ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 13 gennaio 2013

Gospa commission

Medjugorje. Il cardinale Ruini ha detto che non è imminente la fine della ricerca sulle "apparizioni"


11 Gen 2013 . ( ROMEREPORTS.COM ) Una delle questioni che occupano attualmente il Vaticano è di verificare la veridicità delle presunte apparizioni della Vergine Maria nel villaggio di Medjugorje . Lì, per 31 anni un gruppo di sette veggenti sono regolarmente dice Maria. Un fenomeno che attira migliaia di persone.  

Tiro al Cardinale


Paolo VI il "beato" traditore del Cardinale Mindszenty Santo (Inglese)

DI STEVE O'BRIEN
  
Per un momento verso la metà del XX secolo, l'attenzione del "mondo libero" è stato inchiodato sulla sorte di un prelato cattolico, un ungherese che divenne un simbolo della divisione tra Est e Ovest. Jozsef Mindszenty Cardinale era un personaggio improbabile da essere gettato come un campione delle "democrazie". Allora  pochi americani come oggi hanno la più pallida idea della complessa storia dell'Europa orientale, molto meno del posto della Chiesa in quella storia. Anche il ruolo della Chiesa in quella zona come partner nel governo dal tempo del re Santo Stefano, avrebbe dovuto essere un anatema per le menti illuminate liberali dell'Occidente.
Ma l'anno era il 1948 e i nodi della seconda guerra mondiale stanno venendo al pettine. 

Osservatore Vaticano?


Dialogo con l'ebraismo. Con tutto il rispetto, non può riconoscersi nulla di positivo nel rifiuto di Cristo!

Riprendo dal Blog francese Osservatore Vaticano, 11 gennaio. Non soltanto per favorire la circolarità di comunicazione; ma perché è interessante, attuale e condivisibile. Lo completo inserendo di seguito una riflessione estratta da una precedente discussione sul tema.

Scrive Vini Ganimara: È stata attirata la mia attenzione su un'intervista a « La Croix » del gran rabbino Bernheim.

Questa intervista evoca essenzialmente lo pseudo «matrimonio per tutti» e, globalmente, condivido al riguardo i punti di vista [vedi estratto - l'originale è consultabile o scaricabile da qui] del gran rabbino [citato anche dal Papa]. Ma, alla fine, sulla questione del dialogo ebraico-cristiano ammetto di non esser più del tutto d'accordo.

C’è chiesa e chiesa


Se il camorrista è il parroco

Non possono sposarsi perché il prete li "tassa" per quasi mille euro

«Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai». E se a ripetere questa celebre frase di Alessandro Manzoni non fossero i bravi di don Rodrigo ma alcuni parroci di una piccola diocesi del Sud d’Italia? Sembra proprio che sia così. Storie di tutti i giorni.

FIFTIESISM RETURNS



Cinquantismo di ritorno
Domanda scottante: come possono i capi della Fraternità San Pio X, che fu fondata da Mons. Lefebvre per resistere alla neo-Chiesa, cercare oggi i favori di quest’ultima al fine di ricongiungersi ad essa? Una risposta è che essi non hanno mai pienamente capito Monsignore. Dopo il disastro del Vaticano II negli anni ’60, essi videro in lui la migliore continuazione della Chiesa pre-disastro degli anni ’50. In realtà, egli era molto più che questo, ma, una volta morto, tutto quello che essi volevano fu ritornare all’accogliente cattolicesimo degli anni ’50. E non furono i soli a preferire Cristo senza la Sua Croce. Si tratta di una formula molto popolare.

Giri di valzer


Il Vaticano deluso da Monti si riavvicina al centrodestra

I cattolici pentiti dell'endorsement al Prof ora lanciano segnali amichevoli al Pdl. Alla base dello strappo i malumori per le liste e i timori per il flirt con la sinistra

Papa Benedetto XVI con Marco Impagliazzo, presidente della Comunità Sant'Egidio, e il ministro Andrea Riccard
Non ci saranno prese di posizione pubbliche, interviste con titoli roboanti o endorsement ribaltati. La Chiesa cattolica, però, a livello informale sta inviando segnali importanti ai dirigenti del centrodestra.

Giallo Dossetti


Scrive Luigi Pedrazzi per Il Mulino: "Un’intera pagina del settimanale della diocesi bolognese “Bo-Sette” è stata dedicata il 6 gennaio a “precisazioni redazionali”: scuse dovute per le cattiverie sorprendenti pubblicate nel numero precedente – su segnalazione del cardinale Biffi e firmate dal cardinale Re – contro la figura di Giuseppe Dossetti.

Non casta meretrix?

Sinful Chiesa 01

DOCUMENTO progressista DELLA SETTIMANA

Card. Ratzinger:
Il peccato è presente nella essenza della Chiesa
Uno degli attacchi progressisti contro la santità della Sposa di Cristo è quello di affermare che il peccato è presente nell'essenza della Chiesa. Che la Chiesa è una peccatrice e ha continuamente bisogno di riforma sono offese fatte da Martin Lutero eresiarca. Queste offese sono state ascoltati nuovamente al Concilio Vaticano II e si ripetono da esponenti di rilievo della Chiesa. Come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede , il card. Joseph Ratzinger ha chiarito che ritiene che la nota del peccato esiste nell'essenza della Chiesa. Ha detto queste parole in un discorso alla Pontificia Facoltà di Teologia, Lima, Perù, nel luglio 1986.

sabato 12 gennaio 2013

LE MINACCE NON POSSONO NULLA CONTRO LA VERITA’


Padre Giovanni Cavalcoli O.P. con il suo ultimo articolo apparso su Riscossa CristianaL’ “interpretazione eretica” del Concilio Vaticano II, ha destato perplessità e malcontento in molti. È per tale ragione che rispondiamo all’ennesimo attacco di chi non ammette l’esame teologico, filosofico e storiografico di una realtà apertasi 50 anni fa e i cui frutti non sono certo da portare ad esempio. Dare a qualcuno dell’«eretico» è molto grave, tanto più che nell’ultimo Concilio non si è voluto più condannare niente e nessuno.

Cum Petro et sub Petro !


 Reali motivi che mi portano a rigettare la “tesi di cassiciacum” e la Messa “non una cum”.

 Riportiamo per gentile concessione dell'autore le ragioni teologiche, che facciamo anche nostre, che spingono il Sig. Gaetano Accomando a ritenere inadeguata nonch'é erronea la posizione di chi afferma essere vacante la Sede Apostolica negli ultimi quarant'anni.

Scrivo per mettere fine a critiche che mi vengono mosse, per ribadire con chiarezza la mia posizione, senza avere velleità di convincere nessuno né di polemizzare, ma per far uscire dalla “mia bocca” la reale posizione che si presume nessuno possa conoscere meglio di me. Mi viene detto:” se dici che è Papa, devi obbedirgli”. A questa affermazione rispondo che per conservare il bene comune e in certi limiti è lecito disobbedire e trovo questa possibilità nelle Sacre Scritture:

Vaticano, resta aperta l’inchiesta Vatileaks


Giustizia vaticana
GIUSTIZIA VATICANA

All’apertura dell’Anno Giudiziario il cardinal Bertone fustiga il “protagonismo”. “Il Vaticano sempre più integrato nella legislazione internazionale”

Oltretevere la macchina della giustizia è in azione per fugare ogni dubbio su Vatileaks. "Si faccia giustizia con umiltà e nella verità", ammonisce il segretario di Stato, Tarciso Bertone all'apertura dell'Anno Giudiziario dello Stato Città del Vaticano. Alla cerimonia inaugurale era presente anche il ministro italiano della Giustizia, Paola Severino. Tra i protagonisti dei processi di quest'autunno - assenti ovviamente gli imputati, entrambi graziati recentemente dal Papa - c'erano il presidente Giuseppe dalla Torre, i giudici a latere (Marano e Pellettier), il giudice istruttore Piero Antonio Bonnet e gli avvocati Cristina Arrù (che difese Paolo Gabriele) e Gianluca Benedetti (legale di Sciarpelletti).

Videntes pecuniam

I veggenti di Medjugorje e un ineludibile "conflitto d'interessi"

Ci voleva il nuovo Mosè?


Santa spending review. E il vescovo va in bici

Il vescovo di Carpi, Mons. Cavina, gira in bicicletta per risparmiare (Ph. Voce)
Sul numero di Panorama in edicola oggi pubblico un articolo sulla spending review in Curia. Dal taglio delle auto blu all’acquisto di mobili Ikea: le diocesi italiane devono stringere la cinghia e i presuli si adeguano.

Santo prossimo vaticano?


Le ombre di Lutero: antisemita, intollerante e contraddittorio

Martin LuteroLa prof.essa Angela Pellicciari è nota per i suoi libri sul Risorgimento e la Massoneria, entrambi sostenuti da ideali fortemente anticristiani. Nel 2006 è stata oggetto di un attacco calunnioso da parte di Repubblica (e altri quotidiani), accusata di idee filonaziste per aver proposto ai suoi studenti la lettura di alcuni brani di Hitler. In sua difesa è intervenuta una sua studentessa ebrea, la famiglia della studentessa e altri suoi alunni. A livello mediatico è stata difesa da Giuliano Ferrara, Pierluigi Battista, Ernesto Galli della Loggia, Nicoletta Tiliacos, Lucetta Scaraffia, Giorgio Rumi, Giorgio Israel e Rocco Buttiglione.

venerdì 11 gennaio 2013

La crisi del Sacramento della Penitenza


Uno degli aspetti preoccupanti della situazione ecclesiale da alcuni decenni a questa parte è, come lo sappiamo bene soprattutto noi sacerdoti, il calo impressionante dell’accesso dei fedeli al Sacramento della Penitenza.

Io che confesso da quasi quarant’anni, conosco bene questo fenomeno macroscopico. Ma il guaio è che quei pochi penitenti, che ancora si accostano al Sacramento, sono soprattutto anziani, i quali, benchè educati nella fede da fanciulli, hanno dimenticato il senso e il valore del Sacramento per una radicata cattiva abitudine o intorpidimento della coscienza, scambiando il confessionale per i luoghi più diversi e più strani, che poco o nulla hanno a che vedere con l’accusa e la remissione dei propri peccati:

Non gallo..semmai cappone


pf

DON GALLO DOCET 


di Piero Nicola

Don Andrea Gallo, Come un cane in chiesa – Il Vangelo respira solo nelle strade, Ed. Piemme.

Me l’ha regalato un amico di famiglia, forse conoscendomi poco, forse per scherzo. L’avevo buttato là, in attesa di eliminarlo. Ma un altro amico che dovrebbe conoscermi meglio, e che ha ricevuto lo stesso dono nel medesimo scambio di regalucci natalizi, mi ha consigliato di leggere il libello del parroco genovese noto per le sue… stravaganze: ci avrei trovato delle proteste che mi appartenevano, che avrei condiviso.
Così l’interesse suscitato ha potuto più del criterio.

Cattocotti

Lombardia, Comunione e liberazione con Formigoni

I leader del movimento seguono il governatore. Lupi, Vignali & Co restano nel Pdl. In cambio di posti sicuri in parlamento.

La conferma dei ruoli e poltrone è più forte della tentazione di rompere col passato. Sarà per questo che c’è stato un ricompattamento degli esponenti vicini a Comunione e liberazione intorno al Popolo della libertà.
Dopo le ipotesi di spaccatura e di scissione dal partito belusconiano, la maggior parte dei ciellini hanno scelto di rientrare nei ranghi.
LO STRAPPO DI MAURO. Il vero abbandono è stato quello dell’eurodeputatoMario Mauro, che ha lasciato il Pdl e sarà candidato in Lombardia nella lista Monti del Senato al terzo posto, subito dopo Gabriele Albertini e Pietro Ichino. Accanto a lui si è schierato anche l’ex consigliere comunale di Milano, Aldo Brandirali, storico esponente di Cl in Lombardia

Cattosvendite


I candidati che non ti aspetti. A fianco dell’uomo “benedetto” dal Vaticano. Criticato dalle associazioni Glbt per non aver inserito nella sua agenda nessun riferimento ai diritti degli omosessuali (definendoli “non urgenti”). Mario Monti piazza nelle sue liste due omosessuali dichiarati, entrambi renziani e molto determinati a riportare in cima alle priorità dell’agenda Monti anche quella del riconoscimento delle unioni civili. Una mission apparentemente quasi impossible, per Alessio De Giorgi, imprenditore, direttore di Gay.it e “creatore” della Friendly Versilia, e Giuliano Gasparotti, presidente del laboratorio politico di “Officine democratiche”. Una scelta “non facile”, ammette Gasparotti, che viene da una militanza decennale nei Ds e nel Pd. “E’ la prima volta che in Italia una formazione cattolica candida due persone omosessuali”, sottolinea De Giorgi, che nel 2002, grazie alla doppia cittadinanza italo-francese del compagno, ...

Da "adulto" vuol fare il cardinale..


Il mistero del passo indietro di Riccardi, il cattolico che non si candida

Perché Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio e storico della chiesa prestato al governo tecnico, non si candida con Mario Monti? Perché dopo aver lanciato lo scorso novembre, sul palco del teatro De Paolis a Roma, il gran rassemblement di centro insieme a Luca Cordero di Montezemolo, ad Andrea Olivero allora ancora presidente delle Acli, al presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai e al segretario della Cisl Raffaele Bonanni, si è chiamato fuori?

È «BONTÀ» AFFERMARE CHE LA CHIESA NON HA NEMICI?


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COME CLASSIFICARE TALE «BONTÀ» MODERNISTA?
Sarebbe l’ennesima dimostrazione del soggettivismo bieco che colpisce i conciliari, poiché il «nemico» è quello che oggettivamente opera contro la Chiesa, pure senza e meglio, dichiarandosi amico. Bieco perché in questo modo abbassa le difese della vera Chiesa di Gesù Cristo crocifisso in modo demagogico e antistorico; apre la Chiesa proprio di fronte ai potenti del mondo odierno. Il «Papa buono», infatti, ha inaugurato il Vaticano 2 col pensiero conciliante, che prendeva le distanze dai «profezie di disgrazie», per esempio quella della Madonna di Fatima, che alla vigilia della rivoluzione russa parlava degli errori che avrebbe sparso nel mondo con massacri, ateismo forzato e persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.

LE RAGIONI DI MONSIGNR FELLAY. E QUELLE DI CHI DISSENTE DA UNA LINEA MORBIDA



Tra matrimoni "gay" ed elezioni. Può il papa fidarsi di Andrea Riccardi?



Il fondatore della Comunità di Sant'Egidio si agita al centro della scena politica italiana, con l'apparente benedizione di Benedetto XVI. Ma la recita ha i suoi retroscena scomodi. Eccoli svelati 

di Sandro Magister



ROMA, 10 gennaio 2013 – Ogni volta che Benedetto XVI parla contro i matrimoni tra omosessuali, puntualmente viene subissato di critiche. Ma l'ultima volta che l'ha fatto, nell'annuale discorso prenatalizio alla curia, non è stato così. Tutti zitti.

A CACCIA DI CATTOLICI


CENTRINO DI COLLOCAMENTO - L’UOMO DEL MONTI A CACCIA DI CATTOLICI E RENZIANI DELUSI MA LO SCONTRO TRA LA SETTA DI SANT’EGIDIO DI RICCARDI E IL CLUB DEGLI SMONTEZEMOLATI FA SLITTARE ANCORA LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE - OLTRE A OPUS BINETTI, CHE SARÀ CAPOLISTA ALLA CAMERA A ROMA E GENOVA, L’ARCA DI MONTIMER IMBARCA ANCHE L’EX DEPUTATO DEL PD MARAN E ALESSIO DE GIORGI, DIRETTORE DI GAY.IT….

Dino Martirano per il "Corriere della Sera"


riccardi, montezemolo, oliveroRICCARDI, MONTEZEMOLO, OLIVERO
Al centro, con la candidatura di Paola Binetti (Udc) come capolista alla Camera a Roma e a Genova, s'intensifica la caccia ai voti dei cattolici nelle città del Papa e in quella del cardinale Angelo Bagnasco. Ma i montiani della lista civica sono sulle tracce anche dei renziani delusi dal sindaco di Firenze, che non ha rotto con Bersani, e dei pezzi di apparato rottamati dal segretario democratico piazzando un ex deputato del Pd, Alessandro Maran, come capolista al Senato in Friuli Venezia Giulia.

giovedì 10 gennaio 2013

Un Campari con... Mons. Livi



Antonio Livi (Prato, 1938) è professore emerito di Filosofia nell'Università Lateranense, socio ordinario dell'Accademia di San Tommaso e presidente dell'ISCA (International Science and Commonsense Association). Formatosi alla scuola di Étienne Gilson, ne ha portato avanti le ricerche gnoseologiche, in rapporto prima alle condizioni di possibilità di una “filosofia cristiana”, poi alla giustificazione del realismo metafisico.


Prof. Livi, iniziamo subito da una domanda tanto impegnativa quanto urgente: che cosa è stato realmente il Concilio Vaticano II e cosa rappresenta oggi per la Chiesa?

l’attualità del rifiuto del Novus Ordo Missae


A 36 anni dalla morte di Cristina Campo: l’attualità del rifiuto del Novus Ordo Missae

Segnalazione del Centro Studi Federici
In memoriam: Cristina Campo

Il 10 gennaio 1977 moriva a Roma Cristina Campo. Figura decisamente complessa, contribuì tuttavia alla difesa del rito cattolico della Messa minacciato dalla riforma liturgica.

Ermeneutica dell’eresia


 nella continuità conciliare: “gli ebrei non sono nemici della Chiesa”


Una tradizione magisteriale lunga decenni da parte dei Papi e della Chiesa, unita al loro impegno nel dialogo interreligioso, dimostra che non è assolutamente possibile parlare degli ebrei come di “nemici della Chiesa”.

Ruini obiettore di coscienza contro Ponzio Pilato


ruini

C’è voluto il cardinale Camillo Ruini per finalmente udire “apertis verbis” quello che alla luce del buon senso tutti si sarebbero aspettati che la Chiesa dicesse da subito, sul modo con cui Mario Monti e i suoi intendono agire sulle questioni etiche fondamentali, quelle che la stessa Chiesa definisce “non negoziabili”.
Su tali questioni l’agenda di Monti non ha neppure una riga. E interpellato in proposito il 28 dicembre, l’aspirante premier disse che si sarebbe rimesso al parlamento, “nel rispetto della libertà di coscienza”.

L'ira del monaco





Significato di Bose 


Come replicare?
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http://satiricus.wordpress.com/2013/01/10/significato-di-bose/

Un prete per tutte le stagioni


DON ANDREA GALLO: “L’OMOSESSUALITÀ È UN DONO DI DIO, NEI 4 VANGELI NON C’È UNA SOLA PAROLA DI CONDANNA” - IL PRETE SCOMODO SI ACCOMODA DA ALBA PARIETTI AL TALK ‘STORIE’ IN DIRETTA SU ‘’VERO-TV” – “I TRANS? È VERO NON SARAN GIGLI MA SON SEMPRE FIGLI” - SULLE DONNE E LA LORO PRESENZA ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ DEI CREDENTI: “IN CHIESA NON CONTATE UN CAZZO. SE VUOI FARTI VOLER BENE IN PARROCCHIA DEVI ANDARCI CON L’ASPIRAPOLVERE”….

Ospite d'eccezione nel pomeriggio di Storie, il talk in onda tutti i pomeriggi su Vero, canale 55 del DTT, alle ore 16.00, è l'eclettico ed eccentrico difensore degli ultimi, Don Andrea Gallo. La conduttrice Alba Parietti insieme agli ospiti in collegamento, Dori Ghezzi, Maurizio Costanzo e Doris Mazzetti, ripercorre la vita del sacerdote, dichiarando pubblicamente ancora una volta la sua immensa ammirazione. Don Andrea Gallo è, come lui stesso si definisce, "un prete da marciapiede" e proprio da lì incomincia la sua storia.

Don Gallo Storie bDON GALLO STORIE BParietti Storie fPARIETTI STORIE F
DON BOSCO MI DISSE: "TU NON SARAI MAI PAPA" - Partigiano di nome e di fatto, prima politico e poi "partigiano del Vangelo", Don Andrea Gallo inizia l'intervista raccontando di come ha affiancato il fratello nella resistenza:

Vendette curiali


AL MAGGIORDOMO TRADITORE HANNO TOLTO LA TESSERA DEL SUPERMERCATO! - PRIMA USCITA “PUBBLICA” DI PAOLO GABRIELE DOPO LA GRAZIA DEL PAPA: VA CON LA MOGLIE A FARE LA SPESA MA FUORI DAL VATICANO - UNA MEZZ’ORA TRA GLI SCAFFALI E RITORNO A CASA (FINCHE’ POTRA’ RESTARCI. L’EX MAGGIORDOMO DI BENEDETTO XVI NON POTRÀ PIÙ RISIEDERE NÉ LAVORARE ALL’OMBRA DELLA SANTA SEDE…

Maria Giulia Comolli per "Chi"

FOTO DA "CHI" - PAOLO GABRIELE
La lieta novella, in casa Gabriele, era arrivata poco prima di Natale: quando, cioè, Papa Benedetto XVI ha concesso la grazia al suo ex aiutante di camera, condannato nell'ottobre scorso a diciotto mesi di carcere per la sottrazione di documenti privati dall'appartamento pontificio. Ma la felicità di tornare a casa e riabbracciare la moglie Manuela e i tre figli, in un momento simbolico come quello delle festività natalizie, per Paolo Gabriele era finora rimasta,
comprensibilmente, un fatto privato: un'emozione da consumare in famiglia, nell'intimità della sua residenza all'interno del Vaticano (unica eccezione, si può supporre, la partecipazione quotidiana alla messa, come d'abitudine, anche se, adesso, in forma riservatissima e lontano da occhi indiscreti).

mercoledì 9 gennaio 2013

Perché tanta fretta? Forse temono la Verità? *


«Wojtyla santo nel 2014». Ma il miracolo non è stato ancora presentato

La beatificazione di Giovanni Paolo II il 30 aprile 2009
LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II IL 30 
APRILE 2009

Il cardinale Re conferma: «Ci sono segnalazioni importanti di guarigioni». Ma la Congregazione delle cause dei santi deve ancora ricevere la documentazione

Giovanni Paolo II, beatificato nel 2011, potrebbe diventare santo il prossimo anno. L’ha detto il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi, per molti anni stretto collaboratore di Papa Wojtyla. Il cardinale ha parlato durante la presentazione dello spettacolo «Il Papa e il poeta», scritto dal vaticanista di «Avvenire» Mimmo Muolo, un recital multimediale che sarà in scena domani all’Auditorium Conciliazione di Roma.

Dal che è evidente che S.Paolo non è speaker di radio vaticana!


"Impossibile dire che gli ebrei sono nemici della Chiesa"

Padre Federico Lombardi
PADRE FEDERICO LOMBARDI

Padre Federico Lombardi a Radio Vaticana risponde ai tradizionalisti ribadendo che: "Concilio e magistero ecclesiale dicono il contrario"


Una tradizione magisteriale lunga decenni da parte dei Papi e della Chiesa, unita al loro impegno nel dialogo interreligioso, dimostra che non è assolutamente possibile parlare degli ebrei come di “nemici della Chiesa”.

Lo ha affermato il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, al quale alcuni giornalisti avevano chiesto un commento circa tale qualifica, comparsa nelle recenti dichiarazioni di mons. Fellay,superiore della Comunità S. Pio X.

Gioco delle parti?


Continua il gioco delle parti e la commedia degli equivoci. Una questione seria.


Riprendo dall'edizione francese di Radio Vaticana (su quella italiana c'è solo lo scarno ma decisamente defilato comunicato di padre Lombardi, che ha dichiarato impossibile parlare degli ebrei come nemici) alcuni spunti della reazione suscitata dalla ormai note urbi et orbi parole di Mons. Fellay che ha osato nominare gli ebrei, insieme a massoni e modernisti, tra i nemici della Chiesa. E ritengo utile non far passare sotto silenzio alcune puntualizzazioni.

L'emittente Vaticana si affretta a ricordare due pilastri delle recenti posizioni della Chiesa al riguardo: rifiuto dell'antisemitismo e intangibilità della Nostra Aetate.

Nella patria del Prefetto..e non solo...


Il “Nuovo Ateismo” in Germania


L’articolo di Thomas Zenk del giugno del 2012, apparso sulla rivista “Approaching Religion”, si rivela essere una fonte interessante per il dibattito sull’ateismo.
Nello specifico tratta del cosiddetto “Nuovo Ateismo” in Germania, un fenomeno che ha piene radici in ambiente statunitense, ma che sul suolo tedesco ha prodotto ulteriori sviluppi.
Zenk propone tre modelli operativi di ateismo, che possiamo riassumere in:
1. La divulgazione atea per l’infanzia;
2. La divulgazione di slogan sui bus cittadini;
3. L’ateismo aggressivo dei sostenitori più giovani.
Già dalle prime battute, Zenk sottintende una certa difficoltà nel separare il nuovo dal vecchio ateismo, se non per un nuovo vigore delle tesi (soprattutto in contesto scientifico) e per la giovane età di alcuni rappresentanti, specie per la Germania. Molto più semplice è separare i due fenomeni in “americano” e “tedesco”.
Ma andiamo per ordine.

Abusi liturgici. Le foto


Il sito tedesco “Pius.info” nella sezione Bild der Woche (Foto della settimana) da tempo denuncia tutta una serie di abusi liturgici in Germania e non solo.

Ne abbiamo raccolte alcune, ma l’elenco sarebbe lungo…

MOSE’ MONTI S’È FERMATO A TODI


 - CONTRORDINE PARROCCHIANI: DOPO I GIORNI DEL SOSTEGNO DELL’OSSERVATORE ROMANO E DI AVVENIRE, DELLE INTERVISTE AL MIELE DEL CARDINAL BAGNASCO, QUALCOSA SI È INCEPPATO TRA MONTI E IL MONDO CATTOLICO – TUTTA COLPA DEL FATTORE ERRE, COME RUINI: SALTARE IL CONVEGNO DEI CATTOLICI PER MONTI, QUELLA “TODI 3” DOVE AVREBBE DOVUTO PRENDERE LA PAROLA LO STESSO PREMIER…1 - SUL PREMIER LA CHIESA SI DIVIDE L'OFFENSIVA DI RUINI: NON CI RISPETTA

COSÌ SALTA LA RIUNIONE DELLA COSIDDETTA "TODI 2"
Francesco Bei per "la Repubblica"
Cardinal Camillo Ruini - Copyright PizziCARDINAL CAMILLO RUINI - COPYRIGHT PIZZI
Comunicazioni saltate. Dopo i giorni del sostegno dell'Osservatore Romano e di Avvenire, delle interviste al miele del cardinal Bagnasco, qualcosa si è inceppato tra Monti e il mondo cattolico. O meglio tra il premier e quella parte di Chiesa - non solo vescovi ma anche alcune potenti organizzazioni di massa - che ancora fanno riferimento al cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Cei. È il fattore Erre, come Ruini, ad aver pesato sul raffreddamento tra Monti e le gerarchie. Che ha portato, tra l'altro, a far saltare il convegno dei cattolici per Monti, quella "Todi 3" dove avrebbe dovuto prendere la parola lo stesso premier.

La comunicazione post vatileaks


Burke contro Navarro-Valls, Wojtyła contro Ratzinger

Due filosofie e strategie comunicative diverse per raccontare al mondo il magistero e l’attività del Papa e la Santa Sede


Greg Burke contro Joaquín Navarro-Valls. Ovvero due filosofie e strategie comunicative diverse per raccontare al mondo il magistero e l’attività del Papa e la Santa Sede, ma con due scenari e due Pontefici differenti. All’ex giornalista della Fox è toccato il ruolo di advisor per la comunicazione nella Segreteria di Stato di Sua Santità dopo la vicenda Vatileaks, ovvero dopo la fuga di notizie riservate del Papa a cura di Gianluigi Nuzzi e Paolo Gabriele.

Chi tifa GADU


Montididio. Il potere forte di suo sarebbe massonico. Monti è cattolico liberale, diviso tra rigore gesuitico e spiritualità giansenista. Le affinità bavaresi con B-XVI, che lo ama.

Nei meandri del (oltre)Tevere

CIUCCIA IL BANANA! – LA GAIA VENDETTA DI SILVIO: DICE SI’ ALLE UNIONI CIVILI PER I GAY E FA AMMATTIRE IL VATICANO E I “CATTOBERLUSCONIANI” - LA SVOLTA FROCIA ARRIVA DOPO LA “SCELTA MONTIANA” DELLA CEI, CHE ORA MINACCIA: “ABBIAMO BUONI OCCHI, BUONA MEMORIA E BUON GIUDIZIO” - QUAGLIARIELLO, ROCCELLA E SACCONI ORMAI SONO OUT E IL PATONZA PUO’ ANDARE A BRIGLIA SCIOLTA: “CI VUOLE UNA MAGGIORANZA PER CAMBIARE IL CODICE CIVILE…”

Da "il Foglio"


BAGNASCO E BERLUSCONIBAGNASCO E BERLUSCONI
Roma. In questa campagna elettorale pirotecnica, dove ci si addormenta con qualche modesta certezza per scoprire il giorno dopo che è cambiato tutto, il più fantastico dei ribaltoni l'avrebbe dunque messo a segno Silvio Berlusconi. Ora accusato (o elogiato, a seconda dei pulpiti) per aver aperto alle unioni, se non proprio ai matrimoni, gay. Sono bastati un suo cenno d'assenso all'intervistatore di Rtl, che lo interpellava lunedì scorso sull'eventuale disponibilità al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, anche omosessuali, e una legnosa precisazione sulla necessità di "una maggioranza in Parlamento che consenta di cambiare il codice civile".

Le scienziate "vaticane"


Riflessioni sulla canonizzazione della Levi Montalcini

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(di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro) Non fosse che l’amore per la cronaca, non ci si può esimere dal riportare gli elogi elevati nel mondo cattolico in morte di Rita Levi Montalcini. Ma la cronaca, come sempre accade, è impietosa poiché contro i fatti non valgono gli argomenti. E i fatti dicono che quei cattolici che si sono lanciati nell’elogio della scenziata appena scomparsa appaiono, quanto meno, disorientati.

La pena

Benedetto XVi su TwitterIl Papa su Twitter: ne vale la pena?
Venti tweet, sette profili in lingua che si "seguono" uno con l’altro, oltre 1.400.000 followers. A un mese dallo sbarco della Santa Sede su Twitter, un bilancio di “Pontifex” (questo l’account scelto per il Santo Padre) è già possibile farlo. 
Terreno insidioso, se non ostile per la Chiesa, quello del social network che ha come simbolo un uccellino blu e un gergo tutto suo. Sulla piattaforma virtuale più "cool" del momento, infatti, non si svolgono orazioni, si “cinguetta” all’interno degli ormai noti 140 caratteri e l’importanza dei profili si conta, sulla base di quanti utenti sono disposti a “seguire” (pigiando il tasto “follow”).

martedì 8 gennaio 2013

Sacerdozio femminile?


 Ecco il video promozionale. Esilarante!

Qualcuno di voi é ancora contrario all'ordinazione di donne prete? Ebbene, questo video promozionale, ideato e prodotto dalla Conferenza per l'Ordinazione delle donne (Women's Ordination Conference) vi fará di certo cambiare idea. Tutte i problemi teologici che sembravano insormontabili sono stati risolti. Guardare per credere (e sbellicarsi dalle risate).


Nel centenario di Dossetti, due cardinali gli fanno la festa


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A cento anni dalla nascita di don Giuseppe Dossetti, l’editrice bolognese il Mulino sta per mandare in libreria due nuovi volumi a lui dedicati: il primo di Paolo Pombeni, “Giuseppe Dossetti, l’avventura politica di un riformatore cristiano”, e il secondo di Enrico Galavotti, “Il professorino”, quest’ultimo riguardante l’attività politica svolta da Dossetti dal 1940 al 1948.
Intanto, però, la pubblicazione sull’inserto di Bologna di “Avvenire” di una lettera dello scorso 3 dicembre del cardinale Giovanni Battista Re al cardinale Giacomo Biffi ha riportato in primo piano le forti critiche contro Dossetti teologo e perito conciliare espresse in un libro dal secondo di questi cardinali e condivise dal primo.

I cattolici e il Vaticano nel caos elettorale


Monti? E’ negoziabile

Ufficiale. Todi 3 è saltata. Cattolici senza casa


I valori (e le liste). Critiche dalla Cei. Riccardi non si candida, Acli divise  

Dopo l’endorsement il diluvio, non quello universale ma quasi. C’è maretta nel mondo cattolico dopo che l’Osservatore Romano prima, Avvenire poi – e due giorni fa sul Corriere della Sera il direttore Marco Tarquinio ha confermato che “Monti ha la stima della chiesa” – si erano schierati, con pochi se e pochi ma, per Mario Monti. L’ultima notizia è che il Forum delle associazioni cattoliche di Todi, quelle che dovrebbero adoperarsi per mobilitare la base e portare i voti, hanno deciso di non invitare Monti dopodomani a Roma al raduno che avrebbe dovuto incoronarlo come loro re. Una decisione del tutto impensabile fino a pochi giorni fa. Perché?

Ma che bei cattolici!

Dalla RU 486 alla Lista Monti. La vera storia di Dellai

Lorenzo Dellai
Si può sbandierare la propria appartenenza cattolica e contemporaneamente essere favorevoli alla pillola RU 486, fortemente voluta, anche in Italia, da tutti coloro che si battono contro la vita nascente e che nel mondo ha prodotto 32 morti accertate di donne che ne hanno fatto uso? Non si potrebbe, ma succede.
A partire dal 2006, la Provincia Autonoma di Trento, presieduta dal cattolico Lorenzo Dellai - insieme ad Andrea Riccardi, Raffaele Bonanni e Andrea Olivero, tra i maggiori promotori di una aggregazione cattolica a sostegno della “Lista Monti” - è stata tra le primissime in Italia ad appoggiare la sperimentazione della pillola abortiva e solo dopo la direttiva del Ministero della Salute, che obbligava il ricovero per la sua assunzione, ha provveduto in questa direzione, nonostante le sollecitazioni ricevute dal movimento pro-life e da numerose interrogazioni all’Assessore alla Salute della giunta presieduta da Dellai. Fino ad allora, la pillola veniva assunta in day-hospital. Quasi un fai da te.