L’EDITORIALE DEL VENERDI
                                               di Arai Daniele
Il peggior crollo è sempre spirituale.
Segue la miseria morale che dilania il mondo e infesta il Vaticano.
Lì si vive da più di mezzo secolo l’era «conciliare» inaugurata col mettere a tacere l’accorato appello alla penitenza del Messaggio della Madre di Dio davanti alle scelleratezze dei nostri tempi.
Non sono forse queste aumentate in scala esponenziale da allora, mentre si cerca di mutare la Fede cattolica per la conversione all’Ordine spirituale cristiano, trasmessa immutata da 20 Concili ecumenici e da 260 Papi?
La si vuole adulterata dalle perfide ambiguità del Vaticano 2 e dei «papi» ecumenisti che impediscono di vedere la condizione umana nella realtà dell’apostasia presente.
È la cecità spirituale che colpisce i volontari delle celebrazioni dei progressi conciliari, rinforzati dalla squadra dei volta faccia; i neovolontari della stessa cecità annidati pure nei vertici di fraternità nate per difendere la Tradizione.