ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 5 maggio 2013

Pop vibration?


Quella vibrazione pop di due Papi a passeggio che potrebbe funzionare

Certo, se anziché il piccolo e austero monastero Mater Ecclesiae in fondo ai giardini, tra alberi da frutto e orti biologici,Benedetto XVI avesse scelto l’abbazia di Le Barroux, il nascondimento sarebbe stato totale e definitivo. Là, tra lavande in fiore e canti in gregoriano magistralmente eseguito, Ratzinger avrebbe potuto coronare il sogno di una vita: ritirarsi come un monaco, nella famiglia benedettina che lui tanto apprezza. Ma il teologo bavarese ha preferito rimanere entro quel chilometro quadrato che è la superficie della Città del Vaticano. Il perché lo ha spiegato lui stesso, nell’ultima udienza generale prima di partire alla volta di Castel Gandolfo: “Non ritorno alla vita privata, non abbandono la croce. Non porto più la potestà degli uffici per il bene della chiesa, ma resto nel recinto di San Pietro” per sostenere con la preghiera la chiesa.

Brosieide


Parla Paolo Brosio: «A giugno Papa Francesco dirà sì a Medjugorie»

brosio
«Abbiamo un “parroco-Papa” che è figlio di Medjugorje, perché è figlio della Madonna e pertanto pure di quella che appare in Croazia»
 «Vi faccio una previsione. Alla fine di giugno ci sarà la pronuncia definitiva su Medjugorje,  cui sta lavorando la Commissione Vaticana». Lo ha detto  a IntelligoNews  Paolo Brosio, famoso giornalista e scrittore che, dopo un passato tormentato e turbolento, è oggi un innamorato della fede e della Madonna, che va a trovare spesso a Medjugorje.

Le «sigille» del San Raffaele e il senso perduto della carità

Don Luigi Verzè


Ora dovrebbero uscire discretamente di scena
Era stato facile profeta don Luigi Verzé nel vergare il suo testamento: «Io di mio non lascio niente, perché di mio non ho mai avuto niente. Lascio problemi».

Il Male preferito al Bene


Gesù o Barabba?

Si legge nel Vangelo di Matteo (27, 15-26; versione della Bibbia di Gerusalemme):

«Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto barabba. Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: “Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?”. Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
Mente egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: “Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua”. Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci?”. Quelli risposero: “Barabba!”.  Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù, chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!.
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla folla: “Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!”. E tutto il popolo rispose: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”.  Allora rilasciò Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.»

In questo brano di prosa, che lo si giudichi ispirato o no dall’Alto, vi è una summa del più grande mistero presente nella storia: il male voluto, cercato, liberamente scelto; il Male con la “m” maiuscola, che, tante volte, gli uomini preferiscono al Bene.

De fide vel de pecunia?


Esposto per sempre il corpo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo
Il 20 febbraio 1971, ad appena tre anni dalla sua morte, Paolo VI, parlando ai Superiori dell'Ordine Cappuccino, disse di Padre Pio: “Guardate che fama ha avuto, che clientela mondiale ha adunato intorno a sé! Ma perché? Forse perché era un filosofo? Perché era un sapiente? Perché aveva mezzi a disposizione? Perché diceva la Messa umilmente, confessava dal mattino alla sera, ed era, difficile a dire, rappresentante stampato delle stimmate di nostro Signore. Era un uomo di preghiera e di sofferenza”.

PRIMO BILANCIO Pontificato Francesco I

GESTUALITA’, CAPOVOLGIMENTO, DOTTRINA


Se proprio si voglia tirar giù una ricognizione, o un primo bilancio, sul pontificato di Papa Francesco I, relativo a questo breve periodo trascorso dalla sua elezione ad oggi, vien da dire, senza tema di smentita, che nel suo “essere Pontefice”,  e nel rapporto con la comunità cattolica mondiale  la sua gestualità, corredata da relativo linguaggio, prevalga sull’espressione autentica di dottrina.

Chi tace?

Attacchi e bestemmie, la Chiesa non può tacere

Degni compari della Bonino


La stella di Andrea Riccardi si è spenta, dopo la disfatta che lui per primo ha procurato alla lista Monti. Ma nonostante ciò egli è riuscito a piazzare nel nuovo governo presieduto da Enrico Letta un pezzo grosso della comunità di cui è fondatore e capo, quella di Sant’Egidio.
Mario Giro, responsabile della comunità per le relazioni internazionali, in particolare per l’Africa, e già consigliere di Riccardi nel precedente governo, è stato promosso sottosegretario agli esteri.
Nel suo curriculum spicca nel 2010 un premio della Fondazione Jacques Chirac per la sua opera di prevenzione dei conflitti.
Ma nemmeno andrebbero scordate le pagine nere. Nel passato e nel presente.
Nel passato, Mario Giro e Sant’Egidio hanno combinato in Algeria tali disastri da meritarsi critiche durissime sia da parte dei vescovi del luogo, sia da parte dei diplomatici italiani impegnati sul campo.

sabato 4 maggio 2013

SAN FRANCESCO NON DIMEZZATO E NON TRADITO


Il Signore perdonerà l’immagine di San Francesco d’Assisi oggi offerta ai fedeli? Ciò appare impossibile. Il Santo fu ben altro, testimoniò ben altro da quello che si vuol far credere.
Colui che si fece poverello mistico, e ricevette il sacro sigillo delle stimmate, volle per i suoi Frati minori (volontariamente umili) una Regola che, oltre ai tre voti canonici comuni agli Istituti di perfezione, prescrivesse sia l’assoluta povertà e la questua per supplire al difetto dei proventi procacciati con il lavoro, sia l’apostolato consistente in opere di carità che includevano la cura della fede e delle conversioni, ossia tanto le opere di misericordia corporali che quelle spirituali. I frati che ne avessero avuto l’attitudine, dovevano accettare di votarsi alla missione evangelizzatrice presso eretici e infedeli. Egli così concepiva la completa attuazione dell’insegnamento e del mandato di Gesù Cristo.

Glorious bastard


Pensare a questo fiero difensore del monachesimo, della ritiratezza e della Chiesa dal basso, che per festeggiare organizza una kermesse auto-celebrativa in un teatro monarchico almeno nel nome, mi ha risvegliato a un vecchio sogno.
*
*

I cattolici e quel buchino nella diga


manifestazioni gay 

Giustamente il direttore della Nuova Bussola Quotidiana ha espresso su queste pagine con molta chiarezza tutte le sue perplessità di fronte a una strana posizione che nel mondo cattolico italiano va facendosi strada in materia di unioni gay. Si tratta di una nuova dottrina che si può riassumere nello slogan: no al matrimonio tra omosessuali, ma sì al riconoscimento dei diritti civili e di forme di unioni diversamente denominate.

Eleison comments CCCIII:


DOCTRINAL DECLARATION - II

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  4 maggio 2013
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo allaDichiarazione Dottrinale approntata dalla Fraternità San Pio X il 15 aprile 2012 e presentata a Roma - Parte seconda.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html

Commento alla lettera di Mons. Fellay a Papa Benedetto XVI del 17 giugno 2012



Questo commento è stato redatto dal sito francese La Sapinière
gestito da sacerdoti e laici della Fraternità San Pio X,
contrari all'accordo con Roma

Si veda la lettera di Mons. Fellay a Papa Benedetto XVI, del 17 giugno 2012

Si veda la lettera di risposta di Papa Benedetto XVI a Mons. Fellay, del 30 giugno 2012


Tra i documenti dell’ultimo Cor Unum, il più scandaloso è senza dubbio la lettera inviata da Mons. Fellay al Papa Benedetto XVI, il 17 giugno 2012.

Il rigetto del Vaticano II non è circostanziale


 

Una delle caratteristiche di Dio è che è immutabile. L’ordine naturale e quello soprannaturale rispondono a dei principi, anch’essi immutabili: non essendo delle circostanze, questi principi assicurano la coerenza e la stabilità dell’insieme che reggono. Il bene resterà il bene, il male resterà il male, l’uomo potrà sempre persuadersi del contrario, ma la realtà dell’ordine stabilito da Dio sarà ricordata al momento del giudizio del Creatore, il solo che incombe e dunque il solo oggettivo.

AAA, cercasi Fede Cattolica estinta da questi bei sindacalisti


Il Papa ha ricevuto il primo gruppo di vescovi della Conferenza episcopale delle Marche, in visita "ad Limina". Tra di essi c’era anche mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo. Sergio Centofanti gli ha chiesto di parlarci dell’incontro con Papa Francesco: 

venerdì 3 maggio 2013

De Marinis semper satis


Se Valeria Marini si sposa "in Vaticano"

Come avrete capito, su questo blog non è di casa l’untuoso clericalismo tanto in voga in molte autorevoli, diffuse e paludate testate di orientamento “cattolico”. Qui preferiamo essere franchi e anche un po’ guastafeste perché, come ci insegna San Pietro, bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, siano essi perfino prelati illustri e potenti.

Così, quando abbiamo letto la notizia che le nozze di Valeria Marini saranno celebrate il prossimo 5 maggio nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli da mons. Francesco Gioia, delegato pontificio per la Basilica di Sant’Antonio da Padova e presidente della Peregrinatio ad Petri sedem, hanno cominciato a pruderci le mani. E abbiamo deciso di sfogarci non con inopportuni atti di violenza, ma cominciando a scrivere sulla tastiera.

LA «CHIESA CONCILIARE» CONSEGNA I SUOI AL BRACCIO SECOLARE DEL NWO


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 A lato: Mgr Pontier, nouveau Président de la Conférence épiscopale de France, en cérémonie avec des Francs-maçons du GOF. Que fait cette Croix dans le fond?
“Le persone stanno diventando sempre più consapevoli della necessità di un Nuovo Ordine Mondiale” (Giovanni Paolo 2, 1.1. 2004)
Sulla Storia Segreta del (Nwo) Nuovo Ordine Mondiale, torniamo al libro «Governo Globale» di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta (Arianna Editrice, Cesena, sigla GG),poiché nell’articolo precedente dico che svolgono (in particolare la Perucchietti occupatasi del Segreto di Fatima) l’argomento del dominio mondialista ma senza sufficiente rilievo alla macroscopica questione dell’incombente Anticristo. Eppure è inevitabile legare le due questioni nel piano del dominio globale proprio nella sua massima, apocalittica importanza, come crediamo sia nella Profezia di Fatima.

PACCOTTIGLIA VS ARTE SACRA?


Jannis Kounellis - Apocalisse: qui commentata positivamente da p. Dall'Asta
Dai commenti all'articolo di p. Dall'Asta su Inside Art:

Anch'io sono rimasto molto colpito dalla capacità di padre Dall'Asta di eludere l'argomento principale della mia intervista: perché la Santa Sede sente la necessità di spendere vari milioni di euro per un mediocre vernissage? Squallidamente vengo accusato di incompetenza e addirittura il padre adombra la possibilità ch'io sarei consapevole "del giro d'affari" della "paccottiglia" liturgica che promuoverei sul mio blog. Sfugge alla comprensione come possa essere utilizzata una nobile rivista d'arte per sì bassi uffici. La verità è che Dall'Asta è incapace di esercitare il proprio ministero. Alla missione del prete preferisce quella del critico d'arte un po' cinico e calunniatore ma sempre à la page. Che abbia sbagliato mestiere?

“QUI SI GOVERNA UNO ALLA VOLTA”


- VITTORIO MESSORI CONTRO LA “DIARCHIA” BERGOGLIO-RATZINGER

“Ricordo sempre il motto di Casa Savoia: “Qui si governa uno alla volta”. L’impressione che si può ricavare dall’esterno è che il Papa emerito possa in qualche modo influenzare, il successore. Se Ratzinger vuole rimanere “nascosto al mondo” forse non dovrebbe abitare in Vaticano”…

Andrea Tornielli per "la Stampa"
RATZINGER E BERGOGLIO jpegRATZINGER E BERGOGLIO JPEG
«Lo dico con tutta la stima e l'affetto che ho per Benedetto XVI: aveva detto di voler rimanere nascosto al mondo dopo la sua rinuncia. Ho qualche dubbio che il Vaticano sia il luogo migliore perché questo proposito si avveri...».

La Consacrazione della Russia

Nostra Signora di Fatima

Poichè inizia Maggio e si avvicina il 100 ° anniversario delle apparizioni di Fatima, vediamo che la consacrazione della Russia ancora non è stata realizzata in base ai desideri di Nostra Signora di Fatima. 


La Madonna appare tristemente in un mondo che ha trascurato il suo comando
Ci sono state un sacco di scuse perché non è stato fatto, come avrebbe sconvolto la Chiesa russa "ortodossa", la Russia si sarebbe arrabbiato e iniziare la terza guerra mondiale, ed è una richiesta impossibile da onorare.La vera ragione per la consacrazione non è avvenuta è la perdita della fede. I Vescovi non credevano ci sarebbe la pace nel mondo se seguono le istruzioni della Madonna di Fatima. 

Vestito da prete? moderno non farlo...


dialoghi D.C& G.P

03 Maggio 2013.
Caro don Chisciotte,
tempo fa tu mi chiedesti un parere sull’abito ecclesiastico che i sacerdoti devono indossare, perché mi dicevi che alcuni che tu ben conosci, non lo indossano mai. Anzi ostentano a tutti i costi di essere come gli altri. Io ti risposi, come al solito, con documenti alla mano. Ora c’è una novità! 
Il NUOVO DIRETTORIO PER LA VITA DEI PRESBITERI  pubblicato in vaticano ed inviato ai Vescovi, nel febbraio 2013 parla ancor di più dell’obbligatorietà dell’abito al N. 61 Importanza e obbligatorietà dell’abito ecclesiastico

Le rose di Maggio


Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà [ottima “carta” dunque per la vera unità dei cristiani e per la “nuova evangelizzazione” – ben intesa – :con  un’apologetica testimonianza davanti al mondo della potenza soprannaturale della Fede cattolica, della Grazia, del Papato, ndr], e sarà concesso al mondo un periodo di pace [dunque una grande “carta” anche per la vera pace temporale, ndr](La Madonna nella chiusa del Segreto di Fatima)

Impazzito? No!: sono proprio così! eretici fino al midollio quelli che non riescono ad essere erotici


Padre Lombardi: “Enzo Bianchi ci aiuta a reinventare la Chiesa”

Padre Federico Lombardi
PADRE FEDERICO LOMBARDI

Il portavoce vaticano alla presentazione del libro con cui sono stati festeggiati i 70 anni del priore di Bose


È stato presentato ieri a Torino alla presenza di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, e di Massimo Cacciari, “La sapienza del cuore”, il libro con cui Einaudi festeggia i 70 anni di fr. Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose, nato a Castel Boglione (AT) il 3 marzo 1943. Nel volume (760 pagine, 28 euro), definito nella presentazione “un autentico liber amicorum”, si trovano più di centrotrenta interventi di personalità quali: card. Gianfranco Ravasi, mons. Bruno Forte, mons. Mariano Crociata, Alberto Melloni, ma anche Roberto Bolle, Claudio Magris, Guido Ceronetti, Giovanni Bazoli, Guido Martinetti, Federico Grom, Ferruccio de Bortoli, Ezio Mauro,  Michele Serra, Barbara Spinelli.

giovedì 2 maggio 2013

Barlumi nella nebbia


La teologia politica del compromesso contro i decenni dell’Io scassatutto

Tornare alla realtà? Per Ratzinger la buona politica è “non reclamare con il cuore in fiamme l’impossibile”

Secondo Giuliano Ferrara, direttore di questo “social network di carta fatto per pochi intimi che hanno deciso di cercare”,il pre-testo del discorso di Napolitano del 22 aprile scorso è di tipo filosofico e teologico e si può riassumere nell’analisi realizzata dal domenicano Réginald Garrigou-Lagrange negli anni 40, per cui la chiesa avrebbe “accettato la proposta che le è stata fatta: quella di sostituire alla definizione tradizionale della verità (adaequatio rei et intellectus, come se fosse chimerica, la definizione soggettiva: adaequatio realis mentis et vitae). La verità non è più la conformità del giudizio con la realtà extramentale (oggettiva) e le sue leggi immutabili, ma la conformità del giudizio con le esigenze e l’azione della vita umana, che si evolve continuamente”.

REGALO AZIENDALE :


 LA CORONA DEL SANTO ROSARIO !


L’assidua frequentazione, in spiritu humilitatis, della Santa Messa celebrata nell’antico rito genera un rinnovato spirito devozionale , caritatevole e missionario.
Ecco il “ regalo “ che un imprenditore ha voluto fare all’inizio del Mese Mariano ai suoi dipendenti e collaboratori.
Bello il richiamo che il Successore di Pietro ha rivolto ai Cattolici :
"E in questo mese di maggio, vorrei richiamare all’importanza e alla bellezza della preghiera del santo Rosario. Recitando l'Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. 
Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario". - (Papa Francesco)
A.C.

Il frate che puzza di pecora


L'evoluzione politica dell'Italia nelle riflessioni di un frate

Le riflessioni a cuore aperto di Frà Noi
Possibile che solo un "anziano presidente" possieda un cuore giovane e disponibile a guidare gli italiani?

Sincretismo alla bosiana


Bibbia e agnolotti il segreto di Enzo Bianchi

Il priore della comunità monastica di Bose Enzo Bianchi
IL PRIORE DELLA COMUNITÀ MONASTICA DI BOSE ENZO BIANCHI

Il Priore di Bose festeggia i settant’anni e si confessa. Oggi alle 18 a Torino al teatro Regio con Padre Lombardi e Massimo Cacciari la presentazione del volume "La Sapienza del cuore. Omaggio a Enzo Bianchi", Einaudi.

Quando il Priore di Bose riposa, come riposa? «Ai fornelli, sospeso fra ricette monferrine e cucina francese. Di primo, agnolotti alle tre carni. Di secondo, coq au vin». Tabacco? «Fumavo, e non poco. L’ultima sigaretta la spensi trent’anni fa». Letture? «Poesie. Ad appassionarmi, ora, sono i versi di Patrizia Valduga, un’autentica elegia d’amore». 

Che pellegrinaggio: verso la Verità perduta!


Tauran: “Dialogo interreligioso: non competitori ma pellegrini verso la verità”

Il cardinale Tauran
IL CARDINALE TAURAN

Interventi e messaggi del presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso nell'ambito dell'incontro delle Conferenze episcopali d’Europa riunite a Londra

«I credenti sanno che ‘l'uomo non vive di solo pane’, sono coscienti che devono dare un loro specifico contributo nella vita quotidiana e che lo devono fare insieme, non come competitori, ma come pellegrini verso la verità». Lo ha detto il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, intervenendo ieri sera a Londra al terzo incontro dei vescovi e delegati delle Conferenze episcopali d'Europa per le relazioni con i musulmani, promosso dal Ccee, che si concluderà domani.

CIELLINI ALLA CORTE DI RE GIORGIO:


 LUPI & MAURO, MINISTRI “CELESTI” ALLA RISCOSSA… -

Nel governo di Lettaenrico spiccano Maurizio Lupi e Mario Mauro, Forminchioni Boys riuniti da Re Giorgio dopo lo strappo “montiano” del neuroparlamentare - Napolitano non perde occasione di citare Cl nei suoi discorsi - E “Avvenire” approva..

Andrea Tornielli per "la Stampa"
Il nuovo governo presieduto da Enrico Letta è il primo della Repubblica ad avere nelle sue fila due ministri ciellini «doc»: Maurizio Lupi, 54 anni, titolare delle Infrastrutture (Pdl), e Mario Mauro, 52 anni, titolare della Difesa (ex Pdl, oggi Scelta Civica). Entrambi legati all'ambiente milanese ed eletti in Lombardia - anche se Mauro è di origini pugliesi, si è trasferito in terra ambrosiana quando ha iniziato a frequentare l'università - si sono formati nel movimento fondato da don Luigi Giussani.
MARIO MAUROMARIO MAURO
Entrambi laureati alla Cattolica, Lupi in Scienze Politiche, Mauro in Filosofia, inizialmente appartenenti alla nidiata formigoniana, sono entrati in politica il primo guardando a Milano, il secondo all'Europa.

Chi di parole colpisce...


I rischi dell’improvvisazione, nelle omelie a braccio che papa Francesco pronuncia ogni mattina nella cappella della residenza di Santa Marta, si sono puntualmente materializzati quando il 24 aprile egli ha toccato il tasto dello IOR, come segnalato dall’ultimo servizio di www.chiesa.
Il riferimento esplicito da lui fatto alla “banca” vaticana ha dato la stura a una serie di congetture su ciò che il nuovo papa intenderebbe fare non solo dello IOR ma dell’insieme della curia.

Inizia l’era dei due Papi?

Benedetto XVI era partito il 28 febbraio

Ratzinger torna in Vaticano, inizia l’era dei due papi

La coabitazione non ha precedenti nella millenaria storia della Chiesa cattolica
Papa Francesco e Benedetto XVI in preghiera a Castel Gandolfo
L’ultimo tratto del cammino di Benedetto XVI sta per compiersi. Il Papa emerito torna tra le mura vaticane, nel «recinto di Pietro», per usare la sua stessa espressione quando, il 28 febbraio scorso, al tramonto di un giovedì di Quaresima, si è congedato dal mondo.

Una nuova era?




Editoriale del n° 141 della rivista Iesus Christus,
del Distretto dell'America del Sud della Fraternità San Pio X

Don Christian Bouchacourt è il Superiore del Distretto

Alcune settimane fa si è sentito risuonare dall’alto della loggia di San Pietro, a Roma, il famoso «Habemus papam!» Era stato eletto Papa Francesco I.
Dopo questo evento, i media non cessano di spiegare come nella Chiesa si sia aperta una nuova era. Con il nuovo Sommo Pontefice, affermano, la Chiesa di Cristo ritorna alla fonte limpida e ristoratrice della vera povertà e della semplicità evangeliche. Addio mozzetta e paramenti riccamente ricamati, addio trionfalistico cerimoniale pontificio… evviva il ritorno alla semplicità della «Chiesa povera per i poveri» (1). Il mondo applaude fragorosamente e ha già gettato nel più profondo degli oblii il predecessore Benedetto XVI, ancora vivente.

Ratzinger fa ritorno in Vaticano

Rumors: ma c'è chi parla di "crollo fisico
Papa Benedetto XVI
Benedetto XVI torna, da Papa emerito, in Vaticano. Ma la sua salute non sarebbe in ottime condizioni, a quanto dicono adAffaritaliani da Oltretevere. Benedetto sembrerebbe essersi ulteriormente indebolito e si parla di un Papa alquanto acciaccato, con problemi di deambulazione e gambe sempre più deboli che non gli permetterebbero di camminare a lungo. Joseph Ratzinger si è ritirato a Castel Gandolfo il 28 febbraio scorso, poco prima che – alle ore 20 – diventasse effettiva la sua rinuncia al Soglio. Da lì ha seguito il Conclave che ha portato all'elezione di Jorge Mario Bergoglio, sempre molto affettuoso e premuroso nei confronti del predecessore.

mercoledì 1 maggio 2013

Collegialità politica

Il servo del Vaticano Enrico Letta vuole Più Dittatura Europea

Il nuovo premier Enrico Letta, portavoce di Vaticano-Comunione e Liberazione-Gesuiti-Bilderberg-Trilaterale-Aspen, dietro le solite promesse fanfaluche sulla "crescita" e sul lavoro per rassicurare noi buoi che il suo governo è dalla nostra parte, si è affrettato a dichiarare che c'è bisogno di PIU' EUROPA e si è impegnato a contrastare l'ANTIEUROPEISMO dei cittadini ridotti in mutande a causa della gesuitica dittatura continentale del MES, del Fiscal Compact e della BCE dell'istruito dai gesuiti Mario Draghi. Da Repubblica leggiamo:

Tot Papi, tot ecclesiae?


 Sei in: Il Fatto Quotidiano > Cronaca > Benedetto e Fra...

Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero

Da giovedì pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l'altro emerito. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo così come Ratzinger aveva fatto

Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero
Quarantaquattro ettari per due Papi. Da domani pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l’altro emerito. L’arrivo dell’elicottero che riporterà Benedetto XVI da Castel Gandolfo nella Città leonina atterrerà all’eliporto vaticano intorno alle 16,30. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo, così come Ratzinger aveva fatto, il 23 marzo scorso, quando Bergoglio era andato a trovarlo a Castel Gandolfo, dieci giorni dopo la sua elezione.

San Pio V: tradotto o tradito?


Insomma, uno non può distrarsi mezzo secondo che – tac – lo fregano.
Solo che mi rode quando a cercare di fregarmi sono i preti. E non i preti qualsiasi, le basse leve facilone e variamente indottrinate, ma i gerarchi, quelli che contano.
Insomma, non chiedetemi perché, ma ieri in parrocchia abbiamo celebrato la memoria di san Pio V, che di per sé è facoltativa.

Povera arte di poveri gesuiti


 IL PICCATO COMMENTO DI P. DALL'ASTA: "SPENDIAMO ALTRI DENARI PER UN'ARTE POVERA!"

Sopra e di seguito alcune opere di Lawrence Carroll, artista australiano che parteciperà al padiglione della Santa Sede alla Biennale. L'artista mi ha voluto cordialmente inviare le immagini di alcune opere maggiormente rappresentative della sua lettura artistica della spiritualità.
Padre Andrea Dall'Asta risponde con la tipica acidità clericale ad una mia breve intervista al Corriere del Veneto contenuta in un più ampio articolo dedicato alla partecipazione della Santa Sede alla Biennale di Venezia di quest'anno. Tre brevi riflessioni:

Don Camillo Papa!


1° Maggio 1908 nasceva il grande giornalista cattolico Giovannino Guareschi

Segnalazione del Centro Studi Federici
Il 1° maggio 1908 nasceva a Fontanelle di Roccabianca (Parma) Giovannino Guareschi: un grandissimo uomo, un grandissimo giornalista, scrittore e vignettista. Troppo cattolico per essere valorizzato dalla cultura ufficiale. Per le sue idee fu incarcerato dal governo democristiano: ricordiamo la vicenda con una serie di testi. 
Oggi certi personaggi presenti nel mondo tradizionalista, autentici trinariciuti conciliari, tendono ad appropriarsi di Guareschi, che dimostrò invece, in più di un’occasione, prima della morte avvenuta nel 1968, la sua profonda avversione al nuovo corso conciliare.

Non confondiamo l'antisemitismo con l'ineludibile differenza tra le due fedi

Il Messaggero di oggi pubblica un articolo dal Titolo: Il rabbino critica l'Omelia del pontefice sugli ebrei:
ROMA «È necessaria maggiore cautela per prevenire ostilità e incomprensioni. Se uno afferma che gli ebrei erano brutti, cattivi, calunniavano e avevano il cuore freddo, capiscono tutti che si tratta di una polemica di duemila anni fa?».

Il primo incidente diplomatico di Francesco? Sullo Ior


Al centro della querelle anche la riforma della Curia

L’Osservatore romano ha pubblicato un’omelia di Bergoglio omettendo un passaggio critico sullo Ior 

Insomma, dite qualcosa di cattolico!

Ci dite per favore quali diritti sono negati?

Matrimonio no, ma sì al riconoscimento di alcuni diritti civili. Ormai questa formuletta – riferita alle unioni gay - è diventata un mantra ripetuto a ogni pié sospinto da ecclesiastici di ogni tipo. Alcuni giorni fa avevamo già evidenziato l’errore di fondo di questa posizione che ha tra i suoi sostenitori monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Piero Marini, delegato pontificio per i Congressi eucaristici, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire.

Ora al “partito” si è aggiunto anche il portavoce della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, che tre giorni fa, in un dialogo con la stampa estera, ha ripetuto che si deve «chiaramente evidenziare che il matrimonio tra un uomo e una donna è un’istituzione specifica e fondamentale nella storia dell’umanità. Ciò non toglie che si possano riconoscere in qualche modo altre forme di unione tra due persone».

martedì 30 aprile 2013

Un combattente implacabile contro il modernismo:


 Padre Guido Mattiussi

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Per ricordarci da dove viene l’attuale crisi ecclesiale –per la sua ampiezza senza precedenti- in ogni suo aspetto,  e in seconda battuta la crisi della cultura occidentale, propongo alcuni passi dalle lezioni di “Apologia della religione” di padre Guido Mattiussi S.J. (1852-1925), attivissimo antimodernista al tempo del grande Papa San Pio X.
In questi passi, come del resto in tutta la sua opera intellettuale ed umana, padre Guido si scaglia con l’ardore del grande apologeta certissimo nella sua Fede contro l’eresia, anzi contro la “sintesi di tutte le eresie”, cioè il modernismo.

Il teschio e il piffero


Emanuela Orlandi: Fassoni Accetti, copione di Sabrina Minardi?

Il mistero di Emanuela Orlandi e il turbine di rivelazioni che prepara i 30 anni dalla scomparsa si arricchisce di un nuovo scoop di Fabrizio Peronaci, del Corriere della Sera, in quella che ormai è una vera e propria saga.
Peronaci non ci crede molto, parla di “dubbi” e “stranezze” e mette molte virgolette, e in effetti la sua stessa cronaca instilla molti dubbi sulla credibilità del racconto, che sembra il frutto di una abile regia studiata a tavolino da una mente degna di Gianroberto Casaleggio piuttosto che frutto di ricordi di vita vera;