ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 9 gennaio 2012

E cosa avverrà alla vera consacrazione della Russia?

Le misteriose coincidenze di date legate a Fatima sono davvero una casualità?

Appena entrati nel 2012 già in tanti ricordano le profezie sulla fine del mondo dei Maya, molti le citano ma pochi, per fortuna le prendono in considerazione davvero. Esistono tuttavia profezie anche all’interno del cristianesimo, anche se sono decisamente di una serietà completamente diversa. Lo abbiamo visto, ad esempio,analizzando il vaticinio delle “70 settimane”, cioè la profezia incredibilmente avveratasi del profeta Daniele sulla nascita di Gesù Cristo, con tanto di calcoli esatti. Di alto interesse sono anche le profezie e le incredibili coincidenze che riguardano le apparizioni mariane avvenute nel corso della storia. Poche sono quelle convalidate dalla Chiesa, e quelle di Fatima ne fanno parte.

Alii episcopi

I cattolici di Gaza accolgono otto vescovi europei e nordamericani 
La visita è avvenuta in occasione dell’annuale incontro del Gruppo per il coordinamento delle Chiese locali della Terra Santa. Vescovo ausiliare di Birmingham: “Non siete soli, nessuno vi ha abbandonato, abbiate speranza e fiducia in Dio e nella Chiesa”. 

Gaza (AsiaNews) – La piccola comunità cattolica di Gaza ha accolto ieri la visita di otto vescovi europei e nord-americani, in occasione dell’annuale incontro del Gruppo per il coordinamento delle Chiese locali della Terra Santa, apertosi oggi.

Accompagnati per la città da un gruppo di 40 scout, i prelati hanno portato i messaggi di sostegno alla comunità cristiana palestinese da parte delle loro diocesi e conferenze episcopali. Mons. William Kenney vescovo ausiliare di Birmingham, ha affermato ai fedeli: “Non siete soli, nessuno vi ha abbandonato, abbiate speranza e fiducia in Dio e nella Chiesa”. 

De episcopis disputandum..

Diplomatica e combattiva. Le due facce della geopolitica della Chiesa
Nel discorso d'inizio d'anno agli ambasciatori, Benedetto XVI ha taciuto sulla Cina. Ma il Pontificio Istituto Missioni Estere grida a voce alta. E nomina "uomini dell'anno" due vescovi fatti sparire nelle prigioni, in odio alla fede

di Sandro Magister

ROMA, 9 gennaio 2012 – Come ogni anno dopo le feste natalizie, Benedetto XVI ha ricevuto stamane in udienza il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

L'uomo separi?

Finché Rota non vi separi
Non più un privilegio per ricchi,richieste in aumento
VATICANISTA DE LA STAMPA
Matrimoni dichiarati nulli dal tribunale della Rota Romana, popolarmente noto come "Sacra Rota", un privilegio solo per ricchi? Oggi non è più così. La pratica, che consente ai coniugi di "cancellare" il proprio matrimonio e di risposarsi in chiesa, è diventata talmente diffusa che tempo fa costrinse Papa Benedetto XVI a un richiamo formale nei confronti dei giudici ecclesiastici: era il 29 gennaio dello scorso anno quando Joseph Ratzinger rivolse un appello a evitare «facili» dichiarazioni giudiziarie di nullità. Che le cause siano in aumento lo testimoniano i numeri: negli ultimi 14 anni sono cresciute esponenzialmente, attestandosi intorno alle tremila all'anno. Su questo molto ha influito la scelta della Chiesa di destinare parte dell'8 per mille al funzionamento dei tribunali ecclesiastici, abbattendone i costi.Ma quali sono gli effetti dell'annullamento?

Cosa deve sapere un cristiano sul Rastafarianesimo


« [2]Il mio compito è di tenere vivo e diffondere nel mondo il messaggio di Marcus Garvey, il padre spirituale di Giamaica … Voglio muovere il cuore di ogni uomo nero perché tutti gli uomini neri sparsi nel mondo si rendano conto che il tempo è arrivato, ora, adesso, oggi, per liberare l’Africa e gli africani. Uomini neri di tutto il mondo, unitevi come in un corpo solo e ribellatevi: l’Africa è nostra, è la vostra terra, la nostra patria … Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra» (Bob Marley).
Il Rastafarianesimo, o Rastafar-I (pronuncia: , nel linguaggio delle I-words), è una fede religiosa di origine ebraico-cristiana.

domenica 8 gennaio 2012

Parole di condanna

Chiare parole di condanna e manifestazioni a Milano contro lo spettacolo blasfemo di Castellucci

Dopo aver analizzato l'accaduto in Francia, avevamo pubblicato qui l'appello contro la rappresentazione teatrale, del regista romagnolo Romeo Castellucci, oggettivamente blasfemo, intitolato "Sul concetto di volto nel figlio di Dio" durante il quale appare in scena un lancio di pietre ed escrementi contro il famoso quadro di Antonello da Messina raffigurante Nostro Signore Gesù Cristo.

Mentre attendiamo notizie di sacerdoti e vescovi che annuncino S. Messe e preghiere di riparazione, registriamo le reazioni che si sono avute in questi giorni..

SUL NUOVO FONTE BATTESIMALE DELLA CAPPELLA SISTINA

Il nuovo fonte della Sistina






















































di Francesco Colafemmina

Conosco don Salvatore Vitiello e lo reputo un amico. Apprezzo e stimo Monsignor Guido Marini. Conosco meno l'architetto Angelo Molfetta e ignoro l'artista e architetto Alberto Cicerone (che ha sottoscritto peraltro l'Appello al Papa del 2009). Ritengo, tuttavia, che riguardo a questioni fondamentali come quelle relative all'arte sacra il parlar schietto sia la miglior medicina per evitare che iniziative ricche di buone intenzioni finiscano per lastricare la via dell'inferno...

Lapsus teologico

Disponiamo di un altro testo (Fonte: Una Voce) che approfondisce la nostra riflessione sul recente dibattito scaturito dalle affermazioni Mons. Fernando Ocáriz Braña, strettamente collegate al Preambolo dottrinale sottoposto alla FSSPX; ma di fatto riguardanti la Chiesa tutta e i gradi dell'assenso interno dovuto agli atti Magisteriali, basato sulla virtù dell'obbedienza. Il dibattito si arricchisce e si approfondisce. Siamo grati per il grande dono di poter aver accesso a questi testi che nutrono la nostra consapevolezza e la nostra fede e danno le ali alla nostra ulteriore riflessione e sintesi.

sabato 7 gennaio 2012

De corona dolioque (il cerchiobottismo)

L'OSSERVATORE ROMANO

Vaticano

Città del Vaticano, 7 gennaio 2012.

E Paolo VI svelò il mistero
del capitolo mancante

Nel corso dell’udienza generale dell’8 marzo 1967, Paolo VI si soffermò a illustrare — in preparazione all’anno speciale che sarebbe stato aperto il successivo 29 giugno, in occasione del centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo — i richiami alla fede contenuti nei documenti del concilio Vaticano II. Riportiamo integralmente il suo discorso così come venne pubblicato su «L’Osservatore Romano» del 9 marzo.
Diletti Figli e Figlie! L’Udienza alla quale voi partecipate dovrebbe riuscire nel Nostro desiderio, e fors’anche nel vostro, di conforto alla vostra fede cattolica. Quale altro dono migliore possiamo Noi desiderare per voi? Noi pensiamo all’immenso travaglio in cui si devono trovare i vostri animi, quasi per forza di cose, immersi come sono nel mare tempestoso della mentalità moderna in ordine alla religione, e più precisamente in ordine alla fede; e pensiamo che voi attendiate, venendo a questo incontro, di godere un momento di tranquillità spirituale, un momento di sicurezza religiosa, un momento di gaudioso respiro nell’interiore esperienza del potere tonificante della fede. Qui è il porto della serenità, qui è la terra ferma della stabilità: e a voi il Nostro voto e la Nostra benedizione vogliono ottenere questo beatificante e determinante conforto.
Paolo VI introduce il Vangelo nell’Aula conciliareIl Nostro ministero apostolico Ci dà a tal fine obbligo e potestà. Ed è per diffondere in tutto il Popolo di Dio questo sovrano beneficio, che abbiamo annunciato la prossima celebrazione del centenario del martirio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Ma intanto possiamo presentare a voi una considerazione che bene si collega con il periodo post-conciliare in cui la Chiesa tutta va studiando e meditando il tesoro dottrinale a noi lasciato dal Vaticano secondo. E la considerazione riguarda il pensiero che il Concilio ha espresso in ordine alla fede. Sarà questo certamente tema per grande studio da parte dei teologi e degli storici. Noi qui Ci contentiamo di accennarvi appena.

Chiesa e massoneria

: una lunga storia di incompatibilità

Simboli massonici
SIMBOLI MASSONICI

Il rapporto tra le due istituzioni viene osservato da monsignor Negri attraverso la lettura del fenomeno dei “liberi muratori” fatta dal magistero dei Papi

GIACOMO GALEAZZICITTA’DEL VATICANO
Tonaca e compasso. Quello dei rapporti tra cristianesimo e massoneriaè un nodo autenticamente «ecumenico». Non solo la Chiesa cattolica, infatti, ha secolari difficoltà con i «liberi muratori» ma anche le altre confessioni cristiane, al punto che nel 2003 l’arcivescovo di Canterbury e primate d’InghilterraRowan Williams, appena divenuto capo spirituale degli Anglicani, è stato costretto a scusarsi con i 330mila massoni del Regno Unito per aver dichiarato che le loro convinzioni sono incompatibili con l’essere cristiani e per aver affermato che lui stesso li ha esclusi dai posti di responsabilità nella sua diocesi. E’ stata tale la levata di scudi della massoneria britannica che il primate Rowan Williams ha scritto a Robert Morrow, il Gran Segretario della Grande Loggia Unita d’Inghilterra, nel tentativo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche scatenate dalla sua dichiarazione di incompatibilità tra massoneria e cristianesimo.

Corpo celeste e la Chiesa realmente esistente

Abbiamo visto per caso un film di quelli che non si dimenticano: Corpo celeste, di Alice Rohrwacher. Un film che parli della Chiesa cattolica nell’Italia meridionale uno se lo immagina pieno di feroci baroni mafiosi e donne afflitte dal senso di peccato, nel contesto di una cupa bellezza barocca. Insomma, un’orgia potenziale di luoghi comuni anticlericali/antimedievali, che però si nutre di quanto di esotico  – e quindi di affascinante – c’è in quei mondi.
Alice Rohrwacher ha fatto qualcosa di diverso, usando mezzi tecnici minimi e attori eccezionali.
Il film, come sottolinea la stessa regista, non ha intenti anticlericali; infatti, il vero cuore del film non è la critica al Sud o alla Chiesa, ma un messaggio di altro tipo, presentato attraverso un delicato gioco di simboli, e che si può quindi cogliere solo guardando il film.
Qui ci limitiamo a dire qualcosa sullo sfondo su cui si presenta questo messaggio, cioè il Sud e la Chiesa.

Santa Giovanna, prega per Roma!

La Chiesa ricorda i 600 anni dalla nascita di Santa Giovanna d’Arco. Intervista con Franco Cardini


La Chiesa e la Francia in festa per il 600.mo anniversario della nascita di Giovanna d’Arco. Oggi, nella cittadina di Domrémy-la-Pucelle dove la Santa è nata, una solenne celebrazione a cui partecipa anche il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. Sulla straordinaria figura della “Pulzella d’Orleans”, Alessandro De Carolis ha intervistato lo storico Franco Cardini:RealAudioMP3 

R. – Di Giovanna D’Arco sappiamo che è nata nel 1412, perché facciamo un conto induttivo al rovescio, considerando che è morta sicuramente nel maggio del 1431: questo lo sappiamo, perché è la data dell’esecuzione. E’ calata un po’ anche l’ombra della tradizione regale: Giovanna è – non direttamente, ma moralmente - quella che ha incoronato Carlo VII come re di Francia e quindi si è scelta questa data tipicamente regale che è il 6 gennaio, l’Epifania, per stabilire il giorno della nascita di Giovanna. 

venerdì 6 gennaio 2012

Herman van Rompuy: un pupazzo educato dai Gesuiti




Molti ormai sanno che il Presidente del Consiglio Europeo, il Bilderberg Herman Van Rompuy, è colui che dichiarò apertamente che gli stati nazionali sono morti e che nel 2009 disse:
"Il 2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del nostro pianeta".
La cosa che la maggior parte di voi però non sa è che anche costui è stato allevato dai Gesuiti ed è un devoto cattolico romano, alla faccia dei "complottisti" che pensano ancora che l'Unione Europea sia un costrutto giudaico-massonico. Ho già analizzato le origini dell'Ue in questo post dal titolo "L'Unione Europea: La Nuova Torre di Babele Vaticana". Ho già parlato del neo Presidente della BCE Mario Draghi istruito dai Gesuiti; adesso è la volta del Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, spuntato letteralmente dal nulla, mentre tutti si chiedevano da dove fosse saltato fuori. In questo articolo avete la risposta. E la potete leggere dalle stesse pubblicazioni cattolico/gesuite. Iniziamo con il settimanale Cattolico America:

Panzer?


6 gennaio 2012 -
Riavvicinare gli uomini alla fede in Dio. Il Papa l’ha detto più volte: è questa la priorità del suo pontificato. In questo senso decisivo è l’anno che con la lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre scorso egli ha voluto dedicare alla fede. Ma potrebbe non bastare. I tempi non sono facili: nazioni storicamente ricche di fede e di vocazioni vanno smarrendo la propria identità religiosa sotto l’influenza di una certa cultura moderna. Mentre nei paesi dell’Africa, dell’Asia e del Sudamerica, dove le statistiche dicono che il cristianesimo fa nuovi discepoli, la fede non è esente da errori e ambiguità.
Per questo il Papa ha messo al lavoro la Congregazione per la dottrina delle fede, chiedendo anzitutto a lei di adoperarsi per far sì che questo anno non vada sprecato. Parte di questo impegno verrà svelato domani. Con data di oggi, infatti, la Congregazione che ha nelle sue specifiche competenze non solo il compito di tutelare la sana dottrina e di correggerne gli errori ma anche, e primariamente, quello di promuovere la verità della fede, renderà pubblica una “Nota con indicazioni pastorali” che contiene alcuni “suggerimenti particolari” da non eludere.
Tra questi, due fuochi: il Concilio Vaticano II e il Catechismo.

Aspirante domenicano

Mancuso? E' anche un cattivo filosofo

di Cristiano Cannizzaro
06-01-2012


Come ben sanno i lettori della Bussola, Vito Mancuso si definisce un teologo cattolico eterodosso, impegnato nel tentativo di una rifondazione radicale della fede cattolica che dovrebbe essere – a suo giudizio – riproposta su basi razionali nuove, più adeguate alle esigenze della coscienza dell’uomo contemporaneo. Il suo libro più recente si intitola Io e Dio

Dal punto di vista teologico su La Bussola Quotidiana già monsignor Antonio Livi ha autorevolmente spiegato, a proposito di Mancuso, che «se il teologo non accetta i dogmi della fede cattolica e si adopera piuttosto per ri-formularli, cambiarne il senso o addirittura negarli apertamente, allora egli abusa del suo titolo scientifico, la sua non è vera teologia. Chiunque può liberamente esporre le sue teorie su Dio e sulla religione, ma se uno non assume i dogmi come verità rivelata, non si deve presentare come un teologo ma come un filosofo».

Ciò premesso intendo di seguito criticare alcune delle argomentazioni proposte da Mancuso nella prima parte del suo testo (in particolare nel capitolo III), quella di matrice più evidentemente filosofica, incentrata sulla critica alle dimostrazioni razionali dell’esistenza di Dio.

Precedente domenicano...



Il 17 febbraio dell’anno 1600, ancor prima dell’alba, le porte del carcere romano di Tor di Nona si aprono per lasciare uscire una funerea processione. I confratelli della Compagnia di S. Giovanni Decollato, l’abito nero e le torce in mano, hanno ricevuto dal loro provveditore l’ordine di accompagnare il condannato in piazza Campo de’ Fiori. Alcuni di essi lo precedono, altri lo seguono, mescolati alle guardie di monsignor Governatore di Roma. Il prigioniero non può parlare. Ha «la lingua in giova», una morsa di metallo in bocca simile al morso utilizzato per i cavalli, ma con un ferro che gli arriva in gola. Dopo quasi otto anni di carcere sta per compiersi così l’esperienza di vita di Giordano Bruno: oggi grande filosofo, ieri «heretico impenitente».

Domenicans out!

SE UN DOMENICANO DIFENDE LO SPETTACOLO BLASFEMO DI CASTELLUCCI

Scena finale dello spettacolo di Romeo Castellucci
di Francesco Colafemmina

Sta suscitando polemiche e indignazione la tourné italiana dello spettacolo di Romeo Castellucci dal titolo "Sul concetto del volto del Figlio di Dio". Lo spettacolo sarà messo in scena al teatro Parenti di Milano il prossimo  24 gennaio. Dopo le vivaci reazioni di numerosi cattolici francesi che hanno accolto gli sfigati spettatori dell'opera con lanci di uova e olio da motore, è adesso l'Italia che lentamente comincia ad agitarsi per una pièce nella quale il volto di Cristo viene preso a sassate...
Personalmente avrei qualcosa da dire sull'opera in sé, sulle sperimentazioni coprofiliache di certo teatro contemporaneo. Ma preferisco tacere perché non è la "libertà" dell'artista che m'interessa criticare. Oggi è talmente sovrabbondante da esser divenuta banale, scontata, provinciale e persino pacchiana.
M'interessa invece esaminare un breve commento teologico, a supporto dell'opera in questione, realizzato da un frate domenicano francese, tal frère Thierry Hubert.

Padre Thierry Hubert in abito da cazzeggio...
Il testo del dotto predicatore esordisce così: "Si è sicuri d'aver visto la creazione di Romeo Castellucci o di aver letto la Bibbia se si considera allo stesso tempo la sua prima come un atto blasfemo contro la Bibbia stessa e più precisamente contro la figura del Figlio di Dio? No di certo, dato che la proposta del regista italiano può essere letta al contrario con gli occhi di un credente come una profonda meditazione sulla rivelazione cristiana".

Sì, lapidando e coprendo di cacca metaforica (Castellucci ci tiene a precisare che cacca non è ma inchiostro nero) la grande immagine del Cristo di Antonello da Messina che incombe sulla scena. Ma andiamo avanti. Sentite il delirio di codesto epigono di San Tommaso e San Pio V:

giovedì 5 gennaio 2012

LA CHIESA HORROR

La Chiesa HORROR. Ossia: quei buoni “orrori” di cui abbiamo bisogno  

Ossia: i buoni orrori di cui abbiamo bisogno

Muore per confondere i forti. Ma anche i deboli… di stomaco. Quando l’amore allarga il cuore; anzi le costole. Gli stimmatizzati: uno schiaffo all’estetica del “meno sangue vedo, meglio è”. Cilicio e affini: il terrore corre sul filo (di metallo). Corpi rinsecchiti e membra scarnificate: quella venerazione che scandalizza i benpensanti laicisti. Un Dio che si è sporcato le mani. L’horror che serve alla salvezza. Oltre la carne.

Dio benedica l'Ungheria!


 Santa Elisabetta d'Ungheria

Dal 1 Gennaio 2012 é entrata in vigore la nuova Costituzione Ungherese, che tanti mal di pancia ha provocato all'intellighentia laicista che detta legge nell'Unione Europea. Per comprendere la ragione di questi mal di pancia basta un assaggio del Preambolo al testo costituzionale. Leggiamo e gustiamo!

Dio benedica l’Ungheria!
Noi, membri della Nazione ungherese, all’inizio del nuovo millennio, nella nostra responsabilità davanti a tutti gli Ungheresi, dichiariamo quanto segue:
Siamo fieri che il nostro re Stefano il Santo mille anni fa abbia fondato lo Stato ungherese su solide fondamenta e abbia reso la nostra patria parte dell’Europa cristiana.
Siamo fieri dei nostri antenati, che combatterono per la salvaguardia, la libertà e l’indipendenza della nostra patria.
Siamo fieri delle straordinarie opere spirituali degli uomini e delle donne ungheresi.
Siamo fieri che il nostro popolo abbia difeso per secoli l’Europa, combattendo per i suoi valori e accrescendoli con la propria dedizione e il proprio zelo.
Riconosciamo il Cristianesimo come forza che tiene insieme la nazione. Rispettiamo le diverse tradizioni religiose del nostro Paese.
Giuriamo di conservare l’unità spirituale e culturale della nostra nazione, più volte lacerata nelle tempeste del secolo appena concluso. (..)

Ungheria. La nuova Costituzione: una svolta autoritaria invisa all’alta finanza

SANTA ELISABETTA REGINA D'UNGHERIA, ORA PRO UNGHERIA
(ASI) In Ungheria, cuore della Mitteleuropa, sta avvenendo qualcosa di atipico, che l’opinione pubblica occidentale ha finito per considerare estraneo e finanche pericoloso, a seguito di un addomesticamento culturale passato negli anni attraverso fitte campagne mediatiche atte a promuovere quello liberista come l’unico, valido modello di sviluppo.
Succede che il tricolore magiaro sormontato dalla corona di Santo Stefano è tornato a sventolare nel cielo plumbeo di Budapest, per affermare una sovranità nazionale che favorisce il popolo e terrorizza i banchieri.