizie






In Vaticano, come da ormai parecchio tempo a questa parte, la tensione è alle stelle. E non solo per il caso Vatileaks. Ora, arriva anche la notizia delle dimissioni di Libero Milione, il primo revisore generale dei conti vaticani, offerte martedì a Papa Francesco e subito accettate. Dimissioni che, come sottolinea Il Corriere della Sera, tingono di mistero i contorni della riforma delle finanze vaticane. Eppure il passo indietro non è inaspettato a chi da mesi seguiva l'azione del braccio destro del cardinale George Pell, prefetto della segreteria per l'Economia.

Amorreee cheee?

Dubia irrisolti. Alcune riflessioni su Papa e papato


Coloro che in questo periodo sono cattolici e critici nei confronti del pontificato di Francesco vengono additati come individui spregevoli sia da giornalisti in malafede e con scarsa memoria che da quei cattolici, presumibilmente in buona fede, che hanno degli scrupoli a criticare il Papa. Posto che il Papa va sempre rispettato e sostenuto, siamo però in presenza di una contraddizione perché questi scrupolosi a-critici, inconsapevolmente modernisti, non capiscono che l'istituzione petrina va distinta dalla persona del pontefice. Lutero diceva che il papato era un'istituzione diabolica, disconoscendo in toto papato e gerarchia. Ci sembra che la critica ad Amoris Laetitia non sia da porre sullo stesso piano.

Contestualizziamo?..

Don Lorenzo Milani pedofilo?


Nell’opera omnia di un prete oggi beatificato da Bergoglio,  don Lorenzo Milani, opera pubblicata nel Meridiano Mondadori, vi è una lettera di don Milani a Giorgio Pecorini, in cui si leggono questi passaggi:

Quei due preti mi domandavano se il mio scopo finale nel fare scuola fosse portarli alla Chiesa o no e cosa altro mi potesse interessare al mondo nel fare scuola se non questo. E io come potevo spiegare a loro così pii e così puliti che io i miei figli li amo, che ho perso la testa per loro, che non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli sbocciare, per farli fruttare? Come facevo a spiegare che amo i miei parrocchiani più che la Chiesa e il Papa? E so che se un rischio corro per l’anima mia non è certo di aver poco amato, piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto!)”.

Il fattore K..


DALL’UCRAINA A BERLINO, AVANZA LO STATO TOTALITARIO DEL KULANDRO


Il lettore ha creduto di fare una battuta sarcastica. Invece posso assicurare che non è uno scherzo. Riservatamente, fra le condizioni poste al regime di Kiev per “entrare in Europa”, è stato chiesto di far approvare al locale  parlamento  la legge sul matrimonio  dei  pervertiti, detto “unioni civili”.  Di fronte al primo agghiacciato rifiuto della sbalordita  giunta di Kiev –  impossibile strappare in parlamento una maggioranza per questo – la risposta è stata:  allora l’entrata nell’UE ve  la sognate, perché questi sono i nostri valori

Tutto ciò si chiama gnosi…

Il relativismo teologico, ultima tappa nell’autodistruzione del cristianesimo



La cultura moderna ha prodotto il relativismo, una “scoperta” di cui va particolarmente fiera, dato che lo considera la quintessenza della “civiltà” e il criterio per distinguere ciò che è civile da ciò che è incivile (chi crede in qualcosa di vero, per essa, è un ”fondamentalista”, cioè un fanatico e un barbaro: specialmente se è un europeo); il relativismo, a sua volta, ha prodotto l’autocensura e l’autodistruzione del pensiero; l’autocensura e l’autodistruzione del pensiero hanno generato, a loro volta, il disprezzo di sé, delle proprie radici, della propria identità, e specialmente dei suoi fondamenti ultimi: filosofici, spirituali e religiosi.

Così come esige il pastoralismo.


Fa meraviglia che il Papa non risponda? Purtroppo no


SCRITTO DAL C3S
Alla sacrosanta lettera inviata da monsignor Caffarra al Papa per chiedere un incontro e discutere sulla confusione generata dai diversi modi di applicazione dell’Amoris Laetitia da parte delle Conferenze Episcopali (leggi qui), il Santo Padre ha finora ritenuto opportuno non rispondere.
Perchè?
La risposta ci sembra ovvia: perché il Papa non può rispondere.
Ovviamente non si tratta di un’impossibilità di fatto, quanto di un’impossibilità di principio, nel senso che la linea che ha scelto questo Pontefice (linea che riteniamo essere l’esito “coerente” di un’impostazione che già da tempo è presente nella Chiesa) obbliga a non rispondere, obbliga cioè a mantenere le cose in una prospettiva evanescente, fluida, differenziata, contestualizzata. Così come esige il pastoralismo.