ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 14 marzo 2018

Cibo per i demoni


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Santa Brigida: Papa che abolisse il celibato diventerebbe cibo per i demoni all'inferno

Sfuggire alle persecuzioni

Le Suore Francescane dell'Immacolata si riuniscono ancora – Come pie donne




Sembra che dozzine di Sorelle Francescane dell'Immacolata, che erano state espulse dall'ordine dal Vaticano, si stiano ancora ritrovando, secondo il blog Veritacommissariamentoffi che di solito sparge odio contro le suore.


Ma forse è più serio il gioco del Tris…

Dalla Nouvelle Théologie alla teologia da metropolitana



Ma forse è più serio il gioco del Tris…
Dopo i recenti fatti legati al misterioso “biglietto” di Benedetto XVI, vedi qui, attraverso il quale si voleva dare dello “stolto a chi ritenesse Bergoglio teologicamente inferiore a Ratzinger“, e di conseguenza alla pessima figura di mons. Viganò e alla sua triste, disperata operazione di marketing miseramente fallita, vogliamo noi qui approfondire l’elemento della causa che sono, in verità l’oramai famosa collana di 11 volumetti – piccoletti – che non sono l’opera di papa Francesco, come qualche giornale mediatico ha avanzato in un primo momento, ma una sorta di “spiegazione” al suo magistero, ai sogni di una “sua chiesa” personalizzata.

L' «ospedale da campo» incompiuto

Una strana lettera di Benedetto XVI per il V anniversario di Francesco

(di Emmanuele Barbieri) I cinque anni di pontificato di papa Francesco sono stati celebrati dalla Santa Sede in maniera certamente inusuale. Il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò, ha reso pubblica «una lettera personale di Benedetto XVI sulla continuità con il pontificato di Papa Francesco» su cui si è concentrata tutta l’attenzione dei mediaIl messaggio è stato diffuso in occasione della presentazione della collana La Teologia di Papa Francesco, edita dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV), presso la Sala Marconi di Palazzo Pio.
Nella lettera Benedetto XVI scrive: «Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi».

Perché la stella polare del Concilio si è oscurata?

La dottrina del Concilio


Il dibattito difficile ma necessario sull’interpretazione del Concilio è iniziato subito dopo la sua solenne chiusura (l’8 dicembre del 1965). Anzi per la verità non era mancato neppure durante lo svolgimento dei suoi lavori.
Oggi ad oltre mezzo secolo da quell’evento, esiste una bibliografica storico-critica piuttosto cospicua sui testi e sul contesto del XXI Concilio ecumenico, sia dal punto di vista strettamente storico e perfino storico-politico, sia dal punto di vista teologico, dottrinale ed ecclesiale.
Un raffinato teologo italiano ha appena proposto una nuova sintesi dell’insegnamento conciliare, che vorrebbe porsi come equidistante dalle critiche dei tradizionalisti e dalle parzialità dei neo-modernisti (cf. Enrico Finotti, La dottrina del ConcilioPer una retta interpretazione del Vaticano II, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2018, pp. 194, euro 20).

I giochi si vanno facendo sempre più chiari

SE IL PAPA NON E' CATTOLICO


Se il papa non è cattolico, è un "falso papa". La difesa di Bergoglio da parte di Ratzinger è particolarmente imbarazzante, per non dire inopportuna: in fatto di ortodossia un Papa dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto 
di Francesco Lamendola  

  

Il giornale americano Newsweek, nel settembre 2015, uscì con questa stupefacente domanda in copertina: Is the Pope Catholic? (Il papa è cattolico?), scaturita, come tutti ricorderanno, da una sconcertante affermazione dello stesso Bergoglio, peraltro replicata in più occasioni: Io Credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico. Esiste Dio e basta. Non era mai accaduta una cosa del genere: né che un papa esprimesse un concetto simile, né che l'opinione pubblica fosse indotta a formulare una domanda come quella. Domanda sconvolgente, per un credente. Come può dubitare, un cattolico, che il suo papa sia cattolico? Se ne dubita, i casi sono due: o è impazzito lui, o è impazzito il papa.

Probabilmente?

« Cinque anni di Bergoglio. Appunti sul naufragio » di Antonio Socci

Per valutare questi cinque anni del papa argentino bisogna usare il criterio dettato da Gesù stesso: “ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi… dunque dai loro frutti li potrete riconoscere” (Mt 7, 17-20).
Quali sono i frutti del bergoglismo? Mi piacerebbe dire “buoni”, ma purtroppo non è così: sono pessimi. Anzitutto c’è il crollo della pratica religiosa dovunque, ma specialmente nel continente più bergogliano (il Sud America) e nel Paese con l’episcopato più bergogliano, la Germania.

Il consigliori mediatico di Santa Marta

LA MEZZA FAKENEWS SU BENEDETTO E BERGOGLIO. QUALCUNO IN VATICANO HA DETTO: BASTA…

Tutto fa pensare che qualcuno ieri in Vaticano si sia indignato e abbia detto “basta” alla vergognosa operazione, una vera e propria fakenews, con cui il Prefetto della Segreteria per le Comunicazioni, mons. Dario Edoardo Viganò, ha voluto accreditare un endorsement a 360 gradi da parte di Benedetto XVI nei confronti del pontificato tutto intero del papa regnante. Qualcuno che era in possesso di una copia della lettera che Benedetto XVI ha scritto – il 7 febbraio scorso – in risposta a una richiesta di mons. Viganò stesso. Questo qualcuno ha fatto sì che il collega Magister la ricevesse, e smontasse – almeno in parte, perché i titoloni sui giornali erano di ieri mattina, e non verranno corretti certamente, da colleghi fin troppo felici di mostrare che Ratzinger fa parte del Bergoglio fanclub – il giochetto.

Una «densa pagina teologica»

Benedetto XVI, Francesco e il giallo della lettera

La lettera del Papa emerito a sostegno di Francesco si è rivelata in realtà un'operazione mediatica gestita dal prefetto della Segereteria per le comunicazioni, monsignor Viganò, subito smascherata. 
papi
Se questo è il “dominus” della comunicazione in Vaticano, allora è bene che papa Francesco cominci a preoccuparsi seriamente. Stiamo ovviamente parlando di monsignor Dario Edoardo Viganò, potente prefetto della Segreteria per la Comunicazione, colui che sta rivoltando come un calzino tutti i media della Santa Sede per farne una efficientissima macchina da guerra con più bocche da fuoco concentrate sullo stesso obiettivo.

martedì 13 marzo 2018

I tempi sono gravi

Rivelazioni sul futuro di Gesù alla Beata Madre Elena Aiello, una mistica straordinaria del secolo scorso


Gli uomini offendono troppo Dio. Se io ti facessi vedere il numero dei peccati che si commettono in un sol giorno, ne moriresti dal dolore.
I tempi sono gravi. Il mondo è tutto sconvolto perché è diventato peggiore che ai tempi del diluvio. Il materialismo si avanza e continua la sua marcia segnata di sangue, in lotte fratricide. Vi sono segni evidenti e pericolosi per la pace. Il flagello sta passando sul mondo come l'ombra di una nube minacciosa, per testimoniare agli uomini che la giustizia di Dio preme sull'umanità e che la mia potenza di Madre di Dio contiene ancora lo scoppio dell'uragano. Tutto è sospeso come ad un filo: quando questo filo si spezzerà, la Giustizia divina piomberà sul mondo e compirà il suo terribile corso purificatore. Tutte le nazioni saranno punite perché molti sono i peccati che, come una marea di fango, ha ricoperto la terra. Le forze del male sono preparate a scatenarsi in ogni parte del mondo, con aspra violenza. Tremendo sarà lo sconvolgimento per quello che avverrà.

Il Grillo Parlante

Il doppio "stolto pregiudizio". Il testo integrale della lettera di Benedetto XVI


L'ufficio stampa della Santa Sede non ha diffuso il testo integrale della lettera inviata da Benedetto XVI lo scorso 9 febbraio al prefetto della Segreteria per la Comunicazione, monsignor Dario Edoardo Viganò.
Viganò ne ha però dato lettura (vedi foto) in occasione della presentazione alla stampa della collana "La teologia di papa Francesco", edita dalla Libreria Editrice Vaticana e fatta di undici opuscoli, di diversi autori, sui vari aspetti del magistero scritto e orale dell'attuale pontefice.
La lettera porta la data del 7 febbraio ed è in risposta a una precedente lettera di Viganò del 12 gennaio. Ma dato che è stata resa nota la sera del 12 marzo, vigilia del quinto compleanno dell'elezione a papa di Jorge Mario Bergoglio, al grande pubblico essa è arrivata come se fosse una sorta di "voto", più che buono, dato da Benedetto al suo successore, al termine del suo primo quinquennio.

Mastro Ciliegia (fine teologo)

Florilegio eresia modernista-rahneriana nelle parole di Papa Francesco (2)


Cari Amici veniamo alla seconda serie di questo strano florilegio tratto da alcune affermazioni di Papa Francesco che, purtroppo, destano ragionevoli perplessità, ambiguità, soprattutto per quanti non conoscono l’eresia del Modernismo, assai ben impastata nell’insegnamento dell’eretico gesuita Karl Rahner, oramai  insediato in tutti i seminari cattolici e nelle università pontificie. Qui per la prima parte.
Oggi analizzeremo solo due frasi perché sono molto importanti e non possono essere trattate come pic-quote. Cominciamo subito con una frase che voleva essere ad effetto, ma scatenò seri imbarazzi tanto da essere stata rimossa dal testo ufficiale:
1) 2 giugno 2016: per il giubileo della misericordia, durante una staffetta in cui ha tenuto tre discorsi al clero, nelle tre grandi Basiliche pontificie. Qui ci troviamo a san Paolo fuori le mura, ed ecco le parole di Bergoglio che si possono ascoltare nei vari video dell’incontro: “Gesù nell’episodio dell’adultera fa un po’ lo scemo (…) salvandola dalla lapidazione “ha mancato verso la morale” (..) Gesù che non era uno “pulito”….” Orbene, la frase è stata eliminata dal testo ufficiale. Ora, al di la di ogni considerazione personale, ciò su cui vogliamo soffermarci è l’errata concezione che papa Francesco sembra avere nei confronti dell’episodio dell’adultera.

E Pinocchio?

Antonio Socci: "Adesso vogliono farci credere che Benedetto XVI attaccherebbe sè stesso ed il cardinale Müller, per sostenere che Bergoglio sarebbe un gigante della teologia"


In attesa che rendano noto l’intero testo della lettera che in queste ore è stata attribuita a Benedetto XVI (di cui conosciamo solo tre frasi estrapolate), voglio fare alcune considerazioni a freddo.

Il gatto e la volpe!

Il gatto e la volpe





Senza che la cosa abbia potuto destato la minima sorpresa, giornali e televisione hanno parlato di una lettera che il cardinale Ratzinger, che si vuole far chiamare ancora Benedetto XVI, ha scritto a Mons. Viganò, Prefetto della Segreteria per la comunicazione, in occasione della presentazione della collana “La Teologia di Papa Francesco”, pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, e di cui Ratzinger ha ricevuto in omaggio gli undici volumi.

Ci stiamo avvicinando all’Ora X?

MA E' ANCORA CRISTIANESIMO?


La trasformazione: siamo sicuri che questo è ancora cristianesimo? Ormai si direbbe che ci stiamo avvicinando all’Ora X, e che chi finora è rimasto nell’ombra, si prepara a uscire allo scoperto e a mostrarsi senza più maschere 
di Francesco Lamendola  


I segnali ci sono, eccome, per chi li sa vedere; e sono sempre più numerosi e sempre più espliciti. Ormai si direbbe che ci stiamo avvicinando all’Ora X, e che chi finora è rimasto nell’ombra, si prepara a uscire allo scoperto e a mostrarsi senza più maschere. Tale, almeno, è l’impressione che si ricava da tutta una serie di fatti che stanno accadendo, in questi ultimi anni, e che, pur in ambiti differenti come la liturgia, la pastorale, la dottrina, l’arte sacra, la musica sacra, il catechismo, la stampa e la televisione nominalmente cattoliche, vanno tutti nella stesa direzione: quella di un radicale sovvertimento della religione cattolica e in una trasformazione della Chiesa in qualche cosa del tutto diverso da ciò che essa è stata fino ad ora. Per documentare questa riflessione, avremmo letteralmente l’imbarazzo della scelta; e, del resto, da anni andiamo segnalando ed evidenziando tutta una serie di anomalie, di stranezze, e, in alcuni casi, di vere e proprie profanazioni, in modo da offrire a chi ancora è capace di un pensiero critico, e non si lascia fuorviare dalla retorica buonista e “misericordiosa” di una falsa chiesa, cresciuta come un fungo velenoso sopra quella vera e tendente a soffocarla, una chiave di lettura unitaria per organizzare tutta una serie di fatti e di apparenti coincidenze, ci quali, altrimenti, considerati in maniera isolata e slegata gli uni dagli altri, si potrebbero anche attribuire al caso. 

Di chi, e perché, abbiamo paura?

ROMANA VULNERATUS CURIA SCRIVE AL PAPA: FANNO PAURA I SUOI AMICI, NON I “DIVERSI”.



Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri mattina, non appena letti i giornali, Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ci ha inviato una lettera aperta diretta al Pontefice regnante. Ieri è stata una giornata un po’ complicata per chi gestisce Stilum Curiae, e la pubblichiamo solo oggi, con mille scuse all’autore e a vori lettori. E intanto stiamo riflettendo sul singolare messaggio inviato da Benedetto, e di cui fanno a fanfara tutti i musici di corte. Ma forse ce ne occuperemo un po’ più tardi. Intanto leggiamo RVC:
“Gentile dottor Tosatti, ho letto il messaggio di Papa Francesco dato ieri a Sant’Egidio. In sintesi dice che il diverso, lo straniero non è nostro nemico, non dobbiamo avere paura, nessuno deve essere più straniero, dobbiamo continuare ad aprire corridoi umanitari, i poveri sono il nostro tesoro, ma soprattutto basta paura per lo straniero, il diverso, è una malattia (titola Repubblica il 12marzo). Le chiedo di pubblicare la seguente lettera aperta (e inutile) per il Papa.

All’insegna del «generare processi»

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Se il papa è storicista

    Nel corso di questi cinque anni di pontificato numerosi osservatori hanno sottolineato una certa ambiguità di Francesco. Un dire e non dire, un dire sì ma anche no, no ma anche sì,  perché tutto, in fin dei conti, dipende dalle circostanze e dalle condizioni del soggetto. Impostato in questo senso è, per esempio, il discorso tenuto dal papa nella chiesa luterana di Roma a proposito dell’intercomunione, ma la stessa cosa si può dire, a maggior ragione, per il capitolo VIII di Amoris laetitia sulla comunione ai divorziati risposati, dove il possibilismo si fa largo attraverso la soluzione del caso per caso.
Secondo i critici di Bergoglio, l’ambivalenza di fondo (quella che qui in passato mi sono permesso di definire la logica del  «ma anche») è un grave limite, perché nega la verità dell’eterna legge divina, mette a repentaglio l’idea stessa che esistano un bene e un male in senso oggettivo e introduce nel magistero dosi massicce di relativismo e soggettivismo. Sono questioni affrontate spesso nei dibattito su Francesco, ma il punto è che, in sede di bilancio dopo un quinquennio di pontificato, occorre prendere atto di un fatto, e cioè che questa ambivalenza non è (solo) il risultato di una insufficienza sotto il profilo teologico e filosofico: in realtà si tratta di qualcosa di voluto ed equivale a un vero e proprio programma.

Ignorante ma innocuo?

  • BRESCIA

La strega a scuola? Per la Chiesa non c'è da scherzare

Appurata la gravità dell’episodio raccontato ieri dalla Nuova BQ sulle lezioni tenute da Ramona Parenzan, che nella Scuola primaria di Mocasina ha invocato spiriti e distribuito amuleti all’insaputa dei genitori, si potrebbe pensare che il loro contenuto sia in fondo innocuo. Ma ecco in cosa crede chi promuove la wicca e la stregoneria e come la Chiesa mette in guardia i fedeli. 
Appurata la gravità dell’episodio raccontato ieri dalla Nuova BQ sulle lezioni tenute da Ramona Parenzan nella Scuola primaria di Mocasina il 26 febbraio scorso all’insaputa dei genitori, si potrebbe pensare che il loro contenuto, per strambo che sia, possa essere semplicemente ignorante ma innocuo. Ma Parenzan non si è solo presentata in molte scuole primarie come “la strega Romilda” munita di libri, amuleti, maschere africane e pozioni, facendo invocare gli spiriti ai bambini e chiedendo loro di assumere determinate posizioni come dimostrato dalle foto sul suo profilo pubblico di Facebook (oscurato dopo la pubblicazione dell’articolo di ieri).

lunedì 12 marzo 2018

In quei giorni la Fede cadrà molto in basso..

K. Emmerick: Profezie sui due Papi ed Ultimi Tempi


L'argomento che ripropongo oggi riguarda una delle più famose mistiche e veggenti della storia umana: Anna Katharina Emmerick.

Le sue profezie sono oggi tanto strabilianti quanto attuali, ma lascio a voi cari Lettori cogliere il significato profondo che meritano.

L'«età di Caino»

I Tempi di Maria erano stati profetizzati!!... - Montfort, Teresa Neumann, suor Lucia di Fatima



Oltre alla Teologia anche la Profezia cattolica illumina il mistero dei tempi di Maria che si stanno compiendo sotto i nostri occhi esterrefatti. San Luigi Grignion, suor Lucia di Fatima e Teresa Neumann sono solo un esempio…

Oltre alle legittimazioni di ordine teologico, anche la Profezia aggiunge apporti rilevanti per meglio illuminare la valida categoria dei « Tempi di Maria ». In quest’area di riflessione va tenuto presente il pluriforme carisma profetico suscitato dello Spirito Santo in alcuni uomini e donne di Dio che hanno intravisto, preannunciato, descritto e motivato i Tempi di Maria.

Il Mahatma di Santa Marta

L’IRREVERSIBILE DEMITIZZAZIONE DEL PAPATO - UN'INDECOROSA INTERVISTA AL "GHOST WRITER" DI BERGOGLIO



L’indefesso cantore della neo-chiesa, Vatican Insider, pubblica oggi un’intervista all’Arcivescovo Victor Manuel Fernandez, Rettore dell’Università Cattolica Argentina e ghost writer di Beroglio, «Senza lo sguardo di fede si riduce il Papa a personaggio» (qui).

Il contenuto è come sempre connotato dai toni del panegirico, ma rivela alcuni dettagli che contraddicono palesemente la tesi sostenuta dall’intervistato e chiaramente condivisa dall’intervistatore.  

Alla domanda di cosa abbia caratterizzato maggiormente il pontificato, Fernandez risponde: «Come cattolici crediamo nel mistero dello Spirito che scioglie i nodi e trasforma la realtà a suo modo e con i suoi tempi. Se mi chiedesse che cosa ha fatto Gandhi, potrei dirle che non ricordo più esattamente le azioni e i risultati raggiunti. Ma so senza alcun dubbio che ha lasciato un segno importantissimo nella storia e che ha provocato dei cambiamenti che non hanno lasciato immutata l’umanità». 

Una briciola nella storia millenaria della Chiesa

Cinque anni di Bergoglio


Cinque anni sono un soffio al cospetto dell’eternità e una briciola nella storia millenaria della Chiesa. Ma hanno dato al mondo l’impressione di una svolta radicale.
Papa Francesco apparve da subito il Gran Simpatico, accolto fin dalle prime battute di quel 13 marzo del 2013 col favore dei media e la simpatia dei non credenti. Un papa alla mano, fuori dalla liturgia e dal carisma, estroverso e irrituale.
Qual è stato il tratto specifico che lo ha caratterizzato in questi cinque anni?
È un Papa avvertito come figlio del suo tempo più che della Chiesa, figlio della globalizzazione più che della tradizione. Globalizzazione girone di ritorno, ovvero dalla parte di tutti i sud del mondo, tutte le periferie, pauperismo e accoglienza.

Ci ridurranno ad adorare le bestie?

EDUCAZIONE E SENSO CRITICO


L’educazione cattolica inibisce il senso critico? una chiesa che sa solamente ridere e abbandonarsi alle pagliacciate, ma che non conosce più il valore del silenzio, del raccoglimento, della preghiera non è più la "vera Chiesa" 
di Francesco Lamendola  

 

In condizioni normali, i fedeli avrebbero dovuto accorgersi subito di chi sia realmente il signor Bergoglio e di chi siano realmente i cardinali, vescovi e sacerdoti del neoclero progressista e modernista, e di che cosa stiano facendo, cioè sfasciando metodicamente la Chiesa, pezzo a pezzo, con una perseveranza e una metodicità degne di una miglior causa. Non ci sarebbero voluti degli anni; e sarebbe stata una presa di coscienza generale, per quanto dolorosa. Se un esercito è sano, i soldati si accorgono in brevissimo tempo se il nuovo comandante sta dalla loro parte, o dalla parte del nemico; se è venuto per guidarli alla vittoria, o per votarli alla disfatta; se è un capo degno di essere seguito fino alla morte, o se è un pazzo, un irresponsabile, un totale incompetente, se non addirittura un traditore. Oppure su una nave: quanto ci mette, un equipaggio sano, formato da gente sveglia ed esperta, e rendersi conto che il capitano è un alieno, piombato da chissà dove, un incapace, un presuntuoso, un incosciente, e che, seguendo la rotta da lui stabilita, la nave fatalmente andrà a naufragare sugli scogli?

Il “diversamente legittimo”

Passaporto tedesco e franchi svizzeri. Chi comanda tra i Cavalieri di Malta



Caro Magister,
un comunicato stampa dell’Ordine di Malta di poche settimane fa ha dato la notizia che "Caritas Pro Vitae Gradu", CPVG, trust caritativo costituito in Nuova Zelanda di cui tanto si è parlato per aver avuto i propri fondi sequestrati per circa cinque anni dal procuratore del tribunale di Ginevra, ha ripreso ad effettuare donazioni. E la prima l'ha destinata all’Associazione libanese dell’Ordine di Malta, presieduta da Marwan Sehnaoui, e alla Fondazione libanese dell’Ordine di Malta, anch’essa presieduta da Sehnaoui. Il progetto a cui i fondi sono destinati è un’opera di valore umanitario, di assistenza e di organizzazione di campi estivi per giovani libanesi con disabilità fisiche e mentali.
Ma facciamo qualche passo indietro. A fine marzo del 2017 Settimo Cielopubblicò delle precisazioni circa alcune affermazioni contenute in un comunicato stampa dell’Ordine di Malta. Tali precisazioni non sono mai state smentite. Riprendiamo dunque il filo dei fatti.

Fuochi di Paglia?

DA CAFFARRA A PAGLIA. LA RIVOLUZIONE NELLA BIOETICA. AL CONVEGNO DEL 7 APRILE 2018 A ROMA.


“Da Caffarra a Paglia: la rivoluzione nella boetica” sarà il tema di un intervento al Convegno del 7 aprile prossimo, a Roma. “Chiesa cattolica, dove vai?” è il titolo del convegno, che si svolgerà in una giornata.
Il convegno sta prendendo forma. In particolare il ricordo di Carlo Caffarra, il porporato scomparso l’anno scorso sarà affidato a due laici: uno specialista in bioetica, Renzo Puccetti, bioeticista, e Francesca Romana Poleggi giornalista e scrittrice. Puccetti medico, socio fondatore della Società Medico Scientifica interdisciplinare è autore di vari libri, fra i quali uno sulla Humanae Vitae, molto apprezzato dal cardinale Caffarra. “I veleni della contraccezione” è il titolo dell’opera, pubblicata dalle Edizioni Studio Domenicano di Bologna con cui il cardinale aveva un intenso rapporto.

Non sarà che..?

Un vescovo si leva contro lo "sbando" brasiliano

Una Chiesa allo sbando, che finanzia ONG abortiste e omosessuali, che fa partecipare alla consacrazione due “vescovesse”; una Chiesa filo comunista, che perde ogni anno schiere di fedeli. Il drammatico appello di un vescovo brasiliano ai suoi confratelli. 




Una Chiesa allo sbando, sotto attacco da parte dei laici, per finanziamenti a ONG abortiste e pro unioni omosessuali, una Chiesa in cui un arcivescovo fa partecipare alla consacrazione, durante la messa, due “vescovesse” protestanti; una Chiesa schierata politicamente a sinistra, in una maniera che non può non creare problemi. Una Chiesa che perde – e forse non è un caso – ogni anno schiere di fedeli.

domenica 11 marzo 2018

L’ultima prova della Chiesa

L’Anticristo. Aspetti biblici e sistematici.


Durante la presentazione de L’Anticristo di Reinhard Raffalt (xy.it, Arona 2017. Vedi qui), tenutasi il 16 febbraio a Seregno per iniziativa del Circolo Culturale J.H. Newman, il teologo Prof. Dr. don Manfred Hauke della Facoltà Teologica di Lugano ha tenuto una relazione introduttiva sugli “aspetti biblici e sistematici” dell’Anticristo. Poiché si è trattato di un intervento del tutto istruttivo e sapientemente orientato alle fonti della rivelazione cristiana ne pubblichiamo volentieri qui di seguito il testo con l’autorizzazione del Professor Hauke che ringraziami. Rinviamo inoltre, su indicazione dell’Autore e per completezza bibliografica, aM. HAUKE, Die biblische Lehre vom Antichrist in ihrer Bedeutung für eine christliche Theologie der Geschichte, in R. DÖRNER (ed.), „In den letzten Tagen werden schlimme Zeiten hereinbrechen“ (nach 2 Tim 3,1). Der Antichrist und die Welt von heute, Norderstedt 2008, 29-59. Seguirà prossimamente il testo della relazione del Dr. p. Serafino Lanzetta su Il contributo di Reinhard Raffalt alla comprensione della figura dell'Anticristo.

Con i sacramenti non si scherza

"CON I SACRAMENTI NON SI SCHERZA!" - intervista a mons. Nicola Bux su temi scottanti di pastorale sacramentaria..


In relazione al tema di questo nostro numero della rivista: La celebrazione dei Sacramenti, segnaliamo ai lettori un recente libro di Monsignor Nicola Bux dal titolo: Con i sacramenti non si scherza, ed. Cantagalli, 2016.

Il libro è avvalorato dalla prestigiosa prefazione di Vittorio Messori, che fra l’altro afferma: «Alla base di tutto quanto succede nella Catholica ormai da decenni, c’è […] quella “svolta antropocentrica che ha portato nella Chiesa molta presenza dell’uomo, ma poca presenza di Dio”. La sociologia invece della teologia, il Mondo che oscura il cielo, l’orizzontale senza il verticale, la profanità che scaccia la sacralità».
A mons. Bux abbiamo rivolto alcune domande per cogliere in ognuno dei sette sacramenti almeno un aspetto su cui riflettere e lavorare per una maggiore qualificazione celebrativa.
A Lui un cordiale ringraziamento, sia per il dono del suo libro, sia per questa intervista concessa alla nostra Rivista, che qui proponiamo ai nostri lettori.

L'assist

Un supplemento di prudenza



Sta facendo molto discutere in questi giorni la sentenza dell’Alta Corte di giustizia di Londra del 20 febbraio scorso, con la quale si autorizzano i medici dell’Alder Hay Children Hospital di Liverpool a far morire il piccolo Alfie Evans sospendendo ventilazione e nutrizione.

La sentenza fa discutere anche perché in essa il giudice Hayden, per giustificare la sua decisione, fa riferimento, tra l’altro, al messaggio inviato da Papa Francesco il 7 novembre 2017 a Mons. Vincenzo Paglia e ai partecipanti al meeting regionale europeo della World Medical Association sulle questioni del “fine-vita”, organizzato in Vaticano unitamente alla Pontificia Accademia per la Vita (qui).

Senza voler entrare nel merito della questione, mi sembra opportuno riflettere su questo aspetto: un giudice si appella alle parole del Papa, per giustificare una decisione che va contro l’insegnamento morale della Chiesa. Come è possibile? Ciò che ha scritto il Santo Padre nel suo messaggio non è forse in linea col magistero della Chiesa?

L’Observateur de l’Aventin

LO IOR DIECI ANNI DOPO SCOPRE PRESUNTI MISFATTI. DOVE ERANO TUTTI, ALLORA?
Veramente il mondo dei soldi e della finanza oltre Tevere riserva ogni giorno qualche nuova sorpresa. Stilum Curiae varca le Alpi. Sulle ali di una mail che ci ha inviato un amico, facendosi tramite: “Caro Marco, ti giro le due righe di questo personaggio francese (si intende da come si esprime in italiano) che ha avuto ruoli, credo di carattere diplomatico con il Vaticano, fino a poco tempo fa. Vedi tu se di interesse”.
L’autore viveva, così ci dice il nostro amico, in una bella casa sull’Aventino, non lontano dalla sede dell’Ordine di Malta. Quello, per intenderci, dal cui buco della serratura del portone si vede San Pietro. Così ci è venuto spontaneo chiamarlo l’Observateur de l’Aventin. Quello che lo ha spinto a scriverci dalla fredda Parigi è una notizia che riportiamo qui in originale e nella nostra traduzione:

DPF

Dio, Patria e Famiglia

Il tradimento dei pilastri della nostra civiltà




Avete presente il motto, antico ed orgoglioso, della tradizione cattolica e patriottica? Ebbene, esso suonava così “DioPatriaFamiglia”, ed era portato avanti principalmente dalla Chiesa Cattolica, quella preconciliare, quella dell’“Extra Ecclesiam Nulla Salus”, quella dei Patti lateranensi,  della condanna delle convivenze prematrimoniali e delle coppie di fatto e delle pratiche omosessuali.
Poi c’è stata la svolta antropocentrica (Dignitatis Humanae), immanentista, filo protestante (Unitatis Reintegratio), filocomunista (Mater et Magistra), ecumenista suicida (Nostra Aetate). Due papi rivoluzionari si sono incaricati di portare la Chiesa Cattolica in rotta di collisione con duemila anni di magistero, dottrina e pastorale fermamente cattoliche, ponendo le basi, col concilio Vaticano II, per la creazione di una contro-chiesa, una chiesa a rovescio, gnostica e massonica, diabolica contraffazione di Santa Romana Chiesa, con valori rovesciati: il bene che diventa male (cioè durezza di cuore, divisività, fondamentalismo violentatore delle coscienze indifese…) ed il male che, come per incanto, viene ad assumere valore positivo, grazie all’inganno della falsa misericordia, dell’accoglienza del peccatore impenitente, della condivisione dei suoi peccati, del suo accompagnamento fino alle soglie dell’inferno, ovviamente senza alcuna intenzione di convertire, evangelizzare, far proseliti guadagnando anime a Cristo, né tantomeno di ammonire chicchessia, invitando al pentimento, al ravvedimento operoso ed al cambiamento di vita..

L’esproprio

LIBERTA' RELIGIOSA "IL SUICIDIO"


Libertà religiosa, suicidio della Chiesa. Il passaggio centrale: "dopo il Vaticano II e l'irruzione della mentalità secolarista, la libertà religiosa è stata intesa in "senso laico" sacrificando "l'unica verità" quella di Gesù 
di Francesco Lamendola  

  

Da quando, il 21 novembre 1964, il papa Paolo VI promulgò il decreto sull’ecumenismo Unitatis Reintegratio, approvato a schiacciante maggioranza dai padri del Concilio Vaticano II (con 2.137 voti a favore e 11 contrari), che poneva tutte le confessioni cristiane sullo stesso piano del cattolicesimo, e da quando, il 28 ottobre 1965, promulgava la dichiarazione Nostra aetate sulle religioni non cristiane (approvato con 2.041 sì, 88 no e tre schede nulle), che riconosceva pari dignità a tutte loro e specialmente ai grandi monoteismi, giudaismo ed islamismo, si può dire che il passaggio della Chiesa sulle posizioni della libertà religiosa, prima fermamente negate e respinte, era divenuto un fatto compiuto. E lo era anche se mancava del tutto, nei documenti conciliari, e anche nei successivi documenti papali, un punto essenziale: il richiamo al rispetto di tale libertà nei confronti dei regimi politici, come quello sovietico e quello cinese, che di fatto la negavano e che anzi perseguitavano apertamente i cristiani.