ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 4 aprile 2013

Il Gaucho a lezione..

Occhio, la liturgia non può essere povera, la sua ricchezza è simbolo di alterità e divinità

L’undicesimo volume dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger, quello sulla “Teologia della Liturgia”, riporta sul retro della copertina una neanche troppo velata dichiarazione: “Nel rapporto con la liturgia si decide il destino della fede e della chiesa”. Questi primi giorni di pontificato (anzi, di episcopato?) di papa Francesco la rendono tremendamente attuale e ci impongono inevitabilmente una riflessione sul rapporto tra la povertà (e non il pauperismo) e la liturgia.

I laici irridono (ma non troppo..)


Angus Dei [parte prima]

Papa Francesco I
Il Papa c’è. Resta il dubbio su Dio.
Abbiamo un nuovo Papa. Ora potete uccidere quell’altro.
Eletto il successore di Ratzinger. Stavolta tenderò a credere alle accuse al precedente governo.
Era dai tempi di Celestino V che non veniva eletto un Papa con il predecessore ancora in vita. Per questo secolo non aspettatevi altre novità.

Un UFO vestito di bianco?


Nuovo libro di Papa Francesco annuncerà l'esistenza di vita extraterrestre


Le dimissioni di Papa Benedetto XVI, un evento storico che è stato previsto dagli scrittori Thomas Horn e Cris Putnam nel loro best-seller del 2012 "Petrus Romanus: The Final Papa". Dopo l'uscita del loro secondo best-seller, Tom Horn e Cris Putnam sono stati sommersi da inviti provenienti da tutto il mondo per essere intervistati sulle radio,televisioni di mezzo mondo e da History Channel.

Grillo sparlante


Se il papa regni o no

Una critica radicale del pensiero esposto qui da Roberto de Mattei, il problema dei Concordati in una chiesa povera e non costantiniana, altre delizie papiste

Tutte le volte che Roberto de Matteiscrive sul Foglio, gli storici e i teologi italiani un po’ si irritano e un po’ si agitano. Perché l’ex vicepresidente del Cnr è abile a pungere sul vivo la koinè religiosa post conciliare in nome della tradizione, alla quale ormai resterebbero fedeli soltanto lui e la piccola ma agguerrita pattuglia di cattolici di cui è il portavoce di fatto.
Il teologo Andrea Grillo, docente al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (l’università romana dei benedettini), riconosce che De Mattei centra il discorso quando dice che occorre “riflettere sul papato come istituzione, più che sul Papa come personaggio”, ma poi De Mattei aggiunge subito che “tra l’11 febbraio e il 13 marzo del 2013, sembra essere stata profondamente ferita la stessa costituzione del papato”.

Bertone ritelecronista?











Papa Francesco, voglia di derby. Domenica sarà Vescovo di Roma

Jorge Mario Bergoglio avrebbe manifestato il desiderio di assistere lunedì alla stracittadina. Questura e Gendarmeria Vaticana colti di sorpresa, hanno sconsigliato: “Troppo poco tempo per predisporre il dispositivo di sicurezza”. Tutto pronto per l'evento del giorno 7. Alle 17,30 il Papa presiederà l'Eucarestia a San Giovanni in Laterano per l'insediamento sulla Cattedra. Accesso in basilica dalle 15,30 senza biglietto e sino ad esaurimento posti

Mille e duecento agenti e 150 vigili urbani pronti per essere schierati in zona stadio. Con una bella preoccupazione. Fonti della Questura di Roma riferiscono che Papa Francesco avrebbe espresso il desiderio di poter assistere alla stracittadina Roma-Lazio.
Lui, Jorge Mario Bergoglio, il Papa che sconvolge il cerimoniale e che incontra i romani come se fossero buoni amici e che ha ricevuto dopo il suo insediamento la maglietta del San Lorenzo col suo nome stampato, sarebbe in preda ad un'irresistibile voglia di calcio spettacolo.

Il vescovo vestito di bianco


Scipione Pulzone - Ritratto di Papa Pio V
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In questi giorni per giustificare la volontà di Papa Francesco di privarsi - ormai in via definitiva - delle sue proprie vesti papali sono in molti a citare San Pio V. Ha preso piede infatti una strana vulgata che nasce da una imprecisione di fondo. Secondo la vulgata San Pio V, essendo domenicano, avrebbe portato al posto di un presunto abito papale purpureo, il proprio saio da domenicano, introducendo così una "innovazione" trasformatasi in tradizione con la talare bianca dei papi successivi.

Ognuno ha il vaticanista che si merita


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Raymond Pestalotti, Questo Papa è più bravo di quello di prima(Edizioni Il Canto del Gallo, 1 aprile 2013, pp. 24, € 29.99)
Anche il nostro blog si è dovuto procurare un vaticanista, visto che pure i giornali tipo “Cronaca Vera” si sono muniti di un esperto in cose religgiose ecc… Purtroppo a noi è capitato Raymond Pestalotti, transumanantista bluddhista (sic) di origine samoana, pacifista dissidente post-animalista dalla sessualità problematica, già impiegato all’Unnescio e consulente presbiluterano per l’ecumenismo e l’interreligiosità (ricordiamo la sua celebre opera Otranto 1480. Cronaca di un dialogo mancato, Ciceone Edizioni, settembre 2001).

Il dramma della sodomia nella diocesi di Roma


sacerdote

 Uno dei problemi che Papa Francesco dovrà affrontare è quello dell’immoralità dilagante del clero che dalla periferia della cristianità giunge al cuore della Curia romana. La stampa laicista mette l’accento sul fenomeno della pedofilia, fingendo di ignorare che questo male affonda le sue radici nella piaga ben più vasta e ramificata della sodomia.

Tragicomica francescanite

L'effetto «papolatria» è sotto gli occhi di tutti. Ma l'antidoto l'hanno indicato proprio Ratzinger e Bergoglio spostando i riflettori là dove c'è Cristo e non il Papa


"Ma, secondo te, mi metto il blazer blu o è meglio un maglioncino?". Tra i dipendenti vaticani serpeggia il nervosismo in occasione di una possibile, estemporanea, visita di Papa Francesco nel loro ufficio. Preso atto che il nuovo Papa ama improvvisare, rompendo i cerimoniali, preferisce incontrare le persone in modo informale e inaspettato, molti vagheggiano un incontro personale e vogliono subito fare buona impressione. "Forse è meglio il pullover, magari marroncino, fa più francescano".

Pauperismo?

NON DITE A BERGOGLIO CHE ALL’IDI PADRE DECAMINADA E’ AGLI ARRESTI PER UN ACCHIAPPO DI 4 MLN

Arrestato padre Franco Decaminada, consigliere dell'Istituto dermatologico fino a dicembre 2011, con l’accusa di appropriazione indebita per 4 mln € - Insieme a lui, ai domiciliari, la Finanza ha arrestato anche due imprenditori - Denunciate altre 10 persone per riciclaggio e emissione di fatture false…

Da "repubblica.it"

Franco DecaminadaFRANCO DECAMINADA
Con l'accusa di aver effettuato fatture false e un'appropriazione indebita per circa 14 milioni di euro è stato arrestato a Roma padre Franco Decaminada, consigliere delegato dell'Idi fino al dicembre 2011.
Insieme a lui, ai domiciliari, la Guardia di finanza di Roma, con l'operazione ''Todo Modo e su disposizione del gip del Tribunale di Roma, Antonella Capri, ha arrestato anche due imprenditori: Domenico Temperini e Antonio Nicolella. Sono tutti accusati di appropriazione indebita ed emissione di fatture false. Lo scorso 18 giugno, padre Decaminada era stato ascoltato per tre ore dai pm sugli 800mila euro spariti.

Il disprezzo dei Novatori verso il popolo


Ci risiamo: gli Arconti del Nuovo tornano a riproporre, con la spocchia e la faccia tosta che gli deriva dall'avere uno dei loro sul Soglio, la visione classista tipica dei Rivoluzionari. In nome della democrazia, dell'abbattimento dei muri divisori, a partire da quelli che separano le varie chiese cristiane tra di loro, l'eccesso di burocrazia, i residui cerimoniali, leggi e controversie passate, divenuti ormai solo dei detriti

Il pentecostalismo, Gioacchino da Fiore e il nuovo Papa


Lo spunto per la riflessione che segue nasce dall'interessante notizia riportata oggi da Vatican Insider sulla Conferenza organizzata a Roma, dal 9 all'11 aprile, dalla Conferenza episcopale tedesca. Riporto l'incipit: 

I vescovi tedeschi hanno deciso di parlare dei movimenti pentecostali e della sfida che portano alla Chiesa cattolica. Lo fanno addirittura a Roma, in un convegno internazionale che si svolge dal 9 all’11 aprile ed è organizzato dalla Commissione per gli Affari Internazionali della Conferenza episcopale e dal Gruppo di ricerca guidato dal gesuita Johannes Müller che studia appunto il pentecostalismo. Dagli anni Novanta la Conferenza episcopale tedesca sta analizzando i cosiddetti «nuovi movimenti religiosi», che all’epoca era il termine con cui si definiva la «New Age», analizzata peraltro anche da un apposito documento del 2003. (seguito dal link)
Il maggior interesse al tema è dato dalla circostanza che il card. Bergoglio, ora Papa Francesco, non era estraneo a certe commistioni. Nella foto a lato, che lo documenta, vediamo anche p. Raniero Cantalamessa, la cui omelia del Venerdì Santo alla presenza del Papa ci lascia sconcertati per diversi motivi, insieme alle sue convinzioni sulla cosiddetta era dello Spirito Santo.

mercoledì 3 aprile 2013

Il "primato petrino" e i segni dei tempi


Ho la sgradevole e anche dolorosa impressione che stiamo assistendo all'affermarsi di un cattolicesimo post-confessionale, che perde via via le sue specificità, riducendole ai minimi termini; specificità intaccate proprio nei fondamenti.
Stiamo passando infatti ad una totale assenza di insegnamento dogmatico e definitorio, il solo che orienta, fonda e conferma, sostituito da una vaghezza improvvisatoria orientata verso le cosiddette "periferie" sia esistenziali che confessionali.

LA RIMOZIONE DEL KATECHON


 IL POTERE CHE FRENA: LA RIMOZIONE DEL KATECHON - parte prima


di Francesco Colafemmina

E' uno dei libri più inquietanti che abbia mai letto. Mi riferisco al nuovo saggio di Massimo Cacciari dal titolo "Il potere che frena". Molti di noi hanno letto il famoso "Gli Adelphi della dissoluzione" di Blondet, un volume per molti versi profetico, per altri un po' morbosamente afflitto dalla questione del sabbatismo. Quel volume cominciava così:
"«II Papa deve smettere di fare il katéchon!», esclamò d'improvviso Massimo Cacciari. Mi stupì la sua foga, e ancor più il fatto che subito dopo parve pentirsi, come se la parola gli fosse sfuggita. Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando nella sua casa tersa, piena di volumi. Fuori, Venezia si sfaceva nel suo mare fecale, sotto un cielo grigio. Katéchon? Non ricordo molto di greco. Dovetti chiedergli che cosa volesse dire. «Katéchon è Ciò che trattiene», rispose Cacciari guardandomi incerto: «Ciò che trattiene l'Anticristo dal manifestarsi pienamente. San Paolo, ricorda?». Ora ricordavo: Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2, 6 e seguenti). Il passo enigmatico in cui Paolo di Tarso accenna al futuro manifestarsi dell'Anticristo, Anomos: «II figlio di perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra tutto quel che si adora come Dio, tanto che siederà egli stesso nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio». Ma non crediate che la venuta dell'Anticristo sia imminente, aggiunge subito l'apostolo. C'è qualcosa che «trattiene» l'Anticristo dall'irrompere nel mondo."

Disastrosi nel genoma: Nec rubricant nec cantant

Nec rubricat nec cantat

Perché al gesuita Papa non piacciono riti e “clericalismi”

Prime critiche (liturgiche) a Francesco. Ma nella sua “sciatteria” c’è teologia

L’idillio tra i grandi media e Papa Francesco continua. Piacciono le sue omelie brevi, sorprende il suo fermare la jeep che lo porta tra i fedeli che gremiscono piazza San Pietro, commuovono i suoi abbracci ai malati e i baci ai bambini. Si sprecano i paragoni: c’è chi vede in lui un nuovo Albino Luciani e c’è chi nota una somiglianza nello stile con Giovanni XXIII. Roncalli, però, la mozzetta la portava. Non solo, ma fu proprio il successore di Pio XII a riportare in auge il camauro nella versione invernale. E’ uno degli episodi cui si appigliano i tradizionalisti che avanzano sul Web le prime critiche a Francesco. Sul Corriere della Sera di ieri, Luigi Accattoli ricordava come le critiche riguardino le vesti, la liturgia, l’uso delle lingue e la preferenza per il titolo di “vescovo di Roma” anziché di “Papa”. Il sito messainlatino.it, poche ore dopo l’elezione di Bergoglio, ricordava come il nuovo Pontefice si fosse “distinto per un’applicazione tiepida, per usare un eufemismo, del Summorum pontificum (il motu proprio di Papa Ratzinger che consente la celebrazione della messa tridentina, ndr)”. Seguiva una laica preghiera per il maestro delle cerimonie liturgiche: “Povero Guido Marini, chissà quanto poco durerà ancora. Manco la mozzetta è riuscito a mettergli addosso”.

Le frontiere estetiche nell'anno della fede (ma quale look? di casaMarta?)


Recessione, la suora vende Prada per beneficenza

Contro la crisi, l'outlet in convento. Abiti firmati a prezzi super scontati. E in coda ci sono tanti italiani.

L'outlet delle suore è nel convento delle domenicane di Santa Maria del Rosario di Villa Martinello a Iolo.
Signore di una certa età, ragazzine griffatissime, mariti ansiosi di stupire la moglie. Tutti uniti alla ricerca dell'offerta migliore. Senza dimenticare il risparmio.
Mentre c'è chi fa la coda in uno dei tanti negozi low cost che permettono di acquistare capi firmati a prezzi stracciati, c'è pure chi si mette pazientemente in attesa davanti al convento delle suore.
Succede a Iolo, piccola frazione alle porte di Prato, dove le domenicane di Santa Maria del Rosario di Villa Martinello, dietro le pareti austere dell'edificio nascondono il paradiso dello shopping.

Ci mancava giusto un Papa autofatto:el pampero fai da te...!


Poche sorprese. Francesco è fatto così

I primi atti del nuovo papa rivisti alla luce della sua autobiografia. I motivi del suo silenzio sui temi che più contrappongono la Chiesa ai poteri mondani: nascita, morte, famiglia, libertà religiosa

ROMA, 3 aprile 2013 – Al di fuori dell'Argentina pochissimo era stato pubblicato di Jorge Mario Bergoglio, prima della sua elezione a papa.

Ma ora le traduzioni di suoi scritti, discorsi, interviste si moltiplicano rapidamente. E aiutano a rendere meno sorprendenti i gesti di papa Francesco.

Teologia alla Giannino?


Pope Francis in his younger days as a priest in Buenos Aires

Bergoglio dottore in teologia? No, dottorando

Così terminava il servizio di www.chiesa dedicato alla prima Settimana Santa di papa Francesco, messo in rete il Lunedì dell’Angelo:
“Proprio su Romano Guardini il gesuita Jorge Mario Bergoglio scrisse la sua tesi di dottorato in teologia, a Francoforte nel 1986″.
Sbagliato. Bergoglio né scrisse quella tesi né conseguì il dottorato. Questo era piuttosto un suo progetto, al quale dedicò alcuni mesi nel 1986 in Germania, presso la facoltà filosofico-teologica Sankt Georgen di Francoforte. Ma poi lo lasciò cadere.

martedì 2 aprile 2013

Quanti grilli per la testa, professor Becchi


Il professor Paolo Becchi è ormai lo scienziato politico numero uno di Beppe Grillo e del movimento 5 stelle. È sua l’idea bizzarra che l’attuale parlamento può funzionare anche senza un governo nuovo, perché basta e avanza il vecchio, in regime di perenne “prorogatio”.
Ma pochi ricordano che Becchi, professore di filosofia del diritto all’università di Genova, ha avuto cinque anni fa un altro momento di gloria.
Da tutt’altre parti e su tutt’altri argomenti.
Nel 2008 pubblicò un libretto presso l’editrice Morcelliana di Brescia, “Morte cerebrale e trapianto di organi”, che sarebbe passato inosservato se Lucetta Scaraffia non l’avesse rilanciato con grande enfasi in un editoriale sulla prima pagina de “L’Osservatore Romano” del 3 settembre.

Aiuto!!!PAPA DE CHE?

Un teologo per le omelie di Papa Francesco
Piazza San Pietro durante una celebrazione
PIAZZA SAN PIETRO DURANTE UNA CELEBRAZIONE

Luis Ladaria, arcivescovo spagnolo, è l’attuale segretario dell’ex Sant’Uffizio e aiuta il pontefice nell'elaborazione della dottrina

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
"I gesuiti non cantano e non sono amanti delle rubriche liturgiche". È un vecchio detto che padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede e assistente generale della Compagnia di Gesù, rispolvera per rispondere a domande sul fatto che Francesco preferisce uno stile molto austero nelle liturgie e finora non lo si è sentito cantare. Ma di teologia i seguaci di Sant’Ignazio di Loyola sono maestri e non a caso Francesco, nel suo primo Angelus, ha parlato proprio della Pontificia Università Gregoriana.

L'alter papabilis


DOLAN AI GAY: “DIO AMA ANCHE VOI” - IN VATICANO ARRIVANO I GESUITI

L’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita, segretario dell’ex Sant’Uffizio, è il consulente teologico di Bergoglio - Il cardinale di New York, Timothy Dolan, ha scelto la Pasqua per lanciare un appello alla Chiesa Cattolica, affinché si dimostri non pregiudizialmente ostile a gay e lesbiche…

1. DOLAN AI GAY: "DIO AMA ANCHE VOI"
Da "La Stampa"
TIMOTHY DOLAN ARCIVESCOVO DI NEW YORK jpegTIMOTHY DOLAN ARCIVESCOVO DI NEW YORK JPEG
Il cardinale di New York, Timothy Dolan, ha scelto la Pasqua per lanciare un appello alla Chiesa Cattolica, affinché si dimostri non pregiudizialmente ostile a gay e lesbiche. Resta però fermamente contrario alle loro nozze, tema ora al vaglio della Corte Suprema a Washington. Per lui, il matrimonio resterà sempre «l'unione di un uomo e una donna per generare una vita». Quanto ai gay, «Dio ama anche loro».

Sussurri di verità

Padre Amorth: “Napolitano? C’è il diavolo dietro di lui”

Padre Amorth su Napolitano  “C’è il demonio dietro di lui”
Durissimo attacco al Capo dello Stato da parte dell'esorcista ai microfoni 
Napolitano non mi piace, non ho molta stima di lui. C’è il diavolo dietro di lui e attorno a lui ci sono tanti seguaci del diavolo, ossia tanti seguaci del dio quattrino”. 
Sono le parole di Padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, su Radio Due.

La coerenza “non si compra, la coerenza non si studia” (vedi*)

*Il 2 aprile di 8 anni fa tornava alla Casa del Padre il Beato Giovanni Paolo II. Papa Wojtyla è sempre stato legato a Jorge Mario Bergoglio che nel 1992 aveva nominato vescovo e nel 2001 creato cardinale.

Contrordine, fratelli:

 il cardinale Dolan forse è una sòla!


Certe allarmanti incongruenze del cardinale DOLAN e quella sua tendenza al “dialoghismo” anche con i cattolici adult(erat)i

Concentrandosi soprattutto sul ministero di Dolan quale Arcivescovo di New York, non ci si può accontentare di fermarsi al fascino di una gestione pastorale carismatica, non di rado caratterizzata da bonari eccessi informali, ma apparentemente non prona a cedere sui fondamentali. Perché oltre alle sonore risate e alle battute su cibo e bevande, la gestione di Dolan si è declinata spesso su toni dialoganti, in alcuni frangenti pericolosamente sull’orlo del dialoghismo, con le altre realtà religiose, culturali e politiche della caleidoscopica metropoli. Con i rischi che ne conseguono in fatto di fermezza pastorale.

CATTIVI MAESTRI, OTTIMI ADULATORI.


Alla cosiddetta Scuola di Bologna non pare vero che ci sia un Papa che permette di volare con la fantasia. 
Lo scorso Venerdì, sul Corriere il solito Melloni ha parlato addirittura di "estasi" pastorale di Francesco, assumendo il Papa come sponsor delle sue farneticazioni. 
Ecco il passaggio fondamentale: " "Pastorale" viene dal linguaggio di papa Giovanni: era così che voleva il "suo" concilio, come un concilio "pastorale". 
E il Vaticano II è stato così. 

Tàca bànda!..oops!. iniziano le stonature? No problem, ritàca bànda!

Gesti forti. Omelie essenziali. Riti semplificati. Una settimana che ha rivelato lo stile del nuovo papa. Ma ha anche sollevato alcuni interrogativi rimasti senza risposta 

La prima Settimana Santa di Francesco

ROMA, 1 aprile 2013 – La prima Settimana Santa di papa Francesco ha ancor più rivelato il suo stile. Nella celebrazione, nella predicazione, nella presenza.

lunedì 1 aprile 2013

Pontificati virtuali


Nei giorni scorsi mi ha scritto dalla Germania (l’ultimo post è stato ripreso dal Müsteraner Forum für Theologie und Kirche, per cui ha avuto una certa diffusione nei paesi di lingua tedesca) una signora che esprimeva il suo sconcerto per l’atteggiamento assunto dai media nei confronti del neo-eletto Papa Francesco: «Tutti a sperticarsi in elogi al nuovo Vescovo di Roma. Ma  dove erano in questi otto anni? Papa Benedetto è stato crocifisso dal primo all’ultimo giorno, salvo quando ha dato le dimissioni, allora si sono fatti sentire! Il perché di tanto entusiasmo è  dato dal fatto che il nuovo Vescovo indossa la croce di ferro, le scarpe nere, i pantaloni neri?». La signora mi chiedeva di spiegare tale diverso atteggiamento tenuto dai media nei confronti di Papa Benedetto e di Papa Francesco.

Beati della NuovaChiesa veniente


BEATIFICAZIONE DI PAOLO VI?- Le- Lettera ai Cardinali -tte ai 
Eminenza Reverendissima,
ho letto sulla stampa che l’11 dicembre i Cardinali e i Vescovi, superato lo scoglio dei teologi, daranno il loro “sì” per la beatificazione di Paolo VI, nonostante non abbia mai avuto, da vivo, una qualunque fama di santità, e sia stato, per di più, il primo responsabile di tutti i guasti attuali della Chiesa, per non dire, addirittura, che il risultato, poi, del suo Pontificato è stato veramente catastrofico!
Mi sia, allora, concesso al cardinale Montini quello che venne riportato su “Avvenire” del 19 marzo 1999, a pagina 17, a gradi caratteri: “Ruini traccia il profilo del Papa (Paolo VI) che cambiò la Chiesa”.

GUIDA AI NAVIGANTI di un nocchiero infido


Un'inversione di rotta
Il cardinale Gianfranco Ravasi ha prodotto un altro libro: "Guida ai naviganti (le risposte della fede)",ed . Mondadori 2012, repertorio di note, commenti, approfondimenti e delucidazioni, che s'aggiunge agli altri suoi tanti fin qui pubblicati.
L'opera si caratterizza e per l'ampia presenza di citazioni, che la
fanno apparire erudita, e per l' escussione di numerosi autori, la cui maggior parte però rappresenta il pensiero gnostico , illuministico o quanto meno neutro e indifferente; quel pensiero che viene convocato nel cosiddetto "Cortile dei Gentili" gestito dallo stesso prelato e di cui s 'è avuta dimostrazione nella parata dell’ ottobre scorso ad Assisi, contrassegnata da una certa qual vanitas verbosa, intellettualistica.

Deicidio e Penitenza:


         Vineam Sorec di Papa Nicola III

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“Preghiamo anche per gli ebrei che non credono, affinché il Signore e Dio nostro tolga il velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù Cristo.
Dio onnipotente ed eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure l’ incredulità degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per l’accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre.“
Traduzione dal latino della preghiera del Venerdì Santo tratta dal Messale Romano

Nicola (III) Vescovo, servo dei servi di Dio al diletto figlio Priore Provinciale
dell’Ordine dei Frati Predicatori in Lombardia, salute ed apostolica benedizione.

domenica 31 marzo 2013

"Vide e credette"

- Cosa vide Giovanni nel sepolcro di Cristo?

In memoria di don Antonio Persili,
ardente ricercatore della verità,
salito al Padre il 30 settembre 2011
Agli inizi del 1990 fui presentato da un comune amico a don Antonio Persili, parroco dell’antica chiesa di S. Giorgio situata nel centro storico di Tivoli. Avevo chiesto di incontrarlo dopo aver saputo del suo interesse per gli studi esegetici e, in particolare, di una sua interpretazione del capitolo 20, versetti1-9, del Vangelo di Giovanni, che da sempre è sembrato di significato oscuro. Di seguito i versetti in questione nella versione approvata nel 1974 dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI):
Se l’uomo cerca il suo centro solo in se stesso, non trova né se stesso, né il mondo, né Dio


Una bella tradizione religiosa, che oggi è caduta parzialmente in oblio, era quella delle Quarant’ore: una solennità speciale, una festa dell’anima: l’adorazione eucaristica dal Venerdì santo alla vigilia di Pasqua, con l’altare magnificamente addobbato. Adulti e bambini delle diverse parrocchie si avvicendavano da una chiesa all’altra e pregavano davanti al Santissimo, immersi in una mistica atmosfera favorita dalla verticalità dell’altare, dalla profusione di fiori e di ceri accesi, che brillavano verso l’alto come fiamme di luce, sullo sfondo vermiglio dei paramenti.

Novità dalla “Resistenza Cattolica”


Dichiarazione ai membri della Fraternità San Pio X, alle comunità amiche
e ai fedeli della Tradizione
di
Don Patrick Girouard, FSSPX    
28 marzo 2013

Giovedì Santo, 28 marzo 2013

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Re,

in questo giorno in cui la Santa Chiesa commemora in maniera grandiosa l’istituzione del Santo Sacrificio della Messa e del sacramento dell’Ordine, approfitto dell’occasione per farvi partecipi della mia decisione di pormi al di fuori della struttura ufficiale della Fraternità.
Non è mia intenzione né lasciarla né vilipenderla. In effetti, essa è vittima di un’iniziativa che mira a condurla sotto il potere della Chiesa conciliare, malgrado i ripetuti avvertimenti del suo fondatore, S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre.

Una rockstar nella folla


Per la conversione del cuore è presto, ma per le chiacchiere c’è abbastanza materiale.L’oro, l’anello, le scarpe, la croce – il mantello rosso, la veste bianca, la povertà, il creato, il custode, la tenerezza. Le parole, la faccia, i gesti. Francesco avanza, travolge, inciampa – e riparte. Più lui procede a una straordinaria spoliazione di simboli e ferrose ritualità, più nell’immaginario apre varchi.

Ma vah?


Rivoluzione Laterano

Lasciare il Vaticano e tornare là dove il Papa ha la sua cattedra di vescovo. Così il primato petrino si mette in discussione per riconciliare le chiese separate

Ritorno a San Giovanni, nel senso del Laterano. Qui molti vorrebbero tornasse ad abitare il Papa, qui dove ancora è la sua vera cattedra, qui dove egli è anzitutto vescovo di Roma prima che capo di stato. Accetterà il successore di Pietro di tornare agli antichi albori, di abbandonare la residenza dorata vaticana per fare ritorno nel più umile, ma non per questo meno prestigioso, Laterano?
Difficile rispondere. Di certo c’è il fatto che è un tema, quello del ritorno alle origini del papato, tornato di moda in questi tempi in cui la chiesa cattolica, oppressa dalle colpe dei suoi membri (non soltanto la pedofilia del clero, ma anche “Vatileaks”, cioè la fuga di documenti riservati dall’appartamento papale, e le guerre intestine al Vaticano), cerca una nuova strada. Un tema, ancora, che la morte del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, vescovo di popolo prima che d’istituzione (la base prima delle gerarchie, la collegialità prima del primato petrino, l’orizzontalità più che la verticalità), ha a suo modo riportato all’attenzione.

Joseph Ratzinger pensa al ritorno in Germania


Benedetto XVI pronto a lasciare Roma per la sua Baviera. Ma il Vaticano smentisce le voci.

Tra un po' la Chiesa potrebbe trovarsi con un papa in Vaticano e uno all'estero. Nessuno scisma però, anche perché, secondo quanto riportato da la Repubblica, Joseph Ratzinger non andrebbe ad Avignone, ma tornerebbe nella sua Baviera, per ritirarsi in preghiera. Ipotesi immediatamente smentita dalla sala stampa vaticana.
Inizialmente i piani del pontefice emerito prevedevano, dopo una prima fase a Castel Gandolfo, un trasferimento nel monastero della Mater Ecclesiae, dentro le mura del Vaticano. Forse troppo vicino a Francesco, sicuramente ancora troppo lontano da casa.

PAPA FRANCESCO SCUOTE LO IOR A COLPI DI BERTELLO

Piano di Bergoglio: affidare il controllo della “Banca di Dio” al Governatore vaticano Giuseppe Bertello, stimato per onestà e correttezza - Il Papa non vuol perdere tempo: rientrare al più presto nella “white list” dell’Ocse e arginare la marea di scandali (l’ultimo con protagonista Briamonte…)
Giacomo Galeazzi per La Stampa

C' è un piano per ricondurre lo Ior sotto il Governatore vaticano in vista dell'ingresso nella «white list» dell'Ocse. Porre l'Istituto Opere di Religione sotto il controllo del Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano (il governatore vaticano Giuseppe Bertello, stimato da tutti per la sua onestà e correttezza) assicurerebbe maggiori verifiche e garanzie legali rispetto all'attuale fase di crisi e inchieste delle procure.
L'ARCIVESCOVO GIUSEPPE BERTELLOL'ARCIVESCOVO GIUSEPPE BERTELLO
Lo Ior verrebbe inglobato organicamente nella macchina burocratica della Santa Sede sul modello di ciò che accade già per l'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della sede apostolica che ha anch'essa i suoi correntisti. Si tratta di un progetto di riforma ispirata ad un criterio di trasparenza che bilancia due spinte opposte.

sabato 30 marzo 2013

Pacchi riciclati?

Il dono donato

 


Nella lettera n° 60 del 23 marzo, il vaticanista Robert Moynihan, che scrive sulla sua pagina Inside the Vatican,  ha riportato questa notizia:
Perché pochi minuti fa ho ricevuto una mail inaspettata dal metropolita Hilarion, 46 anni, un vecchio amico che è anche il "Ministro degli Esteri" (l’espressione non è molto esatta, ma suggerisce l'importanza del suo lavoro e della sua posizione) del Patriarcato di Mosca della Chiesa Ortodossa Russa, quindi il braccio destro del Patriarca Kirill. 
Egli mi ha scritto:
"Papa Francesco ha portato al Papa emerito Benedetto l'icona che era stata consegnata a Papa Francesco dal metropolita Hilarion a nome del Patriarca Kirill [il capo della Chiesa Ortodossa Russa] nell’udienza privata [con il nuovo Papa] il 20 marzo. 
Quindi, l'icona regalata è l’icona russa che Hilarion ha dato a Francesco tre giorni fa! 
Ho risposto: “Incredibile. È contento, o turbato?”

Mons. Williamson e l’Iniziativa San Marcel



 Mons. Williamson
e l'Iniziativa San Marcel

(ITALIANO)
Un impegno per tutti i fini della Resistenza Cattolica
patrocinato da Sua Eccellenza Mons. Richard Williamson
Sembra che, oggi, Dio voglia una rete a maglie larghe, fatta di sacche di resistenza cattolica indipendenti, riunite intorno alla S.Messa, liberamente in contatto l'un l'altra, ma senza una struttura di falsa obbedienza, che è servita solo ad affondare la Chiesa tradizionale nel 1960, come ora sta affondando la Fraternità San Pio X. Se siete d'accordo, potete dare un contributo alla Iniziativa St. Marcel, che certamente potrà tornare utile. Per quanto mi riguarda, una volta che la mia situazione si sia stabilizzata, sono pronto a mettere i miei poteri vescovili a disposizione di chiunque possa farne un saggio uso.

Mons. Richard Williamson, Londra, 3 Novembre, 2012