ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 1 marzo 2018

Peggio che un impoverimento della religione cattolica

QUALI OPERE DI MISERICORDIA?



Quante sono le opere di misericordia? le opere di misericordia sono 14: 7 di ordine spirituale e 7 corporale, Gesù le ha insegnate nel Vangelo. Una cosa piuttosto curiosa, che si sta verificando nella "neochiesa" di Bergoglio 
di Francesco Lamendola  

  

Qualunque bambino che frequenta il catechismo sa che le opere di misericordia, cioè le opere che scaturiscono dal cuore buono (tale è l’etimologia della parola: cor misericors, da misèreo, ho pietà), sono quattordici: sette di ordine spirituale e sette corporale. Non sono un’invenzione dei preti o dei moralisti: Gesù le ha insegnate nel Vangelo (Matteo, 25). Le prime sette sono: 1)  consigliare i dubbiosi; 2) insegnare agli ignoranti, 3), ammonire i peccatori; 4) consolare gli afflitti; 5) perdonare le offese; 6) sopportare pazientemente le perone moleste; 7) pregare Dio per i vivi e per i morti; le seconde sono: 1) dar da mangiare agli affamati; 2) dar da bere agli assetati; 3) vestire gli ignudi; 4) alloggiare i pellegrini; 5) curare gli infermi; 6) visitare i carcerati; 7) seppellire i defunti.
Ora si sta verificando una cosa piuttosto curiosa: la Chiesa cattolica, nelle persona di molti suoi esponenti, dal falso papa Bergoglio in giù, fino all'ultimo don Olivero e all'ultimo don Farinella, per non parlare dei neoteologi alla Enzo Bianchi, parlano sempre e solo delle sette opere di misericordia corporale, ma non parlano affatto delle opere di misericordia spirituale, le quali, semmai, sono più necessarie di quelle, secondo l'esplicito insegnamento di Gesù Cristo che, rivolto alla sorella di Lazzaro, disse:Marta, Marta, tu ti agiti e ti affanni per molte cose, ma una sola cosa è necessaria; Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta. Insomma, pare che la Chiesa dei nostri giorni, la chiesa che non pochi chiamano ormai, con sfacciata impudenza, la chiesa di Francesco, come se la Chiesa non fosse solo ed esclusivamente di Gesù Cristo, sembra aver fatto proprio un aspetto dell'eresia americanista degli ultimi anni del XIX secolo e dei primi del XX (nonostante la condanna formale di Leone XIII con la lettera apostolica Testem benevolentiae nostrae, del 1899), cioè la distinzione fra virtù attive e passive, affermando la necessità delle prime e tacendo del tutto sulle seconde, come se solo le opere di misericordia corporale fossero necessarie, e non le altre. 

Cosa significa essere noi magneti?

EVANGELII GAUDIUM ???
EVALGELII GAUDIUM 
E' A FAVORE DI CRISTO?


I Nocciolo di questo lungo discorso è che secondo Francesco, gli apostoli di questi tempi non devono più portare la parola come disse Gesù “andate a portare la buona novella,” ma divenire attrattori cioè “magneti” e quindi attrarre a se il popolo, così come lo descrive nella lettera dell' Evangelii Gaudium .

Intanto prima di tutto cambiare il senso della parola di Cristo è sbagliato proprio per principio, perché si dà dello stupido a Dio, come se non sapesse cosa va bene in ogni tempo, come se non sapesse come l’uomo ragiona e come l’uomo agisce, per cui se ha stabilito che quella era la forma migliore cioè che erano gli apostoli che dovevano andare a portare la Santa parola al mondo, perché oggi si cambia, il motivo è presto detto, perché oggi il mondo corrotto non vuole più vedere nelle strade i preti a testimoniare il signore per cui si preferisce che la gente vada alla chiesa, piuttosto che vada la chiesa cioè Dio all'uomo.
E’ proprio una sottile astuzia demoniaca che impone ai futuri apostoli di rimanere immobili innanzi al mondo.

Da che pulpito

I vescovi attaccano il centrodestra ma ospitano la sinistra in chiesa

La Cei: "Sciacallaggio pseudo politico, la malavita non ha colore". Ma da che pulpito viene la predica

C'è la politica «buona», quella della sinistra, che se le bandiere politiche le porta in chiesa per un comizio e vabbè, che ci fa, anzi è giusto.
E c'è invece quella «cattiva», quella del centrodestra, di Salvini che è contro gli immigrati, di Berlusconi che assicura che ne manderà a casa 600mila perché non hanno diritto di restare e sono una «bomba sociale». E questa politica no, vade retro.

“Quelli della messa in latino”

                       IL LATINO E LA CRISTIANITA'


  Quando iniziò la nostra storia eravamo conosciuti come “quelli della messa in latino” e ancora oggi chi vuole esprimersi sbrigativamente dice così.

  A noi questa espressione non è mai piaciuta, perché affrettatamente riduttiva di tutta una visione non solo della liturgia, ma di tutta la vita cristiana, concepita secondo la grande Tradizione della Chiesa.

  Siamo stati sempre coscienti, inoltre, delle difficoltà provocate ai fedeli dall'uso del latino, difficoltà di ordine pratico e psicologico, essendo questi abituati da troppi anni all'uso dell’italiano nella messa; e non ci è mai piaciuto mettere in difficoltà, siamo pastori e non abbiamo mai giocato.

  Allora perché ostinarsi con il latino?

Contro il rancore mondiale

Quei vescovi che tanto si scandalizzano, nel vedere il leader della Lega con il Vangelo e Rosario in mano tacciono sulle leggi anti vita e famiglia volute dal PD

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Continuano le polemiche contro Salvini per aver giurato sul  Vangelo e di tenere il Rosario in mano  questa volta da parte di monsignor Perego - che tanto si scandalizza - nulla ha avuto da dire sulle leggi anti-vita e famiglia della passata legislatura né sulla Bonino a far comizi in chiesa.

Non si spengono gli echi delle parole pronunciate da Matteo Salvini sul palco di piazza Duomo a Milano, in occasione del comizio di sabato scorso, durante il quale ha promesso di seguire il Vangelo e ha mostrato il Rosario. Il gesto è stato interpretato dai suoi detrattori come una trovata elettoralistica fuori luogo e ciò era ampiamente prevedibile. C’era altresì da aspettarsi che anche settori della Chiesa si indignassero per l’accostamento del programma politico della Lega al messaggio evangelico, con il dichiarato e solenne impegno, da parte del candidato premier della Lega, di applicare i principi del cattolicesimo alla politica.

Ma “è per loro il Vangelo”?

I veri poveri chi sono? E chi sono i clochard? Come aiutare?



Ci risiamo: arriva il gelo e si torna a parlare dei Clochard (i senza tetto), e se disgraziatamente ne muore uno come purtroppo è ri-accaduto, vedi qui, ecco riaccendersi i riflettori con il rimbalzo delle responsabilità, con un rimpallarsi di accuse e sensi di colpa quasi a far sentire, inetto ed egoista, l’italiano medio che può “godere” dei conforti di una propria casa riscaldata.
Ora, senza nulla togliere al dramma di un essere umano che muore a causa del freddo, in un angolo di strada, dimenticato da tutti, è necessario fare delle distinzioni per comprendere perché ciò avviene e che, in molti casi come questo, non è affatto “colpa” degli italiani o della società di cui noi, i poveri e gli stessi clochard fanno parte. Immaginiamo bene le critiche che ci attireremo per questo articolo, tuttavia sollecitiamo a leggere fino in fondo, prima di accusarci di qualche cosa a noi estraneo.
Vedete, la preoccupazione generale di chi usa i clochard per fare politica e ideologia varia, parte dal fatto che a loro, di queste persone, non interessa un fico secco! Infatti il problema principale ruota attorno alla psicologia complessa del clochard che, DISPREZZANDO egli stesso LA SOCIETA’, decide di vivere in una certa maniera non confacente, questo è ovvio, alla stessa natura umana all’interno di un contesto, appunto, sociale.
Certo, noi qui ora dobbiamo generalizzare per semplificare, lasciando da parte i singoli casi che ci sono sempre, in tutte le categorie di persone che hanno dei problemi, lasciando a voi l’intelligenza di valutare quanto vogliamo dirvi. Non intendiamo infatti “colpevolizzare” i clochard, la cui questione è delicata e complessa, ma è necessario mettere i puntini sulle “i” proprio per spezzare il circolo vizioso che si è creato da parte di coloro che, usando i clochard, continuano loro a guadagnarci e ad ingannarci.

Sit-com vaticana

Avvenire ridicolizza Gesù (almeno facesse ridere)

La vignetta dissacrante di Staino che ricalca la macchietta stantia di un Gesù che flirta con la Maddalena. Succede su Avvenire, il quotidiano dei vescovi. Ma il peccato più grave è nel fatto che non fa nemmeno ridere. 



La domenica il disegnatore satirico (con esiti, a dire il vero, a corrente alternata) Staino, di sinistra da sempre (è stato anche direttore de «L’Unità») e non credente, pubblica su «Avvenire» una sequenza di vignette dal titolo sbarazzino «Hello, Jesus!», il cui protagonista è Gesù. Uno potrebbe dire: ma come, non ci sono vignettisti cattolici in giro? In effetti, almeno uno c’è, Clericetti, che pubblica sul mensile «Studi cattolici» da anni. Ovviamente ce ne sono tanti altri, ma non così famosi come Staino. Perciò, va bene così, «Avvenire» si è assicurato un celebre vignettista e pazienza se i fogli laicisti non ricambiano la cortesia.

mercoledì 28 febbraio 2018

A ciascuno il suo ..luogo.

SANTA VERONICA GIULIANI PARLA AI SACERDOTI

Suore Francescane dell'Immacolata - Monastero delle Murate  - Via dei Lanari, 2 - 06012 Città di castello (PG) Tel.: 075 - 8555779. 

Questa notte, dopo lungo travaglio, ho avuto il raccoglimento nel quale il Signore mi ha fatto vedere  una moltitudine di sacerdoti, tutti con abito sacerdotale; ma anche, nel medesimo punto, mi ha fatto comprendere che, fra essi, vi sono molti Giuda e suoi nemici; [...]. In un subito, una parte di essi sono divenuti come mostri infernali e peggio che gli stessi demoni. A questa vista così spaventevole il Signore, da capo a piedi tutto grondava sangue; ed, in questo punto, mi ha comunicato che quel sangue che Lui versava, glielo facevano versare i peccati e sacrilegi che commettevano detti sacerdoti, ed erano come tante spade e pugnali, come tante ferite e colpi verso Sua Divina Maestà. E mi fece vedere quel suo prezio-sissimo sangue scorrere come un fiume per terra, acciò io vedessi la poca stima e poco conto che ne faceva chi aveva potestà di tenerlo nelle medesime  mani ed anche riceverlo indegnamente, come facevano tutti quei tali che Egli mi faceva vedere.

Una improvvida, assurda inter-comunione.

Recezione dell’Eucarestia e communicatio in sacris


(di don Alfredo M. Morselli)
Segno e mistero
Per impostare correttamente gli status quaestionis dell’ammissione alla SS. Eucarestia dei divorziati civilmente risposati e della communicatio in sacris tra Cattolici ed Evangelici, è opportuno soffermarci a ben considerare la natura dei sacramenti.
La Tradizione è costante nel definire i sacramenti come segni:”signum rei sacrae inquantum est sanctificans homines” (San Tommaso[1]), “symbolum… rei sacrae et invisibilis gratiae formam visibilem” (Concilio di Trento[2]), “segni sensibili (parole e azioni), accessibili alla nostra attuale umanità. Essi realizzano in modo efficace la grazia che significano, mediante l’azione di Cristo e la potenza dello Spirito Santo” (CCC 1084).
Dunque i sacramenti sono segni: “sacramentum ponitur in genere signi”[3]. Gesù vuole che, nel momento in cui ci dona la grazia sacramentale, in qualche modo noi conosciamo quanto ci sta accadendo; è quindi ha stabilito che quelle cose sensibili deputate ad essere causa strumentale della grazia, ci dicano, ci raccontino – significhino appunto – il mysterion, il sacramentum, che irrompe nello spazio-tempo della celebrazione. Gesù ci divinizza rispettando la natura umana da Lui stesso creata, giacché “i segni sono dati agli uomini, dei quali è proprio pervenire alla conoscenza di cose ignote attraverso le cose note”[4].
Dobbiamo quindi stare attenti a non separare –trascinando nella teologia sacramentaria il principio di immanenza– il segno materiale dal suo significato sacro oggettivo, pretendendo di alterare il significato del segno in qualcosa che a noi piacerebbe fosse in un certo modo; spiega infatti S. Tommaso:”…il rito sacramentale è segno della cosa prodotta dal sacramento”[5].

E' tutto secondo copione..


In Brasile, delle «vescovesse» protestanti «consacrano»
durante una Messa di Paolo VI




Se serviva una prova in più delle demenze sacrileghe alle quali porta il Novus Ordo Missae di Paolo VI, ciò che è appena accaduto in Brasile ne fornisce una esemplare.

La Commissione Pastorale della Terra, della Conferenza Episcopale brasiliana ha organizzato la settimana scorsa la 41° edizione della Processione della Terra, in linea con la Laudato si’, intitolata “Donne terra. Resistenza, cura e diversità”.
Come fa notare il giornale on line italiano: La Nuova Bussola Quotidiana, questo evento è rivolto 
«soprattutto ai campesinos, ai contadini. … e naturalmente di questi tempi, dopo l’enciclica Laudato Sì, i temi della difesa della natura, dell’attenzione alla stessa e al lavoro che ad essa viene dedicato ha assunto un’enfasi ancora maggiore.»

E nessuno li invita a occuparsi solo delle anime

Il Bue dice cornuto all'asino"Mons. Mario Delpini Voi siete i primi a fare politica dimenticando il" VANGELO"

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L'arcivescovo di Milano, Mario Delpini"Nei comizi si parli solo di politica". L'affermazione del monsignore arriva dopo il "giuramento" compiuto sul Vangelo dal leader della Lega durante la manifestazione organizzata sabato a Milano.

"Sconfessare Salvini? Le parole dell'arcivecovo di milano con  il sostegno di altri suoi compari sono "blasfeme" 

Del resto, è paradossale che "l'accostamento tra lotta politica e religione" venga condannato quando pure "Papa Francesco fa politica e nessuno lo invita a occuparsi solo delle anime, perché i cittadini italiani sono cristiani e i cristiani sono cittadini italiani". scrive Vittorio Sgarbi sul Giornale

“La chiesa di Francesco”

1899: LE ULTIME NOVITA'




Le ultime novità? Nella Testem benevolentiae, 1899. Quella "neochiesa" che i cattolici progressisti chiamano “la chiesa di Francesco”: capire e interpretare la generale deriva dei valori morali che la nostra civiltà sta vivendo 
di Francesco Lamendola  

  

Léon Bloy soleva dire che, per conoscere le ultime novità, leggeva le epistole paoline e il libro dell'Apocalisse (cfr. il nostro articolo: Se vuoi sapere le ultime notizie, leggi san Paolo e l'Apocalisse..., ripubblicato sul sito dell'Accademia Nuova Italia il 24/12/2017). Il senso di quella frase, che poteva parere una battuta e non lo era, era invece terribilmente seria, smontava i luoghi comuni della cultura progressista, secondo la quale l’umanità è sulla via delle magnifiche sorti, per il solo fatto che ha imboccato l’autostrada della modernità. Bloy, invece, sapeva quel che ogni cristiano dovrebbe sapere, e che ha sempre saputo, fino alla prima metà del XX secolo: che non vi è reale progresso nella storia, quanto meno non dal punto di vista spirituale e morale, se non nel solco tracciato da Gesù Cristo; e che tutto il resto è chiacchiera, sofisma, o, peggio, crimine organizzato, come hanno mostrato le ideologie assassine degli ultimi due secoli, con le loro ghigliottine, le loro pulizie etniche o di classe, i loro genocidi, i loro campi di sterminio e le loro bombe atomiche (perché anche la democrazia liberale rientra nel novero delle ideologie assassine, pur se verniciata di una tinta più rispettabile). Lo stesso progresso materiale, tecnologico ed economico, altro non è che un moltiplicatore del male, del crimine e dell’infamia, se non  è posto al servizio di un’idea spirituale superiore, ma è lasciato a se stesso, libero di andare nella direzione del maggior profitto e del maggior vantaggio, non per l’uomo, ma per la tecnica stessa e per le leggi di accumulazione del capitale finanziario.

"No hay otras interpretaciones"

Quella Babele argentina che manda in confusione l'intera Chiesa
"No hay otras interpretaciones", non ci sono altre interpretazioni. La più spettacolare "fake news" del pontificato di papa Francesco è in queste quattro parole della lettera da lui scritta il 5 settembre 2016 ai vescovi della regione di Buenos Aires, di approvazione dei loro "Criteri" riguardo alla comunione ai divorziati risposati.
Non c'è niente, infatti, di più lontano dalla realtà di quelle quattro parole, se appena si guarda alla varietà di interpretazioni contrastanti di "Amoris laetitia" che ormai hanno libero corso nella Chiesa cattolica, tra nazione e nazione, tra diocesi e diocesi, tra parrocchia e parrocchia, rivendicando ciascuna la propria perfetta conformità al cruciale capitolo ottavo di quell'esortazione postsinodale.

Se il profeta è colui che disturba

APPELLO DI UN LETTORE AI VESCOVI ITALIANI: CONTRO LA DERIVA ANTROPOLOGICA PARLINO CHIARAMENTE…

Un amico di Stilum Curiae che non conosciamo personalmente, ma di cui conosciamo un’opera molto interessante di devozione mariana, e che preferisce in questa occasione mantenere l’anonimato, ci ha inviato un contributo che pubblichiamo molto volentieri. In primo luogo perché ci sembra di una chiarezza cristallina, un aiuto prezioso verso la lucidità a ormai pochi giorni da un voto politico di grandissima importanza per le sorti umane e antropologiche del nostro Paese. Poi perché lo condividiamo in larghissima parte; semmai, saremmo ancora più severi dell’autore nei confronti di quello che riteniamo sia una pesante contiguità dei vertici della Conferenza Episcopale nei confronti di un partito e di un governo responsabili di leggi chiaramente contrarie a quello che la Chiesa insegna e – forse – crede. È un contributo lungo e documentato; ma vale la pena leggero con attenzione, e condividerlo e discuterlo. Buona lettura.

Buon sangue non mente..

Migranti, Salvini zittisce la Cei: "C'è chi vuole che giuri sul Corano"

Durissimo scontro con la Cei. Galantino: "Sui migranti sciacallaggio per avere quattro voti in più". Salvini: "E Renzi, Boldrini, Bonino che fanno comizi in chiesa?"


Adesso è scontro aperto. I primi a levare le critiche contro Matteo Salvini sono stati alcuni vescovi, alla spicciolata.
L'hanno attaccato perché sabato scorso aveva esibito alla manifestazione di Milano il Vangelo e il rosario. Poi è stata la volta del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che seppur senza far nomi se l'è presa con chi fa sciacallaggio sui migranti "per quattro voti in più". La stessa chiesa che, però, poi chiude un occhio quando dai pulpiti delle chiese Laura Boldrini e Emma Bonino arringano i fedeli invitandoli a votare la sinistra. "Se qualcuno preferisce impegnarsi sul Corano o su altro - replica il leghista - io vado orgoglioso di una tradizione che qualcuno ha negato in Europa".

martedì 27 febbraio 2018

"Un incredibile legaccio"

P.Amorth, la Sala Nervi e Satana ormai in Vaticano


Sicuramente ciò che unisce in un comune denominatore i tre termini del titolo è il Maligno, al quale nemmeno la Chiesa crede più, perché dal Concilio Vaticano II è lui che ne tiene ben stretto il timone. (Cfr. QUI e QUI).

Sembra esagerato quanto dico? Eppure è veramente così! Dai frutti si vede l'albero.

Padre Amorth, che ha lasciato questo mondo nel settembre 2016 a 91 anni di età,rilasciò nel 2001 alcune dichiarazioni che rivelano il comportamento ambiguo della Santa Sede e sommamente indicative di quanto sostengo. 

Colui che conduce l'intervista premette: "Sentite cosa racconta padre Amorth. Scoprirete che la guerra, in corso da millenni, infuria più furibonda che mai... Che la battaglia adesso si è spostata soprattutto all'interno della Casa del Signore. E quel fumo... beh, quel fumo si diffonde in stanze insospettate."

Sono venuto a fare restituzione..

Vergogna o sacro timor di Dio? Chi non dobbiamo giudicare?



Abbiamo ricevuto questa e-mail, della quale riportiamo l’essenziale, sulle parole di papa Francesco a riguardo della VERGOGNA nella confessione e del non giudicare.
Cari amici del sito, vi scrivo per avere un chiarimento ad un fatto che mi sta impegnando anche con alcuni sacerdoti, ma dalla quale non ne usciamo. Papa Francesco ha inaugurato una nuova visione della Confessione, sacramento della penitenza, fin dall’Anno della Fede e poi ogni tanto, anche nell’Anno del giubileo misericordioso, insomma, ha parlato della confessione in termini spiccioli e aggiungendo sempre il concetto della vergogna e del non giudicare. (….)  non ne usciamo fuori, anche con il parroco che non sa come rispondere, insomma volevo chiedervi un chiarimento: vergogna o sacro timor di Dio? E come dobbiamo intendere il non giudicare? Come leggere le parole del Papa? (..)

La veggente più «feconda»?

Esorcismi su minori, Curia nel mirino:«Ha tentato di coprire gli abusi»



La cima del Križevac è la meta del pellegrinaggio, ma anche il principale palcoscenico sul quale esibire le proprie, presunte, capacità spirituali. Il percorso che porta alla vetta accomuna migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. E, non appena Vicka entra in trance, si scatenano gli indemoniati. Lei è la veggente più «feconda» di Medjugorie: parla con la Vergine della Pace ogni mattina alle 6 e 40. Una tempistica che non molto tempo fa ha spinto Papa Francesco ad affermare: «Preferisco la Madonna madre e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora». Parole che sembrano riferite proprio a Vicka che intrattiene da 36 anni un rapporto «quotidiano» con la Vergine. Lei l’amica di don Michele Barone, il prete esorcista abusivo arrestato venerdì con i genitori di una sua vittima e un poliziotto. A don Barone, Vicka commissiona la redazione della sua biografia. «A Medjugorje con Maria: i segreti che la Madonna mi ha affidato».

360 gradi di freddo

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Il prossimo sinodo e quei giovani vecchi

    Nel prossimo mese di marzo in Vaticano si terrà un riunione preparatoria in vista del sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, in calendario dal 3 al 28 ottobre 2018.  L’appuntamento di marzo sarà dal 19 al 24, ed è stato lo stesso Francesco ad annunciarlo durante l’Angelus di domenica 18 febbraio, quando, spiegando che i giovani invitati saranno circa trecento, ha detto: «Desidero però fortemente che tutti i giovani possano essere protagonisti di questa preparazione. Perciò, essi potranno intervenire online attraverso gruppi linguistici moderati da altri giovani. L’apporto dei gruppi della rete si unirà a quello della riunione di Roma. Cari giovani, potete trovare le informazioni sul sito web della Segreteria del Sinodo dei Vescovi. Vi ringrazio del vostro contributo per camminare insieme!».
Nella settimana precedente la domenica delle Palme, giovani di tutto il mondo si riuniranno dunque per conoscersi, parlarsi e confrontarsi, ma soprattutto per parlare alla Chiesa. Ad aprire i lavori sarà Francesco, che rivolgerà un saluto e risponderà ad alcune domande.

Perché il problema si chiama Bergoglio

PEZZO GROSSO: IL PROBLEMA NUMERO UNO DELLE FINANZE VATICANE, IOR COMPRESO, SI CHIAMA PAPA BERGOGLIO.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nei giorni scorsi su un sito para-vaticano è apparso un articolo in cui si raccontava di come il Pontefice regnante fosse impegnato nella ristrutturazione delle finanze vaticane e dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR) in particolare. Ora ci sembra di poter dire che dopo il coinvolgimento personale e diretto di papa Bergoglio prima in quel pasticciaccio brutto dell’Ordine di Malta, che, come sappiamo, profumava di soldi più che di santità, e la straordinaria richiesta alla Papal Foundation di 25 milioni di dollari per l’IDI, travolto da inchieste giudiziarie e tracolli finanziari, forse sarebbe più saggio anche per musici di corte non arpeggiare più di tanto su questi argomenti. E infatti Pezzo Grosso deve aver letto lo stesso articolo, e ci ha mandato una letterina al vetriolo. Eccola.

L'ora di riparare

PER USCIRE DALLA PALUDE


Ci serve uno spirito nuovo per uscire dalla palude. Le parole pronunziate da Pio XII l’ultimo grande pontefice del XX secolo nel suo radiomessaggio alla vigilia di Natale del '42 nel momento culminante della II^ guerra mondiale 
di Francesco Lamendola   

 

Nella crisi odierna di tutti i valori, di tutte le certezze, di tutte le verità; nella confusione ogni giorno crescente che regna nella stessa Chiesa cattolica, dove la voce di falsi pastori e di teologi eretici diffondono un senso di smarrimento e un atteggiamento di umana superbia, che allontanano le anime da Dio e le gettano in una tenebra sempre più fitta, abbiamo bisogno che l’autentico Magistero ci indichi nuovamente, come è stato per millenovecento anni e come, purtroppo, al presente più non avviene, le rette vie da seguire per ritrovare il nostro Signore Gesù Cristo, e, insieme con Lui, la pace con noi stessi e con i nostri simili: perché solo in Lui l’uomo realizza se stesso e può costruire una società giusta, mentre lontano da Lui, egli cade in preda alle passioni disordinate e finisce per autodistruggersi.

I ‘guardiani della fede’

PARLA SARAH
"Denuncio la crisi di fede di un clero che ha tradito"

Il cardinal Sarah in Belgio ha parlato della crisi della fede a partire dalle alte gerarchie ecclesiastiche e non ha esitato a denunciare il tradimento dei chierici per mancanza di fede.




Nei giorni scorsi il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, era in Belgio, dove  alla presentazione del suo libro “Dio o niente”, ha risposto a certi tentativi di modificare la morale cattolica, in particolare per quello che riguarda il matrimonio e la famiglia, oltre che l’insegnamento sulla vita. Si può leggere in certe sue parole una risposta alle esternazioni del cardinale tedesco Reinhard Marx, del vicepresidente di quella conferenza episcopale, Franz-Josef Bode, e al cardinale di Vienna, Schoenborn? 

Sembra proprio di sì. Davanti a una chiesa piena di fedeli, con in prima fila il nunzio apostolico, il cardinale De Kesel, il Borgomastro Woluwé-Saint Pierre e anche l’abate Philippe Mawet, responsabile della pastorale francofona, che aveva criticato il libro del cardinale qualche giorno prima in un articolo sul quotidiano di sinistra “Libre Belgique”, il porporato ha evocato le ideologie e i gruppi di pressione che “con mezzi finanziari e mediatici potentissimi, attaccano le finalità naturali del matrimonio e si impegnano a distruggere la cellula della famiglia”.

L’idea di un Dio perfido

INDURRE E ABBANDONARE
Chiosa semantica

   




Non è nostra intenzione intervenire, con argomentazioni biblico/teologiche sul ventilato proposito bergogliano di modificare, nel Pater noster, l’espressione “Non ci indurre in tentazione” a favore di altra meno allusiva – secondo i teologi della neochiesa – a un Dio che vuole il male delle sue creature. E, per questo, senza attendere una deliberazione definitiva da parte della Gerarchìa, già in alcune diocesi francesi si prega con la sostitutiva formula “ Non ci abbandonare alla tentazione”.

Sull’argomento sono stati prodotti autorevoli interventi che, senza ombra di dubbio, han dimostrato quanto inopportuna e scorretta sia siffatta nuova traduzione del testo greco “kai mè eisenégkes emàs eis peirasmòn” (Mt. 6, 13) che, data essere autentica Parola di Dio immodificabile, corrisponde al latino “ et ne nos inducas in tentationem”, come bene intese San Girolamo nella canonica versione della ‘Vulgata’.

Noi vorremmo dimostrare, invece, come la nuova formula, contrariamente al proposito di rendere la figura del Padre lontana da ogni connotazione di malevolenza ed ingiustizia, ma solo di misericordia, la indurisca e l’aggravi consegnando alla Cattolicità l’idea di un Dio perfido, distante e disinteressato alle vicende delle sue creature.
Perciò, con la sola analisi etimo/logico/semantica dei due verbi “indurre” e “abbandonare”, si potrà realizzare una visione che, riferita al secondo, si manifesta per essere più forte del primo, e addirittura sacrilega.

lunedì 26 febbraio 2018

Una serie di salti mortali, doppi e tripli.

UN CONCILIO "ERETICO" ?




Modernismo e concilio, ecco come se la raccontano. Una meravigliosa serie di salti mortali, doppi e tripli, per arrivare a normalizzare l'eresia e per dimostrare l'indimostrabile. A noi invece, chissà perché i conti non tornano 
di Francesco Lamendola  


 

Il modernismo? Non è stato, tutto insieme, una eresia, anzi, la sintesi di tutte le eresie, come afferma san Pio X nell'enciclica Pascendi, che lo condanna senza "se" e senza "ma", bensì un movimento di rinnovamento e di riforma della cultura e della vita della Chiesa, che, in tale posizioni e in taluni esponenti, andò, ebbene sì, oltre l'ortodossia (ma evitiamo di chiamarla eresia, per carità; che brutta parola, e poi è passato di moda il concetto che esso definisce), ma che, in altre situazioni e in altri esponenti, conteneva dei semi positivi e addirittura profetici, tanto è vero che essi vennero ripresi e pienamente utilizzati, nonché, ovviamente, riabilitati e legittimati, da quella manifestazione del Bene Assoluto che è stato il Concilio Vaticano II. 

Ma il Deep State ha papa Francesco


LA RISPOSTA di Mosca ALLA STRAGE DEI RUSSI IN SIRIA


Almeno due Su-57 (l’aereo di quinta generazione, l’F-35 russo, con una differenza: che funziona) sono apparsi sulla pista di Hmeinim da mercoledì.  Insieme a:  quattro Su-25 da appoggio tattico ravvicinato, quattro Su-35 d’interdizione aerea, e un a-50U di  sorveglianza e controllo dello spazio aereo.
Istruttive le reazioni Usa alla comparsa – dovremmo dire all’apparizione – del Su-57  nel teatro operativo. Il Pentagono: “La Russia non sta rispettando l’annunciato ritiro delle sue forze”  (sic), ma beninteso il Su-25  non pone alcun problema alle nostro operazioni in Siria. Ma hanno cessato di far volare sulla Siria il loro F-22.

Non è vero che l’abito non fa il monaco


Bose, dove fanno buone marmellate (anche di cattolicesimo)

Il riconoscimento cristianamente più azzeccato gli cascò tra le braccia un paio di anni fa. Nel 2016 l’Università degli studi in Scienze Gastronomiche di Pollenzo, quella fondata dal fondatore di Slow Food, ha affibbiato la laurea honoris causa a Enzo Bianchi, l’enogastronomo della cristianitàIn effetti, il Monastero di Bose fondato da Bianchi, più che altro, è un agriturismo con i canti di Efrem Siro in sottofondo, un ecumenico parco giochi dove ‘padre’ Bianchi, che sacerdote non è, è un laico che ha fondato una comunità propria, si veste da monaco, perché non è vero che l’abito non fa il monaco, l’abito è tutto, soprattutto in monastero, pardon, soprattutto in tivù.

Coloro che si scandalizzano..

Giuramenti con Rosario e cristianesimo in politica

I fatti: Sabato 24 Febbraio 2018 il segretario della Lega Nord, Salvini, al termine del suo comizio in piazza del Duomo a Milano, tenendo un rosario in mano ha affermato: “Giuro di applicare davvero la costituzione rispettando gli insegnamenti contenuti nel Vangelo”. La curia arcivescovile di Milano ha le sue finestre proprio sulla piazza del Duomo, l’arcivescovo Delpini deve aver udito direttamente Salvini e si è affrettato a far sapere che “Nei comizi si parli solo di politica”. Il Monsignore non si è mai accorto di quanta politica sia mai stata fatta dalla chiesa Cattolica in appoggio a tanti (troppi) governi democristiani (poco edificanti)?

Quella è zavorra medievale?

EPPURE SONO FRA NOI




Angeli, diavoli e l'Arcangelo Gabriele sono oggi "zavorra medievale" ? se la vera forza dei Santi è la preghiera, perchè è stata abolita quella a san Michele Arcangelo "la potentissima preghiera di esorcismo" contro il demonio 
di Francesco Lamendola  

  

La neochiesa e la neoteologia hanno smesso di parlare del diavolo, o hanno affermato la sua non esistenza, nello stesso tempo in cui hanno cominciato a parlare sempre di meno degli Angeli. Logico: gli Angeli, ministri della volontà divina, sono anche i naturali protettori degli uomini contro le insidie del diavolo; ma se il diavolo non esiste, come afferma baldanzosamente il gesuita Sosa Abascal, che ci stanno a fare Angeli e Arcangeli? Tutt’al più, a svolgere qualche “commissione” straordinaria, come nel caso dell’Annuncio a Maria da parte dell’Arcangelo Gabriele. Da un bel po’ di tempo, tuttavia, pare che Dio non abbia speciali commissioni da affidare loro; ed ecco che i neoteologi, tutti presi dal problema della misericordia, e il neoclero, tutto preso dall’accoglienza ai migranti, son diventati addirittura muti a proposito degli Angeli. Come se tale argomento fosse un di più, un ornamento da cartolina: roba del vecchio catechismo, roba della Chiesa di prima del Concilio. In verità, nessun documento del Concilio ha mai detto o suggerito una cosa del genere, al contrario; ma, si sa, ciò che conta è lo “spirito” del Concilio (lettera minuscola), e in tale spirito non c’è posto per cose come gli Angeli o i diavoli. 

La Barca di Pietro arenata in un banco di sabbia..

MULLER ANCORA SU AL

"Non è cambiamento pastorale: è corruzione"

"Quando il “cambiamento pastorale” ignora l’insegnamento della Chiesa, opporsi è un dovere di coscienza". Il cardinal Muller a tutto campo su crisi della fede, Amoris Laetitia, obbedienza a Pietro: "Intereptazioni contraddittorie sul capitolo VIII di Amoris Laetitia". Cambio di paradigma? "Non è sviluppo, ma corruzione". Etica della situazione? "Una falsa teoria etica, anche se si trovasse in Amoris Laetitia". E il Papa? "In quanto “persona privata”, non può imporre la sua personale teologia o la spiritualità del suo ordine religioso a tutta la Chiesa". Le direttive episcopali su AL? "Perché siano ortodosse devono essere in accordo con le parole di Cristo custodite nel deposito della fede".



Pubblichiamo di seguito il lungo intervento del Prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede card Gherard Muller scritto per il quotidiano americano First Thing. La traduzione è di Luisella Scrosati.  

"Suicidio assistito"

Zen: "Questo accordo è una resa, una svendita, un suicidio"

Il cardinale Giuseppe Zen Zekiun, vescovo emerito di Hong Kong, ha pubblicato ieri sul suo blog il seguente intervento, qui tradotto integralmente dal cinese.
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NUOVE DISCUSSIONI SUI NEGOZIATI SINO-VATICANI
Un sacerdote della Cina continentale ha condiviso le sue personali opinioni con dei laici, a proposito delle polemiche provocate dai negoziati tra Cina e Vaticano. Alcuni di essi mi hanno espresso il loro disagio e la loro perplessità. Visto che sono più vecchio di molti fedeli, sento il dovere di esprimere le mie posizioni; anche perché credo di avere il diritto di potermi difendere, viste le tante accuse di cui sono fatto segno.
Don Geng Zhanhe non vale più di me, per il titolo di cui si fregia di sacerdote "del Continente". È vero che ho lasciato il Continente prima della “liberazione” [comunista del 1949], ma le mie esperienze con le Chiese e le autorità governative del Continente accumulate tra 1989 e 1996 sono non meno ricche delle sue. Anche lui possiede delle conoscenze del mondo occidentale grazie a molti anni di studio, perciò possiamo discutere alla pari.